Dopo aver passato cinque mesi indimenticabili da studente Erasmus, due anni dopo il Cobra decise di ritornare per completare il lavoro lasciato incompiuto (o iniziato al 20%...) e naturalmente fare la trombonave.
Con il fido amico Fabio ed una ragazza finno-balinese di Helsinki, conosciuta in chat e poi grazie agli dei anche dal vivo nel suo loft di Espoo, decidemmo di prendere la leggendaria Trombonave Gabriella, dove due anni prima lo scrivente Cobra arrivò ad un soffio dalla conquista di una topona di Espoo chiamata Paivi (il nome resterà indelebile nella sua memoria, come la sua bellezza e come il fatto che gli preferì un sedicente giocatore di hockey svedese...). Con noi, appunto, la finno balinese, simpatica piccola carta di riserva (solo mia naturalmente, in quanto suo scopritore!) nel caso altri giocatori di hockey avessero voluto prender parte alla crociera...
Fummo molto fortunati perchè grazie alla nostra guida indigena scegliemmo un giorno di partenza a dir poco perfetto: tante finniche punzelle avevano infatti deciso di farsi un giretto tra in negozi di Stoccolma e di assaltare avidamente gli shop di bordo ricchi di tanto nettare degli dei, Lapin Kulta, Olvi, di cui i nostri avevano saggiamente fatto buona scorta nella propria cabina. Mentre il Cobra guidava l'ottimo Fabio, che volontariamente aveva deciso di trasportare le nostre due buone cassette di Olvi (meglio dei mitici six packs), tra i meandri delle canine sotto tutto il sresto della nave (anche i camion ci ritrovavamo sopra la capa) ,il gruppetto si imbattè in due fanciulle, una bionda ed una rossa (niente di meglio per due eccellenti degustatori di birra e...., come noi). La dea fortuna ci aveva baciati e cia aveva regalato le due topone proprio nella cabina di fronte la nostra. Solo due cose ci aspettavano:
la più dolce delle vittorie,
la beffa e l'umiliazione che mai nessun altro giocatore di hockey avrebbe potuto infliggerci.
Saliamo e prenotiamo da gran signori al ristorante buffet dove mangi finchè puoi, ma dobbiamo aspettare ancora qualche ora e così ci fiondiamo subito in discoteca seguendo come segugi le due topone della cabina di fronte. Le becchiamo tutte sole su un divanetto e così quatto quatti ci avviciniamo con un bel drink in mano facendo finta di nulla. LE due tipe ci notano e capiamo subito che hanno già bevuto per bene e vogliono fare conversazione. Io e Fabio ci preoccupiamo un pò quando sentiamo il loro inglese a dir poco perfetto, ma piano piano il drink ed il nettare di prima cominciano a scioglierci la lingua e così si decide di andare a ballare. Stiamo praticamente due ore a strusciarci le punzelle per benino, riposando di tanto in tanto sui divanetti.
La temperatura si alzava e la voglia del Cobra di prendersi una corposa rivinciota era alle stelle, quando le due tipe ci conducono fuori dalla disco e ci addentraimo nei corridoi. fabio scompare con la bionda mentre la rossa -infrifata più che mai- mi sbatte letteralmente al muro nell'area predisposta per i fumatori e decide di salutare il mio migliore amico. Il Cobra pensò subito: chi ben incomincia è già a metà dell'opera. Finito l'antipasto per forza di cosa arrivano primo, secondo e dessert ed a tentoni, un pò per il tasso alcolico da arresto ed ergastolo, un pò per la prode Gabriella decisa a sfidare le onde del Baltico, il gruppo si ricompone davanti alle nostre camere.
Io ed il fabio pensiamo subito: vogliono la guerra e la guerra avranno. Stiamo ancora pensando a queste ultime parole quando improvvisamente le due ci offrono gratis lo spettacolo di un bacio lesbico da paura, con annesso palpaggio e chiusura di porta sul più bello...
Ebbene la maledizione della Gabriella si ripete. Fabio intontito ed alquanto deluso si dirige pian piano vero i ponti superiori, dove più tardi si verrà a sapere ha deciso di inzozzare di brutto i gabinetti con liquido organico emesso per via orale (a proposito: i due compagni di sventura, dopo aver pagato in anticipo con carta di credito, persero anche la cena al buffet). Il Cobra, furbo, si riocordò di giocare il jolly finno balinese e garrulo si mise in cerca della fanciulla per tutta la nave. Non trovandola, deluso si accinse a tornare alla cabina, ma.... Sorpresa: porta chiusa a chiave, strani gemiti provenienti dall'interno.... Beh, amici, la Gabriella ha colpito ancora. Pazienza, ma arriverà l'anno del riscatto. Sì che arriverà Comunque un consiglio: fatevela la Trombonave, ne vale la pena.
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Trapanatore
21/05/2011 | 18:36
Gold
The Cobra Story
Dopo aver passato cinque mesi indimenticabili da studente Erasmus, due anni dopo il Cobra decise di ritornare per completare il lavoro lasciato incompiuto (o iniziato al 20%...) e naturalmente fare la trombonave.
Con il fido amico Fabio ed una ragazza finno-balinese di Helsinki, conosciuta in chat e poi grazie agli dei anche dal vivo nel suo loft di Espoo, decidemmo di prendere la leggendaria Trombonave Gabriella, dove due anni prima lo scrivente Cobra arrivò ad un soffio dalla conquista di una topona di Espoo chiamata Paivi (il nome resterà indelebile nella sua memoria, come la sua bellezza e come il fatto che gli preferì un sedicente giocatore di hockey svedese...). Con noi, appunto, la finno balinese, simpatica piccola carta di riserva (solo mia naturalmente, in quanto suo scopritore!) nel caso altri giocatori di hockey avessero voluto prender parte alla crociera...
Fummo molto fortunati perchè grazie alla nostra guida indigena scegliemmo un giorno di partenza a dir poco perfetto: tante finniche punzelle avevano infatti deciso di farsi un giretto tra in negozi di Stoccolma e di assaltare avidamente gli shop di bordo ricchi di tanto nettare degli dei, Lapin Kulta, Olvi, di cui i nostri avevano saggiamente fatto buona scorta nella propria cabina. Mentre il Cobra guidava l'ottimo Fabio, che volontariamente aveva deciso di trasportare le nostre due buone cassette di Olvi (meglio dei mitici six packs), tra i meandri delle canine sotto tutto il sresto della nave (anche i camion ci ritrovavamo sopra la capa) ,il gruppetto si imbattè in due fanciulle, una bionda ed una rossa (niente di meglio per due eccellenti degustatori di birra e...., come noi). La dea fortuna ci aveva baciati e cia aveva regalato le due topone proprio nella cabina di fronte la nostra. Solo due cose ci aspettavano:
la più dolce delle vittorie,
la beffa e l'umiliazione che mai nessun altro giocatore di hockey avrebbe potuto infliggerci.
Saliamo e prenotiamo da gran signori al ristorante buffet dove mangi finchè puoi, ma dobbiamo aspettare ancora qualche ora e così ci fiondiamo subito in discoteca seguendo come segugi le due topone della cabina di fronte. Le becchiamo tutte sole su un divanetto e così quatto quatti ci avviciniamo con un bel drink in mano facendo finta di nulla. LE due tipe ci notano e capiamo subito che hanno già bevuto per bene e vogliono fare conversazione. Io e Fabio ci preoccupiamo un pò quando sentiamo il loro inglese a dir poco perfetto, ma piano piano il drink ed il nettare di prima cominciano a scioglierci la lingua e così si decide di andare a ballare. Stiamo praticamente due ore a strusciarci le punzelle per benino, riposando di tanto in tanto sui divanetti.
La temperatura si alzava e la voglia del Cobra di prendersi una corposa rivinciota era alle stelle, quando le due tipe ci conducono fuori dalla disco e ci addentraimo nei corridoi. fabio scompare con la bionda mentre la rossa -infrifata più che mai- mi sbatte letteralmente al muro nell'area predisposta per i fumatori e decide di salutare il mio migliore amico. Il Cobra pensò subito: chi ben incomincia è già a metà dell'opera. Finito l'antipasto per forza di cosa arrivano primo, secondo e dessert ed a tentoni, un pò per il tasso alcolico da arresto ed ergastolo, un pò per la prode Gabriella decisa a sfidare le onde del Baltico, il gruppo si ricompone davanti alle nostre camere.
Io ed il fabio pensiamo subito: vogliono la guerra e la guerra avranno. Stiamo ancora pensando a queste ultime parole quando improvvisamente le due ci offrono gratis lo spettacolo di un bacio lesbico da paura, con annesso palpaggio e chiusura di porta sul più bello...
Ebbene la maledizione della Gabriella si ripete. Fabio intontito ed alquanto deluso si dirige pian piano vero i ponti superiori, dove più tardi si verrà a sapere ha deciso di inzozzare di brutto i gabinetti con liquido organico emesso per via orale (a proposito: i due compagni di sventura, dopo aver pagato in anticipo con carta di credito, persero anche la cena al buffet). Il Cobra, furbo, si riocordò di giocare il jolly finno balinese e garrulo si mise in cerca della fanciulla per tutta la nave. Non trovandola, deluso si accinse a tornare alla cabina, ma.... Sorpresa: porta chiusa a chiave, strani gemiti provenienti dall'interno.... Beh, amici, la Gabriella ha colpito ancora. Pazienza, ma arriverà l'anno del riscatto. Sì che arriverà Comunque un consiglio: fatevela la Trombonave, ne vale la pena.
(c) Il Cobra - 2003
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