L'ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) ha diffuso il 12 luglio 2012 i risultati di una ricerca condotta sullo stato dei divorzi e delle separazioni in Italia.
Dall’analisi del report statistico divulgato e relativo all’anno 2010, si focalizzano qui alcuni aspetti ritenuti significativi.
Qual è la durata media del matrimonio in Italia?
Quindici anni è la durata media del matrimonio al momento dell'iscrizione a ruolo del procedimento per le separazioni e 18 anni per i divorzi. Si evidenzia anche il fatto che i matrimoni recenti durano sempre meno.
A che età ci si separa o si divorzia?
I quarantenni si trovano nella fascia di età media dei separati e divorziati: l’età media dei mariti al momento della separazione è 45 anni e quella elle mogli 42. Per i divorzi, invece, l’età media si allunga di due anni: 47 per i mariti e 44 per le mogli. Si noti anche che l’età rispecchia il fatto che ci si sposa in età più adulta e che sta emergendo anche il fenomeno dell’aumento delle separazioni tra coniugi ultrasessantenni.
A chi sono affidati i figli dopo la separazione e il divorzio?
Il 2010 ha segnato la modalità dell’affidamento condiviso come scelta prevalente: nell’89,8% dei casi di separazione, infatti, i figli non sono stati affidati esclusivamente alla madre, ma in modo condiviso ad entrambi i genitori come previsto nella legge 54 del 2006.
Qual è l’importo medio dell’assegno di mantenimento e chi lo paga?
Nelle cause di separazione vengono stabiliti dal giudice i provvedimenti di natura economica a favore sia del coniuge ritenuto economicamente più debole (Debole???? ^_^ ); sia dei figli: questi due contributi (comunemente detti assegno di mantenimento) sono tra loro indipendenti e cumulabili. L’assegno di mantenimento viene previsto nel 20,6% delle separazioni e nel 99% dei casi spetta al marito corrisponderlo mensilmente. L’importo medio dell’assegno di mantenimento è più alto al Nord (520,4 euro) rispetto al resto del Paese (447,4 euro), ma il numero degli assegni è molto più elevato al Sud rispetto al Nord.
A chi sono affidati i figli dopo la separazione e il divorzio?
Il 2010 ha segnato la modalità dell’affidamento condiviso come scelta prevalente: nell’89,8% dei casi di separazione, infatti, i figli non sono stati affidati esclusivamente alla madre.
Trend del fenomeno delle separazioni e dei divorzi
Entrambi i fenomeni sociali della separazione e del divorzio sono in crescita continua. Mediamente, nell’arco di quindici anni, sono infatti quasi raddoppiati sia il numero delle separazioni, che dei divorzi. Nel 2010 rispetto ad esempio al 1995 si hanno i seguenti dati: nel 1995 ogni 1.000 matrimoni si registravano 158 separazioni e 80 i divorzi, nel 2010 si arriva a 307 separazioni e 182 divorzi.
Dati eloquenti che consigliano generalmente di non sposarsi o se proprio non si riesce a farne a meno essere almeno furbi e usare la separazione dei beni. Non è molto ma almeno evita qualche fastidio in più.
Per il resto in Italia siamo indietro anni luce rispetto altri paesi. Se solo fossero utilizzabili i contratti pre-matrimoniale stile USA vi sarebbe un calo enorme delle furbette che vogliono farsi mantenere.
Per questo motivo io ho una paura fottuta solo a pensarci, visto le tipe cui ho avuto la sfortuna di incontrare...
fai bene ad avere una paura fottuta la troia e' la testa da ariete che giudici e avvocati usano per spremerti il sangue. Senza le troie lavorerebbero nei campi e guadagnerebbero fino all'ultimo di un 100simo del loro stipendio
Dove finisce la Romania...inizia la malattia
Vivo_a_Bucharest non e' sposato, manco lui che e' romeno si piglia le romene )
Melanzane: sono dannose come le 7 piaghe d'Egitto messe insieme.
Tutti condividiamo questi 2 presupposti.
Contestualmente ho sentito diversi politologi (tra cui Monti qche mese fa) che si preoccupano del calo delle nascite e che ritengono necessario fare qcosa perchè la popolazione invecchia.
Io ho in mente una serie di proposte furbe, che copio dall'estero.
Divorzio dal notaio con tempistica di un mese (Romania) Divorzio in tre mesi senza pressocchè alcun obbligo alimentare (Russia) Patti prematrimoniali così puoi escludere l'obbligo di assegni (America). Adozioni per i single e fecondazione da banche del seme con donatore anonimo, in modo che la pregna non rompa i coglioni (America e Inghilterra).
Secondo me lo Stato avrebbe un incremento nel numero dei sudditi (vabbhe, dei cittadini), le persone vivrebbero più serenamente e liberamente, cose che aiutano la dimensione sessuale. Chi si vuole rovinare si sposa due volte con più facilità e fa figli da "letti diversi".
Ma penseranno mai i nostri partiti a proporre qualcosa di buono e di utile? Mi sembra che la loro unica preoccupazione sia fare una legge per dare la cittadinanza ai figli degli immigrati...bha!
Ancora una volta si ripete la storia che gli eletti non fanno niente di utile per il popolo che li vota!
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shimizu
10/05/2013 | 13:24
Silver
L'ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) ha diffuso il 12 luglio 2012 i risultati di una ricerca condotta sullo stato dei divorzi e delle separazioni in Italia.
Dall’analisi del report statistico divulgato e relativo all’anno 2010, si focalizzano qui alcuni aspetti ritenuti significativi.
Qual è la durata media del matrimonio in Italia?
Quindici anni è la durata media del matrimonio al momento dell'iscrizione a ruolo del procedimento per le separazioni e 18 anni per i divorzi. Si evidenzia anche il fatto che i matrimoni recenti durano sempre meno.
A che età ci si separa o si divorzia?
I quarantenni si trovano nella fascia di età media dei separati e divorziati: l’età media dei mariti al momento della separazione è 45 anni e quella elle mogli 42. Per i divorzi, invece, l’età media si allunga di due anni: 47 per i mariti e 44 per le mogli. Si noti anche che l’età rispecchia il fatto che ci si sposa in età più adulta e che sta emergendo anche il fenomeno dell’aumento delle separazioni tra coniugi ultrasessantenni.
A chi sono affidati i figli dopo la separazione e il divorzio?
Il 2010 ha segnato la modalità dell’affidamento condiviso come scelta prevalente: nell’89,8% dei casi di separazione, infatti, i figli non sono stati affidati esclusivamente alla madre, ma in modo condiviso ad entrambi i genitori come previsto nella legge 54 del 2006.
Qual è l’importo medio dell’assegno di mantenimento e chi lo paga?
Nelle cause di separazione vengono stabiliti dal giudice i provvedimenti di natura economica a favore sia del coniuge ritenuto economicamente più debole (Debole???? ^_^ ); sia dei figli: questi due contributi (comunemente detti assegno di mantenimento) sono tra loro indipendenti e cumulabili. L’assegno di mantenimento viene previsto nel 20,6% delle separazioni e nel 99% dei casi spetta al marito corrisponderlo mensilmente. L’importo medio dell’assegno di mantenimento è più alto al Nord (520,4 euro) rispetto al resto del Paese (447,4 euro), ma il numero degli assegni è molto più elevato al Sud rispetto al Nord.
A chi sono affidati i figli dopo la separazione e il divorzio?
Il 2010 ha segnato la modalità dell’affidamento condiviso come scelta prevalente: nell’89,8% dei casi di separazione, infatti, i figli non sono stati affidati esclusivamente alla madre.
Trend del fenomeno delle separazioni e dei divorzi
Entrambi i fenomeni sociali della separazione e del divorzio sono in crescita continua. Mediamente, nell’arco di quindici anni, sono infatti quasi raddoppiati sia il numero delle separazioni, che dei divorzi. Nel 2010 rispetto ad esempio al 1995 si hanno i seguenti dati: nel 1995 ogni 1.000 matrimoni si registravano 158 separazioni e 80 i divorzi, nel 2010 si arriva a 307 separazioni e 182 divorzi.
Shimizu sotto Sforzo
shimizu
10/05/2013 | 13:25
Silver
Shimizu sotto Sforzo
Dott.Pussy&Cats
10/05/2013 | 16:54
Newbie
Dati eloquenti che consigliano generalmente di non sposarsi o se proprio non si riesce a farne a meno essere almeno furbi e usare la separazione dei beni. Non è molto ma almeno evita qualche fastidio in più.
Per il resto in Italia siamo indietro anni luce rispetto altri paesi. Se solo fossero utilizzabili i contratti pre-matrimoniale stile USA vi sarebbe un calo enorme delle furbette che vogliono farsi mantenere.
Per questo motivo io ho una paura fottuta solo a pensarci, visto le tipe cui ho avuto la sfortuna di incontrare...
INCONTRA DONNE VICINO A TEReCensore
10/05/2013 | 17:10
Silver
fai bene ad avere una paura fottuta la troia e' la testa da ariete che giudici e avvocati usano per spremerti il sangue. Senza le troie lavorerebbero nei campi e guadagnerebbero fino all'ultimo di un 100simo del loro stipendio
Dove finisce la Romania...inizia la malattia
Vivo_a_Bucharest non e' sposato, manco lui che e' romeno si piglia le romene )
Viaggiatore4908
11/05/2013 | 01:28
Silver
Italia: paese dal costume e dalle leggi barocche.
Melanzane: sono dannose come le 7 piaghe d'Egitto messe insieme.
Tutti condividiamo questi 2 presupposti.
Contestualmente ho sentito diversi politologi (tra cui Monti qche mese fa) che si preoccupano del calo delle nascite e che ritengono necessario fare qcosa perchè la popolazione invecchia.
Io ho in mente una serie di proposte furbe, che copio dall'estero.
Divorzio dal notaio con tempistica di un mese (Romania) Divorzio in tre mesi senza pressocchè alcun obbligo alimentare (Russia) Patti prematrimoniali così puoi escludere l'obbligo di assegni (America). Adozioni per i single e fecondazione da banche del seme con donatore anonimo, in modo che la pregna non rompa i coglioni (America e Inghilterra).
Secondo me lo Stato avrebbe un incremento nel numero dei sudditi (vabbhe, dei cittadini), le persone vivrebbero più serenamente e liberamente, cose che aiutano la dimensione sessuale. Chi si vuole rovinare si sposa due volte con più facilità e fa figli da "letti diversi".
Ma penseranno mai i nostri partiti a proporre qualcosa di buono e di utile? Mi sembra che la loro unica preoccupazione sia fare una legge per dare la cittadinanza ai figli degli immigrati...bha!
Ancora una volta si ripete la storia che gli eletti non fanno niente di utile per il popolo che li vota!
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIV69_forever
11/05/2013 | 03:57
Gold
La donna capace di farsi mantenere da me deve ancora nascere.