L'intervista: super_klassno

Ho avuto più di un incontro con @super_klassno, ma non sono mai riuscito ad abituarmi al senso di mistero che la sua figura sa evocare. E' un conversatore consumato, e sa sempre come evocare l'immagine più efficace per esprimere quello che gli sta a cuore. Più di una volta mi sono sorpreso a pensare che chi avevo di fronte avesse molta più esperienza di quello che lasciava intendere, disorientato anche dal suo aspetto molto giovanile.

Mi sono sempre ripromesso di approfondire il suo rapporto con le pay girl, specialmente dopo alcuni aneddoti molto rivelatori che ama raccontare. Ci sediamo comodamente uno di fronte all'altro, nella stanza in penombra. Una lama di luce dalle persiane intercetta una sottile striscia di fumo, facendola brillare.

Ho in mente il tuo racconto della prima volta in cui sei stato con una donna a pagamento. Puoi riassumerlo per chi ci legge? Cosa hai provato quando hai capito che stavi per andare a letto con una perfetta estranea?

E' l'estate del 2005.

Un' estate molto calda nella mia città.

La ricordo perfettamente e la ricordo come quella che sarebbe stata una delle estati più belle della mia vita, fino ad allora.

Sono appena stato scaricato da una mia ex (naturalmente italiana) con le solite motivazioni...ho ancora in mente le parole esatte..."Non sono più sicura che quello che voglio è essere fidanzata con te..."

Pazienza....anche perchè so benissimo che il vero motivo è l'irruzione nella sua vita di una persona con molti più interessi in comune con i suoi, con cui condivide una grande passione per gli animali.

Soffro...ma cerco di non darlo a vedere.

La saluto con le parole più semplici che riescano ad uscirmi in quel momento..."Se questa è la tua decisione, non posso obbligare nessuno a volermi bene...addio."

Curiosando nel web in passato mi ero imbattuto in siti di escort...

Questa parola in un certo senso mi conforta. E' meno brutta di puttana o zoccola...la trovo più elegante anche se sono ben conscio che la sostanza non cambia per nulla.

E' una calda sera di fine giugno e ne ricordo indelebilmente la data.

Il 27 giugno. Non lo posso dimenticare. Quella sera il TG passa per l'ennesima volta la notizia del 25° anniversario della strage di Ustica.

Dopo cena accendo il pc, in cerca di quel sito-vetrina di cui ricordo il nome.

Nell'aprire la pagina e nel vedere le foto delle ragazze mi viene come un pugno allo stomaco. Avrei voglia di sceglierne 5-10 ma devo concentrarmi su una sola.

Una sensazione mista ad eccitazione e paura.

La trovo.

Brasiliana. Bionda. Fisico molto "fit" e naturamente chiurgia al seno che, come scoprirò negli anni successivi, è come un marchio di fabbrica per le brazze operanti in Europa.

Compongo il suo numero 2 volte per poi mettere giù prima che risponda...

Ho un' ansia terribile, quasi paura di sentire la sua voce.

Ma la voglia di incontrarla è troppa.

Al terzo tentativo lascio suonare (tanto chiamo da numero oscurato) e mi risponde una voce dolcissima che mi da tutte le informazioni necessarie ancora prima che io riesca a spiaccicare una sola parola.

Che imbranato! La ringrazio e le dico di aspettarmi.

Il viaggio in auto è un continuo ripensamento. Più volte sono tentato di girare la macchina e tornarmene a casa... ma il mio desiderio di avere quella ragazza per me, anche solo per mezz'ora, vince su tutto il resto.

Man mano che mi avvicino alla destinazione le pulsazioni del mio cuore aumentano di frequenza fino al mio arrivo di fronte a quella porta al 3° piano.

Sono li davanti con il cuore che quasi mi salta fuori dal petto. La porta si apre lentamente ed entro. Non vedo nessuno. Lei è nascosta dietro la porta.

Ci siamo. E' la mia prima escort. E' la prima pay della mia vita.

Quando hai chiuso la porta eri sollevato all'idea di non vederla più? O hai cominciato a pensare a chi sarebbe venuto dopo di te facendo probabilmente le stesse cose?

Non ero nè sollevato nè dispiaciuto.

Il pensiero di chi sarebbe arrivato dopo non mi sfiorava minimamente.

Pensavo solo al profumo della ragazza, ai suoi capelli di seta, alla sua dolcezza e al coinvolgimento dimostrato.

Avevo sempre pensato al rapporto a pagamento come a qualcosa di triste e squallido che , esattamente un istande dopo l'amplesso, mi avrebbe fatto provare i peggiori sensi di colpa....invece non fu nulla di tutto questo.

Ai tempi avevo 30 anni, lei circa 23-24.

Solo tempo dopo realizzerò che quello da me provato in quell'occasione fu GFE puro e spontaneo. Ed è esattamente quello che avrei ricercato costantemente di lì in poi...

=D> bravi sia al giornalista e sia all' intervistato :-D gran bel stile

:-D

super_klassno è il n. 1

=D>

Fiuuuuuuuuh che sollievo!

Dal titolo avevo inteso che @flautomagico stesse facendo l'"intervista" e non l'intervista a @super_klassno.

:-S

Applausi!!!

Quest'intervista è già finita, o è a puntate?

sono andati a farsi fare una "prova microfono"....... :-))

ma quello che è successo fra quando ha aperto al porta e quando l'ha richiusa per andarsene la trasmettono in ... fascia protetta?

;-)

grande intervista,applaudo anche io =D>

^:)^

Parole sterilizzate. Atmosfera asettica. Il pathos tra gli intervenuti ricorda molto Zavoli a colloquio con Moretti sui fatti della strategia della tensione.

Dopo alcuni passaggi, immaginando l'amplesso, ho trattenuto le lacrime a stento.

GFE appunto. Una sigla che significa tutto e il contrario di tutto. Sasha grey nel suo film "The Girlfriend Experience" lo fa sembrare la cosa più naturale del mondo, ma la realtà spesso continua ad essere fatta di rapporti meccanici e frettolosi.

Hai mai avuto invece la sensazione che una escort potesse darti emozioni che non potevi trovare in una storia "normale"?

Alcune escort mi hanno dato emozioni che non avevo MAI provato prima.

Con alcune ho provato dei momenti di appagamento del mio ego che nessuna donna in precedenza è mai stata capace di darmi.

Questo ultimo pensiero è frutto della mia mente a tratti delirante...

Il mio scopo è sempre stato quello di essere "ricordato" dalla ragazza per quello che le do. Quello che lei da a me è via via passato in secondo piano nella mia scala di priorità.

Il sapere che una donna bellissima che vede centinaia di uomini per fare del sesso fine a sé stesso prova piacere nello stare con me e, in alcuni casi, quando mi rivede la volta successiva mi accoglie con quel sorriso malizioso... vale più di mille parole.

E' una sensazione impagabile. Lei sa già che la tratterò come una regina, come la principessa dei miei sogni, come la più dolce delle fidanzate.

Lei, che quando le chiedo Whatsapp o Viber, arrossisce, tentenna e infine me lo lascia... è la mia conquista.

Arrivare ad avere un rapporto extra "loft environment"...

E' il mio ego che schizza alle stelle.

@super_klassno

=D> ho lo stesso comportamento

Anche se non mi interessa il pay, un'intervista a @super_klassno è sempre da gustare... bravo @FlautoMagico! ;-D

Quindi per te la misura del successo con una loft girl è invitarla fuori dal luogo di lavoro?

Le inviti a una cena o cerchi qualcosa che non possa considerare come uno straordinario?

Penso che portare una loft a volerti vedere fuori del suo lavoro sia indubbiamente un obiettivo ed un indicatore del successo con la ragazza.

Ma deve esserci un feeling di fondo sul quale lavorare.

Ricordo per esempio un episodio.

Una volta mi capitò il caso di una ragazza da poco arrivata in Italia che si faceva scrivere gli SMS dall'amica più pratica con l'italiano, chiedendomi quando sarei passato a trovarla perchè dopo il primo incontro si era memorizzata il mio numero...

In questo caso capii che il feeling era palese!

Ho una mia regola precisa. Tre appuntamenti sono il limite. In quei tre incontri gioco tutte le mie carte.

Se entro il terzo appuntamento pay non riesco a strappare il numero di telefono privato (non quello del lavoro...quello ce l'hanno tutti) mollo la presa.

Non posso permettermi di perdere troppo tempo dietro una loft, per quanto questa possa essere bella ed interessante.

Mediamente una escort non si sofferma per molto tempo nella stessa città. Però ci torna ciclicamente...ed è proprio al suo ritorno che la mia soddisfazione è grande quando ricevo il messaggino whasapp che mi avverte dell'imminente arrivo.

Ogni loft girl è diversa, proprio come ogni donna "normale" lo è.

Quindi c'è quella che non accetterà un invito a cena come primo appuntamento perchè troppo impegnativo (molte di loro sono in trasferta in Italia per brevi periodi ma a casa nel proprio Paese hanno fidanzati e/o mariti che le aspettano...) ma magari un cinema pomeridiano potrebbe andare bene...

La sostanza è la stessa comunque.

Che cosa paghi di una escort? Il sesso?

Si anche...ma principalmente paghi il suo TEMPO.

Ci sono uomini che non fanno sesso con le loft durante gli appuntamenti.

Ci sono uomini che non le fanno nemmeno spogliare....

In cambio loro applicano a questi soggetti degli sconti?

No.

Un'ora di una loft è un ora del suo tempo... indipendentemente da come tu la userai.

Per questo considero avere in regalo il tempo di un escort come la prima grande conquista.

@super_klassno potrai anche cambiar Nico ma rimani uno dei miei....scrittori preferiti...:-) ma un apprezzamento va anche a @flautomagico nella veste di intervistatore...:-)

Il tuo è un problema comune a chi vuole iniziare una relazione con un collega di lavoro, quando ti chiedi "vorrà vedermi fuori di qui?"

Quando è iniziato? Quando hai deciso che non ti bastava più lasciare un buon ricordo ma volevi qualcosa di più?

Credo che fin da subito il mio ego sia stato come rapito dalla bellezza di queste donne.

Ho sempre scelto ragazze molto belle e che rispondessero esattamente ai miei ideali estetici o perlomeno ci si avvicinassero il più possibile.

Ecco...avere una creatura così bella, così ammirata e desiderata da tutti, che passeggia al mio fianco perchè questo le fa piacere è il compimento di un'opera d'arte...di un piano perfetto.

Da un punto di vista puramente pratico non c'è mai stato un momento in cui ho preso la decisione di volere di più. L'ho voluto fin dall'inizio. Fin da subito.

Ricordo alcuni momenti in cui questo desiderio ha toccato il culmine della realizzazione...

Gli ingressi in discoteca col PR che ti viene a scortare per saltare la fila. Tu solo e 4 ragazze da copertina (la mia ex e le sue amiche) fra gli sguardi attoniti di coloro che si vedevano rimbalzare all'ingresso perchè non accompagnati da una ragazza.

Gli sguardi delle altre ragazze. Quasi isterici nel vedere un ragazzo da solo al tavolo con sole donne.

Oppure gli occhi di un intera tavolata di un addio al celibato puntati sulla mia accompagnatrice...e il coro da stadio "nuda...nuda!" durante la passerella mano nella mano per uscire dal ristorante.

Io penso sia questo il "qualcosa di più", il motore che fa muovere tutto quello che c'è stato prima e tutto quello che sarà dopo...

Ti posso suggerire una domanda flauto?tipo esperienze con i missili

grande @super_klassno ... una rivoluzione copernicana!!!

Molti invitano a cena le donne per poi andarci a letto, mentre lui ci va a letto per poi invitarle a cena ... cambiando l'ordine dei fattori, il risultato (e la spesa finale) non cambia :-)

:))

Che sia questo il segreto ??? Trombarle e poi se ne vale la pena frequentarle ....zero rischio missile ... Grandissimo klassno!!!!

=D> @super_klassno

raccontaci qualche aneddoto in merito alle nopro, ad esempio il modus operandi che adotti per avvicinarle..

Alla fine dell'intervista risponderò a tutte le domande.

Quello che descrivi è in fondo un normale rapporto con una ragazza, forse più bella della media. È sempre così? Non hai percepito qualche volta un di più (o un di meno) rispetto ad una storia normale?

Quando la classe non è acqua....:-)

Io credo che una escort, in fondo, sia una ragazza normalissima.

Quindi, come fra le donne comuni, è assolutamente logico che qualcuna ti trasmetta di più e altre meno. Il parallelismo è molto calzante.

La cosa paradossale è che, a volte, la gelosia di alcune può raggiungere dei livelli morbosi.

La logica direbbe che forse dovrebbe essere il contrario ma il meccanismo che si innesca nella loro mente talvolta è machiavellico. In quel momento però ti accorgi se la ragazza tiene veramente a te.

Mi è capitato in un paio di occasioni di avere per le mani delle loft gelosissime.

Nonostante questa gelosia fosse lampante cercavano tuttavia di trattenerla. Facendosi quasi violenza.

Sapevano che la loro "posizione" non era quella ottimale per lasciarsi scappare determinati atteggiamenti.

Questo l'ho sempre considerato un segnale di grande intelligenza.

Penso che un aspetto in cui una escort sia due spanne sopra una qualunque altra donna sia la profonda conoscenza degli uomini e del mondo maschile in genere.

Una loft ne sente e ne vede di tutti i colori.

Ricchi, famosi, belli, brutti, curati, trasandati, sporchi, aggressivi, timidi, di tutto!

Una escort conosce le bugie di un uomo.

Una escort conosce i desideri di un uomo.

Una escort conosce gli atteggiamenti della donna che infastidiscono l'uomo.

Una escort ha il metro di paragone, pertanto se decide di stare con te, sai che è perchè tu sei ciò che vuole veramente.

Paradossalmente credo che una ragazza pay sia tendenzialmente molto più sincera e onesta di una donna "normale". Non ha bisogno di nasconderti nulla, non avrebbe senso.

Tu sai perfettamente ciò che fà.

Lei sa perfettamente che non sei un santo.

Ho un episodio da raccontare.

Nelle mie frequentazioni nel mondo loft mi capitò questa ragazza con cui cominciai una storia.

Ci frequentavamo stabilmente da più di un anno. Contemporanemente approfittavo dei suoi periodici rimpatrii per mettere carne nuova al fuoco. Non misi in conto però il fattore gelosia.

Con una di queste new entry mi sbilanciai a dire che ero felicemente fidanzato con una sua collega e mi feci scappare il suo vero nome e la sua nazionalità.

Fatto sta che costei, tramite il ragazzo degli annunci, riuscì a risalire a chi era la mia fidanzata.

Un bel giorno, mentre ero con la mia ragazza, lei riceve una chiamata che, dalla sua reazione, capisco non essere quella del solito cliente agognante i suoi servizi...

La vedo molto seria durante l'ascolto della telefonata ma sento che taglia corto: "OK..Ok...siiii ma certo che lo so! Comuque ti ringrazio ciao!".

Chiude il telefono e mi apostrofa con un insulto accompagnato da un gran sorriso malizioso.

"Hai fato enamorare una brasiliana eh? Questa cretina me ha chiamato per chiedereme se me chiamo A........ e se ho un ragazzo italiano...y poi me ha detto che questo italiano che ho se scopa a lei e anche altre ragazze...

Hai capito???

Voleva farme litigare con te questa estronsa envidiosa ...io le ho detto che lo sapevo e la ho lasciata de merda!"

L'uomo continua a sorprendermi. Sembra che per tutta la vita non sia stato altro che il fidanzato ideale per una pay girl.

Vorrei cambiare ora il punto di vista: una ragazza ti sceglie tra tanti, ti lascia il suo telefono, comincia ad uscire con te e a volte è addirittura gelosa.

Non ti disturba il suo lavoro? Se lo accetti, lei cosa pensa del fatto che per te non sia un problema? E' rassicurata, dispiaciuta?

Penso che all'inizio della relazione un uomo che intraprende simili scelte tenda a non mentalizzarsi troppo su questi interrogativi...si è troppo presi dall'entusiasmo della "novità" e a tutto questo non ci si pensa.

Se le cose dovessero andare avanti e il feeling dovesse diventare molto intenso e particolare potrebbero innescarsi alcuni meccanismi poco simpatici.

Da parte mia posso dire che non c'è mai stato un disturbo direttamente riconduciblie alla "tipologia" di lavoro della ragazza.

E' partito tutto da una mia scelta e da una mia decisione quindi sarebbe perlomeno fuori luogo per non dire ipocrita lamentarsi a posteriori.

Ci sono alcune situazioni che comunque ti puoi costruire intorno per evitare di finire intrappolato in queste logiche. Ho sempre cercato di mettermi nelle condizioni di non essere "attaccabile" evitando tutta una serie di situazioni ad alto rischio. E qui il detto "occhio non vede cuore non duole" ci casca a pennello.

Diversamente posso dire di essere stato infastidito saltuariamente dalle "conseguenze" del tipo di lavoro della ragazza...

Posso citare alcuni esempi...weekend programmati insieme e saltati a causa "impegno" improvviso di lei, vacanze, cene...etc. Tutte quelle piccole fastidiose variazioni di programma impreviste che ti fanno ricordare che "il lavoro" viene prima del resto.

In merito al fatto dell'eventuale fastidio che lei potrebbe provare nel vedermi così indifferente di fronte all'evidenza della sua professione così "border line" ho sempre usato la mia diplomazia, uscendone solitamente bene.

Ricordo per esempio che una ragazza faceva molta difficoltà a credere che io accettassi così serenamente il suo lavoro...

Le ho sempre spiegato che non avevo altra scelta e anzichè una risposta le ponevo io una domanda:

"Se ti dicessi che mi da fastidio tutto questo al punto che se vuoi che continuiamo a vederci devi smettere, tu lo faresti domani?"

Di solito la sua risposta era tale che non ci fosse bisogno ulteriori chiarimenti...

Credo che una donna che ti ha spiegato il perchè ha deciso di fare una scelta così particolare ed estrema, qualunque sia il motivo, sa che finchè decide di continuare non può pretendere la luna da te.

E qui mi ricollego al discorso dell'intelligenza...

Chapeau....:-)