Come anticipato sul forum, questo fine settimana con due (su quattro) degli “intimi di Carinzia” abbiamo “colonizzato” (verbo appropriato vista la nostra permanenza in quel di Colonia ) il territorio teutonico nella zona della Nord-Vestfalia. Scrivo questa recensione con pochissime ore di sonno e, pertanto, chiedo venia in anticipo per eventuali errori o passaggi poco chiari/ridondanti. Come mio solito, il contributo sarà corposo (scrivere è la mia passione, forse non avrei dovuto fare l’ingegnere come mestiere), quindi procediamo!
Con “Antonio” avevamo un po’ di tempo addietro pianiFICAto questo week end: la NRW è stata una scelta quasi scontata, attesa la circostanza che questa tessera del trombo-mosaico del punter all’estero ci mancava e che la time-table dei voli oltre al costo complessivo del viaggio/pernottamento ben si prestava a una siffatta logistica.
Partiti da Bergamo Orio al Serio la mattina alle 6,45, atterriamo puntuali alle 8,05. “Claudio” ci raggiungerà con il volo della sera, sempre da Orio. Ritiro auto al noleggio (pagata una VW Golf, ricevuta una preziosissima -per via del navigatore integrato- Renault Kadjar) e ci dirigiamo verso Colonia per un giro turistico. Senza dilungarmi troppo, posso dire che la città val bene una visita eccome: mi è piaciuta di gran lunga rispetto a Düsseldorf e Francoforte, con più cose da vedere e da girare. Se beccate tempo bello, a differenza nostra visto che venerdì ha piovuto diverse volte e la temperatura più che estiva era primaverile, in due giorni potete vedere una delle città più belle della Germania.
Nel primo pomeriggio ci rechiamo alla struttura prenotata dallo scrivente, un appartamento (da segnalare la connessione wi-fi velocissima) in una zona semiperiferica della città ma comunque ben servita da supermercati (vero Claudio???), fermata del tram e, ultimo ma non ultimo, un pub proprio sotto casa che per € 1,20 vi serve un bicchiere da 0,20 lt. di birra locale (Kölsch). Praticamente la birra costa meno dell’acqua, un po’ come in Belgio, in quanto prodotto indigeno e tanto premesso non riesco francamente a tollerare che nel nostro Bel Paese il vino o la pasta te li facciano pagare a peso d’oro. Ma tant’e.
LOCALE
Prima volta per me in questo posto, come scritto nel titolo.
Intorno alle 16,30 arriviamo al Samya: la cosa positiva di questo fkk è che si trova praticamente in città e vicinissimo all’aeroporto. Per chi ha poco tempo prima del volo può essere la scelta ideale! Solita domanda di rito all’ingresso (“first time here?”) e solita balla di circostanza (“no, we stayed here one year ago”), paghiamo la VU ed entriamo. Due particolari: il primo è che è presente un efficiente bancomat “berlusconiano” -in quanto è rappresentata l’icona della sua banca-
all’interno e il secondo è che l’ingresso a differenza di altri posti non si può pagare con le carte di credito/debito.
Di fronte è situato l’ingresso al club, mentre per andare negli spogliatoi e alla SPA bisogna scendere le scale a destra. Le stanze per il trombo (senza doccia, almeno quelle da me provate) si trovano al piano superiore.
Come scritto in precedenza da altri colleghi, piccola-grande dritta, qui le docce sono in comune. Se uno si adagia sulle chaise longue presenti vicino alla sauna, ha la possibilità di vedere le orsette al naturale e con la luce giusta, oltre che di intavolare un primo social time.
Venerdì era in programma la festa a tema “Alì Babà e i quaranta ladroni” e prevedeva alcolici gratis, visto che sono inclusi solo i soft drink. Ebbene, il mio socio ha domadato un banalissimo Cuba libre ma gli hanno chiesto 6 euro: prima con la scusa che gli alcolici sono sempre a pagamento, poi quando abbiamo fatto notare alla tipa il fatto che ci fosse la festa a tema lei ha abbozzato dicendo che la serata free drink sarebbe partita dalle 21. A questo punto abbiamo rifiutato il cocktail sorridendo e abbiamo mandato a fare in c…o la tipa in italiano.
Capitolo cibo: non male, c’era una porchetta gigante che ha girato sullo spiedo tutto il tempo. Il buffet non era sempre aperto (minus) e la varietà non male. Assurdo, tuttavia, per me che nel Paese della birra a fiumi la stessa debba essere a pagamento. Ok la pulizia, non invadente come al Golden Time (ne parlerò poi nella recensione all’uopo scritta), armadietti con chiave che serve anche per aprire le piccole casseforti presenti al piano del bar. Bagni sufficienti come numero.
Musica non fastidiosa, gradevole dehor dove poter mangiare e fare social time con le tipe ma non utilizzabile d’inverno. Nel complesso, comunque, un posto con tutto quello che serve per trascorrere svariate ore all’interno sia con il bello che con il cattivo tempo.
GILRS
Presenti in numero di 30-35, quasi tutte teen, e senza un gran ricambio di line-up nel corso delle ore che abbiamo passato all’interno, anche se noi siamo andati via alle 21 circa.
La prima cosa che mi colpisce, a differenza di posti come il Wellcum o il Casa Carintia, è che qui il total naked è bandito: le tipe girano con vestitini più o meno succinti e al massimo si concedono un topless.
L’approccio non è mai particolarmente invasivo e spesso attendono un cenno dell’orso di turno per attaccare bottone. Come mio solito, la prima mezz’ora la passo a fare uno scanning delle ragazze e delle dinamiche sociali che si instaurano all’interno del trombodromo de quo: noto l’assenza del fenomeno dei fidanSati oltre che un clima di tranquillità generale. Inizio a intervistare le orsette e, mio malgrado, devo constatare come la schiacciante maggioranza provenga dalla terra di Dracula: non che la cosa mi crei problemi ma, certamente, una maggiore mescolanza di provenienze geografiche gioverebbe al locale. Rispetto alla mia fucking list, non riesco a individuare Isabella e Patricia. Proseguo nel giro e a un certo punto mi imbatto in quella che sarà la prima girl che stanzerò nel week end teutonico. Si tratta di Andar (che solo alla fine scoprirò essere nella mia lista delle candidate al trombo), 1,70 mt. circa senza trampoli, fisico da teen, occhi espressivi, capelli lisci castano scuri ad altezza spalle, abbigliata con una gonnellina e un top a righe chiari tipo scolaretta giapponese. Mi piace il suo modo di fare, per nulla pressante. Anche il fatto che non abbia unghie come artigli mi predispone bene poiché mi dà l’idea di troia non troppo sgamata. Facciamo due chiacchiere con calma, le dico cosa per me è essenziale una volta in camera. Lei mi sorride e mi dice che non ci sono problemi e anzi aveva pensato a chissà quali richieste particolari: evidentemente, a furia di girare questi postriboli, la faccia da bravo ragazzo lascia il posto a quella da maiale infoiato. Decido di salire ai piani alti e, appena entrati, per provocarmi, si mette a 90° sul letto. La vista di quel culo sodo mi manda su di giri: lei se ne accorge e allora mi si avvicina di spalle strusciando il suo lato b all’arnese già abbastanza duro. Fk non a stampo e con punte di lingua via via più profonde. Inizia un ottimo bbj in cui si intuisce subito che la signorina ha un’ottima esperienza in tal senso: non disdegna svariati affondi di deep throat, leccate a gioielli di famiglia, accenni di esplorazione con la lingua in zona perianale. La situazione mi garba e decido pertanto di lasciarla continuare per un bel po’ anche se, essendo la prima stanza, in genere preferisco non portarla troppo per le lunghe. Successivamente si passa a un 69 partecipato dove ho modo di assaggiare la sua fica che, a mio parere, non ha ancora conosciuto gravidanze e che pertanto non si presenta particolarmente sfondata. La signorina si bagna parecchio, mugola quanto basta a non far precipitare il tutto nella becera finzione, contrae i (più che tonici) muscoli vaginali.
Come un flash mi passa per la testa l’idea di prolungare la sessione a un’ora: con quel poco di razionalità che mi resta in quei momenti preferisco accantonare l’idea, perché il week end è appena iniziato e non posso dilapidare le energie fisiche subito. Decido che è il momento di passare al trombo e la signorina inizia a cavalcarmi “a crudo”, senza cioè creme vaginali e roba simile. Si sa muovere bene e la cavalcata classica si trasforma con naturalezza in una posizione del ragno. Io apprezzo alquanto e la lascio andare avanti. Cambio, si passa alla missionaria e, con mia piacevole sorpresa, non mette quelle ca…o di mani alla base delle palle né tantomeno me le accarezza per stimolarmi a venire. Altra sessione di baci a profusione, lei molto partecipe. Decido che è il momento di gustarmi nuovamente la vista di quel fondo schiena e si passa al doggy-style: anche qui Andar non si risparmia e, quasi a voler disegnare una “S” con la schiena, si gira verso di me e mi guarda come una cagna in calore. La situazione manda il mio contagiri in zona rossa e dopo non meno di una trentina di colpi stile martello pneumatico decido di venire felice. Lei non si stacca subito, mi fa fare tutto con calma. E’ davvero una ragazza premurosa e anche il social time post trombo non è per niente banale. Condividiamo la nostra passione per la Spagna e mi confida di aver vissuto diversi anni nella penisola iberica. Baci, coccole e carezze finali. Esco felice, con forse l’unico cruccio di non aver concluso con un bel CIM, attese le sue abilità canore.
Ritorno nell’arena, scambio due parole con Antonio. Bevo una cola per dissetarmi un po’. Nel frattempo il numero degli orsi aumenta: osservo una buona presenza di asiatici e meno di indigeni. Decido di rilassarmi al piano di sotto sulle poltrone modello seduta dallo psicanalista: noto una stangona abbronzata, capelli castano chiari lisci e lunghi legati a treccia, davanzale rifatto (bene), abbastanza appariscente. E’ alle prese con la parte superiore di un bikini trasparente che non ne vuole sapere di sistemarsi nella giusta maniera. Mi gusto divertito e sornione la scena: lei se ne accorge, mi sorride maliziosa, si passa la lingua sulle labbra e apre le gambe iniziandosi a toccare davanti per eccitarmi. Devo dire che, nonostante fossi “fresco di venuta”, riesce nel suo intento e ci congediamo con la promessa reciproca (poi da me disattesa) di approfondire la conoscenza. Dopo aver recuperato un po’ di forze, risalgo nell’arena. Mi colpisce una fanciulla, con un vitino da ballerina di burlesque stretto in un corpetto stile francese fine ‘800. Non ha un trucco pesante, ha il viso da liceale e l’ho vista fare parecchio social time in sala oltre che svariate camere. L’avvicino, ci presentiamo. Si chiama Blowy, bulgara di Plovdiv. Età sui non superiore ai 23 anni, altezza 1,60 senza tacchi. Social time di ordinanza, mi convince la sua pseudo-innocenza. Una volta saliti in camera posso ammirare il fisico fresco da ragazza che di tempo per prendere piselli ne ha ancora tanto davanti a sé. Il bacio non è a stampo ma oltre a mordicchiare delicatamente le labbra non si va. Si passa al bbj e qui la ragazza, seppur dotata di una discreta tecnica, evidenzia ampi margini di miglioramento. Si passa al 69 e posso scandagliare in maniera ginecologica la sua vagina semi-acerba (in questo ambiente di puro e pulito sono rimasti forse solo gli asciugamani e gli accappatoi che vengono consegnati quando si entra in un fkk): la fanciulla si bagna non poco. Ciononostante, al momento di iniziare il trapanamento, decide di utilizzare un po’ di cremina lubrificante (SARA’ L’UNICA DI TUTTO IL WEEK END TEUTONICO A UTILIZZARLA). Si parte in reverse cow che poi si trasforma con una certa naturalezza in smorza candela. La signorina si sa muovere e allora sollevo la mia schiena dal materasso e faccio abbassare la sua: ora il ritmo lo tengo io e la cosa mi gusta. Salto la pecos perché data la mia foga rischierei di frantumarle le pareti vaginali e allora si passa a mission. Qui, purtroppo, si verifica una specie di black-out da parte sua: la partecipazione scende così come lo sguardo che inizia a vagare nel vuoto. Intuisco che la tipa è arrivata al capolinea in termini di risorse fisiche da dedicarmi o che comunque ritiene di avere svolto il compitino. Grave errore di valutazione da parte sua: decido di pomparla più forte fino a quando, dopo una trentina di spinte vigorose senza rispetto alcuno, vengo nel gommino. Social post coito scarso per via del fatto che mi aveva fatto passare tutta la poesia. Mi rimetto l’accappatoio e scendiamo. Diciamo che la circostanza di aver fatto svariate camere, anche dopo la mia, è stata ingannatrice nella scelta della fanciulla. Non un missile, ma certamente al di sotto delle aspettative che mi ero creato.
Doccia, altra sosta mangereccia, bevo qualcosa. Il tempo sta scorrendo troppo velocemente e alle 21,15 dobbiamo andare a recuperare “Claudio” che arriva all'aeroporto. Cerco, senza successo, nuovamente Isabella e Patricia. Neanche la bionda appariscente incrociata nella zona relax è in sala. Andar mi passa davanti e mi accarezza il viso sorridendomi: tesoro, penso tra me e me, il week end trombereccio è appena iniziato e non posso sparare subito tutte le cartucce…
“Antonio” non pervenuto, deduco (sbagliando) sia in camera a pompare. Si è fatto tardi e cerco di trovare il mio socio per andarcene. Lo trovo rilassato (rectius, dormiente) al piano di sotto. Lo sveglio, ci vestiamo e ce ne andiamo. All’uscita ci chiedono se ci siamo trovati bene e se qualcosa non è andato per il verso giusto. A quest’ultima domanda mi viene da rispondere seriamente “la figa”, nel senso che avrei di gran lunga preferito un maggior melting pot di etnie. Salutiamo e via alla volta di Kennedy Straße (la via dell’aeroporto di Kolhn, ndr).
CONCLUSIONI
Il locale in sé non mi è dispiaciuto. Ineccepibile la pulizia, sia nelle camere che negli spazi comuni. Altri aspetti positivi: il bancomat all'interno, la posizione comoda per chi non vuole fare tanta strada da Colonia città, i bagni e le docce in numero sufficiente, le chiavi uniche numerate che aprono sia l’armadietto che le cassette di sicurezza.
Da rivedere: la line-up, di medio livello senza top e con almeno tre intrombabili (almeno per i miei gusti), il buffet da tenere aperto sempre almeno per i piatti freddi e il fatto che la birra non sia inclusa.
Sehen Sie nächste Überprüfung! (Arrivederci alla prossima recensione!)
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani
Anche quando ci sono stato io (ad inizio anno) la birra alla spina era gratis e illimitata; anzi, dirò di più: anche i long drink erano gratis, perché ricordo di aver preso un paio di gin lemon e di non aver pagato nulla. Però si trattava di un sabato sera dopo cena; in sala c'era una ressa e una confusione, che sembrava di essere in discoteca... con la differenza che stavo in accappatoio e ciabatte!
La serata me la ricordo bene, perché al momento di rivestirsi per uscire ed andare all'aeroporto, non ho più ritrovato le mutande tra i miei vestiti! Non è stato piacevole fare il viaggio di ritorno con i gioielli di famiglia a stretto contatto coi jeans! Sono stato lo zimbello dei miei compagni di viaggio... vero @Balocassa? :-D
@troiaccia_eva: non siamo tornati il giorno dopo poiché avevamo già deciso di andare al Golden Time. Circa la birra, a me la tipa ha detto solo soft drinks. Poi se quella sera mi ha detto una cagata poco mi importa. In effetti, almeno la birra dovrebbe essere free!
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani
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Engineer2013
03/08/2016 | 00:00 36-50
Silver
FKK Samya - venerdì 29 luglio 2016 - Recensione di Engineer2013
COSTO INGRESSO: 50 €.
COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora, 75 € un’ora e poi così a seguire, 50 € anal, 25 € CIM.
COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 27 € (colazione esclusa) a notte in una struttura a Kolhn. Viaggio in aereo con Ryanair.
RAGAZZE PRESENTI: una trentina, con un plebiscito assoluto di rumene. Almeno tre intrombabili.
SITO INTERNET LOCALE: http://www.samya.de
29/7/2016: SAMYA ATTO I°
Ciao a tutti!
Come anticipato sul forum, questo fine settimana con due (su quattro) degli “intimi di Carinzia” abbiamo “colonizzato” (verbo appropriato vista la nostra permanenza in quel di Colonia ) il territorio teutonico nella zona della Nord-Vestfalia. Scrivo questa recensione con pochissime ore di sonno e, pertanto, chiedo venia in anticipo per eventuali errori o passaggi poco chiari/ridondanti. Come mio solito, il contributo sarà corposo (scrivere è la mia passione, forse non avrei dovuto fare l’ingegnere come mestiere), quindi procediamo!
Con “Antonio” avevamo un po’ di tempo addietro pianiFICAto questo week end: la NRW è stata una scelta quasi scontata, attesa la circostanza che questa tessera del trombo-mosaico del punter all’estero ci mancava e che la time-table dei voli oltre al costo complessivo del viaggio/pernottamento ben si prestava a una siffatta logistica.
Partiti da Bergamo Orio al Serio la mattina alle 6,45, atterriamo puntuali alle 8,05. “Claudio” ci raggiungerà con il volo della sera, sempre da Orio. Ritiro auto al noleggio (pagata una VW Golf, ricevuta una preziosissima -per via del navigatore integrato- Renault Kadjar) e ci dirigiamo verso Colonia per un giro turistico. Senza dilungarmi troppo, posso dire che la città val bene una visita eccome: mi è piaciuta di gran lunga rispetto a Düsseldorf e Francoforte, con più cose da vedere e da girare. Se beccate tempo bello, a differenza nostra visto che venerdì ha piovuto diverse volte e la temperatura più che estiva era primaverile, in due giorni potete vedere una delle città più belle della Germania.
Nel primo pomeriggio ci rechiamo alla struttura prenotata dallo scrivente, un appartamento (da segnalare la connessione wi-fi velocissima) in una zona semiperiferica della città ma comunque ben servita da supermercati (vero Claudio???), fermata del tram e, ultimo ma non ultimo, un pub proprio sotto casa che per € 1,20 vi serve un bicchiere da 0,20 lt. di birra locale (Kölsch). Praticamente la birra costa meno dell’acqua, un po’ come in Belgio, in quanto prodotto indigeno e tanto premesso non riesco francamente a tollerare che nel nostro Bel Paese il vino o la pasta te li facciano pagare a peso d’oro. Ma tant’e.
LOCALE
Prima volta per me in questo posto, come scritto nel titolo.
Intorno alle 16,30 arriviamo al Samya: la cosa positiva di questo fkk è che si trova praticamente in città e vicinissimo all’aeroporto. Per chi ha poco tempo prima del volo può essere la scelta ideale! Solita domanda di rito all’ingresso (“first time here?”) e solita balla di circostanza (“no, we stayed here one year ago”), paghiamo la VU ed entriamo. Due particolari: il primo è che è presente un efficiente bancomat “berlusconiano” -in quanto è rappresentata l’icona della sua banca-
all’interno e il secondo è che l’ingresso a differenza di altri posti non si può pagare con le carte di credito/debito.
Di fronte è situato l’ingresso al club, mentre per andare negli spogliatoi e alla SPA bisogna scendere le scale a destra. Le stanze per il trombo (senza doccia, almeno quelle da me provate) si trovano al piano superiore.
Come scritto in precedenza da altri colleghi, piccola-grande dritta, qui le docce sono in comune. Se uno si adagia sulle chaise longue presenti vicino alla sauna, ha la possibilità di vedere le orsette al naturale e con la luce giusta, oltre che di intavolare un primo social time.
Venerdì era in programma la festa a tema “Alì Babà e i quaranta ladroni” e prevedeva alcolici gratis, visto che sono inclusi solo i soft drink. Ebbene, il mio socio ha domadato un banalissimo Cuba libre ma gli hanno chiesto 6 euro: prima con la scusa che gli alcolici sono sempre a pagamento, poi quando abbiamo fatto notare alla tipa il fatto che ci fosse la festa a tema lei ha abbozzato dicendo che la serata free drink sarebbe partita dalle 21. A questo punto abbiamo rifiutato il cocktail sorridendo e abbiamo mandato a fare in c…o la tipa in italiano.
Capitolo cibo: non male, c’era una porchetta gigante che ha girato sullo spiedo tutto il tempo. Il buffet non era sempre aperto (minus) e la varietà non male. Assurdo, tuttavia, per me che nel Paese della birra a fiumi la stessa debba essere a pagamento. Ok la pulizia, non invadente come al Golden Time (ne parlerò poi nella recensione all’uopo scritta), armadietti con chiave che serve anche per aprire le piccole casseforti presenti al piano del bar. Bagni sufficienti come numero.
Musica non fastidiosa, gradevole dehor dove poter mangiare e fare social time con le tipe ma non utilizzabile d’inverno. Nel complesso, comunque, un posto con tutto quello che serve per trascorrere svariate ore all’interno sia con il bello che con il cattivo tempo.
GILRS
Presenti in numero di 30-35, quasi tutte teen, e senza un gran ricambio di line-up nel corso delle ore che abbiamo passato all’interno, anche se noi siamo andati via alle 21 circa.
La prima cosa che mi colpisce, a differenza di posti come il Wellcum o il Casa Carintia, è che qui il total naked è bandito: le tipe girano con vestitini più o meno succinti e al massimo si concedono un topless.
L’approccio non è mai particolarmente invasivo e spesso attendono un cenno dell’orso di turno per attaccare bottone. Come mio solito, la prima mezz’ora la passo a fare uno scanning delle ragazze e delle dinamiche sociali che si instaurano all’interno del trombodromo de quo: noto l’assenza del fenomeno dei fidanSati oltre che un clima di tranquillità generale. Inizio a intervistare le orsette e, mio malgrado, devo constatare come la schiacciante maggioranza provenga dalla terra di Dracula: non che la cosa mi crei problemi ma, certamente, una maggiore mescolanza di provenienze geografiche gioverebbe al locale. Rispetto alla mia fucking list, non riesco a individuare Isabella e Patricia. Proseguo nel giro e a un certo punto mi imbatto in quella che sarà la prima girl che stanzerò nel week end teutonico. Si tratta di Andar (che solo alla fine scoprirò essere nella mia lista delle candidate al trombo), 1,70 mt. circa senza trampoli, fisico da teen, occhi espressivi, capelli lisci castano scuri ad altezza spalle, abbigliata con una gonnellina e un top a righe chiari tipo scolaretta giapponese. Mi piace il suo modo di fare, per nulla pressante. Anche il fatto che non abbia unghie come artigli mi predispone bene poiché mi dà l’idea di troia non troppo sgamata. Facciamo due chiacchiere con calma, le dico cosa per me è essenziale una volta in camera. Lei mi sorride e mi dice che non ci sono problemi e anzi aveva pensato a chissà quali richieste particolari: evidentemente, a furia di girare questi postriboli, la faccia da bravo ragazzo lascia il posto a quella da maiale infoiato. Decido di salire ai piani alti e, appena entrati, per provocarmi, si mette a 90° sul letto. La vista di quel culo sodo mi manda su di giri: lei se ne accorge e allora mi si avvicina di spalle strusciando il suo lato b all’arnese già abbastanza duro. Fk non a stampo e con punte di lingua via via più profonde. Inizia un ottimo bbj in cui si intuisce subito che la signorina ha un’ottima esperienza in tal senso: non disdegna svariati affondi di deep throat, leccate a gioielli di famiglia, accenni di esplorazione con la lingua in zona perianale. La situazione mi garba e decido pertanto di lasciarla continuare per un bel po’ anche se, essendo la prima stanza, in genere preferisco non portarla troppo per le lunghe. Successivamente si passa a un 69 partecipato dove ho modo di assaggiare la sua fica che, a mio parere, non ha ancora conosciuto gravidanze e che pertanto non si presenta particolarmente sfondata. La signorina si bagna parecchio, mugola quanto basta a non far precipitare il tutto nella becera finzione, contrae i (più che tonici) muscoli vaginali.
Come un flash mi passa per la testa l’idea di prolungare la sessione a un’ora: con quel poco di razionalità che mi resta in quei momenti preferisco accantonare l’idea, perché il week end è appena iniziato e non posso dilapidare le energie fisiche subito. Decido che è il momento di passare al trombo e la signorina inizia a cavalcarmi “a crudo”, senza cioè creme vaginali e roba simile. Si sa muovere bene e la cavalcata classica si trasforma con naturalezza in una posizione del ragno. Io apprezzo alquanto e la lascio andare avanti. Cambio, si passa alla missionaria e, con mia piacevole sorpresa, non mette quelle ca…o di mani alla base delle palle né tantomeno me le accarezza per stimolarmi a venire. Altra sessione di baci a profusione, lei molto partecipe. Decido che è il momento di gustarmi nuovamente la vista di quel fondo schiena e si passa al doggy-style: anche qui Andar non si risparmia e, quasi a voler disegnare una “S” con la schiena, si gira verso di me e mi guarda come una cagna in calore. La situazione manda il mio contagiri in zona rossa e dopo non meno di una trentina di colpi stile martello pneumatico decido di venire felice. Lei non si stacca subito, mi fa fare tutto con calma. E’ davvero una ragazza premurosa e anche il social time post trombo non è per niente banale. Condividiamo la nostra passione per la Spagna e mi confida di aver vissuto diversi anni nella penisola iberica. Baci, coccole e carezze finali. Esco felice, con forse l’unico cruccio di non aver concluso con un bel CIM, attese le sue abilità canore.
Andar: bellezza 7,5 / partecipazione 8 / fucking expertise 8,5
Ritorno nell’arena, scambio due parole con Antonio. Bevo una cola per dissetarmi un po’. Nel frattempo il numero degli orsi aumenta: osservo una buona presenza di asiatici e meno di indigeni. Decido di rilassarmi al piano di sotto sulle poltrone modello seduta dallo psicanalista: noto una stangona abbronzata, capelli castano chiari lisci e lunghi legati a treccia, davanzale rifatto (bene), abbastanza appariscente. E’ alle prese con la parte superiore di un bikini trasparente che non ne vuole sapere di sistemarsi nella giusta maniera. Mi gusto divertito e sornione la scena: lei se ne accorge, mi sorride maliziosa, si passa la lingua sulle labbra e apre le gambe iniziandosi a toccare davanti per eccitarmi. Devo dire che, nonostante fossi “fresco di venuta”, riesce nel suo intento e ci congediamo con la promessa reciproca (poi da me disattesa) di approfondire la conoscenza. Dopo aver recuperato un po’ di forze, risalgo nell’arena. Mi colpisce una fanciulla, con un vitino da ballerina di burlesque stretto in un corpetto stile francese fine ‘800. Non ha un trucco pesante, ha il viso da liceale e l’ho vista fare parecchio social time in sala oltre che svariate camere. L’avvicino, ci presentiamo. Si chiama Blowy, bulgara di Plovdiv. Età sui non superiore ai 23 anni, altezza 1,60 senza tacchi. Social time di ordinanza, mi convince la sua pseudo-innocenza. Una volta saliti in camera posso ammirare il fisico fresco da ragazza che di tempo per prendere piselli ne ha ancora tanto davanti a sé. Il bacio non è a stampo ma oltre a mordicchiare delicatamente le labbra non si va. Si passa al bbj e qui la ragazza, seppur dotata di una discreta tecnica, evidenzia ampi margini di miglioramento. Si passa al 69 e posso scandagliare in maniera ginecologica la sua vagina semi-acerba (in questo ambiente di puro e pulito sono rimasti forse solo gli asciugamani e gli accappatoi che vengono consegnati quando si entra in un fkk): la fanciulla si bagna non poco. Ciononostante, al momento di iniziare il trapanamento, decide di utilizzare un po’ di cremina lubrificante (SARA’ L’UNICA DI TUTTO IL WEEK END TEUTONICO A UTILIZZARLA). Si parte in reverse cow che poi si trasforma con una certa naturalezza in smorza candela. La signorina si sa muovere e allora sollevo la mia schiena dal materasso e faccio abbassare la sua: ora il ritmo lo tengo io e la cosa mi gusta. Salto la pecos perché data la mia foga rischierei di frantumarle le pareti vaginali e allora si passa a mission. Qui, purtroppo, si verifica una specie di black-out da parte sua: la partecipazione scende così come lo sguardo che inizia a vagare nel vuoto. Intuisco che la tipa è arrivata al capolinea in termini di risorse fisiche da dedicarmi o che comunque ritiene di avere svolto il compitino. Grave errore di valutazione da parte sua: decido di pomparla più forte fino a quando, dopo una trentina di spinte vigorose senza rispetto alcuno, vengo nel gommino. Social post coito scarso per via del fatto che mi aveva fatto passare tutta la poesia. Mi rimetto l’accappatoio e scendiamo. Diciamo che la circostanza di aver fatto svariate camere, anche dopo la mia, è stata ingannatrice nella scelta della fanciulla. Non un missile, ma certamente al di sotto delle aspettative che mi ero creato.
Blowy: bellezza 7,5 / partecipazione 6 / fucking expertise 6,5
Doccia, altra sosta mangereccia, bevo qualcosa. Il tempo sta scorrendo troppo velocemente e alle 21,15 dobbiamo andare a recuperare “Claudio” che arriva all'aeroporto. Cerco, senza successo, nuovamente Isabella e Patricia. Neanche la bionda appariscente incrociata nella zona relax è in sala. Andar mi passa davanti e mi accarezza il viso sorridendomi: tesoro, penso tra me e me, il week end trombereccio è appena iniziato e non posso sparare subito tutte le cartucce…
“Antonio” non pervenuto, deduco (sbagliando) sia in camera a pompare. Si è fatto tardi e cerco di trovare il mio socio per andarcene. Lo trovo rilassato (rectius, dormiente) al piano di sotto. Lo sveglio, ci vestiamo e ce ne andiamo. All’uscita ci chiedono se ci siamo trovati bene e se qualcosa non è andato per il verso giusto. A quest’ultima domanda mi viene da rispondere seriamente “la figa”, nel senso che avrei di gran lunga preferito un maggior melting pot di etnie. Salutiamo e via alla volta di Kennedy Straße (la via dell’aeroporto di Kolhn, ndr).
CONCLUSIONI
Il locale in sé non mi è dispiaciuto. Ineccepibile la pulizia, sia nelle camere che negli spazi comuni. Altri aspetti positivi: il bancomat all'interno, la posizione comoda per chi non vuole fare tanta strada da Colonia città, i bagni e le docce in numero sufficiente, le chiavi uniche numerate che aprono sia l’armadietto che le cassette di sicurezza.
Da rivedere: la line-up, di medio livello senza top e con almeno tre intrombabili (almeno per i miei gusti), il buffet da tenere aperto sempre almeno per i piatti freddi e il fatto che la birra non sia inclusa.
Sehen Sie nächste Überprüfung! (Arrivederci alla prossima recensione!)
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani
Paolinomilano
03/08/2016 | 02:37
Silver
Ottima rece, grz x aggiornamento
strano 30 -35 gine, di solito son di piu
tra 10 giorni saro'li...
INCONTRA DONNE VOGLIOSEtroiaccia_eva
03/08/2016 | 17:50
Londra | 36-50
Silver
se non e' per forza di cose tipo dover prendere il volo di ritorno non si puo' abbandonare alle 21
strano per la birra a pagamento, avranno cambiato da poco, prima la birra alla spina era gratis
ciao @Paolinomilano
INCONTRA DONNE VICINO A TEtroiaccia_eva
03/08/2016 | 17:54
Londra | 36-50
Silver
ci siete tornati poi il giorno dopo?
se parli della patricia della mia recensione mi aveva detto che andava in vacanza
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàViaggiatore904
03/08/2016 | 19:06
Silver
Anche quando ci sono stato io (ad inizio anno) la birra alla spina era gratis e illimitata; anzi, dirò di più: anche i long drink erano gratis, perché ricordo di aver preso un paio di gin lemon e di non aver pagato nulla. Però si trattava di un sabato sera dopo cena; in sala c'era una ressa e una confusione, che sembrava di essere in discoteca... con la differenza che stavo in accappatoio e ciabatte!
La serata me la ricordo bene, perché al momento di rivestirsi per uscire ed andare all'aeroporto, non ho più ritrovato le mutande tra i miei vestiti! Non è stato piacevole fare il viaggio di ritorno con i gioielli di famiglia a stretto contatto coi jeans! Sono stato lo zimbello dei miei compagni di viaggio... vero @Balocassa? :-D
Chissà che fine avranno fatto quelle mutande...
:/
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVEngineer2013
03/08/2016 | 23:42 36-50
Silver
@troiaccia_eva: non siamo tornati il giorno dopo poiché avevamo già deciso di andare al Golden Time. Circa la birra, a me la tipa ha detto solo soft drinks. Poi se quella sera mi ha detto una cagata poco mi importa. In effetti, almeno la birra dovrebbe essere free!
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani