Convivere con la Cirinnà

circa cosa si intende per 'convivenza di fatto' l'art.37 stabilisce che 'per l'accertamento della stabile convivenza si fa riferimento alla dichiarazione anagrafica'

circa gli effetti economici della cessazione della 'convivenza di fatto' l'art.64 stabilisce che 'in caso di cessazione della convivenza di fatto, il giudice stabilisce il diritto del convivente di ricevere dall'altro convivente gli alimenti qualora versi in stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento. In tali casi, gli alimenti sono assegnati per un periodo proporzionale alla durata della convivenza e nella misura determinata ai sensi dell'articolo 438, secondo comma, del codice civile.'

circa gli effetti patrimoniali questi non sono disciplinati dalla legge ma - come dice l'art.50 - 'i conviventi di fatto possono disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune con la sottoscrizione di un contratto di convivenza'

riassumendo:

• la legge si applica a chi è 'convivente di fatto' per l'anagrafe

• in caso di fine della convivenza gli alimenti sono stabiliti dal giudice in base ai criteri sopra esposti

• ci sono diritti patrimoniali reciproci solo se si è stipulato un contratto di convivenza che li disciplina

Questa legge fa nascere situazioni MOSTRUOSE, e me ne vengono in mente alcune...

Certe straniere furbe avranno un'arma in più per sfruttare e avere una base sicura.

Le donne in genere assumono maggior potere ricattatorio.

C'è anche una situazione inversa.

Ricordo la storia che a visto protagoniste persone che conosco. Un signore quanratacinquenne molto ciarlielo, brillante, simpatico ma con una pochissima voglia di lavorare riusciva a plagiare con le sua arte amatoria donne quarantenni divorziate che avevano casa e lavoro. Bene questo signore si piazzava in casa loro e trascorrevano mesi senza lavorare, cominciando a parassitare tutto.

E' successo dopo una paio di volte, dopo rivoluzione dei genitori e figli di lei, che il parassita veniva cacciato giustamente fuori casa.

Con la Cirinnà avrebbe avuto diritto agli alimenti... incredibile e mostruoso.

Qualche anno fa' ho convissuto con una italiana, mentre io ero impegnato per lavoro lei rimaneva tutto il tempo a casa, si alzava tutti i giorni alle 10 e invitava le amiche a bere il caffè e perdeva tempo in chiacchiere. Quando arrivavo a casa, ero costretto pure a fare la spesa e a cucinare per entrambi, non sapeva fare nulla, dopo un po' l'ho invitata ad andare via, se ci fosse stata la legge Cirinna' l' avrei pure mantenuta!

@Zakk - fa' in modo che sia lei a lasciarti: rutta senza pudore, scaccolati il naso in continuazione, scoreggia come un reattore e se non basta evita di tirare lo sciacquone ogni volta che vai in bagno.

:-)) o fatti beccare a letto con un bel puttanone

:-D @spermaflex hai elencato cose che faccio spesso tranne lo sciaquone ecco perchè un sono adattoper il free free

:-))

:-))

Niente è più facile al mondo che far scappare una donna...

becca una cessa psicopatica che un la caga nessuno :-))

:-j

Non frequento sanitari allucinogeni..-

@tagete Non c'è bisogno di scomodare la furbizia. Qui stiamo creando proprio una situazione esplosiva, con uomini sempre più sottomessi e rassegnati. Il problema è che sono anche allupati, e pronti a tutto pur di avere uno straccio di donna. Compreso far passare il messaggio che se provi a convivere con una, ti tocca pagarle gli alimenti.

Il caso descritto da @Zakk è emblematico ed è tutt'altro che isolato. Le italiane hanno preso i peggiori difetti della cultura americana, so di tante connazionali che nemmeno la pasta sanno/vogliono cucinarsi. Con compagni/mariti che le portano fuori a cena continuamente, e in casa cucinano loro sempre e comunque perchè le partner sono stanche e/o depresse. Provate a proporre la stessa situazione a un Uomo russo, e vedrete come reagisce...

Il problema è sempre quello, qui non abbiamo Uomini, ma quaquaraqua perennemente incerti, sbruffoni e allupati. Quindi fragili, ricattabili e facilmente sottomessi. Grazie femminismo italiota "chiagni e fotti"....

:-D per me un c è problema chi lacerca la convivenza??io cerco solo zoccole

:bz

@ir_pelato E allora perché intervieni? Io non intervengo (e nemmeno me li leggo) negli argomenti che non mi interessano, come appunto le zoccole...

Ma sono l' unico che ha letto il passaggio su "dichiarazione anagrafica"? Se non vai in anagrafe a dichiarare che siete una coppia di fatto non mi risulta che nessuno venga a chiedere niente a nessuno. Quindi, convivete con chi volete e non fate la dichiarazione,tutto è come prima.

Non risulta da nessun articolo che un giudice possa dichiarare qualcuno convivente di fatto senza la dichiarazione anagrafica..

O mi sono perso qualcosa?

era solo sdrammatizzare

@ir_pelato fai bene a sdrammatizzare.

Comunque domani mi cospargo di kerosene e mi do fuoco per protesta. W l'italia, W la Gnocca!

:-))

:-)) suvvia io non sarei cosi estremista ,per me sta legge poi la bocciano ad referendum

Eh, mica tanto, @javiercercas; se ci fai un figlio, ma anche solo ci convivi more uxorio e custode, vicini di casa, amici vari testimoniano in tal senso, sei comunque fottuto: http://www.professionegiustizia.it/notizie/notizia.php?id=230

@FlautoMagico - la tua soluzione di darti fuoco è, invece "more ustorio".

@ir_pelato - abbiamo capito. Te non cerchi la convivenza ma la convenienza.

@javiercercas non sei l'unico. Già il sottoscritto e anche @cosacco se non mi sbaglio, l'avevano segnalato più su.

Cmq il ddl non è ancora legge, per ora stiamo parlando del sesso degli angeli...

Ecco, @spermaflex ha messo il dito nella piaga: conoscendo certe attitudini italiote, non sarà difficile farsi riconoscere la "convivenza di fatto". Lo stesso termine "conviventi di fatto" nasconde la trappola concettuale.

@baluba Il ddl è in via di approvazione, e gli ostacoli maggiori in Parlamento li ha già saltati. Ciò che rimane a noi, nel nostro piccolo, è il compito di informare i lettori e gli utenti di questa aberrazione. Certo, @FlautoMagico, nessuno va in piazza a darsi fuoco... anche perché non servirebbe a niente. La consapevolezza è il primo step, quello che deve dare la spallata all'italica rassegnazione...

In questa Italia mi riconosco sempre meno (se mai prima mi riconoscevo).

Ps. @ir_pelato scusa i toni, in quel momento avevo i cavoli miei. Comunque a volte si sdrammatizza così tanto che poi ti ritrovi davanti al patibolo e non sai come ci sei arrivato... poi magari anche lì sdrammatizzi, ma la testa che sta per saltare è la tua. @ir_pelato: "tu", nel caso della ghigliottina, è inteso come uso generico, non è riferito a te ;-) Lo so bene che tu - stavolta inteso come ir_pelato - sei l'ultimo a finire sotto la mannaia ;-) E magari quel giorno ti dai anche malato :-D :-))

Il caso citato non ha a che fare con la cirinna, è una sentenza della corte sulla convivenza more uxorio, che è una cosa vecchia come il mondo, tanto che ha anche un nome latino,fate voi. @Cosacco, dove hai letto che senza la dichiarazione anagrafica (atto volontario come un matrimonio per dire) uno può costringerti a pagare gli alimenti?

la solita cagata all italiana, un pastrocchio burocratico, c'è chi dice che in italia si muore di burocrazia e tasse: verissimo!!! siamo il paese con il più alto numero di leggi al mondo e pressione fiscale: nel caso specifico la convivenza e i rapporti uomo-donna sono regolati da centinaia di leggi e leggine che dicono tutto e il contrario di tutto ....ovviamente se sarà un giudice donna a dare la sentenza noi uomini ce lo prenderemo in culo... gli unici a guadagnarci saranno gli avvocati

Ma scusate, se non firmate l' atto anagrafico che cosa può succedervi?

@javiercercas non ti succede niente, al massimo ti fai una litigata con la tipa se aveva secondi fini...

la 'dichiarazione anagrafica' è la dichiarazione dell'anagrafe che una persona è residente a un certo indirizzo

per spostare la residenza da voi una donna deve fare una domanda all'anagrafe

se all'indirizzo richiesto nella domanda di residenza è già residente un'altra persona - cioè voi - la persona già residente deve firmare una dichiarazione di consenso senza la quale l'anagrafe considera la domanda irricevibile

se non firmate la dichiarazione di consenso non c'è cambio di residenza della eventuale convivente e quindi non c'è 'dichiarazione anagrafica' e di conseguenza non c'è 'convivenza di fatto' in senso giuridico e non ci sono alimenti in caso di fine della convivenza

quindi basta che non firmiate la dichiarazione di consenso al cambio di residenza al vostro indirizzo della eventuale convivente e siete a posto

se poi uno si fa sottomettere e non ha le palle di dirle 'non firmo e così o pomì' ne subisce ovviamente le conseguenze

la legge è stata approvata dal senato che era il passaggio più difficile

alla camera la strada è spianata perchè c'è una larghissima maggioranza sicura

l'unica speranza è che cambino qualcosa e la legge debba tornare al senato ma anche così è solo questione di tempo

circa il referenduma campa cavallo...

@javiercercas Non l'ho letto da nessuna parte, azzardavo un'ipotesi dopo aver letto il testo e conoscendo alcune aberrazioni della mentalità giuridica. L'assenso per un atto anagrafico non ha lo stesso valore di forza giuridica di un matrimonio. Magari si prende casa in affitto insieme, ed entrambi si stabilisce la residenza. Insomma le variabili sono tante.

Ad ogni modo, cerco di guardare avanti: posso sbagliarmi ma ci provo. ;-) Nessuno, però, mi toglie dalla testa che da questa legge stia partendo un cetriolone...e non per i gay.

@Cosacco

se prendi casa in affitto insieme a una lei e vi stabilite la residenza di entrambi è chiaro che si tratta di 'convivenza' in senso giuridico e parte il cetriolone alimenti compresi

Sì potrebbe però prendere residenza nello stesso appartamento e formare due nuclei familiari distinti.

Di solito questo avviene per motivi fiscali,per non cumulare redditi ai fini ISEE.

Ragazzi, senza offesa, il more uxorio è una cosa, vuol dire vivere con qualcuno COME se si fosse sposati, ed è una cosa vecchia come il mondo e il giudice può valutarla senza nessun documento firmato, ma questo è indipendente dalla cirinna, succedeva anche negli anni 50 e ripeto, nessuno vi obbligherà a pagare gli alimenti per questo. Qui si parla invece di andare a firmare in anagrafe un documento con cui si acquisiscono alcuni diritti e si accettano alcuni doveri.

Nulla a che fare con prendere la residenza insieme, non c'è nulla di automatico, se non firmi non succede niente.

È come un matrimonio light,ma senza firma non succede nulla. O avete letto qualcosa di diverso?

@javiercercas purtroppo basta la residenza insieme se lei dice che era more uxorio... #-O

@javiercercas

scrivi 'nulla a che fare con prendere la residenza insieme, non c'è nulla di automatico, se non firmi non succede niente'

purtroppo non funziona così

come è scritto chiaramente all'art.37 - che ho riportato precedentemente - la prova della 'stabile convivenza' come fattispecie giuridica è data proprio dalla residenza insieme che risulta dalla 'dichiarazione anagrafica' prodotta dall'anagrafe a richiesta

il problema della firma di una dichiarazione di consenso si pone solo se non c'è ancora la residenza insieme e la convivente chiede di spostare la residenza da te

dal giorno dell'eventuale entrata in vigore di questa norma della legge cirinnà - 15 giorni dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale - chi è o sarà in regime di stabile convivenza provato dalla residenza insieme della dichiarazione anagrafica va incontro agli effetti delle norme conseguenti a cominciare dagli alimenti

ovviamente le norme non si applicano retroattivamente a chi è stato prima in regime di stabile convivenza ma non lo è più al momento dell'eventuale entrata in vigore di questa norma della legge cirinnà

tra completamento dell'iter parlamentare e promulgazione del presidente della repubblica e pubblicazione sulla gazzetta ufficiale mancano sicuramente ancora alcuni mesi prima dell'eventuale entrata in vigore di queste norme

@gimmie

per famiglia anagrafica - art.4 del dpr 223/1989 - si intende un insieme di persone coabitanti e legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione o da vincoli affettivi

nel caso specifico che stiamo discutendo ci sono entrambi gli elementi necessari e cioè la coabitazione e uno dei vincoli che in questo caso è il vincolo affettivo

mi sembra che in caso di dichiarazione di due famiglie anagrafiche distinte nello stesso immobile tra il convivente e la convivente questa non avrebbe difficoltà a dimostrare che si trattava di una dichiarazione di comodo e ad ottenere il riconoscimento giudiziale della convivenza di fatto con i relativi eventuali alimenti

Ok, capisco il problema, quello che non capisco bene è dove sta l'inganno, o uno può prendere la residenza nel vostro appartamento senza il vostro consenso?

Ma se una convive con voi e non ha la residenza a casa vostra,cosa può succedere?

Quindi gira e rigira deve esserci la vostra firma da qualche parte no?

Perché quello che non capisco è come fa una a farsi pagare gli alimenti senza che in qualche modo voi abbiate accettato esplicitamente questa possibilità.

In altre parole, senza offesa, nessuno può obbligarvi a fare cose che non avete accettato con un contratto di qualche tipo, non volete correre rischi? Non prendete la residenza insieme, e se una ve lo chiede consideratela al livello di una proposta di matrimonio e comportatevi di conseguenza.

La legge non è fatta per incastrare degli scapoli impenitenti ma per dare delle tutele a quelle coppie che le desiderano ma non si vogliono sposare.

Non mi risulta che nessuno sia obbligato a convivere con nessuno, se uno vuol rimanere libero può farlo.

Il problema è se chi abita sotto lo stesso tetto (convivente) ti vuole incastrare... che so, una rumena?

Aspetta, vuoi dire, tu affitti una stanza a una rumena, le dai la residenza e scopate, poi lei va dal giudice e dice che in realtà state insieme e vuole gli alimenti? Un caso del genere?

scusate l' ignoranza , mettiamo il caso che uno/a fa firmare sta dichiarazione di residenza .... Cosa succede ai beni ? entrano in comunione come se fosse un matrimonio?