noi tutti sappiamo quanto potrebbe esser un bene la riapertura delle "case chiuse" per il nostro stupendo Stato, l'Italia (discrezione, selezione delle operatrici sessuali, controlli medici, controlli fiscali, nuovi posti di lavoro, recupero aree degradate della citta, rinnovo edilizio degli edifici volti a tale attività, abbassamento dei costi rispetto alle escort di appartamento, ecc.).
Ma per abolire la Legge Merlin, quella che blocca la riapertura delle "case chiuse", bisognerebbe prima raccogliere delle firme per proporre un referendum e poi aprire un referendum.
L'iter è lunghissimo e a mio parere esistono altre formule per risolvere, in parte, il problema.
La migliore sarebbe chiedere ad ogni amministrazione (sindaco, assessori e consiglieri) del proprio Comune di adibire aree della città dove tali "operatrici sessuali" possano liberamente esercitare e farle munire di un libretto di controllo medico-sanitario oltre che di regolare partita iva in modo da far pagare loro le tasse.
A fine prestazione, al cliente, verrebbe rilasciata una ricevuta fiscale, tipo scontrino.
In queste aree dovrebbero esser posizioniati parcheggio coperti ed/od scoperti in modo che chi "consuma" per strada non ricada nel reato, ora amministrativo (multa da 5.000 a 30.000euro), di "Atto osceno in luogo pubblico", oltre che a quello di "Impedimento od ostacolo del traffico veicolare" che incorre quando ci si ferma sulle strade ad elevata percorrenza.
Viste le grandi aree degradate e lontane dal centro cittadino di ogni città credo che tale cosa sia altamente fattibile senza necessità, per ora, di abolire la Legge Merlin e ricordando che, in Italia, non è reato prostituirsi.
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gnoccolo
07/10/2016 | 17:25
Silver
Salve a tutti amici,
noi tutti sappiamo quanto potrebbe esser un bene la riapertura delle "case chiuse" per il nostro stupendo Stato, l'Italia (discrezione, selezione delle operatrici sessuali, controlli medici, controlli fiscali, nuovi posti di lavoro, recupero aree degradate della citta, rinnovo edilizio degli edifici volti a tale attività, abbassamento dei costi rispetto alle escort di appartamento, ecc.).
Ma per abolire la Legge Merlin, quella che blocca la riapertura delle "case chiuse", bisognerebbe prima raccogliere delle firme per proporre un referendum e poi aprire un referendum.
L'iter è lunghissimo e a mio parere esistono altre formule per risolvere, in parte, il problema.
La migliore sarebbe chiedere ad ogni amministrazione (sindaco, assessori e consiglieri) del proprio Comune di adibire aree della città dove tali "operatrici sessuali" possano liberamente esercitare e farle munire di un libretto di controllo medico-sanitario oltre che di regolare partita iva in modo da far pagare loro le tasse.
A fine prestazione, al cliente, verrebbe rilasciata una ricevuta fiscale, tipo scontrino.
In queste aree dovrebbero esser posizioniati parcheggio coperti ed/od scoperti in modo che chi "consuma" per strada non ricada nel reato, ora amministrativo (multa da 5.000 a 30.000euro), di "Atto osceno in luogo pubblico", oltre che a quello di "Impedimento od ostacolo del traffico veicolare" che incorre quando ci si ferma sulle strade ad elevata percorrenza.
Viste le grandi aree degradate e lontane dal centro cittadino di ogni città credo che tale cosa sia altamente fattibile senza necessità, per ora, di abolire la Legge Merlin e ricordando che, in Italia, non è reato prostituirsi.
Voi cosa ne pensate?
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