Rostov sul Don è considerata la capitale delle belle donne: negli ultimi vent’anni infatti le giovani del posto hanno vinto più di cento concorsi internazionali di bellezza. Ma le ragioni per visitare la città non finiscono certo qui
Anche nelle giornate più calde, quando il termometro d’estate segna 40 gradi sopra lo zero, è raro che le ragazze di Rostov escano di casa senza trucco e tacchi alti. I cosacchi del Don, il gruppo etnico dominante nella regione di Rostov, sono da sempre famosi per il loro coraggio e l’indole indipendente. E le loro donne, oltre a educare i figli e prendersi cura della casa, hanno dovuto di quando in quando imbracciare le armi. Lungo il Don si sono mescolate più di cento nazionalità, tra cui russi, armeni, grechi, georgiani, turchi ed ebrei. L’aspetto e il temperamento delle donne cosacche sono stati forgiati dal sole del Sud e dalla posizione di Rostov, situata al punto di incontro tra Europa e Asia. E pur non affacciandosi direttamente sul mare, la città si è guadagnata il soprannome di “porto dei cinque mari” da quando, verso la metà del secolo scorso, la costruzione di un canale che collega il Don al Volga le ha dato accesso immediato al mare di Azov, al mar Nero, al Caspio, al Baltico e al mar Bianco.
Storia
La nascita di Rostov-sul-Don è legata alla raccolta delle imposte doganali elevate sulle merci che l’impero russo importava dalla Turchia. In seguito, quando i rapporti diplomatici tra Russia e Turchia inevitabilmente mutarono, la città cambiò la propria fisionomia dotandosi di mura difensive. Agli inizi del XX secolo Rostov resistette per oltre due anni al potere sovietico, affermandosi come uno dei centri del movimento Bianco. Alla fine però cadde nelle mani dei bolscevichi, e a partire dal gennaio del 1920 fu governata dai sovietici.
Durante la Seconda guerra mondiale Rostov-sul-Don fu occupata per ben due volte dalle truppe tedesche: nell’autunno del 1941 e nell’estate del 1942, e oltre ad essere quasi completamente rasa al suolo fu una delle dieci città russe più devastate dalla guerra. Teatri, istituti, scuole e persino l’ospedale furono distrutti e dati alle fiamme.
Rostov in piena estate (Foto)
La città vecchia, che risale al XVIII secolo, incorpora nel proprio aspetto i tratti delle diverse nazionalità che la compongono, come dimostrato dalla contemporanea presenza di una sinagoga e di moschee, di chiese di culto greco e dei Vecchi credenti, di un tempio buddista e di chiese cattoliche. Il più antico edificio di Rostov è la Surb Hach (Santa Croce), una chiesa che in origine faceva parte di un complesso monastico armeno oggi demolito. L’importante centro educativo e spirituale fu sede della prima tipografia, della prima scuola e della prima biblioteca di tutta la Russia meridionale. Di quella ricchezza oggi non rimangono che una chiesa, una pittoresca scalinata in pietra che conduce alla sorgente e al fiume Temernik, e gli imponenti pilastri di pietra dell’ingresso. Attorno alla chiesa sorge un bel giardino, amorevolmente curato dai sagrestani. Il teatro Gorki, la cui sagoma si ispira a quella di un trattore gigante, è l’edificio più famoso della città. Con le sue pareti di marmo e labradorite, è un capolavoro di stile costruttivista ed è stato definito “perla dell’architettura sovietica” da architetti di fama mondiale come Le Corbusier e Oscar Niemeyer. Nei quartieri più vicini al Don sopravvivono ancora oggi molti edifici risalenti al XIX secolo, impreziositi da antichi cancelli e coperture in ferro battuto e porticati interni.
Bolshaya Sadovaya (Grande giardino), la strada principale del centro della città, ricorda una versione meridionale del Nevsky Prospekt di Pietroburgo, con le case dotate di cortili interni, i giardini comuni, gli ampi marciapiedi e i viali maestosi. In un albergo di via Suvorov, che corre parallela, alloggiò per qualche tempo il generalissimo Stalin.
Attrazioni turistiche senza pari
Tra le attrazioni turistiche di Rostov-sul-Don ve ne sono almeno un paio che probabilmente non hanno eguali in nessun’altra città russa: le decorazioni murali del centro e i magazzini Paramonov. Nel 1979, in occasione dell’Anno internazionale del bambino, nei sottopassaggi pedonali del centro furono realizzate delle grandi decorazioni murali in ceramica che ritraggono dettagliate scene di vita sovietica. Le decorazioni dei sottopassaggi di Rostov sono seconde per dimensioni solo a quelle che impreziosiscono le vecchie stazioni della metropolitana di Mosca. I magazzini Paramonov sorgono invece lungo la sponda del Don nei pressi di alcune sorgenti di acqua la cui temperatura si mantiene costantemente sui 9° C. Una peculiarità che Yakunin e Shulman, i due ingegneri che progettarono il complesso, misero a buon uso convogliando l’acqua nei depositi dei cereali in modo da crearvi un microclima che ne garantiva la conservazione.
Rimasti in uso sino alla fine degli anni Ottanta, i magazzini Paramonov hanno subìto in seguito diversi incendi e continui saccheggi da parte di ladri che ne trafugano i resti per utilizzarli come materiali da costruzione. Ma a dispetto dei crolli e della devastazione, dalle sorgenti continua a sgorgare l’acqua che oggi riempie una “piscina” assolutamente sensazionale. Contenuta all’interno di pareti di mattoni rossi, questa raccoglie un’acqua purissima che d’estate si scalda e in inverno non gela. Il fondo è ricoperto di una sabbia bianca, e sulle sue pareti cresce l’erba in ogni stagione dell’anno.
Rostov vanta anche un luogo mistico: è Zeleny Ostrov, l’“Isola verde” che sorge non lontano dalla città lungo il corso meridionale del Don. Stando a dei testimoni prima della Seconda guerra mondiale, quando l’isola era occupata dalle truppe del Nkvd (Commissariato del popolo per gli affari interni) “da questo luogo nottetempo veniva portato via qualcosa a bordo di camion”. Qui si trova anche una pietra nera che pare abbia effetti neuro-psicologici e sia in grado di causare paura, mal di testa e persino amnesia. I ciliegi che crescono sull’isola danno un raccolto che supera dalle quattro alle sei volte quelli normali. Inoltre si crede che coloro che ne assaggiano i frutti siano destinati ad ammalarsi di un male sconosciuto e patire una morte lenta e dolorosa. Secondo gli scienziati il terreno dell’isola contiene alcuni elementi chimici rari, introvabili altrove allo stato libero.
Rostov-Papa
La scellerata fama criminale di “Rostov-Papa”, come la città viene chiamata ancora oggi per abitudine, iniziò a delinearsi più di cento anni fa. La presenza del grande porto e la sua posizione strategica all’incrocio di importanti vie commerciali contribuirono a richiamare in città, oltre ai commercianti e ai viaggiatori, molti fuorilegge. Il viale Kirov (ad est di Voroshilov e perpendicolare alla strada principale di Bolshaya Sadovaya) era il cuore del “distretto della carne”: una zona delimitata nella quale si concentravano le attività malavitose e che oggi è un quartiere centrale e completamente sicuro. Nella zona centrale ed elegante dei viali Voroshilov e Budennovsky si susseguono numerosi negozi e ristoranti a buon mercato. Malintenzionati, ladruncoli, borseggiatori e banditi frequentavano giorno e notte il mercato del pesce, e la loro abilità era apprezzata anche dalla polizia sovietica. Si racconta infatti che una volta la polizia si rivolse a uno dei ladruncoli locali chiedendogli di rubare il passaporto di un turista americano (all’epoca gli stranieri erano tenuti sotto stretta sorveglianza). Il malvivente eseguì l’ordine, e in seguito ripose il documento dove lo aveva prelevato, senza farsi notare. Quando partire Nel 2018 Rostov-sul-Don ospiterà alcuni incontri della Coppa del Mondo. A metà maggio in città si tiene un evento dedicato ai trattori più stravaganti e personalizzati, al quale assistono ogni anno oltre quindicimila spettatori. Il vincitore si porta a casa un trattore “Belarus”. Ai primi di luglio il centro culturale tataro “Yaktashlar” ospita il “Sabantuy”, festival tradizionale tataro. La terza domenica di settembre si svolge invece “Il giorno della città”. “Rostov multinazionale” è una rassegna di tradizioni gastronomiche nazionali che si tiene sulle sponde del Don. Tutti possono partecipare e all’evento e gustare piatti tradizionali.
Souvenir irrinunciabili
Prima di tornare a casa fate una scorta dei famosi gamberetti del Don e di pesce affumicato, che troverete in vendita in confezioni sottovuoto nei principali supermercati della città. Non dimenticate poi i vini del Don, che possono essere acquistati nelle rivendite specializzate situate all’incrocio tra via Mosca e via Semashko.
sempre gli Stati Uniti pronti ad aggravare quanto è già grave di suo. Per non parlare dei nostri governanti che dovrebbero occuparsi seriamente di Libia al posto di kazzeggiare su riforme e patto del nazzareno
una recensione ben fatta mi ha fatto venire voglia di partire per rostov :) secondo me andando in posti fuori dai soliti giri turistici si hanno qualche possibilità in piu
Attraverso i sette mari … i cinque continenti…oscure foreste…alte montagne e aspri deserti .. non esiste posto che non raggiungerei per la conquista della sacra gnocca !!
@Deki A Rostov devi parlare russo... non è Mosca ;-)
@Curiosone2015 C'è anche a Rostov l'aeroporto... attualmente è la città russa con più sfollati dalle zone russofile dell'Ucraina.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
:-D mi piace studiare le lingue ho finito poco fa un corso di russo mi è piaciuto molto anche se il russo assieme all'ungherese ammetto che sono le lingue piu dure con cui ho avuto a che fare .:))
Inizio un altro corso di russo per approfondire da dove mi sono fermato con l'ultimo corso fra 20 giorni :)
Attraverso i sette mari … i cinque continenti…oscure foreste…alte montagne e aspri deserti .. non esiste posto che non raggiungerei per la conquista della sacra gnocca !!
non parlo ungherese ma sono stato in Ungheria. penso che l'ungherese sia più difficile come lingua rispetto al russo che ho iniziato ad imparare nei corsi e parlo un po'. correggimi se sbaglio :-)
@strutter io dicevo per un mio punto di vista in quanto sono lingue dove diciamo mi considero ancora all'inizio e trovo ancora delle difficoltà personali casomai fra un anno le padroneggio meglio attualmente non saprei dire chi delle 2 è peggio :) il mio sogno è di portarle al livello di tedesco o inglese che parlo molto meglio :)
:-" se ti volessi cimentare con l'ungherese ti posso consigliare qualche libro
:)]
:-D
Attraverso i sette mari … i cinque continenti…oscure foreste…alte montagne e aspri deserti .. non esiste posto che non raggiungerei per la conquista della sacra gnocca !!
no grazie. anch'io ho studiato a scuola inglese e tedesco. poi per conto mio spagnolo e russo. ho un vocabolario di ungherese preso la' ma mi sembra molto difficile. e poi detto tra me e te 5 lingue per me sono anche più che sufficienti anche se ho fatto pure un corso iniziale di cinese lingua che eventualmente ritengo più interessante per vari motivi :-D
Sono stato a Rostov otto anni fa, l'Ucraina è cosi vicina che a volte il telefono andava in roaming con la rete ucraina. Bella città, mi è piaciuta ma li avevo anche un aggancio già rodato... una faiga mica da ridere, l'unico inconveniente è stato il poco tempo libero concessomi da Vika. Io ci sono arrivato in 18 ore di treno, ma a me piace fare lunghi viaggi in treno in Russia, offre una quantità notevole di occasioni di relazionarsi con le persone comuni e a me questo piace molto, certo devi parlare russo, inoltre l'Aeroflot in associazione con Donavia offre quattro voli al giorno con partenze alle 1,25, alle 6,30, alle 18,30 ed alle 23,30 al costo 8530 rubli (A/R)
Oddio, il magiaro non è neppure una lingua indoeuropea, è una lingua ugrica e come tale è una lingua agglutinata (non flessiva come la maggior parte delle lingue occidentali. La caratteristica dell'agglutinazione è comune anche alle lin gue finniche e finnovolgaiche, oltre con le lingue altaiche. Questa caratteristica oltre a quella di avere una quindicina di casi rende queste lingue piuttosto ostiche anche se la maggior parte dei casi declina i vari moto a luogo, stato in luogo, moto da luogo e moto per luogo che aseconda che si interno od esterno cambia caso. Il magiaro inoltre è imparentato strettamente con sole altre due lingue vive : la lingua vogula e la lingua ostiaca, parlate nel circondario autonomo del Khnty-Mansi (Russia europea centrale), questo fa capire anche qual'è la terra di origine dei Magiari
Si certamente, una volta ho fatto un vuaggio in treno da Arkhngelsk a Murmansk durato 33 ore in un vagone letto di terza classe, li sono sceso che ero provato, ma gli ingegneri che accompagnavo erano stralunato e questo mi ha divertito molto sollevandomi di morale
@maesta Grazie per le dissertazioni linguistiche. Come ben sai, parlo il russo che ritengo comunque una lingua difficile. L'ungherese è certamente più difficile. I viaggi in treno in Russia sono belli, ti spiegano tanto di un popolo che ha molti modi per indicare i verbi di movimento... ;-)
@deki Avanti con il russo... ma per parlarlo decentemente occorre tempo e fatica.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
@Cosacco, ti quoto al 100% e voglio cmq ribadire che per apprezzare un viaggio in treno nella nostra seconda Patria bisogna parlare il russo, come noi, altrimenti diventa una noia mortale come mi hanno confessato dei miei amici quando hanno viaggiato con me. Gli unici viaggi in aero che ho fatto all'interno della Russia sono stati quando ho accompagnato altre persone, altrimenti da solo solamente in treno o per tratte brevi in avtobus ili s elektricnoi.
Mi ricordo quando ho conosciuto una mia ex che abitava a Samara, ma io la incontrai a Mosca e mi disse: Samara è una cittadina non così distante da Mosca, sono SOLO 16 ore di treno... questo per far capire che loro vivono in una diversa dimensione spazio-temporale.
Ah, per la cronaca la lingua più complicata cmq la parlano nella Penisola Iberica..... è l'Euskera
Ciao ho letto il tuo post,la mia ragazza "a distanza" è di Rostov,parla italiano e corrisponde perfettamente alla tua descrizione è una persona eccezionale.
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Articolo_
10/02/2015 | 13:33
Gold
1 gennaio 2015 Nikolaj Gavrilov, Rbth
Fonte: Russiaoggi
http://it.wikipedia.org/wiki/Rostov_sul_Don
Rostov sul Don è considerata la capitale delle belle donne: negli ultimi vent’anni infatti le giovani del posto hanno vinto più di cento concorsi internazionali di bellezza. Ma le ragioni per visitare la città non finiscono certo qui
Anche nelle giornate più calde, quando il termometro d’estate segna 40 gradi sopra lo zero, è raro che le ragazze di Rostov escano di casa senza trucco e tacchi alti. I cosacchi del Don, il gruppo etnico dominante nella regione di Rostov, sono da sempre famosi per il loro coraggio e l’indole indipendente. E le loro donne, oltre a educare i figli e prendersi cura della casa, hanno dovuto di quando in quando imbracciare le armi. Lungo il Don si sono mescolate più di cento nazionalità, tra cui russi, armeni, grechi, georgiani, turchi ed ebrei. L’aspetto e il temperamento delle donne cosacche sono stati forgiati dal sole del Sud e dalla posizione di Rostov, situata al punto di incontro tra Europa e Asia. E pur non affacciandosi direttamente sul mare, la città si è guadagnata il soprannome di “porto dei cinque mari” da quando, verso la metà del secolo scorso, la costruzione di un canale che collega il Don al Volga le ha dato accesso immediato al mare di Azov, al mar Nero, al Caspio, al Baltico e al mar Bianco.
Storia
La nascita di Rostov-sul-Don è legata alla raccolta delle imposte doganali elevate sulle merci che l’impero russo importava dalla Turchia. In seguito, quando i rapporti diplomatici tra Russia e Turchia inevitabilmente mutarono, la città cambiò la propria fisionomia dotandosi di mura difensive. Agli inizi del XX secolo Rostov resistette per oltre due anni al potere sovietico, affermandosi come uno dei centri del movimento Bianco. Alla fine però cadde nelle mani dei bolscevichi, e a partire dal gennaio del 1920 fu governata dai sovietici.
Durante la Seconda guerra mondiale Rostov-sul-Don fu occupata per ben due volte dalle truppe tedesche: nell’autunno del 1941 e nell’estate del 1942, e oltre ad essere quasi completamente rasa al suolo fu una delle dieci città russe più devastate dalla guerra. Teatri, istituti, scuole e persino l’ospedale furono distrutti e dati alle fiamme.
Rostov in piena estate (Foto)
La città vecchia, che risale al XVIII secolo, incorpora nel proprio aspetto i tratti delle diverse nazionalità che la compongono, come dimostrato dalla contemporanea presenza di una sinagoga e di moschee, di chiese di culto greco e dei Vecchi credenti, di un tempio buddista e di chiese cattoliche. Il più antico edificio di Rostov è la Surb Hach (Santa Croce), una chiesa che in origine faceva parte di un complesso monastico armeno oggi demolito. L’importante centro educativo e spirituale fu sede della prima tipografia, della prima scuola e della prima biblioteca di tutta la Russia meridionale. Di quella ricchezza oggi non rimangono che una chiesa, una pittoresca scalinata in pietra che conduce alla sorgente e al fiume Temernik, e gli imponenti pilastri di pietra dell’ingresso. Attorno alla chiesa sorge un bel giardino, amorevolmente curato dai sagrestani. Il teatro Gorki, la cui sagoma si ispira a quella di un trattore gigante, è l’edificio più famoso della città. Con le sue pareti di marmo e labradorite, è un capolavoro di stile costruttivista ed è stato definito “perla dell’architettura sovietica” da architetti di fama mondiale come Le Corbusier e Oscar Niemeyer. Nei quartieri più vicini al Don sopravvivono ancora oggi molti edifici risalenti al XIX secolo, impreziositi da antichi cancelli e coperture in ferro battuto e porticati interni.
Bolshaya Sadovaya (Grande giardino), la strada principale del centro della città, ricorda una versione meridionale del Nevsky Prospekt di Pietroburgo, con le case dotate di cortili interni, i giardini comuni, gli ampi marciapiedi e i viali maestosi. In un albergo di via Suvorov, che corre parallela, alloggiò per qualche tempo il generalissimo Stalin.
Attrazioni turistiche senza pari
Tra le attrazioni turistiche di Rostov-sul-Don ve ne sono almeno un paio che probabilmente non hanno eguali in nessun’altra città russa: le decorazioni murali del centro e i magazzini Paramonov. Nel 1979, in occasione dell’Anno internazionale del bambino, nei sottopassaggi pedonali del centro furono realizzate delle grandi decorazioni murali in ceramica che ritraggono dettagliate scene di vita sovietica. Le decorazioni dei sottopassaggi di Rostov sono seconde per dimensioni solo a quelle che impreziosiscono le vecchie stazioni della metropolitana di Mosca. I magazzini Paramonov sorgono invece lungo la sponda del Don nei pressi di alcune sorgenti di acqua la cui temperatura si mantiene costantemente sui 9° C. Una peculiarità che Yakunin e Shulman, i due ingegneri che progettarono il complesso, misero a buon uso convogliando l’acqua nei depositi dei cereali in modo da crearvi un microclima che ne garantiva la conservazione.
Rimasti in uso sino alla fine degli anni Ottanta, i magazzini Paramonov hanno subìto in seguito diversi incendi e continui saccheggi da parte di ladri che ne trafugano i resti per utilizzarli come materiali da costruzione. Ma a dispetto dei crolli e della devastazione, dalle sorgenti continua a sgorgare l’acqua che oggi riempie una “piscina” assolutamente sensazionale. Contenuta all’interno di pareti di mattoni rossi, questa raccoglie un’acqua purissima che d’estate si scalda e in inverno non gela. Il fondo è ricoperto di una sabbia bianca, e sulle sue pareti cresce l’erba in ogni stagione dell’anno.
Rostov vanta anche un luogo mistico: è Zeleny Ostrov, l’“Isola verde” che sorge non lontano dalla città lungo il corso meridionale del Don. Stando a dei testimoni prima della Seconda guerra mondiale, quando l’isola era occupata dalle truppe del Nkvd (Commissariato del popolo per gli affari interni) “da questo luogo nottetempo veniva portato via qualcosa a bordo di camion”. Qui si trova anche una pietra nera che pare abbia effetti neuro-psicologici e sia in grado di causare paura, mal di testa e persino amnesia. I ciliegi che crescono sull’isola danno un raccolto che supera dalle quattro alle sei volte quelli normali. Inoltre si crede che coloro che ne assaggiano i frutti siano destinati ad ammalarsi di un male sconosciuto e patire una morte lenta e dolorosa. Secondo gli scienziati il terreno dell’isola contiene alcuni elementi chimici rari, introvabili altrove allo stato libero.
Rostov-Papa
La scellerata fama criminale di “Rostov-Papa”, come la città viene chiamata ancora oggi per abitudine, iniziò a delinearsi più di cento anni fa. La presenza del grande porto e la sua posizione strategica all’incrocio di importanti vie commerciali contribuirono a richiamare in città, oltre ai commercianti e ai viaggiatori, molti fuorilegge. Il viale Kirov (ad est di Voroshilov e perpendicolare alla strada principale di Bolshaya Sadovaya) era il cuore del “distretto della carne”: una zona delimitata nella quale si concentravano le attività malavitose e che oggi è un quartiere centrale e completamente sicuro. Nella zona centrale ed elegante dei viali Voroshilov e Budennovsky si susseguono numerosi negozi e ristoranti a buon mercato. Malintenzionati, ladruncoli, borseggiatori e banditi frequentavano giorno e notte il mercato del pesce, e la loro abilità era apprezzata anche dalla polizia sovietica. Si racconta infatti che una volta la polizia si rivolse a uno dei ladruncoli locali chiedendogli di rubare il passaporto di un turista americano (all’epoca gli stranieri erano tenuti sotto stretta sorveglianza). Il malvivente eseguì l’ordine, e in seguito ripose il documento dove lo aveva prelevato, senza farsi notare. Quando partire Nel 2018 Rostov-sul-Don ospiterà alcuni incontri della Coppa del Mondo. A metà maggio in città si tiene un evento dedicato ai trattori più stravaganti e personalizzati, al quale assistono ogni anno oltre quindicimila spettatori. Il vincitore si porta a casa un trattore “Belarus”. Ai primi di luglio il centro culturale tataro “Yaktashlar” ospita il “Sabantuy”, festival tradizionale tataro. La terza domenica di settembre si svolge invece “Il giorno della città”. “Rostov multinazionale” è una rassegna di tradizioni gastronomiche nazionali che si tiene sulle sponde del Don. Tutti possono partecipare e all’evento e gustare piatti tradizionali.
Souvenir irrinunciabili
Prima di tornare a casa fate una scorta dei famosi gamberetti del Don e di pesce affumicato, che troverete in vendita in confezioni sottovuoto nei principali supermercati della città. Non dimenticate poi i vini del Don, che possono essere acquistati nelle rivendite specializzate situate all’incrocio tra via Mosca e via Semashko.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEArticolo_
10/02/2015 | 13:38
Gold
curiosone2015
10/02/2015 | 15:40
Gold
come ci si arriva....?
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàArticolo_
10/02/2015 | 19:07
Gold
@curiosone2015
http://www.todoin.net/it/russia/dove-e-rostov-sul-don-russia-1709
INCONTRA DONNE VOGLIOSEImmerweiter
10/02/2015 | 19:13
Gold
Ho sentito dire da russi che la madre della mafia russa è Odessa, il padre Rostov..
Ciò non toglie che sia una meta affascinante, e con i giusti ganci magari anche profic(u)a!
Raggiungere l'Oriente navigando verso Occidente.
super_klassno
10/02/2015 | 19:27
Newbie
Interessante...
michelecampet
10/02/2015 | 20:11
Newbie
In realta Rostov e' conosciuta in tutto il mondo x il famoso "mostro di Rostov"
Questa ricerca irrefrenabile di sesso l'uomo la chiama nobilmente "bisogno d'amare".
michelecampet
10/02/2015 | 20:12
Newbie
http://it.wikipedia.org/wiki/Andrej_Romanovi%C4%8D_%C4%8Cikatilo
Questa ricerca irrefrenabile di sesso l'uomo la chiama nobilmente "bisogno d'amare".
viva_la_susina
11/02/2015 | 06:19
Silver
ma le foto delle fiche dove sono dove sono?!
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàcuriosone2015
11/02/2015 | 14:48
Gold
@Articolo
Nel link si dice che per arrivare a Rostov l'aeroporto vicino è quello di Donetsk.... l'aeroporto di Donetsk non esiste più....
INCONTRA DONNE VOGLIOSEstrutter
11/02/2015 | 14:59
Gold
@curiosone2015
tra poco se continua così in quella zona non esisterà più niente....
TROVA HOSTESS PER CENEcuriosone2015
11/02/2015 | 15:59
Gold
sempre gli Stati Uniti pronti ad aggravare quanto è già grave di suo. Per non parlare dei nostri governanti che dovrebbero occuparsi seriamente di Libia al posto di kazzeggiare su riforme e patto del nazzareno
strutter
11/02/2015 | 16:00
Gold
nostri governanti? ma lo sai quanti soldini prendono a stare lì dove sono? gliene pò fregà de meno a loro di tutto il resto..............
INCONTRA DONNE VOGLIOSEDeki
20/02/2015 | 14:05
Newbie
una recensione ben fatta mi ha fatto venire voglia di partire per rostov :) secondo me andando in posti fuori dai soliti giri turistici si hanno qualche possibilità in piu
Attraverso i sette mari … i cinque continenti…oscure foreste…alte montagne e aspri deserti .. non esiste posto che non raggiungerei per la conquista della sacra gnocca !!
Cosacco
20/02/2015 | 22:46
Silver
@Deki A Rostov devi parlare russo... non è Mosca ;-)
@Curiosone2015 C'è anche a Rostov l'aeroporto... attualmente è la città russa con più sfollati dalle zone russofile dell'Ucraina.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
Deki
21/02/2015 | 22:15
Newbie
@cosacco lo immaginavo
:-D mi piace studiare le lingue ho finito poco fa un corso di russo mi è piaciuto molto anche se il russo assieme all'ungherese ammetto che sono le lingue piu dure con cui ho avuto a che fare .:))
Inizio un altro corso di russo per approfondire da dove mi sono fermato con l'ultimo corso fra 20 giorni :)
Attraverso i sette mari … i cinque continenti…oscure foreste…alte montagne e aspri deserti .. non esiste posto che non raggiungerei per la conquista della sacra gnocca !!
strutter
22/02/2015 | 00:37
Gold
@Deki
non parlo ungherese ma sono stato in Ungheria. penso che l'ungherese sia più difficile come lingua rispetto al russo che ho iniziato ad imparare nei corsi e parlo un po'. correggimi se sbaglio :-)
TROVA HOSTESS PER CENEDeki
22/02/2015 | 01:36
Newbie
@strutter io dicevo per un mio punto di vista in quanto sono lingue dove diciamo mi considero ancora all'inizio e trovo ancora delle difficoltà personali casomai fra un anno le padroneggio meglio attualmente non saprei dire chi delle 2 è peggio :) il mio sogno è di portarle al livello di tedesco o inglese che parlo molto meglio :)
:-" se ti volessi cimentare con l'ungherese ti posso consigliare qualche libro
:)]
:-D
Attraverso i sette mari … i cinque continenti…oscure foreste…alte montagne e aspri deserti .. non esiste posto che non raggiungerei per la conquista della sacra gnocca !!
strutter
22/02/2015 | 01:40
Gold
@Deki
no grazie. anch'io ho studiato a scuola inglese e tedesco. poi per conto mio spagnolo e russo. ho un vocabolario di ungherese preso la' ma mi sembra molto difficile. e poi detto tra me e te 5 lingue per me sono anche più che sufficienti anche se ho fatto pure un corso iniziale di cinese lingua che eventualmente ritengo più interessante per vari motivi :-D
INCONTRA DONNE VOGLIOSEmaesta
22/02/2015 | 01:45
Newbie
Sono stato a Rostov otto anni fa, l'Ucraina è cosi vicina che a volte il telefono andava in roaming con la rete ucraina. Bella città, mi è piaciuta ma li avevo anche un aggancio già rodato... una faiga mica da ridere, l'unico inconveniente è stato il poco tempo libero concessomi da Vika. Io ci sono arrivato in 18 ore di treno, ma a me piace fare lunghi viaggi in treno in Russia, offre una quantità notevole di occasioni di relazionarsi con le persone comuni e a me questo piace molto, certo devi parlare russo, inoltre l'Aeroflot in associazione con Donavia offre quattro voli al giorno con partenze alle 1,25, alle 6,30, alle 18,30 ed alle 23,30 al costo 8530 rubli (A/R)
TROVA HOSTESS PER CENEstrutter
22/02/2015 | 01:47
Gold
@maesta
18 ore di treno da qui a la' sono anche poche rispetto alla distanza.......
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàmaesta
22/02/2015 | 02:00
Newbie
Oddio, il magiaro non è neppure una lingua indoeuropea, è una lingua ugrica e come tale è una lingua agglutinata (non flessiva come la maggior parte delle lingue occidentali. La caratteristica dell'agglutinazione è comune anche alle lin gue finniche e finnovolgaiche, oltre con le lingue altaiche. Questa caratteristica oltre a quella di avere una quindicina di casi rende queste lingue piuttosto ostiche anche se la maggior parte dei casi declina i vari moto a luogo, stato in luogo, moto da luogo e moto per luogo che aseconda che si interno od esterno cambia caso. Il magiaro inoltre è imparentato strettamente con sole altre due lingue vive : la lingua vogula e la lingua ostiaca, parlate nel circondario autonomo del Khnty-Mansi (Russia europea centrale), questo fa capire anche qual'è la terra di origine dei Magiari
INCONTRA DONNE VOGLIOSEmaesta
22/02/2015 | 02:02
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@strutter 18 ore dal Kazanskiy Vokzal di Mosca
TROVA HOSTESS PER CENEstrutter
22/02/2015 | 02:05
Gold
@maesta
appunto........ meglio il russo
maesta
22/02/2015 | 02:09
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Si certamente, una volta ho fatto un vuaggio in treno da Arkhngelsk a Murmansk durato 33 ore in un vagone letto di terza classe, li sono sceso che ero provato, ma gli ingegneri che accompagnavo erano stralunato e questo mi ha divertito molto sollevandomi di morale
INCONTRA DONNE VOGLIOSECosacco
22/02/2015 | 11:50
Silver
@maesta Grazie per le dissertazioni linguistiche. Come ben sai, parlo il russo che ritengo comunque una lingua difficile. L'ungherese è certamente più difficile. I viaggi in treno in Russia sono belli, ti spiegano tanto di un popolo che ha molti modi per indicare i verbi di movimento... ;-)
@deki Avanti con il russo... ma per parlarlo decentemente occorre tempo e fatica.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
maesta
22/02/2015 | 12:19
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@Cosacco, ti quoto al 100% e voglio cmq ribadire che per apprezzare un viaggio in treno nella nostra seconda Patria bisogna parlare il russo, come noi, altrimenti diventa una noia mortale come mi hanno confessato dei miei amici quando hanno viaggiato con me. Gli unici viaggi in aero che ho fatto all'interno della Russia sono stati quando ho accompagnato altre persone, altrimenti da solo solamente in treno o per tratte brevi in avtobus ili s elektricnoi.
Mi ricordo quando ho conosciuto una mia ex che abitava a Samara, ma io la incontrai a Mosca e mi disse: Samara è una cittadina non così distante da Mosca, sono SOLO 16 ore di treno... questo per far capire che loro vivono in una diversa dimensione spazio-temporale.
Ah, per la cronaca la lingua più complicata cmq la parlano nella Penisola Iberica..... è l'Euskera
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàRoger
11/05/2015 | 02:15
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Ciao ho letto il tuo post,la mia ragazza "a distanza" è di Rostov,parla italiano e corrisponde perfettamente alla tua descrizione è una persona eccezionale.
Verso Luglio vado da lei,voglio vedere il posto..
Temo che però farò qualche vaccata...
;)
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