Per il turista che viene a Pattaya e che frequenta la vita notturna usando durante i rapporti occasionali il preservativo, il rischio di contrarre HIV in Thailandia è ridotto praticamente a zero.
Alcune ricerche dimostrano che in genere gli uomini thailandesi sono molto dispiaciuti quando devono usare il preservativo, specialmente quando frequentano i bordelli thailandesi, che normalmente non sono frequentati dalla maggior parte dei turisti. A Pattaya c’è ne sono una decina, molti dei quali in soi 17, prima di arrivare sulla Thepprasit road.
HIV nella maggior parte della Thailandia è legato al consumo di droga o al sesso anale che viene consumato nei bordelli delle città del nord. Ad esempio nel “triangolo della droga”, dove i locali notturni per thai proliferano e i preservativi spesso vengono utilizzati poco o per niente. Inoltre in queste zone c’è la condivisione di droga attraverso siringhe e aghi infetti, il rischio in questo caso di contrarre HIV-AIDS è molto elevato.
Secondo una denuncia dell’Unicef, la Thailandia alla fine del 2001 è stata duramente colpita dalla pandemia di HIV / AIDS. Si stima che circa 650.000 persone, 1,8 per cento della popolazione adulta vivono con l’HIV / AIDS, uno dei più alti tassi al di fuori dell’Africa sub-sahariana. La regione settentrionale ha finora sostenuto il peso maggiore dell’epidemia di AIDS in Thailandia. La provincia di Chiang Rai è conosciuta come una delle regioni più belle del paese ed è tristemente tra le più colpite dal virus. I suoi 1,25 milioni di residenti costituiscono appena il 2 per cento della popolazione del intero paese, ma il 10 per cento degli abitanti riporta infezioni da hiv.
Gli esperti sono concordi nell’affermare che la diffusione dell’HIV in Asia sta diventando esplosiva, in particolare nelle zone sud-orientali. All’inizio del 1995, si registrarono più di 4 milioni di sieropositivi nelle sole Thailandia, Birmania e India, dei quali 63.000 erano malati di AIDS.
Recentemente, sono in aumento anche i casi di infezione tra bambini di donne sieropositive, che vengono contagiati dal sangue materno. Si ritiene che, della popolazione mondiale di 800.000 bimbi portatori di HIV, circa il 10% risieda in Asia.
Chi a Pattaya lavora nell’industria del sesso, quindi spogliarelliste, lady bar, ragazze dei go go bar ecc… spesso proviene proprio dalle zone del nord o nord est della Thailandia, e i locali nei quali lavorano non impongono loro di sottoporsi a regolari e frequenti controlli medico sanitari. Anche se le ragazze e i proprietari dei locali vi assicurano e vi raccontano il contrario è buona norma non fidarsi è prendere sempre le dovute precauzioni. Oltre al Hiv-Aids ci sono una infinità di malattie veneree che si trasmettono sessualmente (MTS), particolarmente diffuse in tutte le zone ad alto tasso (e presenza) di prostituzione, come ad esempio Pattaya.
Ovunque tu vada: balla, ridi e divertiti, ma ricorda sempre di usare il preservativo (-:
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Geom_Sventrapapere
20/05/2011 | 12:30
Gold
[ARTICOLO TRATTO DA www.pattayathailandia.com]
Per il turista che viene a Pattaya e che frequenta la vita notturna usando durante i rapporti occasionali il preservativo, il rischio di contrarre HIV in Thailandia è ridotto praticamente a zero.
Alcune ricerche dimostrano che in genere gli uomini thailandesi sono molto dispiaciuti quando devono usare il preservativo, specialmente quando frequentano i bordelli thailandesi, che normalmente non sono frequentati dalla maggior parte dei turisti. A Pattaya c’è ne sono una decina, molti dei quali in soi 17, prima di arrivare sulla Thepprasit road.
HIV nella maggior parte della Thailandia è legato al consumo di droga o al sesso anale che viene consumato nei bordelli delle città del nord. Ad esempio nel “triangolo della droga”, dove i locali notturni per thai proliferano e i preservativi spesso vengono utilizzati poco o per niente. Inoltre in queste zone c’è la condivisione di droga attraverso siringhe e aghi infetti, il rischio in questo caso di contrarre HIV-AIDS è molto elevato.
Secondo una denuncia dell’Unicef, la Thailandia alla fine del 2001 è stata duramente colpita dalla pandemia di HIV / AIDS. Si stima che circa 650.000 persone, 1,8 per cento della popolazione adulta vivono con l’HIV / AIDS, uno dei più alti tassi al di fuori dell’Africa sub-sahariana. La regione settentrionale ha finora sostenuto il peso maggiore dell’epidemia di AIDS in Thailandia. La provincia di Chiang Rai è conosciuta come una delle regioni più belle del paese ed è tristemente tra le più colpite dal virus. I suoi 1,25 milioni di residenti costituiscono appena il 2 per cento della popolazione del intero paese, ma il 10 per cento degli abitanti riporta infezioni da hiv.
Gli esperti sono concordi nell’affermare che la diffusione dell’HIV in Asia sta diventando esplosiva, in particolare nelle zone sud-orientali. All’inizio del 1995, si registrarono più di 4 milioni di sieropositivi nelle sole Thailandia, Birmania e India, dei quali 63.000 erano malati di AIDS.
Recentemente, sono in aumento anche i casi di infezione tra bambini di donne sieropositive, che vengono contagiati dal sangue materno. Si ritiene che, della popolazione mondiale di 800.000 bimbi portatori di HIV, circa il 10% risieda in Asia.
Chi a Pattaya lavora nell’industria del sesso, quindi spogliarelliste, lady bar, ragazze dei go go bar ecc… spesso proviene proprio dalle zone del nord o nord est della Thailandia, e i locali nei quali lavorano non impongono loro di sottoporsi a regolari e frequenti controlli medico sanitari. Anche se le ragazze e i proprietari dei locali vi assicurano e vi raccontano il contrario è buona norma non fidarsi è prendere sempre le dovute precauzioni. Oltre al Hiv-Aids ci sono una infinità di malattie veneree che si trasmettono sessualmente (MTS), particolarmente diffuse in tutte le zone ad alto tasso (e presenza) di prostituzione, come ad esempio Pattaya.
Ovunque tu vada: balla, ridi e divertiti, ma ricorda sempre di usare il preservativo (-:
Geom. Sventrapapere