Feynman

😁

Lasciame il braccio, ho detto lasciame il braccio !!!
KOTICA’... KOTICA’... KOTICA’ !!!

È un quarto d’ora che sta andando avanti ‘sta scena. Io afferrato per un braccio da una ragazzetta alta, carina, giovane, che non mi molla manco per un attimo.
Siamo al centro della Soi Cowboy, in mezzo alla strada, c’è un flusso di turisti enorme, pare di stare a Porta Portese, eppure questa qui m’ha preso proprio a me, manco l’avevo guardata. E sì che non è male, quando ho alzato lo sguardo m’è sembrata una ragazzina, massimo ventenne, alta e snella sui tacchi, praticamente con un bikini nero sexy e sopra un gonnellino corto scozzese.
Il mio sguardo laser MDF mi ha tradito, ormai individuato come morto di figa cronico, non mi lascerá andare finché non avró fatto un mutuo per comprarle una casa.
Inizia un tira e molla in cui mi spinge con forza verso le tende di entrata del locale, dietro le quali mi immagino la Pivetti e la Lucarelli, sedute al tavolo che si alternano a fare la Babbion-dance, che mi obbligano a offrirgli da bere, altrimenti mi scrivono un post su internet da farmi piangere in sanscrito per il resto dei miei giorni.
Trascinato dalla ragazzetta mi lascio guidare fino alla soglia, ma poi punto i piedi e mi fermo, il locale dentro è vuoto, che sia un’imboscata ? Mi danno un’Idrolitina, un digestivo Antonetto, un Amaro medicinale Giuliani, e poi mi risveglio all’uscita Cassia bis del Grande Raccordo Anulare rimbambito come il colonnello Giuliacci alle previsioni Meteo e senza organi ? Giá vedo la barista che prepara le riserve di Stock 84 e Vecchia Romagna Etichetta Nera scaduto negli anni ‘70, con additivo il colorante E123, da vendermi come Champagne a 1.000 Euro a bottiglia.
Adesso alla ragazzetta sono arrivati rinforzi, sono in tutto cinque ragazzette che sembrano quindicenni, vestite come un cartone animato manga con le antennine e le molle in testa, su scarpe tacco quindici, che hanno la forza di Rambo, Terminator, Predator, Alien e Mariolina Sattanino messi insieme.
Mi sollevano di peso, una per ogni estremitá, e sono in cinque, indovina la quinta dove ? Faccio per bloccarmi e resistere, ma mi hanno sollevato da terra, urlano KOTICA’... KOTICA’... KOTICA’ !!!, e mi volteggiano tutto intorno ‘sti gonnellini scozzesi, che mi distraggono perché lasciano intravedere culi e fighe, e per un po’ mi dimentico chi sono e che ci sto a fare lá.
Semi-ipnotizzato e in uno stato di trance, i turisti intorno a me si dividono tra quelli terrorizzati che assistono all’attacco al turista-bancomat-semovente, e quelli che vorrebbero stare al mio posto in braccio a cinque ragazzette ventenni indemoniate con il gonnellino all’insú, con culo, figa e tette al vento. Dopo avermi slacciato la pancera del dottor Gibò, e avermela fissata alla rovescia a mo’ di camicia di forza, mi trascinano insalsicciato verso le tende che quando si aprono lasciano intravedere la Pivetti e la Lucarelli che danzano la poledance, tra le ragnatele, ragni e bacarozzi, e con un pitone finto al collo, con la Mamasan che mi aspetta al varco sventolando il menú turistico dei drink, ladydrink, tutto quello che te poi drink.
I prezzi partono da 1.000 baht IVA esclusa, a cui si aggiunge coperto, caffé, grappa, grappino e ammazzacaffé.
Mentre mi dimeno insalsicciato che sembro io un pitone che tenta di fuggire, vittima pure io del sistema capitalistico, riesco a dire alla prima ragazzetta ventenne che m’ha intercettato: ma almeno sei barfinabile ?
Che detto cosí, sembro Fantozzi che chiede alla Signorina Silvani se lei in realtá è Silvana Barfinabile di Cernusco sul Naviglio, che alle scuole elementari negli anni ‘40 gli aveva dato un bacetto.
Barfine ? Mi risponde, e il suo sguardo si fa piú intimo del tipo... mi vuole scopá, oltre a comprarmi casa mi compro lo Yót e il Nilde Yót !
E mi dice che se aspetto le tre, lei finisce il turno e viene con me in hotel risparmiando sul barfine.
Giá mi immagino, legato come un salame, buttato dentro un baule, al chiuso insieme alle mutande usate della Pivetti, della Lucarelli e di Angela Merkel, mentre lá fuori le mie carte di credito stanno facendo il ballo di San Vito, strisciate in tutti i POS dell’estremo oriente comprese Isole Fiji e Burkina Faso, fino alle tre di notte quando la ragazzetta avrebbe finito il turno. Le dico OK, ma scrivi qua il tuo numero di cellulare, così alle tre di notte ti rintraccio, oppure il medico legale incaricato dell’autopsia del mio cadavere va a vedere dove sono finiti i miei organi, una delle due. Dice che è d’accordo, ma nell’immettere il suo numero con il PIN, senza PIN, con il prefisso dell’Universitá di Chulaganporn, e risponde una casalinga di Canicattì, dopo un quarto d’ora di tentativi a vuoto, mi slaccio la pancera del dott. Gibó, mi desalsicciotto, e in un loro momento di distrazione, mi tuffo e mi mimetizzo tra i panzoni inglesi, francesi, tedeschi e spagnoli. Mi lascio trascinare felicemente dal fiume di ciccioni occidentali, con le carte di credito in salvo, i baht nascosti nel doppio fondo nascosto della suola delle scarpe e... un momento, dove sono i baht... non ci sono piú... vedo da lontano la Mamasan che con una mano fa frusciare le mie banconote da 1.000 baht a mo di ventaglio, e con l’altra fa ciao ciao con la manina dicendo pure lei KOTICA’... KOTICA’... KOTICA’ !!!
Che roba, ragazzi, cose così dove te potevano capitá ? Peró pure che fregne ‘ste Thailandesi, domani ce rivado, me lo tiro fuori e e je dico io KOTICA’... KOTICA’... KOTICA’ !!! 😅

Due brevi note sul Kamagra:

Come altre persone piú autorevoli di me hanno detto, è un farmaco, va usato dietro consiglio di un medico che conosce la vostra storia di salute e può darvi indicazioni corrette.

Ho notato che porta un po’ di tachicardia, l’effetto sulla parte genitale interessata non è da cartoni animati, che va su e se ne sta su per conto suo, si mantiene sempre il controllo dello stato di erezione, la quale è molto piú efficiente e duratura nel tempo.
La tachicardia puó portare un po’ di insonnia, anche alcune ore dopo averlo assunto. Lieve mal di testa la mattina dopo, per chi ha molti neuroni sovraeccitati. Per chi non ha molti neuroni invece nessun problema. 😂

E adesso scusate, vado che c’ho da fare. 😁

Ed è subito Pattaya

Plaza Nana Tutta Tana (parte 2)

... entrare in Nana Plaza, una specie di imitazione kitsch del Colosseo dei tempi moderni, dá un’emozione enorme. Un’arena di baretti su cui si affacciano tutto intorno una miriade di locali con insegne al neon e le loro entrate coperte da tende.
Ragazze in bikini ovunque, fuori dal locale per convincere la gente a entrare, dentro che praticano la pole dance o intrattengono i clienti ai tavoli. Un caos indescrivibile, un vociare enorme che sovrasta questa atmosfera ad alta gradazione alcolica, con luci diffuse di tonalitá rosso accesa, oppure blu oltremare e celeste, che richiamano cadute negli infernali abissi ed ascese alle beatitudini celesti dei gironi danteschi.

Ma bando alle ciance, un’idea uno puó farsela dalla foto. L’idea era d’andare in avanscoperta nei locali suggeriti dalle altre recensioni di Gnoccatravels. Ma appena entro, comincio un giro in senso anti-orario a salire (in un ordine coerente con le equazioni di Maxwell)... Rainbow... Rainbow... Rainbow... e poi... Rainbow 2... Rainbow 3... Rainbow 4... ma che caz... qua ci sono solo Rainbow... sono tentato di entrare, ci sono pure ragazze carine fuori... ma imperterrito mi dirigo verso il Red Dragon... lo trovo nascosto dietro un angolo, entro, poche ragazze, carine sí, ma mi aspettavo di meglio.... come al solito appena entro mi accalappia una ragazza per un braccio, e non me lo lascia finché non le prometto di fermarmi, ordinare ladydrinks, fare insieme almeno otto figli e mantenere lei, il bufalo e tutta la sua famiglia... la saluto con una scusa e vado al vicino Mandarin... salgo, ed è praticamente vuoto... si ripete la scena... afferrato da una ragazza carina sì, trombabile, ma non è quella che porterei in albergo con me...

Quindi, penso, le cose sono due, o le migliori sono state giá barfinate, o il livello medio delle ragazze è del tipo carine ma non troppo, oppure essendo giá nei giorni infrasettimanali c’è poco movimento. Sono subito smentito quando per caso arrivo al Billboard all’ultimo piano. Appena entro c’è come una festa con una quantitá enorme di gente. Tantissime ragazze ammassate a ballare la pole dance su un palco in cui nemmeno c’entravano tutte. Livello delle ragazze notevole.
Appena entrato, un cliente aveva sfilato di lato le mutandine a una ragazza che stava accovacciata, per inserirle una banconota (non s’è capito bene dove).
Quella si alza, si gira verso di me, mi guarda e io quasi sobbalzo per la sorpresa. Cazzo, ma è Catherine ! Lei mi vede come se l’avessi riconosciuta, mi indica con il dito, sorride divertita, e mi chiama per avvicinarmi... poi mi accorgo di aver sovrapposto piani spazio-temporali diversi, non puó essere Catherine, quella è una mamma di famiglia, non la vedo da almeno dieci anni, e dubito che adesso stia a ballare la poledance. Comunque è la sua sosia spiccicata. Vabbé.

Io mi sarei anche fermato al Billboard, tra il pubblico di vecchi panzoni inglesi, c’era una bella atmosfera, le ragazze si divertivano a ballare, ma seguendo l’istinto vado oltre. Uscito dal locale faccio una foto panoramica veloce, dal terzo piano verso l’arena, ma vengo dopo poco abbagliato da un raggio laser verde proveniente dal lato opposto. All’inizio penso ad un effetto di una disco, ma poi vedo che il raggio cerca proprio me. Mi dileguo perché non avevo visto all’entrata il segnale di divieto fare foto, non vorrei finire in una rissa con gente che non conosco.

Prendo la BTS per una fermata e raggiungo Soi Cowboi.

Questa volta è una strada all’aperto, gruppi di ragazze in bikini che cercano di convincere i passanti ad entrare. Proseguo oltre disinvolto, anche perché per quanto ci sia una marea di gente per strada i locali sono vuoti all’interno.
Un paio di volte, delle ragazze molto insistenti, si attaccano letteralmente al braccio e non lo lasciano piú. Arrivano a trascinarmi di peso verso il locale, ma io con tutta la gentilezza possibile resto fermo nelle mie intenzioni.

Arrivo quasi per caso al Crazy Horse, e lí si apre un mondo, entro nel locale soltanto per dare un’occhiata, e le ragazze stanno tutte lá, in piedi, a ballare la pole dance su una pedana, sul palco, nude ! L’odore di figa mi dá alla testa, non ce la faccio piú, tutto ruota intorno, ho le vertigini, non ci capisco piú niente, altro che cannabis, è la figa la vera droga, e tutto il mondo gira... gira... gira... 😂

Ragazzi, testato per la prima volta in vita mia il Kamagra Oral Jelly, prestazioni da urlo con una ventottenne, siamo andati avanti piú di due ore senza mai fermarci, e non voleva piú smettere.
E ne ho preso meno di metá dose di una bustina, per precauzione.

Che dire, la migliore invenzione, una vera bomba atomica, altro che il progetto Manhattan. 😅

Oggi in Thailandia è festa nazionale, sembra che sia il compleanno del Re e in suo onore è stata stabilita la festa del papá in tutta la nazione. Certamente ci saranno festeggiamenti ufficiali, concerti e fuochi d’artificio. Non ho capito bene se ci saranno variazioni negli orari dei locali e consumi d’alcolici. Lo scopriró... 😁

Plaza Nana Tutta Tana

Ci ho messo un po’ per carburare, dopo il viaggio aereo, il fuso orario e un po’ di malinconia che mi sono portato dall’Italia, appena sprofondata nel gelido inverno.
Ma quanto cazzo ho dormito ? A tutte le ore del giorno poi. Per un tempo che mi è sembrato lunghissimo, ma che non è stato poi tanto.
Ieri la giornata è iniziata la mattina prestissimo, con il solito giro della cittá. Ho preso il biglietto giornaliero della BTS a 150 Baht e girato avanti e indietro nei soliti posti turistici, aggregandomi ai soliti cinesi e giapponesi che fotografano tutto della cittá: le foglie, gli alberi, i fiorellini, i ciclamini, gli edifici, i cartelli stradali, ...
...insomma, arrivato a sera rientro in camera e faccio per addormentarmi, ...trascorsi poi 5 minuti di microsonno con probabile russamento, mi risuonano in mente le parole dell’ex premier Conte “noi permetteremo agli italiani di uscire di casa, ma soltanto per una volta a settimana e per fare la spesa”

...inoltre, nella mente sento come una musica di Beethoven “Il Chiaro di Luna”, intervallata con un richiamo UHU HU UHU HU... sulla colonna sonora di A Beautiful Mind... è il richiamo delle sirene, il richiamo della figa, e mi passa in un attimo il sonno, ritorna l’energia, preso come da uno spirito divino, o forse era di birra Chang, il baricentro si sposta verso le parti basse e l’uccello mi trascina e indica la direzione... ho giusto il tempo di mettere la doppia pancera del dottor Gibaud (no, scherzo 😅), e mi avvio rapidamente verso l’oscuritá... è sera tardi, la via è deserta, non c’è nessuno in giro, eppure Nana Plaza è dietro l’angolo...

...comincio a incontrare le prime coppie per strada appena barfinate, che procedono nella direzione opposta, e si avviano veloci verso l’hotel: lui sguardo da drogato in crisi d’astinenza da figa da mesi, lei che calcola la tariffa, gli extra, la carta di credito, il bancomat, il tasso di interesse Euribor e di investimento...
Tra la gente che incrocio per strada ci sono ‘sti omaccioni inglesi, alti due metri, da soli, ubriachi che procedono barcollanti, come dei robot Maximilian con un occhio solo del film A Black Hole della Disney anni ‘70...
La novitá rispetto agli anni passati è che per strada, oltre alle zaffate di fogna dai tombini, t’arrivano continue ondate di vapore di cannabis, di gente che fuma un po’ ovunque... ecco lá due tipi di fronte al 7 Eleven che fumano e appestano l’ambiente da soli, ridendo come scemi, ma ci si puó divertire cosí ?!?

In fondo alla via, un po’ di vita, qualche turista, bar girl improbabili e improvvisate ai tavoli dello street food... lasciamo stare...
...giro l’angolo e prendo la scorciatoia del Lolitas... lasciamo stare di nuovo, guardo dritto davanti a me e passo oltre velocemente, sono sempre le stesse “ragazze” ormai da trent’anni, il locale lo dovrebbero chiamare il Pensionatas...
Più mi avvicino al Nana Plaza e piú sento il vigore crescere, accelero il passo, si cominciano a vedere le prime ragazze nei baretti, quelle che stanno sul marciapiede fingendo di aspettare l’autobus (ma quale autobus)... e piú mi avvicino, piú aumenta il caos... gente che canta al Karaoke i Guns ‘n Roses, ragazze a gruppi che bloccano i turisti per strada, supero farmacie, centri massaggi dove le ragazze fuori, tutte con la maglietta dello stesso colore, blu, fucsia o rosa shocking, ti urlano KOTICA’ per attirare l’attenzione...

Ma dove sta Nana Plaza ? Me la ricordavo piú vicina ! Supero un paio di traverse dove stazionano ragazze ladyboys che non sembrano ladyboys, marciapiedi strettissimi dove il solito vecchio panzone inglese cammina barcollante e non c’è spazio per superarlo... aumenta il caos, aumentano i KOTICA’, le ragazze che ti intercettano, ti prendono un braccio, ti trattengono, dicono qualcosa che non capisco, ma rispondo che vado di corsa, che ho giá un appuntamento...

Gli odori che attraverso adesso sono misti di carne arrosto dello street food, marijuana che arriva da ogni parte, odore di figa... letteralmente odore di figa che arriva a vagonate da ogni direzione e che ha un effetto dirompente, nel caldo umido notturno di una cittá infernale e senza sosta...
...ormai ci siamo... ecco Nana Plaza... no, è un garage... bestemmio... porco di qua e porco di lá, mentre un ladyboy interpreta la mia fermata e indecisione come amore a prima vista e cerca di placcarmi mettendosi davanti alla via per Nana Plaza...

...alla fine, mentre mi viene il dubbio che Nana Plaza non esista e che me la sia sognata, che è frutto di un delirio dell’inconscio collettivo, mi risuonano nella mente le parole del Maestro Joda... “segui la figa, Luke !”... “segui lo Joda, non fare l’idJoda !”...

Cosí mi concentro su quel profumo intenso che proviene da un’unica direzione, che è un misto di umori vaginali, intimo di Carinzia, assorbente con il ciclo, squirtate random sulle mutandine, tessuto di intimissimo, reggiseni con liquidi lattacei dei capezzoli, cotone 100%, lucidalabbra, fondotinta di Armani e profumo intenso O’ de Patonz...

e come nelle favole dei fachiri mi ritrovo all’ingresso della Piazza, con un tizio in tenuta militare indeciso se scansionarmi con il metal detector e farmi delle domande, oppure lasciarmi andare... appena visto che ero: occidentale, aspetto da bimbominkia, con i soldi, la bava alla bocca da figa-dipendente in crisi d’astinenza, con la pancera del dottor Gibaud giá slacciata e la fava che giá puntava alle stelle, mi indica il corridoio in entrata e fa “per di qua !” come se fossimo al Pronto Soccorso e fosse arrivato il paziente da ricoverare, urgente e in codice rosso... 😅 (segue)

@jeff , @troiacciaeva , @tequilo22 , grazie per i vostri commenti 😁

(autocensura, tolgo la foto perché a Nana Plaza non si possono fare foto, infatti proprio per questo m’hanno sparato il raggio laser)

Raggi laser che sembran fulmini, ma è protetto da scudi termici, a volar su Nana Plaza e va... 😂

Stasera Feynman in un’unica serata è stato a Nana Plaza, Billboard, Red Dragon, Mandarin, Soi Cowboy, Crazy Horse (ragazze nude !) e al Thermae ! Naturalmente è successo di tutto di piú, pure una battaglia con i raggi laser tipo Guerre Stellari, ma pure a voi succedono ‘ste cose ?
Il posto migliore secondo me è il Billboard, in assoluto ! 😅

Oggi una massaggiatrice maliziosa ha sequestrato il mio uccello, ha cominciato a trastullarsi e non me lo ridava piú indietro, finché non le avessi dato una mancia di almeno 500 Baht !

MI RIDIA IL MIO PISELLOOOOOO !!!!!!

😂

P.s.: la birra Chang grande, fresca dal frigorifero, la potete acquistare in ogni 7 Eleven a 59 Baht (circa 1,80 Euro)

Così, come prima impressione, dopo tre... quasi quattro anni che non venivo in Thailandia, è che questo Paese sia in rapida evoluzione (da cui il tormentone “non è piú la Thailandia di una volta”).

Direi che ci sono tre temi principali:

Il primo è la gentrificazione, che in parole semplici significa quando un quartiere popolare diventa un quartiere per fighetti e turisti danarosi, con conseguente aumento dei prezzi ed espulsione sia degli abitanti che delle attivitá storiche, artigianali, commercio al dettaglio, imprese a conduzione famigliare, etc.

Il secondo è l’overtourism, cioé una quantitá enorme di turisti in tutti i periodi dell’anno, fenomeno che determina l’aumento abnorme del costo degli affitti, e la diffusione di attivitá touristic oriented, come alberghi e ristoranti soprattutto (come succede anche nelle cittâ italiane) ma in Bangkok anche il mercato della trasgressione è esploso: massaggi, bordelli, negozi cannabis (che prima non c’erano e adesso sono ovunque), etc., insomma, il classico Venere, Bacco e Tabacco di antica ispirazione...

Il terzo è la generazione dei millenials, che se incontrate delle ventenni vi rendete conto che sono delle persone con modelli comportamentali assolutamente al di fuori del mondo reale, la generazione dei mondi virtuali e dei social, di Facebook (i piú vecchi), Instagram, TikTok, Tinder, Thaifriendly, e anche degli Hikikomori, ne ho conosciuta una in aereo e avrei molto da dire, ma lo diró dopo.

Voi direte: ma che me frega a me ? Mica sto a studiá filosofia o a fa’ indagini sociologiche ! 😂

No, serve a capire come evolve il mondo, e a capire che seguire gli schemi comportali passati ci rende rapidamente obsoleti. Qui i discorsi sul millino e sulle differenze culturali evaporano rapidamente, in un contesto che tende a rendere i posti vicini e lontani un po’ tutti simili, ad uniformare e ad omologare. Ecco perché non è piú la Thailandia di una volta, ma anche non è piú la Germania di una volta, l’Italia, la Svizzera, l’India, l’Inghilterra, la Corea del Sud, etc.

P.s. Non preoccupatevi, tra un po’ reinizio con le storielle... 😂

E che vai a Bangkok e non ti fai nemmeno un massaggio rilassante ?

AHIAAAAAHHH !
È così che esordisco, nel silenzio assoluto del centro massaggi dove, dietro le tende, ci sono altri lettini, altri avventori (e anche avventrici), e altre massaggiatrici che nella quiete dell’intimitá allungano una mano qua, una mano lá, e dietro adeguato compenso, le professioniste del massaggio danno sollievo allo stress, tramite rilascio di liquidi corporei in cui, dicono, lo stress sembrava accumularsi. È così per tutti.
Eppure io sto da mezz’ora sul lettino, dopo aver concordato un’ora di Thai massage con olio, senza particolari pretese e aver pagato 500 baht anticipati (circa 15 Euro). Mi interessava soltanto rimettermi un po’ a posto dopo tredici ore di volo aereo intercontinentale, con muscoli intorpiditi e ossa un po’ incriccate, grazie alle posture da contorsionista previste dalla classe economy anche nei voli di linea.
L’ho capito subito, quando ero entrato soltanto per chiedere, in un centro della Soi 18 che mi ricordavo esisteva giá in periodo pre-Covid, che il massaggio non sarebbe stato granché, visto la persona anziana che si era proposta, che aveva piú nocche che denti, dal fisico asciutto, ossuto ed energico.
Adesso è da mezz’ora che sta saltando sulla mia schiena, dando ampi colpi con avambracci e ginocchia, manco fosse Simbad sul tappeto volante, o Bruce Lee che t’assesta le sciabolate di kung-fu coi manganelli chiodati, o Silver Surfer che fa surf sulla tua schiena galattica, o Mario Brega che “‘sta mano po’ esse fero o po’ esse piuma”, o Rocky IV dopo che Ivan Drago gli ha detto “io ti spiezzo”, o mia madre che da piccolo mi lanciava la ciabatta a ripetizione e con effetto boomerang.
E sí che ‘sta vecchiaccia, con l’atteggiamento di “finalmente un uomo”, in tutte queste rocambolesche menate trovava sempre un modo di appoggiarti la fica su un angolo del gomito, in cima alle dita di un piede, sulla scapola, tutti punti dove a lei piaceva e a te non te ne poteva fregá de meno.
Nella paraculata del “massaggio thai tradizionale” aveva trovato la scusa per cercare di piegarti le ginocchia al contrario, di avvitarti gambe e braccia intorno alla colonna vertebrale facendoti girare come un cavatappo, di torcerti il collo che manco il film L’Esorcista. Mi era venuto il dubbio che me la stesse facendo pagare per la mia espressione di sorpresa rassegnata quando ho capito che il massaggio l’avrebbe fatto lei. Di farla pagare a me, anche per tutti quelli che, nella mia stessa situazione, avevano girato invece i tacchi e se n’erano andati.
Dopo aver resistito alla mossa in cui, a pancia in giú, e con mezzo braccio fuori dal lettino, s’è scagliata in piedi e di peso sull’avambraccio esterno, come se lo volesse spezzare. M’ha creato subito un segno trasversale sul braccio e un livido istantaneo. Ma ho resistito.
Adesso, che m’è uscito istintivo, immediato e con tutta l’energia possibile, l’AHIAAAAAHHH !, come se fosse l’urlo dei Karate, o come l’urlo di Vianello quando interpretava Tarzán e sbatteva con la testa contro l’albero, Il mio urlo che ancora risuona per tutta ‘sta bettola di centro massaggi, la massaggiatrice che ha fatto ? Mi si è fiondata con tutta la forza di un piede mentre era in piedi su una costola. Li per lí ho pensato: m’ha fratturato una costola. Invece no, “fortunatamente” puó essere stato solo uno strappo muscolare. Tacci sua.

Finisco qua il racconto. Calo un velo pietoso a quando m’ha fatto venire un crampo al polpaccio, e per aiutarmi toccava tutti i punti tranne il polpaccio. Ci sono riuscito da solo a risolvere il problema piantando il piede a terra come fanno i calciatori.
E tralascio pure che non avevano la doccia, ma la stanza doccia, dove l’acqua si raccoglieva sul pavimento. La gente ci anda anche a pisciare. E quando arrivavi tu a piedi scalzi a fare la doccia, e li mettevi in quel pantano, non sono sicuro che chi ci avesse pisciato prima avesse poi almeno fatto scorrere l’acqua della doccia. L’asciugamano che ti danno poi per asciugarti dopo la doccia, e che lo stesso impregnato d’olio usato nel massaggio, è talmente sbrindellato che ha fatto la guerra del 15-18, oppure è almeno un reduce del Vietnam.

Arrivato a Bangkok

Il viaggio di ritorno in Thailandia s’è rivelato ricco di situazioni surreali, aneddoti ai confini della realtá, come in un film di Hitchcock. Chi ca@@o è Hitchcock ? Che ne so ? Cercalo su Google o su Youtubbe, qua mi serviva soltanto per fare una citazione colta e un’entrata a effetto 😁, in una pagina internet contorniata da pubblicitá porno con ca@@i e gnocche a gogó.

La prima novitá è che se uno scrive qua dentro, per scherzo, per goliardia, poi è impossibile cancellare le cazzate che ha scritto. Perché i contenuti indicizzano i motori di ricerca e le cazzate attirano le visite di utenti alla ricerca di cazzate. È il modello di business, belli, costruito per vendere pubblicitá di cazzi e mazzi, ma questo comporta due conseguenze.

La prima è che tutto quello che scrivi qua dentro potrá essere usato contro di te, come nei telefilm americani, e per giunta nei secoli dei secoli, e senza avere diritto di replica o di nominare l’avvocato... (i tuoi nipoti diranno: ma davvero nel 2023 il nonno scriveva cazzate di puttane e bar ?!? 🤔).

La seconda è che se scrivi qua dentro ti sottoponi a critiche degli utenti, valutazioni di aderenza a “standard editoriali” della “proprietá”, manco fossi Umberto Eco che scrive su Panorama, quando sei solo un fesso che crea contributi gratis per promuovere inconsapevolmente pubblicitá di bordelli. E vabbé. Uno direbbe: chi te lo fa fare di perdere tempo a discutere del millino, non è piú la Thailandia di una volta, è un ladyboy non è un ladyboy, dove andare per risparmiare 20 centesimi di euro, la gnocca free, la gnocca pay, la gnocca indi-pay e la gnocca indi-pay andante con brio ? 😁

Forse semplicemente, come tutti voi, è perché uno non ha niente di meglio da fare, o forse perché uno, per capire meglio le cose, le deve scrivere e condividere, forse perché le cose assumono valore solo se le si fanno crescere e circolare, o forse perché come tante cose nella vita non hanno spiegazione.

Credo che il vero Feynman, uno scienziato dalla mente immensa e che andava a puttane, sarebbe molto divertito di sapere che, dopo decine d’anni che è morto, un fesso qualsiasi lo ha reso molto piú celebre scrivendo di ladri e mignotte per la Thailandia. E che nel 2050 Google lo indicizzerebbe col SEO molto di piú per le avventure di puttane e bar, che per i suoi risultati da premio Nobel. Ironia della sorte, ironia dell’esistenza, ironia del Karma di vino e di caffé.

Si vabbé... in fondo a noi che ci frega ? Dicci per l’ennesima volta dove posso cambiare in baht al SuperRich, come arrivare a Nana Plaza e portare una superfiga in camera, spendendo 1.000 baht e senza che sia un ladyboy a sorpresa ! 😅

Ok, adesso ci arriviamo. Datemi tempo, che sono appena arrivato a Bangkok, devo smaltire il jetlag e scrivo in un orario che é mattina molto presto in Thailandia e notte inoltrata in Italia. Ma ho giá fatto un sopralluogo e combinato i primi danni in cittá. Poi vi racconto. Stay tuned ! 😎

Ciao a tutti ! Stay tuned: prossimi esperimenti:

Quantomeccanica, QUANTO costa la gnocca ?

veriFICA e ANALisi della Legge di SBohr !

Non è piú la Thailandia di una volta: viaggi nel tempo che fu !

Esplorazione di buchi neri quantistici (fino a 1.000 Baht) !

The Essence of Physical Love !

L’ Esistenza degli UFO e della gnocca FREE !

😁

Puntate precedenti:

https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/150561/sta-scherzando-mr-feynman-vita-e-avventure-in-thailandia/

https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/157956/sta-scherzando-mr-feynman-vita-e-avventure-in-thailandia-capitolo-ii/

😁👍🏻

@siamhousepattaya

Certo pure lui se l’è cercata, bere un cappuccino dopo mezzanotte, magari dopo aver preso una pizza all’ananas... 😄

@Tequilo22

Le vignette umoristiche dalla prigione non intendevano suggerire che, se il tizio fosse sbarcato in Thailandia sarebbe stato arrestato, ma semplicemente che era un troll che chiedeva informazioni su un viaggio che non avrebbe mai fatto, o perché non puó permetterselo o per altri motivi, tipo che scrive da una prigione. So bene che cosa è il TAT, era giá uscito il discorso su un altro post, e anche quel riferimento era ironico. Nella tristezza di questa chat inutile giusto un po’ di ironia ci salva. 😁

@yale said:
@visconteo ascolta me. Io capisco che ci sei rimasto male, si è rivelata una persona totalnente diversa da come pensavi che fosse, hai trovato una sanguisuga. Però non puoi metterla così alla berlina perchè tutti possano tirarle merda addosso. Lo dico per te. Stai rischiando più di quello che pensi. La Thailandia è il regno del sorriso, ma qualcuno ci lascia le penne.

Confermo: mettere nome, cognome, numero di conto corrente, fotografie in chiaro, indirizzo Instagram, numero di telefono, ...,
quelli dell’authority per la privacy potrebbero avere qualcosa da dire... e pure il TAT... cos’è il TAT ? Adesso ce lo spiega qualcuno... 🤓

C’è un cittadino onorario che vorrebbe partecipare... 😂

@visconteo said:
Sinceramente l idea di un incontro a settembre mi stuzzica, ma solo se ci si inventa qualcosa di interessante.
Altrimenti, a dire la veritá, inizio ad essere stanco e ad avere sempre meno interesse, nonche energie da sottrarre ad altre cose. La chat di ieri con Lei ha raggiunto il surreale e non ho piú voglia di ascoltare cosí tante sciocchezze tutte insieme.

Se continua cosí, l’unica cosa che potrá insegnarti è di “autosoddisfarti” anche tu per il resto della tua vita... 😁

@visconteo

con l’esperienza ci si rende conto di quanto le cose non siano come sembrano.
Per esempio, è possibile che quando comunichi con lei sul cellulare non è lei che risponde, ma un familiare che continua la strategia di intortarti mentre lei è occupata.
A me personalmente successe con una di cui mi importava poco, c’erano delle volte in cui rispondeva su whatsapp in un inglese decente, altre in cui sembrava un’altra persona, incazzosa e che in un inglese stentato proponeva di comprarle oggetti, altre ancora in cui rispondeva soltanto sì o no.

Con l’ironia di cui è dotato il personaggio Feynman le dissi “ma sei sicura di essere tu a rispondere ? Secondo me è il bufalo che ti ha preso il cellulare e mi manda i messaggi”. 😅

Inutile dire che si è incazzata come una biscia, anzi, come un bufalo, e m’ha bloccato subito e mai piú sentita.
Forse perché il bufalo è animale sacro ? O forse perché avevo sgamato il familiare che rispondeva al posto suo e gli avevo dato del bufalo ? 🤔

Ricordate comunque che in Nigeria esiste un’industria di truffatori che si fa mandare i soldi con le truffe romantiche. Leggete, ci sono una marea di articoli online.