Berlino dei piaceri. Viaggio nei 700 bordelli legalizzati della metropoli Pubblicato il 26 ottobre 2010 dainfosannio
Il mastodontico Artemis, 4 mila metri quadrati su quattro piani aperti per i mondiali di calcio 2006, ha la fama di essere il più grande bordello d’Europa. Appartiene alla Fkk, Frei Körper Kultur (Fkk, “cultura del corpo libero”), il maggiore franchising del sesso in Germania.
Si pagano 80 euro d’ingresso, prezzo quasi raddoppiato dai 50 euro dell’anno d’inaugurazione, e si gira in ciabatte e accappatoio, attorniati da decine di ragazze in vistoso tacco dieci plastificato e appariscenti perizoma.
Non che il ticket, che include colazione e pasti, a detta dei proprietari, luculliani, basti per i trattamenti extra: a ogni giro di giostra, tra divani, cinema porno, saune, solarium e bar con lettini, servono nuove puntate cash per la prostituta di turno.
«60 euro per mezz’ora del miglior sesso, francese e senza profilattico. Nel caso di ulteriori desideri da soddisfare, si prega di rivolgersi direttamente alle ragazze», indica il sito in italiano, visto che i nostri connazionali, insieme ai tedeschi e ai turisti dell’Est, sono tra i loro migliori clienti.
Una galassia in espansione
Due ragazze di Artemis, il gigantesco casino berlinese inaugurato per i mondiali del 2006, giocano in attesa di clienti.
Questa palestra del sesso, che solo all’Artemis dà da mangiare a un centinaio di occupati e riesce ad accogliere oltre 600 visitatori per 361 giorni all’anno dalle 11 alle cinque del mattino, è una gigantesca macchina da soldi che, da quando nel 2002 il governo Schröder ha legalizzato la prostituzione in Germania, è solo la punta dell’iceberg di una galassia in crescita esponenziale.
Nel 2007 i bordelli della metropoli erano già 400, tra vere e proprie case “chiuse”, privé e night club più o meno economici. Nel 2010, secondo le stime del maggiore portale della scena erotica cittadina, BerlinIntim, e del forum International sex guide che raccoglie tutte le news del settore, il numero delle oasi del sesso a pagamento sarebbe balzato a 700, alcune delle quali anche nei quartieri bene.
E basta seguire tutti i calendari della movida a luci rosse berlinese per capire che la concorrenza tra gestori è altissima, così come la corsa alle hostess sempre nuove, spesso impiegate come esche per entrare nella lista della top 100 dei casini più in voga.
La bufala è in agguato
Un disegno stilizzato della stanza per dominatori e sadomaso del bordello Tiffany, a Berlino
Non è tutto oro quel che luccica. Secondo il sito italiano di estimatori Case di piacere, che a Berlino ha mandato propri inviati che hanno stilato pagelle e valutazioni, va premesso che, in realtà, solo un 15-20% delle ragazze, «metà delle quali arrivano dall’Est, seguìte da tedesche, turche, brasiliane, olandesi e anche un’italiana», in vetrina sui siti si trova poi in carne e ossa all’interno dei bordelli.
Il resto fa parte del book ingrossato negli anni e serve soprattutto per attrarre clienti. All’atto pratico, scrivono i frequentatori italiani, anche le entraîneuse all’apparenza migliori dell’Artemis potrebbero adoperarsi di più, sia per «qualità media, di poco sopra la sufficienza», sia per «livello di partecipazione» .
Niente da obiettare, al contrario, sul fattore igiene e sull’organizzazione generale della Las Vegas europea del sesso. E ci macherebbe altro, visto che siamo in Germania: una volta entrati, si viene schedati con un braccialetto al polso, poi massaggiati e ripuliti nella sauna. Per essere lindi come le prostitute, circa 450 mila in tutto il Paese, che svolgono con puntualità ed efficienza la professione su cui pagano le tasse.
Decisamente più alte le quotazioni delle ragazze del Tiffany (120 euro per 60 minuti), il «casino discreto dove i giorni sono molto più che lussuriosi», che nel suo elegante palazzo ospita anche la “stanza per i dominatori”, in stile a metà tra il barocco e il burlesque, riservata agli amanti del fetish e dei giochi sadomaso.
Al Kamilla la Dee, il «bordello extra classe di Berlino» dove le ragazze insegnano agli uomini la «scuola dell’amore», gli organizzatori reclutano per concorso le maggiorenni «desiderose di rendersi indipendenti» e che, testuali parole dalle pagine in italiano, «abbiano un’attitudine positiva verso l’uomo in generale, cervello e sense of humour».
Miseria e nobiltà
Uno dei corridoi del sontuoso casino Van Kampen, “il bell’etage” della Berlino bene.
Anche al bordello La Folie confessano candidamente di «essere continuamente alla ricerca di nuove accompagnatrici, dai 21 anni in su». Mentre l’elegante club Van Kampen, il “bell’etage“, sempre in italiano promette ai clienti «ventiquattro meravigliose ragazze tra i 18 e i 29 anni, in un appartamento da sogno su due piani, con 11 stanze arredate magnificamente e con condizioni igieniche di primissimo ordine».
L’ambiente è un sontuoso palazzo del quartiere bene di Wilmersdorf, arredato in stile ottocentesco: 20 minuti di coccole per 50 euro, 150 euro per un’ora di massaggi e sesso con protezione.
«Su vostra richiesta, quasi tutte le dame offrono svariati extra», anticipano i gestori. Di portata ben più nazionalpopolare invece il Pussy club nel sobborgo berlinese di Schönefeld, vicino all’aeroporto, che svende «20 minuti di sesso a 25 euro». Nei giorni di “Sonderangebot”, “offerta speciale”, bastano 70 euro per cibo, bevande e sesso usa e getta, rigorosamente all inclusive. (di Barbara Ciolli)
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Dott._Pompatutte
23/09/2011 | 11:50
Gold
Berlino dei piaceri. Viaggio nei 700 bordelli legalizzati della metropoli Pubblicato il 26 ottobre 2010 dainfosannio
Il mastodontico Artemis, 4 mila metri quadrati su quattro piani aperti per i mondiali di calcio 2006, ha la fama di essere il più grande bordello d’Europa. Appartiene alla Fkk, Frei Körper Kultur (Fkk, “cultura del corpo libero”), il maggiore franchising del sesso in Germania.
Si pagano 80 euro d’ingresso, prezzo quasi raddoppiato dai 50 euro dell’anno d’inaugurazione, e si gira in ciabatte e accappatoio, attorniati da decine di ragazze in vistoso tacco dieci plastificato e appariscenti perizoma.
Non che il ticket, che include colazione e pasti, a detta dei proprietari, luculliani, basti per i trattamenti extra: a ogni giro di giostra, tra divani, cinema porno, saune, solarium e bar con lettini, servono nuove puntate cash per la prostituta di turno.
«60 euro per mezz’ora del miglior sesso, francese e senza profilattico. Nel caso di ulteriori desideri da soddisfare, si prega di rivolgersi direttamente alle ragazze», indica il sito in italiano, visto che i nostri connazionali, insieme ai tedeschi e ai turisti dell’Est, sono tra i loro migliori clienti.
Una galassia in espansione
Due ragazze di Artemis, il gigantesco casino berlinese inaugurato per i mondiali del 2006, giocano in attesa di clienti.
Questa palestra del sesso, che solo all’Artemis dà da mangiare a un centinaio di occupati e riesce ad accogliere oltre 600 visitatori per 361 giorni all’anno dalle 11 alle cinque del mattino, è una gigantesca macchina da soldi che, da quando nel 2002 il governo Schröder ha legalizzato la prostituzione in Germania, è solo la punta dell’iceberg di una galassia in crescita esponenziale.
Nel 2007 i bordelli della metropoli erano già 400, tra vere e proprie case “chiuse”, privé e night club più o meno economici. Nel 2010, secondo le stime del maggiore portale della scena erotica cittadina, BerlinIntim, e del forum International sex guide che raccoglie tutte le news del settore, il numero delle oasi del sesso a pagamento sarebbe balzato a 700, alcune delle quali anche nei quartieri bene.
E basta seguire tutti i calendari della movida a luci rosse berlinese per capire che la concorrenza tra gestori è altissima, così come la corsa alle hostess sempre nuove, spesso impiegate come esche per entrare nella lista della top 100 dei casini più in voga.
La bufala è in agguato
Un disegno stilizzato della stanza per dominatori e sadomaso del bordello Tiffany, a Berlino
Non è tutto oro quel che luccica. Secondo il sito italiano di estimatori Case di piacere, che a Berlino ha mandato propri inviati che hanno stilato pagelle e valutazioni, va premesso che, in realtà, solo un 15-20% delle ragazze, «metà delle quali arrivano dall’Est, seguìte da tedesche, turche, brasiliane, olandesi e anche un’italiana», in vetrina sui siti si trova poi in carne e ossa all’interno dei bordelli.
Il resto fa parte del book ingrossato negli anni e serve soprattutto per attrarre clienti. All’atto pratico, scrivono i frequentatori italiani, anche le entraîneuse all’apparenza migliori dell’Artemis potrebbero adoperarsi di più, sia per «qualità media, di poco sopra la sufficienza», sia per «livello di partecipazione» .
Niente da obiettare, al contrario, sul fattore igiene e sull’organizzazione generale della Las Vegas europea del sesso. E ci macherebbe altro, visto che siamo in Germania: una volta entrati, si viene schedati con un braccialetto al polso, poi massaggiati e ripuliti nella sauna. Per essere lindi come le prostitute, circa 450 mila in tutto il Paese, che svolgono con puntualità ed efficienza la professione su cui pagano le tasse.
Decisamente più alte le quotazioni delle ragazze del Tiffany (120 euro per 60 minuti), il «casino discreto dove i giorni sono molto più che lussuriosi», che nel suo elegante palazzo ospita anche la “stanza per i dominatori”, in stile a metà tra il barocco e il burlesque, riservata agli amanti del fetish e dei giochi sadomaso.
Al Kamilla la Dee, il «bordello extra classe di Berlino» dove le ragazze insegnano agli uomini la «scuola dell’amore», gli organizzatori reclutano per concorso le maggiorenni «desiderose di rendersi indipendenti» e che, testuali parole dalle pagine in italiano, «abbiano un’attitudine positiva verso l’uomo in generale, cervello e sense of humour».
Miseria e nobiltà
Uno dei corridoi del sontuoso casino Van Kampen, “il bell’etage” della Berlino bene.
Anche al bordello La Folie confessano candidamente di «essere continuamente alla ricerca di nuove accompagnatrici, dai 21 anni in su». Mentre l’elegante club Van Kampen, il “bell’etage“, sempre in italiano promette ai clienti «ventiquattro meravigliose ragazze tra i 18 e i 29 anni, in un appartamento da sogno su due piani, con 11 stanze arredate magnificamente e con condizioni igieniche di primissimo ordine».
L’ambiente è un sontuoso palazzo del quartiere bene di Wilmersdorf, arredato in stile ottocentesco: 20 minuti di coccole per 50 euro, 150 euro per un’ora di massaggi e sesso con protezione.
«Su vostra richiesta, quasi tutte le dame offrono svariati extra», anticipano i gestori. Di portata ben più nazionalpopolare invece il Pussy club nel sobborgo berlinese di Schönefeld, vicino all’aeroporto, che svende «20 minuti di sesso a 25 euro». Nei giorni di “Sonderangebot”, “offerta speciale”, bastano 70 euro per cibo, bevande e sesso usa e getta, rigorosamente all inclusive. (di Barbara Ciolli)
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