Andiamo

Gnocca travel a Zanzibar a Spice Islands

@FlautoMagico

Quei bei letti con materasso alto e la zanzariera (anche zan sta per zanzariera :-)) )

mi hanno dato piacevoli ricordi,

la rece e molto carina, forse magari era meglio se l'aprivi indipendente alla mia, cosi' avevi altri confronti con gli utenti :-) vabbe' ad ogni modo la stai continuando qui... oramai e' andata ;-)


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@flautomagico hai ragione sono un pò impaziente, ma la mia è sana curiosità per una località che sto valutando seriamente per un prossimo GT.

Mi interessa, oltre alle tue avventure in camera , anche avere qualche info su dove andare, cosa fare, dove si possono fare buoni incontri etc.. quindi non ti preoccupare di effettuare dissolvenze :-P

alla prossima puntata!

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@dump alla prossima e poi alla penultima puntata allora!

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BB.

Mentre viaggio in taxi da stone town diretto a nord vorrei lasciarmi andare a qualche riflessione con i fratelli. Anzitutto, per i miei gusti il taxi costa troppo e corre anche troppo. 50 dollari mi sembrano una follia, a quel prezzo vi fate pranzo, cena e colazione con una bella Gnocca, mentre lei si fa voi negli intervalli. Invece mi tocca sorbire un taxinaro con il sorrisone alla saddam hussein che ha appena vinto alla lotteria. Meglio allora prenotare un beach transfer, una sorta di mini pulmino che fa la spola tra i resort e la capitale per 10 dollari, e se ci dice bene fraternizziamo pure con l'americanina seduta dietro, stufa delle amichette e a caccia di emozioni forti. Se invece abbiamo proprio il mal d'africa e qualche oretta di tempo, ci andiamo a prendere un daladala alla stazione, che non è una bevanda allo zenzero ma il bus che usano i nativi. Non saliamo subito, rimaniamo un pò in disparte con aria distratta ma guardandoci bene le persone che salgono e partono. Appena vediamo una tipetta rigorosamente senza velo che ci aggrada saltiamo su e fraternizziamo. Ovviamente la tipa non scende senza lasciarci il numero. Se invece magari lavora in un resort diverso dal nostro la seguiamo perchè siamo esperti Gnoccatravelers e ci siamo ben guardati dal prenotare in bassa stagione...

Nel frattempo io e saddam siamo arrivati al resort. Scendo al mnarani beach cottages perchè ho sentito che è una zona dove la marea è poca (non è vero) e perchè memore di Goa e Phu Quoc cercavo una stanza con accesso diretto alla spiaggia. Diciamo che la cosa funziona solo sulla carta, perchè in realtà l'alta marea il 50% delle volte vi blocca l'accesso e quindi tocca passare dall'entrata principale. Per l'altro 50% personalmente mi ha detto malissimo perchè davanti al mio bungalow stazionava in permanenza un energumeno con l'unico cane lupo di zanzibar, e quindi ad ogni rientro mi beccavo

1) abbaiata furiosa di alsaziano

2) fascio di luce in faccia

3) colpo di frusta di guinzaglio teso allo spasimo

4) guaito di cane colpito da torcia in bocca

In generale più il resort è piccolo e più è facile entrare accompagnati. Strutture più grandi tipo hilton, amani o z hotel (parlo della zona di nungwi) hanno un discreto servizio di guardia che si è dimostrato molto ostile (l'hanno pure fermata) al passaggio mio e della mia girl. Altra tecnica è prendere una doppia con un piccolo sovrapprezzo e presentare la tipa come compagna di viaggio, dopo un pò mangiano la foglia ma ormai la tipa l'avete timbrata lato mittente e si spera anche lato destinatario.

Altra nota riguarda i beach boys, cazzuti ed implacabili, a cui con riluttanza dedichiamo il post: la vera rivelazione in negativo della vacanza, se li conosci non li eviti lo stesso. Innanzi tutto non fatevi ingannare dal nome, questi girano anche in moto e non basta evitare il bagnasciuga. Il primo giorno mi addentro per un kilometro in mare grazie alla bassa marea, finchè non vedo un puntino all'orizzonte che cammina sull'acqua e che alla fine si rivela essere non gesù ma l'apostolo Bb. in pieno strike tattico. In realtà essendo appena arrivato ed avendo la pelle bianca ero un bersaglio visibilissimo sul radar, ergo abbronzatevi. Comunque non ve ne liberate più finchè non acquistate un tour da qualche parte. Se poi amate le bianche in assetto granturismo consiglio un sunset tour oppure un tour con sosta in spiaggia, leggendo il prossimo post capirete perchè.

Personalmente ho avuto qualche fastidio dai Bb. perchè andando a cercarmi una icebreaker sul lungomare (una ragazza molto appariscente che invitate al bar per far incuriosire le altre) e parlando con varie girl alla fine sono stato avvicinato da un paio ed invitato a cambiare aria. Questi sanno tutto e vedono tutto: dopo essermi fatto il primo tour, ogni santo giorno il Bb. riusciva a beccarmi ancora e proporre 'sto cacchio di spice tour (no, non è un'ingroppata con le spice girls). Al limite prendeteli in contropiede e fateli lavorare a vostro vantaggio, ad es. potete chiedergli di trovare una girl per voi (a mali estremi...) oppure ancora meglio se siete accompagnati dalla local girl (io avevo P.) fatele fare da interprete e guardia del corpo. Funziona, funziona eccome.

In finale, Bb. meglio perderli che trovarli. A proposito, non parlo di beach girls perchè proprio non ce n'erano, ed io ho girato parecchio, credetemi. Sarà la bassa stagione. Un giorno poi vedo due africane passeggiare sulla spiaggia, e per amore dei fratelli e voglia di fare un bel report mi butto all'inseguimento: ma niente, erano due turiste tanzaniane in vacanza. Naturalmente non ho voltato le spalle, ma le ho classificate come international e sono passato all'approccio. Dettagli al prossimo post.

Alla prossima con la wonderful Be. e una comparsata di P.

DISCLAIMER: non ho trombato Bb. in fotografia, quindi niente ironie. A richiesta esibisco certificato dai gestori di Gnoccatravel controfirmato da @zest

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BE.

Lo so che sono a zanzibar e devo andare a caccia di zanzarine, ma qui al nord dell'isola butta male e tocca un po' arrotondare con qualche straniera, se no poi i fratelli sfottono. Un paio di indigene in tubino rosso ad onor del vero le abbiamo anche avvistate, ma sempre di sfuggita e nelle braccia di qualcun altro. Anche il resort è popolato da figure un pò scialbe, e come confermatoci dal cameriere, bassa stagione è. Anzi una settimana prima il posto era pure pieno come un uovo. Ecchecazzo. Vabbè magari perderemo in quantità ma avremo più calma per dedicarci a qualche situazione promettente. Adocchio anche una cameriera, altra grande sorpresa della vacanza, ma ancora non è il suo momento, e porta pure un accenno di velo piuttosto ammosciante.

Mi aggiro quindi tra resort e spiaggia come un leone in gabbia, deciso a sbranare qualche backpacker, una di quelle turiste del nord del mondo che da sempre affollano lidi come goa, thailandia e ora zanzibar. Confesso però di giocare in casa: sul posto di lavoro è un passaggio continuo di fighette da tutto il mondo, la lingua la padroneggio bene e siccome queste fanciulle in fiore in fondo le adoriamo col tempo ho imparato gli approcci giusti per andare in buca.

Rivediamoci allora in moviola qualche azione sul campo di gioco ad uso dei fratelli. Cominciamo con una semplice passeggiata sulla spiaggia, dove ignorando qualche coppietta di turiste dall'andatura rigida (e frigida) come cosacchi, mi diletto a raccogliere una conchiglia ogni tanto, che getto in mare non appena se ne trovo un'altra più bella. Quando si dice la coerenza. Mi appare alla fine un'esile figlia dei fiori, uno splendore di ragazza intenta anche lei a raccogliere conchiglie. Non me la posso far scappare ma non voglio neanche darle l'assalto come l'odiato beach boy. Ce l'ho davanti ormai, vado in contropiede, la fermo con un sorriso, ricambiato, con semplicità le regalo la mia conchiglia ed esco di scena così, lasciandola meravigliata. Intanto mi guardo in giro, pochi alberghi e la spiaggia è stretta, sono sicuro di ritrovarla. Ma eri la magnifica Be., e sarai tu a trovarmi.

Altra azione, il tour in barca. Consigliato quello al tramonto oppure all'isola di mnemba con pranzo sulla spiaggia. L'ambiente è piccolo e basta poco per capire dove tirare in porta. Se siamo in compagnia anche meglio, parliamo e facciamo capire di essere italiani, qualcuna interessata si trova sempre. Se poi ci guarda e si tocca i capelli come un tic quando pensa di non essere vista, è un calcio di rigore facile facile. Io mi sono divertito a fare qualche palleggio, niente gol però.

Ultimo scenario, il café del mar, cioè il bar che al tramonto si riempie di fanciulle in contemplazione. Dov'ero io i posti giusti erano il cholo bar ed il mangi bar, ma posti così ci sono dappertutto. Qui si comincia a giocare già dal tardo pomeriggio, il problema è che non siamo soli, troveremo sempre un personaggio tipo vikingo surfista e tatuato oppure iulio iglesias di bianco vestito che sono lì per Gnoccare come noi. E' imperativo batterli, parliamo italiano, offriamo da bere, facciamo gli sbruffoni oppure indossiamo qualcosa di riconoscibile (io avevo un panama bianco). Tutto pur di farsi notare dalle passerotte, e quando ci ricapitano così tante in un posto solo? Se poi vogliamo vincere facile facile, andiamoci con una strafiga, e avremo addosso gli occhi di tutte. Certo mi direte, se ci ho già la strafiga, che minkia ci vado a fare al bar? Eh no, la tipa fa da icebreaker, non ve la dovete spupazzare ma usarla solo per rompere il ghiaccio con le altre. Poi fate voi.

Io ho avvicinato la perla giusta dopo qualche tentativo, con tecnica da beach boy: non era il mio tipo, sul volgare ma perfetta in bikini e occhiali da sole. E' bastato dirle (qui serviva la lingua) che dovevo portare dieci clienti al bar entro il tramonto per avere drink gratis per tutta la notte... e guarda guarda, la decima era lei... si è fiondata entusiasta, si è fatta il suo drink e poi si è fatta offrire cocktail fino al tramonto (una british, sono spugne) felice come se avesse vinto alla lotteria, sotto gli occhi ammirati di molte fanciulle. Il giorno dopo comunque sono passato alla cassa, e sono diventato il beniamino di un tavolo di americane, caciarone e molto divertenti. Da bravo mascalzone latino le ho puntate tutte e cinque quando invece avrei dovuto lavorarmene una alla volta e portarmela in tana. Risultato, niente coppa america. Non rifate il mio errore, ok? Però quanto ci siamo molto divertiti, queste ballano pure sui tavoli.

Nel frattempo, visto che il pericolo di beccarsi un rigore era comunque concreto, avevo deciso di convocare in campo il maradona della situazione, e cioè P. (che gli somiglia pure), per l'ultimo paio di giorni. La piccola poi si beccherà un nuovo game over perchè il livello di gioco successivo sarà in un resort in un'altra isola, posto da ricchi ma perfetto per una settimana romantica con Gnocca high class. Questa volta ci vado da solo per esplorare il posto e godermi un intervallo tra i due tempi della partita (anche se finirò invece a parare i rigori). Appena rivedo P. parto subito in contropiede e le chiedo della famiglia e se stanno tutti bene. Family is fine mi dice, stanno tutti bene, poi capisce e si ricorda all'improvviso della madre morente che deve andare a trovare al capezzale a dar es salaam. Bella storia, la mamma è la mamma, piango caldi lacrimoni e prometto che metterò mano al portafogli, il talento va premiato. 50 kscellini per l'esattezza, tutti meritati però.

Devo a P. un bel momento della vacanza, durante il tour di cui sopra mi accompagno con lei per sparigliare un pò con gli altri compagni di viaggio e mi diverto ad insegnarle a nuotare sotto gli occhi incuriositi di molte fanciulline, che al ritorno si divertiranno a stuzzicarmi davanti a P. facendola ingelosire non poco. Qui comincia anche una specie di sua depressione che durerà fino alla fine della vacanza, senza quasi mangiare e uscire dalla camera, cosa che però non le toglie la voglia di trombare.

L'ultima notte prima della partenza ho appena cenato in hotel da solo, P. è andata già a dormire. Il morale è basso, posti dove bazzicare ne ho ma nessuna nuova conquista oltre a qualche contatto su facebook. Il telefonino è muto, chi doveva avere il mio numero ce l'ha, compresa qualche turista che però non usa schede telefoniche locali. Siccome siamo a venerdì o sabato, ho pure attivato Charles, il tuttofare del posto, per farmi portare alla disco locale del villaggio, hai visto mai. Sempre meglio di stone town che mi costerebbe un cento euri solo di taxi. Che dire, ad un certo punto la ruota della fortuna comincia a girare nel verso giusto ed esce il mio numero, il primo di tanti. Al bar c'è qualche cliente nuova, ed anche i tipi inglesi che viaggeranno con me al resort. Davanti al biliardo si parla di una coppia di ragazze in partenza con noi, ottima info.

Una ragazza al bancone mi sta fissando da un poco, me la ricordo la tipa ma dove l'ho già vista? Chiacchiero a voce alta con gli altri, la ignoro però mi faccio sentire per bene e gioco a fare il simpatico della compagnia. La tipa non stacca gli occhi, alla fine decido che ho fatto abbastanza e mi siedo accanto a lei. Bum! Ora ti riconosco, sei la tipa della conchiglia, ti chiami Be. e sei norvegese. Magnifica. La conchiglia l'hai anche tenuta, mi dici che è la più bella che hai trovato. Flirtiamo per tutta la serata come se ci conoscessimo da sempre, parliamo della vita, di lei e del dolore che non va via per un'amica scomparsa in circostanze tragiche. Sei lì in vacanza per il week-end, in realtà sei la coordinatrice di una ong ed eri arrivata per vedere lo stato dei progetti nell'isola. Sei una ragazza giovane ma già con molte responsabilità, ed hai dei lati dark molto interessanti. Mi ritorna in mente tutto quello che ho imparato da Qi Mai e ne faccio buon uso. Non so quanto tempo è passato, Charles non si fa vivo, neanche posso portarla nella disco. Cerco ad ogni occasione di parlare male della mia stanza, in realtà è il bungalow più grande del posto, ma P. è lì che mi aspetta e devo girare al largo. C'è bassa marea, il momento è arrivato e ti propongo una passeggiata sulla spiaggia. Tu esiti, non sei convinta, vorresti andare a letto presto.

Ora tocca colpire e colpire duro. Sapevo che mi avresti detto così le dico. Sei una brava ragazzina (girl) e le brave ragazze vanno a letto presto. Ti offendi, non ci stai a fare la brava ragazza, anche se il giorno prima raccoglievi conchiglie. Mi prendi per mano e mi porti in spiaggia. Vediamo quale demone ho evocato, la sabbia è calda e umida, come la sua bocca. La stringo e non la mollerò più, lei come tutte le nordbo si scoglie dopo qualche coccola. Poi mi racconterai che da quando mi hai visto in spiaggia non hai fatto che pensare a noi due sul bagnasciuga. Finiamo in camera (sua) e facciamo l'amore come fidanzatini, perchè bravi ragazzi lo siamo in fondo. Unica nota da brivido, ad un certo punto tira fuori una scatola con kit di vibratori di varie dimensioni, altro che bricofer. Forse tanto brava ragazza non eri.

A notte fonda torno tra le braccia di P. che spero non si sia mai svegliata. All'alba vuole fare all'amore, ma la testa è in un altro letto. Cominciamo ad agitarci e le insegno un paio di cose veramente riprovevoli, fa tutto quello che le si dice la bimba. Dovresti diventare una professionista, hai talento, le dico con ironia. Forse tanto bravo ragazzo non lo sono neanch'io.

Alla partenza incontro finalmente Ju., ma Be. mi è rimasta nel sangue e sarò malinconico per tutto il giorno, morire è un pò partire. Come malinconica è la piccola P. che è l'unica che mi saluta con la mano dalla spiaggia. Che ironia, dovevamo essere separati per provare alla fine la stessa cosa.

Alla prossima, se Ju. non mi uccide prima!

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Caro @flautomagico, con il tuo stile narrativo un pò alternativo faccio a capire lo "spazio tempo" del tuo racconto..

nel resort al nord quanti giorni ci sei stato? la situazione era cosi tragica da dover richiamare P. da stonetown che, dai tuoi racconti, sembra di capire che non sia una prima scelta? Mi sembra di capire per il momento che ci siano poche girls e che in qualche maniera ci si debba accontentare di quel che si trova, soprattutto in fuori stagione.. invece la straniera è un bel "gol"

;-)

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@dump Si con lo stile mi sono un po' incartato, spero di semplificare con i prossimi post.

Al nord ho fatto 7 giorni più 3 giorni all'isola di penba. Indigene poche, direi di stare a kiwengwa a meno che non ti voglia buttate sulle straniere che naturalmente sono free. Sei anche più vicino alla disco di stone town dove trovi solo pay.

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RIV

@flautomagico siamo alle "botte" conclusive dai non lasciarci sulle spine!

Nel frattempo una domanda... a zanzibar che periodo considerano alta stagione?

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Arcaton

@dump penso ti divertirai con la vergine musulmana acchiappamignotte!

L'alta stagione è luglio-agosto, clima temperato, e una mesata a cavallo di capodanno, più afoso.

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@flautomagico beh allora sono i periodi classici delle ferie italiote, alta stagione turistica che corrisponde più o meno da quel che ho letto alla bella stagione climatica.

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@dump italiani soprattutto nella costa est, al nord svedesi inglesi e olandesi

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wellcum_mobile

@flautomagico allora come va? quando pensi di poter chiudere la tua recensione?

Sono curioso di sapere cosa ti è capitato a stonetown prima del rientro..

Andiamo_mobile

@dump ho un piccolo post che devo finire stasera e poi ritorno a stone town questo weekend!

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JU.

Prosegue così la mia avventura con una tre giorni a pemba, l'isola più a nord dell'arcipelago dove ho programmato prima della partenza di fermarmi in un piccolo resort (pemba lodge) per tre giorni. Ufficialmente sono in riposo e non prevedo incontri con la Gnocca, ma senza accorgermi ho oltrepassato un punto invisibile dove non sono più io a condurre il gioco ma sono le azioni passate a far sentire sempre più il loro peso. Intanto ho dovuto mollare Be. e la cosa mi rode parecchio, sarei l'uomo più felice del mondo se fosse ancora qui con me in barca; dove andiamo poi è perfetto per un lungo week-end con Gnocca su cui fare colpo. Scoprirò addirittura che quando l'alta marea ricopre la spiaggia, camminando sul fondo l'aria intrappolata si libera in bolle. Una jacuzzi insomma. P. l'abbiamo lasciata sulla spiaggia ma, come si dice, meglio soli che male accompagnati. Insomma l'umore è piatto come il mare e vedo anche che non sono il solo: gli altri quattro impiegati del resort e le due turiste sono piuttosto sul taciturno. Va così certi giorni in barca a vela.

Le due brave turiste le avevo già notate durante il mio soggiorno, una decisamente carina con cui avevo scambiato qualche sguardo da lontano, l'altra di età indefinibile e anche un pò maschile. Alla fine le avevo classificate come lesbiche e me ne ero dimenticato. Ora vedo che la maschietta è decisamente più matura e dopo qualche consultazione con gli informatissimi dipendenti del resort apprendo che sono due polacche, madre e figlia, reduci da un safari. Potrei anche tentare qualcosa, non certo con la figlia che è sorvegliata a vista dal genitore e dagli allupati resortisti, piuttosto con la madre anche se non ispira. In fondo sono in barca e vela e quindi gioco in casa, ad esempio le tipe sono piuttosto sull'inesperto, quando si muovono in barca non si aggrappano a nulla, così basta marcarle strette finchè la madre non capitombola nelle mie braccia e abbiamo rotto il ghiaccio... questa però deve essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso perchè dal momento che siamo sbarcati è cominciata una micidiale caccia al cinghialone, cioè al sottoscritto.

Il cacciatore è Ju., cioè la bella figlia che rivela presto una tempra da lupa mannara. Perchè una fanciullina così si trasformi in un licantropo ne devono accadere di passaggi... ecco la mia ricostruzione:

  • sei ricca e pure viziata

  • sei in viaggio premio (ma de che?)

  • hai deciso di trombare a qualunque costo

  • ti sei fatta due settimane in tenda con tua madre

  • finalmente un povero disgraziato ti dà un'occhiata una

  • ti ritrovi il disgraziato in barca che ci prova con tua madre

  • messo piede a terra perdi ogni pudore e diventi uno zombi assassino

Ci ho messo una giornatina a capire che ero la preda e non il cacciatore, grazie a piccoli segnali che ad un occhio allenato non sfuggono, tipo richieste di traduzione fallocentriche, repentini cambi di costume al mio passaggio, ed il classico piedino che non sai se è la figlia o la madre. Quest'ultima poi non capiva una parola di inglese ed aveva poco da controllare una figlia che era un reattore nucleare. Anzi era felicissima di lasciarmi la patata bollente, e perdonate il gioco di parole. Il colpo di grazia è stato venire a sapere che il viaggio era in premio dei diciott'anni. 18 anni! Invecchio di colpo, io mi davo arie per le mie 22enni, ma questa è un altro pianeta. Io poi ho vent'anni di racconti di viaggio da fare, ma lei mi annichilisce completamente, non c'è un posto dove non sia già stata, niente niente è ricca sfondata. Completano il quadretto i dipendenti del resort che hanno afferrato la situazione e seguono tutto con le orecchie a punta come licantropi. L'atmosfera il giorno successivo si fà un pò pesante, la voglia di tromba è nell'aria ed i maschietti cominciano anche a litigare tra di loro. Io con un pò di sgomento comincio a pensare che non dovrei lasciare la ragazza sola quando la madre è in giro. Avevo anche tirato fuori la balla del fotografo di moda e quindi la tipa non perde l'occasione di sedersi davanti a me in pose artistiche.

Dopo una giornata da cinghiale, visto che a casa mia mi hanno insegnato a rispondere alle provocazioni, decido che la scopata è inevitabile, a meno di non voler girare un porno con i fantastici quattro che trombano la catwoman polacca. Il piano è il seguente: la sera butto lì che andrò a passeggiare al buio a guardar le stelle, e detto tra noi il cielo stellato dell'equatore è uno spettacolo meraviglioso, con la via lattea che riempie il cielo grazie all'assenza di altre luci. Meno bella però l'impressione di strani movimenti nell'ombra. Il giorno dopo, il giorno della vendetta, come da copione magnifico il meraviglioso spettacolo del firmamento, altro che Leopardi. La sera poi scatterà l'invito fatale.

La giornata passa in giochi sull'acqua che servono soprattutto a sfogare l'incontenibile energia della tipa. Cito solo la gita in due in kayak con lei che spinge come un trattore ed io che non pagaio neanche per non rallentare. Anche per risparmiare le energie per la notte che fatalmente si avvicina. Inoltre l'assecondo facendo tutto quello che mi dice, è una strategia da zerbino naturalmente ma ho notato che alla tipa piace molto comandare, e vedere che qualcuno le dà retta la manda su di giri. Il piano poi va a farsi benedire perchè su quel maledetto kayak mi sarò capovolto cento volte ed ogni volta la tipa mi ha ritirato su. Un pò come far fare la centrifuga a quattro stracci in lavatrice, dove già dopo qualche giro ero io ridotto ad uno straccio, ed alla fine ero praticamente paralizzato dall'ombelico in giù. Come se avessi trombato per otte ore di seguito. La tipa poi si è divertita moltissimo ed io comincio a sospettare che non la rivedrò l'alba, ma ormai è diventata una questione d'onore, non mi faccio mettere sotto da una ragazzetta polacca. Vabbe' fuori dall'acqua almeno.

Arriva la notte e dopo l'ultima cena, facendo gli scongiuri, invito la fanciullina ad una romanticissima passeggiata sotto le stelle. Notte buia e senza luna, con la spiaggia appena visibile: la tipa si è un pò calmata e si limona benissimo, con io che detto tempi e modi. Ci sediamo sulla spiaggia e mi confida che le piacerebbe fare un viaggio insieme per quanto si trova bene con me. 'Tacci tua, dammi 'sta passerina e finiamola, mi sembra di essere stato segato in due dopo tutte le centrifughe che mi hai fatto fare. Con mio grande stupore mi invita nel suo bungalow, la mamma non solo si è data, ma si è anche tirata su una storiella per conto suo. Ci rialziamo, cioè lei mi fa rialzare perchè ormai sono paraplegico e qui ci accorgiamo di una presenza vicinissima. Praticamente eravamo in tre e non ce ne siamo accorti. Grande spavento di tutti ma soprattutto del guardone che forse pensava di essere invisibile. Per tranquillizzarla l'accompagno all'unica luce del resort e qui rimaniamo in poltrona nella reception finchè non crollo a dormire. Che bella nottata.

L'alba almeno la rivedo mentre la tipa è ormai in partenza per la fredda polonia. Io mi tratterrò ancora un giorno. Ci salutiamo e mi invita ad andare a trovarla nella sua terra per il compleanno di lì ad ottobre. Caspita però te la sei sudata questa vacanza premio, ormai ne fai diciannove no? Che hai capito, la vacanza è arrivata prima, io diciotto li farò ad ottobre.

Malimortaccitua.

Piove il giorno dopo, salpiamo in barca a vela, il mare è grosso ed il cielo è nero come il mio umore. Non sarà una passeggiata. All'arrivo mi aspetta Ji., vediamo stavolta che succede.

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complimenti flauto magico.. svedese e polacca di qualità davvero elevata!

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Grazie @amantedellasesta, aspetta di vedere la prossima...

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@FlautoMagico ma non potevi aprire un post tutto tuo senza intasare pesantemente questo??

"Il più grande condottiero è colui che vince senza combattere"

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@cedevolezza intendi una discussione? Si infatti sarebbe meglio, pubblico gli ultimi due post e poi vediamo se ce lo fanno spostare.

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JI.

Terra. Cado in ginocchio sulla spiaggia dopo otto ore di traversata dall'isola di pemba su un guscio di noce, in preda a sferzate di pioggia, onde alte un paio di metri e niente cibo nello stomaco. Per chi non è pratico di mare, è un po’ come avere un vuoto d'aria in aereo con la hostess che ti lancia il drink in faccia. Attendo inginocchiato il colpo di grazia sulla nuca, che non arriva. Tocca rialzarsi e sopravvivere.

Oggi avrebbe dovuto essere il giorno del raid su zanzibar dope essermi riposato nella mia esclusiva isoletta, ma è andata diversamente. Barcollo come un naufrago in cerca di cibo (un momento, IO SONO un naufrago in cerca di cibo) fino a che una manina pietosa mi consegna le chiavi del mio amato scannatoio risparmiandomi il check-in. E' Charles, il tuttofare dell'albergo che a dire la verità ha un po’ rotto i maroni durante la trasferta telefonandomi spesso per sapere quando sarei tornato. L'errore è tutto mio, siamo usciti insieme una sera con P. ed hanno fatto comunella, e ora lei lo usa per spiare i miei movimenti. Bene, ho imparato una lezione. Mi chiede se ho incontrato il cobra sputatore (Naja Mossambica) uno dei serpenti più velenosi al mondo, che sta a pemba come topolino sta a disneyland. Deve aver capito le mie intenzioni, perché si mette gli occhiali da sole per proteggersi gli occhi.

Mi sdraio sul letto per fare il punto della situazione ma è una cattiva idea perché mi sembra di essere tornato a ballare sulla barca. Prima di partire non sentivo la metà sotto del corpo e adesso non sento neanche la metà sopra. E' la congiunzione delle due metà che fa un male cane, l'unica soluzione è barcollare in piedi aspettando l'ora di cena. Quando arrivo, mi guardano tutti più come se fossi un alcolizzato con la barba che george clooney uscito dalla tempesta perfetta. Per fortuna c'è Ji. che mi sorride e che rivedo con piacere: lei è una delle cameriere già notata per via del corpo da mannequin (tipo di Gnocca molto pregiata), quindi gambe chilometriche e seno non pervenuto. E poi lui. Il culo. Le africane ce l'hanno. Le modelle ce l'hanno. Se due più due fa quattro, forse ho trovato il culo perfetto.

Mi do malato con tutti comunque e per un paio di giorni tiro a vivacchiare, rimanendo nel mio bungalow e uscendo solo per godere di qualche massaggio di cui ho molto bisogno. Nota ai GT: la massaggiatrice non fa bj cabrio, però con un modico sovrapprezzo te lo prende a martellate. E pazienza. Unica compagnia nel mio esilio, un coniglietto bianco come quello di alice nel paese delle meraviglie. Non sono qui a raccontarvi quanto sia profonda la tana del bianconiglio, quella forse è un'altra storia, ma perché il mangiacarote avrà un ruolo decisivo nella nostra storia. Annuncio a P., che continua a chiamare, che sono in procinto di cambiare hotel, in maniera da prendere tempo. In fondo è vero, tornerò poi a stonetown ma non così presto perché qui ho trovato Gnocca per i miei denti e un giorno per concludere ci vuole.

Nonostante sia acciaccatello cerco di appostarmi il più possibile al bar per accumulare un po’ di social time con la mannequin. Qui siamo veramente ai confini dell'impossibile, la comunicazione è limitata a dire poco ed anche la lingua è parlata a monosillabi; e non è neanche una buona idea qui rimanere soli con una giovane maomettana. Mentre chiacchiero con lei lanciando qualche occhiata carica di sperma, si materializza un tipo che si presenta come il fratello, e si offre di tradurre. Sarà un fidanzato? Teoria vorrebbe di mandarlo a.a.f.f. e continuare a modo mio ma voglio sparigliare un po’ le carte e coinvolgerlo per vedere se riesco a portare avanti il mio gioco. Infatti, stavo proponendo alla tipa di insegnarle a nuotare e dopo uno scambio di frasi mi viene riferito che la cosa si può organizzare con reciproca soddisfazione. Non è esattamente la traduzione che mi aspettavo, comincio a sospettare che il tipo faccia il suo sporco gioco alle mie spalle. Il quale poi sembra il cattivo dei videogiochi, quello che parla inglese con un accento pesante e non ti guarda mai negli occhi. E giochiamo allora.

Dopo una conversazione surreale, dove ognuna delle tre parti ha capito una cosa diversa, viene fuori il discorso di offrire qualcosa alla fanciulla in cambio della sua verginità. Non so voi, ma io di dubbi ne avevo parecchi, e cerco allora di approfondire il discorso optional, cioè il culo. La cosa si fa particolare perché mi viene proposto di contribuire all'iscrizione della fanciulla a una scuola (e ti pareva) il cui costo è di 300 dollari. Un bel pacco non c'è che dire, sennonché approfondendo il discorso (scusate, sono un tipo ostinato) scopro che la scuola esiste davvero e che dovrei pagare il cammello con un bonifico! Credo che sia la prima volta nella storia di GT... almeno è a fin di bene, e la cosa non mi dispiace. Scopro poi leggendo la lettera della scuola che per l'iscrizione basta anche la metà della somma: mi offro allora di pagare la metà, e chiudere a 50 dollari a notte e pure posticipati mi lascia soddisfatto. C'è però una coda: per mandare in porto l'affare (scusate il doppio senso) mi viene chiesto di andare in visita alla famiglia per ottenere l'approvazione. Che fare, l'istinto di sopravvivenza consiglia tieni i soldi e scappa, ma ormai sono in gioco e voglio rischiare.

Il pomeriggio dopo (eddai che abbiamo perso un altro giorno) ormai in salute, mi accompagno molto discretamente con Ji. ed il fratello in una casa del villaggio. Discretamente un par di palle, qui ci stiamo muovendo su un terreno pericoloso, da quasi invisibile come ero prima improvvisamente divento visibile come un’insegna al neon. Chiunque sia nei paraggi ci guarda e fa ampie deviazioni per venire a scambiare qualche parola. Sento puzza di guai e senza il fratello non sarei andato da nessuna parte, chissà se @zest da lassù non mi protegga... passiamo vicino al campo di calcio ed il portiere si fa segnare un goal mentre è voltato a guardarci. Arriviamo finalmente alla casa (vabbè baracca, anche se il piatto di alluminio attaccato al bastone di scopa mi fa pensare che sky arrivi pure qui) e siamo ricevuti da nonna e mamma mentre io mi faccio piccolo piccolo: la nonna fa un sorrisone alla mamma che lo rigira alla figlia che me lo rimanda. Sembra un buon segno, anche se un polletto che razzola nel cortile mi fissa come se fossi il parente povero arrivato da lontano. Intascato il risultato, ce ne ritorniamo anche perché è la mia ultima notte a nungwi prima di tornare a stonetown e vorrei tirare in porta.

Il sole va per tramontare e non siamo ancora riusciti ad accordarci, poiché la tipa è di turno la sera e la mattina dopo, mentre avrà il resto della giornata libero. Il fratello ci mette del suo perché vorrebbe qualche extra da mettersi in tasca. Il fratellone però non mi serve più come scudo e decido che è venuto il momento di sganciarlo in orbita prima di atterrare sulla sorella. Avevo già un piano naturalmente, e qui entra in scena il bravo coniglietto, che dovete sapere, faceva base in un prato alle spalle del mio bungalow. Con la scusa di mostrarglielo, la porto sul prato e qui finalmente me la bacio e le lancio la proposta: finito il turno passerà di qui e si infilerà di soppiatto nel mio bungalow, per uscire e tornare al lavoro all’alba, anche se un po’ sgualcita. Così nessuno farà caso di non averla vista né uscire né entrare dall’albergo. Semplice e diabolico. Il pomeriggio poi mi raggiungerà a stonetown, lontano da occhi indiscreti.

La notte comincia quando sento bussare alla porta la mia coniglietta preferita, nera questa volta. Emozionato come un bambino, mi gira la testa al pensiero del territorio vergine che mi si para davanti. La parola d’ordine è fidelizzarla, dopo aver provato il flauto magico non si torna indietro. Andiamo quindi di social time, rinunciando forse a capire tutto quello che diciamo ma lasciando parlare gli occhi. Le propongo un massaggio, preceduto da una doccia tiepida, cosa che per lei deve essere un lusso sconosciuto a giudicare dalla sua allegria da bambina. Il suo corpo è splendido è slanciato, con due seni piccoli e nervosi. E poi quella cosa lì, il culo meraviglioso che si regge a mezz’aria come se non esistesse la gravità. A sfiorarlo sembra una membrana di seta tesa come la pelle di un tamburo… la porto a letto e la asciugo, lei è timida e ritrosa, ma io non ho fretta, ho tutto il tempo che voglio per vincerla aumentando la sua eccitazione. Il tempo passa, inesorabile. Le mie mani esperte la massaggiano, usando un olio che mi sono portato apposta, ma non è solo un massaggio, è un’esplorazione alla conquista di un’intimità necessaria a quello che verrà dopo. Le mie mani vanno dappertutto, vincono la sua ritrosia, esaltano la sua femminilità, cercano i punti del piacere. Lei, come i pugili, si stringe a me per fermare per un momento l’incontro per il titolo che è destinata a perdere.

Dopo un tempo infinito, in una notte che non vuole terminare, un po’ per piacere, un po’ per stanchezza, si lascia andare completamente. Io comincio a rifinire con la lingua quello che ho iniziato con le mani, mentre dei versi sconosciuti e anche un po’ inquietanti nella notte mi fanno pensare che l’alba si stia preparando. Non ho ancora finito, con un cubo di ghiaccio in bocca comincio a leccare il centro del culo, che per me adesso è il centro dell’universo. La cosa è molto gradita, e finito un cubo ne prendo un altro e le massaggio direttamente l’ano. Mi sciacquo la bocca con un bicchiere di acqua calda e continuo a torturarla tanto da farla sussultare, mentre il muscolo da gelido comincia subito a scaldarsi. E’ il momento del colpo a sorpresa. Una piccola goccia di dentifricio sulla punta della lingua e vado ad affondargliela nel culo. Questo la sveglia completamente e la rende molto partecipe al gioco, la leggera sensazione di bruciore funziona da stimolante. Muovo la lingua furiosamente dentro e fuori, prendendomi il culo che ho pagato. A questo punto comincia a schiarire, e come un vampiro attaccato al collo della preda devo lasciarla andare via per non essere scoperti.

A mente fredda, Ji. è una gazzella memorabile, ancora da finire con un morso alla gola. Dormirò poco e male la mattina, in attesa della mia trasferta nella capitale, dove ritroverò la mia preda, e affronterò la mia ultima battaglia, degna di un gladiatore, nel puttanodromo di stonetown. Si parte!

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Dopo aver letto le rece di @zest ormai un istituzione(utilissime x la thay) ho prenotato x zanzibar con un altro ragazzo conosciuto in questo sito fra 8 gg partenza con ethiopian air proprio quella dirottata ieri sera (speruma bin)siamo belli carihi e dai racconti c'e ne vuole con queste pantere non vedo ora di assaggiare carne nera!

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Sono stato a Zanzibar a settembre.

Trovo eccessivamente ottimistici molti report.

Certo, se siete lo chef di un villaggio turistico, o un manager di una grande catena, è probabile che alla fine riusciate a beccare.

Ma lo stesso accadrebbe anche a Porto San Giorgio, con la cameriera croata...

Per i comuni mortali, la realtà è ben diversa.

Stone Town è bella, ma in giro, su dieci persone, nove sono uomini. Ovvio, è un paese musulmano. I locali chiudono alle 23.

Ho concluso solo con una dei massaggi, tutto coperto e via.

Peccato, perché sono delle gran belle donne: un mix di arabo, nero e chissà quante altre etnie.

A Kiwenga finirete, con ogni probabilità, nei villaggi turistici: coppiette, qualche tardona e poco altro. Non vi è un vero "centro" dove andare la sera, e tutto è molto disperso. Sulla spiaggia poca roba.

Conclusione: non è Phuket, e neanche il Marocco.

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@laquartacimadilavaredo c'ero anch'io a settembre e ho pucciato! Non so che dire...

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@flautomagico.

Sì, volendo si puccia.

Ad esempio, nei massaggi sulla spiaggia si trova per un blow job, e se del caso prosieguo altrove.

Ma le tipe non valgono granché, e l' offerta non è così estesa.

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@laquartacimadilavaredo @FlautoMagico Proprio ieri sera ero li li per prenotare un volo a novembre per Zanzibar... Ma adesso mi avete confuso le idee....sinceramente delle pompe in spiaggia non sono interessato più di tanto ... E nemmeno delle indipay o free....

Per quanto riguarda il pay vero e proprio, anche accontentandosi di qualità estetica medio bassa ... Ci sono bordelli o locali con ragazze che smarchettano? La definite un'utopia pensare di farsi 10 scopate con 10 ragazze diverse in 10 giorni a Zanzibar o è una cosa fattibile?

Grazie per le risposte ragazzi

Spagna,Portogallo,Francia,Belgio,Italia,Lituania,Lettonia,Estonia,Finlandia,Danimarca,
Inghilterra,Germania,Svizzera
,Vaticano,Malta,Liechenstein,,SanMarino,Kosovo,Macedonia,Rep.Ceca,Slovacchia,
Ungheria,Slovenia,Austria,Croazia,Thailandia,Cambogia,Bulgaria,Principato di Monaco,Galles ,Olanda,Svezia,Lussemburgo,Irlanda,Polonia,Cipro,
Filippine,Serbia,Bosnia,Romania,Cuba,Marocco,Scozia,Laos,Vietnam, Montenegro,Albania ,Moldavia,Sri lanka

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@frimaind zanzibar sconsigliata se vuoi cambiare una pay al giorno, le uniche pay le ho incontrate in disco.

@laquartacimadilavaredo l'unica massaggiatrice che ho incontrato io era serissima con tanto di certificato appeso al muro. Le tipe che ispirano le incontri per strada a stone town o in hotel, nelle mie recensioni troverai molti dettagli.

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M.

Alba. Ji. è svanita senza far rumore, come un fantasma. Deve lavorare la mattina e avrà poi la giornata libera: come due amanti clandestini ci siamo accordati per partire separati e rivederci alla stazione degli autobus di stonetown, che si rivelerà una bolgia infernale. Me la dormo tutta la mattina, poi preparo i bagagli e dico addio alla mia reggia sull'oceano per partire con il beach bus. Passiamo a prendere delle americanine che mi faranno compagnia durante il viaggio, compagnia molto gradevole ma non sono in vena di abbordaggi, ho già dato.

Mi faccio lasciare al bwawani hotel, un posto in piena decadenza che in tempi migliori è stato un business hotel e ora sembra una retrovia della guerra del vietnam. Però è attaccato all'unica discoteca che ho trovato aperta e questo ne fa un posto strategico. Al check-in dico che la mia signora mi raggiungerà dopo, tenete a mente questo particolare perché di signore ne cambierò più d'una sotto il loro naso. Un anziano inserviente mi accompagna alla stanza, ma arrivati al corridoio si guarda a sinistra e a destra molto perplesso. Dal cartello la mia stanza è a sinistra, ma il tipo non è convinto e rimane a fissarlo per un paio di minuti, finché in maniera molto esitante si muove nella direzione giusta. Ammirato dal suo comportamento riflessivo e prudente lo seguo. La stanza ha l'aria condizionata e le tendine all'americana, e un'occhiata fuori fa davvero pensare alla giungla vietnamita: dopo tanti posti fighetti in armonia con l'ambiente questo squallore mi piace. Chiedo al tipo di visitare la disco per verificare che non vi crescano le erbacce, e vista di giorno è veramente un pugno nello stomaco. E' una terrazza scoperta, quasi un'arena a cui si accede da una rampa esterna, e nel mezzo c'è una piscina tondeggiante con acqua putrida. Immagino quanti ubriachi al buio si siano fatti battezzare lì.

In attesa dell'appuntamento faccio un giretto lungo il porto e mi fermo a mangiare sulla terrazza del mercury, davanti a una turista francese imbarazzata dal mio disinteresse. Mi dirigo poi alla volta della stazione dei bus, più che altro brancolo perché senza la mia vecchia guida P. è difficile trovare la direzione giusta; alla fine mi oriento con il sole finchè non arrivo al mercato di stonetown che è in preda a un'attività frenetica. Sbuco poi sulla stazione dei bus e qui è il panico perché ognuno ha il suo numero e non c'è verso di capire da dove vengano. Alla fine riesco a circoscrivere una piccola zona dove a detta di tutti dovrebbe arrivare il bus e qui aspetto, circondato da una folla in arrivo e in partenza, e neanche un turista in vista. Trascorre un tempo interminabile, il sole è ormai prossimo al tramonto. Un po’ preoccupato, vedo finalmente Ji. che aspetta lì vicino, chissà da quanto tempo. Vado a prenderla e mi lascio seguire fino a un taxi, dove la faccio salire insieme a me. Si torna in albergo, con io seduto dietro e lei davanti, così da far sembrare a chi guarda che sia la moglie del taxista. Ad un certo punto dietro mia sollecitazione Ji. si toglie il velo, e meno male che non so mica se ci facevano entrare insieme alla reception dell'hotel. Da antologia gli sguardi del taxista che una scenetta così probabilmente non l'aveva mai vista.

Alla reception nessun problema come previsto, anche se non riesco a far capire alla tipa perché abbia prenotato un posto così squallido, immaginate la reazione di una melanzana. Ci cambiamo per andare a cena, ma non appena siamo mezzi svestiti qualcuno comincia ad allungare le mani, e finiamo sul letto a cazzeggiare e gnoccheggiare. A cena parte la proposta della disco, che in realtà era in programma sin dall'inizio del viaggio. L'idea è di fare un giro del posto e preparare il terreno per la notte successiva, che sarà anche l'ultima nella patria di freddy mercury (eh sì, è nato proprio a stonetown). Questa notte invece è tutta dedicata alla mia verginella, anche se io sono più un ass specialist... naturalmente sono sempre pronto a un cambio di programma, ma gli occhioni della tipa mi fanno capire che la nottata è ormai aggiudicata.

Dopo cena e una corsa in taxi direttamente alla disco, saliamo nell'arena (l'impressione è quella) pagando un obolo per il biglietto. Sulla rampa d'ingresso, mi sfiora il pensiero che stia per fare una solenne cazzata, ma è solo un attimo. Dentro, dunque. Un bar, un altro bar, tavolini con uomini che fissano la mia tipa, molti posti dove infrattarsi, una pista da ballo deserta. Non tantissima gente, tutta di colore, qualche Gnocca. In disparte, appoggiate a un muretto, qualche pay non particolarmente attraente che punta fisso il sottoscritto. Diamo nell'occhio, diamo decisamente nell'occhio.

Mentre le mia tipa si siede al bancone centrale, che più che un bar è una tavola calda (ma questi magnano sempre?) comincia l'assalto. Gnocche che guardano, si avvicinano, tentano di parlare con la mia tipa che non risponde, si strusciano, sorridono, mi toccano il culo. E cosa accadeva se la tipa non era con me? Intanto le rimango attaccato come ad un'ancora di salvezza, e mentre la tipa sta mangiando mi guardo attorno in cerca della prossima Gnocca. Quasi tutti i corpi sono snelli e atletici, meno belli i volti, anche se alla fine adocchio qualcuna con un bel viso e che balla come dovrebbe scopare.

Come adescarla? Mi sono cacciato in un vicolo cieco penso, finché non noto che tutte le gazzelle prima o poi vanno al fiume, cioè al bagno. E lì colpisco, appena vedo che è il turno della mia vittima. Oddio colpisco forse non è la parola giusta, mi sento spingere dentro e mentre un puttanone rimane lì in piedi con un sorrisone alla saddam hussein, la tipa che avevo adocchiato non appena apro bocca mi spinge contro il muro e mette la mano sul pacco, dicendo qualcosa che al momento non capisco. Un attimo dopo è già in ginocchio con un uccello in bocca, che ad occhio dovrebbe essere il mio anche se non l'ho sentito uscire dalla gabbia. Alla fine riesco a far capire che la festa è l'indomani e che voglio solo il telefono. Faccione deluso, ma la mia offerta long time le fa tornare il sorriso. Esco all'aperto, agguanto la mia tipa e batto in ritirata prima di combinare un disastro.

Torniamo in albergo passando il controllo al desk: tutto regolare, siamo registrati. La notte non si dorme, la dedico ad insegnarle un po’ di cose depravate (ormai ho la vocazione) per fidelizzarmela. Niente deflorazione per questa volta ma un bel lavoro di lingua sul suo culetto, seguito, una volta che la lingua è indolenzita, da un bella digitazione esplorativa finché la tipa non è completamente bagnata. Indimenticabili i suoi occhioni da cerbiatta che mi guardano stupefatti...

Ultimo giorno, in programma c'è nientemeno che fare il turista e girare comprando qualche souvenir, dopo aver accompagnato la tipa alla stazione degli autobus. La prudenza dell'andata non è stata dimenticata, e dopo un addio con scambio di mail decidiamo di andare al bus facendo finta di non conoscerci. Aspettiamo e ci guardiamo, complici ma poco a poco già più estranei, con sguardi sempre più lunghi e pentiti. Alla fine il bus parte, e con un sospiro penso di essere ormai alla fine dell'avventura. Con un sorriso però mi rammento che mi attende M., una cavalla da monta, e inoltre mi ricordo dell'ultimo evento della vacanza: ho organizzato infatti un pranzo d'addio con P. e il bravo Charles al mercury, ormai eletto a domicilio: il motivo ufficiale è che finalmente devo pagare la povera P. che finora ha visto pochi soldini, e voglio anche togliermi la soddisfazione di capire sei i due si erano messi d'accordo.

L’incontro sarà uno dei più memorabili della vacanza: dopo aver svaligiato il bancomat, tenendo metà del bottino per me e metà (parliamo di 80 euro) per la ragazza, mi diverto a stuzzicare i due che ufficialmente si erano conosciuti solo una volta ma in realtà si erano scambiati il numero e si erano dati qualche dritta a vicenda su i miei (segreti…) programmi. La cosa più divertente erano gli sguardi dagli altri tavoli, molti turisti abituati allo stereotipo del bianco con ragazzetta nera al seguito non riuscivano a inquadrarci: un trio dissoluto? Un prete (io ero vestito di nero) con una coppia? Una famiglia mista?

Finalmente solo e dopo un pomeriggio di acquisti mi dirigo sulla terrazza di un hotel sul lungomare a salutare il tramonto per l’ultima volta e godermi qualche cocktail. Qui punto una bellissima turista intenta a fotografare il panorama e che ogni tanto bontà sua include anche me nel paesaggio. La rivedrò la sera nei giardini di stonetown mentre sono intento ad ammazzare il tempo e dopo qualche scambio di battute ci ritroviamo a mangiare qualcosa insieme. Purtroppo non c’è molto da fare essendo la vacanza giunta al termine, ed io ho già una panterona nera che mi aspetta… volo quindi da M., che mi raggiunge all’uscita della disco e da qui in un passo siamo dentro l’hotel. Al desk ci controllano, ma essendo già registrato con una signora il portiere di notte non immagina l’inghippo e ci lascia passare.

L’ultima notte la voglio trascorrere sveglio anche perché ho il volo prestissimo la mattina: con la panterona giochiamo a monopoli, io le allungo qualche bancanota colorata e lei muove le pedine, anche molto bene devo dire. Chissà perché però mentre mi faccio cavalcare da tanta bellezza mi immagino al suo posto la turista fotografa… la mente è sempre un passo davanti al corpo. A notte fonda prenderò il mio taxi, attraversando nell’aria fresca una stonetown addormentata che già mi vede inseguire nuove avventure.

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viaggiatore,che dire sei un libro aperto complimenti per la rece davvero fantastica ,mi piacerebbe venire li prima per le gnocche ma anche per conoscerti e bere una birra ciao nick

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@sunike se sono io il viaggiatore grazie! ;-)

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Mamma mia che storia...accipicchia...riuscire a tacchinare ragazze bianche e giovani a Zanzibar....tanto di cappello...

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RIV

Grande flauto magico rileggero' con calma per il momento ho solo dato un'occhiata =D>

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Allenamento @tony76, allenamento...

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Bhe' sai molte donne bianche dopo un po' vogliono provare la novità , cioè ; l'uomo bianco .

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Buongiorno,

Vorrei partire il 5 novembre e tornare il 22 novembre.

Viaggio solo e ho esperienza e sono stato in molti posti.

Dovrei atterrare a Stone Town quindi mi servirebbe un alloggio decente la prima e forse la seconda notte (da valutare) ad un costo contenuto sui 20 euro massimo 30 euro (guest friendly).

Dopodiché

spostarmi in località marittima, solitamente mi organizzo, ma dipende dai paesi e la logistica prendendo un alloggio vicino al mare fisso (sempre ai costi di 20 euro massimo) e quindi spostarmi da lì per eventuali escursioni,isole e vita notturna nei pressi dell'alloggio.

Non so come posso combaciare le mie richieste con la fattezza dell'isola.

ovviamente bisogna ridurre gli spostamenti perché non ho intenzione di affittare auto o motore visto i vari problemi burocratici e rompimenti della polizia.

Ho letto un pò di recensioni e quindi ho una mezza idea ma in ordine mi servirebbe:

1) ALLOGGIO A STONE TOWN CON COSTI

2) LOCALI DOVE C'E' UN CERTO MOVIMENTO A STONE TOWN

3) MODALITA' DI SPOSTAMENTO E COSTI DA STONE TOWN VERSO LOCALITA' MARITTIME (NUNGWI,KIWENGWA)

4) ALLOGGI E COSTI NELLE LOCALITA' MARITTIME

5) LOCALI DOVE C'E' MOVIMENTO NELLE LOCALITA' MARITTIME

6) ESCURSIONI DA NON PERDERE

7) EVENTUALI DIFFICOLTA', SUGGERIMENTI E QUESTIONI DI SICUREZZA.

grazie

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wellcum_mobile

il punto 1 2 3 sono riuscito.....mancano altri punti......un alloggio a Nungwi sui 20 euro.....chi puo' indicarmi qualcosa?

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