Vorrei cambiare vita.. voi come avete fatto?

Leggo recensioni stupende di chi ha possibilità di stare diversi mesi in posti diversi. Chi in giro per lavoro, chi lavora online.. chi non ha bisogno di lavorare.
Essendo io peró uno che ha bisogno di lavorare sarei curioso di sapere cosa fate nella vita e indicativamente che etá avete, soprattutto da chi riesce a girare il mondo.
So che sembra una richiesta strana, ma ho quasi 40 anni, non ho una relazione fissa e son stufo del classico lavoro 8-17 sempre nella stessa città.

Per questo chiedo a chi lo vorrà di ispirarmi con la sua storia, e se possibile darmi qualche consiglio.
Ammetto che lasciare un posto fisso e tutto quello che ho costruito mi spaventa, ma forse col vostro aiuto posso decidere di fare questo passo.
Grazie

Ovviamente intendevo "..curioso di sapere cosa fate nella vita.."

Siamo in maggioranza a dover fare un lavoro che, anche se abbastanza ben retribuito, purtroppo non piace alla follia..... e ci tiene pure incollati sul luogo di residenza.
In tanti qui millantano di fare misteriose "professioni" online ma stranamente mai nessuno dice cosa fa.
Il lavoro online è qualcosa di molto raro. Mi spiego: oggi come oggi non è nemmeno una cosa impossibile specialmente dal periodo della pandemenza in poi con l'opzione smart working, ma alla fin fine sempre l'impiegato si tratta di fare 😆
Chi lavora online solitamente o è un figlio di papà che i soldi già li ha e quindi o si cimenta in attività di dropshipping dove più si perde che si guadagna oppure fa trading dove si perde e basta, a meno di essere un vero genio in tal senso.
Un'altra opzione è quello del freelancing, ma essere un freelance non significa fare tutto al PC o al telefono ma usare sapientemente questi strumenti per pubblicizzare la propria professionalità per poi "sporcarsi le mani" quando si presta la propria opera.
Come vedi quindi è tutto fumo negli occhi perché anche online nessuno regala niente.
Per poter cambiare vita c'è bisogno di essere veri professionisti in diverse attività in modo da poter spaziare meglio col proprio tempo ma nulla di miracoloso.
Spera soltanto di riuscire a vincere alla lotteria un corposo premio, soltanto così (forse) potrai vivere in linea coi racconti fantastici di chi pubblica storie inverosimili sui forum ed altri social

da quel che ho visto i lunghi periodi all'estero nel corso dell'anno potendo scegliere dove stare corrispondono a 2 casi principali:

1-downshifting
2-digital nomads

nel downshifting arrivati a un buon livello di reddito/patrimonio si sceglie di scambiare denaro per tempo per esempio svernando 6 mesi all'estero

ovviamente bisogna puntare a un'attività propria imprenditoriale o professionale che permetta questa flessibilità

questa è stata la mia strada ma a medellin ho conosciuto molti nomadi digitali - ma nessun italiano - che svernano là perchè lavorano online in campo commerciale

il governo colombiano ha anche introdotto un visto dedicato ai nomadi digitali e sempre più paesi lo fanno visto che è un fenomeno in forte crescita

un sito di nomadi digitali ha anche un ranking dei posti preferiti nel mondo dai nomadi digitali tra cui ci sono anche note destinazioni gt

il ranking riporta anche la spesa media mensile dei nomadi digitali in ogni città e può essere suddiviso per continenti e anche personalizzato in base alle proprie esigenze

https://nomadlist.com/

secondo me ideale sarebbe imparare un mestire da poter fare all' estero e poi partire il pizzaiolo gia sarebbe sufficiente

il topic ha per oggetto le permanenze lunghe all'estero dei gt

invece volendo trasferirsi stabilmente senza rendite ma lavorando sul posto e non online nei paesi extra-occidentali destinazione di gt secondo me bisogna aprire una propria attività

quindi avere l'attitudine e le capacità di fare l'imprenditore o il libero professionista

perchè con lo stipendio da dipendente in aziende locali in quei paesi si sopravvive a stento

certo si può anche sopravvivere come i lavoratori dipendenti locali - e certi lo fanno - ma allora ci si può scordare di vivere con bella e tanta gnocca

@breakgian said:
Leggo recensioni stupende di chi ha possibilità di stare diversi mesi in posti diversi. Chi in giro per lavoro, chi lavora online.. chi non ha bisogno di lavorare.
Essendo io peró uno che ha bisogno di lavorare sarei curioso di sapere cosa fate nella vita e indicativamente che etá avete, soprattutto da chi riesce a girare il mondo.
So che sembra una richiesta strana, ma ho quasi 40 anni, non ho una relazione fissa e son stufo del classico lavoro 8-17 sempre nella stessa città.

Per questo chiedo a chi lo vorrà di ispirarmi con la sua storia, e se possibile darmi qualche consiglio.
Ammetto che lasciare un posto fisso e tutto quello che ho costruito mi spaventa, ma forse col vostro aiuto posso decidere di fare questo passo.
Grazie

-Quanto guadagni adesso?
-Qual'è il tuo patrimonio totale? (Hai le spalle coperte in caso di problemi? Hai delle proprietà da vendere? Altro?)
-Quali sono le tue competenze? (Hai modo di intraprendere strade diverse con le tue skills o sei a zero su tutto ciò che non sia il tuo attuale lavoro?)
-Cosa vorresti fare? (vuoi fare lo stesso lavoro in altre parti del mondo? Hai skills che ti permetterebbero di vivere facendo altro? etc.)
-Dove vorresti andare? (ogni paese ha regole diverse per quanto riguarda il lavoro, e ovviamente il costo della vita)

Valuta intanto queste cose, poi pensa a cosa potresti fare e se puoi farlo subito o magari tra un po' di tempo.
Sapere quel che fanno gli altri per ora non ti serve a molto, ognuno ha la propria storia e le proprie esigenze e opportunità (vedi quello che se tutto va male ha le spalle coperte per fare marcia indietro, oppure chi questo passo l'ha fatto prima dei 30 e non dopo i 40 anni ad esempio). Come vedi non ti serve a molto saperlo adesso. E comunque siamo su gnoccatravels, ne deduco che in tutto ciò c'entri anche la figae presumo tu abbia già delle preferenze in merito, quindi c'è da considerare anche questo magari. Oppure hai sbagliato forum, chi lo sa

Ciao. Io appartengo all'esercito dei 'nomadi digitali'. Ovvero lavoro online, fornendo come libero professonista servizi alle imprese. Faccio tutto dal mio laptop, in qualsiasi parte del mondo in cui ci sia una connessione internet sufficiente.

Sono over 40 ma sono ormai 10 ani che ho lasciato l'azienda e ho iniziato questo percorso, lavorando online e viaggiando a tempo pieno). Desidero dire subito che 'non è stato affatto facile' e alla luce di oggi, ho fatto alcuni errori che dovessi ripartire da zero - forse - non rifarei.

Il più grave è stato quello di abbandonare l'azienda troppo presto, o meglio, senza avere un piano B. Un progetto chiaro, e soprattutto un reddito che potesse sostituire le mancate entrate dal lavoro fisso.

Con tanta frustrazione (perché davvero non ce la facevo più a fare quello che facevo) e anche faciloneria, ho lasciato pensando che poi - in qualche modo avrei guadagnato dei soldi (senza sapere bene come). E invece no. Ci sono voluti quasi 2 anni di tempo di tentativi (falliti) prima di trovare una strada che funzionasse. Ho finito tutti i risparmi (non moltissimi, per carità) e a n certo punto ho dovuto chiedere ospitalità in famiglia per tirare avanti in attesa di trovare un piano B.

Quindi, il primo suggerimento che posso condivivere è quello di iniziare a preparare un piano B. Dopo il lavoro, nei week-end, sacrificando qualcosa nel tuo tempo per essere pronto quando vorrai definitvamente lasciare il posto fisso.

Allo stesso tempo, credo che la mia grande frustrazione, insoddisfazione nell'avere un posto fisso (per quanto filessibile e piuttosto creativo nel tipo di lavoro) sia stata la chiave fondamentale per fare il grande passo. Perché senza quel motore, se le cose tutto sommato restano sopportabili, uno è più facile che resista dov'è, ingoiando qualche rospo anziché si decida a fare il primo passo.

Parti da qualcosa che sai fare o per cui hai passione e studia, approfondisci, investi (se è il caso) su qualcuno che ne sa più di te e che possa indicarti la strada. Non esistono soldi facili. Serve un mestiere, impegno e disciplina per costruire qualcosa che duri nel tempo.

Qualcuno nei commenti precedenti ha menzionato cose come dropshipping e forex. Ho provato con entrambi e in entrambi i casi le cose non sono andate bene. Perché, come scrivevo prima, non ci si improvvisa esperti di qualcosa in poche settimane dopo aver fatto un corso online.

Ho conosciuto persone che operavano con successo in entrambi i settori, ma non vendevano alcun corso, perché come recita il detto: "chi sa, fa, e chi non sa, insegna". A questa massima, i più spiritorisi aggiungono un altro pezzo che dice: "E che non sa insegnare, insegna educazione fisica". Su quest'ultima parte, io però non sono d'accordo

Infine (si fa per dire), la cosa più "difficile" per me è stata fare quel salto, diciamo mentale, ovvero cambiare prospettiva: da "lo stipendio arriva a fine mese comunque" a "devo fare x e y, procurarmi x clienti affinché a fine mese/anno possa incassare y per fare questa vita". Sembra una cosa da poco, ma non lo è per una mente che è stata 'impiegatizia' per tutta la vita. Non basta proporre un servizio o un prodotto che la gente compri. Serve anche questo cambio di passo, che nel mio caso, è stato piuttosto ostico. Oggi le cose vanno bene (non sono ricco, per carità), e non mi lamento. Ma è stato un processo su più livelli che ha richiesto tempo. Anni.

Non ho nessuna ricetta né corso da vendere. Condivido solo la mia esperienza. Consapevole del fatto che si possa fare molto meglio e più in fretta di come ho fatto io. Bisogna intanto iniziare, poggiando il primo mattoncino. Il che è sempre una cosa entusiasmente, anche se si inizia a 40 o 50, studiando nel week-end o dopo il lavoro, e costruendo - un po' alla volta - un nuovo progetto di vita. Alla fine, se iniziassi oggi (e magari hai già iniziato), tra 365 giorni (e forse prima) dedicandoti un paio di ore al giorno, potresti essere esattamente dove desideri essere, facendo quello che ti piace con la compagnia che preferisci. Si può fare.

In bocca al lupo.

Lavoro per una multinazionale, soprattutto in Brasile ma anche in altre parti del mondo. In questo caso ovviamente non si è liberi di scegliere dove stare e dove spostarsi, dipende dalle esigenze dell'azienda.

@DottorGnocca said:
Ciao. Io appartengo all'esercito dei 'nomadi digitali'. Ovvero lavoro online, fornendo come libero professonista servizi alle imprese. Faccio tutto dal mio laptop, in qualsiasi parte del mondo in cui ci sia una connessione internet sufficiente.

Sono over 40 ma sono ormai 10 ani che ho lasciato l'azienda e ho iniziato questo percorso, lavorando online e viaggiando a tempo pieno). Desidero dire subito che 'non è stato affatto facile' e alla luce di oggi, ho fatto alcuni errori che dovessi ripartire da zero - forse - non rifarei.

Il più grave è stato quello di abbandonare l'azienda troppo presto, o meglio, senza avere un piano B. Un progetto chiaro, e soprattutto un reddito che potesse sostituire le mancate entrate dal lavoro fisso.

Con tanta frustrazione (perché davvero non ce la facevo più a fare quello che facevo) e anche faciloneria, ho lasciato pensando che poi - in qualche modo avrei guadagnato dei soldi (senza sapere bene come). E invece no. Ci sono voluti quasi 2 anni di tempo di tentativi (falliti) prima di trovare una strada che funzionasse. Ho finito tutti i risparmi (non moltissimi, per carità) e a n certo punto ho dovuto chiedere ospitalità in famiglia per tirare avanti in attesa di trovare un piano B.

Quindi, il primo suggerimento che posso condivivere è quello di iniziare a preparare un piano B. Dopo il lavoro, nei week-end, sacrificando qualcosa nel tuo tempo per essere pronto quando vorrai definitvamente lasciare il posto fisso.

Allo stesso tempo, credo che la mia grande frustrazione, insoddisfazione nell'avere un posto fisso (per quanto filessibile e piuttosto creativo nel tipo di lavoro) sia stata la chiave fondamentale per fare il grande passo. Perché senza quel motore, se le cose tutto sommato restano sopportabili, uno è più facile che resista dov'è, ingoiando qualche rospo anziché si decida a fare il primo passo.

Parti da qualcosa che sai fare o per cui hai passione e studia, approfondisci, investi (se è il caso) su qualcuno che ne sa più di te e che possa indicarti la strada. Non esistono soldi facili. Serve un mestiere, impegno e disciplina per costruire qualcosa che duri nel tempo.

Qualcuno nei commenti precedenti ha menzionato cose come dropshipping e forex. Ho provato con entrambi e in entrambi i casi le cose non sono andate bene. Perché, come scrivevo prima, non ci si improvvisa esperti di qualcosa in poche settimane dopo aver fatto un corso online.

Ho conosciuto persone che operavano con successo in entrambi i settori, ma non vendevano alcun corso, perché come recita il detto: "chi sa, fa, e chi non sa, insegna". A questa massima, i più spiritorisi aggiungono un altro pezzo che dice: "E che non sa insegnare, insegna educazione fisica". Su quest'ultima parte, io però non sono d'accordo

Infine (si fa per dire), la cosa più "difficile" per me è stata fare quel salto, diciamo mentale, ovvero cambiare prospettiva: da "lo stipendio arriva a fine mese comunque" a "devo fare x e y, procurarmi x clienti affinché a fine mese/anno possa incassare y per fare questa vita". Sembra una cosa da poco, ma non lo è per una mente che è stata 'impiegatizia' per tutta la vita. Non basta proporre un servizio o un prodotto che la gente compri. Serve anche questo cambio di passo, che nel mio caso, è stato piuttosto ostico. Oggi le cose vanno bene (non sono ricco, per carità), e non mi lamento. Ma è stato un processo su più livelli che ha richiesto tempo. Anni.

Non ho nessuna ricetta né corso da vendere. Condivido solo la mia esperienza. Consapevole del fatto che si possa fare molto meglio e più in fretta di come ho fatto io. Bisogna intanto iniziare, poggiando il primo mattoncino. Il che è sempre una cosa entusiasmente, anche se si inizia a 40 o 50, studiando nel week-end o dopo il lavoro, e costruendo - un po' alla volta - un nuovo progetto di vita. Alla fine, se iniziassi oggi (e magari hai già iniziato), tra 365 giorni (e forse prima) dedicandoti un paio di ore al giorno, potresti essere esattamente dove desideri essere, facendo quello che ti piace con la compagnia che preferisci. Si può fare.

In bocca al lupo.

Bello

Stavo per scrivere anche io un paio di riflessioni sul cambiare nazione, vita e sulla necessità di esaminare prima le proprie aspettative e capacità per scegliere il posto più adatto dove trasferirsi (capacità linguistiche, skills professionali, risorse economiche ecc).

Ma ho notato che il suddetto "collega" ha aperto solo due topic dopo l'iscrizione, e uno è questo...

https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/203037/dove-si-trovano-belle-black/

Allora facciamo così...
Quando trovi sui Social una donzella disponibile con pari caratteristiche, la vai a trovare e te la trombi (ovviamente free, altrimenti che gusto c'è?) ALLORA quello sarà il paese giusto per te dove andare a vivere.

E lascia perdere questioni economiche o di come trovare lavoro all'estero cambiando completamente vita... Ti assicuro che se riesci nell'impresa quello è veramente il meno.

Lo so, lo so... Sono troppo buono a dispensare consigli a tutti, ma se vuoi ricambiare avvisami quando una volta fatto e sopratutto dimmi in che paese sei, così ti raggiungo anche io... 😉

P. S. E mi raccomando: ovunque tu vada a vivere non accettare una sistemazione per meno di 5000 euro al mese! Per uno che è abituato a aspirare a gnocche del genere sarebbe una vergogna!

prima di tutto grazie a tutti per le vostre risposte. Devo ammettere che mi ha fatto riflettre e soprattutto capire che non è una cosa semplice, quindi complimenti a chi riesce a farlo.

Visto che qualcuno lo chiedeva, ho studiato ingegneria e ora lavoro come capo tecnico in un dipartimento di ricerca. Non posso lamentarmi ho un buon stipendio, un po di soldi da parte e una casa acquistata da poco con un mutuo a tasso fisso molto basso (che volendo potrei affittare e avere anche un'ulteriore piccola rendita).

Il commento di notoriusbig è simpatico ma in realta molto vero. Purtroppo mi sto rendendo conto che sono rimasto un ragazzino sognatore. In questi anni un po per passione un po per carattere ho sempre lavorato moltissimo, trascurando la parte sentimentale. Così ora mi ritrovo a "sentire la necessità" di riprendermi quegli anni e vivere determinate esperienze. Un esempio semplice è che mesi fa sono usito una sera con una donna qualche anno piu grande di me conosciuta per caso in un locale. Bhe, ho passato la sera a limonare sulla panchina come un ragazzino.. tanto che lei il giorno dopo mi ha detto che era un po stupita da come fosse andato il nostro primo appuntamento e che aveva sentito la cosa come un po "forzata".
Forse per questo sono attratto dai racconti di chi ha incontri con ragazze piu giovani e vorrei provare a prendermi una pausa per ritrovare un po di equilibrio... anche se mi chiedo se un'esperienza di questo tipo sia veramente in grado di portare equilibrio... o se, come è successo a me dopo l'erasmus, ti porta a sentire la mancanza a vita di quegli anni.
Devo dire che pre-covid mi era capitato di incontrare delle ragazze di colore molto molto belle. Ora non ci sono più.. comunque ho conosciuto online e fatto qualche videochiamata con ragazze del kenia o Senegal e devo dire che ce ne sono di molto belle.

Quelli che lavorano online o fanno gli youtuber o invece hanno un negozio e vendono online.
1fare video su youtube puoi guadagnare fino a 20mila euro al mese devi saperti organizzare e avere un equipe.
2hai un negozio magari di autoricambi o di biciclette o altro e quindi puoi vendere anche online
3puoi lavorare in banca oppure puoi fare lo smart working in quanto soggetto fragile, dipende dall'azienda o ministero dove lavori
Cambiare vita dipende... di certo non puoi passare dalla vita di un poveraccio a guadagna millemila euri. Un esempio ragazzo del bar giu da me, ha fatto il concorso ed adesso lavora in guardia di finanza. Edicola, non ce la faceva piu a stare sempre aperto e ha vinto un concorso, bandito dal municipio. Anche questo è cambiare vita, un mio amico laureato in giurisprudenza non poteva aprirsi uno studio, tirocinante paghe da fame, ha vinto il concorso come netturbino nella municipalizzata Asia, stipendio fine mese sicuro e anche buono.

@fabri63 anche la tua è una buona idea parecchi hanno incominciato cosi ed adesso dirigono una propria attività, specie nell ambito ristorativo, ma anche gelateria o qualcosa di piu piccolo.

@DottorGnocca said:
Ciao. Io appartengo all'esercito dei 'nomadi digitali'. Ovvero lavoro online, fornendo come libero professonista servizi alle imprese. Faccio tutto dal mio laptop, in qualsiasi parte del mondo in cui ci sia una connessione internet sufficiente.

Sono over 40 ma sono ormai 10 ani che ho lasciato l'azienda e ho iniziato questo percorso, lavorando online e viaggiando a tempo pieno). Desidero dire subito che 'non è stato affatto facile' e alla luce di oggi, ho fatto alcuni errori che dovessi ripartire da zero - forse - non rifarei.

Il più grave è stato quello di abbandonare l'azienda troppo presto, o meglio, senza avere un piano B. Un progetto chiaro, e soprattutto un reddito che potesse sostituire le mancate entrate dal lavoro fisso.

Con tanta frustrazione (perché davvero non ce la facevo più a fare quello che facevo) e anche faciloneria, ho lasciato pensando che poi - in qualche modo avrei guadagnato dei soldi (senza sapere bene come). E invece no. Ci sono voluti quasi 2 anni di tempo di tentativi (falliti) prima di trovare una strada che funzionasse. Ho finito tutti i risparmi (non moltissimi, per carità) e a n certo punto ho dovuto chiedere ospitalità in famiglia per tirare avanti in attesa di trovare un piano B.

Quindi, il primo suggerimento che posso condivivere è quello di iniziare a preparare un piano B. Dopo il lavoro, nei week-end, sacrificando qualcosa nel tuo tempo per essere pronto quando vorrai definitvamente lasciare il posto fisso.

Allo stesso tempo, credo che la mia grande frustrazione, insoddisfazione nell'avere un posto fisso (per quanto filessibile e piuttosto creativo nel tipo di lavoro) sia stata la chiave fondamentale per fare il grande passo. Perché senza quel motore, se le cose tutto sommato restano sopportabili, uno è più facile che resista dov'è, ingoiando qualche rospo anziché si decida a fare il primo passo.

Parti da qualcosa che sai fare o per cui hai passione e studia, approfondisci, investi (se è il caso) su qualcuno che ne sa più di te e che possa indicarti la strada. Non esistono soldi facili. Serve un mestiere, impegno e disciplina per costruire qualcosa che duri nel tempo.

Qualcuno nei commenti precedenti ha menzionato cose come dropshipping e forex. Ho provato con entrambi e in entrambi i casi le cose non sono andate bene. Perché, come scrivevo prima, non ci si improvvisa esperti di qualcosa in poche settimane dopo aver fatto un corso online.

Ho conosciuto persone che operavano con successo in entrambi i settori, ma non vendevano alcun corso, perché come recita il detto: "chi sa, fa, e chi non sa, insegna". A questa massima, i più spiritorisi aggiungono un altro pezzo che dice: "E che non sa insegnare, insegna educazione fisica". Su quest'ultima parte, io però non sono d'accordo

Infine (si fa per dire), la cosa più "difficile" per me è stata fare quel salto, diciamo mentale, ovvero cambiare prospettiva: da "lo stipendio arriva a fine mese comunque" a "devo fare x e y, procurarmi x clienti affinché a fine mese/anno possa incassare y per fare questa vita". Sembra una cosa da poco, ma non lo è per una mente che è stata 'impiegatizia' per tutta la vita. Non basta proporre un servizio o un prodotto che la gente compri. Serve anche questo cambio di passo, che nel mio caso, è stato piuttosto ostico. Oggi le cose vanno bene (non sono ricco, per carità), e non mi lamento. Ma è stato un processo su più livelli che ha richiesto tempo. Anni.

Non ho nessuna ricetta né corso da vendere. Condivido solo la mia esperienza. Consapevole del fatto che si possa fare molto meglio e più in fretta di come ho fatto io. Bisogna intanto iniziare, poggiando il primo mattoncino. Il che è sempre una cosa entusiasmente, anche se si inizia a 40 o 50, studiando nel week-end o dopo il lavoro, e costruendo - un po' alla volta - un nuovo progetto di vita. Alla fine, se iniziassi oggi (e magari hai già iniziato), tra 365 giorni (e forse prima) dedicandoti un paio di ore al giorno, potresti essere esattamente dove desideri essere, facendo quello che ti piace con la compagnia che preferisci. Si può fare.

In bocca al lupo.

In pratica è un investimento, conosco alcuni che hanno lasciato il posto diciamo fisso per dirlo alla checco zalone e si sono messi in proprio, molto coraggio per carità e secondo me anche un pizzico di fortuna.

@breakgian said:
prima di tutto grazie a tutti per le vostre risposte. Devo ammettere che mi ha fatto riflettre e soprattutto capire che non è una cosa semplice, quindi complimenti a chi riesce a farlo.

Visto che qualcuno lo chiedeva, ho studiato ingegneria e ora lavoro come capo tecnico in un dipartimento di ricerca. Non posso lamentarmi ho un buon stipendio, un po di soldi da parte e una casa acquistata da poco con un mutuo a tasso fisso molto basso (che volendo potrei affittare e avere anche un'ulteriore piccola rendita).

Il commento di notoriusbig è simpatico ma in realta molto vero. Purtroppo mi sto rendendo conto che sono rimasto un ragazzino sognatore. In questi anni un po per passione un po per carattere ho sempre lavorato moltissimo, trascurando la parte sentimentale. Così ora mi ritrovo a "sentire la necessità" di riprendermi quegli anni e vivere determinate esperienze. Un esempio semplice è che mesi fa sono usito una sera con una donna qualche anno piu grande di me conosciuta per caso in un locale. Bhe, ho passato la sera a limonare sulla panchina come un ragazzino.. tanto che lei il giorno dopo mi ha detto che era un po stupita da come fosse andato il nostro primo appuntamento e che aveva sentito la cosa come un po "forzata".
Forse per questo sono attratto dai racconti di chi ha incontri con ragazze piu giovani e vorrei provare a prendermi una pausa per ritrovare un po di equilibrio... anche se mi chiedo se un'esperienza di questo tipo sia veramente in grado di portare equilibrio... o se, come è successo a me dopo l'erasmus, ti porta a sentire la mancanza a vita di quegli anni.
Devo dire che pre-covid mi era capitato di incontrare delle ragazze di colore molto molto belle. Ora non ci sono più.. comunque ho conosciuto online e fatto qualche videochiamata con ragazze del kenia o Senegal e devo dire che ce ne sono di molto belle.

Quindi la soluzione potrebbe essere un tre settimane in questi paesi? Per staccara dalla monotonia? Hai mai pensato, qualora tu guadagnassi molto di fare come fanno in alcune citta turistiche? Ovvero comprano case e le affittano ai turisti per alcuni periodi guadgnando cosi meglio rispetto al semplice affitto? Oppure comprare casa all asta e rivenderle?

@Itaconeti said:
il topic ha per oggetto le permanenze lunghe all'estero dei gt

invece volendo trasferirsi stabilmente senza rendite ma lavorando sul posto e non online nei paesi extra-occidentali destinazione di gt secondo me bisogna aprire una propria attività

quindi avere l'attitudine e le capacità di fare l'imprenditore o il libero professionista

perchè con lo stipendio da dipendente in aziende locali in quei paesi si sopravvive a stento

certo si può anche sopravvivere come i lavoratori dipendenti locali - e certi lo fanno - ma allora ci si può scordare di vivere con bella e tanta gnocca

Cosa intendi CON si sopravvive a stento? Un pensionato con la pensione italiana fa fatica in un paese extraeuropeo?

@breakgian

diciamo che la mente trova sempre ottimi alibi per non fare mai il primo passo. Andrà bene? Andrà male? E se poi non mi piace? E se poi mi piace troppo? E intanto gli anni passano...

Da ex cintura nera di procrastinazione, fin quando ascolterai quella vocina (la mente fa egregiamente il suo lavoro per mantenerti in una zona percepita come di sicurezza), non farai mai il primo passo.

Ci sarà sempre un buon motivo per non cominciare. Per ritenere che ci siano dei rischi (e sì, ci sono, come tutte le cose che siano lievemente fuori da ciò che è strettamente convenzionale), dei pericoli, dei calcoli senza fine da fare e rifare (ma se sei ingegnere, saprai bene come farli).

A un certo punto, bisogna mollare gli ormeggi e salpare. Per carità, con l'àncora e non partire allo sbaraglio cacciandosi in situazioni peggiori di quella attuale. Ma attendere il momento giusto, aspettare che qualcuno ci dia un 'calcio nel sedere' che - come diceva il saggio - è anch'esso una spinta in avanti, dubito servirà ad avvicinarti al tuo nuovo progetto di vita. Ma comunque, già valutare pro e contro è una forma di avvicinamento a ciò che potrà essere.

Io sinceramente, dopo 10 anni di vita in viaggio, non tornerei per nessuna ragione al mondo al posto fisso. E se per qualche motivo, ciò dovesse accadere, credo che sarebbe un trauma difficilmente superabile. Ma la domanda è: perché dobbiamo sempre investire le nostre energie verso scenari negativi, mortiferi, perniciosi e - allo stato attuale - anche improbabili, anziché impegnarci e pensare che le cose andranno per il verso giusto e potremo finalmente vivere 'on our own terms'?

Ai posteri l'ardua sentenza.

@Annozero said:

@Itaconeti said:
il topic ha per oggetto le permanenze lunghe all'estero dei gt

invece volendo trasferirsi stabilmente senza rendite ma lavorando sul posto e non online nei paesi extra-occidentali destinazione di gt secondo me bisogna aprire una propria attività

quindi avere l'attitudine e le capacità di fare l'imprenditore o il libero professionista

perchè con lo stipendio da dipendente in aziende locali in quei paesi si sopravvive a stento

certo si può anche sopravvivere come i lavoratori dipendenti locali - e certi lo fanno - ma allora ci si può scordare di vivere con bella e tanta gnocca

Cosa intendi CON si sopravvive a stento? Un pensionato con la pensione italiana fa fatica in un paese extraeuropeo?

intendo che gli stipendi dei dipendenti in valuta locale nelle aziende del posto nei paesi extra-occidentali sono molto bassi

quindi per vivere bene bisogna avere attitudini e capacità imprenditoriali per far funzionare una propria attività

oppure lavorare per un'azienda occidentale con relativo contratto pagato in dollari o euro o altra valuta pregiata

oppure avere una rendita e/o patrimonio consistenti a cui attingere

la pensione italiana dipende di quanto è

ma comunque ha un potere d'acquisto superiore che in italia dati i prezzi in media più bassi

@Itaconeti ah ecco per questo non mi era chiaro, ma chi mai penserebbe di emigrare dall'Italia in un paese extraeuropeo per lavoro? Ovviamente escludendo l Australia o il Canada e Usa.

@Annozero said:
@Itaconeti ah ecco per questo non mi era chiaro, ma chi mai penserebbe di emigrare dall'Italia in un paese extraeuropeo per lavoro? Ovviamente escludendo l Australia o il Canada e Usa.

certo non lo pensano prima ma capita che lo facciano dopo pur di restare

l'attività va male in mancanza del 'quid' da imprenditore e si adattano a fare il dipendente

per esempio il pizzaiolo senza le attitudini e le capacità per gestire una propria pizzeria che è comunque una piccola impresa

@Itaconeti said:

@Annozero said:
@Itaconeti ah ecco per questo non mi era chiaro, ma chi mai penserebbe di emigrare dall'Italia in un paese extraeuropeo per lavoro? Ovviamente escludendo l Australia o il Canada e Usa.

certo non lo pensano prima ma capita che lo facciano dopo pur di restare

l'attività va male in mancanza del 'quid' da imprenditore e si adattano a fare il dipendente

per esempio il pizzaiolo senza le attitudini e le capacità per gestire una propria pizzeria che è comunque una piccola impresa

un italiano puo fare il pizzaiolo in Australia o Germania ma non a Cuba o in Thailandia

@Annozero said:

@Itaconeti said:

per esempio il pizzaiolo senza le attitudini e le capacità per gestire una propria pizzeria che è comunque una piccola impresa

un italiano puo fare il pizzaiolo in Australia o Germania ma non a Cuba o in Thailandia

in thailandia non saprei ma a cuba e anche brasile e colombia uno straniero può lavorare come dipendente

con regolare contratto e ricevendo il visto per lavoro

https://www.cubatramite.com/permiso-de-trabajo-en-cuba-para-extranjeros/

https://vistobrasil.com.br/vistos-de-trabalho/?gclid=Cj0KCQjwy9-kBhCHARIsAHpBjHjKn7n4WrTUJ9Qd-Nq3bIU2WEiB1gePfjYeQfPxN7QQQgSQgvsfI-oaAqzUEALw_wcB

https://www.cancilleria.gov.co/v/trabajador

conosco diversi casi personali

@Itaconeti Ma magari lavorano in un ristorante italiano o con un datore italiano. Non credo che gli stipendi li siano migliori che in Italia. Saranno 1/3 con un costo della vita piu o meno uguale. O sbaglio?

@Annozero

costo della vita più basso ma stipendi ancora più bassi

infatti avevo scritto che facendo il dipendente di attività locali - gestite da locali o da stranieri - nei paesi extra-occidentali si sopravvive a stento

per cui per vivere bene non basta saper fare un mestiere - per esempio il pizzaiolo - ma bisogna anche avere un 'quid' da imprenditore

in mancanza del 'quid' qualcuno ci resta lo stesso sopravvivendo a stento da dipendente

per vari motivi per esempio climatici e di stile di vita e di relazioni acquisite

@Itaconeti said:
@Annozero

costo della vita più basso ma stipendi ancora più bassi

infatti avevo scritto che facendo il dipendente di attività locali - gestite da locali o da stranieri - nei paesi extra-occidentali si sopravvive a stento

per cui per vivere bene non basta saper fare un mestiere - per esempio il pizzaiolo - ma bisogna anche avere un 'quid' da imprenditore

in mancanza del 'quid' qualcuno ci resta lo stesso sopravvivendo a stento da dipendente

per vari motivi per esempio climatici e di stile di vita e di relazioni acquisite

Capisco ma io come pizzaiolo intendevo in paesi come l'Australia o la Germania... non di certo Cuba o Colombia
amici lavorano in vari lander o stati australiani e vivono bene meglio di come stavano in Italia (Milano/Calabria/Campania)

@Annozero

capisco ma essendo su gt ho parlato di paesi qui molto recensiti per la gnocca

Lasciando perdere i vari dropshipping, trading, youtuber ecc e concentrandosi su cose alla portata di diversa gente, mi sento di consigliare 2 piste concrete :

• vivere di rendita. Per chi puo', chi ha già il capitale puo' permetterselo (ovviamente bisogna avere il coraggio di assumersi qualche rischio ed essere forte psicologicamente per il fatto che a fine mese non c'è piu lo stipendo sicuro)

• cercarsi un lavoro in smart working. Ci sono diversi siti come https://remote.co/remote-jobs/ o https://www.workingnomads.com/jobs, oppure chiederlo all'azienda dove si è ora (dove è compatibile).

• molto simile all'ipotesi 2 : essere in freelance. Nei periodi dove non si lavora, si puo' fare uno o piu GT di qualche mese dove si vuole

Se si ha voglia di imparare un mestiere nel settore dell'informatica ci si dovrebbe arrivare (ce l'ho fatta io che non sono un fenomeno). Ovviamente il giorno si lavora, non si va al mare e bordello 24h/24, pero' è sempre meglio che essere obbligati a vivere nel posto dove si lavora e una volta finita la giornata di lavoro si puo' approfittare del posto dove avete scelto di vivere.

Cambiare vita e cominciare a fare quella di Dan Bilzerian piace a tutti, o anche vivere di (modesta) rendita, pero' nel frattempo ci sono buoni compromessi.

Da un paio di anni a questa parte lo stereotipo del posto di lavoro fisso va pian piano scemando

In Italia molti lavoratori del settore primario hanno dei mesi liberi in inverno

Nella vicina Svizzera tedesca i salari possono tranquillamente superare i 5k e quindi , chi sa risparmiare, può lavorare anche solo metà anno

La cosa più sbagliata che esista è mescolare figa con affari

Fare business in Colombia e Rd è molto facile ma ,allo stesso tempo , è molto rischioso per la propria incolumità.

Consiglio:

non aspettare la pensione per goderti la vita,
Grafenwalder caccia la grana!

@breakgian bel post, e @dottorgnocca bella risposta.
Ti parlo da quasi 50enne che tra poco smetterá definitivamente di lavorare. Vivró dall'affitto di varie case che negli anni anni sono riuscito a comprare e alcune si sono rivalutate molto, e ovviamente cercando di adattarmi a una vita piú frugale.
Con la pandemia ho seguito vari van-lifer, ovvero gente (normalmente coppie) che vivono nel van e raccontano come vivono da nomadi digitali. Mi sembra di capire che "tutti tirano a campare" con lavori tipo grafico, servizi fotografici, web designer.
A me, se fossi in quella situazione, sembrerebbe meglio l'opzione "6 mesi/anno barbone in Svizzera/Belgio risparmiando il piú possibile" e 6 mesi in vacanza.
Dimenticherei favole come youtuber (dove pochissimi guadagnano cifre buone), forex trader dove il 97% dopo tre anni smette (probabilmente perché é in perdita) o ristoratore in paesi del terzo mondo, dove devi farti un culo spropositato e tutti ti inculano

@loveplay said:
Da un paio di anni a questa parte lo stereotipo del posto di lavoro fisso va pian piano scemando

In Italia molti lavoratori del settore primario hanno dei mesi liberi in inverno

non è che va scemando, il posto fisso non esiste quasi piu, tranne per chi è over 30-35 o chi cmq in un posto ci lavora da almeno 10 anni

questa cosa della scomparrsa del posto fisso ha un lato negativo, nel senso che meno certezze o programmazione del futuro, ma anche uno positivo, che lascia all'individuo molta libertà di scelta , nel reinventarsi per fare professioni nuove o addirittura fare lo stesso mestiere ma trasferendosi altrove

sono d'accordo sul fatto mai mescolare il piacere con gli affari, mi rendo conto che i posti in cui vorrei trasferirmi per stare bene sono i meno indicati per cercare o trovare lavoro ben retribuito, come Spagna, Malta, o posti assolati in generale