Cosacco

@bagassery Io ti ho raccontato la mia esperienza, vengo "dal campo", la mia esperienza sui siti è talmente limitata da non fare testo. Ebbene, sul "campo" conta la comunicazione. Poi, se uno cerca la milf ubriaca in disco o la ninfomane che non fa differenza fra darla a te o a un altro, allora forse il discorso cambia. E in quel caso non ho esperienze.

Ti dico solo un piccolo esempio, di diversi anni fa. Sottobosco mitteleuropeo, località davvero poco battuta... io e il mio socio - per una serie di ragioni - ci eravamo portati un terzo giocatore. Un ragazzo bellissimo, che è subentrato quando il mio socio è stato impegnato, come da previsioni. Ebbene, questo adone attirava tanto le donne e un paio, davvero belle, lo approcciarono pure. Il problema di questo ragazzo era che, a parte un inglese scolastico e maccheronico, non sapeva le lingue. Risultato: alla fine non andò a segno proprio a causa della pessima comunicazione.

Sono finiti i tempi della curiosità di 20 anni fa... oggi un certo target merita una certa preparazione.

Quanto al fatto che trovi una che parla italiano, le interpretazioni sono diverse (ne abbiamo parlato altre volte). Ma se tu parli la lingua loro, ti permetti cose che agli altri sono completamente negate... poi, potrei scrivere un saggio sulle affinità culturali fra nazioni diverse, altro che "interfacciarsi con un connazionale".

@Bagassery Non so che esperienze hai avuto tu nella tua vita. Ti dico in sintesi la mia: più aumenta il livello di comunicazione verbale (possibilmente nella lingua della donna, altrimenti nella lingua franca usata da entrambi), più aumenta il risultato. Fanno eccezione le italiane, in questo schema preciso come un orologio svizzero (che ovviamente vale anche al contrario: meno....meno).

I paesaggi, le serenate con la musica di Celentano, i tramonti infuocati e i gelati all'amarena, le passeggiate al parco e le tarantelle possono essere surrogati interessanti, ma senza essere integrati da un livello basico di comunicazione (che vada oltre il "mi chiamo... vivo a... sono... lavoro per...), rischiano di trasformarsi in un dialogo fra sordi (con tutto il rispetto di chi è non udente).

Che piaccia o meno, specializzarsi implica anche la conoscenza di almeno una lingua straniera, possibilmente del paese di interesse. Se non ce la si fa, bisogna avere una conoscenza della mentalità, della cultura e del popolo e sempre una lingua franca da utilizzare (e da conoscere benissimo). Si perderà probabilmente il meglio, ma qualche perlina la si può ancora trovare.

Ma nella lingua dei segni, dubito fortemente che si possa instaurare un feeling sufficiente. E la chat, con il traduttore, non è la vita reale. Detto con il massimo rispetto, se fosse valido il linguaggio non verbale, i nostri connazionali ignoranti e idioti avrebbero molte più opportunità e non collezionerebbero i due di picche come se fossero foglie in caduta libera in autunno...

Sì, @Genovese1975, hai ragione, alla fine non ho fatto altro che approfondire il concetto che tu avevi già abbozzato.

La precisazione è stata necessaria: su un forum con molti lettori, c'era il rischio di far passare un messaggio sbagliato. Un messaggio che, da proprietario di cani, non avrei potuto permettere. Ci mancherebbe solo che qualche italiota crescesse un cane per abbandonarlo nel momento in cui si rende conto di non combinare nulla... sperando non sia già successo in passato (conoscendo l'idiozia degli italioti, non mi meraviglierei).

Quando ero adolescente, avevo intuito le potenzialità di questo sistema, e lo usai per un periodo. Soprattutto funzionava bene con i cuccioli. Attirava le ragazze come una calamita. Ma ero troppo giovane e inesperto - oltre al fatto che vivevo in provincia dove contavano altri fattori - per ottimizzare le esperienze, e infatti non ne feci nulla. Successivamente, ventenne, andavo in giro con altri cani, anche meno rassicuranti. Ma senza avere l'obiettivo di conoscere gente nuova. Per il resto, non avevo cani da compagnia e, a parte qualche bel setter o pointer, i cani da caccia non sono il massimo come bellezza, soprattutto i segugi.

Rimane un dato di fondo: il cane va cresciuto e accudito per una serie di ragioni (personali/soggettive), ma prima di tutto bisogna amare gli animali. Non è un giocattolo, o un oggetto inanimato. Chi lo cresce SOLO per conoscere nuove ragazze, è destinato al fallimento. Una donna "fiuta", più del cane, chi ama il proprio amico a quattro zampe. Fingere sarebbe il peggior biglietto da visita.

@super_klassno Nostalgici o no, si tratta di cercare qualcosa che può risvegliare in noi determinate emozioni... non c'è una convenienza nelle emozioni, e ricordati che hai avuto la fortuna di entrare nella vera Russia, quella ordinaria e di tutti i giorni. La qualità, in questo caso, ripaga ampiamente la quantità (non è che la vita ti cambia con un paio di svalvolate in più... quelle si trovano ovunque).

Per il resto, è corretto individuare il proprio target, e fare ad esso riferimento. Le generalizzazioni lasciano sicuramente il tempo che trovano.

Questa rimane una delle più belle, e profonde, discussioni sulle russe e sul loro modo di essere. Chi ha un minimo di interesse per la Russia, dovrebbe leggersela più volte, se la dovrebbe studiare per come è ricca di spunti. Ma sappiamo anche che per la stragrande maggioranza si tratta di ostrogoto... meglio così, "God save Russia!"

Grazie ancora, Ivan.

A parte che "rimorchio" è una parola ormai superata (non è meglio dire intrecciare nuove conoscenze?), direi innanzitutto che questa è a pieno titolo una discussione da gnocca free. Poi concordo con la tesi centrale del discorso, molti credono che "povertà" significhi disponibilità sessuale. Invece le variabili potrebbero essere altre, dalla curiosità per lo straniero, alla voglia di trasgressione...

Lo dico da tempo ai tanti che si avventurano in Russia a prendere pali (e spendere fortune) senza avere una preparazione adeguata e una passione vera per questo immenso paese: ci sono località a meno di due ore di aereo dove le donne non hanno problemi di nessun tipo a farsi una notte di sesso, purché ci si presenti con alcuni crismi... gli altri stessero pure a casa (per tutto il resto c'è Mastercard...).

L'amico @Ivan Drago è sempre impeccabile. Nella forma, perché non ha risposto alle provocazioni e, al contrario, cerca sempre di mantenere lo spirito del forum nel confronto, e non sullo scontro. E nella sostanza, perché si attiene ai fatti di vita vissuta, e non alle leggende o ai racconti di chi dice di frequentare presunti ambienti esclusivi - che ovviamente hanno altre regole di ingaggio valide un pò ovunque a un certo livello di ostentazione e ricchezza.

La Russia vera è altro, nonostante tutto. Con i suoi difetti, dopo 70 anni di comunismo, ha conservato una parte di quel mondo che noi abbiamo soffocato nel brodo del benessere. Ovviamente, lo ripeto fino allo sfinimento, questo è un mondo di fatto inaccessibile agli italioti... ma non per questo non esiste.

A ciascuno il suo... mondo ;-)

@anteros No, non ce l'avevo con te. E' un discorso generico, vedo troppi maschi di nazionalità italiana rincoglioniti da FB e non più in grado di affrontare una donna con stile e intelligenza dal vivo... insomma, tutti cacciatori sulla carta, tutti "tiratori" della domenica, ma quando tocca andarsi a infilare in un ginepraio per far uscire il cinghiale, ecco che lì tutti cominciano a tirarsi indietro... ;-)

@paolorox Concordo, e complimenti per la tua analisi basata sui fatti della vita reale, e non sulle paranoie che la gente si costruisce vivendo su FB.

Tema interessante. Concordo, come sempre, con @paolorox.

Tutta la mia solidarietà a @Genovese1975. Non è con un linguaggio gretto e meschino che si piega la volontà di un altro. Anzi... la forza delle idee risiede negli argomenti e nei fatti che si adducono a sostegno della propria tesi.

@Gimmie ha ricordato un principio sacrosanto, che è sancito dal diritto penale, nonostante sia stato dimenticato: quello dell'onorabilità di una persona, che può essere difesa nelle sedi più appropriate.

Europeo, apprezzo la tua sincerità. Non metterò mai in discussione la privacy, tua come delle tue donne. Hai chiarito il discorso. De gustibus non dispuntandum est.

A me pare chiaro che tu hai scelto un segmento ben preciso, situato oltretutto in una ben specifica regione. Ti sei "specializzato", e la specializzazione dà sempre i suoi frutti.

Le domande che ti sono state poste da altri utenti hanno, nella maggior parte dei casi, una funzione positiva: certificano attraverso il sano contraddittorio la bontà della recensione, offrono un servizio agli altri lettori. Di troll e mitomani ne abbiamo scovati tanti... e sul free, per fortuna, le regole sono cambiate e c'è più attenzione. Magari tu hai vissuto alcune risposte come un attacco personale. Sono sicuro che nella maggioranza dei casi non era questo l'intento. Nel mio caso hai interpretato correttamente la perplessità e altrettanto correttamente mi hai risposto. Udaci, e buona gnocca...

Europeo, cit: "Io sono uno che AMA le donne" e tutto il discorso che hai fatto di conseguenza lo condivido in pieno. Sto seguendo la discussione perché sono un freeista, ma non ho esperienze dirette sul campo in Ucraina (paradossalmente, ho avuto diverse ucraine ma tutte in Italia e tutte - eccetto una - di alto profilo socio-economico).

Ripeto, il tuo discorso lo sottoscrivo in pieno. La penso come te, e anche io ho ex con cui sono in ottimi rapporti. Per me una donna è una persona, e come tale unica e irripetibile.

Ci sono solo un paio di punti che non mi tornano, o meglio, sui quali ho qualche riserva, e te lo dico perché una discussione sul free deve avere anche elementi di riflessione e condivisione - è in questo che ci si forma un'opinione e si capisce anche con chi si ha a che fare.

Te ne dico uno, il più eclatante: i numeri. Non discuto se tanto o poco (anche se rispetto alle mie esperienze da expat, sono fuori dalla media). Discuto il fatto che sei maniacale come un contabile. Sarà forse il tuo carattere, ma - nonostante io sia un casanoviano - anche io conosco i miei numeri ma meglio ancora i nomi di ogni persona importante, le sue imperfezioni e i punti di forza... etc. Di ogni donna ho un quadro stampato nella mente, e posso raccontarlo a distanza di anni. I numeri sono relativi... sono le persone che contano.

Ecco, a mio personale avviso, uno che ama le donne non le conta come se fossero pecore. Le vive come esse sono...nel bene e nel male. Non è un numero a dare credibilità a un racconto.

A volte mi meraviglia la sintonia che riesco a ritrovare nelle parole di colleghi come @Ivan Drago, @Immerweiter, @Braveheart68 e @Super_klassno. E' come se le esperienze di vita avessero poi creato un percorso emozionale e di esperienze comuni, pur avendo ognuno fatto la propria vita.

Il tema proposto è interessante, e - come detto da super_klassno - aperto a varie interpretazioni.

Sarò breve. Ringrazio le donne italiane che con il loro "no" mi hanno fatto crescere. Erano mediocri, ma non potevo saperlo, perché non avevo pietre di paragone. Mi hanno salvato, paradossalmente, dalla mediocrità, perché la fame aguzza l'ingegno.

L'ho già detto altre volte, sono un GT "atipico", io ho viaggiato poco rispetto ad altri, perchè mi sono sempre specializzato e inserito all'interno di sistemi geopolitici. Questo ha comportato studio e preparazione... ma tutto questo poi mi ha dato risultati emozionali e umani che mi fanno ancora oggi dire "grazie" al fatto che non mi sono arenato con una melanzana nella fragile età tardo adolescenziale: non sarei quello che sono oggi.

E quando vedo amici coetanei che a 18 anni erano bellissimi e oggi sono già in "pensione" con la gnocca - mentre io oggi mi permetto quello che a 18 anni avrei solo sognato - allora mi rendo conto che il tempo è un galantuomo, e sa premiare chi sa bene seminare. Ah, va ricordato: tutto free, perché sono e sarò sempre un eterno romanticone casanoviano e la gnocca mi piace solo così.

@buongustaio Se prima avevo qualche dubbio sulla tua buona fede, adesso ho la certezza che sei in cattiva fede. Quantomeno sulle russe. Forse semplicemente non ne hai mai avuta una che non fosse a pagamento.

Sulle straniere sposate con italiani, ti hanno già risposto sia @Ivan Drago che @Berserker. Potrei integrare anche io l'elenco, ho amici e conoscenti sposati a tedesche, francesi, inglesi e americane così come a russe, ucraine e ceche. E allora? Vuoi sapere qualcosa in più? Sono tutti ragazzi giovani, belli e con un alto livello culturale. Ceto medio/alto, ottimi lavoratori. Fossi in te, e soprattutto fossi una melanzana, mi preoccuperei seriamente di questo dato, del fatto che gli italiani siano in fuga dalle connazionali, altro che sparare luoghi comuni come se piovesse... ma tutto questo è tema che esula da questa discussione.

Rimani libero di credere ciò che vuoi. Ma la letteratura russa e gli oligarchi che vedi per lavoro non rappresentano la vera Russia fatta di ragazze tanto belle quanto normali e skromnie (modeste, al limite della timidezza). Ti posso rassicurare su una cosa: questo è un target che nè tu con i tuoi pregiudizi nè gli italioti con la loro ignoranza radicale potrete mai ambire. Ma negare qualcosa perché è fuori dalla propria portata è semplicemente disonestà intellettuale, se non proprio sintomo di una frustrazione ancestrale.

@berserker Grazie mille per la tua considerazione. E' anche per gente come te che ancora regalo qualche perlina... ma sono perline per occhi raffinati... ;-)

@Giaguar0 A me non sembra di aver mai parlato di siti di dating. Li ho usati per un breve periodo di tempo, e anche con buoni risultati... ma li ho lasciati perdere: preferisco il contatto reale sul campo, non mi ci trovo su internet. Non li sconsiglio tout court; ma credo che se uno non ha esperienza sul campo e parte di là, non ha vita lunga. My two cents.

@buongustaio Nemmeno io ho tempo di dilungarmi. Sarò sinteticissimo. E' chiaro che abbiamo target diversi. Io ho nel mirino la russa verace (che non sposa il vecchio, vuole un uomo che possa darle famiglia e affetto, oltre che protezione), quella che rappresenta il 60-70% della popolazione (e che paradossalmente è completamente negata all'italiota, che continuerà a favoleggiare di pay, indipay e mignotte in cerca di soldi...). Tu hai conosciuto l'oligarca e le expat russe che cercavano il pollo da spennare. Una categoria che in totale non rappresenta oltre il 10% (e sulla quale concordo quanto a cafonaggine e arroganza - sono peggio dei nostri, a volte). E' come se parlassimo della camorra e degli impiegati del settore pubblico e privato italiano: due realtà entrambe italiane ma rappresentative in modo completamente diverso nei numeri e nella qualità. Quindi non puoi parlare di ciò che non conosci.

Le statistiche su vita e morte lasciale pure stare (ce le leggiamo noi, ai russi non frega nulla...), a Torbellamonaca (quartiere malfamato di Roma) chi ci nasce non cambierebbe mai non dico citta, ma nemmeno zona. Il mio invito era di guardare la realtà, e la realtà è fatta, paradossalmente, di percezioni.

Se uno non capisce cosa passa nella zucca delle gnocchette, non arriva al loro cuore. Io con le russe ci riesco abbastanza bene; gli italioti andassero pure a farsi... spennare. Non sono problemi miei. Ma non si devono fare di tutte le erbe un fascio.

Buona gnocca...

@ir_pelato Non mi risulta sia così drammatica la situazione demografica: il tasso del 2014 è 1,61. http://www.indexmundi.com/russia/demographics_profile.html

Meglio dell'Italia, dove siamo all'1,29 per le donne italiane, di cui l'8 per cento (dato di qualche giorno fa) sono mamme over 40 (in Russia una cosa del genere è una bestemmia). Non sarà che dovremmo farci un esame di coscienza? Le russe lavorano di più delle italiane, non hanno le leggi sul divorzio italiote, si sposano a 20 anni eppure fanno qualche figlio in più di queste melanzane acide e viziate che hanno famiglie e mariti pronti a svenarsi per loro...

Ad ogni modo, stiamo andando off topic. Non difendo nessuna superiorità, mi attengo a una serie di fatti. Chi va in Russia fuori dal centro vede tanti passeggini e parchi giochi; in Italia tutto questo non si vede.

@Giaguar0 Diversi dei russofili - compreso il sottoscritto - sono vissuti per alcuni periodi in Russia. Parlano il russo, sono russificati al punto giusto: sono specializzati. Ebbene, i russofili raccontano una realtà che hanno visto di persona. Gli altri cosa raccontano? La realtà delle discoteche del centro, dei siti di dating e, peggio ancora, delle leggende metropolitane dell'amico del cugino e dei luoghi comuni post-89. Ognuno scelga a chi credere. Io non devo convincere nessuno e, credimi, a me va benissimo che gli italioti credano alle favole...anzi, da sempre sconsiglio le russe ai non russificati. Ma per onestà intellettuale devo ribadire il mio punto di vista.

Inoltre, visto che si continua a guardare i parametri economici della Russia, devo ricordare a chi crede che tutto sia mosso dai soldi:

1) le russe, seppur critiche verso molti aspetti del loro paese, sono orgogliose di essere nate nella Grande Madre Russia.

2) Le russe veraci, a differenza delle mignottelle scammer che affollano i sogni degli italioti, hanno priorità da noi dimenticate e oscurate: famiglia, figli, un'occupazione consona. Sono ambiziose, ma conciliano questa caratteristica con le altre priorità.

3) le russe sono russocentriche, e questo è un fattore che sta crescendo negli ultimi anni. Per loro conta il far parte di una grande nazione, con una cultura ricca e profonda, con la sua ritualità, e nonostante il suo clima incredibilmente duro... tutti elementi che fanno vivere meglio la gente, anche se con la cinghia tirata. La vita è questione di percezioni, e a volte si vede proprio che certa gente non ha visto un cavolo del mondo... eppure pontificano guardando le tabelline... ripeto, svegliatevi.

Sbagliato, è una discussione assolutamente free... sulle dinamiche del free... poi fai come vuoi...

"se fosse così facile saltare da una fregna free all'altra non esisterebbe gnoccatravels": giusta obiezione. Ma imparare a specializzarsi, partendo dalla crescita personale e dall'orgoglio del "cacciatore"? Ecco, chi intraprende un certo percorso - faticoso e anche doloroso - lascia tutte queste elucubrazioni mentali alle spalle. Per tutti gli altri, esisterà sempre la matrix del "paese più bello del mondo e italians do it better"... la favoletta che tranquillizza i pupi...il problema è quando si svegliano, e iniziano daccapo con le elucubrazioni...

ps. scusa, ma mi pare una discussione da free... perché l'hai taggata "gnocca per tutti"?

L'importante è che te lo dicano in tempi brevi, un sì o un no. Il problema nasce, in Italia, quando gli ometti perdono mesi, se non anni, in estenuanti corteggiamenti senza rendersi conto di essere finiti nella friend-zone.

Se una donna mi interessa, nel giro di poco, e con stile, le faccio scoprire le carte. Se mi dice di no - è un'eventualità da mettere in conto come rischio del mestiere -, le faccio capire con eleganza che è lei ad averci rimesso. E avanti un'altra.

Fidati, a volte per una donna può essere devastante scoprire che un uomo è capace di totale indifferenza, e magari vederlo con un'altra, giovane e bella, a breve scadenza le potrebbe procurare degli inaspettati bruciori di stomaco. Perché spesso alle donne piace prendersi un uomo già impegnato... per loro ha un gusto diverso, perché è tolto a un'altra (la rivalità è femmina, checché se ne dica in questo paese di allupati).

@Giaguar0 Vse poniatno, tutto chiaro... ;-)

@Giaguar0 Che fai, provochi? O solo vuoi fare il simpaticone da bar? Spiegati, ti ricordo che è vietato dal regolamento provocare altri utenti. O si contesta nel merito, e civilmente, oppure si sta zitti. Io racconto le mie esperienze, dopo anni passati sul campo. Diversi degli utenti di questo sito mi conoscono personalmente (ci incontriamo faccia a faccia, e lì si vede chi ha esperienza e chi racconta le favolette), di alcuni sono anche amico: non mi nascondo dietro una tastiera, e posso dimostrare tutto quello che dico. Quindi, alla prossima provocazione, ti segnalo. E' finita la fiera dei troll, almeno nella sezione free nella quale leggo e intervengo (leggiti le novità, c'è Mr. Free ora...).

Dopo l'intervento dell'ottimo @ivan drago, c'è ben poco da aggiungere. Le parole di @buongustaio dimostrano che l'Italia va da sempre a due velocità, e ciò si riflette anche sulla gnocca (poi non lamentatevi...): c'è chi si specializza e va avanti a tutto gas, rischiando in tutto e per tutto, e chi continua a cullarsi sugli allori di un passato che non tornerà più, solleticato dalle belle favolette di quanto siamo belli, intelligenti, ricchi e furbi. Magari aspettandosi anche la raccomandazione con la gnocca. Qualcuno svegli i pupi e apra le finestre. Il tempo dei sogni è finito da un pezzo.

@Ivan Drago e @Braveheart68 Mi aggiungo al club dei "poveri ma amati" dalle russe. E pensare che, a dispetto di tante pippe mentali di cui il titolo di questo post sintetizza il top, ho ricevuto diverse ucraine e russe e non ho mai pagato nulla di più di una cena... i biglietti, poi, manco a parlarne... l'unica eccezione,

per la mia ragazza, e solo perchè io non potevo muovermi ed era la terza/quarta volta di seguito che veniva lei, sempre a spese sue... un pò di equità non guasta, ed è stata una decisione esclusivamente mia dopo una relazione con convivenza durata un lungo periodo...

Il problema dei soldi non mi ha mai riguardato, semplicemente perché è una variabile che non mai è entrata nei miei rapporti. Sic et sempliciter. E ringrazio i miei genitori, che mi hanno mandato a lavorare da ragazzino, proprio per farmi capire che nulla nella vita è scontato e che ogni centesimo costa sudore della fronte.

@FlautoMagico "Ci vogliono anni invece, fatti di conversazioni e ascolto di canzoni, lettura dei classici e dei quotidiani, e anche riflessioni mute, per entrare nella cultura di un popolo, che è l'anima della loro lingua, e catturare l'orecchio prima e l'anima poi di qualche deliziosa falena incantata da un canto più profondo e più forte del loro. " Non c'è solo poesia in questo tuo intervento. C'è una grandissima verità, spesso tutt'altro che scontata.

Già... hanno ragione sia @super_klassno che @rabdomante, ma ovviamente ci sono anche le eccezioni. Quella ucraina è la minoranza più consistente fra le nazionalità in Russia, mi pare tra l'1 e il 2% del totale; in Ucraina chiaramente la situazione è diversa perché tante sono russofone e non è detto che siano anche di origine russa...ad ogni modo, inutile spaccare il capello in quattro: si casca sempre bene :-)

Per quanto conti il mio parere, mi accodo alle analisi di chi vede un futuro prossimo di turisti russi diretti in Grecia, Crimea, qualche meta asiatica e altre mete interne russe... l'Italia, fra la menata dei visti e il crollo del rublo, è una meta alquanto cara...

@Strutter L'aspetto del verbo: perfettivo e imperfettivo ;-) I casi non sono complicati nel tedesco (nonostante gli articoli) quanto nel russo che tiene poi in considerazione tutta la paturnia dovuta ai soggetti animati e inanimati maschili e ai casi dell'accusativo. Se a questo ci aggiungi i verbi di moto e quelli "stativi", poi vedi quanta gente impazzisce.

Appunto, in 10 anni si fanno tante cose. Io non ho parlato di un anno (quello va bene per il tedesco), per il russo serve di più; ma 5 anni è fuori dal tempo (lasciamo perdere le università italiane e i loro sistemi formativi).

Ad ogni modo, temo che stiamo andando off topic... e quindi mi fermo qui. Ognuno studi le lingue che vuole per quanto tempo vuole. Ci vediamo poi sul campo a vedere chi fa l'italiota della situazione e chi invece si mimetizza abbastanza bene e parla direttamente al cuore, alla russkaya dusha....(anima russa, per i non russofoni).

@strutter D'accordo con te sui tempi del russo. Ad esempio, il tedesco lo imparai bene e in tempi ancora più rapidi (meno di 18 mesi) e tuttora la ritengo una lingua facile (anche di più dell'inglese). IMHO, il russo è più complesso, anche al netto dell'alfabeto cirillico... l'aspetto del verbo, ad esempio, può essere davvero ostico...

Ma non entriamo nei tecnicismi... interessano a pochi, e ancor meno a chi ha bisogno di 5-10 anni per il russo...

@Ariet cit: "servono tra i 5 e i 10 anni di impegno costante (a meno che uno non decida di andare a vivere direttamente là)." E' vero che il russo non è una lingua per italioti, ma evitiamo di dare informazioni fuorvianti: in quel tempo impari due lingue. I tempi per il russo, se fatto bene, sono un pò diversi. Ciò che conta è la volontà. Il russo è tremendo, è una lingua che spezza le gambe. Poi, come in tutte le lingue, è necessario andare sul posto, dopo aver fatto un buon corso basico...

@FlautoMagico Hai ragione, sono stato io a fare una precisazione ridondante. Ad ogni modo, confermo l'off limits del venerdì e sabato sera... giorni in cui si festeggia la sagra della salsiccia... :-))

Bel post. Effettivamente bisogna sfruttare tutte le occasioni favorevoli per la gnocca. Purtroppo lo sci non è fra le mie passioni, e passo la mano su questa discussione. Ma continuerò a leggervi, c'è sempre da imparare e non mancano mai gli spunti di riflessione ;-)

Grazie ancora, Flauto... consigli da conoscitore raffinato...

Una nota sul Bar del Fico, che conosco e che saltuariamente ho frequentato: è un posto buono prima di cena, per portarci una donna a fare l'aperitivo (come hai giustamente scritto). Ma è un posto da evitare dopo cena o quando si esce con amici: è uno dei bar con il più alto rapporto uomini-donne (cioè un banana party), perché aveva (non so ora...) fama di essere un posto da rimorchio vip e tantissimi pappagalli e allupati si affollavano lì. Certo, si vedeva anche qualche "vip"; ma quelli avevano in genere la donna prenotata, e non facevano testo.

Gli altri, dopo aver preso qualche palo, finivano la serata a guardare i "vip" che si portavano a casa la preda :-))

Come dicevo a @Braveheart68, ormai a Roma devi aver lavorato bene durante il giorno, la sera è fatta per raccogliere i frutti...

@Anthony80 Il teatrino di fingersi stranieri mi diverte da morire... ma non lo uso mai con le connazionali all'estero (ma chi le calcola?)... mi diverte in Italia, quando mi scambiano per straniero perché sono in compagnia di stranieri e parlo più idiomi... a volte svelo il gioco alla fine, e dovreste vedere che faccia fanno certe commesse o bariste o poveri allupati che lavorano in negozi o ristoranti...