@cubarumba conscio di tutti i rischi del caso, ho fatto un grosso in bocca al lupo all'Isola, di fronte ad un popolo così speranzoso. Che poi il popolo stesso si sia costruito un destino controverso è indubbio, e ne sta vivendo tutti i pro ed i contro. Le possibilità che dei miglioramenti ci siano oggi c'è, e ieri non c'era, e questo per loro già è un grande successo. Poi ovviamente tutto dipenderà dalle buone intenzioni delle parti politiche in gioco, che sono di difficile lettura da qua (nella nostra posizione di comuni mortali). La stessa politica che dovrà dirigere l'azione economica delle multinazionali e dei loro investimenti, chiedendo benefici e social security in cambio della possibilità di accedere all'isola, ecc.. Sta alla loro bravura al tavolo negoziale e al loro senso di responsabilità per la propria gente. In sintesi, è un'opportunità: adesso bisogna vedere come se la giocheranno..

@prince - mi trovo d'accordo con le tue parole, la paga del lavoratore è sempre standarizzata al tenore di vita del paese....questo ovviamente non è assolutamente giusto ma accade in tutti i paesi. Vedi per esempio le aziende italiane che spostano la produzione in paesi come Romania, Bulgaria, Cina, ecc...mica pagano stipendi italiani.

Oltre a un sicuro beneficio fiscale c'è sicuramente un beneficio salariale per l'azienda.

Salutiamo @prince paladino dei diritti umani, a quando la prossima missione umanitaria? ;-)

@Franc - ci mancherebbe...ho premesso che è giusto e doveroso quello che hai detto tu...e perchè amo il popolo cubano che con tristezza vedo tanti agnelli accerchiati da un altro lupo.

Ma io so..perchè ho parlato con molti giovani ragazzi cubani...che pochissimi di loro crede a Obama e neppure a Raul Castro, anzi li chiamano merda! I giovani si sono svegliati, sopra ai 45 anni credono ancora che per volare basti muovere le braccia. Vediamo cosa faranno i giovani cubani, speriamo che non si facciamo inchiaprettare col sorriso sulle labbra...come hanno fatto i loro avi.

@cubarumba sì il cubano medio è pigro, anche ad avere il lavoro non ha voglia di lavorare. Infatti io su questo li prendo sempre in giro. C'è da dire anche, però, che il regime per ora ha fatto sì che anche quelli che volevano lavorare più di tanto non potessero fare. Se il regime si apre, sarà lasciata più iniziativa ai cubani meno pigri (che sicuramente ci sono), e gli altri rimarranno come sono ora. Magari quest'ultimi, per non peggiorare su base relativa, si daranno da fare un po' di più chissà! Spero per loro!

@cubarumba @prince

A parte il discorso stipendi, quando una multinazionale viene a casa tua, al tavolo delle negoziazioni gli dici "vuoi venire da me a mettere un centro di produzione? Bene allora mi bonifichi l'area circostante, mi assicuri di impiegare nella tua forza lavoro una certa percentuale di manodopera locale, ti impegni a organizzare eventi di solidarietà per la nazione, mi costruisci un dormitorio per gli operai con negozi ecc...." La politica che fa le leggi, se vuole essere d'aiuto al popolo, fa così, e lo può anche fare in un contesto in cui lo stato ha un'ingerenza forte nel sistema economico (non lo potrebbe fare invece in altre circostanze, almeno non così tanto). Ripeto: non è tutto un male nè tutto un bene, è una questione che ha tonnellate di sfumature, in cui tutti leggono le proprie preferite. Ma quello che è sicuro è che la riuscita dell'iniziativa dipenderà sempre dalle stesse persone, che non sono quelli che erano al bar oggi!

Quoto in pieno @cubarumba il cubano non sa cosa vuol dire lavorare perché non ne ha mai avuto bisogno.A Cuba dicono,loro fanno finta di pagarci e noi facciamo finta di lavorare,e hanno ragione.

Come ci si può svegliare con l'idea di faticare per 15 cuc al mese? Non esiste.

E allora ecco che vengono fuori due parole che a Cuba si sentono spesso,resolver e conseguir.

Il cubano tutti i giorni si deve buscare la vita,inventare qualcosa,e in mancanza d'altro le due cose che non mancano mai sono il Ron e la gnocca.

Voi pensate che tre multinazionali americane nel giro di pochi anni possano cambiare questa attitudine e mentalità? Mi viene da ridere.

Non possiamo neanche minimamente metterci nella loro testa e capire cosa significa.

Per fare un esempio una volta che ero in un colectivo appena fuori da Las Tunas ho chiesto al conducente se tutte le piantagioni di canna da zucchero fossero dello Stato,e lui esitando un attimo,prima di rispondere,mi ha detto che non sono dello Stato,sono della gente,del popolo.

I cubani,almeno quelli di una generazione indietro sono ancora molto orgogliosi di questo sistema e come diremmo noi di questo assistenzialismo totale che fornisce lo stato al popolo.

Non hanno ancora chiaro a mio modo di vedere cosa significa avere spirito imprenditoriale e tranne qualche eccezione,come dei proprietari di casas particulares molto validi non sanno cosa vuol dire avere un negocio proprio perché tutto è del popolo.

Le cose cambieranno sul serio quando gli stranieri potranno intentarsi case e proprietà a proprio nome ma la vedo ancora lunga e allora sì che comincerà una vera colonizzazione stile Repubblica Dominicana o qualsiasi altro posto ai Caraibi dove è pieno di baretti e ristoranti gestiti da stranieri tra cui molti italiani.

Questo porterà inevitabilmente a una omologazione della isla con tanti altri posti e purtroppo si perderà quel l'unicità che la contraddistingue.

Senza contare che il cambiamento più grande sta nella natura stessa della globalizzazione e del consumismo,cioè il formarsi di differenti classi sociali,e questo sarà il pericolo più grande.

Un film già visto insomma,qualche ricco qua e là che comanda,una classe media praticamente inesistente e il Popolo cubano quello del campo,cioè il 90% sempre più povero.

@cubarumba infatti ti ringrazio di aver condiviso le mie parole, che peraltro sono sempre difficili da pronunciare qua, visto il conflitto di interessi a cui ho accennato. Apprezzo molto. Poi ho continuato ad argomentare perché c'erano questioni che mi interessava precisare. Questo è un argomento che ti prende molto, e la sua complessità fa sì che ci sia sempre qualcosa da dire. Scusami ma c'è un ovvio ritardo temporale tra i tuoi commenti e le mie risposte perché mentre scrivi io leggo e viceversa.

@Shanti @cubarumba quoto dalla A alla Z quello che dite, soprattutto la mancanza di voglia di lavorare che hanno, e le ragioni per cui ce l'hanno (cioè che non ci sono possibilità di guadagno). Proprio per questo dico che se il regime si allenta a partire dal sistema economico, ci sono delle possibilità di cambiamento.

Sicuramente si potrà parlare di cambiamento quando tutto sarà come in Repubblica Dominicana, non prima. E ci vorrà tempo. Quindi non diamo nulla per scontato e non diciamo gatto se non ce l'abbiamo nel sacco. Ma mentre ieri era impossibile, oggi è poco probabile, ma non impossibile. E Cuba festeggia questo. Io invece non festeggio nulla, ma sono contento per loro che ci credono!

@Franc - confrontarmi con te è sempre un piacere, altre parole risulterebbero banali ;-)

@cubarumba ahahahah grazie mille, piacere mio, come sai bene!!

@franc scusami ma questa volta mi trovi in disaccardo :) Non credo sia stato un'errore quello di essersi ribellati ai soprusi di una nazione che sfruttava la loro terra senza avere un minimo rispetto , utlizzando

un regime dittatoriale (Battista) come mezzo di repressione e di controllo territoriale dove poter attuare tutto ció che non era concesso in madrepatria.

È un sopruso che una sola nazione imponga l'embargo ad un'altra, a maggior ragione quando si ha torto quindi più che 'i nonni ed i padri hanno trascinato la nazione a essere sanzionata con l'embargo' sono stati gli Usa che , come sempre del resto, hanno abusato del loro potere lanciando un messaggio forte e chiaro al resto del mondo.

@cubarumba la pensiamo alla stessa maniera :D

@Shanti - molto d'accordo con te, hai scritto cose verissime....si vede che a Cuba non ci vai solo a pucciare il biscotto!! Hai ben chiaro la mentalità e il vivere quotidiano del cubano standard....e come cerca giustamente di arrivare fino a sera e sbarcare il lunario! Grazie di aver condiviso parte del mio discorso ;-)

@flautomagico non ho capito il senso del tuo intervento , illuminami :D

Visto che il 3d è a stelle e strisce, ecco come il mio amato stars & stripes, il giornale dei militari, descrive l'evento:

http://www.stripes.com/with-visit-obama-aims-to-push-acrimony-with-cuba-into-past-1.400165

@prince no figurati, non ti devi scusare, va benissimo il disaccordo, che porta discussione interessante e che peraltro è molto meno disaccordo di quello che sembra. Conoscendo lo scetticismo in merito al tema che si respira nelle stanze del forum, so che ho un compito difficile di difendere un'affermazione complessa di fronte ad un pubblico perfettamente informato e molto critico.

Il disaccordo che c'è nelle nostre vedute è solo relativo al fatto che l'apertura di Cuba sia un bene o un male, cosa che però è talmente difficile da calibrare che preferisco definirla "opportunità" senza arrischiarmi oltre (pur mantenendo un'accezione positiva di opportunità). E sono molto mite nei giudizi perché ho anche io dei dubbi in merito.

Sulla storia di Cuba è giustissimo quello che hai detto te. Io ho detto che hanno delle responsabilità storiche non tanto riferendomi alla rivoluzione, ma piuttosto pensando tra me e me alle obiezioni sacrosante che infatti puntualissime sono giunte dopo da @cubarumba e @shanti, riferite al lassismo del cubano, assenza di iniziativa e grosso compiacimento con il regime. Quindi chiarisco quest'aspetto perchè è importante, sono stato poco chiaro io nell'esposizione perché ero citato in tanti commenti ed ho risposto in modo troppo sintetico.

@shanti i tuoi interventi non sono mai banali e dimostrano che la conoscenza e il capire i meccanismi che animano

una nazione

non la fanno il numero di presenze ma l'intelliggenza la criticità e la profondità con la quale si osserva una nuova realtà , chapó.

@franc allora siamo sulla stessa lunghezza d'onda, non di rado mi è capitato di chiedere agli amici cubani il perchè non ci sia mai stata una controrivoluzione e le risposte ricevute denotavano tutte una certa rinuncia anche al solo pensarci , c'era chi mi faceva notare l'alto rapporto policia-civili chi la mancanza di fondi, informazioni e mezzi di comunicazioni non 'comprobati', chi la mancanza di armi , chi la

non esistenza di confini,

e qui i 'meriti' sono tutti del vero Castro che ha usato alla perfezione i mezzi di repressione .

D'altronde per resistere mezzo secolo a capo di una nazione devi rasentarla un certa perfezione....

Cmq.......prima che questa aria...nuova..........di cambiamento.......di progresso o regresso come lo vogliamo chiamare.......lo scopriremo solo vivendo, arrivi in oriente, ne dovranno passare di anni.....e in questi anni godiamoci ancora il bello che resta...........tanto come si dice dalle mie parti............a pagare e a morire.......ci sta' sempre tempo................

@Shanti bravo, assolutamente, come già detto.

@nelprofondopiacere Sicuramente tutto succederà lentamente, anche all'Havana stessa, e a maggior ragione in Oriente. Anzi, a me sembra già tutto troppo veloce così se devo essere sincero. Avrei pensato a una gradualità ancora maggiore. Ci vorrà ancora tanto comunque, si, questa è una discussione che guarda lontano e che appunto è difficile anche per questo.

a me sembra che i vari proprietari e affittuari di case e appartamenti abbiano già adottato un bel cartello dei prezzi in base alle varie alte o basse stagioni turistiche........ o mi sbaglio?

Come avevo già scritto in un altro post,e visto che siamo in tema di cambiamenti e libero mercato,il prezzo delle casas lo fanno i clienti,o meglio,dipende da quanto siano disposti a pagare.

Chi ha a che fare con canadesi e americani sa benissimo che pretendono il servizio,ma quando questo viene offerto pagano senza fiatare,anzi,lasciano pure la mancia.

A Varadero e Trinidad ormai è difficilissimo trovare una casa a meno di 30 cuc e le più richieste,comunque sempre quelle che due anni fa valevano 25 adesso ne valgono 40 e sono sempre piene.

La tendenza ormai è questa,penso che a Santiago,così come a Camaguey e Tunas si troveranno sempre delle case accettabili ai canonici 15 cuc,ma non so ancora per quanto tempo.

Poi per la famosa 'logica imprenditoriale' cubana sembra che gli stessi applichino solo aumenti con la unità di misura del 5,questo non l'ho mai capito.

Sempre come informazione dico che ci sono italiani a Tunas e Camaguey,conosciuti di persona,che con una permanenza di tre mesetti spuntano dei prezzi fantastici,come 7 o 8 cuc al giorno anche per delle casas decenti.

Questo per dire che bisogna sempre contrattare,ne vale la pena.

sì però 15 cuc in bassa stagione, in alta temporada 25

@FlautoMagico grazie del link, pensa che oggi i giornali cubani, a quanto si è detto alla nostra TV, hanno riportato in prima pagina in grande che a Cuba era presente Maduro, mentre la visita di Obama veniva riportata solo nel trafiletto laterale della pagina. Non so se sia vero per tutti i giornali cubani, ti riporto solo quello che ho sentito da Rai News, ma comunque mi ha fatto molto sorridere, a maggior ragione leggendo la rassegna americana che hai proposto.

@strutter i prezzi che ti ho detto sono tutti per l'alta temporada. Io tranne che all'Havana ho sempre pagato 15 cuc a Camaguey,Holguin e Tunas.

a me hanno detto che adesso a Camaguey in alta temporada il prezzo è fissato da tutte le parti a 25 cuc, poi se contratti e/o trovi qualcosa a meno allora è un altro discorso....... per questo ho fatto la domanda iniziale

In calle San Ramon a Camaguey in alto vicino alla linea e a due quadre dall'inizio di Republica ci sono tre case una vicina all'altra,in una di queste ho pagato 15 però la dueña all'inizio mi ha chiesto 20,poi le ho detto due cazzate e che stavo lì una settimana e me l'ha data a quel prezzo. Non mi piace contrattare allo sfinimento ma un po' di regateo ci vuole,anzi,se non ci provi pensano che sei un po'tonto.

La casa a Holguin era di fronte al Ateneo deportivo,vicino al parque de los niños. Questa addirittura un appartamento indipendente con sala cucina e terrazza,solo l'ingresso è in comune con la casa della dueña ma quella mi ha detto che alle dieci di sera se ne va a letto e mi ha fatto l'occhiolino,praticamente un messaggio in codice per dirmi che potevo portarmi chi volevo.

Per Tunas e Santiago è inutile scrivere qualcosa perché 15 e'il prezzo standard anche se provano a sparare 20 o 25 ma voi fate un sorriso e dite che è la decima volta che venite a Cuba e sapete da che parte gira il fumo.

infatti è quello che dicevo io: devi contrattare per poter scendere a 15, altrimenti per loro il prezzo è 25 in alta temporada, quindi pensavo che i prezzi si fossero allineati in base a un cartello fatto tra i vari proprietari tramite anche il passaparola che a cuba è il mezzo più efficace, e parlavo di San Ramon e comunque di tutto il centro allargato anche all'altro lato di Republica

Beh si,chiaro che loro ci provano.

Come quando paghi in una tienda e fanno finta di dimenticarsi di darti il resto o te lo danno sbagliato.

il discorso che volevo fare comunque più in generale partendo da questo presupposto è che mi sembra che, a proposito di aumento di prezzi, sia proprio il business degli affitti di case quello che immediatamente e solo ha subito una maggiore ed evidente impennata rispetto a tutto il resto. è un po' come in paesi come russia bielorussia e ucraina dove una delle maggiori voci di spesa è appunto il costo dell'affitto giornaliero dell'appartamento

Pensavo che l'arrivo del presidente turista meritasse un 3d per non passare inosservato, ma vedo che è diventato un evento mediatico.

A parte le dirette italiane e quella sul times, il giornale più prestigioso al mondo, ieri si sono viste in diretta tv un bel po' di proteste con arresti per strada, e non nella anticastrista miami ma nel centro dell'avana!

Insomma da presidente turista a presidente libertador...

http://www.nytimes.com/2016/03/21/world/americas/cuba-obama-visit-havana-dissidents.html

:-D infatti i popoli hanno i governi che si meritano i cubani senza dittatura saranno in totale anarchia

magari con una bella guerra civile ,ricordatevi com è finito l iraq dopo la liberazione del 2004

:-))

:-))

:-))

poi certo i creatori di pinochet baby doc

strosnner suharto dei sauditi e altri ancora

che parlino di esportare liberta e diritti fanno solo ridere e pure pna sopratutto quelli che gli credono

:-))

@ir_pelato come darti torto , anche noi italiani abbiamo ció che ci meritiamo al governo :))

Ognuno porta la sua croce ;)

@prince @ir_pelato - Francesco a dx, Obama a sx e il vecchio lupo in mezzo!!

Tutti per salvare il mondo...un trio commovente, mi scappa la lacrimuccia.

Portiamo anche noi la nostra bella croce e sarà sempre più pesante!

Pur essendo contento per questa ventata di nuovo di cui spero che il popolo cubano possa beneficiare sono tuttavia pessimista. Avendo viaggiato (un po) per il mondo ed essendomi relazionato per lavoro e non per turismo con le persone sono convinto, e credetemi non è razzismo, che certi popoli al di la del sistema economico in cui vivono, son capaci di svilupparsi solo se guidati e se uno gli dice cosa devono fare. Ahimè i sudamericani rientrano in questa tipologia. Sia che siano comunisti come i cubani o capitalisti come i colombiani, nel dna hanno un indole fancazzista che li spinge sempre a trovare la soluzione per evitare il lavoro. Guardate negli USA quali etnie sono sempre agli onori della cronaca prer attività illegali. Colombiani cubani e messicani si spartiscono il mercato della droga. Lo stesso reggaetton come messaggio da soldi facili fatti con attività illegali, donne facili soldi e droga. Lo stesso rapper Pitbull di origine cubana nonostante i soldi che ha è stato dentro per associazione a gang. Anche in Italia i latinos reeiterano i comportamenti criminali che hanno a casa loro. Tutto si può dire degli orientali ma bisogna riconoscere che si mettono a testa bassa a studiare e lavorare. Il miracolo delle tigri asiatiche non è nato per caso. Gli israeliani hanno fatto fiorire il deserto. I paesi arabi dove il petrolio non c'è ancora versano in uno stato di arretratezza da far paura. In Europa i paesi dell'area centro orientale, come Repubblica Ceca Polonia e Paesi Baltici, caduto il comunismo, si son dati da fare e oggi sono a livelli simili a quelli dell'Europa occidentale , la Russia (e quando lo dico alla mia metà si incazza) e campata solo esportando materie prime e vendendo armi, per il resto non son buoni a produrre un cavolo.Importano e basta. Qundi io penso che anche se muore Castro ci vorranno investimenti e soprattutto un nuovo padrone che dira ai cubani cosa devono fare e come lo devono fare. Se no saranno solo e di nuovo Salsa e jineteras. Che erano li anche quando l'isola la governava Batista.