Andiamo

TITANO

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ArcatonBlumedico

Commenti

TITANO
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11/12/2022 | 13:36

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TITANO
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10/12/2022 | 20:00

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@dakoota

Sarà, ma Evelyn è nel locale da un pezzo, ed è difficile starci se non lavori.
Dipende tutto dai clienti.
Evidentemente rientrata neo gusti di alcuni clienti e qualcuno che sale con lei c'è, o farebbe fagotto.

TITANO
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10/12/2022 | 19:54

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Eviterei di replicare ancora ad un troll bannato. Lasciate perdere.

TITANO
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10/12/2022 | 08:23

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@Delios

Per le ragazze di cui cerchi informazioni ti inviterei a scrivere nel thread principale del locale.
Sarà più facile ottenere risposta, ritengo.

TITANO
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09/12/2022 | 23:52

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@Duinhir79

Il "godersi la giornata" è soggettivo.
C'è chi se non fa un minomo di camere non si diverte e altri per cui non è così.
Ci sono persone che continuano a scrivere da anni che "tanto non vado lì per mangiare..." o "i servizi non mi interessano..." e salgono solo ed esclusivamente per la fauna femminile.
Che è un elemento importante, sia chiaro.
Tuttavia non l'unico.
Si paga un ingresso non proprio economico per usufruire di tutti i servizi, ristorazione e wellness inclusi.
Quindi - ritengo - sia il caso di avvalersene e valutarli in un report.
Altrimenti il prezzo d'ingresso diventa semplicemente una gabella per entrare in un posto in cui ci sono tante ragazze.
Una somma data a fondo perduto.

In altri tempi in cui avevo più tempo e voglia, e con ragazze con cui valeva veramente la pena, ho fatto anch'io più camere.
Basta cercare le mie recensioni.

Farne di più - o di meno - non fa tuttavia venire meno l'opportunità di godersi la struttura che si paga.
Tutto qui.

Attendiamo la rece della imminente salita.
Non si può escludere sia una giornata tranquilla, il 15...nessuno ha la sfera di vetro, ma quello che scrivo viene dall'esperienza personale, e credo trovi riscontro anche se leggi altri utenti.
È un periodo fisiologicamente e storicamente più affollato della media, per tutta una serie di motivi che non sto qui a snocciolare, e questo porta un corollario di conseguenze a me invise.

TITANO
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09/12/2022 | 20:03

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@Delios

Grazie per l'apprezzamento.
Esiste un thread per presentarsi, e potrai molto semplicemente aprire un tuo topic per descrivere la tua giornata, come ti spiegherà il Moderatore @Iustus

TITANO
Gold
08/12/2022 | 22:27

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Prologo

-“Riesco a liberarmi qualche ora prossimamente Maestro, nel caso nel tuo peregrinare riuscissi a passare in Austria. Com’è andata ieri al Wellcum?”

-“Purtroppo devo partire, sono al Wallner ora. Fruhstuck sempre ottima” (segue foto)

-“Bello l’ananas in mezzo alla frutta secca (risata). Come sono andate le camere con le Gine? Ah! Bene alzato!

-“Ho fatto le 3…ultima sauna con bagno di neve alle due. Come dici tu, bei momenti. Ho fatto mezz’ora con Fabia, total naked, fisico naturale fantastico, lunghe trecce castane…mi ha detto che per 70 euro non devo aspettarmi troppo…sono stato un po' veemente (un po' troppo?) per 15 minuti a pecora…temo di essere entrato in un’altra black list (linguaccia).
Poi incontro Kara…nuova da un mesetto…19 anni di rumena impreziosita da sangue ottomano…che occhi, e che nettare è uscito da quelle labbra…non sono riuscito a tenerla meno di un’ora abbondante. Con 19enni così c’è ancora qualche (debole) speranza per il futuro…ma per il resto la tendenza è ormai irrecuperabile.
Ho visto il nuovo Direttore molto attivo…vita dura anche per lui…locale frequentato ma in tarda serata svuotato…niente comitive di festaioli notturni…ristoranti in deciso rialzo rispetto agli ultimi mesi, ho mangiato pesce e verdure davvero ben preparate. Ci sentiamo al tuo rientro e mi racconti”

-“Ok Brat”.


Scrivo con un gin tonic straordinario a lato della tastiera.
Scrivo con idee ben chiare e poco tempo per metterle giù.
Scrivo il rimpianto, il ricordo e la colpa a venire.

E come predico a chi mi conosce, evito di salire dall’8 dicembre all’Epifania per non alimentare la mia bassa soglia di tolleranza a disservizi e orde barbariche.
In limine riesco a trovare le solite poche ore con qualche amico, in una soleggiata giornata tardo autunnale.
Viaggio tutto sommato spedito, persino nei tratti con lavori e cambi di carreggiata.
Ero curioso di vedere e riportare le mie impressioni – e di chi mi accompagnava – giusto per capire che aria tirava, oltre che nel locale, anche nei Forum.
Espletate le procedure - un saluto a Luca - si entra in arena nel primo pomeriggio.

La prima ragazza che incrocio è Fabia, capello castano chiaro e una sorta di camicetta rossa con maniche larghe, per il resto in total naked.
Ora va il look “solo pezzo sopra”, vedo. Mi lancia qualche occhiata dal tavolo di fronte al bar lato spogliatoi femminili.
Scambiamo qualche parola per rompere il ghiaccio, ma nulla di trascendentale. Memore del prologo, soprassiedo.

Già molte le presenze femminili; poche presenze maschili almeno fino al primo pomeriggio, poi in crescita costante fino alla mia partenza.

Un paio di ragazze si affacciano dallo spogliatoio in pigiama, menzione speciale per la biondina – niente male in tenuta da lavoro nel corso del pomeriggio e di cui mi sfugge il nome, che assomiglia ad Anastasia pur non essendo lei e che ho visto in zona ex gabbia con una camicetta nera aperta legata in vita e total naked per il resto – che oltre a pigiamone di pile e calzini di lana, indossava dei notevoli zoccoli bianchi da sanitaria. Ma su questo aspetto spenderò due righe nelle riflessioni finali.
Mentre i soci salgono in preda all’ormone, io mi siedo a guardarmi attorno.

Ragazze ovunque. Livello medio.

Mi intercetta Dragana, la cui presenza sarà la costante dell’intera giornata, che si ricorda della nostra relativamente recente chiaccherata a Villach (vedi mia recensione) e come sempre notevole fisicamente. Indossa un costume intero leopardato che le dona veramente molto, ed il dialogo come sempre è brillante e surreale, e non nascondo che mi diverto un mondo. Ma la stanza è altra cosa. Tuttavia non la escludo in assoluto, un giorno magari finirò per cedere.
Promette (o minaccia?) di seguirmi come un’ombra. E in effetti…

Siedo in zona bancone vicino allo spogliatoio femminile, e vengo approcciato da Isabella.
Una della almeno ventina di ragazze che non dovrebbero lavorare lì.
Per carità, approccio educato della giunonica mora fuori sagoma, nulla da eccepire. Ma pure lei indossa un intero leopardato come Dragana.
Per pochi minuti sono state davanti al dispenser assieme, ed il confronto era impietoso.
Stesso costume, ma una sembrava una novella Jane e l’altra pareva che il leopardo se lo fosse mangiato e si fosse coperta con i brandelli della sua pelliccia.

Con questa immagine, scesi gli amici, andiamo a mangiare prima di chiusura del ristorante.

Malino-malino il desinare. Solite cose – piatti freddi ed affettati, uova e wurstel – i due primi sono rigatoni con pomodorini e feta e degli gnocchi con pesto di rucola e pomodori secchi affogati in olio. Totalmente insapori, mi diranno. Lascio lì e mi concentro sul pollo con delle verdure. I dolci sono quelli della colazione presumo…qualche croissant vuoto (la butto lì…metterci delle marmellate e cioccolate e ognuno se li farcisce come vuole?) e una torta industriale da credenza. Sorvolo sul resto.
Rientro sperando nella cena e ringrazio la barretta proteica che mi porto sempre dietro per le emergenze.

Sigaretta nell’esterno deserto per la bassa temperatura, affrontata solo da poche ragazze nella solita giacchetta di pile con cappuccio con le orecchiette da orsetto e si rientra.

Si fa sotto a me e all’amico Elsa, sedicente colombiana con capelli lunghi biondi tinti e costumino azzurro, anche lei da lasciare ai box, a mio avviso.

Cambio zona e resto vicino al camino, dove vengono a scaldarsi la pizda proprio le rientranti fumatrici, e devo dire che è un bel vedere.
Colpisce soprattutto Silvia, notevole rumena con naso adunco, gambe chilometriche meravigliosamente tornite come il sedere, pelle setosa, che indossa un curioso top/poncho con grandi pieghe azzurrino e asimmetrico, ma – come detto – in total naked dalla vita in giù.
Si avvicina a parlare con me e il mio amico, pochi sguardi e capisco che lui vuole salire.
E mi sta bene perché noto che alla colonna vicino al DJ c’è Luna libera. In un body/costumino retato nero ed in forma smagliante, le passo vicino sorridente pronto a farmi accalappiare. Mi prende la mano e iniziamo a parlottare. Già recensita in passato dal sottoscritto, conferma i servizi a rate standard.
Il Fato vuole che sia libera la vip room e vi ci dirigiamo, mentre incrociamo Kelly in total naked, uscita con anziano orso al guinzaglio, che è una immagine difficile da dimenticare.
Mentre mi doccio rapidamente, lei prepara il lettone circolare. Scende dalle GPS, e torna tra noi.
Un piccolo passo per l’uomo. Un grande passo per l’umanità” (cit.)
Che dire dell’italiana tascabile?
Che asfalta le due generazioni successive a mani basse. Trenta minuti in camera, ma percepiti almeno cento.
Esco dalla proiezione del film che mi vede protagonista maschile, tra innumerevoli posizioni cambiate a lingue sempre praticamente intrecciate, ove possibile, con la chiara intenzione di capolavorare la mia partner femminile, googlando la parola “maestria”.

Scendo e recupero gli amici, in zona caminetto. Solito gruppetto di ragazze a gambe aperte o pecorina in piedi intente a tenere in caldo l’attrezzo del mestiere.
Apro parentesi.
Qui segnalo questo episodio: due amici sono in piedi e io ad un certo punto mi siedo accanto a loro su un tavolino. Passa una solerte cameriera – direi sulla 35ina, capelli scuri a caschetto, muso perenne anche dietro al bancone – a recuperare i bicchieri, e con fare poco diplomatico mi dice che “devo alzarmi” perché quello è il posto dei bicchieri, e ci si siede sui divani. Le faccio sommessamente osservare il panorama. Semplicemente tutti i divanetti e gli sgabelli sono occupati da asciugamani – e in alcuni casi borse – delle ragazze. E non c’è un solo posto dove sedersi. Verifica rapidamente da sé cosa le ho detto, ma per lei potrei spostarli.
Ora.
Che sui tavolini si appoggino le consumazioni, sforzandomi ci arrivo. Che ci si debba rivolgere in altro modo ad un cliente, sforzandosi potrebbe arrivarci anche lei, che dovrebbe imparare dall’angelo biondo sorridente con gli occhiali con la quale condivideva il bancone.
Infatti, sempre la stessa mora del tavolino – intenta a guardare in basso – sollevava il dito alle richieste di bevande dei clienti indicando il dispenser in angolo.
Se si attaccasse un cartello come fanno gli uomini sandwich per pubblicizzare la qualsivoglia, da un lato potrebbe scriverci qualcosa del tipo “non parlare con la conducente barista” e dell’altro metterci un grosso indice con sotto scritto “prendetevi le maledette bevande analcoliche al dispenser” (cosa che vale anche per i caffè, a quanto pare).
Chiudo dicendo che personalmente non mi interessa dove siano i sederi di quelle che prima ci si sedevano sopra, a quei dannati asciugamani abbandonati (Fuori a fumare? In giro a caccia? In camera ad usarli?), ma escluderei proprio che tra i miei doveri di cliente ci sia anche quello di andare a prendere in mano e gettare gli asciugamani delle ragazze, o anche solo di spostarli (per metterli dove poi? Sopra altri asciugamani o borse o sigarette? Gettarli per terra?).
Non so se sia una cosa propria di quel giorno, o se l’abbia notato solo io, ma c’erano gruppi di maschi in piedi a parlare in giro, e divani e sgabelli vuoti ricolmi di asciugamani e di “oggetti-uso-posto-prenotato” come accendini e sigarette e borse.
Come quando si buttano sugli sdraio in spiaggia o piscina e poi se ne si torna in hotel a fare la pennica.
Chiusa parentesi.

Dana in intimo bianco di gran classe, gettonatissima e spesso in camera, mi fa posto e mi siedo con lei. Zona Anastasia, in intimo rosso, Polina, total naked che alternava con il solo reggiseno. Intravedo anche una inoperosa Ivanka ex Andiamo, Samira, Irina, Tea in autoreggenti nere e Liza.
Ovunque mi giri incrocio lo sguardo di Dragana.
Della partita anche Ester al solito sgabello ed una perennamente occupata Gloria.

Vado a versami il mio drink analcolico in autonomia, e resto in zona “tavolo del maniaco” (cit.).
Evelyn è in costume intero verde, che poi cambierà con uno bianco. Adelina è in total naked, poi in un retato bianco.
Mi affascina che dopo ogni giro a proporsi in coppia – direi invano da quanto visto, salvo per un orso anziano con un doloroso conto, immagino – si “cambiavano di abito” rientrando in spogliatoio, che neppure a Sanremo... Lo stesso per Kelly, in total naked o con intimo rosso o body nero. Boh.

Incrocio anche Helena con codino, intenta a tirarsi due ciuffi lungo i lati del bell’ovale e un micromagliocino a costine larghe beige.
Anche lei ovviamente naked dalla cintola in giù. Di viso mi ricorda la mai dimenticata Paula, per il resto fisicamente agli antipodi.

Il nuovo Direttore in completo total black è intento a passare tra gli orsi e – presumo – chiedere le opinioni, ma poi si lancia dietro il bancone ad aiutare le due bariste citate. Mi auguro di scambiarci qualche impressione di persona, un giorno.

Incrocio e scambio quattro chiacchere con Lucia (la “C” va pronunciata tenendo la lingua tra i denti) sedicente spagnola ex-Globe con lenti a contatto blu, una montagna di capelli mossi neri e autoreggenti e intimo blu con corpetto nero. Promette molto ma non mi convince. Ottimi tuttavia l’approccio ed il dialogo.

Tento un giro in area relax, ma l’idromassaggio è occupato da un gruppetto di chiassosi compaesani che parlano con una ragazza lì vicino, nel mentre un’altra ragazza si aggiusta il trucco davanti allo specchio del bagno. Una è in piedi davanti alla sauna più leggera e poi – dulcis in fundo – e c’è Kelly appoggiata alla porta della biosauna. “Ciao, cosa fai?” le chiedo. “Niente”.
Resto con il dubbio che ci sia qualcuno dentro che le deve dei soldi che non ha e che lei voglia impedirgli di uscire, torturandolo così.
Me ne vado pensando che non è male vedere quattro ragazze in un ambiente che non dovrebbe essere da caccia.

Tento di fare un bagno in piscina esterna, che vedo fumare. Metto il piede ma l’acqua è fredda. Neppure tiepida, fredda.
Incrocio il buttafuori (turco, sosia di Youssef) e gli faccio presente la cosa. Mi dice che l’acqua è a temperatura corretta e che non la alzeranno.
Vabbè, oggi va così.

Rientro e un amico mi racconta della sua camera con Melissa, mentre mi sale un certo languorino all’approssimarsi della cena.
Mi stuzzica Katarina, altra che mi ha dato sempre grandi soddisfazioni, in delizioso costumino bianco, ma dalla voce nasale e dall’evidente raffreddore preferisco soprassedere. Di quando in quando si manifesterà in sala con un paio di ciabatte fucsia.

Servono la cena ma c’è troppa gente in coda.

Fortuna vuole che entri in sala Mirella, in due pezzi nero.
Bella abbronzata di rientro dalle vacanze. Parliamo un po' e saliamo. Ci tocca una camera in cui è evidente si sia consumata della marijuana (ma perché??) e quindi la cambiamo. Ennesima camera eccezionale in 13 anni di frequentazioni.

Gli amici stanno salendo, quindi ci diamo appuntamento di lì a mezz’ora.
Prendo il coraggio a quattro mani e mi faccio una ultima sauna esterna in solitaria prima di uscire… momento unico.
Meglio delle scopate (oddio, quasi!).
Mi getto nella piscina dopo una rapida doccia gelata ma riesco a starci 30 secondi, poi devo uscire per fiondarmi a fare una doccia calda.
Recupero gli amici, ed essendosi smaltita la calca, ceniamo.

Qui la musica cambia rispetto a pranzo.
Il brasato è eccezionale, così come i tortelli con la zucca. Ci sono anche delle piadine tagliate a rondelle – di bell’aspetto ma non provate – ed un ottimo roastbeef di manzo un po' guastato dalla glassa di aceto balsamico, troppo dolce, che sarebbe da bandire da ogni pietanza; noto la gentilezza del giovane cuoco Alessio nello spiegare i piatti ai clienti che lo interrogavamo. Ottimo come sempre il tiramisù.
Mangiamo di gusto, mentre due vicini di tavolo discettano di cialis e viagra.
Il caffè lo prendiamo direttamente al ristorante.

Al rientro dalla sigaretta, davanti al solito caminetto, ci approccia una occhialuta ragazza romana – ho perso l’appunto con il nome, chiedo venia – dalla pelle diafana e con simpatico accento, e capello mechato di rosso. Fisico rivedibile ma molto simpatica. “Precedenti esperienze?” le faccio. “DDDeche’? Ho apena finito scola”.
E si che me li ricordavo diversi gli stages post scolastici, ma ci sta. Sono fuori da tanti anni da quella dell’obbligo.
Mi dà l’idea che avere il cinghiale a casa che si divide equamente tra le sale VLT e il gioco alla playstation – e ti dice cosa fare – non sia ad appannaggio esclusivo delle rumene.
Resto con l’amaro in bocca.

Ogni tanto mi arrivava una palpata al sedere o un bacio a tradimento al collo, ma Dragana è fatta così…

Mi incuriosisce una ragazza rossoramato al bancone lato spogliatoio. Bel seno, viso carino, perizoma e stivaloni rossi, come pure le (credo) bocche tatuate ad altezza inguine, intenta a bere tequila come non ci fosse domani con il noleggiatore. Dopo una bella serie si alza e lo porta per mano in giro sbattendo contro ogni cosa le si piazzi di fronte.

Per me la giornata finisce così, e aspetto gli amici per il rientro seduto al divanetto con Anisia e Bruna. Ilona pure presente ma ad un certo punto svanita.
La prima con il solito intimo color carne semitrasparente, dopo un po' si congeda mentre la seconda con un bel body nero con ampia scollatura a V resta comunque – simpaticamente e amabilmente – a scambiare un bel po' di impressioni in generale sul locale, nonostante anche per lei la giornata lavorativa sia terminata.
Sono certo che se gliel’avessi chiesto, un’ultima camera in extremis l’avrebbe fatta.
E ovviamente, essendo lei eccellente, sarebbe stato un ottimo investimento.
Ma quel giorno andava bene così, ed eravamo già ampiamente fuori orario.
Magari a febbraio al suo rientro dalla pausa, che mi dice prenderà, ne riparliamo.

Salutiamo Gloria prima di uscire.

Al momento del cambio in spogliatoio, con un amico discettiamo con un giovane cliente inglese sui Mondiali in corso...sulla perdita del romanticismo nel calcio e di quello delle professioniste di oggi.
Come i giocatori di oggi pensano in maniera preponderante laddove non assoluta al denaro, o almeno così traspare, senza alcun minimo valore o altro ideale, lo stesso vale per le nuove ragazze che lavorano oggi, a giudicare dall’andazzo. Una spirale fuori controllo.
Sono passati 10/15 anni, ma sembrano ere geologiche, e questo sia per il calcio che per gli FKK.

Non voglio comprendere come siamo arrivati fino a qui, e di certo non voglio giustificarlo.
Comprensione e giustificazione che sovente si sovrappongono e sfumano.
Ma appare evidente che tanti segnali sono la punta di un iceberg, con sotto un disagio più profondo.
Molta gente e poche scale. Come se si volesse evitare una lievissima tristezza che sale anch’essa le scale, non invitata.
Molte ragazze scarne d’anima e inadeguate nel fisico.
Sempre più dura trovare ragazze che fanno al caso mio.
La tendenza dilagante pare essere schifare le camere da 70 € (limitando i servizi o declinandole proprio).
Non so dove andremo a finire.

Io sono nuovo, si paga 70 qui, giusto?” faccio, in genere, alle nuove. “Beh …si…ma” è l’esordio di moltissime di loro. “Ma”...il “ma” fa la differenza.
Quando ho iniziato ero un giovane già maturo, e si può essere giovani maturi in contesti peggiori, come oggi per esempio.
Ho letto da qualche parte nel web “Diocristo i trentenni…Non sarebbe il caso di sopprimerli? Così giusto come estremo atto di pietà, almeno la smettono di soffrire”. Come a dire “Ci spiace ragazzi dobbiate vivere questi tempi in queste condizioni”… certo frase riferita ad un altro contesto, ma che non stona per nulla traslata in quello di cui parliamo qui.
Vedo troppa accondiscendenza a questo meccanismo.
Questo lo porterà all’ineluttabilità.
E sì che mi hanno insegnato ad approfondire, a non accontentarmi della prima impressione.
A ritornare, come Ulisse, e poi ripartire di nuovo.
Ad invecchiare con lo stupore nella quotidiana scoperta di un nuovo dettaglio.
Invece non restano che vecchi calendari e il bianco e nero dei volti sbiaditi, come vecchie fotografie stampate in virato seppia, che sorridono immobili da un lontano passato…lontano ma non remoto.
Amante di ieri e di oggi, di un tempo che è stato e cui si cerca di aggrapparsi.
Viviamo differenti illusioni, che chiamiamo certezze.
Oggi invece tutto sembra coperto di brina…senza colore e freddo come l’acqua della piscina. Gelida nonostante fumi.

Anche a leggere i nuovi arrivati, non me ne vogliate, non mi ci ritrovo.
Probabilmente ci legano immagini identiche ma in due libri diversi.
O probabilmente il mio libro ha qualche pagina in più, giustificata dall’anagrafe.

Epilogo

-“E così Brat, questo è quanto. Ti confermo che il Direttore l’ho visto girare a parlare sia con ragazze che con gli avventori; se saprà ascoltare e gli daranno mano libera riuscirà a raddrizzare la situazione, ritengo. Si potrebbe iniziare dalle piccole cose, come la musica. Da ora di cena orrendo reggaeton a volume osceno. Con Bruna poi dovevamo parlarci all’orecchio, perché a venti centimetri non ci si sentiva…oppure a fare indossare al personale di cucina i cappelli/bandane…a evitare l’occupazione di divanetti e sgabelli tramite asciugamani…a rendere l’area wellness nuovamente “free from hunting”…ad alzare la temperatura della piscina esterna…ad impedire alle ragazze di farsi vedere in ciabatte e pigiama…a sfoltire la massa dai rami secchi di inoperose inguardabili…a cacciare chi si fa le canne e si devasta di alcool, e certa clientela maleducata… pensa che uno l’ho visto asciugarsi le mani con la carta in bagno e gettarla per terra, e si che il cestino è proprio sotto il distributore, se anche la lasci ci cade dentro per forza…bisogna proprio “volere” buttarla per terra…e poi bisogna dare linee guida sul customer care al personale…c’è da lavorare

-“Infatti. Diciamo poi che come formato e dimensione di Club la realtà spagnola è diversa, ma con ragazze e prezzi deve intervenire in modo pesante e velocemente, altrimenti non si torna indietro. Ad esempio dalla Spagna potrebbe portare una cosa che apprezzo molto, la tariffazione a 45 minuti; ad esempio 70 la mezz’ora, 100 tre quarti d’ora e poi c’è la tariffa per l’ora…da aggiustare magari”

-“Si, anche al Globe sono – o almeno lo erano, mancando da un po'…ricordi (risata)? – tariffabili i quarti d’ora successivi la mezz’ora…staremo a vedere Brat, quello è un capitolo tra i non meno delicati. Purtroppo si sta rompendo qualcosa. O si è già rotto, e purtroppo ovunque, e noi ci ostiniamo a volerlo rattoppare…”

-“Il nostro mondo è cambiato, noi un po' meno…ostinati e malinconici, come migranti cercatori rimasti nel Klondike anche quando la vena si è oramai da tempo esaurita…condannati a sorridere ogni volta che tra le mani sporche di rughe e di sangue appare una piccola pepita luminosa, nostra per un istante ma destinata ad altre ed altrui fortune


Un saluto all’amico Cristiano, eccezionale come sempre, e lui sa perché. Mi auguro di incrociarlo presto, a Villach o in giro nel Bel Paese come siamo usi.

Chiudo questo scritto – che il gin tonic è finito – come il calzante monologo finale di quel film:
E’ cominciato un nuovo decennio. Le cose sono diverse. Ora è in corso la “nostra” rivoluzione. Io me la passo bene in questo periodo. Continuo a vincere… ma non è più come prima. Me ne sto seduto con le spalle al muro e fisso l’ingresso. Non si sa mai chi potrebbe entrare. Qualcuno portato dal vento…dopotutto, questo è il Paese degli uragani” (cit.)

TITANO
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01/12/2022 | 11:20

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TITANO
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18/11/2022 | 13:20

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TITANO
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25/08/2022 | 07:38

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@jil65
Ti ringrazio.
Scrivi come ti viene, che va bene.
E' sempre meglio che lurkare.
E di certo assolutamente meglio che augurare decessi di utenti di Forum in certi (pseudo segreti, in realtà colabrodo) gruppi.

TITANO
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23/08/2022 | 14:48

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@vortice

Ho visto e grazie per l'apprezzamento.
Volevo tranquillizzarti, nessuno - credo, di certo non io - ritiene che racconti frottole.
Hai semplicemente raccontato la tua esperienza, che poi è la finalità di una recensione.
Tra l'altro tutto sommato locale e ragazze ne escono direi bene, al netto di chi menzioni e verso cui il locale come visto ha preso già provvedimenti.
Proprio a riprova dell'utilità delle recensioni e dei Forum.

TITANO
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23/08/2022 | 12:51

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@vortice

Personalmente sono salito neppure un mese fa (qui la recensione https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/201016/fkk-andiamo-fine-luglio-2022-recensione-di-titano-piccola-recensione/#c1 ) e nessuna delle ragazze con cui ho parlato o sono salito ha chiesto sovrapprezzo per il BBJ.

TITANO
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23/08/2022 | 09:48

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TITANO
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23/08/2022 | 09:44

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TITANO
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14/08/2022 | 21:28

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@HAKAN1978

Credevo si capisse, comunque assolutamente si è la risposta.
Spero non mi si chiedano i voti.

TITANO
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14/08/2022 | 21:25

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TITANO
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14/08/2022 | 12:51

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“In cima alla strada, nella capanna, il vecchio si era riaddormentato. Dormiva ancora bocconi e il ragazzo gli sedeva accanto e lo guardava. Il vecchio sognava i leoni” – E.H.

Eccomi qui, con incolpevole ritardo, a parlare del tranquillo e spedito viaggio – salvo per dei lavori allo svincolo di Faaker See – che mi ha condotto ad Arnoldstein per 5 ore sul finire di un assolato mese di luglio, che oltreconfine vedeva i soliti 5/6 gradi in meno rispetto a noi.
In questi anni amari riuscire a ritagliarsi qualche ora per lo svago ha un che di strabiliante.
Per strada, nella calura estiva, cantava la radiolina.
E sebbene non sarei rimasto che una manciata di ore, prima dell’ingresso ho preso volentieri un caffè a Villach con un amico che non vedevo da molto, e poi - congedatolo - con chi era con me ci siamo diretti all’Andiamo.
L’ingresso entro le ore 14.00 è a 30 euro ed è un bell’incentivo, anche se uno volesse fare entrambi i locali.
C’è Enrico in reception, che mi è sembrato persona sveglia e capace: alla luce del sole allo Zenit siamo dentro.
Non ho rilevato alcun problema agli armadietti, che sono i soliti e avevo già avuto modo di vedere l’ultima salita, mentre ero a perlustrare il locale ridotto ad un cantiere.
Una bella doccia ed era - ora - tempo di vedere l’opera finita.

Che dire, già la vaschetta con le caramelle al muro lungo il corridoio che conduce in arena è un buon viatico, e mi sembra che il lavoro fatto sia eccellente.
Il locale è una bomboniera: buona musica a volume corretto, luci che virano al viola, chiaroscuri degni di un quadro del Caravaggio, divanetti risistemati come gli originali, cuscini grandi con logo, belle pareti in contrasto, ampliati gli spazi. Direi che è venuto proprio bene.
Ci dirigiamo subito a pranzare ed il pranzo è ottimo e vario e prevede cannelloni (eccellenti), vari tipi di carne alla griglia (maiale, pollo, manzo), verdure, spaghetti, vari tipi di dolce, frutta…apprezzabili le due bottiglie di vino sul tavolo circolare appena entrati, tavolo su cui insistono anche 3 contenitori con del succo arancia, dell’acqua naturale e dell’acqua aromatizzata con fette di limone e foglie di menta a macerare. Peraltro dovrebbe essere ampliato chiudendo parte della zona esterna con delle vetrate.

Come mi era stato detto, essendo il lunedì uno dei giorni elettivi di riposo per le ragazze, non ci sarebbero state che una ventina di ragazze. Poco male, mi interessava vedere la situazione e l’atmosfera, e fare un tuffo nel passato. Al termine della mia rapida visita comunque ho appreso che gli ingressi avevano superato la 90ina, che per un lunedì non mi sembra malissimo, considerando che la stragrande maggioranza degli avventori è entrata dopo le 14 quindi con prezzo intero.
Terminato il pranzo ci dirigiamo nella zona esterna.
Qualche orso è intento a sonnecchiare sui begli sdrai o sotto gli ombrelloni.
Anche la zona esterna è curatissima e impeccabile.
Qualcuno fa il bagno nella piscina blu cobalto.
Vi saranno meno gradi che da noi, come detto, ma la temperatura esterna è comunque proibitiva, per quanto mi riguarda. Veramente molto caldo oggi.
Persino le ragazze preferiscono stare sotto la tettoia del ristorante, all’ombra.
Qualcuna, come Ella, si avventura a stuzzicare un gruppetto di giovani novizi, facilmente riconoscibili dal costume che indossano e dall’evidente imbarazzo. A difesa posso dire che almeno sono stati sulla loro, tranquilli e non molesti, sebbene vistosamente pesci fuor d’acqua.
Ella, come detto. Mora, alta e magra ragazza rumena, bel viso, seno naturale piccolo e sederino d’ordinanza, incede sulle GPS abbastanza attiva nella ricerca di clientela, con più che discreto successo.

Dopo esserci seduti senza pace climatica ovunque, incluso il gazebo esterno con i tavolini in cui spillarsi le consumazioni, desistiamo per il troppo caldo e afa e rientriamo.
All’interno c’è una discreta presenza maschile, molti gli abituali – per lo più austriaci di una certa età, mi viene detto – e qualche ragazza.
Un paio di queste, more con carnagione olivastra e ampiamente soprassedibili, sono intente a bere con un cliente giovane non italiano, e non faranno altro tutto il giorno.
Facciamo un giro nella wellness deserta, impeccabile, e poi rientriamo in arena.

Seduto a bere qualcosa io sono puntato da Mimi, new entry ghanese, in autoreggenti nere e scarpe bianche con cinturino alla caviglia e ampio plateau. Ha uno slippino viola e due vistosi seni rifatti liberi da costrizioni. Dialoghiamo in inglese e si capisce che non sia di primo pelo, nonostante la giovane età. Lancia occhiate smeraldo e assassine, da dietro due improbabili e vistose ciglia finte. Apprendo che la sua amica di colore è in riposo, e dopo poco la congedo, non convincendomi appieno. Magari sbaglio, ma a pelle emana un senso di altezzosità che me la rende invisa. Oppure è perché in estate i pensieri si sciolgono, ed è colpa del caldo.

E poi, mentre il mio amico è salito con Andreea ex Wellcum, che ho visto proprio bene e che lascerà estasiato il mio ardimentoso commensale, io opto per scambiare due parole con una ragazza sola soletta. Amalia.
La ragazza mi sta di fronte ed ha un reggiseno nero, unico dettaglio che vedo emergere dal bancone, mentre il mezzogiorno svela la finzione del mondo e tutto sembra miraggio.
Annuisce muta, annuisce appena, fissandomi seria. Nell’elementare dialogo ogni tanto mi sfiora la mano e sorride, seduta nel suo slip bianco.
E’ sufficiente il labiale ad intuire parole per un futuro migliore. In giornate così puoi pensare che forse era vero. E poi quella zona di pesca mi ha sempre portato bene, penso…
Occupa la zona che fu delle ungheresi. Giovani lineamenti gentili e lunghi capelli neri – che in camera raccoglie in coda – e occhi scuri. In arena in intimo due pezzi non coordinato. Seno naturale reattivo commovente e scarpe blu elettrico di vikynghiana memoria.
Alle prime armi. Molto educata e composta. Parla solo rumeno, cosa che per la stragrande maggioranza dei clienti può essere un problema insormontabile o forte ostacolo alla scalinata. Niente inglese, niente tedesco, niente italiano…Bisogna toccare le corde giuste, come sempre. Predilige stare sopra, e ad occhio accorto si nota una leggera vena dominatrice, che si sforza di reprimere. Una di quelle giovanissime cui il sesso viene naturale. Ripeterò di sicuro, e se riuscirà a bypassare il problema (per molti) della lingua, farà proseliti
” (autocit.).

Sceso riesco a piluccare qualcosa prima della chiusura del ristorante e ritento all’esterno. In acqua si sta bene ma è ancora caldissimo. Tutti a cercare quel poco di fresco sepolcrale, per la pace eterna dei sensi.
Dopo un po' mi raggiunge il mio amico, e stesi al sole grandi idee si confondono con consigli di vita, e balbettano con vini di facile beva.
Siamo raggiunti da Larissa, in total naked con reggicalze bianco a cadere. Pelle diafana, seno rivedibile, viso carino, ci approccia simpaticamente ed educatamente. Il particolare è ingannevole, con certe ragazze, quindi bisogna guardarle nell’insieme. E poi la bellezza non è che una somma di difetti, no? Purtroppo per lei avevamo appena dato, così le sue parole si stemperano in piccole gocce che vanno ad annacquare quel bicchiere di vino solare in una estate essiccata, e comunque si congeda educatamente e sorridente stringendoci il braccio. E lasciando a entrambi un’ottima impressione, specie all’amico che la proverà di lì a poco, con somma soddisfazione.

Lascio il socio a rosolarsi e rientro, pensando alle gite – che non si contano – nello stesso locale nel corso degli anni.
Nei goffi passi sconnessi che la vita mi impone, cerco spazio per ricordare il ritmo che fu.
Sono l’orso di sempre, quella bestia legata a stretta catena che balla e che beve mentre il pubblico applaude, ché ha pagato il biglietto e si deve pure mangiare.

Ho un divertente e lungo dialogo surreale con Dragana al bancone del bar. Indubbiamente avvenente e sorridente in microbikini, mi annichilische con il suo discorso su "dominazione & Co." e "tariffario mistomare" ma purtroppo dopo un pò perdo l'attenzione, essendo più lei interessata ad armeggiare con il mio sedere che io con il suo, pure notevole, ma sono troppi gli artifizi e ancora di più i paletti.
Se c'è una cosa che non tollero è lo spreco di qualsiasi cosa...sentimenti, cibo, talento, fisico... imi pare rau, iubi.

Mi stendo un po' ovunque, dal cinema alla zona ex-piscina interna, al divanetto di lato alla porta dello spogliatoio delle ragazze, per vedere il locale da diversi punti di vista e riprendermi dal dialogo con Dragana.
Almeno 5 calici li tracannerei, e di altri 5 farei un assaggio, mentre una dozzina di grappoli della vendemmia sono infelici, e non possono che produrre bottiglie di lacrime.
Ma rammento che il mio ospite mi ha riferito che lavorano e sono molto gradite alla clientela abituale austriaca, quindi mi chiedo: chi decide il bello, divide la seta dalla stoppa, e discerne il mediocre dal sublime?

Steso in dormiveglia la meravigliosa Claudia, in total naked, tenta di riportarmi dalla intensa rarefazione alla realtà, attraverso voci di tromba, sussurri e pioggia di efelidi cadute sulle guance dai capelli di fuoco, mentre nella penombra della parete, ombre cinesi di orsi marciano verso la Romania.
Lei è la sintesi di tutto ciò che c’è di bello, l’armonia e la follia; e mentre la mia pigrizia la sta per far svanire come un sorriso rubato in un brusco risveglio, un monito del Dio dei puttanieri mi sveglia, con un violino che brucia le tempie. Nella penombra di questa giornata brilla la pentola delle buone cose che ho avuto. Il tempo è poco, e con disperazione dell’essere, e del non poter rimanere salgo con questa meraviglia, che mi rilascia sentore terziario di rimpianto, rinfrescandomi il palato. Con amaro finale di mandorle, e frinir di cicale.

Sceso parlo e bevo con il Direttore, prima dell’imminente cena il cui termine chiuderà la mia fugace presenza. Ci raggiunge il mio amico, congedata Larissa.

C’è poco da dire sul locale, è un gioiellino old school; quindi parliamo delle ragazze. Anche qui c’è poco da dire, visto che chi di dovere è consapevole che c'è da lavorare ma ha le idee chiare e ne parliamo.
Rammento che 13 anni e mezzo fa, all’apertura non c’erano che una quindicina di ragazze. E neppure di livello, dato che arrivarono a crescere di numero e qualità nel corso dei mesi. Quelle che quando arrivano portano quella tiepida aria di primavera che spinse un amico a dirmi “Mi piace quando ci sono. Ci sentiamo tutti un poco più giovani” arrivarono alla spicciolata, innesto su innesto…tentativo su tentativo. Allora si creò un luogo in cui consumarsi, sciuparsi e stropicciarsi gli occhi…in cui i miracoli accadevano ogni giorno.
Certe alchimie richiedono tempo e lavoro. Sono rare. Forse irripetibili per momento storico e coincidenza di fattori. Ma non è detto che non possa arrivarsi a creare un locale di altrettanti livello e bellezza, seppure in modo diverso.

Gli lancio poi un’accorata e disperata supplica a non dimenticare quei gesti e quegli oggetti che significano l’essenza di un gruppo…di un luogo. Forse la gentile clientela si sarebbe sentita come a casa propria con i costumi, ma di certo non sarebbe più la mia dimora. Speriamo dunque resti immune dai "fidanz(i)atori seriali" a 1000 €/giorno e da "Savastano Boys" con boxer lunghi e occhiali da sole.
Sarebbe bello se il locale fosse ricordato con nostalgia dagli avventori: abbiamo copulato bene a prezzi onesti in ambiente rilassato. Siamo stati all’Andiamo. Siamo stati liberi.

La cena prevede - oltre a vari primi e secondi - dell’ottima pizza in teglia di vari tipi, e del salmone veramente da applausi. Confesso di averne abusato e con grande soddisfazione.
Alla fine della serata ognuno di noi ha scavato nel giardino dell’altro e, anche se non erano smeraldi, si è messo in tasca qualche spicciolo del nostro comune sentire; consapevoli che non sono i sogni a cambiare il destino. Il desiderio di sognare, quello sì, cambia le cose.

TITANO
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09/08/2022 | 09:46

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TITANO
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06/08/2022 | 13:43

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@Dragon3

L'ho fatto.
Le tue ultime 5 (datate eh, basta aprire il tuo profilo, visibile a tutti) sono:

  • 14.3.2018 visualizzazioni 2K
  • 17.1.2018 visualizzazioni 3K
  • 22.22.2017 visualizzazioni 3K
  • 14.6.2017 visualizzazioni 2K
  • 02.6.2017 visualizzazioni 1K

Ti risparmio le mie ultime 5 del 04.5.2022 (solo questa 13K), 27.10.2021 (11K),10.8.2021 (11K), 9.7.2021 (10K) e 28.8.2020 (12K).

A @Iustus non devo spiegare nulla.
Hai fatto tutto da solo, e forse tu dovresti spiegare perché tanti problemi nello rispondere ad una semplice domanda. E si che bastava un SI o un NO.

TITANO
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06/08/2022 | 13:24

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@Dragon3

Di uomini conosco solo quelli con cui salgo, quindi... E sono ragionevolmente certo che tu non ci sia, quindi...

Le tue recensioni quelle con maggior visualizzazioni? Non uso emoticon, ma rido veramente, perché forse ci credi.
Peccato che i numeri siano numeri.
Chiunque può vedersi quante visualizzazioni hanno avuto le tue ultime 10 recensioni in confronto ad altri che ne hanno avute dalle 3 alle 6 volte di più.

@Iustus
Per me va benissimo così.
Avevo solo chiesto al creatore di questo thread sul Wellcum se fosse mai stato al Wellcum. I post sono lì.
Ma dalle sue risposte, e non-risposte, abbiamo capito tutti con chi abbiamo a che fare.

TITANO
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06/08/2022 | 13:03

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@Dragon3

Le ragazze possono raccontare quello che vogliono, d'altronde e' noto che dicono sempre la verità, no?
Ma posso capirle, povere.
Si vede subito chi abbocca e chi no.
E chissà perché, ho capito tu che idea dai.
Non vedo l'ora di leggere della tua prima salita ad Arnoldstein.
Dopo 3 mesi che ne parli, sarà un evento.
Almeno si leggerà di qualcosa che sai veramente, al contrario di quello che ci è toccato sorbirci fino ad oggi.

TITANO
Gold
06/08/2022 | 12:57

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@Dragon3

Fiori mai presi, però una ragazza mi ha regalato dei sigari una volta...apprezzatissimi tra l'altro. L'ho anche scritto nella recensione all'epoca...hai presente le recensioni? No, temo di no.

Ma evidentemente per te è normale parlare di cose di cui non sai, come dimostrano i tuoi post.
O cercare di sviare malamente l'attenzione da quello di cui si parla.

70 righe di sproloqui in 3 post in un thread sul Wellcum, locale di cui scrivi anche nel thread principale e in paralleli, e viene fuori che non sei stato mai al Wellcum.
In effetti fa sorridere.

TITANO
Gold
06/08/2022 | 10:12

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@Dragon3

Io lo so chi sono e credimi se ti dico che non mi interessa chi sei, perché qui si sta parlando d'altro.
Qui non c'entrano il contraddittorio o le opinioni diverse.
Hai scritto 40 righe nei tuoi ultimi due post quando semplicemente ti ho chiesto se sei mai stato al Wellcum, perché parli di quanto avviene in quel locale.
Ripeto, bastavano in "si" o un "no".

"Quindi le parole le "peso" anche in base a chi le scrive" dici.
Infatti lo faccio anch'io ed è giusto che lo faccia anche chi legge, no?
Non c'è nulla di male, come nel tuo caso a non esserci mai stati, ma direi che chi ti legge dovrebbe saperlo che parli di un locale in cui non hai mai messo piede.
Ma per me va bene così.
Abbiamo capito tutti.

TITANO
Gold
06/08/2022 | 09:31

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@Dragon3

Guarda che bastava un SI o un NO.
La mia domanda era semplice.
E la risposta breve sarebbe stata più dignitosa di uno sproloquio senza senso.

Comunque, ripeto, abbiamo capito tutti.
Grazie.

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