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IlPeccatoOriginale

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ArcatonBlumedico

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Lam
Newbie
29/08/2022 | 23:50

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Ciao ragazzi,

questa settimana arriverò a Ho Chi Min, se qualcuno dovesse essere da quelle parti contattatemi, mi farà molto piacere incontrarsi per una birra.

Prometto una buona recensione al rientro.

Ciao

sammy72
Newbie 36-50
27/08/2022 | 16:29

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Ciao, usufruito del cap town nel "lontano" 2019,,,,confermo gf
vicino alla zona divertimenti, pan ku lao a pochi minuti e nei paraggi molti centri parrucchieri cammuffati in massaggifici

Lam
Newbie
30/08/2022 | 08:24

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Ciao @ilpeccatoOriginale dovrei essere a Saigon in quei giorni. Scrivimi in privato se ti fa piacere vederci per una birra

sexybangkok
Moderatore
Bangkok
26/08/2022 | 19:58

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@IlPeccatoOriginale il problema del Vietnam e' proprio quello degli hotel... molto al masismo ti fanno tenere la donna solo di giorno fino al massimo alle 21 o 22 quindi niente overnight

per questo scegliere il giusto hotel in una citta' piena di figa come Saigon e' fondamentale

puoi consultare quelli di questa lista: http://www.hotelguestfriendly.com/hotel-guest-friendly-a-ho-chi-minh-city-saigon/

e in particolar modo ti consiglio il Cap Town Hotel in Distretto 1

sexybangkok
Moderatore
Bangkok
19/08/2022 | 06:03

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@UnQuarantenne ultimamente che vengano via a 2000 da un gogo la vedo difficile.... i prezzi dei gogo negli anni sono aumentati in maniera esponenziale e decisamente inguistificata....

nei primi periodi in cui ero qui tirarle fuori da un gogo era la soluzione migliore perche' costava meno che farsi due ore in un teen massage... poi gradualmente i costi nei gogo si sono impennati e quelli dei massggi sono si aumentati ma molto meno...
a oggi la soluzione migliore per chi cerca solo un po' di sano sesso sono i teen massage, i gogo vanno bene per chi non ha mai provato l'esperienza e per farsi davvero 4 risate in compagnia...

il mondo delle freelance invece e' molto variegato perche' le puoi prendere ovunque: dalle disco di alto livello alle chat online fino a piu' squallidi soi della sukhumvit....

ovviamente solo il mio pensiero poi ognuno si regola come meglio crede...

Topax
Newbie
17/08/2022 | 09:51

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Nei gogo cmq ci sono anche quelle che vengono via con 2000, provate a trattare

Fireblade
Silver
05/10/2019 | 22:05

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cambogia di male in peggio poi per la figa propio non ci siamo qualità 0% poi chi le strapaga

scarface93
Newbie 18-25
25/08/2019 | 17:19

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@Kiniao
collega inizio ad amarti, sono bersagliato tutti i giorni da gente che paga 3000 e ti viene a dire che quelle da 1000 non sono buone e che quando sono andate a 3000 potvano scegliere invece tu a 1000 sei l'ultima spiaggia e bla bla
Io l'esplorazione in Cambogia l'ho fatta da poco e devo dire che pagare cose più che i Thailandia e figa con cui devi combattere per 20 o 30 dollari, mi ha fatto capire che non ne vale tanto la pena,

scarface93
Newbie 18-25
25/08/2019 | 09:52

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@Kiniao Immagino che rottura di balls mesi da quelle parti

Kiniao
Silver
Portofino |  51-100
24/08/2019 | 18:33

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Ti è andata bene che non ti ha aspettato fuori il giorno dopo con un coltello.
Robe da Calabria arcaica.
I mesi che vi ho soggiornato, tra Shianuk e Siem R. ne ho viste di tutti i colori, gole tagliate, teste aperte, ossa rotte...
Questi non sono troppo normali, e vista la droga che gira da quelle parti e di cui tutti fanno uso, sono episodi di normale amministrazione.
Lasciate perdere la Cambogia, che muoian di fame nella loro cacca

scarface93
Newbie 18-25
23/08/2019 | 18:27

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Servizi per turisti a Siem Reap? a parte tutto ciò che gravita intorno ad Angkor wat e qualche hotel il resto è degrado, la località credo sfrutti solo il 10% delle proprie potenzialità e offre poco in relazione al patrimonio che ha., io personalmente me ne sono scappato prima del tempo per noia e per mancanza di servizi credo essenziali essenziali per chi va un pò in vacanza,
E' un posto davvero wild che promuovo a pieni voti per l'esperienza culturale e per chi ama i posti wild. se si cerca altro, ciò che poi è alla base del forum, a parte qualcosa sulla capitale, credo ci sia poco da trovare.

scarface93
Newbie 18-25
23/08/2019 | 07:36

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Welcome to Cambogia! Tutte le problematiche da te descritte si manifestano anche in altri luoghi tipo Siem Reap, la Cambogia è un posto wild che va affrontato con spirito di avventura che naturalmente non tutti ( io compreso) posseggono a certi livelli se magari vogliono rilassarsi o quanto meno trascorrere in un posto un pelino civile.
Ora apprezzerai Pattaya di più e capirai che Pattaya non è solo figa, ma anche molte altre cose e servizi che come hai visto in altre Nazioni e località che DOVREBBERO essere turistiche, non sono mai così scontati.
Sulla figa credo non ti sia perso nulla, anche perchè credo che in luoghi del genere, da quello che ho visto io durante il mio soggiorno. c'è davvero pochissima scelta e varietà.

draghetto80
Silver
10/08/2019 | 13:13

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spitorso
Newbie
Lecce |  36-50
10/08/2019 | 02:35

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Dopo 9 giorni a Pattaya sono in cerca di nuovi stimoli e decido che, dopo essere stato a Phuket e Bangkok, è ora di cambiare Paese. La vicina Cambogia mi stimola. Il tipo dell'agenzia mi prospetta belle spiagge a Koh Kong e Sihanouk ville. Mi lascio convincere e parto con il minivan alle 7.30 di mattina da Pattaya che pioviggina leggermente. Alle 13.30 dopo aver viaggiato sul bus dovrei stare in una stanza d'albergo a Koh Kong. Invece alle 13 siamo ancora alla frontiera e la pioggia è battente.
Per farla breve alla frontiera mi prende in consegna un tipo che mi spiega che a causa della pioggia incessante il bus per Koh Kong è stato soppresso e sarei andato direttamente a Sihanouk Ville dove avrei alloggiato.
Arrivo a Sihanouk Ville alle 22.00 circa, dopo oltre 14 ore e 4 mezzi diversi. Una sfacchinata soprattutto una volta arrivati alle porte della città. Il bus proseguiva a passo d'uomo a causa del traffico e dell'impraticabilità delle strade: vere e proprie voragini si presentavano nel mezzo della carreggiata a sua volta delimitata da fango e melma. L'autista più volte era costretto a deviare o rallentare per poter proseguire.
Insieme a me nel minivan c'era una donna sulla quarantina con i suoi due figli. Ad un certo punto poiché eravamo bloccati in mezzo al traffico, l'autista scende e i bambini a loro volta aprono il portellone e si precipitano fuori sotto la pioggia. La madre ne approfitta anch'ella per scendere e dopo qualche metro dalla carreggiata, senza curarsi di essere osservata, con nonchalance, si piega sulle gambe, sposta la gonna ed espleta i suoi bisogni fisiologici.
Proseguendo sempre più numerosi mucchietti di spazzatura iniziavano a fare capolino ai bordi della carreggiata circondati dalla solita melma.
'La situazione migliorerà una volta arrivati nella zona turistica pensavo io'...
La mia mente sognava spiagge incontaminate e dolce figa cambogiana ma la pioggia incessante non prometteva nulla di buono.
L'ultimo autista si accostava e mi faceva cenno di scendere indicandomi un tuk tuk su cui salire. A gesti mi spiega che l'autista del tuk tuk mi avrebbe portato all'alloggio.
Io obbedisco. Sistemati i bagagli sul tuk tuk mi guardo intorno e vedo spazzatura e melma ovunque. Eravamo in centro ormai, non c'era dubbio. Vedevo al centro della rotatoria i Golden Lions, l'unica area in buono stato. Per il resto spazzatura e melma ovunque e la gente che ci camminava in mezzo come se tutto fosse normale.
Mentre il tuk tuk faceva gli slalom per deviare le voragini in mezzo al traffico come se niente fosse, io notavo come anche di fronte alle attività commerciali i mucchi di spazzatura e melma erano la norma. La situazione non era diversa all'entrata dei lussuosi casinò: fango e rifiuti ovunque.
Era evidentemente che mancavano le più semplici infrastrutture: nessun sistema fognario, vie del centro impraticabili. Sono allibito.
La zona in cui mi ritrovo ad alloggiare è Otres beach.
Una volta trovato l'alloggio e riposte le valigie in camera vengo assalito dalla fame. Nonostante la pioggia incessante decido di uscire dalla struttura ma mi rendo conto che la melma circondava la struttura. Sempre più schifato da questo posto tra un salto e l'altro supero quel piccolo lago di fango e mi ritrovo davanti ai cumuli di rifiuti maleodoranti. Devo camminare letteralmente sui rifiuti per procedere, non ho scelta. Supero anche questi e arrivo su una via principale piuttosto trafficata. Noto a distanza una prostituta vestita di bianco al riparo sotto un ombrello.
Ma il viaggio mi aveva stancato troppo e inoltre avevo troppa fame per pensare a chiavare in quel momento. Entro nel primo ristorante cinese decente, mangio e ritorno in camera. Crollo sul letto con la voglia di prendere il primo aereo che mi porti in un posto lontano da quel cesso di posto. Mi risveglio il giorno dopo.
Ancora pioggia incessante. Decido di non partire e di cambiare struttura. Voglio riprovarci. Ancora un altro giorno in Cambogia. Magari sono io che ho sbagliato zona. Troppo schifo qui intorno ad Otres beach. È impossibile pensare di alloggiare in un posto del genere. Non sarebbe una vacanza. Con il WiFi della struttura prenoto una stanza a due passi da serendipity beach street, il cuore della night life di Sihanouk Ville. Stavolta non posso sbagliare. Chiamo il taxi e gli dò l'indirizzo. Partiamo. Una volta allontanatomi dalla struttura non ho connessione sul cellulare perché per avere una connessione dati in Cambogia mi dicono non sia una cosa semplice per un turista.
La pioggia è incessante.
Dopo essere passati per strade da terzo mondo a due passi dal centro, stiamo per arrivare a destinazione quando notiamo che la via è chiusa da un enorme camion che non ha intenzione di spostarsi. Faccio cenno all'autista del taxi di suonare il clacson ma lui mi blocca dicendomi: "no good". Non ne vuole sapere di sollecitare. L'unica soluzione è ritornare indietro e accedere alla struttura dall'altra parte della strada. Ritorniamo indietro e sotto la pioggia imbocchiamo questa via che di via ha ben poco. Seguiamo le indicazioni di Google Maps sul suo cellulare e ad un certo punto ci dobbiamo fermare perché al posto della strada si presenta un lago di fango. L'autista non sa cosa fare. Mi guarda e mi fa cenno di proseguire a piedi. Neanche per sogno. Mi serve una connessione per mettermi in contatto con la struttura. Ci fermiamo ad un hotel gestito da cinesi. Gli spiego il mio problema e gli chiedo gentilmente la password del WiFi. Niente da fare. Non vogliono darmela. A questo punto mi arrendo. Decido che è inutile continuare a restare in quel posto così inospitale. Mi serve una connessione per prenotare il primo volo per Bangkok. Dico all'autista di riaccompagnarmi presso la struttura di Otres beach. Appena arrivati mi connetto e prenoto il volo. Mi faccio portare all'aeroporto di Sihanouk Ville. Finalmente. Addio Cambogia. A mai più.

Topax
Newbie
08/08/2022 | 09:38

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Ko Samui abbastanza malandata, un sacco di negozi chiusi, non tira una bella aria, però nella vietta con le disco e nella via del Reggae un po’ di mignottame si trova. Il problema è che le migliori spesso son già prese e quelle poche buone che restano fan le preziose vista l’abbondanza di manici da cui attingere.

Driver79
Newbie
06/08/2022 | 11:27

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Ciao a tutti i GT...!!!Per me la vacanza sta per finire...ma vorrei ringraziare veramente tutti ma proprio tutti i GT che ho conosciuto in questa splendida vacanza..!!!Mi scuso se non vi menziono ma sinceramente non mi ricordo gli account di tutti e quindi per non lasciare fuori nessuno...vi mando un forte abbraccio a tutti voi e a presto...!!!
Concludo con un saluto di grande affetto per @antothai ...che dopo parecchi anni ho avuto modo di conoscere finalmente di persona...!!!
@sexybangkok ...a te ma che te devo di....ma pure se to dico...ma che to dico a fa......!!!!!
@AndreBangkok ...è stato un vero piacere conoscerti...ci sentiamo...anche per una nuova partita a biliardo 🎱 🎱 🎱

Alexbond
Newbie 26-35
06/08/2022 | 15:29

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Grande serata che solo in Thailandia può uscire fuori!
Grazie a tutti e un buon viaggio ai rientranti che ora saranno già in volo.

P.s. la gnappetta tettona del bar prima del Wood Bar in soi 7/1 vi chiederà 1200 per un bj, ma dopo qualche dito in fregna e qualche slinguazzata, ve la smolla tutta per la stessa cifra. Non vi aspettate tenerezze, ma buona prestazione, svuotata e tutti a casa 👍🏼

bocha
Newbie
la spezia |  36-50
10/07/2022 | 17:58

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10 anni fa era tanta roba.....ora è triste e desolata mi dicono

troiaccia_eva
Silver
Londra |  36-50
05/08/2022 | 09:11

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Il thread era partito molto bene con una recensione a puntate molto informativa e di alta qualità del tipo " il dogui a Bangkok" poi come troppo spesso accade purtroppo la discussione è degenerata in richieste assurde e riflessioni sulla vita e la chiudo qui senza fare citazioni dirette cercando di evitare inutili extra discussioni.
Per favore @Andrew_Monger illuminaci con qualche altra puntata della serie

Ps: per chi non lo sapesse il dogui era un celebre attore che sosteneva la vita fosse un viaggio è se lo fai in prima è meglio (e non in prima marcia..)

IlMarchese
Silver
20/02/2017 | 16:28

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Ogni puttanaio asiatico che si rispetti ha una strada dedicata ha il tratturo delle vacche che transumano tra i vari locali. Pattaya ha la walking street, qui a Siam Reap reap la chiamano Pub street. Praticamente cinquecento metri affollati di troie, turisti, bacilli e venditori di insetti fritti. Prima di inoltrarmi nella giungla d’asfalto della puttanastreet. Voglio togliermi la soddisfazione di fare una visita al ‘Mickey bar’. Che sta a circa un chilometro dal caos della pub street. Su internet il Mickey Bar è considerato la mecca della fica a Siam Reap. Sarà, ma quella sera dentro il locale c’è solo un vecchietto che sembra Gandalf che stufo d’incularsi Hobbit nella Terra di Mezzo è venuto fino in questo buco in cerca di qualche emozione esotica. E invece sta lì seduto su un trespolo, a fissare il culo secco di un paio di mignotte che fingono di divertirsi a giocare a biliardo.
Altro luogo di culto, si fa per dire, è il Temple Bar sulla pub street. Dove se ti gira bene a fine serata puoi rimorchiare qualche Australiana ubriaca raschiandola dal pavimento, dovendo affrontare la concorrenza degli altri maschi alpha. È invece una topaia anonima come l’X-Bar dove almeno in quei giorni, si concentra tutto il pelo locale. L’X-Bar, tre metri per tre diventa la riserva di caccia grossa. Entro nel locale e le fiche sono tutte schierata al bancone. Una di loro è così maledettamente Khmer che sembra di vedere una Devata. Le Devata sono la statue raffiguranti le ancelle sacre nude che ho ammirato il giorno stesso visitando i templi di Angkor.
Capelli tenuti a coda di cavallo arrivano a farle il solletico al culo. Occhi enormi, esageratamente allungati dalla coda di cavallo. Andate davanti allo specchio, tiratevi la faccia all’indietro, ecco cosa intendo. Si chiama Nary. Le ciglia finte sbattono come le ali di farfalla, labbra turgide come la cappella di un mandrillo. Iniziamo a ballare, ci annusiamo come gatti randagi in calore.
Le tette di Nary esplodono strizzate da un vestito rosso acceso. La prendo per i fianchi, scendo con la mano sul culo. Penso di avere toccato il culo a tutte le 1796 Devata dei templi di Angkor, sotto gli occhi imbarazzati dei turisti. Il culo di Nary ha la stessa consistenza.
Ho invocato le divinità Indù di farmi trovare un fottuto buco su una di quelle Devata. Perché con una Devata avrei voluto farci una chiavata. Shiva o Visnù o Kalì o chiccazzo tra gli dei Indù ha ascoltato le mie preghiere. Ora mi ritrovo qui tra le mie braccia una Devata in carne e ossa, pure mignotta. Quindi l’idea di tornare a i templi con martello e scalpello scavare un buco in una di quelle statue viene accantonata. Poi l’incantesimo si rompe e dobbiamo parlare di affari. Stipuliamo un contrato da 50 dollari tutta la notte. Per essere una Devata è anche economica. Via subito sul suo motorino direzione Tin Tin Guesthose, dove soggiorno. Sembriamo Gregory Peck e Audrey Hepburn che scorrazzano per Roma nel film ‘Vacanze Romane’. Ma in questo film siamo io e Nary e soprattutto non in vacanze Romane ma in vacanze puttane. A fare il turno di notte alla reception hanno piazzato un vigilantes in uniforme, che poi senza uniforme diventa il facchino che mi era venuto a prendere all’aeroporto, se lo vesti tutto di bianco è il cuoco che prepara la colazione, e con in testa la parrucca e una gonna assomiglia maledettamente alla cameriera che viene a rifare le camere al mattino. Il tipo è più acido di una gastrite, e lo credo provate voi a lavorare 20 ore al giorno assumendo sempre ruoli diversi. Gastrite controlla la Id card di Nary, foto, date, la mette in controluce, nemmeno dovesse accedere al Pentagono. Poi inizino a litigare dibbrutto. Chiedo a Nary che cazzo succede. Non si capisce bene il motivo, forse non apprezza la foto. Piegandosi in due, toccandosi la pancia, Nary dice che deve scappare al cesso. La Gastrite vivente allora se la prende ancora più comoda. Che cazzo di situazione. Me la sto facendo sotto anch’io per la paura che mi salti la montata, o che Nary si caghi addosso. All’improvviso Gastrite sorride. Evidentemente Nary, gli ha promesso un soffocone quando finisce con me. Gastrite mi sta consegnando le chiavi che Nary intercetta con una presa veloce come la lingua di un camaleonte. Col fuoco al culo la vedo sparire di sopra. Mi bevo una coca per rilassarmi.
Quando entro in camera, Nary è ancora al cesso. Aspetto. Dopo circa una quarantina minuti, esce. Peccato ci abbia messo così poco, perché mi perdo il finale della puntata 2345 della famosa soap opera Cambogiana Nisai Sneah Pi Jeat. Quando Nary esce dal cesso si ferma tra me e il televisore per farsi ammirare. Tutta nuda, la pelle color canna da zucchero ancora bagnata. I capelli avvolti da un asciugamano tipo turbante. Ora però mi auguro chiuda la porta del bagno perché la puzza che ne esce non è proprio di alohe vero. Ma invece no. Evidentemente è parte dell’atmosfera che vuole creare. Infatti Nary avrà altre sorprese in riserbo per me. Mi si avvicina, le prendo in mano il seno a soppesarlo, è morbido e caldo a forma di pera Khmer. La passera è depilata, ci passo la lingua sopra, una sosta sull’ombelico, le titillo il piercing, le faccio una striscia di saliva su fino ai capezzoli che mordicchio come un castoro affamato di tette. Nary fa Ahi, ma più un ahi tipo infilami anche un dito in culo.
Tra quei seni grossi ci affondo la faccia. Ci morirei, se non fosse che ho pagato in anticipo la guesthouse. Slinguiamo come trichechi, mentre Nary gioca con l’uccello e io le solletico da dentro la fica. Mi sdraio. Una cascata di capelli mi ricoprono la metà del corpo, gli scosto i capelli perché la voglio vedere quando lo prende in bocca, fa un bocchino bavoso che mi chiedo per tirare furi tutta questa saliva da quale pozzo attinga.
Si parte con una pecora come vuole la tradizione pastorizia. La scopo a sponda del letto. Sto e in piedi le infilo una grossa salsiccia italiana dentro quella passera Cambogiana stretta stretta, che poi devo controllare se invece non glielo messo dentro il buco del culo. E invece no.
Nary Geme, le avvolgo i capelli intorno alla mano. Forti colpi di reni, il ciaf ciaf del suo culo contro le mie cosce lo sentono per le stanze, per i corridoi e arriverà alle orecchie di Gastrite. Nary la metto svaccata sul letto. Glielo pianto nell’utero come se volessi inchiodarci quei quadretti di paesaggi alpestri con vacche alla monta. Mi dico, cazzo quanto sei bagna. C’hai una Bagna Càuda dentro la fica. Sfilo il pisello e penso a quando tiri fuori un hot dog da un panino ed è tutto rosso di ketchup. Accendo la luce, e cristoiddio il lenzuolo è la locandina di ‘profondo rosso’.
Ora capisco quando sentivo parlare a scuola di ‘Khmer rossi’ cosa intendevano, altro che Pol Pot. Mi guardo le mani imbrattate. Ho lasciato persino una manata di sangue sul muro. Controllo se Nary è ancora viva, il che mi pare impossibile. Cazzo, dico, hai avuto un aborto spontaneo? Mi sono scopato un feto? Ti ho spaccato il culo?
Nary è stupita più di me. Mi spiega che non si aspettava le sue cose arrivassero stasera, mi fa vedere anche le sue mutandine che sono pulite. Dice che scopare le ha anticipato il mestruo. Dice, che non mi devo preoccupare perché lei non ha nessuna malattia. Sì certo che la cosa mi rassicura detta da lei. Avevo letto su internet che da queste parti una delle scuse più comuni delle troie dopo averti scroccato bevute, è che dicono di averci le loro cose e che non possono chiavare. Ammesso che tu non sia un amante dello splatter.
Vado al cesso, oltretutto il goldone mi era mezzo sceso, l’uccello sembra la bandiera di qualche tricolore del cazzo: amaranto della cappella, rosa e rosso sull’asta del cazzo. La pancia è tutta rossa. La mattina dopo, la cameriera quando entra in camera e le chiedo se mi cambia il lenzuolo, il suo solito sorriso svanisce, passa dal preoccupato allo schifato quando realizza cos’è quella macchia rossa sul lenzuolo. Nary va in bagno a darsi una sciacquata. Chiede se voglio continuare. Le sparo la lingua in bocca in risposta. Questo odore forte da centro trasfusionale mi arrapa. Però le dico che forse è meglio se mi dà il culo. Sì però mi ricorda che ha avuto la diarrea poco prima.
La vita spesso ti mette di fronte ad un bivio.

La sera dopo me ne sto al mio quartier generale, l’X-Bar, ad osservare la fauna. Un paio di gnocche mi invitano al tavolino. Mi metto al loro tavolo e iniziamo a parlare. Poi una di loro se ne va e rimango solo con l’altra che noto è un ladyboy. Arrivano altre troie e nel giro di cinque minuti sono in una tavolata in mezzo a quattro ladyboy. Con la coda dell’occhio fuori del locale rivedo Nary, già all’acchiappo con un altro cliente, se ieri sera aveva solo i sintomi delle mestruazioni mi chiedo che succederà stasera con lui. Si vede che è la serata ladyboy perché di gnocca zero. Una scimmietta cambogiana con una passata da coniglietta in testa cammina vicino al tavolo mi lancia un’occhiata prima di entrare in bagno. Saluto cortesemente le signore del tavolo lista cazzo in culo. Mi apposto al bancone, per intercettare la coniglietta all’uscita del bagno. Appena si avvicina, le prendo la mano. Fa la sorpresa, la troia.
La coniglietta ha appena finito il turno di lavoro in un centro massaggi. Come altezza mi arriva giusto a leccarmi i capezzoli, minuta e giovane che le devo chiedere se mi fa vedere l’id. Maggiorenne per un pelo. Mi sento talmente in imbarazzo che decido di portarla subito alla guesthouse. Avessi avuto un sacco ce l’avrei infilata dentro. E invece mi tocca fare tutta la strada con lei. Insiste a volermi tenere la mano, magari qualcuno penserà che sto accompagnando mia figlia al una qualche festa in maschera. Gastrite appena varcato l’ingresso della Guesthouse solleva gli occhi dalla pagina di youporn sul pc e guarda prima me e poi la coniglietta e poi mi fissa minaccioso. Controlla l’Id della leprotta e mi auguro di no aver sbagliato sul conto degli anni.
Si chiama Dara o Darla a seconda del momento e sembra più una cinese nana che cambogiana, però ha un bel viso e questa troietta sembra disegnata con un pennello. La faccio spogliare tutta, quando si sta per togliere la passata dico no! Tira fuori dalla borsetta un olio e mi unge per bene. Inizia un massaggio su tutte le parti molli del corpo. Per ultime le parti dure. Il suo forte è la sega a due mani. Come farsi fare la sega da una scimmietta con delle cazzo di orecchie da coniglio. Lavora la cappella delicatamente e poi tutta l’asta del cazzo completa, con una l’altra mano mi massaggia le palle, accarezza il perineo, solletica il buco del culo. Io in tanti anni di pratica non saprei farmi una sega così ricca di angolazioni, cambi di tempo, velocità e pressioni diverse. Le faccio un video da usare come training.
Le spingo la testa in giù e glielo faccio succhiare, mi aspetto di vederglielo uscire dalle orecchie tanto lo ingolla, fino alla fine. Dopo la diarrea di Nary e il suo bagno di sangue ci manca che questa mi vomiti addosso e poi la cameriera mi denuncia. Dopo che si è tenuta un bel po’ il cazzo nell’esofago Dara scaracchia e sputa dentro un fazzolettino. Poi mi sale sull’uccello e se lo piazza bene dentro, gioca alla cavallina e le piace da matti. Le agguanto le chiappe, la lancio in alto e la faccio ricadere sul cazzo. È talmente leggera che prenderla in braccio e chiavarmela contro il muro, in piedi, non è mai stato tanto facile. Le sue gambe mi stringono i fianchi. Dopo un dieci minuti così, il menisco sta per cedere. La butto sul letto, mi diverto a vedere il mio cazzo gonfio di sborra che le affonda tra le labbra della fica. Prima di sborrarle dentro ho voglia di leccarla. Le propongo un bel 69. Voglio schizzarle in bocca, dico. Non fa una piega, altre 30 dollari, e mi si posiziona sulla faccia come se fosse la sella di una mountain bike. La fica è acre e saporita. La vedo che mi lavora l’uccello, con mani e bocca alternati. Mentre orgasmo fiotti caldi, lei muove delicatamente il bacino, mi struscia tutta la figa bagnata e pelosetta sulla faccia. Si tiene in bocca la cappella in punta e risucchia ogni goccia residua. Corre in bagno a sputare. Poi la scimmietta segaiola mi propone di rimanere tutta la notte per altre 50 dollari. Io le propongo di levarsi dalle palle a costo zero. Mi vado a vedere i selfie che ci siamo fatti, il video di lei che lavora l’uccello come un vaso di argilla al tornio. Lei con quella passata da Hello Kitty mignotta e il viso da scolaretta. Sembra che l’ho pescata al ballo delle scuola media.
Seleziona tutte le foto, poi premo il tasto elimina.

L’ultima sera a Siam Reap sempre all’X-Bar vedo questa tipa insieme un gruppo di ragazzi e ragazze cambogiani. Mi sorride, le sorrido.
Mi piacciono le ragazze che magari escono per una serata con gli amici, però quando capita il business no se lo lasciano sfuggire. Questa gnocca è una vera gatta siamese. Minuta, ha gli zigomi così pronunciati che sembra uscita da un incontro di box. Gli occhi sottili e truccati pesantemente e le ciglia finte. Balla, salta, e ogni tanto getta allo sguardo nella mia direzione. Prima che getti lo sguardo verso un’altra direzione, mi avvicino. Senza fare la parte dell’allupato, solo che mi metto a tiro. Anzi me lo tiro proprio. Aspetto che lei prenda l’iniziativa. Mi prende per mano e mi porta a ballare in mezzo al gruppo dei suoi amici. Io sono anche timido per cui, mi ci vuole un po’ prima, di metterle la mano sul culo e vederne la reazione. Tipo, mi ci vogliono 5 minuti. Al sesto la premo contro una colonna e le sparo la lingua in gola. Praticamente balliamo attaccati per la lingua come due lumache che scopano. Prendiamo fiato e andiamo al tavolo. Beviamo qualcosa, c’è anche una sua amica cicciona che siede con noi e per tutto il tempo mi punta, ma non si capisce se le faccio schifo, se mi scoperebbe o semplicemente sta osservando lo struscio in strada attraverso il mio corpo invisibile.
Prendo Lisa e le chiedo il prezzo per la monta. Spara alto: 80 short time. In genere per evitare incazzamenti il prezzo lo scrivo anche in numeri sul smartphone. Lisa parla un buon inglese, non sa leggere un cazzo. Fa vedere lo smartphone all’amica con scritto 50 Long Time e la sua amica sembra cadere dalle nuvole, continua a fissarmi apatica. Mi tocco anche sulla testa per vedere se magari mi ci si è posato un piccione cambogiano.
Lisa la vedo partire con il mio smartphone verso un gruppo di amiche sedute a un altro tavolo. Discutono sul prezzo, le danno consigli. La sua amica continua puntarmi.
Tengo d’occhio Lisa e immagino di vederla correre via da un momento all’altro con il mio smartphone.
Finalmente ritorna e dice che si 50 dollari vano bene, ma solo short time. Stanco di queste trattaive estenuanti accetto.
Prima di salire sullo scooter e accompagnarmi alla guesthouse, vuole fare uno spuntino.
Da noi ci faremmo una piadina con salsiccia, dei churros con nutella, una porchetta e birra. Lisa ordina 3 scorpioni fritti da asporto, e nel mentre spiluzzica cavallette e scarafaggi. Prende un verme e mi imbocca come se fossi il suo pulcino dell’amore. Io già la amo.
Arrivati in camera, Lisa, salta sul letto e fa zappig col telecomando. Tira fuori gli scorpioni per lo spuntino. Immaginandomi di baciare Lisa dopo che ha mangiato degli scorpioni non so se potrebbe essere più o meno terribile del sapore di cipolla.
Decido di mangiarli anch’io tanto per evitare sorprese.
Lisa mi dice che anzi, devo mangiarli. Poi mi fa il gesto dell’ombrello. Mi indica il cazzo.
Spezza la coda dello scorpione e me la mette in bocca. Evidentemente lo scorpione è come il Viagra da queste parti.
Sarà stato lo Scorpione o Lisa che era un gran troione ma quella sera ci facciamo un bello scopone.
Lisa è così minuta e delicata che quando me la trovo sotto e la pompo ho paura che mi vada in frantumi come se scopassi una bambola gonfiabile di cristallo. Gode, mugola che sembra l’audio di un porno asiatico. Dove il piacere per le fighe è sofferenza. Tiene sempre quegli occhi chiusi e li strizza quando le assesto dei colpi di reni più forti. La prendo per la gola, la stringo. Lei orgasma ancora di più. La schiaffeggio e lei mi artiglia la schiena. Se mi scopassi una gatta randagia sarebbe lo stesso. Ci troviamo ingarbugliati in posizioni che non saprei nemmeno descrivere, attorcigliati come cavi elettrici. Il mio cazzo viene piegato in angolazioni impossibili, pompa dentro quella figa famelica senza sosta. Non riesco nemmeno più a sborrare. In camera senza aria condizionata, con il ventilatore a palla, saranno 30 gradi. Prima che mi venga un infarto, rallento il ritmo e rimaniamo abbracciati, ci addormentiamo con il mio cazzo che si scioglie dentro la figa. Ci risvegliamo a non so quale ora del mattino. Vado a farmi una doccia. Quando rientro in camera vedo palloncini che che rimbalzano ovunque. Lisa ha gonfiato i preservativi, compreso quello che avevo usato e sembra di stare a una festa di compleanno del cazzo.
Rido, ma se mi ha finito tutti i goldoni in quel modo, per punizione la scopo con il telecomando.
Decide che rimane a dormire.
Questo è il bello delle semi pro è che non hanno regole rigide, e se gli piace l’uccello ti fanno anche gli straordinari non retribuiti.
La mattina al risveglio ci facciamo le coccole. Lisa inizia a trastullarmi l’uccello. Col cazzo che ancora mezzo barzotto se lo prende in bocca. Nella stanza c’è un caldo infernale, un odore di passera che sembra di stare nell’infermmo della figa. Mi riviene duro. Lisa inizio a scoparmela in bocca, in genere alla mattina ci si lava i denti così in cambogia. Lisa se lo trastulla sulle tette e poi lo struscia su tutto il corpo. Inizia a giocherellarci sulla figa, per farsela bagnare, sono lì mezzo assonnato e cotto dal caldo, quando sento il cazzo avvolto da un calore insolito. ‘Sta suina se l’era ficcato dentro senza preservativo, che se non mi casca il cazzo in Cambogia non mi casca più. Lo tiro subito fuori e le vorrei dare una testata. Mi infilo l’ultimo preservativo rimasto, e la pompo pigramente di fianco, tenendola per i capelli. Con la sborra accumulata dalla sera ci potrei riempire una tazza con i cereali. Poi io e Lisa scendiamo a fare colazione, scopro che alla Guesthouse è anche amica della barista, che deve essere mezza nera e mezza cambogiana. Ci baciamo un’ultima volta. Ci scambiamo i contatti, poi Lisa risale sullo scooter. Resto lì ad aspettare il minivan per Phnom Penh, dove mi aspettano altre chiavate. Intanto chiedo alla barista se i bomboloni caldi con la crema sono disponibili.

IlMarchese
Silver
22/08/2017 | 12:51

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Cebu, la prima tappa della campagna Filippina. Ho un giorno e una notte a disposizione. Due ore di taxi per fare 15 chilometri dall’aeroporto al centro.
Dopo il Check-in all’albergo parto subito per un giro turistico a visitare la città vecchia. Attraverso il formicaio di Cebu, arrivo alla Basilica del Santo Niño, giusto in tempo per la grande messa all’aperto del venerdì. Un numero esagerato di gnocche a cui gliela avrei messa volentieri. Ci sono riti religiosi interesanti da osservare.
Tipo: all’interno dell’antica Basilica i devoti ti fanno tutta la strada dall’ingresso fino all’altare, camminando ginocchioni sul pavimento lastricato di pietra, pregando. Una volta arrivati, non è che si alzano e festa finita, no, si rifanno tutta la strada a ritroso. La maggioranza dei peni-tenti sono donne. A forza di farsi perdonare i peccati da Gesù c’hanno calli grossi così alle ginocchia. Gli uomini generalmente fanno penitenza nelle navate laterali, contemplando il culo di quelle che sembrano tante papere in preghiera.
Altro rito interessante, si fa per dire, è quello dell’accensione delle candele.
No, non siamo in qualche cazzo di parrocchia paesana, dove ci vanno solo le vostre nonne ottantenni ad accendere ceri e spompinare preti e sacrestani. Nella Basilica del Santo Niño a Cebu, trovate tutto un assurdo range anagrafico di gnocche: nonne, madri, figlie, zie, nipoti e pronipoti. Tutte a pregare, tutte a fare penitenza, tutte che stravedono per Gesù.
Fuori della basilica, vicino al piazzale, c’è una zona dove i fedeli si raccolgono in preghiera e accendono candele a Santo Niño che poi è il bambin Gesù, alla Madonna. Centinaia di candele rosse come tante cappelle infiammate. Una tipa che accende una candela, mi lancia un’occhiata. Capelli neri fino al culo. Occhioni lunghi, grandi. Un bel culetto a quanto mi pare di vedere, d’altezza mi arriva alla cintola. Mi s’accende una candela tra le gambe. Ricambio lo sguardo, mi avvicino, le chiedo qualche cazzata storico barra religiosa per attaccare bottone. Non voglio passare subito da arrapato e le faccio altre due o tre domande colte, sulla croce di Magellano che praticamente sta lì a cento metri, su Lapu Lapu che è l’eroe nazionale famoso per aver fatto il culo al conquistatore Magellano e altre minchiate. Domande troppo colte, lei non ha la più pallida idea di cosa stia parlando.
Mi guarda come un deficiente.
A questa capra allora chiedo il numero di telefono. Non ho mai rimorchiato in chiesa. Quando digita con quelle manine devote il suo numero di cellulare sull’app notes dello smartphone, rimpiango di non aver dato retta a mia madre, di non aver frequentato più gli ambienti religiosi dalla cresima la quale tra l’altro non ho ricevuto. Rileggendo le note dello smartphone, a fianco al numero di telefono c’ha scritto il suo nome, Leizel. Lascio Leizel lì a fissare quella cazzo di candela rossa, rimuginando chissà quale preghiera, a pensare che il giorno dopo che me la sarò chiavata si romperà il menisco a forza di camminare sulle ginocchia per fare penitenza.
Fotografo santi e madonne e qualche bel culo, e poi incrocio un’altra figa. Se maneggia il cazzo come quella candela siamo a cavallo. Oddio, osservandola bene essere a cavallo con lei non è consigliabile.
È un Ladyboy. Un ladyboy della Madonna.
Morale della favola: evitate di cercare la trombata facile nei Mall, nei bar, o su pinaylove.com.
A Cebu pregare is the new chiavare.

Ma come insegna ogni religione: pregare bene e razzolare male e quindi un salto al Mall ce lo faccio lo stesso. E se non fossi mai andato al Mall in Mango square non avrei mai incontrato George. Chi è George? George è o forse era, un vecchio puttaniere, partito dal Minnesota in cerca di fortuna quasi all’epoca di Magellano e rimasto incagliato nelle secche di Cebu. George la prende lunga iniziando a raccontarmi della sua infanzia felice da campagnolo del Minnesota.
Dal Minnesota alle mignotte il passo è stato breve.
Poi mi chiede 5 dollari per comprarsi delle scarpe nuove. Solleva un piede, mi fa vedere che sotto la suola ha buco grosso come un doblone. Per guadagnarsi quei 5 dollari però George si sente in dovere di darmi qualche dritta.
Mi spiega un po’ il movimento di suine nella zona, rimanendo in argomento mi parla di quella stronza della moglie pinay che l’ha rovinato.
Alla fine George mi fa simpatia, siamo tutti un po’ George.
“George,” dico, “Intanto fumati questa,” e gli offro una cicca” dico “ vado a cambiare i soldi nel Mall, prima che l’hai finita sono di ritorno!”.
Mi confondo tra la folla del Mall come una scorreggia in una tempesta tropicale.
Mango square è l’ombelico, o se preferite il bucio di culo di Cebu, figa parlando. Però ho bisogno di farmi almeno un’ora di sonno prima di iniziare il lavoro serio. La sveglia suona all’ora delle streghe. Salto come un grillo dal letto.
Il Jet leg si fa sentire, mi do paio un di schiaffi, doccia fredda, qualche mossa di Kung Fu davanti allo specchio e via. Ah, dimenticavo la cosa fondamentale: prendo una paccata di soldi.
Ho un momento di esitazione prima di uscire.
Potrei anche starmene in hotel, chiamare Leizel, ficcarle un rosario su per il culo, sgranarlo con lei recitando avemmaria e padrenostri. Leizel, oltre alle chiappe, mi avrebbe aperto le porte della fede. Potrei, ma devo assolutamente visitare qualche club di Cebu.
Ma avessi avuto un giorno in più, grazie al bambin Gesù a Cebu avrei chiavato di più.
Vicino a Mango square ci sono 2 club rinomati per la caccia alle montone. Uno è l’Ultra, che è ultra triste. L’altro è il J Ave, che si sta riempiendo, ma è ancora presto.
Il Sinigang di Maiale, cipolle, zenzero, tamarindo e peperoni della cena, sembra lo Xenomorfo del film Alien che mi sta per esplodere dalla pancia. Mi faccio una passeggiata tra i bar nella zona di Mango Square per digerire lo Xenomorfo.
All’improvviso due ninfotroiette mi si materializzano davanti come uscite da un troiesco stargate ultradimensionale. Mi sbarrano la strada. Invece di tirare fuori coltelli a serramanico, tirano fuori le tette. Lavorano sempre in coppia. Promettono, detta loro, il più bel doppio pompino della mia vita. Considerando tutti i doppi pompini della mia vita dico a Starsky & Hutch della pompa che con me dovrebbero darsi un bel po’ da fare per scalare la classifica. Il servizio compreso l’ingoio è 1000 php. Per scoparle in tandem altri 1000 php, ma anche a 500 php non si tirano indietro. Turisti dallo sguardo sdegnato ci passano accanto.
Se la scena fosse un dipinto barocco s’intitolerebbe “il vecchio porco e le ragazzine”. Mi spiegano nel dettaglio le loro abilità, mi abbracciano, mi accarezzano, mi sbuffettano la patta, mi fanno il ditino alla mano.
Sono sempre stato più bravo a chiavare che a contare, ma dopo un rapido conteggio delle mani, i conti non tornano. Il risultato di due ninfotroiette con 2 mani ciascuna dovrebbe fare quattro, invece ci sono quattro mani libere che fanno seghe all’aria e un’altra mano che mi fa ditino da dieci minuti.
Mi guardo la mano.
Ci trovo attaccato una manina che è attaccata a un bambino nudo e sudicio che sembra un lombrico col pisellino.
Ritiro la mano nemmeno l’avessi appoggiata sul ferro da stiro acceso.
Parte un porcoddìo che cancella in un secondo tutta l’atmosfera religiosa e santa acquisita per transustanziazione da Laizel e dal Ladyboy nella basilica del Santo Niño.

Mi fiondo dentro il J Ave.
Nel J Ave la clientela è così composta: una vagonata di coreani seduti ai tavoli, una carro bestiame di suine filippine ai tavoli dei coreani, una panda di occidentali che vagano con la bottiglia di San Miguel calda come piscio, e cercano di raccogliere avanzi che cadono dai tavoli dei coreani. Elargisco sorrisi, brindisi, strizzate d’occhio a tutte gnocche che mi passano a tiro. Pure qualche Coreano che si trova nella traiettoria mi risponde per cortesia e fa l’inchino.
Nella penombra, appartata, noto una gnocca insieme alla ormai immancabile amica/cugina cassonetto dei rifiuti. Io e il cassonetto ci scambiamo sguardi d’intesa. L’intesa è che mi voglio chiavare l’amica.
Dopo un paio di pezzi dance gnam gnam style il mio cazzo puntella la gnocca. Il cassonetto sparisce in non so quale zona smaltimento rifiuti. Io e la gnocca balliamo, me la lavoro di lingua già lì nel locale. Lei è il classico frappè filippino + occidentale + un numero imprecisato di razze che hanno chiavato tra di loro nelle generazioni passate e il risultato me lo trovo davanti. Pelle gialla tipo insufficienza epatica al terzo stadio, capelli lisci o ricci stirati o che cazzo ne so, occhi smandorlati, nel senso a non mandorla ma nemmeno tondi.
Porto la smandorlata in hotel senza perdere ulteriore tempo. Doccia, e iniziamo a darci da fare.
Il pelo pubico è corto e ispido come un prato alpestre in estate dopo un incendio. L’età anagrafica di una 25enne ma la sorchettina di una di 8 anni.
Cioè, non che mi sia mai scopato una di otto anni, ma avete capito. L’indice a fatica m’entra dentro, sditalinare col mignolo, non se ne parla, provate è scomodissimo.
Inoltre non ho gel, solo saliva. Mi succhio le dita, le inzuppo in figa. Poi la lecco alla paranoia, figa e culo. Ci facciamo un 69 e poi ho cazzo e palle talmente bavosi che per infilarmi il preservativo lo devo asciugare col lenzuolo. Non siamo umani, siamo due lumache che scopano. Poi la sua fica comincia a lacrimare abbondantemente che rimango sbalordit, in estasi mistica come se fossi il papa che vede la madonna di Fatima piangere, ma non dagli occhi.
Ficcare il mio cazzone in quella ferita ci vuole proprio un miracolo. L’avessi saputo c’accendevo un cero a San Niño. Poi ovviamente prendo la decisione peggiore: parto a chiavarla di pecora. Una mandata e lei si ritira come se le avessi acceso un mortaretto cinese di capodanno cinese in culo. Si volta, apre le gambe a spaccata, sulla passerina del colore di una vongola al vapore ci appoggio la cappella che è tipo un grosso Chupa Chups gommoso color amarena al sapore di cazzo. La figa striminzita mi risucchia la cappella caramella. Poi sparisce tutto l’asta del cazzo. Come se quando succhi un lecca lecca poi t’ ingoi anche il manico, perché sei un fottuto ingordo. I seni della smandorlata sono adolescenziali, regolari, capezzoluti.
Mordicchio tutta la ciccia da mordere, lavoriamo di lingua come cuccioli incarogniti. Mentre affondo il cazzo le prendo i piedi, le succhio gli alluci, le lecco la pianta dei piedi ruvida, che, avete mai leccato una parete intonacata? ecco. Ci penso dopo che magari potrebbero puzzarle i piedi, ma non è così. Non le puzza nulla. Non ha odore, almeno non da viva.
La strada della sua fica da mulattiera di montagna è diventata l’Autosole a 4 corsie.
Ripropongo la pecorina. Ma niente. Il trauma è stato troppo forte. Per colpa mia le uniche pecorine della sua vita saranno quelle che conterà prima di dormire. L’aggiungerò alla lista delle colpe per cui mi si apriranno i cancelli dell’inferno. Mi ribalto tenendole ancora il cazzo arpionato nell’utero. Così a smorza non posso che pensare a Ladyboy che segava la candela delle preghiere. Smandorlata muove il culo come un’ossessa. Non ne vuole sapere di sfoderarsi l’uccello da se. L’aggiusto nella posizione del loto. Così si da una calmata. Se non sapete qual è la posizione del loto, googolatela. Tento di far fare amicizia tra il suo buchetto del culo e il mio indice. Mi scaccia il dito come se fosse una mosca birichina venuta a posarsi proprio lì. Lo stesso dito glielo ficco in un orecchio, inclina la testa e ride. Potremmo continuare a chiavare finche uno dei due non muore d’inedia. Poi la vedo che orgasma, o almeno finge bene. Vorrei sborrare, dormire, e nulla più. È come se la mia sburra si fosse cagliata. Finisce che sborro ricotta..
La sborra a forza di scuotere il cazzo da solida diventa liquida, come nel miracolo di San Gennaro. Parte un getto nella figa che se non c’avessi il cappuccio alla smandorlata le gocciolerebbe il palato.
La smandorlata mi chiede se mi dispiace se non rimane a dormire come da accordi precedenti.
Mi dispiace no, rispondo ma con la faccia dispiaciuta.
Il mattino dopo ho il traghetto per Bohl e che cazzo devo dormire almeno altre due ore. Ci scambiamo i numeri di telefono, dispiaciuti. Le do 1500 php, e lei è dispiaciuta perché ne voleva almeno il doppio.
Quando la porta si chiude dietro di lei sono dispiaciuto.
Accanto al numero, nell’app notes dello smartphone c’ho scritto smandorlata, per cui sono dispiaciuto ma non saprei dirvi il suo nome.

jasper
Gold
22/11/2021 | 16:43

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Appunto hanno visto IP del PC già per qualche motivo bannato come ti avevo detto

andy69
Newbie
28/03/2022 | 14:14

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.....Scusami ma se era la prima volta che andavi in filippine .....proprio 2 settimane solo a angeles city dovevi fare?e' come dire vado in america ma sto' solo al casino' di las vegas a buttar euri.Mi pare che non hai seguito per niente le recensioni storiche su questo sito e nemmeno i consigli di chi ha visitato le filippine per anni.....io ho fatto tesoro di quelle storie tral altro,alcune sono pure divertenti da leggere...comunque concordo con te nell evitare Angel city .A C non e' le filippine e' una citta bordello e basta.

sexybangkok
Moderatore
Bangkok
24/07/2022 | 06:27

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altra ottima seratina e quindi e' d'uopo ringraziare i partecipanti:

@antothai
@Hathaway
@IlPeccatoOriginale
@Alexbond

per non farci mancare nulla abbiamo fatto il lavoro sporco per conto di @Sanuk3 e abbiamo controllato per bene le condizioni del suo sogno erotico ovvero la #801 del Billboard, a.k.a. "La zizzona di battipaglia". Tutti noi GT esperti in materia thai abbiamo avuto modo di controllarla con mano.... anzi con le mani...

laiser
Silver
25/07/2022 | 15:16

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Se ha qualcuno interessa, ho preso un volo per dicembre e gennaio da milano a 563 euro saudi aerlines. Tutte le altre simulazioni con le altre compagnie erano sopra 1.200 euro abbondanti. Con una low cost a milano si arriva con pochi euri.
Scalo a Jedda 5 ore andata e 5 ore ritorno ( imparerò l'arabo)
Il sito della compagnia mi faceva notare che era l'ultimo posto a quella cifra.

sexybangkok
Moderatore
Bangkok
22/07/2022 | 15:54

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@IlPeccatoOriginale consiglio la ragazza nello specifico? e' effettivamente una bella figa ma non e' l'unica in quel locale

a Nana plaza bisogna sapere dove entrare altrimenti si perde tempo (e soldi in bevute inutili), se poi ti vedoo solo e disorientato e' pure peggio

abhina
Newbie
07/06/2022 | 12:46

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lascia stare non ce ne sono

Giovanni@
Silver
11/06/2022 | 09:58

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Ho cercato delle recensioni su altri siti, di clienti internazionali che l'hanno usato.

Le ragazze parlano anche inglese, anche se alcune poco.

Le foto sono quasi semore vere, ma non sempe. Però photoshoppate.

Le recensioni che ho trovato sono abbastanza positive. Credo sia il maggior sito di questo tipo.

Le tariffe non mi sembrano incredibili: sui 2000-2500 per 2 ore 2 shot, quando un massage costa 2800 per lo stesso servizio.

Però alcune ragazze sono molto di mio gusto. Gaurderò quelle con foto dei clienti e provo. Al massimo me ne vado.

Mauri206
Newbie
11/06/2022 | 07:54

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Certamente le foto come le tariffe basse sono autentiche ..... è un sito ad uso e consumo esclusivo per clientela Thai e magari qualche residente che parla tailandese ..... gli annunci non sono tradotti in inglese e dubito che nemmeno le ragazze lo conoscano minimamente .... oltretutto ricevono soltanto e rifiutano l'outcall in hotel quindi c'è ben poco da sperare

doriang
Silver
09/06/2022 | 12:15

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Sembra troppo bello per essere vero, secondo me la fregatura stà nel post-contatto... dopo averle contattate ti spareranno il prezzo reale, ovvero dai 5000 in su.
Tocca asspettare che qualcuno tasti il terreno, chi si fà avanti?
)

Sanuk3
Newbie 26-35
09/06/2022 | 10:15

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@draghetto80
Su line ho gia chattato con varie gherls (magre e tettone e il mio target).
Ti mandano il link dei loro hotel , tutti belli e con piscine . A me sembra affidabile. Quando vengo lo provo a fine luglio provo tutte le ragazze e ve le recensisco. A ME SEMBRA UNA BOMBA.
Non sono però in posizioni centrali di Bangkok , son tutti hotel periferici…

Sanuk3
Newbie 26-35
09/06/2022 | 09:14

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@Giovanni@
Ragazzi ma questo sito e devastante!!!
Cioè ci sono le thai tettone come piacciono a me!!
C’è il link diretto su Line e parlano anche un po’ inglese.
QUESTA È LA SVOLTA GRAZIE GIOVANNI!!!!!
che qualità le ragazze e i prezzi ok.
Non fanno outcall. Devi andare da loro.

luca99
Newbie
09/06/2022 | 09:04

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Una sera a Bkk mentre passeggiavo tranquillo in un soi - senza mascherina - mi si avvicina la polizia in moto e mi invita a mettere la mascherina, facendo segno dalla moto (erano 2 poliziotti).
Io lì per lì non la stavo trovando e quindi si sono fermati e tra me e me ho pensato: "Questa è la volta buona che mi spillano qualche soldo, ma ci può stare: è da dieci anni che vengo in Thailandia e pur essendo stato fermato varie volte non mi hanno mai chiesto un baht!".
Invece appena l'ho tirata fuori e l'ho indossata abbiamo iniziato a parlare del più e del meno e mi hanno raccontato che secondo loro è assurdo l'obbligo di mascherina all'aperto, ma devono farlo rispettare perché è legge, tuttavia i turisti sono spesso perdonati perché nei loro paesi le regole sono diverse.

fabri63
Silver
Porto Sant' Elpidio fm marche |  51-100
11/06/2022 | 18:43

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con questa cifra mensile se nn hai troppi vizi e grilli strani per la testa puoi andare in infiniti piacevoli posti e l ' ideale e ' girarne diversi ora tipo oriente fare vietnam indoneisa thay e phi

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