FKK Oase - Domenica 30 agosto 2015 - Recensione di Engineer2013
COSTO INGRESSO: 70 €.
Prevista agevolazione per carta prepagata del tipo “paghi 5 entri 6”
COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € mezz’ora e multipli, 100 € anal, 50 € CIM
COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 29 € (colazione esclusa) in una struttura vicino l’aeroporto di Francoforte.
RAGAZZE PRESENTI: una trentina, in aumento a partire dal pomeriggio intorno alle 16, una buona varietà di provenienze ma con una maggioranza relativa di rumene. Line up medio-alta ma solo una top avvistata.
30/8/2015: OASE ATTO I°…UN ANGOLO DI LAS VEGAS A FRANCOFORTE!
Un saluto sincero a tutto il forum. Come anticipato sulla rece in merito allo Sharks, pubblico anche il contributo per l’FKK in questione.
Questa è la chiosa finale di un’estate per me indimenticabile, aperta con il Maxim a Chiasso, proseguita con il Wellcum e, dulcis in fundo, Francoforte con doppia tappa.
Anche qui ero con “Antonio” (non è registrato su GT, quindi uso nome di fantasia).
Arriviamo per le 13. Il parcheggio interno a quell’ora si presenta già abbastanza pieno.
LOCALE
Come per lo Sharks, anche qui è per me la prima volta.
All’arrivo non si può non notare la teoria di statue raffiguranti diversi soggetti con le estremità gialle; come contro altare dei pannelli rettangolari con donne in atteggiamento saffico. Che dire, il primo impatto restituisce un’impressione, ampiamente suffragata in seguito, di un locale molto kitsch o per meglio dire cafonal-chic.
La tipa alla reception, in inglese, fa la domanda di rito e alla nostra risposta ci fornisce prontamente un opuscolo a colori, in italiano, con una minuziosa descrizione del locale e dei servigi offerti. Efficienza teutonica anche se ci viene un po’ da ridere.
Attenzione: si può pagare anche con carta di credito ma applicano un extra del 10% e, inoltre, non è presente un bancomat all’interno. Tenete conto che il paese più vicino dista almeno 5 km.
Una volta entrati, alla sinistra della reception, si incrocia subito il bancone del bar. Individuare gli spogliatoi non è affatto semplice: complice la scarsa luce all’interno e la mancanza di scritte segnaletiche si rischia di vagare un bel po’. Per la cronaca, gli armadietti (tutti uguali tra loro a differenza del Wellcum o dello Sharks) si trovano al piano di sotto e occorre scendere (e risalire) non pochi gradini. Ma il tocco di classe sono gli accappatoi color giallo dissenteria oltre che gli orinatoi che hanno la forma di una bocca carnosa femminile spalancata. La classe, si nota anche da questi dettagli…
Altra cosa un po’ scocciante è che le docce hanno un temporizzatore davvero ridotto per cui, di fatto, occorre stare sempre con la mano pigiata sul tasto per non rimanere senza acqua.
Per onestà, va riconosciuto che questa parte del locale (come le altre) è davvero pulita anche se l’essere arrivati presto certamente ha avuto il suo peso. Nei bagni manca il colluttorio.
Risaliamo, altro spaesamento, e riusciamo a raggiungere la parte esterna: questa ricorda molto quella del Wellcum in quanto a estensione. Presenta una piscina con inclusa una zona idro, diversi lettini, le immancabili capanne per copulare “en plein air”, un altro bar e la zona barbecue. Presenti anche un canestro, una rete per il volley e una porta da calcio con due tipe con il buco rispettivamente ad altezza rai1 e rai2 per divertirsi a tirare qualche calcio agli innumerevoli palloni presenti.
Fa caldo, tanto caldo (come ieri): in effetti il posto guadagna parecchi punti con queste condizioni climatiche perché maggiormente fruibile. Nel tragitto che porta alla piscina, andando sulla destra, c’è l’accesso all’area spa che si presenta un po’ meno curata (oltre che angusta) rispetto a quella dello Sharks.
Per il momento ci sono solo clienti autoctoni e i consueti asiatici. Nel corso della giornata si uniranno anche un gruppo di simpaticissimi molisani (che saluto) e anche una comitiva di francesi.
Complice l’appagante quanto stancante giornata di ieri, non sento subito il bisogno di aprire le danze -anche se questo alla fine mi penalizzerà- per cui mi rilasso, mangio qualcosina (bacon e uova, le uniche cose rimaste) e mi faccio un bel bagno rigenerante.
Cibo scarso come quantità, dolci non pervenuti. Anche qui birra a pagamento (in Germania un’autentica assurdità) ma, in compenso(?), caffè corretto grappa/sambuca gratis.
Notiamo che, a differenza ad esempio del CC, WC o Sharks, qui manca un posto da cui godere della visuale delle tipe che salgono e scendono dalle camere: questa, tra le tante, è una delle cartine al tornasole da me impiegate per capire su quale cavalla conviene puntare.
Altro aspetto che ci è rimasto impresso è la scarsa e generalizzata gentilezza da parte del personale: a tal proposito, cito quanto successo al barbecue poco prima delle 17 (orario di inizio dell’ottima grigliata di carne). Un tipo si era presentato TRE minuti prima dell’orario ma un ciccione gli ha fatto capire in modo poco elegante che il barbecue apre quando lo decide lui sebbene l’avventore gli avesse fatto notare che mancasse solo tre minuti. Ma tant’è…
Concludo questa sezione dicendo che il posto, a mio sommesso parere, è davvero pacchiano (da qui il titolo della recensione) e anche meno funzionale di altri FKK da me visitati. Inoltre, ma posso sbagliarmi, non ho visto così tante camere da reggere i momenti di grande afflusso.
GIRLS
Tanto premesso, iniziamo con Antonio un giro di perlustrazione che mi (ci) porta a notare subito una cosa: la line-up, già a quell’ora -saranno state le 14,30 circa- è di livello medio-alto. Rispetto allo Sharks, qui di intrombabili non ce ne sono. Solita maggioranza di draculine anche se in misura non eccessiva. Il clima generale è quello del cazzeggio di una domenica pomeriggio di fine estate.
Faccio conoscenza di una tedesca doc (dice di essere di Amburgo, credibile): fisicamente interessante, tanti (troppi per me) tatuaggi su spalla e braccia. Belle tette rifatte e occhi verdi. Intervista di rito ma, anche questa, chiarisce subito che per 50 € non fa daty né fk. Saluto e ringrazio anche se, per la cronaca, verrò avvicinato in seguito dalla medesima fanciulla ma fuori tempo massimo per approfondire la questione.
Mi stendo al sole e ci sono due che si spacciano per bulgare (a loro dire le uniche lì dentro): certo, io sono James Bond. Non capiscono la battuta ma meglio così.
I miei target, grazie alle indicazioni di questo forum, erano Mara, Elizabeth e Isabella. Sfortunatamente non ho beccato nessuna delle tre.
Proseguo e il mio sguardo viene rapito da una FIGA ATOMICA: alta 1,80 mt. senza tacchi, un culo disegnato con ArchiCAD, fisico atletico, capelli biondi, tette (ben rifatte) una quarta, occhi verdi. Non esagero (Antonio me lo ha confermato), la fotocopia di Ludmilla Radchenko -ex letterina di Passaparola-.
Tale visione fa scattare in me la voglia irrefrenabile di scoparmela: voglia che, con il senno di poi, avrei fatto meglio a far restare tale.
Tuttavia la vedo che si apparta con un asiatico e starà via per un’ora.
Nel frattempo vengo bloccato da una ragazza con i capelli sul rossiccio elettrico tinto, rumena, che mi inizia a slinguazzare l’orecchio. Qui commetto l’errore di non timbrarla visto che mi aveva anche detto di concedere fk e daty per la classica mezz’ora. Tuttavia: i) non era il mio tipo fisicamente (presenza di pancetta) e ii) oramai nella mia mente girava solo il culo della tipa di prima.
Anyway, finalmente riesco a beccarla all’uscita dello spogliatoio: ci presentiamo, lei si chiama ENIA. Pure lei moscovita doc (padre e madre nativi della capitale di quella che fu l’Unione Sovietica).
Mi propone un menù insolito: 100 € per un massaggio e chiavata oppure due shots ma senza massaggio.
Poiché sono un amante dei massaggi, chi mi conosce lo sa bene (vero @GTBari?), opto per la prima soluzione.
Mi porta in una camera vicino all’ingresso, senza doccia all’interno ma piena di specchi e con una luce sul rosso tipo hot line: altro segno di raffinatezza!
Ma una volta girata la chiave succede qualcosa di bello a metà…
Ovvero, un massaggio da 8: ben fatto, con la giusta pressione, non ridondante. Sembra quasi che la tipa lo facesse di professione prima di darsi al meretricio.
Mi rilasso, mi piace: le faccio i complimenti.
Tuttavia, esaurita questa prima parte di circa mezz’ora la trombata che ne segue è da compitino e niente più con lei che, una volta a pecora (dopo una fase iniziale a smorza), mette la mano alla base del pisello vicino alle palle (cosa che odio). Per ricambiare, decido allora di “governarla” per bene: inizio a sbatterla con una foga che la spiazza e, nel contempo, con le mie mani blocco le sue. A questo punto sono le spinte pelviche che fanno tutto il resto, lei non se l’aspettava. L’incazzatura per la sua scarsa partecipazione. Mescolata con la visione di quel culo che mai dimenticherò, mi fanno venire ma senza quel gaudio che vorrei.
Un po’ di social, pago il dovuto abbozzando un sorriso e via.
ENIA: bellezza 9,5, massaggio 8, prestazione 6
Docciato di fresco ritorno nell’arena incontro Antonio che nel frattempo si è concesso una stanza con una biondina rumena carina ma che non lo ha esaltato particolarmente. Mi spiace per lui ma meno male per me visto che la tipa in questione l’avevo puntata sin dall’inizio.
Nel frattempo noto che si sono fatte le 16,40 e noi alle 17 max. dobbiamo sgommare causa aereo da prendere ad Hahn.
Purtroppo abbiamo calcolato male i tempi e lo spazio per un secondo giro di giostra non c’è. Davvero peccato, perché il locale si inizia a riempire di nuove e interessanti tope.
Facciamo giusto in tempo a beneficiare dell’ottimo e abbondante barbecue e via verso l’aeroporto
CONCLUSIONI
Era la prima volta all’Oase e il mio giudizio sul locale è un po’ in chiaroscuro.
Una camera fatta, con grandissima soddisfazione della vista e della schiena ma poca del pisello. Diciamo che ho commesso lo stesso errore di quando andai al Palace a Francoforte e beccai una (croata anche lei) che era identica alla Nina Moric dei tempi migliori. La camera fu la peggiore della giornata, ma in quel frangente ebbi modo di recuperare con altre quattro fantastiche camere.
Qui, invece, per via del poco tempo a disposizione non ho avuto questa opportunità. Peccato perché il locale, al netto delle cafonate testé enucleate, merita un giro.
Ho notato nelle girls un atteggiamento più diretto ma anche più rilassato e giocoso rispetto allo Sharks: spiace rilevare, tuttavia, che anche qui la tendenza è quella di fare “cartello”. Antonio mi ha confermato che le quattro orsette da lui intervistate gli hanno detto tutte la stessa cosa (50 € no daty né fk).
Infine, credo si tratti di un posto che va “vissuto” per un’intera giornata stando attenti però agli immancabili missili
Buone trombate a tutti e lunga vita all’Oase!
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani
Sempre eccellente recensione: ma anche qui capanne?
:-D E poi, il titolo: LAS VEGAS o LAS FIGAS?
:-)) Infine manca il consueto baciamano di rito.... Piccole dimenticanze @Engineer2013?
"Ma si sa, purtroppo quando il cazzo è uno e i piccioni sono due…non si sa mai dove andarlo ad infilare e nonostante si chieda aiuto alla lingua quale “appendice” potenzialmente penetrante, la anche stessa non basta mai." (cit. propria)
@GTBari: baciamano fatto solo in fase di presentazione ma non citato. Oramai é un fatto innato
;-) confermo presenza di quattro tende all'esterno con tanto di cartello verde/rosso a seconda del fatto di essere libere o meno.
@igor63: come scritto sul finale della recensione è un posto in cui va trascorsa un'intera giornata. Se solo quelli str..zi di Ryanair utilizzassero l'aeroporto in città anziché uno a 120 km. avrei guadagnato almeno un'ora in più di autonomia
B-)
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani
@Engineer2013 a questo giro invece delle capanne...tende in stile sioux?
:-D ma poi se uno erroneamente lascia il semaforo verde che per caso rischia di essere sonoramente incaprettato da tergo?
:-))
"Ma si sa, purtroppo quando il cazzo è uno e i piccioni sono due…non si sa mai dove andarlo ad infilare e nonostante si chieda aiuto alla lingua quale “appendice” potenzialmente penetrante, la anche stessa non basta mai." (cit. propria)
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Engineer2013
04/09/2015 | 19:19 36-50
Silver
FKK Oase - Domenica 30 agosto 2015 - Recensione di Engineer2013
COSTO INGRESSO: 70 €.
Prevista agevolazione per carta prepagata del tipo “paghi 5 entri 6”
COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € mezz’ora e multipli, 100 € anal, 50 € CIM
COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 29 € (colazione esclusa) in una struttura vicino l’aeroporto di Francoforte.
RAGAZZE PRESENTI: una trentina, in aumento a partire dal pomeriggio intorno alle 16, una buona varietà di provenienze ma con una maggioranza relativa di rumene. Line up medio-alta ma solo una top avvistata.
SITO INTERNET LOCALE: http://www.fkk-oase.de/
30/8/2015: OASE ATTO I°…UN ANGOLO DI LAS VEGAS A FRANCOFORTE!
Un saluto sincero a tutto il forum. Come anticipato sulla rece in merito allo Sharks, pubblico anche il contributo per l’FKK in questione.
Questa è la chiosa finale di un’estate per me indimenticabile, aperta con il Maxim a Chiasso, proseguita con il Wellcum e, dulcis in fundo, Francoforte con doppia tappa.
Anche qui ero con “Antonio” (non è registrato su GT, quindi uso nome di fantasia).
Arriviamo per le 13. Il parcheggio interno a quell’ora si presenta già abbastanza pieno.
LOCALE
Come per lo Sharks, anche qui è per me la prima volta.
All’arrivo non si può non notare la teoria di statue raffiguranti diversi soggetti con le estremità gialle; come contro altare dei pannelli rettangolari con donne in atteggiamento saffico. Che dire, il primo impatto restituisce un’impressione, ampiamente suffragata in seguito, di un locale molto kitsch o per meglio dire cafonal-chic.
La tipa alla reception, in inglese, fa la domanda di rito e alla nostra risposta ci fornisce prontamente un opuscolo a colori, in italiano, con una minuziosa descrizione del locale e dei servigi offerti. Efficienza teutonica anche se ci viene un po’ da ridere.
Attenzione: si può pagare anche con carta di credito ma applicano un extra del 10% e, inoltre, non è presente un bancomat all’interno. Tenete conto che il paese più vicino dista almeno 5 km.
Una volta entrati, alla sinistra della reception, si incrocia subito il bancone del bar. Individuare gli spogliatoi non è affatto semplice: complice la scarsa luce all’interno e la mancanza di scritte segnaletiche si rischia di vagare un bel po’. Per la cronaca, gli armadietti (tutti uguali tra loro a differenza del Wellcum o dello Sharks) si trovano al piano di sotto e occorre scendere (e risalire) non pochi gradini. Ma il tocco di classe sono gli accappatoi color giallo dissenteria oltre che gli orinatoi che hanno la forma di una bocca carnosa femminile spalancata. La classe, si nota anche da questi dettagli…
Altra cosa un po’ scocciante è che le docce hanno un temporizzatore davvero ridotto per cui, di fatto, occorre stare sempre con la mano pigiata sul tasto per non rimanere senza acqua.
Per onestà, va riconosciuto che questa parte del locale (come le altre) è davvero pulita anche se l’essere arrivati presto certamente ha avuto il suo peso. Nei bagni manca il colluttorio.
Risaliamo, altro spaesamento, e riusciamo a raggiungere la parte esterna: questa ricorda molto quella del Wellcum in quanto a estensione. Presenta una piscina con inclusa una zona idro, diversi lettini, le immancabili capanne per copulare “en plein air”, un altro bar e la zona barbecue. Presenti anche un canestro, una rete per il volley e una porta da calcio con due tipe con il buco rispettivamente ad altezza rai1 e rai2 per divertirsi a tirare qualche calcio agli innumerevoli palloni presenti.
Fa caldo, tanto caldo (come ieri): in effetti il posto guadagna parecchi punti con queste condizioni climatiche perché maggiormente fruibile. Nel tragitto che porta alla piscina, andando sulla destra, c’è l’accesso all’area spa che si presenta un po’ meno curata (oltre che angusta) rispetto a quella dello Sharks.
Per il momento ci sono solo clienti autoctoni e i consueti asiatici. Nel corso della giornata si uniranno anche un gruppo di simpaticissimi molisani (che saluto) e anche una comitiva di francesi.
Complice l’appagante quanto stancante giornata di ieri, non sento subito il bisogno di aprire le danze -anche se questo alla fine mi penalizzerà- per cui mi rilasso, mangio qualcosina (bacon e uova, le uniche cose rimaste) e mi faccio un bel bagno rigenerante.
Cibo scarso come quantità, dolci non pervenuti. Anche qui birra a pagamento (in Germania un’autentica assurdità) ma, in compenso(?), caffè corretto grappa/sambuca gratis.
Notiamo che, a differenza ad esempio del CC, WC o Sharks, qui manca un posto da cui godere della visuale delle tipe che salgono e scendono dalle camere: questa, tra le tante, è una delle cartine al tornasole da me impiegate per capire su quale cavalla conviene puntare.
Altro aspetto che ci è rimasto impresso è la scarsa e generalizzata gentilezza da parte del personale: a tal proposito, cito quanto successo al barbecue poco prima delle 17 (orario di inizio dell’ottima grigliata di carne). Un tipo si era presentato TRE minuti prima dell’orario ma un ciccione gli ha fatto capire in modo poco elegante che il barbecue apre quando lo decide lui sebbene l’avventore gli avesse fatto notare che mancasse solo tre minuti. Ma tant’è…
Concludo questa sezione dicendo che il posto, a mio sommesso parere, è davvero pacchiano (da qui il titolo della recensione) e anche meno funzionale di altri FKK da me visitati. Inoltre, ma posso sbagliarmi, non ho visto così tante camere da reggere i momenti di grande afflusso.
GIRLS
Tanto premesso, iniziamo con Antonio un giro di perlustrazione che mi (ci) porta a notare subito una cosa: la line-up, già a quell’ora -saranno state le 14,30 circa- è di livello medio-alto. Rispetto allo Sharks, qui di intrombabili non ce ne sono. Solita maggioranza di draculine anche se in misura non eccessiva. Il clima generale è quello del cazzeggio di una domenica pomeriggio di fine estate.
Faccio conoscenza di una tedesca doc (dice di essere di Amburgo, credibile): fisicamente interessante, tanti (troppi per me) tatuaggi su spalla e braccia. Belle tette rifatte e occhi verdi. Intervista di rito ma, anche questa, chiarisce subito che per 50 € non fa daty né fk. Saluto e ringrazio anche se, per la cronaca, verrò avvicinato in seguito dalla medesima fanciulla ma fuori tempo massimo per approfondire la questione.
Mi stendo al sole e ci sono due che si spacciano per bulgare (a loro dire le uniche lì dentro): certo, io sono James Bond. Non capiscono la battuta ma meglio così.
I miei target, grazie alle indicazioni di questo forum, erano Mara, Elizabeth e Isabella. Sfortunatamente non ho beccato nessuna delle tre.
Proseguo e il mio sguardo viene rapito da una FIGA ATOMICA: alta 1,80 mt. senza tacchi, un culo disegnato con ArchiCAD, fisico atletico, capelli biondi, tette (ben rifatte) una quarta, occhi verdi. Non esagero (Antonio me lo ha confermato), la fotocopia di Ludmilla Radchenko -ex letterina di Passaparola-.
Tale visione fa scattare in me la voglia irrefrenabile di scoparmela: voglia che, con il senno di poi, avrei fatto meglio a far restare tale.
Tuttavia la vedo che si apparta con un asiatico e starà via per un’ora.
Nel frattempo vengo bloccato da una ragazza con i capelli sul rossiccio elettrico tinto, rumena, che mi inizia a slinguazzare l’orecchio. Qui commetto l’errore di non timbrarla visto che mi aveva anche detto di concedere fk e daty per la classica mezz’ora. Tuttavia: i) non era il mio tipo fisicamente (presenza di pancetta) e ii) oramai nella mia mente girava solo il culo della tipa di prima.
Anyway, finalmente riesco a beccarla all’uscita dello spogliatoio: ci presentiamo, lei si chiama ENIA. Pure lei moscovita doc (padre e madre nativi della capitale di quella che fu l’Unione Sovietica).
Mi propone un menù insolito: 100 € per un massaggio e chiavata oppure due shots ma senza massaggio.
Poiché sono un amante dei massaggi, chi mi conosce lo sa bene (vero @GTBari?), opto per la prima soluzione.
Mi porta in una camera vicino all’ingresso, senza doccia all’interno ma piena di specchi e con una luce sul rosso tipo hot line: altro segno di raffinatezza!
Ma una volta girata la chiave succede qualcosa di bello a metà…
Ovvero, un massaggio da 8: ben fatto, con la giusta pressione, non ridondante. Sembra quasi che la tipa lo facesse di professione prima di darsi al meretricio.
Mi rilasso, mi piace: le faccio i complimenti.
Tuttavia, esaurita questa prima parte di circa mezz’ora la trombata che ne segue è da compitino e niente più con lei che, una volta a pecora (dopo una fase iniziale a smorza), mette la mano alla base del pisello vicino alle palle (cosa che odio). Per ricambiare, decido allora di “governarla” per bene: inizio a sbatterla con una foga che la spiazza e, nel contempo, con le mie mani blocco le sue. A questo punto sono le spinte pelviche che fanno tutto il resto, lei non se l’aspettava. L’incazzatura per la sua scarsa partecipazione. Mescolata con la visione di quel culo che mai dimenticherò, mi fanno venire ma senza quel gaudio che vorrei.
Un po’ di social, pago il dovuto abbozzando un sorriso e via.
ENIA: bellezza 9,5, massaggio 8, prestazione 6
Docciato di fresco ritorno nell’arena incontro Antonio che nel frattempo si è concesso una stanza con una biondina rumena carina ma che non lo ha esaltato particolarmente. Mi spiace per lui ma meno male per me visto che la tipa in questione l’avevo puntata sin dall’inizio.
Nel frattempo noto che si sono fatte le 16,40 e noi alle 17 max. dobbiamo sgommare causa aereo da prendere ad Hahn.
Purtroppo abbiamo calcolato male i tempi e lo spazio per un secondo giro di giostra non c’è. Davvero peccato, perché il locale si inizia a riempire di nuove e interessanti tope.
Facciamo giusto in tempo a beneficiare dell’ottimo e abbondante barbecue e via verso l’aeroporto
CONCLUSIONI
Era la prima volta all’Oase e il mio giudizio sul locale è un po’ in chiaroscuro.
Una camera fatta, con grandissima soddisfazione della vista e della schiena ma poca del pisello. Diciamo che ho commesso lo stesso errore di quando andai al Palace a Francoforte e beccai una (croata anche lei) che era identica alla Nina Moric dei tempi migliori. La camera fu la peggiore della giornata, ma in quel frangente ebbi modo di recuperare con altre quattro fantastiche camere.
Qui, invece, per via del poco tempo a disposizione non ho avuto questa opportunità. Peccato perché il locale, al netto delle cafonate testé enucleate, merita un giro.
Ho notato nelle girls un atteggiamento più diretto ma anche più rilassato e giocoso rispetto allo Sharks: spiace rilevare, tuttavia, che anche qui la tendenza è quella di fare “cartello”. Antonio mi ha confermato che le quattro orsette da lui intervistate gli hanno detto tutte la stessa cosa (50 € no daty né fk).
Infine, credo si tratti di un posto che va “vissuto” per un’intera giornata stando attenti però agli immancabili missili
Buone trombate a tutti e lunga vita all’Oase!
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani
Viaggiatore15207
04/09/2015 | 19:27
Newbie
Sempre eccellente recensione: ma anche qui capanne?
:-D E poi, il titolo: LAS VEGAS o LAS FIGAS?
:-)) Infine manca il consueto baciamano di rito.... Piccole dimenticanze @Engineer2013?
"Ma si sa, purtroppo quando il cazzo è uno e i piccioni sono due…non si sa mai dove andarlo ad infilare e nonostante si chieda aiuto alla lingua quale “appendice” potenzialmente penetrante, la anche stessa non basta mai." (cit. propria)
igor63
04/09/2015 | 21:55
Newbie
@Engineer2013
Certo che se te ne vai dall'Oase prima delle 17 ti perdi il meglio. cioè tutte le ragazze del secondo turno, che di solito sono le più fighe..
Ma capisco l'aereo da prendere..
Sulla tua ultima frase sono d'accordo con te: lunga vita all'Oase
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàEngineer2013
05/09/2015 | 15:07 36-50
Silver
@GTBari: baciamano fatto solo in fase di presentazione ma non citato. Oramai é un fatto innato
;-) confermo presenza di quattro tende all'esterno con tanto di cartello verde/rosso a seconda del fatto di essere libere o meno.
@igor63: come scritto sul finale della recensione è un posto in cui va trascorsa un'intera giornata. Se solo quelli str..zi di Ryanair utilizzassero l'aeroporto in città anziché uno a 120 km. avrei guadagnato almeno un'ora in più di autonomia
B-)
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani
licantropo_teutonico
05/09/2015 | 16:28
Gold
Gran bella rece, ma l'Oase per me ormai è nobiltà decaduta! Struttura certo attraente ma manca coinvolgimento! Sanatorio anni 50!
TROVA HOSTESS PER CENEViaggiatore15207
05/09/2015 | 22:21
Newbie
@Engineer2013 a questo giro invece delle capanne...tende in stile sioux?
:-D ma poi se uno erroneamente lascia il semaforo verde che per caso rischia di essere sonoramente incaprettato da tergo?
:-))
"Ma si sa, purtroppo quando il cazzo è uno e i piccioni sono due…non si sa mai dove andarlo ad infilare e nonostante si chieda aiuto alla lingua quale “appendice” potenzialmente penetrante, la anche stessa non basta mai." (cit. propria)