Una minorenne, anche nel caso fosse lavoratrice autonoma al 100 %, non è sufficientemente formata mentalmente per potere intraprendere una tale impegnativa professione.
Sto parlando di ragazze: bambine e ragazzine manco le considero, mi fanno sessualmente parlando ribrezzo, per non parlare dei pedofili per cui proporrei la castrazione (con il loro consenso, in caso di rifiuto gli si dà l’ergastolo).
Le ragazze di 16-17 anni non mi fanno ribrezzo ma comunque non mi attraggono sessualmente, perché le vedo ancora immature sia mentalmente che fisicamente. Oddio, se in discoteca vedessi una 17enne ipertruccata e vestita da superzoccola forse la guarderei, ma solo perché assomiglierebbe fisicamente a una ventenne. Il mio target è tra i 20 e i 25, l’età universitaria: donna matura sì, ma ancora fresca, nel suo massimo splendore fisico (anche se a livello di prestazione il top in genere lo dà tra i 30 e i 40).
Detto questo, ovviamente c’è anche da considerare l’aspetto giudiziario. Andare con prostitute non è reato, andare con una prostituta minorenne sì. E nel dubbio se è minorenne o meno? Ci sono tante belle ventenni a disposizione, che bisogno c’è di rischiare? Personalmente nel caso avessi dei dubbi, io passo, comunque non ho mai letto di black girls minorenni, mentre invece ho letto di bianche stradali minorenni (ma tanto non opero sul fronte white street workers), mentre in Scopolandia vado tranquillo perché sono molto scrupolosi e rigidi nella gestione dei locali e quindi si va sul sicuro.
2) MAI PENETRAZIONE SENZA CAPPUCCIO
Mi sembra chiaro. A farlo senza ci vuole piu’ incoscienza che coraggio, soprattutto per il pericolo di malattie, ma anche di gravidanze indesiderate. Ricordo una volta in cui sono venuto dentro, l’ho tirato fuori, e ci siamo accorti che il preservativo si era rotto: un bel flash, ma non sono diventato papà. Riguardo alle malattie, considerato altre rotture (ma negli altri casi almeno me ne sono accorto subito e l’ho tirato fuori immediatamente) non saprei: al momento – e cui mi tocco gli zebedei- tutto bene…
Sul sesso orale… beh, se lecchi la patatina, se ti fai fare pompe cabrio o anche se solo baci con la lingua, il rischio di malattie c’è, e c’è anche per il dito nella patatina o nel culetto.. ma insomma, ognuno valuta in base alla personale propensione al rischio: piu’ si prendono precauzioni e piu’ si è saggi, poi si valuta il rischio della ragazza, la situazione… Ad esempio: eravamo sotto la doccia, ci baciavamo e strusciavamo, poi mi bacia il petto e scende lentamente sempre piu’ in basso.. voi che le avreste detto? “No, fermati, che vado a prendere il preservativo?” (ma poi la trombata “sempre con”, su quello non transigo).
3) FARE VACANZE IN CUI UNIRE IL VIAGGIO AL SESSO
Turismo sessuale è una espressione che ha una valenza estremamente negativa, perché associata ben che si vada al vecchio bavoso che si scopa la poveretta, mentre in genere lo si associa ai pedofili che si scopano minorenni poveri.
Nell’ultimo caso lo chiamerei piu’ che turismo sessuale “turismo pedofilo”. Veniamo invece al caso che mi riguarda, ossia al sesso con adulti. E’ turismo sessuale andare in un paese evoluto come Scopolandia, dove non vai in un bordello ma in un centro benessere o villaggio vacanze, dove ti rilassi contorniato da splendide ancelle nude tra una sauna e un idromassaggio, un tuffo in piscina e il bar, il cinema porno e una passeggiata nel parco. Penso che rastigat quando dice che gli fkk sono “beauty farm per uomini”, abbia centrato perfettamente la definizione. Sottolineo che sono ragazze da oltre 20.000 euro al mese di reddito, chiamale poverine…
Se vado all’estero e non sono in scopolandia, allora il sesso pay è solo un corollario, e ad esempio quando ero ad Amsterdam mi sono divertito la sera a girare per le vetrine, ma non ho neppure consumato. Diciamo che mi piace, piu’ per curiosità e “deformazione professionale” vedere e capire come funziona la questione a livello locale. Se devo scoparmi una prostituta, o vado in Scopolandia o resto a Figogna vice, che almeno so con chi mi accoppio.
Diverso invece il discorso “sogno esotico.” Mare tropicale cristallino, caldo (e magari mentre in italia è inverno…), cocktails in riva al mare, ombrelloni di paglia.. e gnocca locale che, in un posto così favoloso, sotto quel sole e quei paesaggi, non può essere che conforme e quindi stellare. Solo che non sono prostitute ma ragazze “no-prof”, ragazze normali che passano con te tutto il tempo che vuoi, da un classico cena-dopocena-notte-colazione, a tutta la giornata, a tutta l’intera vacanza.
Viaggiare e fare sesso sono i due grandi piaceri per cui vale la pena vivere: se poi si riescono a fondere allora per me si è in Paradiso.
4) MAI INNAMORARSI DI UNA PROSTITUTA
A meno che non si sia disposti a farsi carico della sua vita (leggasi “viverci insieme”). In primo luogo, se si è innamorati, lei nel 99 % dei casi non è innamorata. Se la paghi anche solo una volta, sei bollato come cliente, ossia un poco di buono agli occhi di qualsiasi donna. E se ti trovi con lei che rientra in quell’1 % di casi ed è innamorata seriamente, allora la situazione se possibile è ancora peggiore, e ti ritroverai ancor prima in un vicolo cieco e ancora piu’ dolorosa sarà la calata del sipario.
Ma come detto nel 99 % dei casi lei non sarà innamorata, ma ovviamente e come è giusto che sia cercherà di sfruttare il piu’ possibile a suo vantaggio la situazione, tirando la corda il piu’ possibile. Con tante donne al mondo, proprio di una prostituta avete bisogno di innamorarvi?
Personalmente innamorato mai. Per innamoramento intendo “lei per me è piu’ importante di me stesso”, pensare spesso a lei nel corso della giornata, volerci passare il piu’ tempo possibile insieme e non solo nel letto, etc. Infatuato invece diverse volte. L’ultima volta che mi sono infatuato di una prostituta è stato con Isaura, sentimento durato poche settimane, il tempo di capire che naturalmente avevamo interessi e visioni della vita inconciliabili. Con quella che oggi chiamo Favorita no, le voglio bene e mi trovo benissimo con lei ma non c’è infatuazione tant’è che non le ho mai chiesto di vederci fuori dal lavoro né ho piacere di ricevere sue telefonate in cui raccontarci del piu’ e del meno.
5) NON VANTARTI
Perché faresti solo la figura del coglione: tutti sono capaci ad andare con una prostituta avendo i soldi in tasca, così come tutti sono in grado di fare la spesa al supermercato.
Qualche coglione qui, o forse semplice lettore di passaggio in malafede, credeva che questo blog esistesse per vantarmi delle mie “presunte imprese”, dimostrando di aver capito molto poco di questo mio angolo virtuale monotematico.
Inoltre a volte non sai bene neppure con chi parli, e potresti ferire la sensibilità altrui parlando di argomenti a lui/lei/loro non graditi.
Ma neppure vergognati di andare con prostitute, io la vedo come un normale rapporto contrattuale basato su una prestazione di servizi in cambio di una controprestazione monetaria.
Ci vanno molti piu’ uomini di quanto si creda, e nel corso del tempo ho conosciuto persone veramente al di sopra di ogni sospetto e che invece erano clienti di prostitute. Inoltre, sarà stato forse un caso o forse no, ma tutti i colleghi che ho conosciuto sono persone comuni e piu’ in gamba, educate e colte della media della totalità delle persone.
Il sesso non è una cosa sporca ma un piacere e un bisogno, come il cibo, e come con il cibo, che possiamo cucinare a casa nostra o andare al ristorante, così vale per il sesso.
E’ la religione che ha fatto diventare il sesso una cosa sporca: sia quello free, sia quello pay. Il motivo è sempre uno solo, valido per tutte le religioni. Se riesci a controllare le pulsioni delle persone, allora riesci a controllare quelle persone e puoi fargli di tutto: pure dargli da bere che esiste qualche entità metafisica che ti ha creato, veglia su di te, ti controlla e ti giudica…
Ma non esuliamo dall’argomento del blog! Domani, se nessun dio mi ha fulminato prima, proseguirò nell’ elencarvi gli altri cinque punti del DECATROMBO PAY, by Scopopagando!
Ovviamente, come sempre, sono graditi commenti e possibili migliorie!
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scopopagando
22/07/2012 | 02:10
Silver
1) MAI CON MINORENNI
Una minorenne, anche nel caso fosse lavoratrice autonoma al 100 %, non è sufficientemente formata mentalmente per potere intraprendere una tale impegnativa professione.
Sto parlando di ragazze: bambine e ragazzine manco le considero, mi fanno sessualmente parlando ribrezzo, per non parlare dei pedofili per cui proporrei la castrazione (con il loro consenso, in caso di rifiuto gli si dà l’ergastolo).
Le ragazze di 16-17 anni non mi fanno ribrezzo ma comunque non mi attraggono sessualmente, perché le vedo ancora immature sia mentalmente che fisicamente. Oddio, se in discoteca vedessi una 17enne ipertruccata e vestita da superzoccola forse la guarderei, ma solo perché assomiglierebbe fisicamente a una ventenne. Il mio target è tra i 20 e i 25, l’età universitaria: donna matura sì, ma ancora fresca, nel suo massimo splendore fisico (anche se a livello di prestazione il top in genere lo dà tra i 30 e i 40).
Detto questo, ovviamente c’è anche da considerare l’aspetto giudiziario. Andare con prostitute non è reato, andare con una prostituta minorenne sì. E nel dubbio se è minorenne o meno? Ci sono tante belle ventenni a disposizione, che bisogno c’è di rischiare? Personalmente nel caso avessi dei dubbi, io passo, comunque non ho mai letto di black girls minorenni, mentre invece ho letto di bianche stradali minorenni (ma tanto non opero sul fronte white street workers), mentre in Scopolandia vado tranquillo perché sono molto scrupolosi e rigidi nella gestione dei locali e quindi si va sul sicuro.
2) MAI PENETRAZIONE SENZA CAPPUCCIO
Mi sembra chiaro. A farlo senza ci vuole piu’ incoscienza che coraggio, soprattutto per il pericolo di malattie, ma anche di gravidanze indesiderate. Ricordo una volta in cui sono venuto dentro, l’ho tirato fuori, e ci siamo accorti che il preservativo si era rotto: un bel flash, ma non sono diventato papà. Riguardo alle malattie, considerato altre rotture (ma negli altri casi almeno me ne sono accorto subito e l’ho tirato fuori immediatamente) non saprei: al momento – e cui mi tocco gli zebedei- tutto bene…
Sul sesso orale… beh, se lecchi la patatina, se ti fai fare pompe cabrio o anche se solo baci con la lingua, il rischio di malattie c’è, e c’è anche per il dito nella patatina o nel culetto.. ma insomma, ognuno valuta in base alla personale propensione al rischio: piu’ si prendono precauzioni e piu’ si è saggi, poi si valuta il rischio della ragazza, la situazione… Ad esempio: eravamo sotto la doccia, ci baciavamo e strusciavamo, poi mi bacia il petto e scende lentamente sempre piu’ in basso.. voi che le avreste detto? “No, fermati, che vado a prendere il preservativo?” (ma poi la trombata “sempre con”, su quello non transigo).
3) FARE VACANZE IN CUI UNIRE IL VIAGGIO AL SESSO
Turismo sessuale è una espressione che ha una valenza estremamente negativa, perché associata ben che si vada al vecchio bavoso che si scopa la poveretta, mentre in genere lo si associa ai pedofili che si scopano minorenni poveri.
Nell’ultimo caso lo chiamerei piu’ che turismo sessuale “turismo pedofilo”. Veniamo invece al caso che mi riguarda, ossia al sesso con adulti. E’ turismo sessuale andare in un paese evoluto come Scopolandia, dove non vai in un bordello ma in un centro benessere o villaggio vacanze, dove ti rilassi contorniato da splendide ancelle nude tra una sauna e un idromassaggio, un tuffo in piscina e il bar, il cinema porno e una passeggiata nel parco. Penso che rastigat quando dice che gli fkk sono “beauty farm per uomini”, abbia centrato perfettamente la definizione. Sottolineo che sono ragazze da oltre 20.000 euro al mese di reddito, chiamale poverine…
Se vado all’estero e non sono in scopolandia, allora il sesso pay è solo un corollario, e ad esempio quando ero ad Amsterdam mi sono divertito la sera a girare per le vetrine, ma non ho neppure consumato. Diciamo che mi piace, piu’ per curiosità e “deformazione professionale” vedere e capire come funziona la questione a livello locale. Se devo scoparmi una prostituta, o vado in Scopolandia o resto a Figogna vice, che almeno so con chi mi accoppio.
Diverso invece il discorso “sogno esotico.” Mare tropicale cristallino, caldo (e magari mentre in italia è inverno…), cocktails in riva al mare, ombrelloni di paglia.. e gnocca locale che, in un posto così favoloso, sotto quel sole e quei paesaggi, non può essere che conforme e quindi stellare. Solo che non sono prostitute ma ragazze “no-prof”, ragazze normali che passano con te tutto il tempo che vuoi, da un classico cena-dopocena-notte-colazione, a tutta la giornata, a tutta l’intera vacanza.
Viaggiare e fare sesso sono i due grandi piaceri per cui vale la pena vivere: se poi si riescono a fondere allora per me si è in Paradiso.
4) MAI INNAMORARSI DI UNA PROSTITUTA
A meno che non si sia disposti a farsi carico della sua vita (leggasi “viverci insieme”). In primo luogo, se si è innamorati, lei nel 99 % dei casi non è innamorata. Se la paghi anche solo una volta, sei bollato come cliente, ossia un poco di buono agli occhi di qualsiasi donna. E se ti trovi con lei che rientra in quell’1 % di casi ed è innamorata seriamente, allora la situazione se possibile è ancora peggiore, e ti ritroverai ancor prima in un vicolo cieco e ancora piu’ dolorosa sarà la calata del sipario.
Ma come detto nel 99 % dei casi lei non sarà innamorata, ma ovviamente e come è giusto che sia cercherà di sfruttare il piu’ possibile a suo vantaggio la situazione, tirando la corda il piu’ possibile. Con tante donne al mondo, proprio di una prostituta avete bisogno di innamorarvi?
Personalmente innamorato mai. Per innamoramento intendo “lei per me è piu’ importante di me stesso”, pensare spesso a lei nel corso della giornata, volerci passare il piu’ tempo possibile insieme e non solo nel letto, etc. Infatuato invece diverse volte. L’ultima volta che mi sono infatuato di una prostituta è stato con Isaura, sentimento durato poche settimane, il tempo di capire che naturalmente avevamo interessi e visioni della vita inconciliabili. Con quella che oggi chiamo Favorita no, le voglio bene e mi trovo benissimo con lei ma non c’è infatuazione tant’è che non le ho mai chiesto di vederci fuori dal lavoro né ho piacere di ricevere sue telefonate in cui raccontarci del piu’ e del meno.
5) NON VANTARTI
Perché faresti solo la figura del coglione: tutti sono capaci ad andare con una prostituta avendo i soldi in tasca, così come tutti sono in grado di fare la spesa al supermercato.
Qualche coglione qui, o forse semplice lettore di passaggio in malafede, credeva che questo blog esistesse per vantarmi delle mie “presunte imprese”, dimostrando di aver capito molto poco di questo mio angolo virtuale monotematico.
Inoltre a volte non sai bene neppure con chi parli, e potresti ferire la sensibilità altrui parlando di argomenti a lui/lei/loro non graditi.
Ma neppure vergognati di andare con prostitute, io la vedo come un normale rapporto contrattuale basato su una prestazione di servizi in cambio di una controprestazione monetaria.
Ci vanno molti piu’ uomini di quanto si creda, e nel corso del tempo ho conosciuto persone veramente al di sopra di ogni sospetto e che invece erano clienti di prostitute. Inoltre, sarà stato forse un caso o forse no, ma tutti i colleghi che ho conosciuto sono persone comuni e piu’ in gamba, educate e colte della media della totalità delle persone.
Il sesso non è una cosa sporca ma un piacere e un bisogno, come il cibo, e come con il cibo, che possiamo cucinare a casa nostra o andare al ristorante, così vale per il sesso.
E’ la religione che ha fatto diventare il sesso una cosa sporca: sia quello free, sia quello pay. Il motivo è sempre uno solo, valido per tutte le religioni. Se riesci a controllare le pulsioni delle persone, allora riesci a controllare quelle persone e puoi fargli di tutto: pure dargli da bere che esiste qualche entità metafisica che ti ha creato, veglia su di te, ti controlla e ti giudica…
Ma non esuliamo dall’argomento del blog! Domani, se nessun dio mi ha fulminato prima, proseguirò nell’ elencarvi gli altri cinque punti del DECATROMBO PAY, by Scopopagando!
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