Gli esperti affermano che tutti gli strati della popolazione, poveri e ricchi, stanno già risentendo della congiuntura economica. I più vulnerabili sono i pensionati e le famiglie con bambini
I cittadini russi stanno già sperimentando la crisi sulla propria pelle. In una situazione di inflazione crescente, di svalutazione del rublo e di sanzioni occidentali tutte le regioni del paese si mostrano instabili. È questa la conclusione a cui è giunta la Fondazione indipendente Peterburgskaja Politika al termine di un'indagine sui dati di dicembre riguardo alla stabilità sociale e politica delle regioni russe. Per la prima volta da quando è stato varato il lavoro di ricerca (dall'autunno 2012) nessuna delle regioni ha migliorato i propri indicatori, e il punteggio medio è stato il più basso degli ultimi sette mesi.
Gli abitanti delle regioni esprimono il proprio malcontento per l'aumento dei prezzi solo attraverso la rete Internet, e per ora questo stato d'animo non si riversa in forti attività di protesta.
Che cosa è rincarato?
Su Facebook i russi si lamentano soprattutto del rincaro dei prodotti alimentari; l'aumento dei prezzi in questo settore è stato accolto con particolare scontento.
"Tutto rincara di continuo, in media ogni tre - cinque giorni. Gli scaffali nei negozi non sono più tanto pieni di merce. I servizi per ora sembrano resistere", scrive Inna Vorontsova di Ufa (1342 chilometri da Mosca). A Volgograd (959 chilometri da Mosca), che stando ai risultati della ricerca sarebbe una delle regioni più instabili, il sensibile aumento dei prezzi non ha interessato solo gli alimentari. "I prezzi nei negozi sono effettivamente aumentati. Ho osservato un rincaro dei biglietti aerei del venti per cento in totale", scrive l'utente Ekaterina Ezau.
A Mosca la crisi è stata segnata soprattutto da un brusco rincaro degli articoli di elettronica. "Un computer portatile che costava venticinquemila rubli (379 dollari) ora ne costa trentaseimila (545 dollari)", scrive Irina Amonina. "La spesa per i prodotti standard è cresciuta di un quarto".
In provincia di Mosca, come osserva Snezhana Shabanova, lo scontrino medio per gli acquisti in una catena di supermercati era di millecinquecento rubli (23 dollari), mentre ora è di circa duemilacinquecento (38 dollari): "Parlo dei soliti latte, kefir (latte fermentato), e pane: le cose che si comprano tutti i giorni. E per giunta, abbiamo il mutuo calcolato in dollari".
Ne risentiranno poveri e ricchi
Commentando la situazione attuale per Rbth, il direttore della Fondazione Peterburgskaja Politika Mikhail Vinogradov ha sottolineato che della congiuntura economica in fin dei conti risentono tutti gli strati della popolazione, sia i poveri che i ricchi.
La crisi non colpirà solo le regioni che dipendono dalle merci di importazione. "Le regioni esportatrici dovrebbero trarre vantaggio dalla svalutazione, ma le sanzioni internazionali si sono rivelate sensibili, e pertanto la questione se le regioni riusciranno a risollevarsi grazie alla sostituzione dei prodotti di importazione con quelli di produzione nazionale rimane aperta".
La professoressa di geografia economica dell'Università Statale di Mosca (MGU) Natalia Zubarevich ritiene che i più colpiti saranno le famiglie con figli e i pensionati: "In Russia anche prima della crisi il più alto livello di povertà veniva registrato tra le famiglie con figli piccoli, e ora saranno proprio loro a subire la più brusca recessione sociale". Un'altra categoria vulnerabile è quella dei pensionati. "Nel calcolo del loro fabbisogno minimo non sono compresi i farmaci. Il prezzo di questi ultimi subirà inevitabilmente un forte rialzo, dal momento che si tratta per la maggior parte di merci d'importazione", osserva la Zubarevich.
Proteste o apatia?
Entrambi gli interlocutori di Rbth affermano che questa crisi non assomiglia a quella degli anni 2008-2009: sarà una crisi più lunga e più profonda. Gli esperti per ora non sono in grado di valutare con quale probabilità il malcontento dei cittadini russi potrà trasferirsi dall'ambiente virtuale alle piazze. "Ancora non è chiaro se i sentimenti dei russi si trasformeranno in un'ondata di malcontento contro il potere o in una protesta passiva, in uno stato di apatia dovuto a un calo di fiducia nelle proprie forze", ha dichiarato il direttore della Fondazione Peterburgskaja Politika. Secondo Vinogradov, può darsi che la gente decida invece di stringersi compatta a sostegno del potere come mezzo di difesa dalle difficoltà economiche.
Natalia Zubarevich ipotizza che dal punto di vista psicologico superare tutto questo sarà più difficile per gli abitanti delle grandi città. "Gli abitanti dei villaggi e dei piccoli centri sopravvivono grazie alla terra. Ciò significa che si pianteranno più patate e più pomodori. Questa gente non sarà costretta a cambiare il proprio stile di vita abituale". Gli abitanti delle metropoli russe, invece, "abituati a fare dei viaggi per le vacanze e a comprare automobili", dovranno cambiare il proprio stile di vita. La Zubarevich, però, non prevede agitazioni nelle grandi città della Russia: "La gente in questi luoghi solitamente cerca una via di uscita individuale dai propri problemi; queste persone non hanno la capacità di coesione degli abitanti delle città industriali"
(Supermercato Lenta Ltd. a Mosca. Fotografo: Andrey Rudakov / Bloomberg)
Quoto @ItaloRussian ,l'obiettivo alla lunga di Putin è quello di far vivere la Russia di autarchia,e essendo il paese piu' grande del mondo ,paese con la piu' grande riserva di materie prime del mondo, con solo 140 milioni di abitanti,se i russi imparano a comprare made in Russia, e a produrlo,ce la possono fare molto facilmente.E noi italiani ci siamo giocati uno dei mercati dove la scritta made in italy valeva di piu'.
@FlautoMagico beato te collega e amico che le chiami 'pippe !!........
The only way to get rid of a temptation is to yield to it. Resist it, and your soul grows sick with longing for the things it has forbidden to itself/L'unico modo per liberarsi da una tentazione è cedergli: resistete,e la vostra anima si ammalerà di nostalgia per le cose che si è vietata. Oscar Wilde
non mi pare questa sia la sede adatta per discorsi di propaganda politica anti-putin o filo-putin
il post è di natura economica e l'economia obbedisce alla fredda legge dei numeri
dunque sono andato a guardarmi i numeri confrontando quelli di oggi con quelli di un anno fa
un anno fa per 1 dollaro usa servivano 35 rubli oggi ne servono 61
un anno fa per 1 euro servivano 48 rubli oggi ne servono 70
un anno fa l'inflazione era al 6,5% oggi è al 11,4%
un anno fa il tasso d'interesse della banca centrale russa era al 5,75% oggi è al 15%
quindi il potere d'acquisto di un russo all'estero è crollato sia in confronto al dollaro usa che all'euro - ma per esempio anche in confronto al baht thilandese da 1,1 a 1,9 rubli per 1 baht
all'interno il potere d'acquisto è fortemente diminuito sia per l'aumento dell'inflazione sia perchè prendere un prestito costa quasi tre volte tanto in termini di interessi
nel complesso in un anno si è avuta una devastante combinazione di perdita di potere d'acquisto sia all'estero che in patria
Purtroppo i cittadini hanno sempre tutto sulle spalle, crisi, guerre, costi sociali non economici..
Il pericolo è un regime o comunque un apparato di potere che se perde consenso, cerca di riguadagnarne con la demagogia,il populismo e in questo caso credo con iniziative belliche.
Anche io credo sia una strategia a lungo termine dell'attuale presidente.
D'altro canto mi auguro che questo momento particolare non serva ad incoraggiare l'italiano medio spinto dal cambio favorevole a lanciarsi in modo sprovveduto in avventure russe contribuendo a peggiorare ulteriormente la già non eccellente immagine dell'italiano all'estero.
Putin e le strategie a lungo termine? e dove stanno oramai gli operai specializzati in russia??
Inoltre, oramai le nuove generazioni studiano solo legge ed economia.. Ricordo bene infatti la campagna pubblicitaria di un paio d'anni fa per reclutare nuovi saldatori, carpentieri, etc..
A parte per le materie prime, la gnocca e tetris.. non so quale altro contributo russo degno di nota negli ultimi 30 anni
I russi si sono presi una brutta botta. Gli economisti prevedono che il peggio debba ancora venire con l'arrivo di una lunga recessione.
Dal punto di vista gnocca - quello che qui ci interessa - il crollo del potere d'acquisto dei russi è un indubbio vantaggio per noi perchè ci rende più "attraenti" per le russe.
E' appena ripartita la sorella di una russa sposata con un italiano che conosco. Mi sto spupazzando indipay la sorellina - una gran bella figa - per la seconda volta con molta soddisfazione.
Causa il crollo del rublo, quest'anno il marito russo non la può portare all'estero in vacanza e si lamenta anche che il loro tenore di vita a casa va sempre peggio. Allora viene in Italia con la scusa di venire a trovare la sorella. La porto a cena e in giro e le faccio dei regalini che poi spaccia per regali della sorella.
Sto anche pensando di andare a fare un gt in Russia, ma il principale ostacolo per me è la lingua che trovo diffcile da imparare. Per i gt che parlano russo si apre un periodo sicuramente favorevole.
crollo della moneta con esplosione dell'inflazione e dei tassi d'interesse e arrivo della recessione è una nuova strategia di lungo termine che meriterà senz'altro il nobel per l'economia :-D
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Articolo_
18/02/2015 | 22:24
Gold
20 gennaio 2015 Ekaterina Sinelshchikova, Rbth
Fonte: Russia Oggi
Gli esperti affermano che tutti gli strati della popolazione, poveri e ricchi, stanno già risentendo della congiuntura economica. I più vulnerabili sono i pensionati e le famiglie con bambini
I cittadini russi stanno già sperimentando la crisi sulla propria pelle. In una situazione di inflazione crescente, di svalutazione del rublo e di sanzioni occidentali tutte le regioni del paese si mostrano instabili. È questa la conclusione a cui è giunta la Fondazione indipendente Peterburgskaja Politika al termine di un'indagine sui dati di dicembre riguardo alla stabilità sociale e politica delle regioni russe. Per la prima volta da quando è stato varato il lavoro di ricerca (dall'autunno 2012) nessuna delle regioni ha migliorato i propri indicatori, e il punteggio medio è stato il più basso degli ultimi sette mesi.
Gli abitanti delle regioni esprimono il proprio malcontento per l'aumento dei prezzi solo attraverso la rete Internet, e per ora questo stato d'animo non si riversa in forti attività di protesta.
Che cosa è rincarato?
Su Facebook i russi si lamentano soprattutto del rincaro dei prodotti alimentari; l'aumento dei prezzi in questo settore è stato accolto con particolare scontento.
"Tutto rincara di continuo, in media ogni tre - cinque giorni. Gli scaffali nei negozi non sono più tanto pieni di merce. I servizi per ora sembrano resistere", scrive Inna Vorontsova di Ufa (1342 chilometri da Mosca). A Volgograd (959 chilometri da Mosca), che stando ai risultati della ricerca sarebbe una delle regioni più instabili, il sensibile aumento dei prezzi non ha interessato solo gli alimentari. "I prezzi nei negozi sono effettivamente aumentati. Ho osservato un rincaro dei biglietti aerei del venti per cento in totale", scrive l'utente Ekaterina Ezau.
A Mosca la crisi è stata segnata soprattutto da un brusco rincaro degli articoli di elettronica. "Un computer portatile che costava venticinquemila rubli (379 dollari) ora ne costa trentaseimila (545 dollari)", scrive Irina Amonina. "La spesa per i prodotti standard è cresciuta di un quarto".
In provincia di Mosca, come osserva Snezhana Shabanova, lo scontrino medio per gli acquisti in una catena di supermercati era di millecinquecento rubli (23 dollari), mentre ora è di circa duemilacinquecento (38 dollari): "Parlo dei soliti latte, kefir (latte fermentato), e pane: le cose che si comprano tutti i giorni. E per giunta, abbiamo il mutuo calcolato in dollari".
Ne risentiranno poveri e ricchi
Commentando la situazione attuale per Rbth, il direttore della Fondazione Peterburgskaja Politika Mikhail Vinogradov ha sottolineato che della congiuntura economica in fin dei conti risentono tutti gli strati della popolazione, sia i poveri che i ricchi.
La crisi non colpirà solo le regioni che dipendono dalle merci di importazione. "Le regioni esportatrici dovrebbero trarre vantaggio dalla svalutazione, ma le sanzioni internazionali si sono rivelate sensibili, e pertanto la questione se le regioni riusciranno a risollevarsi grazie alla sostituzione dei prodotti di importazione con quelli di produzione nazionale rimane aperta".
La professoressa di geografia economica dell'Università Statale di Mosca (MGU) Natalia Zubarevich ritiene che i più colpiti saranno le famiglie con figli e i pensionati: "In Russia anche prima della crisi il più alto livello di povertà veniva registrato tra le famiglie con figli piccoli, e ora saranno proprio loro a subire la più brusca recessione sociale". Un'altra categoria vulnerabile è quella dei pensionati. "Nel calcolo del loro fabbisogno minimo non sono compresi i farmaci. Il prezzo di questi ultimi subirà inevitabilmente un forte rialzo, dal momento che si tratta per la maggior parte di merci d'importazione", osserva la Zubarevich.
Proteste o apatia?
Entrambi gli interlocutori di Rbth affermano che questa crisi non assomiglia a quella degli anni 2008-2009: sarà una crisi più lunga e più profonda. Gli esperti per ora non sono in grado di valutare con quale probabilità il malcontento dei cittadini russi potrà trasferirsi dall'ambiente virtuale alle piazze. "Ancora non è chiaro se i sentimenti dei russi si trasformeranno in un'ondata di malcontento contro il potere o in una protesta passiva, in uno stato di apatia dovuto a un calo di fiducia nelle proprie forze", ha dichiarato il direttore della Fondazione Peterburgskaja Politika. Secondo Vinogradov, può darsi che la gente decida invece di stringersi compatta a sostegno del potere come mezzo di difesa dalle difficoltà economiche.
Natalia Zubarevich ipotizza che dal punto di vista psicologico superare tutto questo sarà più difficile per gli abitanti delle grandi città. "Gli abitanti dei villaggi e dei piccoli centri sopravvivono grazie alla terra. Ciò significa che si pianteranno più patate e più pomodori. Questa gente non sarà costretta a cambiare il proprio stile di vita abituale". Gli abitanti delle metropoli russe, invece, "abituati a fare dei viaggi per le vacanze e a comprare automobili", dovranno cambiare il proprio stile di vita. La Zubarevich, però, non prevede agitazioni nelle grandi città della Russia: "La gente in questi luoghi solitamente cerca una via di uscita individuale dai propri problemi; queste persone non hanno la capacità di coesione degli abitanti delle città industriali"
(Supermercato Lenta Ltd. a Mosca. Fotografo: Andrey Rudakov / Bloomberg)
INCONTRA DONNE VOGLIOSEArticolo_
18/02/2015 | 22:35
Gold
ivan_drago
19/02/2015 | 00:46
Gold
Quoto @ItaloRussian ,l'obiettivo alla lunga di Putin è quello di far vivere la Russia di autarchia,e essendo il paese piu' grande del mondo ,paese con la piu' grande riserva di materie prime del mondo, con solo 140 milioni di abitanti,se i russi imparano a comprare made in Russia, e a produrlo,ce la possono fare molto facilmente.E noi italiani ci siamo giocati uno dei mercati dove la scritta made in italy valeva di piu'.
Ti spiezzo in due.
Anzi no ti lecco la passerina.
FlautoMagico
19/02/2015 | 02:06
Roma | 36-50
Gold
Mentre voi vi facevate le pippe a vicenda, io ho già scoperto l'unica cosa che conta, cioè dove lavora la Gnocchissima della foto...
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
xxkstallion79
19/02/2015 | 02:08
Gold
@FlautoMagico beato te collega e amico che le chiami 'pippe !!........
The only way to get rid of a temptation is to yield to it. Resist it, and your soul grows sick with longing for the things it has forbidden to itself/L'unico modo per liberarsi da una tentazione è cedergli: resistete,e la vostra anima si ammalerà di nostalgia per le cose che si è vietata. Oscar Wilde
Itaconeti
19/02/2015 | 02:53
Avalon
Gold
non mi pare questa sia la sede adatta per discorsi di propaganda politica anti-putin o filo-putin
il post è di natura economica e l'economia obbedisce alla fredda legge dei numeri
dunque sono andato a guardarmi i numeri confrontando quelli di oggi con quelli di un anno fa
un anno fa per 1 dollaro usa servivano 35 rubli oggi ne servono 61
un anno fa per 1 euro servivano 48 rubli oggi ne servono 70
un anno fa l'inflazione era al 6,5% oggi è al 11,4%
un anno fa il tasso d'interesse della banca centrale russa era al 5,75% oggi è al 15%
quindi il potere d'acquisto di un russo all'estero è crollato sia in confronto al dollaro usa che all'euro - ma per esempio anche in confronto al baht thilandese da 1,1 a 1,9 rubli per 1 baht
all'interno il potere d'acquisto è fortemente diminuito sia per l'aumento dell'inflazione sia perchè prendere un prestito costa quasi tre volte tanto in termini di interessi
nel complesso in un anno si è avuta una devastante combinazione di perdita di potere d'acquisto sia all'estero che in patria
fidelio
Immerweiter
19/02/2015 | 09:06
Gold
Purtroppo i cittadini hanno sempre tutto sulle spalle, crisi, guerre, costi sociali non economici..
Il pericolo è un regime o comunque un apparato di potere che se perde consenso, cerca di riguadagnarne con la demagogia,il populismo e in questo caso credo con iniziative belliche.
Raggiungere l'Oriente navigando verso Occidente.
TITANO
19/02/2015 | 09:20
Gold
Evitiamo commenti offensivi e razzisti. Grazie.
"Questa è la chiave direi: fissare, in una sorta di eternità, l’estasi"
super_klassno
19/02/2015 | 11:06
Newbie
@ivan drago ha centrato il punto.
Anche io credo sia una strategia a lungo termine dell'attuale presidente.
D'altro canto mi auguro che questo momento particolare non serva ad incoraggiare l'italiano medio spinto dal cambio favorevole a lanciarsi in modo sprovveduto in avventure russe contribuendo a peggiorare ulteriormente la già non eccellente immagine dell'italiano all'estero.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEIvanILTerribile
19/02/2015 | 12:36
Newbie
Putin e le strategie a lungo termine? e dove stanno oramai gli operai specializzati in russia??
Inoltre, oramai le nuove generazioni studiano solo legge ed economia.. Ricordo bene infatti la campagna pubblicitaria di un paio d'anni fa per reclutare nuovi saldatori, carpentieri, etc..
A parte per le materie prime, la gnocca e tetris.. non so quale altro contributo russo degno di nota negli ultimi 30 anni
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàhomo_eroticus
19/02/2015 | 16:25
Silver
I russi si sono presi una brutta botta. Gli economisti prevedono che il peggio debba ancora venire con l'arrivo di una lunga recessione.
Dal punto di vista gnocca - quello che qui ci interessa - il crollo del potere d'acquisto dei russi è un indubbio vantaggio per noi perchè ci rende più "attraenti" per le russe.
E' appena ripartita la sorella di una russa sposata con un italiano che conosco. Mi sto spupazzando indipay la sorellina - una gran bella figa - per la seconda volta con molta soddisfazione.
Causa il crollo del rublo, quest'anno il marito russo non la può portare all'estero in vacanza e si lamenta anche che il loro tenore di vita a casa va sempre peggio. Allora viene in Italia con la scusa di venire a trovare la sorella. La porto a cena e in giro e le faccio dei regalini che poi spaccia per regali della sorella.
Sto anche pensando di andare a fare un gt in Russia, ma il principale ostacolo per me è la lingua che trovo diffcile da imparare. Per i gt che parlano russo si apre un periodo sicuramente favorevole.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEItaconeti
20/02/2015 | 02:23
Avalon
Gold
crollo della moneta con esplosione dell'inflazione e dei tassi d'interesse e arrivo della recessione è una nuova strategia di lungo termine che meriterà senz'altro il nobel per l'economia :-D
fidelio