javier scusa tu dici ''La legge non è fatta per incastrare degli scapoli impenitenti ma per dare delle tutele a quelle coppie che le desiderano ma non si vogliono sposare.''
è
questo il punto che appare strano...esiste già il matrimonio civile o religioso(con tutti i diritti e doveri del caso oltre alla tutela) perché allora creare un nuovo istituto giuridico?? a questo punto sembra palese che la cirinnà sia in realtà un compromesso politico per venire incontro alle esigenze gay evitando ripercussioni ben più gravi degli ambienti cattolici derivanti dal riconoscimento giuridico del matrimonio di persone dello stesso sesso ..in che modo tutto questo? istituendo un qualcosa che ricordi il matrimonio per quanto riguarda
i diritti e i doveri ( a dir la verità più diritti che doveri) !!!
io ci vedo una forte fregatura per il genere maschile..perchè si cerca di mettere in mano alle donne un nuovo strumento, una nuova arma!! ricordiamoci che la legge è sempre oggetto di interpretazione: basti pensare che da 10 anni esiste l'affido condiviso eppure esiste il genitore ''collocatario''..risultato?? concretamente non è cambiato niente esiste il genitore di serie a (madre) e quello di serie b (padre)
inoltre la stessa cirinna qualche mese fa dichiarò a repubblica l'utilità di una legge del genere dicendo:
''quante donne divorziate, ad esempio, avrebbero preferito il riconoscimento di una nuova convivenza, più leggero, conservando però l’assegno di mantenimento, che con le unioni, entrando in un nuovo stato patrimoniale, si perderebbe''
da una che ragiona così allora il buon massimo fini nel suo articolo provocatorio ''donne guaio senza soluzione'' c' aveva visto giusto!!
mi sembra chiaro che con la 'disciplina delle convivenze' della legge cirinnà si vogliano colpire i maschi che convivono ma non si sposano per evitare di pagare gli alimenti in caso di separazione
infatti le separazioni sono chieste in gran parte dalle donne e la quasi totalità degli alimenti sono pagati da un uomo a una donna
secondo i dati istat negli ultimi 20 anni i matrimoni si sono dimezzati mentre le convivenze si sono moltiplicate di 10 volte tanto
quindi si è anche dimezzata la possibilità per le donne di ottenere alimenti con la separazione
con questa legge si introduce la possibilità di ottenere alimenti non solo dalla separazione ma anche dalla fine della convivenza
e si chiude ai maschi l'attuale possibilità di vivere con una donna senza rischiare di pagarle gli alimenti in caso di fine della convivenza
per prendere la residenza nel tuo appartamento ci vuole sempre il tuo consenso
se affitti una stanza del tuo appartamento e l'affittuaria fissa lì la residenza si formano due famiglie anagrafiche distinte e se poi scopate o meno non c'entra
quindi il single in senso anagrafico - famiglia anagrafica di 1 componente - non ha problemi
il problema ce l'ha chi convive attualmente con una donna con la residenza in comune - famiglia anagrafica di 2 componenti - e chi vorrebbe in prospettiva convivere con una donna che vuole fissare la residenza insieme formando quindi una famiglia anagrafica di 2 componenti
grazie @ltaconeti, sei stato molto chiaro. Conosco un tizio che è stato praticamente "castrato" economicamente dalla ex moglie: figurati che all' inizio dormiva nella canonica del parroco del paese. Ora vuole rifarsi una vita perchè soffre la solitudine, si professa cattolico convinto e crede ancora nella famiglia con la sola differenza, diceva lui, che d' ora in poi "accetterà solo convivenza!". Se con sta nuova legge si possono chiedere alimenti anche con la semplice convivenza la bilancia penderà sempre più a favore del partner "più debole" che per la legge italiana è sempre la donna.
Dopo la fuga delle aziende e dei cervelli ci sara anche la fuga degli uccelli.... :D
Grazie dei chiarimenti. Quindi se capisco bene non c'è nessun trucco,
d' ora in poi se non volete una relazione che vi impegni dovete evitare di fare la dichiarazione anagrafica.
A meno di immaginare un caso in cui uno si fa convincere a farla senza sapere cosa comporta, ma questa situazione non mi pare dipenda da questa legge specifica, se uno non si informa si fa fregare anche al supermercato, non vedo dove sia la trappola e soprattutto non vedo dove sia la necessità di battersi contro questa legge.
Come ho già detto quella che viene disciplinata è la convivenza more uxorio, e quindi basta fare riferimento all'ampia giurisprudenza in materia che stabilisce come la convivenza esista quando ci sia comunione di intenti e affetti per un periodo prolungato.
Traduzione: per dimostrarla basta anche qualche scontrino di supermercato che nel tempo riporti che si faceva la spesa per più di una persona.
@flautomagico cito il documento che hai appena postato: "Per la convivenza di fatto, basterà quindi l’accertamento anagrafico, da parte di un funzionario competente in materia, a certificare la stabile convivenza".
Non si parla di scontrini. Bisogna solo capire cosa è inteso con questa frase. Cos'è un accertamento anagrafico? Il vigile che viene a controllare a casa se c'è il tuo nome sul campanello e se ci sono i tuoi abiti nell'armadio come quando si fa un cambio di residenza? L'impiegato dell'ufficio anagrafe che certifica il nucleo familiare?
Come dicevo più su, come al solito c'è una legge poco chiara scritta ad hoc per intasare i tribunali e per far ingrassare ancor di più le migliaia di avvocati che esistono in questo paese...
Ragazzi, mi pare che stiamo perdendo di vista il punto.
La legge è scritta per quelli che le conseguenze da voi paventate le cercano!
Non l'hanno scritta per fregare gli scapoli impenitenti (che non si capisce perchè poi dovrebbero avere la residenza in comune con una partner occasionale).
Non l'hanno fatto perchè una che ha dormito da voi una settimana possa chiedervi gli alimenti.
Quelle che si paventavano qui erano conseguenze indesiderate della legge, del tipo, devo pagare gli alimenti senza aver fatto nulla.
Riassunto, niente certificazione dell'anagrafe che dice che siete una coppia di fatto?
Niente conseguenze.
Rispondete alla mia domanda per favore, può qualcuno fare la dichiarazione in anagrafe senza che voi siate d'accordo?
P.S. anche per un semplice cambio di residenza ci vuole un pubblico ufficiale che constati che in effetti voi siete residenti, per evitare truffe e intestazioni di comodo allo scopo di non pagare tasse sulla seconda casa.
Anche se uno si sposa una extracomunitaria dovete dimostrare che in effetti convivete da marito e moglie per evitare truffe sulla cittadinanza.
@javiercercas Gli altri utenti ti hanno spiegato il punto meglio di quanto sarei stato in grado di fare io. Quindi, non ripeto concetti già espressi.
Ho però l'impressione che tu non viva più in Italia e sia poco avvezzo ai meccanismi giuridici. In entrambi i casi, non c'è nulla da ridire. Ma si spiegherebbe così il tuo girare intorno all'argomento senza cogliere il nocciolo o, meglio, il cetriolo.
Poi, se mi dici che tu da ora escludi ad ogni modo di avere una relazione con una donna che possa portarti a qualcosa in più di una scopata di qualche settimana, anche lì ti dico: buon per te che hai queste certezze.
Io non ce le ho. Sarà che mi "fidanzo" con molta facilità (alla fine sono un casanoviano doc), sarà che ho già esperienze di convivenza, sarà che sono ben consapevole che, dagli e dagli, prima o poi vivere con una donna è un "rischio del mestiere", ad ogni modo ho bisogno di cautelarmi in tutti i modi. E la legge italiana non me lo permette, anzi me lo impedisce.
Ci sono tanti, anche fra i lettori che non intervengono (ringrazio anche qui chi mi ha scritto in privato), che probabilmente potrebbero accasarsi con una bella donna nel brutto paese e devono sapere che cosa sta succedendo. La consapevolezza è il primo passo.
Ho chiesto a tutti di condividere questa discussione in tutti i modi. Non è necessario citare la fonte. Parlatene con i conoscenti, amici, scrivete ai partiti, ai giornali, a dagospia, a chi vi pare. Ma, per una volta, fate qualcosa. Non siate i soliti pecoroni rassegnati e paurosi di apparire non politically correct. I gay non vi aiuteranno mai. Tirate fuori gli attributi. Bloccate questa parte della legge Cirinnà.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
@javiercercas fidati di quello che ti dico, qualcuno potrebbe dichiarare la residenza nei posti più impensati, aspettare il controllo e superarlo tranquillamente... non posso dire di più in un forum pubblico.
@FlautoMagico, stai dicendo che uno può dichiarare la residenza a casa tua senza che tu sia d'accordo?
@Cosacco, io sono felicemente accoppiato e convivo. Fammi capire il problema, non è che non conosco i meccanismi giuridici è che voglio capire dov'è il cetriolo.
Tu mi stai dicendo, "se io mi innamoro, vado a convivere per anni e poi la storia finisce non voglio pagare un euro di alimenti e invece la legge italiana me lo impone", questo è il cetriolo?
In pratica stai dicendo, se ho una storia stabile voglio essere libero di uscirne quando e come voglio senza conseguenze economiche giusto?
Il mio punto è questo: un matrimonio ha delle conseguenze patrimoniali, compreso (a torto o a ragione) il pagamento degli alimenti in caso di divorzio.
Una convivenza stabile per anni potrà assumere alcune delle conseguenze tipiche del matrimonio.
In entrabe i casi serve un consenso esplicito di tutte e due le parti.
Quindi il cetriolo non è che si impone qualcosa contro la volontà di qualcuno, è che da ora in poi la convivenza avrà effetti legali che prima non aveva.
Un po' come vietare le sigarette nei ristoranti, prima si poteva fare adesso no, non ti vietano di fumare ma ti vietano di fumare in un certo posto.
Non ti obbligano a "sposarti" ma ti dicono che se hai una relazione simile al matrimonio nella sostanza può essere che la partner possa ottenere effetti simili al matrimonio in modo legale.
In pratica ho paura che la maggior parte di chi convive apprezzerà gli effetti di questa legge, in ogni caso le rispettive partner lo faranno.
In pratica ho come la sensazione che ad aver (seppur leggitimamente) paura del cetriolone saranno solo le persone che vogliono avere la botte piena e la moglie ubriaca, cioè avere una relazione stabile (per mille motivi) ma non aver problemi in caso di rottura.
In ogni caso, ripeto, non mi avete ancora dimostrato come fa una persona a farvi pagare gli alimenti senza che voi prima abbiate firmato qualcosa.
Molti si sono pentiti di essersi sposati ma nessuno in tempi moderni è stato costretto a sposarsi contro la propria volontà.
@javiercercas mi riferisco alla residenza in una casa disabitata.
Se già ci abita qualcuno che deve venire in Comune per dare l'assenso va bene, ma se basta una delega, con fotocopia del documento ad esempio, chi ti vuole fregare ti frega.
@flautomagico se la metti in questo termini anche chi vuole rubare in casa mia può scassinarla ed entrare, ma commette un reato. Idem se va all'anagrafe dichiarando il falso. Ha cmq bisogno della copia di un mio documento e soprattutto di falsificare la mia firma...
Viviamo ancora in uno stato di diritto voglio sperare ;-)
@baluba esattamente, infatti pensavo che la cosa fosse a portata di (absit iniura verbis) una rumena o una cubana. Nel caso però di una convivenza la cosa non è così netta, diciamo che siamo in zona di circonvenzione di incapace, dove l'incapacità deriva dall'amore malriposto in una gold digger, il forum è pieno di queste storie.
@baluba, @FlautoMagico, dunque mi confermate che in una situazione normale (vedi non un truffa, ma in tal caso possono anche clonarvi la carta di credito, mica dipende dalla cirinnà) l'unico rischio è quello di farsi convincere dalla pulzella di turno ma a quel punto siamo al livello del matrimonio, se uno ci casca mica si può dare la colpa al codice civile. Stessa cosa, se uno ci casca e fa la dichiarazione anagrafica congiunta non è mica colpa della Cirinnà.
E' come uno che non ha mai pagato il canone perchè non è d'accordo che fa campagna contro il canone in bolletta, mica si obbliga nessuno a fare qualcosa che non ha deciso lui, solo che un atto che prima non aveva conseguenze ora ne ha.
oltre gli scontrini...basterebbe anche la testimonianza anche di amici o parenti,o vicini,no?
Per me..
considerando che :
Visto gli ultimi giri di vite sul mondo del lavoro riguardo i jobact e precari a non finire...
Visto che la maggior parte delle storie finiscono sempre alla frutta in cattivi rapporti...
Visto che le girl(anche se benestanti) tendenzialmente scelgono sempre sempre uno
'alla pari'o superiore come requisiti economici...
Visto un sacco di altri aspetti insomma è chiaro che ormai qua la convivenza può diventare un nuovo 'incubo' a favore delle melanzane...e le girl s traniere non ne parliamo...
@javiercercas@FlautoMagico Io non voglio nemmeno considerare l'ipotesi della malafede e dell'inganno. Sto ragionando da persona in buona fede, e mi aspetto altrettanto da una donna. Ma perché, se vado a convivere, si deve stabilire un legame giuridico che potrebbe portarmi a pagare gli alimenti? La fine di una storia è già dura, soprattutto dopo una convivenza. Perché aggiungere questo fardello, che finirà quasi sempre sulle spalle di un uomo?
Se a te, @javiercercas, piace farti carico di un obbligo giuridico non richiesto (non devi firmare, la convivenza è "di fatto" perché non si appendono i manifesti...), ciò non significa che il resto degli uomini italiani gioisca. Il problema è che la maggior parte degli uomini nemmeno lo sa. Da qui il mio invito a parlarne a destra e manca. A creare una coscienza critica nel maschio di essere umano più sottomesso d'Europa.
Invece di cercare di semplificare la vita alla gente, di far in modo che la gente possa convivere o sposarsi senza implicazioni patrimoniali tali da scoraggiare il ricorso a questo istituto, qui si crea la convivenza di fatto con obblighi anche economici (perché non guardiamo alla Russia? Un mese e sei divorziato, senza alimenti...quindi nessun potere ricattatorio in mano a una donna).
Io la vedo così: dopo il crollo dei matrimoni a causa (anche) di un sistema giurisprudenziale completamente schiacciato sulla parte femminile, con diseguaglianze senza precedenti, la risposta di molti Uomini è stata limitarsi alla convivenza, oppure di lasciare le italiane al loro destino di donne a metà. Ecco, a quel punto, bisognava trovare un modo per garantire anche alla convivente privilegi fuori da ogni logica dei rapporti uomo-donna. Offrendole, ancora una volta, un potere di ricatto che, ovviamente, lei usa sempre in modo arbitrario e uterino. Un'altra goccia di cianuro versato nei già avvelenati pozzi dei rapporti uomo-donna in Italia.
E' questo che vogliamo?
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
@stepico, non è questione di nuova arma o vecchia arma, se la cirrinnà diventa legge e tu non vuoi avere legami legali con nessuno eviti di fare il documento in anagrafe.
Come adesso eviti di sposarti.
Se sei innamorato e lei vuole sposarsi alla fine dici di sì, il problema amici miei, non è la Cirinnà, ma l'amore.
E @FlautoMagico mi pare che ci sia un po' di casino sulla cosa del "basta uno scontrino", smentita anche da te nel post successivo, non vorrei che qualche utente pensasse che adesso tutte possono incastrarlo con uno scontrino della spesa.
Poi se state pensando a quelle che vogliono farsi mantenere, amici miei, quello è un problema vecchio come il mondo..
@javiercercas il filo del mio ragionamento era che puoi essere costretto a pagare se:
1) la tipa è in malafede, e non è questione di stato di diritto quando i soldi sono tuoi: è il motivo per cui la gente chiude a chiave la porta di casa uscendo anche se vive in uno stato di diritto.
2) siete in buonafede ma dopo un litigio la tipa se ne va chiedendo gli alimenti perché eravate conviventi "more uxorio": anche se non hai firmato nulla la tipa produce testimonianze e prove documentali come gli scontrini di supermercato.
Ora spero che chi legge abbia capito la questione. Se avete una percezione diversa magari mettete un link a un documento che supporti il vostro punto di vista.
Ottima sintesi, Flauto, che quoto in pieno. La dichiarazione all'anagrafe è una formalità già superata proprio dalla parola "convivente di fatto"... più chiaro di così... il diritto ha spesso delle "perversioni" logico-sintattiche che i non addetti ai lavori non capiscono. Giustamente, aggiungo io...
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
Flauto magico hai ragione: si può dimostrare la convivenza "more uxorio" esibendo al giudice come pezze d' appoggio degli elementi presuntivi di reddito come gli scontrini fiscali. Ancora peggio nel caso di separazione!! un amico avvocato mi raccontava di una tizia che pur non avendo fatto figli ha scroccato un assegno di mantenimento di 1200 euro mensili esibendo ricevute e scontrini delle cene fuori fatte dalla coppia nel weekend dimostrando così al giudice che il marito conduceva un tenore di vita ben superiore a quanto dichiarato nel 740. Ovviamente lui pagava e la zoccola, consigliata dall avvocato, conservava le ricevute/scontrini...
@FlautoMagico,sulla prima parte siamo d'accordo, ma sarai d'accordo che se giudichiamo le leggi in base alla possibilità della malafede allora non si dovrebbero vendere piedi di porco perchè qualcuno potrebbe usarli per aprire casa tua, e invece vendere piedi di porco è legale. Così i casi d truffa e circonvenzione d'incapace sono fuori dal dibattito sulla legge Cirinnà (oppure non capisco nulla io).
2) https://it.wikipedia.org/wiki/More_uxorio parlate di more uxorio o della legge Cirinnà? Perchè se parlate del more uxorio sono cose vecchie che con questa legge non c'entrano. Se parlate della Cirinnà deve esserci una dichiarazione anagrafica.
Lei può provare che convivevate in more uxorio ma questo poteva farlo anche prima, non è una novità e se volete fare una campagna contro il more uxorio liberissimi, ma state parlando di un'altra cosa.
Io non ho mai messo in dubbio che una può provare la convivenza more uxorio, ormai è giurisprudaneza acquisita, ho solo detto che senza dichiarazione anagrafica non scatta la Cirinnà, e quella è un documento, o c'è o non c'è.
@Cosacco, sei un adetto ai lavori del diritto? Avvocato, Giudice, Insegnate di diritto ed economia, solo
Io continuo a cercare nei link che sono stati postati ma ancora non ho visto dove il more uxorio diventi dichiarazione anagrafica, questo è quello che voglio dire.
Se poi mi dite, tu non sai come vanno ste robe, vedrai che ci sarà un giudice che interpreterà la legge in tal senso, questo è diverso.
Ripeto, non c'è polemica ma solo una domanda, parliamo di more uxorio o di dichiarazione anagrafica?
E se il primo dimostra la seconda, su quali basi lo dite?
Attenzione. La Cirinnà è uscita da Senato con un EMENDAMENTO che ha stralciato l'ipotesi di MANTENIMENTO (salvaguardia del tenore di vita ecc:). Permane solo l'obbligo
di corrispondere gli ALIMENTI che pur essendo pesanti per un comune lavoratore rappresenta un istituto più affievolito rispetto al mantenimento.
COSTITUZIONE DELLA CONVIVENZA DI FATTO
Per quanto riguarda la costituzione del rapporto di convivenza dalla norma uscita si nota che il ddl rende una precisa nozione del nuovo istituto: "due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile”.
Successivamente stabilisce che la convivenza di fatto è accertata dalle dichiarazione anagrafiche eseguite secondo il DPR 223/89.
In altre parole la dichiarazione anagrafica è sufficiente a
dimostrare da sola l'esistenza di una convivenza di fatto ma in assenza di questa i soggetti che rivendicano eventuali diritti possono dimostrare nelle opportuni sedi di essere stati nelle condizioni rientrati nella nozione di legge della convivenza di fatto.
In altre parole la legge vuole disciplinare un situazione di fatto e la dichiarazione anagrafica è solo un modo per certificare tale situazione e non è quindi un atto unico e necessario per costituire tale rapporto. Non è un matrimonio o unione civile.
Ci stanno inserendo un bel cetriolone senza vasellina.
A Bangkok si arriva quando si sente che nessuno ci amerà più, quando si getta la spugna, e a pensarci bene la città è solo questo, il protocollo di una caduta... (Lawrence Osborne)
@javiercercas sei vicino alla verità, nella legge si parla di convivenza, ma poi quando la legge si applica in concreto la convivenza si identifica con il more uxorio, te lo può spiegare un avvocato oppure lo trovi su internet ad esempio nell'articolo che ho linkato.
Quell'articolo che hai linkato contiene alcune inesattezze.
Prima di tutto parla di "mantenimento" che è stato ridotto a obbligo alimentare dopo l'emendamento e poi lancia il concetto di "more uxorio" che forse aiuta a capire il concetto ma è anche fuorviante dal punto di vista giuridico.
Con il "more uxorio" la giurispudenza (la magistratura con le sue sentenze) ha cercato di comporre diritti e obblighi mediante interpretazioni estensive della legge su vicende non specificamente normate.
Nel nuovo disegno di legge invece verrà specificamente normata la "convivenza di fatto" che condurrà a precisi effetti giuridici. Anzi la legge metterà ordine su quali diritti e obblighi spetteranno a chi é sposato, a chi è unito civilmente
e a chi invece convive.
Molti vuoti normativi sono colmati.
La nozione di "more uxorio" decade. Non ha più senso in quanto la convivenza sarà già di per sé definita e contemplata.
C'è il riconoscimento di legge di effetti giuridici prodotti da una situazione di fatto rientrante
in una nozione ben definita nelle norme,
La "dichiarazione anagrafica" per me assume valore dichiarativo e non costitutivo nel senso che per far valere gli effetti prodotti dalla convivenze (e certificarne una data certa) basta riferirsi a tale dichiarazione.
La legge deve essere ancora approvata e non è stata ancora ben studiata.
A Bangkok si arriva quando si sente che nessuno ci amerà più, quando si getta la spugna, e a pensarci bene la città è solo questo, il protocollo di una caduta... (Lawrence Osborne)
Hai ragione sul concetto fuorviante di more uxorio ma non sugli effetti costitutivi della dichiarazione anagrafica. Il DDL pone una nozione e successivamente stabilisce che tale condizione è "certificata" da tale dichiarazione. Certifica non costituisce non costituisce quella situazione.
A Bangkok si arriva quando si sente che nessuno ci amerà più, quando si getta la spugna, e a pensarci bene la città è solo questo, il protocollo di una caduta... (Lawrence Osborne)
Al di la delle cretine come quella sopra che non meritano neanche menzione, il problema per me non dovrebbe sussitere. Per convivenza registrata si intende appunto la volontà di due persone
di convivere sotto lo stesso tetto, volontà che deve essere esternata avanti ad un ufficiale di stato civile. Se due invece condividono lo stesso alloggio ad esempio per dividere le spese di un affitto, non vedo proprio come questo possa essere interpretata come una convivenza stabile dal quale possano scaturire degli obblighi patrimoniali da parte dell'una o dell'altra parte. Certo se nasce un figlio e viene riconosciuto allora
è naturale che il figlio venga tutelato, ma questo avviene anche oggi. Non capisco lo scopo di istituire una convivenza con obblighi patrimoniali, se lo scopo della convivenza è proprio quello di conoscersi al fine di determinare se si vada d'accordo o meno. Vero è che a volte non basta una vita. Se poi i due vogliono impegnarsi a fondo voilà abbiamo gia la scelta del matrimonio civile. Quindi questo ibrido non serve a nulla. Poi sul fatto degli alimenti qui io sono perentorio. Non si deve affatto concepire il matrimonio o la convivenza
come una guerra fra le parti. E' la cosa più stupida e insensata che si possa pensare. Se domani fra me e mia moglie finisse io certamente continuerei : A) innanzitutto a volerle bene, B) a far si che lei abbia da me tutto cio che le serve. Ma se lei si rivolgesse ad un avvocato per cercare di fregarmi beh , a costo di FINIRE IN GALERA, non vedrebbe un soldo. Non per i soldi in se stessi ma perchè potrebbe chiedermeli e discutere civilmente senza andare a snaturare una relazione mettendoci in mezzo la legge. Poi io se fossi donna non vorrei certo dei soldi da chi non stimo. Riacquisterei la mia libertà anche economica con le mie forze. Se si hanno delle proprieta in comune si vendono e ognuno prende la propria metà, oppure se uno vuol tenersi casa liquida la cifra all'altro. Questa è CIVILTA'. Mi fa ridere quando dicono che la casa resta alla madre perchè il minore non deve venire turbato. La stessa legge che non esita un attimo a sbattere in mezzo alla strada una famiglia con figli nel caso questa si trovi in condizioni da non poter pagare il mutuo. Dove sono allora i diritti dei minori? Non soffrono lo stesso in questo caso?
PAESE DI IPOCRITI!!!!!
Comunque e lo ripeto, la colpa è DEGLI UOMINI. Bisogna mettersi in testa che i DIRITTI VANNO DIFESI. Anche a costo della vita se necessario. Vedete , io non sono favorevole all'immigrazione incontrollata. Ma non posso che AMMIRARE quei migranti che a sprezzo della vita e di quella dei loro familiari combattono sulle barricate di Calais e in Macedonia. Negli occhi vedi la determinazione, la fierezza il mettere in gioco tutto quello che hanno. Per un diritto...il diritto di migliorare la propria esistenza costi quello che costi. Ecco il giorno in cui noi avremmo quella determinazione , quella forza allora potremmo definirci UOMINI. Fino a quel momento saremo solo MEZZE CALZETTE.
@tagete sicuramente siamo in una zona ancora grigia, io dico che la convivenza di fatto è un qualcosa di vago e a tutti gli effetti per sancirlo si ricadrà nelle norme attorno alla convivenza more uxorio.
Tu stai dicendo "c'è il riconoscimento di legge di effetti giuridici prodotti da una situazione di fatto rientrante in una nozione ben definita nelle norme" cioè che la convivenza di fatto è già ben definita e il more uxorio quindi non serve più.
A questo per fare chiarezza ti chiedo di mostrarci queste norme che definiscono la convivenza di fatto, se no dovremo prendere per buono il more uxorio.
Mi sembra tutto molto ambiguo,faccio 3 esempi ,se prendo residenza da un mio amico ricco e poi dichiarò al giudice che eravamo legati sentimentalmente,lui mi deve passare gli alimenti? Se condivido l'appartamento per comodità con un'amica(per esempio per fare l'università),la parte più debole può chiedere gli alimenti? E allora se condividiamo la residenza in 5,uno ricco e 4 poveri che succede ?
Ivan in questi casi stai tranquillo, ora ti dico il caso in cui non stai tranquillo.
Il signor @oscar ha una grave disabilità, ha una vita solitaria e percepisce una pensione di invalidità. Per aiutarsi con le faccende di casa trova una badante che paga in nero e che viene tre mattine a settimana. Lei fa le pulizie, gli rifà il letto (matrimoniale), lo aiuta per la doccia, fa la spesa e cucina. I rapporti sono molto cordiali, ma il signor @oscar dopo due anni si accorge che manca il libretto degli assegni e la manda via.
Lei a questo punto va dal giudice e chiede il mantenimento perché erano in una coppia di fatto. Naturalmente dichiara che dormivano insieme (e non presso un'amica compiacente...), produce gli scontrini della spesa, la testimonianza dell'amica compiacente e tutta una serie di dettagli intimi sulla vita del signor @oscar...
Perché nei miei esempi (paradossali e provocatori) si dovrebbe stare tranquilli? Caso 1 vivo da questo mio amico ricco che mi ospita perché me la passo male,io in cambio faccio le pulizie e faccio la spesa per entrambi,facciamo foto insieme anche abbracciati ,lui si rompe i coglioni di avermi in casa,io mi rivolgo al giudice ,gli faccio vedere gli scontrini della spesa,la foto abbracciati e dico che ci facevamo i pompini a vicenda.Il mio amico perché dovrebbe essere tranquillo?
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ilvichingo
02/03/2016 | 01:07
Newbie
javier scusa tu dici ''La legge non è fatta per incastrare degli scapoli impenitenti ma per dare delle tutele a quelle coppie che le desiderano ma non si vogliono sposare.''
è
questo il punto che appare strano...esiste già il matrimonio civile o religioso(con tutti i diritti e doveri del caso oltre alla tutela) perché allora creare un nuovo istituto giuridico?? a questo punto sembra palese che la cirinnà sia in realtà un compromesso politico per venire incontro alle esigenze gay evitando ripercussioni ben più gravi degli ambienti cattolici derivanti dal riconoscimento giuridico del matrimonio di persone dello stesso sesso ..in che modo tutto questo? istituendo un qualcosa che ricordi il matrimonio per quanto riguarda
i diritti e i doveri ( a dir la verità più diritti che doveri) !!!
io ci vedo una forte fregatura per il genere maschile..perchè si cerca di mettere in mano alle donne un nuovo strumento, una nuova arma!! ricordiamoci che la legge è sempre oggetto di interpretazione: basti pensare che da 10 anni esiste l'affido condiviso eppure esiste il genitore ''collocatario''..risultato?? concretamente non è cambiato niente esiste il genitore di serie a (madre) e quello di serie b (padre)
inoltre la stessa cirinna qualche mese fa dichiarò a repubblica l'utilità di una legge del genere dicendo:
''quante donne divorziate, ad esempio, avrebbero preferito il riconoscimento di una nuova convivenza, più leggero, conservando però l’assegno di mantenimento, che con le unioni, entrando in un nuovo stato patrimoniale, si perderebbe''
da una che ragiona così allora il buon massimo fini nel suo articolo provocatorio ''donne guaio senza soluzione'' c' aveva visto giusto!!
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVItaconeti
02/03/2016 | 01:10
Avalon
Gold
@gianniDrudi
nella cirinnà approvata dal senato i beni patrimoniali non sono disciplinati dalla legge
ma l'art.50 stabilisce che i conviventi di fatto possono - se vogliono - disciplinare i beni patrimoniali attraverso un contratto di convivenza
fidelio
Itaconeti
02/03/2016 | 01:33
Avalon
Gold
@ilvichingo
mi sembra chiaro che con la 'disciplina delle convivenze' della legge cirinnà si vogliano colpire i maschi che convivono ma non si sposano per evitare di pagare gli alimenti in caso di separazione
infatti le separazioni sono chieste in gran parte dalle donne e la quasi totalità degli alimenti sono pagati da un uomo a una donna
secondo i dati istat negli ultimi 20 anni i matrimoni si sono dimezzati mentre le convivenze si sono moltiplicate di 10 volte tanto
quindi si è anche dimezzata la possibilità per le donne di ottenere alimenti con la separazione
con questa legge si introduce la possibilità di ottenere alimenti non solo dalla separazione ma anche dalla fine della convivenza
e si chiude ai maschi l'attuale possibilità di vivere con una donna senza rischiare di pagarle gli alimenti in caso di fine della convivenza
fidelio
Itaconeti
02/03/2016 | 01:45
Avalon
Gold
@javiercercas
per prendere la residenza nel tuo appartamento ci vuole sempre il tuo consenso
se affitti una stanza del tuo appartamento e l'affittuaria fissa lì la residenza si formano due famiglie anagrafiche distinte e se poi scopate o meno non c'entra
quindi il single in senso anagrafico - famiglia anagrafica di 1 componente - non ha problemi
il problema ce l'ha chi convive attualmente con una donna con la residenza in comune - famiglia anagrafica di 2 componenti - e chi vorrebbe in prospettiva convivere con una donna che vuole fissare la residenza insieme formando quindi una famiglia anagrafica di 2 componenti
fidelio
gianniDrudi
02/03/2016 | 08:41
Newbie
grazie @ltaconeti, sei stato molto chiaro. Conosco un tizio che è stato praticamente "castrato" economicamente dalla ex moglie: figurati che all' inizio dormiva nella canonica del parroco del paese. Ora vuole rifarsi una vita perchè soffre la solitudine, si professa cattolico convinto e crede ancora nella famiglia con la sola differenza, diceva lui, che d' ora in poi "accetterà solo convivenza!". Se con sta nuova legge si possono chiedere alimenti anche con la semplice convivenza la bilancia penderà sempre più a favore del partner "più debole" che per la legge italiana è sempre la donna.
Dopo la fuga delle aziende e dei cervelli ci sara anche la fuga degli uccelli.... :D
I'm not the "fiki fiki" singer...
javiercercas
02/03/2016 | 11:50 26-35
Newbie
Grazie dei chiarimenti. Quindi se capisco bene non c'è nessun trucco,
d' ora in poi se non volete una relazione che vi impegni dovete evitare di fare la dichiarazione anagrafica.
A meno di immaginare un caso in cui uno si fa convincere a farla senza sapere cosa comporta, ma questa situazione non mi pare dipenda da questa legge specifica, se uno non si informa si fa fregare anche al supermercato, non vedo dove sia la trappola e soprattutto non vedo dove sia la necessità di battersi contro questa legge.
FlautoMagico
02/03/2016 | 13:57
Roma | 36-50
Gold
Come ho già detto quella che viene disciplinata è la convivenza more uxorio, e quindi basta fare riferimento all'ampia giurisprudenza in materia che stabilisce come la convivenza esista quando ci sia comunione di intenti e affetti per un periodo prolungato.
Traduzione: per dimostrarla basta anche qualche scontrino di supermercato che nel tempo riporti che si faceva la spesa per più di una persona.
http://www.guidafisco.it/convivenza-di-fatto-more-uxorio-cirinna-1521
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
baluba
02/03/2016 | 15:12
Silver
@flautomagico cito il documento che hai appena postato: "Per la convivenza di fatto, basterà quindi l’accertamento anagrafico, da parte di un funzionario competente in materia, a certificare la stabile convivenza".
Non si parla di scontrini. Bisogna solo capire cosa è inteso con questa frase. Cos'è un accertamento anagrafico? Il vigile che viene a controllare a casa se c'è il tuo nome sul campanello e se ci sono i tuoi abiti nell'armadio come quando si fa un cambio di residenza? L'impiegato dell'ufficio anagrafe che certifica il nucleo familiare?
Come dicevo più su, come al solito c'è una legge poco chiara scritta ad hoc per intasare i tribunali e per far ingrassare ancor di più le migliaia di avvocati che esistono in questo paese...
INCONTRA DONNE VOGLIOSEjaviercercas
02/03/2016 | 15:36 26-35
Newbie
Ragazzi, mi pare che stiamo perdendo di vista il punto.
La legge è scritta per quelli che le conseguenze da voi paventate le cercano!
Non l'hanno scritta per fregare gli scapoli impenitenti (che non si capisce perchè poi dovrebbero avere la residenza in comune con una partner occasionale).
Non l'hanno fatto perchè una che ha dormito da voi una settimana possa chiedervi gli alimenti.
Quelle che si paventavano qui erano conseguenze indesiderate della legge, del tipo, devo pagare gli alimenti senza aver fatto nulla.
Riassunto, niente certificazione dell'anagrafe che dice che siete una coppia di fatto?
Niente conseguenze.
Rispondete alla mia domanda per favore, può qualcuno fare la dichiarazione in anagrafe senza che voi siate d'accordo?
P.S. anche per un semplice cambio di residenza ci vuole un pubblico ufficiale che constati che in effetti voi siete residenti, per evitare truffe e intestazioni di comodo allo scopo di non pagare tasse sulla seconda casa.
Anche se uno si sposa una extracomunitaria dovete dimostrare che in effetti convivete da marito e moglie per evitare truffe sulla cittadinanza.
INCONTRA DONNE VICINO A TECosacco
02/03/2016 | 16:13
Silver
@javiercercas Gli altri utenti ti hanno spiegato il punto meglio di quanto sarei stato in grado di fare io. Quindi, non ripeto concetti già espressi.
Ho però l'impressione che tu non viva più in Italia e sia poco avvezzo ai meccanismi giuridici. In entrambi i casi, non c'è nulla da ridire. Ma si spiegherebbe così il tuo girare intorno all'argomento senza cogliere il nocciolo o, meglio, il cetriolo.
Poi, se mi dici che tu da ora escludi ad ogni modo di avere una relazione con una donna che possa portarti a qualcosa in più di una scopata di qualche settimana, anche lì ti dico: buon per te che hai queste certezze.
Io non ce le ho. Sarà che mi "fidanzo" con molta facilità (alla fine sono un casanoviano doc), sarà che ho già esperienze di convivenza, sarà che sono ben consapevole che, dagli e dagli, prima o poi vivere con una donna è un "rischio del mestiere", ad ogni modo ho bisogno di cautelarmi in tutti i modi. E la legge italiana non me lo permette, anzi me lo impedisce.
Ci sono tanti, anche fra i lettori che non intervengono (ringrazio anche qui chi mi ha scritto in privato), che probabilmente potrebbero accasarsi con una bella donna nel brutto paese e devono sapere che cosa sta succedendo. La consapevolezza è il primo passo.
Ho chiesto a tutti di condividere questa discussione in tutti i modi. Non è necessario citare la fonte. Parlatene con i conoscenti, amici, scrivete ai partiti, ai giornali, a dagospia, a chi vi pare. Ma, per una volta, fate qualcosa. Non siate i soliti pecoroni rassegnati e paurosi di apparire non politically correct. I gay non vi aiuteranno mai. Tirate fuori gli attributi. Bloccate questa parte della legge Cirinnà.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
FlautoMagico
02/03/2016 | 16:34
Roma | 36-50
Gold
@baluba non se ne parla nell'articolo, ma lo scontrino è una evidente prova a carico quando si vuole stabilire una condotta "more uxorio".
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
FlautoMagico
02/03/2016 | 16:38
Roma | 36-50
Gold
@javiercercas fidati di quello che ti dico, qualcuno potrebbe dichiarare la residenza nei posti più impensati, aspettare il controllo e superarlo tranquillamente... non posso dire di più in un forum pubblico.
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
javiercercas
02/03/2016 | 18:37 26-35
Newbie
@FlautoMagico, stai dicendo che uno può dichiarare la residenza a casa tua senza che tu sia d'accordo?
@Cosacco, io sono felicemente accoppiato e convivo. Fammi capire il problema, non è che non conosco i meccanismi giuridici è che voglio capire dov'è il cetriolo.
Tu mi stai dicendo, "se io mi innamoro, vado a convivere per anni e poi la storia finisce non voglio pagare un euro di alimenti e invece la legge italiana me lo impone", questo è il cetriolo?
In pratica stai dicendo, se ho una storia stabile voglio essere libero di uscirne quando e come voglio senza conseguenze economiche giusto?
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVjaviercercas
02/03/2016 | 18:53 26-35
Newbie
Il mio punto è questo: un matrimonio ha delle conseguenze patrimoniali, compreso (a torto o a ragione) il pagamento degli alimenti in caso di divorzio.
Una convivenza stabile per anni potrà assumere alcune delle conseguenze tipiche del matrimonio.
In entrabe i casi serve un consenso esplicito di tutte e due le parti.
Quindi il cetriolo non è che si impone qualcosa contro la volontà di qualcuno, è che da ora in poi la convivenza avrà effetti legali che prima non aveva.
Un po' come vietare le sigarette nei ristoranti, prima si poteva fare adesso no, non ti vietano di fumare ma ti vietano di fumare in un certo posto.
Non ti obbligano a "sposarti" ma ti dicono che se hai una relazione simile al matrimonio nella sostanza può essere che la partner possa ottenere effetti simili al matrimonio in modo legale.
In pratica ho paura che la maggior parte di chi convive apprezzerà gli effetti di questa legge, in ogni caso le rispettive partner lo faranno.
In pratica ho come la sensazione che ad aver (seppur leggitimamente) paura del cetriolone saranno solo le persone che vogliono avere la botte piena e la moglie ubriaca, cioè avere una relazione stabile (per mille motivi) ma non aver problemi in caso di rottura.
In ogni caso, ripeto, non mi avete ancora dimostrato come fa una persona a farvi pagare gli alimenti senza che voi prima abbiate firmato qualcosa.
Molti si sono pentiti di essersi sposati ma nessuno in tempi moderni è stato costretto a sposarsi contro la propria volontà.
E' diverso da una legge liberticida.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEFlautoMagico
02/03/2016 | 19:23
Roma | 36-50
Gold
@javiercercas mi riferisco alla residenza in una casa disabitata.
Se già ci abita qualcuno che deve venire in Comune per dare l'assenso va bene, ma se basta una delega, con fotocopia del documento ad esempio, chi ti vuole fregare ti frega.
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
baluba
02/03/2016 | 19:51
Silver
@flautomagico se la metti in questo termini anche chi vuole rubare in casa mia può scassinarla ed entrare, ma commette un reato. Idem se va all'anagrafe dichiarando il falso. Ha cmq bisogno della copia di un mio documento e soprattutto di falsificare la mia firma...
Viviamo ancora in uno stato di diritto voglio sperare ;-)
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàFlautoMagico
02/03/2016 | 20:13
Roma | 36-50
Gold
@baluba esattamente, infatti pensavo che la cosa fosse a portata di (absit iniura verbis) una rumena o una cubana. Nel caso però di una convivenza la cosa non è così netta, diciamo che siamo in zona di circonvenzione di incapace, dove l'incapacità deriva dall'amore malriposto in una gold digger, il forum è pieno di queste storie.
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
javiercercas
02/03/2016 | 20:36 26-35
Newbie
@baluba, @FlautoMagico, dunque mi confermate che in una situazione normale (vedi non un truffa, ma in tal caso possono anche clonarvi la carta di credito, mica dipende dalla cirinnà) l'unico rischio è quello di farsi convincere dalla pulzella di turno ma a quel punto siamo al livello del matrimonio, se uno ci casca mica si può dare la colpa al codice civile. Stessa cosa, se uno ci casca e fa la dichiarazione anagrafica congiunta non è mica colpa della Cirinnà.
E' come uno che non ha mai pagato il canone perchè non è d'accordo che fa campagna contro il canone in bolletta, mica si obbliga nessuno a fare qualcosa che non ha deciso lui, solo che un atto che prima non aveva conseguenze ora ne ha.
stepico
02/03/2016 | 20:55
Newbie
oltre gli scontrini...basterebbe anche la testimonianza anche di amici o parenti,o vicini,no?
Per me..
considerando che :
Visto gli ultimi giri di vite sul mondo del lavoro riguardo i jobact e precari a non finire...
Visto che la maggior parte delle storie finiscono sempre alla frutta in cattivi rapporti...
Visto che le girl(anche se benestanti) tendenzialmente scelgono sempre sempre uno
'alla pari'o superiore come requisiti economici...
Visto un sacco di altri aspetti insomma è chiaro che ormai qua la convivenza può diventare un nuovo 'incubo' a favore delle melanzane...e le girl s traniere non ne parliamo...
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVCosacco
02/03/2016 | 21:00
Silver
@javiercercas @FlautoMagico Io non voglio nemmeno considerare l'ipotesi della malafede e dell'inganno. Sto ragionando da persona in buona fede, e mi aspetto altrettanto da una donna. Ma perché, se vado a convivere, si deve stabilire un legame giuridico che potrebbe portarmi a pagare gli alimenti? La fine di una storia è già dura, soprattutto dopo una convivenza. Perché aggiungere questo fardello, che finirà quasi sempre sulle spalle di un uomo?
Se a te, @javiercercas, piace farti carico di un obbligo giuridico non richiesto (non devi firmare, la convivenza è "di fatto" perché non si appendono i manifesti...), ciò non significa che il resto degli uomini italiani gioisca. Il problema è che la maggior parte degli uomini nemmeno lo sa. Da qui il mio invito a parlarne a destra e manca. A creare una coscienza critica nel maschio di essere umano più sottomesso d'Europa.
Invece di cercare di semplificare la vita alla gente, di far in modo che la gente possa convivere o sposarsi senza implicazioni patrimoniali tali da scoraggiare il ricorso a questo istituto, qui si crea la convivenza di fatto con obblighi anche economici (perché non guardiamo alla Russia? Un mese e sei divorziato, senza alimenti...quindi nessun potere ricattatorio in mano a una donna).
Io la vedo così: dopo il crollo dei matrimoni a causa (anche) di un sistema giurisprudenziale completamente schiacciato sulla parte femminile, con diseguaglianze senza precedenti, la risposta di molti Uomini è stata limitarsi alla convivenza, oppure di lasciare le italiane al loro destino di donne a metà. Ecco, a quel punto, bisognava trovare un modo per garantire anche alla convivente privilegi fuori da ogni logica dei rapporti uomo-donna. Offrendole, ancora una volta, un potere di ricatto che, ovviamente, lei usa sempre in modo arbitrario e uterino. Un'altra goccia di cianuro versato nei già avvelenati pozzi dei rapporti uomo-donna in Italia.
E' questo che vogliamo?
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
javiercercas
02/03/2016 | 21:07 26-35
Newbie
@stepico, non è questione di nuova arma o vecchia arma, se la cirrinnà diventa legge e tu non vuoi avere legami legali con nessuno eviti di fare il documento in anagrafe.
Come adesso eviti di sposarti.
Se sei innamorato e lei vuole sposarsi alla fine dici di sì, il problema amici miei, non è la Cirinnà, ma l'amore.
E @FlautoMagico mi pare che ci sia un po' di casino sulla cosa del "basta uno scontrino", smentita anche da te nel post successivo, non vorrei che qualche utente pensasse che adesso tutte possono incastrarlo con uno scontrino della spesa.
Poi se state pensando a quelle che vogliono farsi mantenere, amici miei, quello è un problema vecchio come il mondo..
INCONTRA DONNE VICINO A TEFlautoMagico
02/03/2016 | 21:38
Roma | 36-50
Gold
@javiercercas il filo del mio ragionamento era che puoi essere costretto a pagare se:
1) la tipa è in malafede, e non è questione di stato di diritto quando i soldi sono tuoi: è il motivo per cui la gente chiude a chiave la porta di casa uscendo anche se vive in uno stato di diritto.
2) siete in buonafede ma dopo un litigio la tipa se ne va chiedendo gli alimenti perché eravate conviventi "more uxorio": anche se non hai firmato nulla la tipa produce testimonianze e prove documentali come gli scontrini di supermercato.
Ora spero che chi legge abbia capito la questione. Se avete una percezione diversa magari mettete un link a un documento che supporti il vostro punto di vista.
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
Cosacco
02/03/2016 | 22:47
Silver
Ottima sintesi, Flauto, che quoto in pieno. La dichiarazione all'anagrafe è una formalità già superata proprio dalla parola "convivente di fatto"... più chiaro di così... il diritto ha spesso delle "perversioni" logico-sintattiche che i non addetti ai lavori non capiscono. Giustamente, aggiungo io...
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
gianniDrudi
02/03/2016 | 23:05
Newbie
Flauto magico hai ragione: si può dimostrare la convivenza "more uxorio" esibendo al giudice come pezze d' appoggio degli elementi presuntivi di reddito come gli scontrini fiscali. Ancora peggio nel caso di separazione!! un amico avvocato mi raccontava di una tizia che pur non avendo fatto figli ha scroccato un assegno di mantenimento di 1200 euro mensili esibendo ricevute e scontrini delle cene fuori fatte dalla coppia nel weekend dimostrando così al giudice che il marito conduceva un tenore di vita ben superiore a quanto dichiarato nel 740. Ovviamente lui pagava e la zoccola, consigliata dall avvocato, conservava le ricevute/scontrini...
I'm not the "fiki fiki" singer...
javiercercas
02/03/2016 | 23:09 26-35
Newbie
@FlautoMagico,sulla prima parte siamo d'accordo, ma sarai d'accordo che se giudichiamo le leggi in base alla possibilità della malafede allora non si dovrebbero vendere piedi di porco perchè qualcuno potrebbe usarli per aprire casa tua, e invece vendere piedi di porco è legale. Così i casi d truffa e circonvenzione d'incapace sono fuori dal dibattito sulla legge Cirinnà (oppure non capisco nulla io).
2) https://it.wikipedia.org/wiki/More_uxorio parlate di more uxorio o della legge Cirinnà? Perchè se parlate del more uxorio sono cose vecchie che con questa legge non c'entrano. Se parlate della Cirinnà deve esserci una dichiarazione anagrafica.
Lei può provare che convivevate in more uxorio ma questo poteva farlo anche prima, non è una novità e se volete fare una campagna contro il more uxorio liberissimi, ma state parlando di un'altra cosa.
Io non ho mai messo in dubbio che una può provare la convivenza more uxorio, ormai è giurisprudaneza acquisita, ho solo detto che senza dichiarazione anagrafica non scatta la Cirinnà, e quella è un documento, o c'è o non c'è.
@Cosacco, sei un adetto ai lavori del diritto? Avvocato, Giudice, Insegnate di diritto ed economia, solo
Io continuo a cercare nei link che sono stati postati ma ancora non ho visto dove il more uxorio diventi dichiarazione anagrafica, questo è quello che voglio dire.
Se poi mi dite, tu non sai come vanno ste robe, vedrai che ci sarà un giudice che interpreterà la legge in tal senso, questo è diverso.
Ripeto, non c'è polemica ma solo una domanda, parliamo di more uxorio o di dichiarazione anagrafica?
E se il primo dimostra la seconda, su quali basi lo dite?
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVtagete
03/03/2016 | 00:44
Newbie
ALIMENTI
Attenzione. La Cirinnà è uscita da Senato con un EMENDAMENTO che ha stralciato l'ipotesi di MANTENIMENTO (salvaguardia del tenore di vita ecc:). Permane solo l'obbligo
di corrispondere gli ALIMENTI che pur essendo pesanti per un comune lavoratore rappresenta un istituto più affievolito rispetto al mantenimento.
COSTITUZIONE DELLA CONVIVENZA DI FATTO
Per quanto riguarda la costituzione del rapporto di convivenza dalla norma uscita si nota che il ddl rende una precisa nozione del nuovo istituto: "due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile”.
Successivamente stabilisce che la convivenza di fatto è accertata dalle dichiarazione anagrafiche eseguite secondo il DPR 223/89.
In altre parole la dichiarazione anagrafica è sufficiente a
dimostrare da sola l'esistenza di una convivenza di fatto ma in assenza di questa i soggetti che rivendicano eventuali diritti possono dimostrare nelle opportuni sedi di essere stati nelle condizioni rientrati nella nozione di legge della convivenza di fatto.
In altre parole la legge vuole disciplinare un situazione di fatto e la dichiarazione anagrafica è solo un modo per certificare tale situazione e non è quindi un atto unico e necessario per costituire tale rapporto. Non è un matrimonio o unione civile.
Ci stanno inserendo un bel cetriolone senza vasellina.
A Bangkok si arriva quando si sente che nessuno ci amerà più, quando si getta la spugna, e a pensarci bene la città è solo questo, il protocollo di una caduta... (Lawrence Osborne)
FlautoMagico
03/03/2016 | 01:07
Roma | 36-50
Gold
@javiercercas sei vicino alla verità, nella legge si parla di convivenza, ma poi quando la legge si applica in concreto la convivenza si identifica con il more uxorio, te lo può spiegare un avvocato oppure lo trovi su internet ad esempio nell'articolo che ho linkato.
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
tagete
03/03/2016 | 07:41
Newbie
@FlautoMagico
Quell'articolo che hai linkato contiene alcune inesattezze.
Prima di tutto parla di "mantenimento" che è stato ridotto a obbligo alimentare dopo l'emendamento e poi lancia il concetto di "more uxorio" che forse aiuta a capire il concetto ma è anche fuorviante dal punto di vista giuridico.
Con il "more uxorio" la giurispudenza (la magistratura con le sue sentenze) ha cercato di comporre diritti e obblighi mediante interpretazioni estensive della legge su vicende non specificamente normate.
Nel nuovo disegno di legge invece verrà specificamente normata la "convivenza di fatto" che condurrà a precisi effetti giuridici. Anzi la legge metterà ordine su quali diritti e obblighi spetteranno a chi é sposato, a chi è unito civilmente
e a chi invece convive.
Molti vuoti normativi sono colmati.
La nozione di "more uxorio" decade. Non ha più senso in quanto la convivenza sarà già di per sé definita e contemplata.
C'è il riconoscimento di legge di effetti giuridici prodotti da una situazione di fatto rientrante
in una nozione ben definita nelle norme,
La "dichiarazione anagrafica" per me assume valore dichiarativo e non costitutivo nel senso che per far valere gli effetti prodotti dalla convivenze (e certificarne una data certa) basta riferirsi a tale dichiarazione.
La legge deve essere ancora approvata e non è stata ancora ben studiata.
A Bangkok si arriva quando si sente che nessuno ci amerà più, quando si getta la spugna, e a pensarci bene la città è solo questo, il protocollo di una caduta... (Lawrence Osborne)
tagete
03/03/2016 | 07:58
Newbie
@javiercercas
Hai ragione sul concetto fuorviante di more uxorio ma non sugli effetti costitutivi della dichiarazione anagrafica. Il DDL pone una nozione e successivamente stabilisce che tale condizione è "certificata" da tale dichiarazione. Certifica non costituisce non costituisce quella situazione.
A Bangkok si arriva quando si sente che nessuno ci amerà più, quando si getta la spugna, e a pensarci bene la città è solo questo, il protocollo di una caduta... (Lawrence Osborne)
Braveheart68
03/03/2016 | 12:32
Silver
Al di la delle cretine come quella sopra che non meritano neanche menzione, il problema per me non dovrebbe sussitere. Per convivenza registrata si intende appunto la volontà di due persone
di convivere sotto lo stesso tetto, volontà che deve essere esternata avanti ad un ufficiale di stato civile. Se due invece condividono lo stesso alloggio ad esempio per dividere le spese di un affitto, non vedo proprio come questo possa essere interpretata come una convivenza stabile dal quale possano scaturire degli obblighi patrimoniali da parte dell'una o dell'altra parte. Certo se nasce un figlio e viene riconosciuto allora
è naturale che il figlio venga tutelato, ma questo avviene anche oggi. Non capisco lo scopo di istituire una convivenza con obblighi patrimoniali, se lo scopo della convivenza è proprio quello di conoscersi al fine di determinare se si vada d'accordo o meno. Vero è che a volte non basta una vita. Se poi i due vogliono impegnarsi a fondo voilà abbiamo gia la scelta del matrimonio civile. Quindi questo ibrido non serve a nulla. Poi sul fatto degli alimenti qui io sono perentorio. Non si deve affatto concepire il matrimonio o la convivenza
come una guerra fra le parti. E' la cosa più stupida e insensata che si possa pensare. Se domani fra me e mia moglie finisse io certamente continuerei : A) innanzitutto a volerle bene, B) a far si che lei abbia da me tutto cio che le serve. Ma se lei si rivolgesse ad un avvocato per cercare di fregarmi beh , a costo di FINIRE IN GALERA, non vedrebbe un soldo. Non per i soldi in se stessi ma perchè potrebbe chiedermeli e discutere civilmente senza andare a snaturare una relazione mettendoci in mezzo la legge. Poi io se fossi donna non vorrei certo dei soldi da chi non stimo. Riacquisterei la mia libertà anche economica con le mie forze. Se si hanno delle proprieta in comune si vendono e ognuno prende la propria metà, oppure se uno vuol tenersi casa liquida la cifra all'altro. Questa è CIVILTA'. Mi fa ridere quando dicono che la casa resta alla madre perchè il minore non deve venire turbato. La stessa legge che non esita un attimo a sbattere in mezzo alla strada una famiglia con figli nel caso questa si trovi in condizioni da non poter pagare il mutuo. Dove sono allora i diritti dei minori? Non soffrono lo stesso in questo caso?
PAESE DI IPOCRITI!!!!!
Comunque e lo ripeto, la colpa è DEGLI UOMINI. Bisogna mettersi in testa che i DIRITTI VANNO DIFESI. Anche a costo della vita se necessario. Vedete , io non sono favorevole all'immigrazione incontrollata. Ma non posso che AMMIRARE quei migranti che a sprezzo della vita e di quella dei loro familiari combattono sulle barricate di Calais e in Macedonia. Negli occhi vedi la determinazione, la fierezza il mettere in gioco tutto quello che hanno. Per un diritto...il diritto di migliorare la propria esistenza costi quello che costi. Ecco il giorno in cui noi avremmo quella determinazione , quella forza allora potremmo definirci UOMINI. Fino a quel momento saremo solo MEZZE CALZETTE.
FlautoMagico
03/03/2016 | 13:10
Roma | 36-50
Gold
@tagete sicuramente siamo in una zona ancora grigia, io dico che la convivenza di fatto è un qualcosa di vago e a tutti gli effetti per sancirlo si ricadrà nelle norme attorno alla convivenza more uxorio.
Tu stai dicendo "c'è il riconoscimento di legge di effetti giuridici prodotti da una situazione di fatto rientrante in una nozione ben definita nelle norme" cioè che la convivenza di fatto è già ben definita e il more uxorio quindi non serve più.
A questo per fare chiarezza ti chiedo di mostrarci queste norme che definiscono la convivenza di fatto, se no dovremo prendere per buono il more uxorio.
E meno male che sono scapolo... ;-)
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
ivan_drago
03/03/2016 | 13:10
Gold
Mi sembra tutto molto ambiguo,faccio 3 esempi ,se prendo residenza da un mio amico ricco e poi dichiarò al giudice che eravamo legati sentimentalmente,lui mi deve passare gli alimenti? Se condivido l'appartamento per comodità con un'amica(per esempio per fare l'università),la parte più debole può chiedere gli alimenti? E allora se condividiamo la residenza in 5,uno ricco e 4 poveri che succede ?
Ti spiezzo in due.
Anzi no ti lecco la passerina.
ir_pelato
03/03/2016 | 13:20
provincia di pisa | 36-50
Gold
chi puo cominci a raccogliere firme online e non per un futuro referendum che io ci gioco boccera sta legge
:-D
Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw
FlautoMagico
03/03/2016 | 13:21
Roma | 36-50
Gold
Ivan in questi casi stai tranquillo, ora ti dico il caso in cui non stai tranquillo.
Il signor @oscar ha una grave disabilità, ha una vita solitaria e percepisce una pensione di invalidità. Per aiutarsi con le faccende di casa trova una badante che paga in nero e che viene tre mattine a settimana. Lei fa le pulizie, gli rifà il letto (matrimoniale), lo aiuta per la doccia, fa la spesa e cucina. I rapporti sono molto cordiali, ma il signor @oscar dopo due anni si accorge che manca il libretto degli assegni e la manda via.
Lei a questo punto va dal giudice e chiede il mantenimento perché erano in una coppia di fatto. Naturalmente dichiara che dormivano insieme (e non presso un'amica compiacente...), produce gli scontrini della spesa, la testimonianza dell'amica compiacente e tutta una serie di dettagli intimi sulla vita del signor @oscar...
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
ivan_drago
03/03/2016 | 13:32
Gold
Perché nei miei esempi (paradossali e provocatori) si dovrebbe stare tranquilli? Caso 1 vivo da questo mio amico ricco che mi ospita perché me la passo male,io in cambio faccio le pulizie e faccio la spesa per entrambi,facciamo foto insieme anche abbracciati ,lui si rompe i coglioni di avermi in casa,io mi rivolgo al giudice ,gli faccio vedere gli scontrini della spesa,la foto abbracciati e dico che ci facevamo i pompini a vicenda.Il mio amico perché dovrebbe essere tranquillo?
Ti spiezzo in due.
Anzi no ti lecco la passerina.