Non solo il quartiere a luci rosse più famoso del mondo. Ora l'amore a pagamento, ad Amsterdam, è arrivato anche all'aeroporto internazionale di di Schiphol. Sesso organizzato tra arrivi e partenze. In questi lassi di tempo spesso molto lunghi, l'aeroporto (oltre 45 milioni di persone vi transitano ogni anno), da sempre all'avanguardia per i suoi servizi, ne ha aggiunto uno per sollazzare gli uomini di passaggio.
Del tutto illegale (è bene saperlo), non per via della professione, che è invece legale in Olanda, ma per via del commercio non regolamentato, la prostituzione tra il check-in e l'imbarco vede protagoniste ragazze dell'est europeo in arrivo nello scalo olandese con i voli low cost.
Spesso – racconta nel suo reportage il giornale Irish Times - arrivano e partono in giornata, forti delle tariffe scontate.
Qui operano o su appuntamento preventivamente concordato con i loro clienti affezionati, cercando di incrociare le agende dei loro voli (e il cliente in questo caso si occupa anche di pagare l'aereo alla ragazza), o reclutando direttamente gli uomini in attesa di una coincidenza nelle aree di transito. In questo secondo caso il biglietto aereo viene accollato direttamente dalla prostituta.
L'amore a pagamento si consuma poi all'interno delle aree di transito. Che nell'aeroporto internazionale sono dotate di ogni comfort, dallo shopping tax free ai ristoranti, dai massaggi ai casinò, fino agli hotel. Al di là delle lounge organizzate dalle compagnie aeree, qui per pochi euro si può soggiornare in vere strutture alberghiere e rilassarsi in una camera-cabina pulita, dotata di tv, servizi igienici, doccia. L'alcova perfetta per un incontro clandestino da poche decine di minuti. La ricompensa per le prostitute è più alta rispetto alle tariffe applicate dalle lavoratrici del sesso olandesi, almeno secondo quanto raccontano dall'associazione olandese che le tutela, ma lo stesso ente non sembra preoccupato dalla loro presenza. L'importante – commentano – è che le ragazze non vengano costrette a prostituirsi da un mediatore e che scelgano di propria volontà di svolgere questa professione.
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Geom_Sventrapapere
05/08/2011 | 09:37
Gold
Non solo il quartiere a luci rosse più famoso del mondo. Ora l'amore a pagamento, ad Amsterdam, è arrivato anche all'aeroporto internazionale di di Schiphol. Sesso organizzato tra arrivi e partenze. In questi lassi di tempo spesso molto lunghi, l'aeroporto (oltre 45 milioni di persone vi transitano ogni anno), da sempre all'avanguardia per i suoi servizi, ne ha aggiunto uno per sollazzare gli uomini di passaggio.
Del tutto illegale (è bene saperlo), non per via della professione, che è invece legale in Olanda, ma per via del commercio non regolamentato, la prostituzione tra il check-in e l'imbarco vede protagoniste ragazze dell'est europeo in arrivo nello scalo olandese con i voli low cost.
Spesso – racconta nel suo reportage il giornale Irish Times - arrivano e partono in giornata, forti delle tariffe scontate.
Qui operano o su appuntamento preventivamente concordato con i loro clienti affezionati, cercando di incrociare le agende dei loro voli (e il cliente in questo caso si occupa anche di pagare l'aereo alla ragazza), o reclutando direttamente gli uomini in attesa di una coincidenza nelle aree di transito. In questo secondo caso il biglietto aereo viene accollato direttamente dalla prostituta.
L'amore a pagamento si consuma poi all'interno delle aree di transito. Che nell'aeroporto internazionale sono dotate di ogni comfort, dallo shopping tax free ai ristoranti, dai massaggi ai casinò, fino agli hotel. Al di là delle lounge organizzate dalle compagnie aeree, qui per pochi euro si può soggiornare in vere strutture alberghiere e rilassarsi in una camera-cabina pulita, dotata di tv, servizi igienici, doccia. L'alcova perfetta per un incontro clandestino da poche decine di minuti. La ricompensa per le prostitute è più alta rispetto alle tariffe applicate dalle lavoratrici del sesso olandesi, almeno secondo quanto raccontano dall'associazione olandese che le tutela, ma lo stesso ente non sembra preoccupato dalla loro presenza. L'importante – commentano – è che le ragazze non vengano costrette a prostituirsi da un mediatore e che scelgano di propria volontà di svolgere questa professione.
Geom. Sventrapapere