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Cosacco

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Commenti

Cosacco
Silver
17/12/2013 | 15:38

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@LittleTruths Metafora che condivido in pieno (e l'ho anche usata in passato contro le melanzane... perle di saggezza sprecate, tra l'altro). Mi permetto di aggiungere qualcosa alla tua conclusione: "La vita é così, mie care galline; ci sono i polli da pollaio e poi ci sono quelli che sognano di imparare a volare. " E ci sono anche aquile e falchi che per ragioni varie la sera tornano a dormire nel pollaio. E qualche volta ci rimangono chiusi. Ma il fatto che stiano nel pollaio, non significa che diventino polli! Saranno sempre e solo rapaci, macchine da guerra a cui la Natura ha dato il dono di catturare a volo le prede più belle!

@Mister_X Si può scegliere se vivere schiavi o uomini liberi. La differenza fondamentale sta che nel fatto che nel primo caso soffri e capisci di stare facendo la cosa sbagliata, nel secondo caso soffri - in modo diverso - e capisci di stare facendo la cosa giusta. Scegli tu cosa fare, la vita è una sola... e la dignità pure.

Per le melanzane arriva prima o poi il momento della resa dei conti (anche in Italia, arrivano a invecchiare... tardi, ma ci arrivano), e spesso arriva quando si rendono conto che comunque quello zerbino tanto ben addomesticato, non era l'uomo che lei credeva di avere fra le grinfie. Era e rimane sempre uno zerbino.

Cosacco
Silver
17/12/2013 | 15:36

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@fracoscio Fuori dall'Italia, con certi requisiti (cultura, eleganza, no pappagalli, no zerbini) e soprattutto conoscendo le lingue, i risultati sono diversi. Per il resto concordo. Le melanzane vanno lasciate al loro destino, cioè di vivere e riprodursi con italioti e zerbini. Noi cerchiamo di migliorare i geni dei nostri figli; nel frattempo, ci godiamo il fatto di andare a letto con donne che la maggior parte dei nostri connazionali vedono - se mai le vedono - solo nelle foto dei social network.

Cosacco
Silver
17/12/2013 | 01:44

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@sexplorer Ormai è un dialogo, non un dibattito con gli altri, fra me e te ;-) :-D

Scherzi a parte, sarò breve: sì, la Russia è il paese dei maschi per eccellenza, è l'ultima roccaforte del maschilismo (peccato bevano troppo). E, come contropartita, oltre ai maschi "produce" femmine (se arriva per sbaglio qualche femminista, la mandano in Siberia ;-) ).

Gli italiani sono sempre stati finto-maschilisti, un maschilismo più di facciata che reale, salvo alcuni casi estremi. Però il teatrino reggeva, i ruoli erano sostanzialmente divisi, l'uomo faceva finta di fare il militare (era una finta, a differenza dei russi che fanno le guerre), poi lavorava come un mulo per la famiglia (e lei però lo ricambiava con una famiglia numerosa e ben tenuta).

Invece, per dirla con Cocciante, "ora tutto è scolorito, sono adulto e laureato" e quel mondo è miseramente franato. Cosa debba venirne fuori in futuro non so. Però il presente non mi soddisfa, e infatti chiedo l'asilo "sentimentale" da anni ad altri paesi. :-D

Non ci credo che le leggi cambieranno: prova a togliere l'osso a un cane rabbioso e vedi cosa succede. La vera "rivoluzione" è individuale, è il lasciare le melanzane con gli zerbini, è la loro vera e grande umiliazione. Perché alla lunga, anche la melanzana, si stanca dello zerbino e si accorge della sua frustrazione quando cerca un uomo vero e non trova altro che italioti...

Cosacco
Silver
17/12/2013 | 01:30

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Come osserva correttamente lex87, lasciate che "il tarlo cominci a lavorare", e fregatevene di queste lagne femministe. Ciò che conta è che gli Uomini (maiuscola voluta) italiani possano avere il meglio, per avere una vita migliore, e non una melanzana inacidita.

Se ognuno di noi "salvasse" almeno un potenziale zerbino (e alcune letture lo possono fare), avremmo anche noi contribuito al miglioramento...

Ripeto, non date retta a quello che scrivono quattro acide femministe italiote...

Cosacco
Silver
17/12/2013 | 01:25

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@Lawrence80 Nonostante ci sia ancora il visto, questo non fa ancora abbastanza da argine alle orde di italioti... e comunque se non ci fosse sarebbe peggio...

Cosacco
Silver
16/12/2013 | 16:23

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@sexplorer Hai scritto verità inconfutabili sulle dinamiche che riguardano gli zerbini, forse meriterebbe un post a parte questa discussione. Ovviamente presumo che ti riferisci agli zerbini italioti.

Non sono pienamente d'accordo sul discorso libido femminile: che sia più bassa è pacifico, ma che sia così latente è valido solo in Italia, dove una donna ha troppe attenzioni da parte di troppi uomini e difficilmente riesce a focalizzarsi su un atto così profondo ed esclusivo come un rapporto con il proprio partner. Tanto per capirci: le russe, le ucraine, le polacche usano il sesso per ammaliare e tenersi un uomo (e lo fanno con generosità e passione). Per le italiane (in media) il sesso è un'arma di ricatto o nella migliore delle ipotesi un "do ut des" fortemente sbilanciato a sfavore dell'uomo.

Cosacco
Silver
16/12/2013 | 16:19

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@sexplorer Sono a digiuno di queste storie sugli esperimenti sociali comunisti, quindi ogni delucidazione è ben accetta.

La Russia è un paese con profonde dicotomie, ma con un equilibrio molto stabile - per quanto ho visto finora - nei rapporti uomo-donna. Cioè, di zerbini non mi è mai sembrato di vederne (offrono, pagano, ma non sono zerbini). Gli uomini sono molto rispettati dalle donne, ed evidentemente - a differenza degli zerbini italioti - quel rispetto se lo sono guadagnati sul campo.

Che in Russia stia soffiando un vento nuovo, questo mi pare pacifico. Ma non parlerei di restaurazione. Loro hanno dato alle donne una parità sostanziale, ricordando loro che sono sempre femmine prima di essere donne (processo capovolto rispetto alle melanzane). E loro si comportano come femmine, in tutto e per tutto.

Per semplificare, in Russia il matrimonio è un modo di sancire ufficialmente una storia, una convivenza (infatti non è molto diffusa la convivenza come da noi) e il divorzio serve a decretare la fine di quella storia. Senza strascichi di guerre fra coniugi o di mariti sotto i ponti come qui da noi. Infatti, proprio per questa ragione, si divorzia in un mese. Questo se parliamo di matrimonio civile. Quello religioso ha altre dinamiche.

Cosacco
Silver
16/12/2013 | 16:05

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Benvenuto, è un piacere interloquire con un viaggiatore poliglotta. Sul mondo arabo ci sono tanti racconti/opinioni controversi/e... un report da resident del Marocco sarebbe molto gradito!

Cosacco
Silver
16/12/2013 | 16:01

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Benvenuto, Athos, servono lame affilate per continuare a combattere per la Causa! ;-)

Cosacco
Silver
14/12/2013 | 22:24

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Sempre a proposito di FB e degli effetti deleteri sugli italioti. Ho visto decine di profili di ragazze russe belle e femminili, e quando postavano foto o commenti, le risposte degli amici russi, quando le degnavano di attenzioni, erano sempre equilibrate. E i "mi piace" erano davvero rari (e vi assicuro che c'erano foto da infarto). Beh, se qualcuna di queste aveva tra gli amici italioti, turchi o arabi, allora notavo la pioggia di like senza ritegno.... gira e rigira, chi sono gli allupati senza dignità? Per la cronaca, la stragrande maggioranza di questi italiani non combinerà nulla con queste russe.... ma niente, sono proprio di coccio.... dagli errori non imparano.

Cosacco
Silver
14/12/2013 | 22:17

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@sexplorer D'accordo, nemmeno io ci sono col mio profilo reale su FB e le melanzane le mando a quel paese in tempi ultraveloci. Non da oggi, ma da parecchio tempo. Se una donna con me fa la "preziosa", di qualsivoglia nazionalità essa sia, può andare a trovarsi un altro. Avanti un'altra. Ma ovviamente le melanzane questo fatto non lo accettano.

@scorpio73 Pure il tuo discorso non fa una grinza, ecco perché mi rompo le scatole a uscire con gruppetti italiani e preferisco andarmene a caccia nei weekend, quando possibile...

@ricko75 Mi hai preceduto con la tua osservazione. Ne parlammo già di questo fenomeno: solo da noi FB ha prodotto certi fenomeni. In America è usatissimo, ma con effetti meno deleteri.

Col mio profilo falso mi capita di vedere un pò i comportamenti della gente, e vedo certe scene di zerbinismo oltre ogni limite... uomini bellocci che sbavano dietro a nane e cesse di oltre un quintale...

L'ultima è quella di un coglione sfigato, che andava dietro come un cagnolino a una mia amica una quindicina di anni fa. Lei, scorrettamente, lo considerò sempre un amico, e lo trattò come tale. E lui che non capiva, e che aspettava sempre che lei finisse una storia per tornare alla carica. Poi, rassegnato, si accontentò di una che, a quanto pare, in precedenza aveva dato da mangiare a una moltitudine di maschietti worldwide...lui ci si è sposato, e hanno messo al mondo anche dei pargoli, trasferendosi in un'altra nazione...

Beh, sto coglione, lo becco che fa ancora lo zerbino con questa mia amica su ogni foto che lei posta... roba da non credere!!! Lo zerbinaggio è proprio un virus, sopravvive a tutti trattamenti...

Cosacco
Silver
14/12/2013 | 22:04

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@sexplorer Per quanto ho visto finora (ma posso essere smentito dai fatti) nel sistema russo ci sono tante dicotomie e difetti. Ma ci sono una serie di paletti ben chiari, e avremmo qualcosa da imparare dai russi. C'è di sicuro libertinaggio e figli nati fuori dal matrimonio, come anche si trovano persone serissime; c'è tolleranza e gelosia, ma soprattutto l'uomo e la donna sono pari e, in caso di divorzio, l'uomo non paga la donna. Punto.

Il consumismo pare non aver scalfito finora questi principi. Le russe sono tanto moderne ed emancipate quanto femminili e ancestrali, più di quanto possano dare a vedere ad un occhio poco attento. Certo, ci sono quelle "occidentalizzate" tout court, ma sono davvero una minoranza.

Ma, come abbiamo già avuto modo di dire, la colpa è dell'uomo, la donna si prende gli spazi che lui gli lascia. In Italia si è presa tutto. Aspettiamo solo il reato di negazione del femminismo. Dopo la bufala del femminicidio, ci mancherebbe solo questa...

Cosacco
Silver
14/12/2013 | 15:06

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@sexplorer Concordo con la tua analisi, ho solo detto che in una prima fase ha favorito la velocità dei rapporti, del loro fluire (prima del cellulare era impossibile contattare una ragazza oltre una certa ora a casa...). Ma solo in una prima fase. Per il resto, è finita all'italiana... cioè in cazzeggio, zerbinamenti e pippe (mentali e non).

Cosacco
Silver
14/12/2013 | 15:04

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@Matt Chiarissimo! ;-) Ripeto, noi avvisiamo - poi ognuno si regola come vuole. SPB merita una visita di suo, è una bella città ma, appunto, non da "one night stand". E ha i suoi costi.

Dire solo il prezzo del volo, tra l'altro davvero basso in questo caso - in genere non si trovano a quelle cifre - e non dire che serve il visto e l'assicurazione medica, significa fare un cattivo servizio a chi ci legge. Anche i pappagalli devono saperlo, prima di buttare i loro soldi per vedere e ululare alle fighe come farebbero a Roma o a Milano.

Cosacco
Silver
14/12/2013 | 14:56

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@oasiall Di "bellissimi" che non combinavano nulla, ne ho visti tanti, ma questo non ti deve scoraggiare. ;-)

Il free ti può dare una soddisfazione che supera quella "fisica", e ti può portare su percorsi diversi, anche personali ed esistenziali. Questa è la mia opinione, ognuno è poi libero di regolarsi come vuole. Buona fortuna!

Cosacco
Silver
14/12/2013 | 11:40

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@oasiall Non capisco questo tuo pessimismo cosmico. Quanti anni hai? Mi sembri giovane, e sono sicuro che se ti avvii in un percorso di miglioramento personale, potresti arrivare a questo.

Non è fantascienza. Se si vogliono raccogliere frutti, bisogna seminare. E si inizia da se stessi. Bisogna crederci, e lottare duramente. Il sistema melanzanistan in genere non crea guerrieri della gnocca, ma solo pappagalli e zerbini. Ma le eccezioni ci sono. Alcuni di noi, qui, lo testimoniano.

Cosacco
Silver
14/12/2013 | 11:32

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La storia è interessante, e merita rispetto (do per scontato che sia tutto vero). Per natura sono altruista, e solidale sempre con il genere maschile. Quindi in bocca al lupo per la risoluzione dei tuoi problemi.

Dimentica le melanzane, impara le lingue e leggi GT: il passaggio successivo sarà il free, e scoprire che fuori dall'Italia "un altro mondo è possibile". E, forse, se hai questa idea davvero ben presente e interiorizzata, potrai trovare una donna che ti ama per quello che sei. E ti passerà anche l'emicrania... ;-)

Cosacco
Silver
14/12/2013 | 11:16

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@sexplorer Concordo in gran parte con quello che scrivi. Ci si potrebbe scrivere un trattato di sociologia delle relazioni. Un unico appunto: va detto che nella fase iniziale, il cellulare aveva favorito le relazioni. Parlo dei tempi in cui costava tanto, e gli sms erano la novità. Fu un periodo breve, un numero di cellulare poteva significare qualcosa. Diciamo che velocizzava la situazione. Durò poco perché i soliti zerbini iniziarono ad abusarne mandando sms a tappeto.

Poi, dopo qualche anno, FB diede il colpo di grazia al sistema italiota.

Cosacco
Silver
14/12/2013 | 11:13

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Esiste una terza via, e ne abbiamo anche parlato: il sistema russo

http://gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/10940/capitalismo-e-sesso-in-viaggio-in-occidente

Lì si divorzia in un mese, due firme e si chiude, senza alimenti per la donna. In caso di figli, se la donna lo chiede, si versa un obolo - spesso irrisorio. Le donne lo sanno, e non stanno a fare le vittime.

Il problema è che non ci danno la cittadinanza russa, e come cittadini di questo melanzanistan siamo purtroppo "penalizzati". Comunque diamoci da fare, magari Putin prima o poi a qualcuno di noi ce la potrà dare la cittadinanza russa ;-)

Cosacco
Silver
14/12/2013 | 11:07

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@Matt @Lo zar Non discuto la popolarità di Celentano. Ho detto solo che cantare "Azzurro" non significa portarsi a letto una russa. Magari in un certo contesto può anche funzionare, ma bisogna finirla con questa favola che le russe ti saltano addosso. In vacanza può succedere di trovare russe in cerca di avventure, a SPB - città complessa, con i suoi lati "cupi", con le eterne dicotomie russe - è decisamente più difficile. Bisogna evitare di confondere una socievolezza magari alcolica o semplicemente dettata dalla curiosità per DISPONIBILITA'.

Le odierne pietroburghesi "normali", a casa loro, non hanno fretta di portarsi a letto uno straniero, soprattutto se di passaggio, che non parla russo (e spesso nemmeno inglese) e con la maglia della nazionale italiota. Nemmeno se canta tutto il repertorio di Celentano. Ecco il concetto ;-)

Poi ognuno fa quello che vuole, beninteso. Volete andare a SPB? Fatelo pure, con tutti i costi annessi e connessi (che non sono pochi). Poi rischiate di fare la fine dei pappagalli allupati sulla Nevsky, sempre in bianco e invidiosi all'ennesima potenza. Per il free, SPB non è una meta facile, non è da una-botta-e-via. Ci sono posti migliori, a un'ora di aereo dall'Italia, e decisamente più economici.

Cosacco
Silver
13/12/2013 | 00:55

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Non intervengo mai nelle recensioni di città, anche perché rispetto chi, come @tega86, cerca di raccontare il proprio punto di vista su una località. Ma questa volta faccio un'eccezione.

La tua recensione, come anche quella di altri che arrivano in Russia la prima volta, è spesso entusiastica perché, nel caso di SPB, si unisce il fascino di una bella città con quello delle donne russe (come hai ben evidenziato nel titolo), a Piter ben rappresentate da tutte le varianti. Un fascino letale, va detto, per chi arriva dal deserto italico.

Ma dobbiamo, per onor del vero, sfatare qualche mito:

1) A SPB non ci sono le donne più belle del mondo, o non questa quantità esagerata. Se si cercano concentrazioni stellari, forse è il caso di andare in altre città, baltiche come anche in qualche punto nella Mitteleuropa.

2) Va ricordato che per la Russia occorre un visto, comprensivo di assicurazione medica e "invito" che costa almeno 140 euro (a cui bisogna aggiungere gli eventuali costi di alloggio, se non siete ospiti o se non paga la ditta). Ma spesso di più. E oltre al prezzo del biglietto, va aggiunta questa somma più, appunto, l'eventuale albergo. A San Pietroburgo i costi non sono quelli di Chisinau.

3) "Saltargli addosso" è certamente una battuta, ma orde di italioti in crisi di astinenza si eccitano facilmente e certe espressioni potrebbero avere effetti deleteri. Magari qualcuno si veste davvero da Celentano e cerca i karaoke... ;-) Quindi, conviene usare un linguaggio più realistico.

Infine occorre ricordare che in Russia, specie nelle grandi città, non aspettano gli stranieri, e tantomeno i pappagalli italiani. Troppi ne ho visti appollaiati ai caffè della Nevski Prospekt, bavosi di invidia verso chi camminava mano nella mano con una gnocca locale e con sguardi carichi di repressione sessuale verso qualsivoglia donna passasse nelle vicinanze. Evitate di fare lunghi viaggi in una città in cui l'inglese è poco parlato. Ci sono mete più vicine, raggiungibili, e più appetibili.

Il discorso ovviamente non vale per chi parla russo, per chi ha già una lunga e fruttuosa esperienza in Russia (in questo caso è sicuramente qualcuno fluente in inglese) o chi arriva per venire a trovare la ragazza conosciuta e già timbrata (particolare importante!!!!) in Italia. Sì, perché ci sono esseri geniali che si sono fatti migliaia di chilometri per andare a trovare una che poi si è fatta trovare con il fidanzato...succede anche questo agli italioti...

Cosacco
Silver
13/12/2013 | 00:30

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Il viaggio è anche memoria, oltre che introspezione... e @DrMichaelFlorentine, oltre a regalarci una perla di strategia organizzativa, ci rammenta come si possa rivivere il ricordo semplicemente riguardando vecchi "fascicoli"...

Nel mio piccolo, ho anche io un archivio simile, ma estremamente più contenuto e disseminato in posti diversi per evitare problemi con eventuali partner fisse (non ho la cantina dove abito stabilmente ;-) ). Non lo consulto da una vita, anche perché poi i ricordi si sono spostati in gran parte sul digitale, ma rivedere quelle tazzine o quell'angioletto sul mio letto, come anche quel libro nella libreria mi ricorda emozioni vissute in passato.

Indimenticabili le lettere con il profumo della ragazza che mi arrivavano dai paesi dell'Est negli anni '90. Le attese, l'emozione di leggerle e rileggerle, le risposte, le attese alle cabine telefoniche per chiamare all'orario prefissato... le promesse di non dimenticarsi mai, le musicassette regalate con le canzoni italiane, la maglia con il logo di una festa polacca che ho tirato fuori qualche settimana fa dopo oltre 14 anni che l'avevo "dimenticata" in un cassetto (con mia madre che mi chiedeva: ma dove l'hai presa? E io che sorridendo le dicevo che era stato il primo regalo della mia ex storica - pura verità).

Ogni oggetto è un flashback, ogni nome un'emozione... e anche io conservo, ancora oggi, i numeri di telefono scritti a mano dalle ragazze... come se rivedere quella scrittura potesse rievocare quell'emozione... ai tempi in cui un numero di telefono aveva ancora un valore.

Cosacco
Silver
13/12/2013 | 00:13

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Con un tono d'altri tempi, come solo lui è capace di usare con eleganza, @Atileong ha riassunto tutto il succo del discorso di @Pawel dimostrando che esistono ancora altri modi di coniugare questa filosofia di vita (geniale la sveglia alle 5... ). Che non significa una serata in attività masturbatorie, bensì in un guizzo di "disobbedienza civile" davanti al divertimento "a comando". Fatti salvi i casi, e lo abbiamo sottolineato sia io che Pawel, in cui siamo in compagnia di donzelle.

Complimenti!!!

Cosacco
Silver
13/12/2013 | 00:00

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Già, davvero ottimo... facciamolo risalire, e torniamo a parlare delle amate russe...

Cosacco
Silver
12/12/2013 | 23:59

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Manco qualche settimana e scopro grandi novità: un "polacco" (con tutto il rispetto per gli amici polacchi) che pretende di saperne più di @Pawel in fatto di donne... ma dove siamo, su Scherzi a parte?

Sono stato in Polonia e ho conosciuto tanti, tanti polacchi. A parte un paio (ma vissuti gran parte all'estero) non li ho mai visti a caccia di italiane. Hanno donne bellissime e intelligenti, che se ne fanno delle melanzane? Inoltre hanno un'indole che le nostre connazionali difficilmente comprenderebbero...

@sexplorer Concordo. Molte volte ho detto che alla base di tanti problemi odierni dei maschi (e delle femmine) si sia l'uccisione della figura paterna. Le mamme italiane, poi, ci mettono il carico da 12 (lo dico da italiano) con la loro apprensione e con la grande capacità - forse unica - di entrare ed essere onnipresenti nelle vite dei figli, con effetti più devastanti sui maschi che sulle femmine.

Cosacco
Silver
11/12/2013 | 02:12

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@Pawel ha fatto centro con il suo consiglio spassionato, che è apparso come una provocazione (chi va controcorrente è provocatorio per definizione...). Poi il thread ha preso aspetti anche poetici, e che meriterebbero di sicuro post dedicati, come anche i soliti aspetti guelfi-ghibellini ;-)

Al netto di tutto questo, rimango dell'opinione già espressa, e cioè che Capodanno è, come (quasi) tutte le feste comandate, un giorno anti-fica. Ripeto, l'eccezione sono situazioni ad hoc, come ben descritto da @kefiro: low cost, ospiti di fidanzatina, situazione fra amici stretti.

@Ertukkio_34 Anche il non fare un viaggio in un determinato periodo è in sè un grande consiglio. Come anche stringere relazioni con belle fanciulle straniere in Italia e poi magari andarle a trovare. Il viaggio è prima di tutto una dimensione profonda. I pappagalli che "viaggiano", in realtà si spostano soltanto a fare danni. Il viaggio è ben altro. Ecco perché, a mio avviso, il consiglio di Pawel è centrato: questo non è Pappagallotravels. Bisogna imparare a muoversi per colpire bene, nei modi e nei tempi giusti... ;-)

Cosacco
Silver
10/12/2013 | 01:39

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@Pawel Hai dato un consiglio d'oro, talmente raffinato che molti lettori (in particolare i pappagalli) nemmeno lo capiranno e partiranno comunque: che vadano! Il Capodanno è l'apoteosi del "giorno bruciato", è la festa del consumismo, è una giornata anti-gnocca (che poi qualcuno possa portare a casa il risultato, non cancella questo fatto: ma fatti i conti, è convenuto?).

La soluzione che tu prospetti è il vero andare controcorrente, è la prova del nove se si ragiona come Uomini, con la propria testa (perché la variante che tu hai prospettato può essere coniugata in altri modi) oppure se si è consegnato il cervello all'ammasso come i pappagalli e gli italioti.

Ovviamente cosa diversa è l'eventualità di un viaggio, rigorosamente low cost (prenotato con largo anticipo) ospite di una dolce fanciulla nel suo paese di origine. Lì si è spesso di fronte a una full immersion nella cultura locale. Ma è già un'altra storia ;-)

Cosacco
Silver
29/11/2013 | 16:35

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I romani, non quelli antichi, nel loro cinismo spesso troppo disincantato a volte ci prendono fin troppo bene (ma non sempre lo capiscono...). Nello slang capitolino, infatti, l'uomo è definito dalle donne "l'attrezzo". E mi pare che sia abbastanza: attrezzo biologico per la procreazione, e poi per sfamare se stessa e la prole. Un oggetto, insomma. Un attrezzo per vivere meglio.

@Stenka Amara verità...

@dipassaggio Interessa per motivi economico-sociali, talvolta biologici (l'attrezzo)

@lex87 Giusto. Protette da un apparato legale e sociale che si è persino inventato il femminicidio a livello mediatico, che vuoi che gliene freghi di un pollo da batteria? Tolto un pollo, ne arriva un altro. Troppi ominicchi, la figura del padre uccisa, lo zerbino elevato a modello nazionale come cavalier zervante.

@pobomo Il tuo è un grido di dolore che merita il massimo rispetto. E dici una verità GRANDISSIMA: "ominciano la bella vita con ragazzi di 10 anni più giovani, visto che SOLO qui in italia questi soggetti abbondano data la difficoltà a reperire un buco decente". Lo dico da una vita: questo non è un paese per Uomini. E quei pochi che ancora restano, non vivono bene come dovrebbero (a meno che non siano ben organizzati come alcuni di noi...).

Cosacco
Silver
29/11/2013 | 01:36

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Le italiane, salvo poche eccezioni, non hanno la preparazione culturale per tenersi un Uomo ben stretto. Un tempo non era proprio così. Ma oggi è oggi, non è ieri. E noi registriamo la realtà odierna. La melanzana, quando messa seriamente in concorrenza con donne di altre nazionalità, in ambienti internazionali, puntualmente perde. L'uomo non se lo tiene stretto. Non sa come fare. Ma non ve lo dirà. L'unica cosa che vi dirà è che qualsiasi ragazza nata al di là delle Alpi è una prostituta senza valori. E ripetendolo in coro, cerca di esorcizzare la sua paura interiore.

Ma è così: quando ha gettato alle ortiche la femminilità, ha gettato anche un'arma importante per tenersi un Uomo. Il problema è che in Italia è cresciuta una generazione di ometti e ominicchi, e quindi non si è accorta che di Uomini ne erano rimasti pochi. Quei pochi, in buona parte, sono finiti in mani straniere. E' il nostro destino: se c'è un diamante (in qualsiasi campo), se lo prendono gli stranieri...

Cosacco
Silver
29/11/2013 | 01:28

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L'Amico @Pawel mi ha preceduto, avrei aperto io un thread su questa intervista. Dichiarazioni che meritano un approfondimento ulteriore. Intanto vi dò il link http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/1-camille-paglia-lintellettuale-pubblica-pi-famosa-damerica-femminista-e-lesbica-sbotta-sono-stanca-67265.htm

Vi propongo alcuni spezzoni: "Che cosa propone, allora? Più arte, storia, poesia, letteratura. Si guardi intorno: nell'era dei social media i giovani hanno perso la capacità di interagire ed esprimersi". Appunto. E hanno smesso di "vivere" la vita reale, inseguendo la propria immagine sui social network. I narcisi 2.0, innamorati della propria immagine sul monitor. Tutti zerbini a cercare di far colpo sull'acida melanzana con i "like" a tutta forza, anche quando posta la foto del suo brutto cane (caso realmente successo).

Poi la stoccata vera e propria, il passaggio fondamentale: "Donne ossessionate da diete e ginnastica, circondate da uomini addomesticati [leggi: zerbini e senza attributi, ndC] che hanno imparato a comportarsi secondo il canone femminista. Non è un caso se non ci sono mai stati tanti uomini gay come oggi". Come lo spiega? "Mancanza di interesse per l'avvocatessa o la dirigente bianca laureata a Yale e Harvard, che non ha più nulla di femminile e vive in totale controllo di tutto, ma senza gioia e piacere. E spesso anche senza uomini, perché molti di loro rifiutano di essere burattini".

In Italia abbiamo copiato sempre il peggio dall'America, e come tutte le copie - anche male. Ecco che abbiamo le donne in carriera che vogliono fare i maschietti, che trattano i loro uomini come ascensori, per salire la scala sociale, o come dei bankomat e autisti. Ma poi si lamentano che l'uomo non è abbastanza zerbino, che non lascia loro spazio (va anche detto che negli ambienti di lavoro gli allupati sono pure troppi, ma questa è l'Itaglia...).

@Atileong ha ragione: "Adesso vogliono castrarci". E c'è un altro problema, cioè gli "intellettuali" italioti: tutti radical chic, impegnati a propagandare il verbo del nazifemminismo all'italiana, del continuo "chiagne e fotti" da tv finta del pomeriggio.

Se qualcuno osa contraddire il pensiero mainstream viene bandito dalla TV e dai salotti buoni. Solo qualche cavallo di razza (vedesi Massimo Fini) si salva. Gli altri fanno volentieri i giullari.

A volte si trova qualche intellettuale della pseudodestra che dice qualcosa, ma giusto qualcosa, contro... ma soltanto per fare il bastian contrario. Nulla di strutturale.

Perché gli intellettuali di oggi in gran parte, come i poeti del medioevo, campano alla corte del signorotto loro mecenate e non si azzardano a criticare le sue cortigiane. Pena la cacciata dal palazzo e la fucilazione davanti al plotone d'esecuzione femminista al grido di "maschilista retrogrado e fascista"!

A volte penso seriamente ;-) che dovevamo finire dall'altra parte della cortina... i russi ci avrebbero insegnato qualcosa, oltre a usare il kalashnikov... e avremmo avuto l'Est dentro casa. Un vantaggio strategico non da poco, per noi.

Cosacco
Silver
29/11/2013 | 01:04

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Come molti di voi, vengo anche io dalle "stagioni estive", e ne ho viste di cotte e di crude, ma va anche detto che ho visto l'onda lunga degli Ottanta... e le italiane, in vacanza e lontane da sguardi indiscreti, danno sempre il meglio... avrei potuto rovinare tanti matrimoni e fidanzamenti con quello che vedevo appena partivano mariti e fidanzati... ma, come si suol dire, il cornuto è sempre felice.

@Sensei_2 Dice cose giuste, e bisogna aggiungere che se è pacifico che potere e denaro in genere sono un mix apprezzato dalle donne ovunque, va detto che in Italia si raggiunge una vera adorazione, forse perché siamo un paese di piccolo borghesi mai diventati veri borghesi o semplicemente la bellezza dei nostri borghi medievali ha finito di riflesso per riempirci di narcisismo fine a se stesso. Con i social network, è arrivata la mazzata finale. Per un quarto d'ora di celebrità, la melanzana si lancia all'assalto di qualsivoglia uomo, bello o brutto, ricco o povero (perché millantare è un'attività tutt'altro che infrequente in certi ambienti - vedesi il servizio delle Iene di qualche anno fa sul falso "Paolo Bulgari"). Ma, appunto, nazione di furbi e di mignotte, tutti alla fine finti perbenisti.

Mi ricollego così a @Pawel, il sesso è stato fatto anche a sinistra (e anche ora: non fatevi ingannare dalla faccia di Bersani o di Fassino) ma con discrezione, senza ostentazione. La destra lo fa con ostentazione, ma non significa che lo faccia di più. Non dimentichiamo che Roma è assediata da mignotte in cerca del pollo con cui sistemarsi o dal quale farsi regalare l'appartamento o i diamanti. Poi, a cascata, si capisce perché le italiote siano tanto pretenziose senza dare nulla in cambio.

Su Kennedy sono d'accordo con @Pawel. Una certa memorialistica gli ha perdonato tutte le nefandezze. Come la sinistra ha perdonato, in Italia, alcune nefandezze sessuali ad alcuni personaggi a lei vicina. Non faccio nomi. Ma un pò di storie le sapete.

Cosacco
Silver
29/11/2013 | 00:51

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@magic_mirror Fiuto il troll a grande distanza.... una melanzana? Forse...

Un giornalista? Non credo... ma mai dire mai...

Sicuramente ci ha fatto "perdere" tempo, chiunque egli sia... ;-)

Cosacco
Silver
26/11/2013 | 15:34

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@epicuro Grazie mille per la citazione, mi hai preceduto.

Magari avessi avuto anche io certi spunti di riflessione a 18, 20 e fino ai 22-23!!! Per fortuna ci sono arrivato anche io e, nel mio atto di rottura, mi sono trascinato qualcuno con me fuori dalle paludi mefitiche del Melanzanistan.

Infatti, nonostante alcuni punti di vista differenti, credo che questo passaggio dell'ottimo @blockman meriti lo scrigno, in particolare per la situazione italiana:

"il bisogno di sviluppare profondita' per le donne diminuisce ancora all'aumentare dello zerbinaggio maschile, triste realta' nella nostra societa' post-femminista.

[...] Il piu' delle donne NON sanno un cazzo se non in ambiti strettissimamente settoriali spesso sviluppati per bisogno lavorativo, hanno le capacita' logiche di una rana perche' svilupparle nella societa' non ha mai costituito alcun vantaggio competitivo per loro, parlano per 40 anni di vita sentimentale attiva (qualcosa che dovrebbero conoscere bene, almeno quello...) reiterando gli stessi errori di quando avevano 15 anni con considerazioni spesso di una banalita' imbarazzante"...

Cosacco
Silver
25/11/2013 | 16:45

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E' vero, tante cose sono cambiate nella società italica e probabilmente chi è rimasto al palo è proprio l'uomo, a dispetto di quello che vuol far credere la propaganda femminista. Aiuta di più la donna in casa (a volte fa tutto), continua a lavorare anche più di prima (soprattutto con questi chiari di luna), è diventato uno zerbino unico nel panorama occidentale, è spesso un allupato e rischia di trovarsi sotto processo per "negazionismo del femminicidio". :-))

@Pawel D'accordo con te, un tempo le nostre nonne davvero si spaccavano la schiena senza lamentarsi e tiravano su marmocchi senza invocare depressioni post partum.

@Zest La mia esperienza è limitata all'Europa, e ritengo le "estiche" più lavoratrici delle italiche. Chiaro, concordo sul discorso di chi vuol fare la bella vita... ma le mele marce sono ovunque, e magari alcune italiane non sono così spudorate o semplicemente non hanno tante "armi" quanto quelle di una estica che vuole fare la bella vita. Ma anche MOLTE italiane lo fanno. Magari paga il paparino o il vecchio amante che le mantiene... e qui il segreto professionale mi obbliga a fermarmi. Ma fidatevi di ciò che vi dico...

@TheAviator Ora il discorso è decisamente più chiaro. Anche io odio le generalizzazioni ma il tuo schema è corretto ;-) Io personalmente evito a priori quelle che frequentano discoteche di lusso e che conducono un certo tipo di vita perché lì significherebbe andare a cercare grane economiche. Chi conosce l'est sa che si può trovare la modella bellissima senza mettere mai piede in una discoteca [nel Forum Riservato]...

Cosacco
Silver
25/11/2013 | 16:44

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Mi ero perso un pò questo thread, e ci entro in punta di piedi dato che le mie esperienze con americane sono limitate (meno di una decina). Non ho quasi nulla da aggiungere, però avendo una marea di parenti lì, non posso che confermare il vuoto pneumatico che pervade la mentalità media americana.

@Stenka "Questo popolo non ha alle spalle assolutamente nessuna Cultura". Hai sintetizzato tutto, ed ebbi la stessa folgorante sensazione quando confrontai nello stesso periodo la mia ragazza americana con un'altra ucraina. Se a letto la seconda aveva anche una marcia in più, era nella Cultura che esprimeva il suo vero punto di forza. L'americana era simpatica e divertente e a letto era una scatenata, ma faceva tutto come se fosse stata a un rodeo, senza grazia, senza femminilità. Il confronto con l'ucraina era disarmante: per quanto l'estica fosse sessualmente aggressiva, aveva un modo di fare da gatta e da vera portatrice di Cultura e tradizioni che l'americana semplicemente avrebbe sempre sognato.

Per decenza, tralascio il discorso igiene, che riguarda tutte le americane.

Infine, l'ultima americana che ho avuto, quest'anno, era di un tale materialismo cinico (faceva i calcoli con le sue amiche sulle previsioni di vita dei propri uomini....) da risultare disgustoso e indigeribile.

Quindi bene la one night stand, un breve periodo di divertimento ma per il resto.... ci sono altre spiagge. ;)

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