"Donne ingegnere, cinque meno volte degli uomini"

L'accesso alle facoltà non è regolato da alcun filtro di genere quindi libero, con il passaggio dalla quinquennale alla triennale si è avuto un aumento esponenziale delle iscritte, eppure i dati dicono che le donne sono molto di meno, nonostante la propaganda tenti di convincerle di essere superiori. Allora, cosa le spinge a non intraprendere questa carriera?

http://27esimaora.corriere.it/articolo/donne-ingegnere-cinque-volte-meno-degli-uomini/

Il fatto che sono meno portate. Non geneticamente: culturalmente. Se pensi che la vita sia roselline e fiorellini non vai a fare ingegneria, freddi conti e logica: vai a fare lingueee perché io sono multiculturale e figlia del mondo, psicologia perché amo i bambini e soprattutto posso dire tutto e il contrario di tutto, ecc...

Come per tutte le cose: quante donne periti, geometri, meccanici, idraulici conosci? Pochine...

P.s.: a ingegneria avevo 5 donne. Su 300 iscritti al primo anno. A nessuna di loro avrei dato in mano una carriola, nemmeno all'unica effettivamente dotata di testa che però, a causa della sua acidità e instabilità femminile, era capace di fare le cose a cazzo e rovinare un progetto solo per dimostrare che lei é lei e non ha bisogno di consigli.

Male che vada gli daranno la laurea politica.

La mia esperienza è un po' diversa da quella di @Mister_X.

Anche nel mio corso c'erano pochissime girl (al biennio 5 su circa 250, ma 2 lasciarono subito), però quelle con cui ho poi avuto rapporti di lavoro si sono dimostrate tutte (o quasi...) molto preparate e competenti. Diciamo che almeno con un paio di loro chi doveva portare la carriola ero io...

Quanto al topic, credo che lo scarso numero di ragazze ad Ingegneria sia dipeso in passato non tanto dalla difficoltà degli studi, quanto dalle prospettive di carriera, poco compatibili con chi vuol godersi la famiglia e pargoli.

Ora questa situazione è cambiata, non solo per l'introduzione della laurea breve, ma a mio avviso anche e soprattutto per le nuove specializzazioni, che consentono carriere con orari più "impiegatizi".

Ed infatti (fatemi fare l'ingegnere...) siamo passati da rapporti 1:50 oppure 1:60 delle esperienze di @Mister_X e mie, al rapporto 1:5 di cui si parla nell'articolo. Circa 10 volte di più!

Donne e uomini non ragionano allo stesso modo nonostante qualcuno ci voglia far pensare ciò

Anche la mia esperienza è diversa da quella di @Mister_X, le poche compagne di corso erano le migliori del corso. <br>Per una donna intraprendere una carriera ingegneristica è difficile anche per il fatto che nel mondo del lavoro le donne sono associate a ruoli secondari, quali segretarie, contabili, ecc ecc. Ancora oggi un tipico dirigente italiano per motivi socio-culturali preferisce assumere un ingegnere maschio ed inoltre una donna in posizioni più "elevate" viene presa meno sul serio del suo corrispettivo maschile.

Lo so che adesso arriveranno le solite bordate dal nutrito gruppo di misogini presenti nel forum, con accuse di zerbinismo ecc ecc, ma chissenefrega, che cuociano pure nel loro brodo inacidito dall'odio, such is life O:)

...diciamo pure che non ci sono più le stagioni di una volta

ecco il perchè, è un pò lungo come video ma sputtana in maniera intelligente tutte le teorie idiote che stanno girando di questi tempi

Anche io ricordo una sola girl (forse erano di più al primo anno) che è rimasta sino alla fine, quindi perlomeno si può dire che era più motivata dei boys. Era pure brutta e non le ho mai dato confidenza in tanti anni.

Poi ho cominciato a bazzicare teatro e spettacolo (per il mio master in Gnocca) ed era tutto un altro mondo...

Vado off topic se vi dico che in Russia ci sono molte donne a ingegneria? O è forse un altro segnale del fatto che lì è stata raggiunta la parità nel rispetto delle diversità di genere?

Di russe laureate in qualcosa di "utile" ne sento veramente tante. Sarà che forse appunto lì l'università é vista come mezzo per produrre e guadagnare, qui come pezzo di carta da appendere al muro che non si nega a nessuno.

Per ciò che ho visto e vissuto io vi posso dire che le ragazze imparavano tutto a memoria senza cercare di capire a fondo gli argomenti e devo dire che studiavano di più rispetto a noi e molte hanno concluso la carriera prima di noi. Il primo anno comunque le ragazze erano almeno il 20% sugli immatricolati al mio corso, percentuali che nella quinquennale erano un sogno.

Però mi chiedo da un anno all'altro sono cambiate le aspettative di carriera?Cioè dall'introduzione della triennale il numero di ragazze è aumentato, è innegabile e voi mi confermerete che il ciclo unico era tutt'altra cosa, come difficoltà e secondo me questo ha contribuito ad aumentarne il numero (anche se per alcuni sono sempre poche).

Quotone @Metal_slug quasi la totalità delle tipe che ho frequentato nei miei anni di laurea mi dicevano che a loro di gran parte delle materie non fregava nulla e studiavano tutto a memoria solamente per passare gli esami. Preciso che io ho fatto un'ingegneria industriale con le palle. Ora ci sono ingegnerie farlocche (ingegneria della moda, del cinema, economica ecc ecc) e li le ragazze superano i ragazzi. Resta da capire cosa centri il nome ingegneria con questi corsi di laurea.

Infine vorrei dare una mia opinione sugli ingegneri maschi: in quanto a tipe sono i più mal messi e sfigati che ci siano. Un po' perché durante l'università non c'è tempo di pensare alle tipe ed obbiettivamente si hanno molti meno contatti con il mondo femminile rispetto alle altre università. Inoltre si portati a ragionare in modo molto più pragmatico: il contrario di quello che cerca la gnocca. Di tutti i miei amici ingegneri non ne conosco uno che abbia avuto successo con il mondo femminile. E ammetto di aver avuto molti problemi io stesso. Ingegneria e gnocca stanno agli antipodi.

La verità è che molte donne ,anche in gamba e brillanti, sanno che se trovano un benestante

che offre loro un buon tenore di vita(difficilmente vedo laureate in ingegneria accasarsi con netturbini) senza doversi fare il culo 12 ore al lavoro,senza stress di capi,clienti,trasferte ecc... e sopratutto sanno che questo tenore di vita sarà loro garantito vita natural durante anche dopo il divorzio.

Che ognuno di voi faccia caso nei bar,caffè eleganti...in settimana troverete donne con suv d'ordinanza, a far colazione per 2 ore e a capire come gestire la giornata tra palestro,cazzeggio e magari seduta di gambe all'aria con l istruttore di zumba o il giardiniere di turno..... con il povero fesso che nel frattempo paga tutta la giostra...

@psicologo grazie!

Ora che faccio, rinuncio alla laurea o rinuncio alla Gnocca? :-?

@FlautoMagico Alla prima!

Gustatevi (per modo di dire) questo contributo.

http://www.affaritaliani.it/costume/latella260913.html

[-(

No, non ci siamo.

La statistica è molto utile in quanto nel caso universitario italiano si scopre come ogni 100 immatricolati quasi 60 sono ragazze....la presenza femminile è molto alta nei gruppi di insegnamento linguistico e psicologico mentre invece si ha un maggior peso della componente maschile nelle facoltà a carattere scientifico e ad ingegneria. Preponderanza femminile anche nei corsi universitari chimico-farmaceutico, geo-biologico, medico, giuridico e letterario mentre leggera prevalenza maschile per l'economico-statistico ed agrario. La scelta della facoltà è correlata alle proprie inclinazioni ed è difficile vedere una donna attratta da materie scientifiche anche se quando ciò succede ci possiamo trovare una Fabiola Gianotti direttore generale del CERN di Ginevra.

Quello che a me interessa non è la questione di genere e la minor o maggior rappresentanza del sesso femminile o maschile in un determinato ambito quanto invece sottolineare l'infausta riforma scolastica del 1969 che andò a sostituire quella fatta dal filosofo Gentile nel 1922 che portò alla semplificazione dell'esame di maturità, alla liberalizzazione degli sbocchi universitari per arrivare ad una scuola di massa sinonimo di scuola dequalificata....la fine della meritocrazia scolastica parte proprio dalla trasformazione della scuola negli ultimi 45 anni...scuola per tutti = scuola di bassa qualità.

Ecco questo forum mi piace perché dai thread come questo vedi che i c.d. puttanieri sono i migliori in realta'.

Rimanendo sull'argomento, io ne so qualcosa di ingegneri e ambiente universitario. Per farla breve: scordiamoci ingegneri donna. E' inutile farle studiare materie scientifiche, sono soldi e tempo buttati nel cesso, a parte il foglio di carta.

Vi posso raccontare di una ragazza, ingegnere 110 e lode, anche una ragazza carina, senza esagerare, ma una che farebbe gola a molti, assunta dove lavoro io, anzi ce l'ho avuta praticamente di fianco per 1 anno.

Purtroppo non mi posso perdere nei particolari, il mondo è piccolo, meglio evitare. Comunque sul lavoro ha sempre fatto poco o nulla. Piu' che altro mucchi di documentazione che poteva fare chiunque. Poi ovviamente è entrata subito nelle grazie della direzione, piu' volte il ceo l'ha chiamata "la mia figliola", lei spandeva occhiate dolci quando nei paraggi c'era qualcuno di importante.

A volte veniva vestita con completini da donna manager in odore di mignottaggio, con un a scia di profumo che si avvertiva da 50 m, forse doveva farsi notare da chissa' chi, chissa' che cazzo aveva in testa.

A lei non fregava un cazzo di progettare ne di stare con la testa china su un computer a progettare per 8 ore al giorno, poi capii che e' stato il paparino che l'ha fatta studiare, siccome il papi ha sgobbato tutta la vita come elettricista voleva la figlia (unica) che facesse il dottore a comandare gli altri. Soldi e tempo sbattuti via. Le materie che ha studiato non la interessavano per nulla, poteva fare biologia, o psicologia o lingue ed era la stessa cosa.

Alla fine ha trovato un posto come piaceva a lei, ovvero dove muovono solo della carta e lei va a lavorare vestita meta' da manager meta' da troietta, profumo a volonta'. Dove sono io invece 3 o 4 volte al mese doveva mettere sotto test dei pezzi e si rovinava lo smalto delle unghie.

Ha provato a scroccare 200 euro in piu', le hanno risposto picche, ha passato 2 ore a piangere nascosta in sala test, dopo aver capito che se vuoi gli sghei devi sgobbare un po' e dopo 1 mese se n' andata.

Ecco il tipico ingegnere donna.

Fanculo.

E poi i dettagli che potrei raccontare pero' non mi sembra il caso.

@Quinzio

Rarissimamente chi diventa ingegnere donna poi fa davvero l'ingegnere..

Potrei raccontare un episodio molto simile al tuo nella mia ditta, con lo stesso finale, alla fine la tipa è andata a fare praticamente la segretaria in un'altra azienda

In generale la donna ingegnere finisce a fare comunque l'impiegata o la passacarte, mai sporcarsi le mani, ho avuto anche litigi con donne per questo

Per loro l'ingegnere è un essere etereo che vive di solo pensiero, non tocca mai niente di sporco e a cui non frega niente di progettare alcunchè.