Dopo il trombaggio è il suicidio lo sport più praticato a Praga. Una giornata tra lapidi ebraiche, cattedrali gotiche, musei Kafkiani, e il colpo di grazia arriva con una Ceca ceca che canta fissando il buio l’avemaria di Schubert sul ponte Carlo. Il Conte sale sul parapetto minacciando di tirarsi nelle acque gelide della Moldava se non lo porto istantaneamente a troie. Cerco di convincere il Conte a non gettarsi. Dico che è solo un periodo nero, che ha ancora un migliaio di Rumene da chiavarsi, e soprattutto che mi deve ancora cinquecento euro. Andiamo a bere qualcosa in una Absinteria. L’assenzio e la cappa tetra di Praga però ci avvolgono in spirali di Sturm und Drang terribili e pericolose. Ancora nelle nostre orecchie il canto della Ceca ceca, ci sentiamo Kafka con tutta la sua allegria da sanatorio che ci tossisce tubercolotiche maledizioni sulle spalle. Osservo il Conte mentre pericoloso fissa la zolletta di zucchero avvolta dalla fiamma che lentamente gocciola nell’Assenzio. Già lo vedo immolarsi come un monaco tibetano e diventare cerino umano. E a quel punto che chiedo al cameriere oltre al conto se conosce un bordello lì nelle vicinanze.
Ci troviamo in un Privat in via Trojova, e non poteva essere altrimenti. Non so se la via Trojova ha preso il nome dal Privat o viceversa. In ogni caso, suoniamo al campanello. Una ex prostituta dell’impero Austro-Ungarico viene ad aprire. Nell’appartamento ci saranno una decina di zoccole: russe, rumene, ceche, polacche, moldave, slovacche, molvacche, rorusse, sloturche. Non ci va la carne bianca, sa di obitorio. Ce ne andiamo.
Puntiamo sul sicuro: lo Show Park Market, quella sera più vuoto di una salumeria a Kabul. Andiamo allo Show Pork Da Vinci. Buttiamo via un 1500 corone a chiacchierare del più e soprattutto del meno con due ceche, che mi sarei chiavato solo se fossi stato ceco pure io.
Un richiamo mistico, ci spinge a non desistere nella nostra ricerca della profezia divina, a compiere un viaggio nell’ignoto, come i re magi. La cometa che abbiamo tra le gambe fa il resto. Di nuovo verso lo Show Pork Market. Una madonna nera, la incontriamo mentre sta per scendere le scale. Indosso il cappotto. Non sarà la madonna, ma nera è nera. Sta smontando quando noi vorremmo montarla. Ci accordiamo sull’uscio, le facciamo fare gli straordinari. Mando avanti il conte che c’ha le lacrime agli occhi. Ma non sono lacrime, è la sborra che travasa. Quando il Conte finisce, entro nella stanza. La nera del Ghana si chiama Fina. Rivolta al grande specchio, inginocchiata sul letto Fina chiede pietà, chiede l’armistizio, chiede la resa delle armi, la benedizione Urbi et Orbi, l’unzione estrema. Lo chiede mettendosi a sbocconcellare la mia cappella come un pezzo d’ostia consacrata alla figa, con quei denti incisivi distanziati, che fanno tanto Brigitte Bardot pralinata. I capelli ricci e morbidi, me li rigiro intorno alla mano, intorno all’uccello. Sembrano muschio sul presepe col bambino, il bue e pure l’asinello. Finiamo l’eucarestia con una pecorina contorta e indemoniata che nemmeno i doccioni grotteschi della cattedrale di San Venceslao. In tutta questa atmosfera pregna di misticismo, l’Ipod di Fina continua a trasmettere il Film I soliti Idioti, che in nel contesto c’entra come i cavoli a merenda, ma le vie del signore sono infinite e misteriose. Infiniti pure gli orifizi di Fina. Fina c’ha più buchi di una fetta d’Emmenthal Svizzero. È che il culo non vuole darlo, l’immacolata concezione africana. Pure il Conte aveva offerto più di quanto possedessero i suoi genitori, per ficcare Fina in culo. Ma come San Paolo sulla via delle troie di Damasco ho un’illuminazione. La luce della verità si fa strada in me. Dico a Fina: “Sono amico di degli attori del film.”
Glielo devo ripetere sei volte, in sei lingue diverse incluso l’aramaico Qumraniano perché capisca. Poi mi sfilo da fina, le faccio vedere una foto sul mio cellulare. Siamo io e quei due idioti dei soliti Idioti. La foto è di un anno fa, durante uno spettacolo.
Mentre parlo continuo a menarmelo. Dico a Fina che per il loro prossimo film cercavano proprio una ragazza bella ed esotica come lei, combinazione me ne avevano parlato. Il film, dico è tipo la storia di Gesù, solo da ridere. Lei deve fare, quella lì come si chiama, la madonna.
Fina incomincia a farmi un sacco di domande sulla foto. Sugli attori.
Mentre stantuffo il pisello, cerco di mantenere un atteggiamento serio e dico: “Lasciami il tuoi numero e poi ti faccio contattare, ci metto una parola buona. Sei la ragazza che cercano. Sicuro.” Fina, sorride a 78 denti. Vede già un futuro nel mondo del cinema. Su quel cazzo di Ipod un giorno ci sarà lei. La rimetto in posizione liturgica. Ispeziono col pollice il buco del culo, che affonda nelle grinze nere e apparentemente inospitali. Poi Fina non fa più resistenza. Ci sputazzo sopra. Il buco palpita come una boccuccia di orata.
Ovviamente, la foto dei soliti Idioti m’era rimasta sul cellulare per sbaglio, una mano divina ha fatto in modo che non la cancellassi. Centimetri di me finiscono dentro e Fina che lì è veramente fina. Anzi: Total Fina. Pompo come una pompa di benzina super. La canna del mio organo suona il requiem aeterno. Un crescendo di preghiere e salmi e versetti e parabole. L’odore dell’incenso anale s’innalza dall’altare delle sue chiappe. Tutto un coro di grida e canti d’angeli, arcangeli, serafini e cherubini, in questa sinfonia che sembra di stare in una gang bang celestiale, lo schizzo solenne e prepotente dello spirito santo che le inietto in corpo caldo e denso come una transustanziazione in fiamme.
P.s.
Fina, a chi avesse modo di contattarla, le dica che le trattative sono in corso.
Io e il Conte abbiamo firmato il registro dello Show Park Market. Quella pagina diventerà per i posteri una sacra reliquia da conservare nella cripta di una Cattedrale dove le guglie e le colonne sono cazzi e gli archi e le navate sono fighe spalancate.
grande rece Marchese !! Io + amico s và sù sabato, l' unica Ghanese presente in quel di nel giro precedente a metà ottobre s faceva chiava.. ehmm chiamare Candy, capelli ricci, 160 cm circa, fratello qui da noi a MI, è Lei ?? Distinte Ciulate
@hotdog non ho capito un cazzo se la Ghanese è venuta a Milano o l'hai chiavata a ottobre a Praga. Cmq, se gli piace il film i soliti idiotri è lei. O magari in Ghana I soliti Idioti è un capolavoro più che da noi. @skopion a volte la realtà supera la fantasia.
@IlMarchese recensione ottima, struttura del testo molto barocca ... piacevole... solo una piccola constestazione quando ti riferisci alla gnocca esotica... ma in generale ad una persona dalla pelle d'ebano non usare il termina negra, a parte che in lingua spagnola, nel resto del mondo e sopratutto in italia detta da un bianco , credo tu lo sia ... è molto spregiativo... ha urtato anche la mia sensibilità e non sono " negro" ma latino americano, ecuador per la precisione, e il termine "negro" negra" sta a loro come a me starebbe essere chiamato ecuadoregno ossia termine offensivo a meno che il diretto o la diretta interessata non ve ne dia consenso... In poche parole queste parole dette da un bianco o da qualcun altro che non sia della nostra razza sono offese dette tra da una dello stesso colore no .
@cheflatino78
il razzismo stona col mio spirito come una svastica disegnata in una sinagoga.
L'interracial è la professione scritta sulla mia carta d'identità. Se c'è una persona pronta a scambi culturali tra nazioni quello sono io, in confronto a me L'Onu è come una birreria Alto-Bavarese che puzza di krauti e salsicce e tutti si chiamano Franz e Friz.
Il nero è solo un colore, anzi un'assenza di colore. Una bianca non la chiamo bianca, una nera la chiamo negra. Perché il termine "Negro" scevro da qualsivoglia intrinseco significato razziale, è tutta una tavolozza di sensazioni palpabili e impalabili, un valore aggiunto e non una sottrazione. Allora mettiamola così, uso l'aggettivo Negro/a nel modo spagnolo. Imparo una cosa nuova: essere chiamato ecuadoregno, non sapevo fosse offensivo. Hasta luego!
Che poi cazzo fa rima con negro... ma è una mia deformazione professionale, la rima come la figa.
Di solito quando compro un libro dopo le prime tre righe mi rompo le balle e lo dimentico in un cassetto.
Questa recensione l'ho già letta 3 volte.
Mi inchino @IlMarchese.
Questa è classe cazzo!!! =D>
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IlMarchese
03/12/2012 | 18:18
Silver
Dopo il trombaggio è il suicidio lo sport più praticato a Praga. Una giornata tra lapidi ebraiche, cattedrali gotiche, musei Kafkiani, e il colpo di grazia arriva con una Ceca ceca che canta fissando il buio l’avemaria di Schubert sul ponte Carlo. Il Conte sale sul parapetto minacciando di tirarsi nelle acque gelide della Moldava se non lo porto istantaneamente a troie. Cerco di convincere il Conte a non gettarsi. Dico che è solo un periodo nero, che ha ancora un migliaio di Rumene da chiavarsi, e soprattutto che mi deve ancora cinquecento euro. Andiamo a bere qualcosa in una Absinteria. L’assenzio e la cappa tetra di Praga però ci avvolgono in spirali di Sturm und Drang terribili e pericolose. Ancora nelle nostre orecchie il canto della Ceca ceca, ci sentiamo Kafka con tutta la sua allegria da sanatorio che ci tossisce tubercolotiche maledizioni sulle spalle. Osservo il Conte mentre pericoloso fissa la zolletta di zucchero avvolta dalla fiamma che lentamente gocciola nell’Assenzio. Già lo vedo immolarsi come un monaco tibetano e diventare cerino umano. E a quel punto che chiedo al cameriere oltre al conto se conosce un bordello lì nelle vicinanze.
Ci troviamo in un Privat in via Trojova, e non poteva essere altrimenti. Non so se la via Trojova ha preso il nome dal Privat o viceversa. In ogni caso, suoniamo al campanello. Una ex prostituta dell’impero Austro-Ungarico viene ad aprire. Nell’appartamento ci saranno una decina di zoccole: russe, rumene, ceche, polacche, moldave, slovacche, molvacche, rorusse, sloturche. Non ci va la carne bianca, sa di obitorio. Ce ne andiamo.
Puntiamo sul sicuro: lo Show Park Market, quella sera più vuoto di una salumeria a Kabul. Andiamo allo Show Pork Da Vinci. Buttiamo via un 1500 corone a chiacchierare del più e soprattutto del meno con due ceche, che mi sarei chiavato solo se fossi stato ceco pure io.
Un richiamo mistico, ci spinge a non desistere nella nostra ricerca della profezia divina, a compiere un viaggio nell’ignoto, come i re magi. La cometa che abbiamo tra le gambe fa il resto. Di nuovo verso lo Show Pork Market. Una madonna nera, la incontriamo mentre sta per scendere le scale. Indosso il cappotto. Non sarà la madonna, ma nera è nera. Sta smontando quando noi vorremmo montarla. Ci accordiamo sull’uscio, le facciamo fare gli straordinari. Mando avanti il conte che c’ha le lacrime agli occhi. Ma non sono lacrime, è la sborra che travasa. Quando il Conte finisce, entro nella stanza. La nera del Ghana si chiama Fina. Rivolta al grande specchio, inginocchiata sul letto Fina chiede pietà, chiede l’armistizio, chiede la resa delle armi, la benedizione Urbi et Orbi, l’unzione estrema. Lo chiede mettendosi a sbocconcellare la mia cappella come un pezzo d’ostia consacrata alla figa, con quei denti incisivi distanziati, che fanno tanto Brigitte Bardot pralinata. I capelli ricci e morbidi, me li rigiro intorno alla mano, intorno all’uccello. Sembrano muschio sul presepe col bambino, il bue e pure l’asinello. Finiamo l’eucarestia con una pecorina contorta e indemoniata che nemmeno i doccioni grotteschi della cattedrale di San Venceslao. In tutta questa atmosfera pregna di misticismo, l’Ipod di Fina continua a trasmettere il Film I soliti Idioti, che in nel contesto c’entra come i cavoli a merenda, ma le vie del signore sono infinite e misteriose. Infiniti pure gli orifizi di Fina. Fina c’ha più buchi di una fetta d’Emmenthal Svizzero. È che il culo non vuole darlo, l’immacolata concezione africana. Pure il Conte aveva offerto più di quanto possedessero i suoi genitori, per ficcare Fina in culo. Ma come San Paolo sulla via delle troie di Damasco ho un’illuminazione. La luce della verità si fa strada in me. Dico a Fina: “Sono amico di degli attori del film.”
Glielo devo ripetere sei volte, in sei lingue diverse incluso l’aramaico Qumraniano perché capisca. Poi mi sfilo da fina, le faccio vedere una foto sul mio cellulare. Siamo io e quei due idioti dei soliti Idioti. La foto è di un anno fa, durante uno spettacolo.
Mentre parlo continuo a menarmelo. Dico a Fina che per il loro prossimo film cercavano proprio una ragazza bella ed esotica come lei, combinazione me ne avevano parlato. Il film, dico è tipo la storia di Gesù, solo da ridere. Lei deve fare, quella lì come si chiama, la madonna.
Fina incomincia a farmi un sacco di domande sulla foto. Sugli attori.
Mentre stantuffo il pisello, cerco di mantenere un atteggiamento serio e dico: “Lasciami il tuoi numero e poi ti faccio contattare, ci metto una parola buona. Sei la ragazza che cercano. Sicuro.” Fina, sorride a 78 denti. Vede già un futuro nel mondo del cinema. Su quel cazzo di Ipod un giorno ci sarà lei. La rimetto in posizione liturgica. Ispeziono col pollice il buco del culo, che affonda nelle grinze nere e apparentemente inospitali. Poi Fina non fa più resistenza. Ci sputazzo sopra. Il buco palpita come una boccuccia di orata.
Ovviamente, la foto dei soliti Idioti m’era rimasta sul cellulare per sbaglio, una mano divina ha fatto in modo che non la cancellassi. Centimetri di me finiscono dentro e Fina che lì è veramente fina. Anzi: Total Fina. Pompo come una pompa di benzina super. La canna del mio organo suona il requiem aeterno. Un crescendo di preghiere e salmi e versetti e parabole. L’odore dell’incenso anale s’innalza dall’altare delle sue chiappe. Tutto un coro di grida e canti d’angeli, arcangeli, serafini e cherubini, in questa sinfonia che sembra di stare in una gang bang celestiale, lo schizzo solenne e prepotente dello spirito santo che le inietto in corpo caldo e denso come una transustanziazione in fiamme.
P.s.
Fina, a chi avesse modo di contattarla, le dica che le trattative sono in corso.
Io e il Conte abbiamo firmato il registro dello Show Park Market. Quella pagina diventerà per i posteri una sacra reliquia da conservare nella cripta di una Cattedrale dove le guglie e le colonne sono cazzi e gli archi e le navate sono fighe spalancate.
IL MARCHESE ANCHE SU FACEBOOK
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INCONTRA DONNE VOGLIOSEHotdog
03/12/2012 | 18:55
Newbie
grande rece Marchese !! Io + amico s và sù sabato, l' unica Ghanese presente in quel di nel giro precedente a metà ottobre s faceva chiava.. ehmm chiamare Candy, capelli ricci, 160 cm circa, fratello qui da noi a MI, è Lei ?? Distinte Ciulate
TROVA HOSTESS PER CENEskopion
03/12/2012 | 18:59
Silver
Le fantastiche avventure fantascientifiche del IlMarchese :-))
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàIlMarchese
03/12/2012 | 19:24
Silver
@hotdog non ho capito un cazzo se la Ghanese è venuta a Milano o l'hai chiavata a ottobre a Praga. Cmq, se gli piace il film i soliti idiotri è lei. O magari in Ghana I soliti Idioti è un capolavoro più che da noi.
INCONTRA DONNE VOGLIOSE@skopion a volte la realtà supera la fantasia.
Vincenzo17
03/12/2012 | 19:38
Newbie
Grandissimo =D>
TROVA HOSTESS PER CENEdon_pizza
03/12/2012 | 20:58
Newbie
Stocazzo, se trombi come scrivi sei meglio di rocco, complimenti
Arthur22
03/12/2012 | 21:59
Newbie
Ragazzi anche noi abbiamo avuto il piacere di "conoscere" FINA... E' uno spettacolo!!!!
La Spada nella Gnocca.
Arthur22
03/12/2012 | 22:03
Newbie
Io e i miei amici (due) abbiamo avuto anche lo sconto simpatia: 2400 corone e non 3000. B-)
La Spada nella Gnocca.
Hotdog
03/12/2012 | 22:55
Newbie
pardon Marchese, conosciuta allo Showpark Market, suo fratello vive qui a MI, ssciauu !
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàIlMarchese
06/12/2012 | 17:17
Silver
Con Fina la scopata è sopraffina
INCONTRA DONNE VOGLIOSETravel975
06/12/2012 | 18:06
Newbie
Mi inchino a co tanta recensione.. =D>
TROVA HOSTESS PER CENEcheflatino78
06/12/2012 | 18:56
Silver
@IlMarchese recensione ottima, struttura del testo molto barocca ... piacevole... solo una piccola constestazione quando ti riferisci alla gnocca esotica... ma in generale ad una persona dalla pelle d'ebano non usare il termina negra, a parte che in lingua spagnola, nel resto del mondo e sopratutto in italia detta da un bianco , credo tu lo sia ... è molto spregiativo... ha urtato anche la mia sensibilità e non sono " negro" ma latino americano, ecuador per la precisione, e il termine "negro" negra" sta a loro come a me starebbe essere chiamato ecuadoregno ossia termine offensivo a meno che il diretto o la diretta interessata non ve ne dia consenso... In poche parole queste parole dette da un bianco o da qualcun altro che non sia della nostra razza sono offese dette tra da una dello stesso colore no .
IlMarchese
06/12/2012 | 19:30
Silver
@cheflatino78
INCONTRA DONNE VOGLIOSEil razzismo stona col mio spirito come una svastica disegnata in una sinagoga.
L'interracial è la professione scritta sulla mia carta d'identità. Se c'è una persona pronta a scambi culturali tra nazioni quello sono io, in confronto a me L'Onu è come una birreria Alto-Bavarese che puzza di krauti e salsicce e tutti si chiamano Franz e Friz.
Il nero è solo un colore, anzi un'assenza di colore. Una bianca non la chiamo bianca, una nera la chiamo negra. Perché il termine "Negro" scevro da qualsivoglia intrinseco significato razziale, è tutta una tavolozza di sensazioni palpabili e impalabili, un valore aggiunto e non una sottrazione. Allora mettiamola così, uso l'aggettivo Negro/a nel modo spagnolo. Imparo una cosa nuova: essere chiamato ecuadoregno, non sapevo fosse offensivo. Hasta luego!
Che poi cazzo fa rima con negro... ma è una mia deformazione professionale, la rima come la figa.
tinto
06/12/2012 | 21:33
Newbie
Trombata 2 volte un anno e mezzo fa. Gran donna, gran fisico, gran porca.
TROVA HOSTESS PER CENEIlMarchese
10/12/2012 | 11:05
Silver
Fina in un anno ha fatto più pompe che la pompa di Benzina Total Fina del Raccordo Anulare
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàSensei_2
10/12/2012 | 13:59
Newbie
@IlMarchese bella recensione.
Un fondoschiena veramente ben fatto è l'unico legame tra Arte e Natura.
Viaggiatore354
12/12/2012 | 00:21
Silver
Semplicemente un capolavoro! Anche io conosco bene Fina ahahahahaha
TROVA HOSTESS PER CENEIlMarchese
13/12/2012 | 15:19
Silver
Dai vostri commenti vien fuori che Fina ha preso più schizzi di una sardina.
IlMarchese
21/12/2012 | 19:48
Silver
W la Praga
INCONTRA DONNE VOGLIOSEMerolone33
21/12/2012 | 21:59
Newbie
Di solito quando compro un libro dopo le prime tre righe mi rompo le balle e lo dimentico in un cassetto.
TROVA HOSTESS PER CENEQuesta recensione l'ho già letta 3 volte.
Mi inchino @IlMarchese.
Questa è classe cazzo!!! =D>
IlMarchese
22/12/2012 | 15:37
Silver
@Merolone33
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàInchinarsi al Marchese è tra i giochi di società a lui preferiti.
:-j :-j :-j
Merolone33
22/12/2012 | 20:03
Newbie
:-))
INCONTRA DONNE VOGLIOSEnon mi inchino più... solo i complimenti! ;-)
FlautoMagico
02/09/2017 | 09:58
Roma | 36-50
Gold
Oggi a roma il tempo è praghese
e consiglia rileggere @IlMarchese
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
IlMarchese
02/09/2017 | 10:52
Silver
Non vedere il lato tragico fa come dice @FlautoMagico