premetto che non voglio insegnare nulla a nessuno, ma ho vissuto 2 anni in Australia e mi fa piacere condividere la mia esperienza.
In Australia, trovai le cose più difficili. Nonostante vi trascorsi quasi due anni, conobbi poche ragazze disposte a fare l’amore con uno straniero.
Il razzismo infondato e giustificato solo dall’onta delle origini di ogni australiano è notorio, ma credo fosse anche una questione personale: non le trovavo attraenti e a differenza delle americane, erano meno sensuali, molto più fredde e austere, esclusi i momenti in cui bevevano fino a perdere il controllo di sé stesse e la dignità.
Ebbi qualche breve avventura, con ragazze poco interessanti, ricordo solo momenti di noia e dialoghi vuoti, come vuota è la loro cultura, ossessionati da stupide regole e da una sorta di sindrome da isolamento, che tende a farli sentire speciali, superiori, xenofobi e derisori nei confronti delle altre culture, prime fra tutte quella aborigena.
A Sydney, praticavo molto sport, lavoravo e la sera, preferivo uscire da solo, non trovavo eccitanti neppure le prostitute nei bordelli legalizzati di King’s Cross.Le australiane erano molto carine, prevalevano le bionde, di media statura e abbastanza formose, ma nonostante fossero gentile ed educate, molto più delle americane o delle italiane, avevano un atteggiamento distante: la loro cortesia si fermava alle buone maniere. Non vi era ombra di malizia nel loro sguardo. Alex ed io eravamo stranieri e questo suscitava sempre un po’ di diffidenza.
A differenza di Miami Beach, vedevo moltissime coppie mano nella mano, o baciarsi la sera sul lungomare, sembravano davvero innamorati e leggevo nello sguardo delle australiane fierezza e dignità. Erano ragazze serie, alle quali non sarei riuscito a fare una proposta di matrimonio fittizio in cambio di denaro, come avrei fatto con disinvoltura negli Stati Uniti, trovando anche riscontro.
Le informazioni ottenute erano fondate: non c’era per noi altra possibilità che trovare una fidanzata e sposarla entro la scadenza del visto, cioè 90 giorni dall’entrata nel Paese. Un mese era già trascorso. Per tirarci un po’ su il morale uscimmo qualche sera, il nostro amico ci presentò a tutti i buttafuori, era un pezzo grosso nella Gold Coast e così ci facevano entrincontroverso collettivoare senza pagare ogni sera in tutti i locali. Ci presentò molte ragazze, ma non erano il genere che avrei sposato.
Quando c’era lui in sala o alla porta, ci offriva da bere in continuazione, diceva sempre che prima o poi avremmo trovato lavoro, ma lui non ce lo offrì mai e forse, visto l’ambiente, fu meglio così. Alcuni mesi dopo leggemmo sul giornale locale che lui e un suo socio erano indagati per droga e stupro di una minorenne, avvenuto nell’ufficio di una delle sue discoteche. Come tutti i posti di turismo di massa, la Gold Coast non faceva eccezioni: la droga era ovunque ed erano pochi a non farne uso.
L’alcool invece era parte della cultura australiana e veniva largamente consumato senza eccezioni. La sera le strade erano piene di gente di ogni età, tutti ubriachi, che cantavano, gridavano e ridevano divertiti. Si potevano vedere figli reggere i genitori ubriachi o viceversa, ragazzine che inciampavano e cadevano a terra, altre che vomitavano lungo le strade. Nessuno era aggressivo, si divertivano, e la polizia aveva apposite camionette dove caricava chi aveva alzato troppo il gomito e lo teneva in cella una notte.
C’era una sorta di collaborazione tra agenti e ubriachi, nessuno opponeva resistenza, faceva parte della serata. La mattina seguente sarebbero stati rilasciati. Con i guidatori in stato di ebbrezza era un’altra storia: la legge era molto severa, sia nella pubblicità attraverso i media che lungo le strade, nei fatti. Regolarmente nelle vie del centro veniva fatto ai guidatori il test con il palloncino, se venivi trovato positivo per te era finita! Come diceva lo slogan!
La multa arrivava fino a 2.500$ oltre a perdere la patente e a lavorare gratis due settimane per la comunità. In aggiunta a tutto ciò dovevi frequentare un corso teorico per alcoolisti e pagartelo. Chiunque fosse dotato di un minimo d’intelligenza, la sera se voleva ubriacarsi usciva in taxi. Le sbronze avvenivano solo nel weekend, almeno per le persone regolari e presto imparai che il miglior giorno per richiedere le carte di credito alle banche era il venerdì pomeriggio, quando le impiegate erano già con la testa al pub. Mai il lunedì, perché tutti erano di pessimo umore e con il mal di testa, bastava il mio accento per irritarli e negarmi la richiesta.
Un signore italiano ci disse «L’Australia è troppo bella» diceva, nessuno andava di fretta, le tasse che pagavi al governo erano eque, l’IVA era solo al 10% ed era stata immessa solo di recente, ma la pagavano tutti. Non vi era corruzione, tanto meno criminalità, i servizi pubblici e la sanità erano i tra i migliori del mondo e completamente gratuiti. Tecnologicamente, erano più avanti di noi almeno di vent’anni e il paese era provvisto di ogni ricchezza. Il paesaggio era incantevole così come lo erano le donne, l’importante era trovare quella giusta. Lui era stato fortunato, in un paese dove i divorzi superano il 50% e nel quale le leggi prevedono tu dia la metà dei tuoi averi dopo solo sei mesi che convivi con una ragazza, e viincontroverso collettivoceversa. Sposarsi un’australiana è come giocare alla roulette russa, ci disse un giorno. Conobbi diverse ragazze, ma non ebbi mai rapporti intimi con loro. Nonostante fossero molto belle, le trovavo banali, sciocche e non mi piaceva che bevessero così tanto.
Gli australiani sono un popolo relativamente nuovo, con una cultura pressoché inesistente. Geneticamente discendono quasi tutti dai peggiori criminali d’Inghilterra, essendo stata l’Australia nell’ottocento una colonia penale. Di questo sicuramente si vergognano, a livello di inconscio collettivo, e come reazione cercano spesso di sminuire le qualità degli altri paesi, ma il loro razzismo è infondato, mancando dello spessore storico e culturale per poter discriminare. Nonostante tutto, non perdono occasione per farlo, chiamando Wog (western oriental gentleman) tutti quelli con la pelle olivastra. Per gli australiani, l’immagine dell’emigrato era rimasta quella di chi arrivò nel dopoguerra con il biglietto della nave pagato dal loro governo, per andare a tagliare la canna da zucchero o la foresta tropicale, dove ora corrono le autostrade che portano al Nord. Come tutti gli abitanti delle isole, più ancora degli inglesi, sembravano affetti daincontroverso collettivolla “sindrome da isolamento”, la quale per conseguenza, li faceva sentire meglio di tutti gli altri popoli.
Una volta accettato questo, non mi irritavano neanche più: ascoltavo i loro monologhi sui loro vini, che decantavano quali migliori del mondo, e sugli innumerevoli vantaggi dell’essere un cittadino australiano. Praticamente gli australiani vivono per ubriacarsi...
Ovviamente questa era la Gold Coast, nelle città come Melbourne o Sydney c’erano anche persone normali, con dei valori e un’etica morale. Iniziai a capire che nel Queensland, come in tutti i posti di mare, la gente è più superficiale, legge meno libri, culturalmente è più povera e spesso vive di espedienti o di parassitismo. Investe molto sul proprio aspetto fisico, è più viziosa e sviluppa tecniche di seduzione per far presa sui turisti di passaggio. Gli abitanti dei luoghi di villeggiatura, finiscono con il diventare loro stessi parte delle attrazioni turistiche. Anche i truffatori non mancavano nell’elenco di soggetti che vivevano sulla Gold Coast, proprio come
l'Australia pur essendo un paese che non ho mai messo piede, mi ha dato sempre l'idea dove viverci ti da quella sensazione di noia e solitudine, pur essendo un paese bellissimo da visitare lo farei solo da turista, gli australiani a pelle mi sembrano persone molto grezze , senza una cultura ben definita' , che poi l'Australia oltre alle piu' famose Sidney, Melbourne, Brisbane, Adelaide e Perth cosa c'e' ? il vuoto piu' assoluto, un continente dove ci sono 4 persone per ogni km quadro, si e vero grandi spazi illimitati e incontaminati, ma da spaccarsi i coglioni, poi uno si meraviglia se la gente si ubriaca dalla mattina alla sera, mi viene in mente quando vivevo in Norvegia, paese stupendo, pulito, servizi eccellenti, dopo un anno sono finito all'ospedale per esaurimento nervoso e fegato andato a pezzi , maremma loro !!
Io ci vivo da otto mesi e penso che se nei cosidetti paesi sviluppati c'è un buco del culo quello si chiama Italia......
Da italiano nella città in cui mi trovo non ho mai avuto problemi, anzi a dirla tutta siamo la razza vista meglio.
In televisione si parla spessissimo del nostro paese e del nostro cibo, attualmente ogni giovedi sera sul canale principale in prima serata e non solo.
Considero gli italiani generalmente molto più provinciali di loro....addirittura siamo razzisti tra di noi, non solo con gli altri ( terroni/polentoni ricorda qualcosa?)
Poi non parlo di buste paga e servizi perchè il paragone è ridicolo e impietoso....
Opinione mia....chiaramente rispetto quelle altrui
Insomma passano la vita ad ubriacarsi maledicendo il mondo intero aldila' della barriera corallina??? E niente piu' !?! :-S
Come dice il Prode fratello kangurato @CCSP credo che ci sia di piu'. Senno' il famoso meltin' pot, i servizi, la qualita' della vita, la natura, il lavoro e tutto il resto che ha fatto per anni dell'Australia terra di immigrazione...dove sta' ??? :-"
sicuramente le esperienze personali fanno avere una visione diversa da persona a persona, ma credo che dei punti fissi per cui si possa dire che l'Australia, sotto molti punti di vista, valga ancor bene una Messa, ci siano.
:-bd
La Vita sara' qualcosa senza senso, quando al Mondo saranno scomparsi l'ultimo Pazzo e l'ultimo Poeta...
E senti il diritto di sentirti Leggero. ( Ligabue )
Io non ci sono mai stato e quindi non ho un'opinione in proposito. Un paio di amici miei ci hanno vissuto un anno e mi hanno però raccontato cose molto positive (qualità di vita, divertimento, carattere degli australiani, gnocca....). L'unica nota negativa (a parte essere seriamente isolati dal resto del mondo), è che ormai il lavoro comincia ad essere difficile da trovare anche lì: a quanto pare il periodo delle vacche grasse è terminato da un bel pezzo e la migrazione definitiva nel paese dei canguri diventa sempre più ardua a meno che non si abbiano delle competenze molto specifiche e molto richieste (ed un conseguente datore di lavoro che dunqui sia disposto a sobbarcarsi la tua pratica di immigrazione).
"Vagina": condotto che unisce l'utero al dilettevole.
Salve a tutti gt! Leggendo i vari commenti posso dire che anche io mi trovo in aussie da un bel po' di tempo. Mi trovo in western a perth. Apparte la marea di amici e parenti che ho posso dire che la città e' vivibile e piena di regole e quant altro. C'è gente onesta e sopratutto se sai fare riesci a ficcare free. Ognuno ha le sue esperienze e quant altro, ma io posso dire da parte mia che per la qualità della gnocca alto, per la vivibilità ancor più alto e per il divertimento alto! Questo e' il mio voto. Se si cerca disperatamente trombare allora conviene andare in thai poiché il pay li governa!
Recensioni perfette.rispecchiano quello che ho vissuto in 2 anni di australia.a parte le scappatelle free post discoteca con annessa chiamata di taxi da parte di lei il mattino successivo e amicizie sincere, ti lascia un senso di vuoto dovuto alla loro mancanza di cultura e valori.medio alta qualita dei vini a buoni prezzi per chi e amatore..
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shapiro
12/03/2013 | 07:38
Newbie
premetto che non voglio insegnare nulla a nessuno, ma ho vissuto 2 anni in Australia e mi fa piacere condividere la mia esperienza.
In Australia, trovai le cose più difficili. Nonostante vi trascorsi quasi due anni, conobbi poche ragazze disposte a fare l’amore con uno straniero.
Il razzismo infondato e giustificato solo dall’onta delle origini di ogni australiano è notorio, ma credo fosse anche una questione personale: non le trovavo attraenti e a differenza delle americane, erano meno sensuali, molto più fredde e austere, esclusi i momenti in cui bevevano fino a perdere il controllo di sé stesse e la dignità.
Ebbi qualche breve avventura, con ragazze poco interessanti, ricordo solo momenti di noia e dialoghi vuoti, come vuota è la loro cultura, ossessionati da stupide regole e da una sorta di sindrome da isolamento, che tende a farli sentire speciali, superiori, xenofobi e derisori nei confronti delle altre culture, prime fra tutte quella aborigena.
A Sydney, praticavo molto sport, lavoravo e la sera, preferivo uscire da solo, non trovavo eccitanti neppure le prostitute nei bordelli legalizzati di King’s Cross.Le australiane erano molto carine, prevalevano le bionde, di media statura e abbastanza formose, ma nonostante fossero gentile ed educate, molto più delle americane o delle italiane, avevano un atteggiamento distante: la loro cortesia si fermava alle buone maniere. Non vi era ombra di malizia nel loro sguardo. Alex ed io eravamo stranieri e questo suscitava sempre un po’ di diffidenza.
A differenza di Miami Beach, vedevo moltissime coppie mano nella mano, o baciarsi la sera sul lungomare, sembravano davvero innamorati e leggevo nello sguardo delle australiane fierezza e dignità. Erano ragazze serie, alle quali non sarei riuscito a fare una proposta di matrimonio fittizio in cambio di denaro, come avrei fatto con disinvoltura negli Stati Uniti, trovando anche riscontro.
Le informazioni ottenute erano fondate: non c’era per noi altra possibilità che trovare una fidanzata e sposarla entro la scadenza del visto, cioè 90 giorni dall’entrata nel Paese. Un mese era già trascorso. Per tirarci un po’ su il morale uscimmo qualche sera, il nostro amico ci presentò a tutti i buttafuori, era un pezzo grosso nella Gold Coast e così ci facevano entrincontroverso collettivoare senza pagare ogni sera in tutti i locali. Ci presentò molte ragazze, ma non erano il genere che avrei sposato.
Quando c’era lui in sala o alla porta, ci offriva da bere in continuazione, diceva sempre che prima o poi avremmo trovato lavoro, ma lui non ce lo offrì mai e forse, visto l’ambiente, fu meglio così. Alcuni mesi dopo leggemmo sul giornale locale che lui e un suo socio erano indagati per droga e stupro di una minorenne, avvenuto nell’ufficio di una delle sue discoteche. Come tutti i posti di turismo di massa, la Gold Coast non faceva eccezioni: la droga era ovunque ed erano pochi a non farne uso.
L’alcool invece era parte della cultura australiana e veniva largamente consumato senza eccezioni. La sera le strade erano piene di gente di ogni età, tutti ubriachi, che cantavano, gridavano e ridevano divertiti. Si potevano vedere figli reggere i genitori ubriachi o viceversa, ragazzine che inciampavano e cadevano a terra, altre che vomitavano lungo le strade. Nessuno era aggressivo, si divertivano, e la polizia aveva apposite camionette dove caricava chi aveva alzato troppo il gomito e lo teneva in cella una notte.
C’era una sorta di collaborazione tra agenti e ubriachi, nessuno opponeva resistenza, faceva parte della serata. La mattina seguente sarebbero stati rilasciati. Con i guidatori in stato di ebbrezza era un’altra storia: la legge era molto severa, sia nella pubblicità attraverso i media che lungo le strade, nei fatti. Regolarmente nelle vie del centro veniva fatto ai guidatori il test con il palloncino, se venivi trovato positivo per te era finita! Come diceva lo slogan!
La multa arrivava fino a 2.500$ oltre a perdere la patente e a lavorare gratis due settimane per la comunità. In aggiunta a tutto ciò dovevi frequentare un corso teorico per alcoolisti e pagartelo. Chiunque fosse dotato di un minimo d’intelligenza, la sera se voleva ubriacarsi usciva in taxi. Le sbronze avvenivano solo nel weekend, almeno per le persone regolari e presto imparai che il miglior giorno per richiedere le carte di credito alle banche era il venerdì pomeriggio, quando le impiegate erano già con la testa al pub. Mai il lunedì, perché tutti erano di pessimo umore e con il mal di testa, bastava il mio accento per irritarli e negarmi la richiesta.
Un signore italiano ci disse «L’Australia è troppo bella» diceva, nessuno andava di fretta, le tasse che pagavi al governo erano eque, l’IVA era solo al 10% ed era stata immessa solo di recente, ma la pagavano tutti. Non vi era corruzione, tanto meno criminalità, i servizi pubblici e la sanità erano i tra i migliori del mondo e completamente gratuiti. Tecnologicamente, erano più avanti di noi almeno di vent’anni e il paese era provvisto di ogni ricchezza. Il paesaggio era incantevole così come lo erano le donne, l’importante era trovare quella giusta. Lui era stato fortunato, in un paese dove i divorzi superano il 50% e nel quale le leggi prevedono tu dia la metà dei tuoi averi dopo solo sei mesi che convivi con una ragazza, e viincontroverso collettivoceversa. Sposarsi un’australiana è come giocare alla roulette russa, ci disse un giorno. Conobbi diverse ragazze, ma non ebbi mai rapporti intimi con loro. Nonostante fossero molto belle, le trovavo banali, sciocche e non mi piaceva che bevessero così tanto.
Gli australiani sono un popolo relativamente nuovo, con una cultura pressoché inesistente. Geneticamente discendono quasi tutti dai peggiori criminali d’Inghilterra, essendo stata l’Australia nell’ottocento una colonia penale. Di questo sicuramente si vergognano, a livello di inconscio collettivo, e come reazione cercano spesso di sminuire le qualità degli altri paesi, ma il loro razzismo è infondato, mancando dello spessore storico e culturale per poter discriminare. Nonostante tutto, non perdono occasione per farlo, chiamando Wog (western oriental gentleman) tutti quelli con la pelle olivastra. Per gli australiani, l’immagine dell’emigrato era rimasta quella di chi arrivò nel dopoguerra con il biglietto della nave pagato dal loro governo, per andare a tagliare la canna da zucchero o la foresta tropicale, dove ora corrono le autostrade che portano al Nord. Come tutti gli abitanti delle isole, più ancora degli inglesi, sembravano affetti daincontroverso collettivolla “sindrome da isolamento”, la quale per conseguenza, li faceva sentire meglio di tutti gli altri popoli.
Una volta accettato questo, non mi irritavano neanche più: ascoltavo i loro monologhi sui loro vini, che decantavano quali migliori del mondo, e sugli innumerevoli vantaggi dell’essere un cittadino australiano. Praticamente gli australiani vivono per ubriacarsi...
Ovviamente questa era la Gold Coast, nelle città come Melbourne o Sydney c’erano anche persone normali, con dei valori e un’etica morale. Iniziai a capire che nel Queensland, come in tutti i posti di mare, la gente è più superficiale, legge meno libri, culturalmente è più povera e spesso vive di espedienti o di parassitismo. Investe molto sul proprio aspetto fisico, è più viziosa e sviluppa tecniche di seduzione per far presa sui turisti di passaggio. Gli abitanti dei luoghi di villeggiatura, finiscono con il diventare loro stessi parte delle attrazioni turistiche. Anche i truffatori non mancavano nell’elenco di soggetti che vivevano sulla Gold Coast, proprio come
sulle coste della Florida.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVmatt_sw
03/03/2014 | 00:24
Newbie
Ciao Shapiro, bella recensione, che prende in considerazione molti aspetti.
Incredibile comunque, se non ci fosse stato scritto "Australia", avrei messo la mano sul fuoco che stavi parlando della Svezia..
INCONTRA DONNE VOGLIOSEivan_drago
03/03/2014 | 00:37
Gold
E pensare che li facevo molto ma molto friendly . Sulla vicina new zeland , ho recensioni opposte. Bella recensione ,leggendola sembrava di essere li.
Ti spiezzo in due.
Anzi no ti lecco la passerina.
luca77
03/03/2014 | 01:25
Newbie
Pensavo scopassero di più,ma le relazioni combinate per grattarsi i 'gioelli' sulle coste calde del queensland non funzionano?
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in ItaliaEsploratore02
03/03/2014 | 04:28
Newbie
...se dicevi di essere un albanese emulando in qualche modo anche i loro modi sicuramente chiavavi, ad anche di brutto: visto cogli occhi miei! ;-)
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàviva_la_susina
03/03/2014 | 05:06
Silver
questo non fa che confermare che l'australia é l ultimo buco di culo al mondo in cui finirei ad
andare a vivere... bastonate a tutti gli ignoranti che ne decantano le false lodi!!! p.s. complimenti per la recensione absolutely remarkable!
Viaggiatore3004
03/03/2014 | 05:15
Gold
l'Australia pur essendo un paese che non ho mai messo piede, mi ha dato sempre l'idea dove viverci ti da quella sensazione di noia e solitudine, pur essendo un paese bellissimo da visitare lo farei solo da turista, gli australiani a pelle mi sembrano persone molto grezze , senza una cultura ben definita' , che poi l'Australia oltre alle piu' famose Sidney, Melbourne, Brisbane, Adelaide e Perth cosa c'e' ? il vuoto piu' assoluto, un continente dove ci sono 4 persone per ogni km quadro, si e vero grandi spazi illimitati e incontaminati, ma da spaccarsi i coglioni, poi uno si meraviglia se la gente si ubriaca dalla mattina alla sera, mi viene in mente quando vivevo in Norvegia, paese stupendo, pulito, servizi eccellenti, dopo un anno sono finito all'ospedale per esaurimento nervoso e fegato andato a pezzi , maremma loro !!
Viaggiatore4960
03/03/2014 | 09:34
Newbie
Io ci vivo da otto mesi e penso che se nei cosidetti paesi sviluppati c'è un buco del culo quello si chiama Italia......
Da italiano nella città in cui mi trovo non ho mai avuto problemi, anzi a dirla tutta siamo la razza vista meglio.
In televisione si parla spessissimo del nostro paese e del nostro cibo, attualmente ogni giovedi sera sul canale principale in prima serata e non solo.
Considero gli italiani generalmente molto più provinciali di loro....addirittura siamo razzisti tra di noi, non solo con gli altri ( terroni/polentoni ricorda qualcosa?)
Poi non parlo di buste paga e servizi perchè il paragone è ridicolo e impietoso....
Opinione mia....chiaramente rispetto quelle altrui
INCONTRA DONNE VOGLIOSEViaggiatore2470
03/03/2014 | 09:58
Gold
Insomma passano la vita ad ubriacarsi maledicendo il mondo intero aldila' della barriera corallina??? E niente piu' !?! :-S
Come dice il Prode fratello kangurato @CCSP credo che ci sia di piu'. Senno' il famoso meltin' pot, i servizi, la qualita' della vita, la natura, il lavoro e tutto il resto che ha fatto per anni dell'Australia terra di immigrazione...dove sta' ??? :-"
sicuramente le esperienze personali fanno avere una visione diversa da persona a persona, ma credo che dei punti fissi per cui si possa dire che l'Australia, sotto molti punti di vista, valga ancor bene una Messa, ci siano.
:-bd
La Vita sara' qualcosa senza senso, quando al Mondo saranno scomparsi l'ultimo Pazzo e l'ultimo Poeta...
E senti il diritto di sentirti Leggero. ( Ligabue )
Avv.Randelloni
03/03/2014 | 12:50
Newbie
Insomma, ti è andata maluccio in Australia....
Io non ci sono mai stato e quindi non ho un'opinione in proposito. Un paio di amici miei ci hanno vissuto un anno e mi hanno però raccontato cose molto positive (qualità di vita, divertimento, carattere degli australiani, gnocca....). L'unica nota negativa (a parte essere seriamente isolati dal resto del mondo), è che ormai il lavoro comincia ad essere difficile da trovare anche lì: a quanto pare il periodo delle vacche grasse è terminato da un bel pezzo e la migrazione definitiva nel paese dei canguri diventa sempre più ardua a meno che non si abbiano delle competenze molto specifiche e molto richieste (ed un conseguente datore di lavoro che dunqui sia disposto a sobbarcarsi la tua pratica di immigrazione).
Giupee11
17/03/2014 | 08:43
Newbie
Salve a tutti gt! Leggendo i vari commenti posso dire che anche io mi trovo in aussie da un bel po' di tempo. Mi trovo in western a perth. Apparte la marea di amici e parenti che ho posso dire che la città e' vivibile e piena di regole e quant altro. C'è gente onesta e sopratutto se sai fare riesci a ficcare free. Ognuno ha le sue esperienze e quant altro, ma io posso dire da parte mia che per la qualità della gnocca alto, per la vivibilità ancor più alto e per il divertimento alto! Questo e' il mio voto. Se si cerca disperatamente trombare allora conviene andare in thai poiché il pay li governa!
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàpistolero
18/04/2014 | 16:44
Gold
Viaggiatore4960
18/04/2014 | 16:59
Newbie
@Littletruths
:-))
=D>
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVpistolero
18/04/2014 | 17:10
Gold
No, grazie, non abballo. :bz
@CCSP & @aurelius
:-))
INCONTRA DONNE VOGLIOSEronnyeronnye
15/08/2014 | 23:53
Newbie
Recensioni perfette.rispecchiano quello che ho vissuto in 2 anni di australia.a parte le scappatelle free post discoteca con annessa chiamata di taxi da parte di lei il mattino successivo e amicizie sincere, ti lascia un senso di vuoto dovuto alla loro mancanza di cultura e valori.medio alta qualita dei vini a buoni prezzi per chi e amatore..
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!scenar
14/09/2014 | 06:14
Newbie
shapiro per cuccare ė meglio Melbourne o Sidney..parlo di vita notturna ..io sono un patito del Latino Americano..
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in ItaliaChessur
14/07/2015 | 18:13
Newbie
ok... non dovevo leggerlo sto articolo xD
dalla florida ad agosto mi muovo nel queensland... -.-'' il tutto corredato da una Ragazza Australiana di origine inglese... :/ ahahahhaha
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