Mi sono spesso chiesto in passato che cazzo di vita stavo facendo. Questo perchè tutti i miei conoscenti e/o pseudo amici mi dicevano sempre la stessa cosa. "Basta di pensare a viaggiare. Devi pensare a te adesso. Devi farti una famiglia ed avere una vita normale".
Una vita normale....ma io avevo una vita normale, anche se a volte la pluralità del prossimo ti fa dubitare anche delle tue certezze. E quindi mi piano piano mi estraniavo sempre di più dalla "normale" società, fatta anche all'epoca di sana e indistruttibile ipocrisia.
Nel gennaio del 1962, dopo aver vissuto e visitato le principali capitali europee, che già era un impresa dato il periodo, mi decisi ad affrontare il mio primo viaggio in una terra lontana.
In quel periodo ad una cena avevo conosciuto degli imprenditori francesi. Capii fin da subito
che uno di loro era come me, ovvero un "godereccio".
Era novembre (del "61) e questo signore di Lione era stranamente abbronzato. Dovete capire che all'epoca essere abbronzato fuori stagione era realmente qualcosa di strano. Incuriosito gli chiesi dove aveva preso quell'abbronzatura in un mese piovoso come novembre. Lui mi disse che era appena rientrato da Rio ed iniziò a raccontarmi quello che vi aveva trovato.
Fu durante quella serata che decisi di andare. Il suo racconto mi aveva convito.
L'organizzazione , il viaggio, il volo, la traversata era un impresa. Non era affatto semplice. Adesso in due o tre minuti online si compra il ticket. All'inizio degli anni 60 un viaggio in brasile era comunque un evento.
Io feci un roma new york e un new york rio con la panair do brasil.
RIO DE JANEIRO nel gennaio 1962.
Ripensandoci mi vengono ancora i brividi, quegli stessi brividi adrenalitici che ebbi quando, dopo aver preso la valigia, usci dall'aeroporto senza avere la minima idea di quello che avrei trovato la fuori.
Avevo cambiato le lire con il cruzeiro da un tipo che gestiva una sorta di casa de cambio improvvisata lungo il marciapiede dell'aeroporto, vicino ai taxi; ed è con uno di questi che mi diressi a Copacabana.
Lasciata l'italia dove le nostre donne erano in una situazione transitoria sia sulle mode, che costumi che ideologie. Iniziavano i primi accenni a quello che sarebbe poi diventato un vero e proprio movimento. Erano prettamente pudiche, o così apparivano. Non era facile riuscire ad uscire con una ragazza. C'era da sudare le c.d. sette camicie. Cosa che a me ha sempre fatto molta fatica, motivo per il quale ho sempre preferito ricercare nella semplicità di una prostituta la mia tranquillità e praticità senza perdere troppo tempo.
Insomma, lasciata un italia dove oggettivamente si trombava poco, mi ritrovai subito ad avere a che fare con i costumi "libertini" di queste nuove e bellissime ragazze, sempre pronte a regalarti un sorriso tutte le volte che le guardavi o le incrociavi per strada o nei bar del lungo mare.
Era talmente normale fare conoscenza che i primi giorni mi vedevo anche imbarazzato ed incredulo. Non era abituato e mi sembrava un sogno. Mi trovavo in un paradiso terrestre, un posto dove ogni uomo avrebbe voluto essere o stare.
In quel periodo poi non c'erano pericoli di assalti o di essere truffati. Il popolo era complessivamente ingenuo e incredibilmente cordiale con lo straniero. Così come le erano le donne, allora si incuriosite da chi proveniva da tanto lontano, e a ripetizione mi chiedevano "perchè sei venuto qua? perchè proprio a Rio?" ed io guardandole rispondevo loro con i miei occhi. Chissà se qualcuna di loro lo avrà mai capito il perché....
Era facile poi concludere la giornata con loro ed anche in questo caso era emozionante e nuovo il potersele portare direttamente in camera senza tanti problemi. Bastava solo una piccola mancia al portiere e poi potevi stare tranquillo che nessuno ti avrebbe rotto le scatole.
Bastò la prima sera e la prima donna a capire che la mia vita sarebbe stata improntata nel viaggiare il più possibile per conoscere quante più etnie e culture possibile.
Prima di allora non avevo mai fatto sesso con cotanto coinvolgimento da parte della compagna. Non avevo mai avuto una donna che sopra di me sudava e sudava per provare piacere contorcendosi nei movimenti e nelle posizioni più impensate. Quella notte ragazzi io non riuscì a chiudere occhio da tanta era l'eccitazione e l'adrenalina per questa mia nuova esperienza. La mattina, la stanza si illuminò con il primo sole ed io girandomi, all'orizzonte, vidi un promontorio....un promontorio creato ma madre natura. Lei dormiva a pancia in giù. Che glutei....mamma mia che roba. Li avrei voluti mostrare a tutti quei coglioni di miei amici o pseudo tali che passavano il tempo a moralizzarmi. Ma poi tornai con pensiero su quei glutei così perfetti. Sembravano attaccati ai reni. E che pelle. Liscia, senza peli. Vellutata e profumata. Che serata e che risveglio.
Rimasi a Rio per 20 giorni.
Questo è stato il mio primo lungo viaggio. Dopo ne sono venuti altri.
Spero di non essere stato pesante o di avervi annoiato.
@janko36 no anzi!.......hai fatto rivivere in noi emozioni!.......queste cose sono cose che ti rimarranno dentro di te x sempre ,sono emozioni bellissime che mai moriranno......grande zio!......
The only way to get rid of a temptation is to yield to it. Resist it, and your soul grows sick with longing for the things it has forbidden to itself/L'unico modo per liberarsi da una tentazione è cedergli: resistete,e la vostra anima si ammalerà di nostalgia per le cose che si è vietata. Oscar Wilde
@janko36 complimenti!!! Le belle emozioni rimangono sempre vive dentro di noi. Ho letto con compassione (nel senso letterale del termine) la descrizione del tuo risveglio. Il risveglio è uno dei momenti più eccitanti di un rapporto anche se spesso prelude a un distacco come nel mio caso. Ti allego una foto del mio risveglio con la luce del sole sorto a illuminare la finestra del mio hotel su Barra di Tijuca all'inizio di quest'anno dopo una notte con una splendida e bollente farmacista di Rio dalla pelle d'ebano. Per ricordare quel momento non potrei fare di meglio che usare le tue parole :
" La mattina, la stanza si illuminò con il primo sole ed io girandomi, all'orizzonte, vidi un promontorio....un promontorio creato ma madre natura. Lei dormiva a pancia in giù. Che glutei....mamma mia che roba. Li avrei voluti mostrare a tutti quei coglioni di miei amici o pseudo tali che passavano il tempo a moralizzarmi. Ma poi tornai con pensiero su quei glutei così perfetti. Sembravano attaccati ai reni. E che pelle. Liscia, senza peli. Vellutata e profumata. Che serata e che risveglio."
Bravissimo! Siamo onorati di averti qui nel forum! Bello leggere di questi racconti ambientati alcuni decenni fa, dove le scoperte erano più genuine,più autentiche più emozionanti.
Continua con altri racconti, sarei molto lieto di leggerli.
Io farei una semplicissima considerazione, pur non volendomi esimere dai complimenti per la narrazione, ma @janko36 , implicitamente, nella sua esposizione mette in risalto come, parlando del 1962, fosse già in embrione l'Italica melanzana. Anche nel valorizzare la brasiliana prestazione si evince che già 50 anni or sono, il rapporto sessuale nazionale vivesse una crisi mai doma che si e' prolungata sino ai giorni nostri.
The only way to get rid of a temptation is to yield to it. Resist it, and your soul grows sick with longing for the things it has forbidden to itself/L'unico modo per liberarsi da una tentazione è cedergli: resistete,e la vostra anima si ammalerà di nostalgia per le cose che si è vietata. Oscar Wilde
apprezzo sempre quando trovo qualcuno che prova disprezzo per i dogmi sociali. la società è una gabbia invisibile e la stragrande maggioranza delle persone che conosciamo non nè è nemmeno consapevole.
fin dalla nascita siamo schiavi di orrende convenzioni sociali (del tipo ''fatti una famiglia'') che ci impediscono di vivere come vorremmo. io ci sto riuscendo pian piano a liberarmi di questi condizionamenti maledetti, mi piace notare come i frequentanti questo forum siano più liberi mentalmente che
Cari ragazzi, vi ringrazio tutti per gli attestati di stima. La cosa è reciproca.
@curioso1 In realtà la situazione delle donne italiane di quell'epoca è un pò differente da quelle di ora. Le così dette "melanzane" si sono evolute tali a seguito di una parità di diritti/doveri nel momento in cui nelle famiglie è stato necessario apportare un secondo salario.
Pertanto la donna è stata costretta, per necessità, a lavorare e a qual punto a non ricoprire il suo classico ruolo di casalinga e/o mamma a tempo pieno.
Conseguentemente a questo cambio di rotta, la donna ha messo dei "paletti" all'uomo, il quale inevitabilmente ha dovuto accettarli.
Detto questo è altresì vero il fatto che la donna italica dei giorni nostri, a differenza di altre, soffre di un certo livello di maleducazione e prepotenza, quest'ultima tipica, negli anni 60, dell'uomo o maschio.
Nel periodo degli anni 60/70 le donne dovevano essere conquistate con dolcezza, romanticismo e chiaramente astuzia maschile. In linea di massima cercavano l'uomo che poi sarebbe diventato il proprio marito.
Quello di cui erano dotate, come la maggior parte di quella generazione, erano sani valori umani con particolare dedizione alla protezione e salvaguardia della famiglia che avrebbero creato.
Oggi le donne sono nettamente differenti. Secondo me i ragazzi a livello sessuale se la godono molto di più di noi.
Mi sembra molto facile e semplice passare da una ragazza all'altra senza poi tante complicazioni.
Le donne, nelle loro avventure, si trovano spesso ad avere a che fare con uomini senza tanti principi e senza una chiara posizione. In pratica senza le c.d. "palle" ed a quel punto la loro superiore intelligenza e furbizia prevarica, sottomettendo caratterialmente l'uomo e quindi posizionandolo in quella che è la sua attuale definizione moderna di "uomo zerbino".
Ricordatevi però che la colpa è solo nostra.
Oltre a non essere capaci di mantenere i ruoli tra uomo e donna, riusciamo anche "scannarci", litigare e sputtanarci provocando così un'inevitabile indebolimento nei confronti della donna la quale, di contro, da queste condotte trae solo giovamento per potenziare ancor di più la sua figura di "potere".
@ sahihe: esattamente così. I risvegli in certi contesti rimarranno per sempre nella nostra indelebile memoria visiva.
@gimmie: ho sempre adorato a bossa nova. Era come "loro". Trasmetteva pace e serenità.
Quoto @janko36 eccellente analisi. Mi sfugge solo una cosa la....necessità d'un altro stipendio....sarà che l'uomo si sia adagiato all'idea di benessere tale e quale come lo viviamo oggi? Auto straniera e non italiana, cellulari che si cambiano come fossero camicie, vita sociale e tutte le menate considerate oggi indispensabili, basti vedere in talune famiglie quanti apparecchi Tv ci sono...famiglie poi...uno a guardar la partita su pay tv, l'altra a guardar la fiction del momento, i ragazzetti a guardar uomini e donne....ma questa è un altra storia... Intendevo solo sottolineare la qualificata replica che condivido...:-)
è proprio così @curioso1. Oggi tutti vogliono tutto e la parola sacrificio ormai è considerata un qualcosa che può nuocere alla propria vita.
Tu citavi la TV ed i programmi che propone.
Sono esattamente il riflesso dell'attuale situazione sociale. Non si propone niente di educativo e chi cresce o vive di fronte ad un monitor apprende nozioni complessivamente inutili.
Purtroppo in molte città oggi è necessario che in una coppia, soprattutto se vi è prole, entrambi lavorino.
Gli stipendi sono bassi rispetto alle spese e le poche agevolazioni che ci sono pian piano spariranno.
Chi non può permettersi di comprare una casa è costretto ad affittarla ed in città o comunque anche nelle vicine periferie gli affitti sono alti.
Giocoforza che uno stipendio se ne va con le spese di affitto, bollette, tasse varie e imprevisti e con l'altro si sopravvive.
Anticamente c'era un sistema che si chiamava equo canone attraverso il quale molte persone riuscivano a vivere in maniera semplice ma dignitosa.
Io che ormai ho i miei anni mi rendo conto che anche il servizio sanitario è destinato a scomparire. Per fortuna posso permettermi di pagare prestazioni mediche private. Ma chi invecchierà e non avrà le risorse economiche per poterle sostenerle?
Va be questi sono altri discorsi.....si potrebbe aprire un super dibattito...
La voglia di viaggiare che mi ha accompagnato per una vita intera mi ha insegnato di non sforzarmi a vivere una vita che non era la mia e non ad un qualcosa che il "sistema" imponeva ad ognuno; seguendo schemi e regole dettate da altri o piuttosto abitudini e tradizioni. Io non ero un ribelle, ma uno che lavorava e che pensava con la propria testa e con la propria testa cercavo di dar vita a quelle che erano le mie ambizioni e i miei piaceri. Primo tra tutti i viaggi. E' stata una cura e un bombardamento di anticorpi per la mente.
Il conoscere e il vedere posti/luoghi/persone/culture/arte/ nuove sarà quanto di meglio potrete regalarvi.
Realmente se andate avanti con le vostre convinzioni vi sentirete forti e acquisterete fiducia in voi stessi. Io queste cose le ho provate con me stesso.
@janko36 convengo su tutta la linea...sommessamente ho toccato uno degli argomenti da te affrontati ma non intendo andare OT per cui son d'accordo che ci vorrebbe un intera treccani per affrontare l'argomento...personalmente ho girato, in passato l'Europa e per motivi professionali trascorsi ho conosciuto la quasi totalità delle popolazioni dei cinque continenti...ciò è vero abbia comportata una apertura mentale ed un modo di vedere il...mondo troppo diverso e distante dai miei coetanei ma ha generato, contestualmente, un certo....disagio....ma questa è davvero un altra storia aggiungo solo che davanti ai miei poveri occhi son passate donne fra le più belle del mondo di diverse etnie...immaginate un poveraccio che poi doveva confrontarsi con una donna italiana cozza che se la tirava dopo aver visto tutto quel....bel vedere...:-)
@janko36 ecco finalmente arrivato un carico da 11 in questo forum che si stava popolando di sfigati lamentosi e segaioli! Finalmente una ventata d'aria fresca, una ventata di positività e di saggezza da uomo navigato e con esperienza da vendere.
Bello leggere dei tuoi esordi di vero GT. Per favore continua, sono curioso di conoscere altre tue avventure!
Sempre interessante leggere qualcosa da persone che hanno vissuto gli anni 50 e 60, quelli del boom economico....allora però solo il 10% degli italiani poteva permettersi una vacanza che di solito non superava la settimana in una località marittima, solo pochi eletti si recavano all'estero e quindi mi incuriosisce non poco sapere che un ventenne avesse nel 1962 già visitato e "vissuto" le principali capitali europee e potesse trascorrere 3 settimane in Brasile....forse il nostro amico proviene da una famiglia molto ricca e agiata che gli ha consentito di farsi un bel tour europeo visto che il 99% degli studenti universitari di allora conosceva i Paesi stranieri solo avendoli studiati a scuola...io sono per natura curioso e mi piacerebbe avere una risposta al riguardo.
Una buona serata a tutti voi ragazzi e ancora grazie per i commenti positivi al mio scritto.
Per rispondere a @pawel in effetti ero un ragazzo che poteva considerarsi in un gergo dell epoca "nato con la camicia". I miei genitori avevano dato vita ad un azienda in toscana. Azienda che poi è divenuta mia col tempo e ora anche se
non la seguo più a pieno ci pensano i miei nipoti.
Il vino,
perchè è questa la mia vita lavorativa, oltre a darmi i piaceri della sua degustazione e a tutto il magnifico processo per arrivare alla sua gloriosa nascita, mi ha sempre permesso di fare una vita agitata, ma allo stesso tempo semplice e anonima sempre per mia volontà. Sono di fatto una persona riservata e spesso definita "orso".
Ho scelto di godermi la mia vita viaggiando e cercando di colmare la mia curiosità nel conoscere più culture, etnie possibili. Le donne in realtà spesso erano un contorno del viaggio, ma mai la cosa o l obiettivo primario.
Nei prossimi giorni scriverò ancora altri raccondi dei miei tempi.
Nel frattempo tanti auguri a tutti voi e tanta salute.
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janko36
15/12/2014 | 22:43
Newbie
Mi sono spesso chiesto in passato che cazzo di vita stavo facendo. Questo perchè tutti i miei conoscenti e/o pseudo amici mi dicevano sempre la stessa cosa. "Basta di pensare a viaggiare. Devi pensare a te adesso. Devi farti una famiglia ed avere una vita normale".
Una vita normale....ma io avevo una vita normale, anche se a volte la pluralità del prossimo ti fa dubitare anche delle tue certezze. E quindi mi piano piano mi estraniavo sempre di più dalla "normale" società, fatta anche all'epoca di sana e indistruttibile ipocrisia.
Nel gennaio del 1962, dopo aver vissuto e visitato le principali capitali europee, che già era un impresa dato il periodo, mi decisi ad affrontare il mio primo viaggio in una terra lontana.
In quel periodo ad una cena avevo conosciuto degli imprenditori francesi. Capii fin da subito
che uno di loro era come me, ovvero un "godereccio".
Era novembre (del "61) e questo signore di Lione era stranamente abbronzato. Dovete capire che all'epoca essere abbronzato fuori stagione era realmente qualcosa di strano. Incuriosito gli chiesi dove aveva preso quell'abbronzatura in un mese piovoso come novembre. Lui mi disse che era appena rientrato da Rio ed iniziò a raccontarmi quello che vi aveva trovato.
Fu durante quella serata che decisi di andare. Il suo racconto mi aveva convito.
L'organizzazione , il viaggio, il volo, la traversata era un impresa. Non era affatto semplice. Adesso in due o tre minuti online si compra il ticket. All'inizio degli anni 60 un viaggio in brasile era comunque un evento.
Io feci un roma new york e un new york rio con la panair do brasil.
RIO DE JANEIRO nel gennaio 1962.
Ripensandoci mi vengono ancora i brividi, quegli stessi brividi adrenalitici che ebbi quando, dopo aver preso la valigia, usci dall'aeroporto senza avere la minima idea di quello che avrei trovato la fuori.
Avevo cambiato le lire con il cruzeiro da un tipo che gestiva una sorta di casa de cambio improvvisata lungo il marciapiede dell'aeroporto, vicino ai taxi; ed è con uno di questi che mi diressi a Copacabana.
Lasciata l'italia dove le nostre donne erano in una situazione transitoria sia sulle mode, che costumi che ideologie. Iniziavano i primi accenni a quello che sarebbe poi diventato un vero e proprio movimento. Erano prettamente pudiche, o così apparivano. Non era facile riuscire ad uscire con una ragazza. C'era da sudare le c.d. sette camicie. Cosa che a me ha sempre fatto molta fatica, motivo per il quale ho sempre preferito ricercare nella semplicità di una prostituta la mia tranquillità e praticità senza perdere troppo tempo.
Insomma, lasciata un italia dove oggettivamente si trombava poco, mi ritrovai subito ad avere a che fare con i costumi "libertini" di queste nuove e bellissime ragazze, sempre pronte a regalarti un sorriso tutte le volte che le guardavi o le incrociavi per strada o nei bar del lungo mare.
Era talmente normale fare conoscenza che i primi giorni mi vedevo anche imbarazzato ed incredulo. Non era abituato e mi sembrava un sogno. Mi trovavo in un paradiso terrestre, un posto dove ogni uomo avrebbe voluto essere o stare.
In quel periodo poi non c'erano pericoli di assalti o di essere truffati. Il popolo era complessivamente ingenuo e incredibilmente cordiale con lo straniero. Così come le erano le donne, allora si incuriosite da chi proveniva da tanto lontano, e a ripetizione mi chiedevano "perchè sei venuto qua? perchè proprio a Rio?" ed io guardandole rispondevo loro con i miei occhi. Chissà se qualcuna di loro lo avrà mai capito il perché....
Era facile poi concludere la giornata con loro ed anche in questo caso era emozionante e nuovo il potersele portare direttamente in camera senza tanti problemi. Bastava solo una piccola mancia al portiere e poi potevi stare tranquillo che nessuno ti avrebbe rotto le scatole.
Bastò la prima sera e la prima donna a capire che la mia vita sarebbe stata improntata nel viaggiare il più possibile per conoscere quante più etnie e culture possibile.
Prima di allora non avevo mai fatto sesso con cotanto coinvolgimento da parte della compagna. Non avevo mai avuto una donna che sopra di me sudava e sudava per provare piacere contorcendosi nei movimenti e nelle posizioni più impensate. Quella notte ragazzi io non riuscì a chiudere occhio da tanta era l'eccitazione e l'adrenalina per questa mia nuova esperienza. La mattina, la stanza si illuminò con il primo sole ed io girandomi, all'orizzonte, vidi un promontorio....un promontorio creato ma madre natura. Lei dormiva a pancia in giù. Che glutei....mamma mia che roba. Li avrei voluti mostrare a tutti quei coglioni di miei amici o pseudo tali che passavano il tempo a moralizzarmi. Ma poi tornai con pensiero su quei glutei così perfetti. Sembravano attaccati ai reni. E che pelle. Liscia, senza peli. Vellutata e profumata. Che serata e che risveglio.
Rimasi a Rio per 20 giorni.
Questo è stato il mio primo lungo viaggio. Dopo ne sono venuti altri.
Spero di non essere stato pesante o di avervi annoiato.
INCONTRA DONNE VOGLIOSExxkstallion79
15/12/2014 | 22:50
Gold
@janko36 no anzi!.......hai fatto rivivere in noi emozioni!.......queste cose sono cose che ti rimarranno dentro di te x sempre ,sono emozioni bellissime che mai moriranno......grande zio!......
The only way to get rid of a temptation is to yield to it. Resist it, and your soul grows sick with longing for the things it has forbidden to itself/L'unico modo per liberarsi da una tentazione è cedergli: resistete,e la vostra anima si ammalerà di nostalgia per le cose che si è vietata. Oscar Wilde
oreste
15/12/2014 | 23:12
S. Bernarda
Gold
Io le stesse emozioni le ho vissute negli anni 90, magari ero meno sprovveduto, ma le emozioni, quando metti piede in quella terra sono autentiche.
La vita è un panino: ciò che conta è quello che gli metti dentro.
tega86
15/12/2014 | 23:51 26-35
Silver
è un onore avere un pioniere dei viaggi della gnocca!!avanti con altri racconti!!!
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàViaggiatore185
16/12/2014 | 00:22
Silver
@janko36 complimenti!!! Le belle emozioni rimangono sempre vive dentro di noi. Ho letto con compassione (nel senso letterale del termine) la descrizione del tuo risveglio. Il risveglio è uno dei momenti più eccitanti di un rapporto anche se spesso prelude a un distacco come nel mio caso. Ti allego una foto del mio risveglio con la luce del sole sorto a illuminare la finestra del mio hotel su Barra di Tijuca all'inizio di quest'anno dopo una notte con una splendida e bollente farmacista di Rio dalla pelle d'ebano. Per ricordare quel momento non potrei fare di meglio che usare le tue parole :
" La mattina, la stanza si illuminò con il primo sole ed io girandomi, all'orizzonte, vidi un promontorio....un promontorio creato ma madre natura. Lei dormiva a pancia in giù. Che glutei....mamma mia che roba. Li avrei voluti mostrare a tutti quei coglioni di miei amici o pseudo tali che passavano il tempo a moralizzarmi. Ma poi tornai con pensiero su quei glutei così perfetti. Sembravano attaccati ai reni. E che pelle. Liscia, senza peli. Vellutata e profumata. Che serata e che risveglio."
Grazie!!!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEgimmie
16/12/2014 | 00:47
Silver
Bravissimo! Siamo onorati di averti qui nel forum! Bello leggere di questi racconti ambientati alcuni decenni fa, dove le scoperte erano più genuine,più autentiche più emozionanti.
Continua con altri racconti, sarei molto lieto di leggerli.
FICA com Deus
tony76
16/12/2014 | 01:42
Newbie
Concordo bellissimo racconto e quanta nostalgia per un mondo che oramai non esiste più...
INCONTRA DONNE VOGLIOSEMont-ano
16/12/2014 | 02:07
Newbie
@janko36, sono persone come te che devono scrivere su questo forum. I precursori dei veri GT.
L'italica melanzana è l'essere più infelice al mondo ed è anche contagiosa!
viva_la_susina
16/12/2014 | 05:30
Silver
bella rece complimenti...le brasiliane sono sempre state avanti!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEcurioso1
16/12/2014 | 14:16
Newbie
Io farei una semplicissima considerazione, pur non volendomi esimere dai complimenti per la narrazione, ma @janko36 , implicitamente, nella sua esposizione mette in risalto come, parlando del 1962, fosse già in embrione l'Italica melanzana. Anche nel valorizzare la brasiliana prestazione si evince che già 50 anni or sono, il rapporto sessuale nazionale vivesse una crisi mai doma che si e' prolungata sino ai giorni nostri.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàgimmie
16/12/2014 | 14:25
Silver
Erano gli anni di "Garota de Ipanema" e della splendida musica appartenente al genere "bossa nova" che io adoro.
FICA com Deus
xxkstallion79
16/12/2014 | 14:47
Gold
quoto gimmie e curioso1
The only way to get rid of a temptation is to yield to it. Resist it, and your soul grows sick with longing for the things it has forbidden to itself/L'unico modo per liberarsi da una tentazione è cedergli: resistete,e la vostra anima si ammalerà di nostalgia per le cose che si è vietata. Oscar Wilde
fugu
16/12/2014 | 15:03
Newbie
apprezzo sempre quando trovo qualcuno che prova disprezzo per i dogmi sociali. la società è una gabbia invisibile e la stragrande maggioranza delle persone che conosciamo non nè è nemmeno consapevole.
fin dalla nascita siamo schiavi di orrende convenzioni sociali (del tipo ''fatti una famiglia'') che ci impediscono di vivere come vorremmo. io ci sto riuscendo pian piano a liberarmi di questi condizionamenti maledetti, mi piace notare come i frequentanti questo forum siano più liberi mentalmente che
le persone che si trovano in giro.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEjanko36
16/12/2014 | 15:05
Newbie
Cari ragazzi, vi ringrazio tutti per gli attestati di stima. La cosa è reciproca.
@curioso1 In realtà la situazione delle donne italiane di quell'epoca è un pò differente da quelle di ora. Le così dette "melanzane" si sono evolute tali a seguito di una parità di diritti/doveri nel momento in cui nelle famiglie è stato necessario apportare un secondo salario.
Pertanto la donna è stata costretta, per necessità, a lavorare e a qual punto a non ricoprire il suo classico ruolo di casalinga e/o mamma a tempo pieno.
Conseguentemente a questo cambio di rotta, la donna ha messo dei "paletti" all'uomo, il quale inevitabilmente ha dovuto accettarli.
Detto questo è altresì vero il fatto che la donna italica dei giorni nostri, a differenza di altre, soffre di un certo livello di maleducazione e prepotenza, quest'ultima tipica, negli anni 60, dell'uomo o maschio.
Nel periodo degli anni 60/70 le donne dovevano essere conquistate con dolcezza, romanticismo e chiaramente astuzia maschile. In linea di massima cercavano l'uomo che poi sarebbe diventato il proprio marito.
Quello di cui erano dotate, come la maggior parte di quella generazione, erano sani valori umani con particolare dedizione alla protezione e salvaguardia della famiglia che avrebbero creato.
Oggi le donne sono nettamente differenti. Secondo me i ragazzi a livello sessuale se la godono molto di più di noi.
Mi sembra molto facile e semplice passare da una ragazza all'altra senza poi tante complicazioni.
Le donne, nelle loro avventure, si trovano spesso ad avere a che fare con uomini senza tanti principi e senza una chiara posizione. In pratica senza le c.d. "palle" ed a quel punto la loro superiore intelligenza e furbizia prevarica, sottomettendo caratterialmente l'uomo e quindi posizionandolo in quella che è la sua attuale definizione moderna di "uomo zerbino".
Ricordatevi però che la colpa è solo nostra.
Oltre a non essere capaci di mantenere i ruoli tra uomo e donna, riusciamo anche "scannarci", litigare e sputtanarci provocando così un'inevitabile indebolimento nei confronti della donna la quale, di contro, da queste condotte trae solo giovamento per potenziare ancor di più la sua figura di "potere".
@ sahihe: esattamente così. I risvegli in certi contesti rimarranno per sempre nella nostra indelebile memoria visiva.
@gimmie: ho sempre adorato a bossa nova. Era come "loro". Trasmetteva pace e serenità.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàcurioso1
16/12/2014 | 15:37
Newbie
Quoto @janko36 eccellente analisi. Mi sfugge solo una cosa la....necessità d'un altro stipendio....sarà che l'uomo si sia adagiato all'idea di benessere tale e quale come lo viviamo oggi? Auto straniera e non italiana, cellulari che si cambiano come fossero camicie, vita sociale e tutte le menate considerate oggi indispensabili, basti vedere in talune famiglie quanti apparecchi Tv ci sono...famiglie poi...uno a guardar la partita su pay tv, l'altra a guardar la fiction del momento, i ragazzetti a guardar uomini e donne....ma questa è un altra storia... Intendevo solo sottolineare la qualificata replica che condivido...:-)
INCONTRA DONNE VOGLIOSEjanko36
16/12/2014 | 16:07
Newbie
è proprio così @curioso1. Oggi tutti vogliono tutto e la parola sacrificio ormai è considerata un qualcosa che può nuocere alla propria vita.
Tu citavi la TV ed i programmi che propone.
Sono esattamente il riflesso dell'attuale situazione sociale. Non si propone niente di educativo e chi cresce o vive di fronte ad un monitor apprende nozioni complessivamente inutili.
Purtroppo in molte città oggi è necessario che in una coppia, soprattutto se vi è prole, entrambi lavorino.
Gli stipendi sono bassi rispetto alle spese e le poche agevolazioni che ci sono pian piano spariranno.
Chi non può permettersi di comprare una casa è costretto ad affittarla ed in città o comunque anche nelle vicine periferie gli affitti sono alti.
Giocoforza che uno stipendio se ne va con le spese di affitto, bollette, tasse varie e imprevisti e con l'altro si sopravvive.
Anticamente c'era un sistema che si chiamava equo canone attraverso il quale molte persone riuscivano a vivere in maniera semplice ma dignitosa.
Io che ormai ho i miei anni mi rendo conto che anche il servizio sanitario è destinato a scomparire. Per fortuna posso permettermi di pagare prestazioni mediche private. Ma chi invecchierà e non avrà le risorse economiche per poterle sostenerle?
Va be questi sono altri discorsi.....si potrebbe aprire un super dibattito...
La voglia di viaggiare che mi ha accompagnato per una vita intera mi ha insegnato di non sforzarmi a vivere una vita che non era la mia e non ad un qualcosa che il "sistema" imponeva ad ognuno; seguendo schemi e regole dettate da altri o piuttosto abitudini e tradizioni. Io non ero un ribelle, ma uno che lavorava e che pensava con la propria testa e con la propria testa cercavo di dar vita a quelle che erano le mie ambizioni e i miei piaceri. Primo tra tutti i viaggi. E' stata una cura e un bombardamento di anticorpi per la mente.
Il conoscere e il vedere posti/luoghi/persone/culture/arte/ nuove sarà quanto di meglio potrete regalarvi.
Realmente se andate avanti con le vostre convinzioni vi sentirete forti e acquisterete fiducia in voi stessi. Io queste cose le ho provate con me stesso.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàcurioso1
17/12/2014 | 13:35
Newbie
@janko36 convengo su tutta la linea...sommessamente ho toccato uno degli argomenti da te affrontati ma non intendo andare OT per cui son d'accordo che ci vorrebbe un intera treccani per affrontare l'argomento...personalmente ho girato, in passato l'Europa e per motivi professionali trascorsi ho conosciuto la quasi totalità delle popolazioni dei cinque continenti...ciò è vero abbia comportata una apertura mentale ed un modo di vedere il...mondo troppo diverso e distante dai miei coetanei ma ha generato, contestualmente, un certo....disagio....ma questa è davvero un altra storia aggiungo solo che davanti ai miei poveri occhi son passate donne fra le più belle del mondo di diverse etnie...immaginate un poveraccio che poi doveva confrontarsi con una donna italiana cozza che se la tirava dopo aver visto tutto quel....bel vedere...:-)
INCONTRA DONNE VOGLIOSEoreste
22/12/2014 | 19:20
S. Bernarda
Gold
@janko36 Non hai qualche storia
o aneddoto da raccontare di quegli anni? Sarebbero interessanti per tutti noi che siamo arrivati dopo.
La vita è un panino: ciò che conta è quello che gli metti dentro.
dongiovanni
22/12/2014 | 19:27
Silver
Bellissima rece complimenti !!!! Tutta la mia stima anche per il pensiero sull ipocrisia del pensiero italico :)
La donna è come il porco: non si butta niente !
Ho speso gran parte dei miei soldi per donne, alcol e automobili. Il resto l'ho sperperato. (GEORGE BEST)
AMAT VICTORIA CURAM
baluba
22/12/2014 | 20:47
Silver
@janko36 ecco finalmente arrivato un carico da 11 in questo forum che si stava popolando di sfigati lamentosi e segaioli! Finalmente una ventata d'aria fresca, una ventata di positività e di saggezza da uomo navigato e con esperienza da vendere.
Bello leggere dei tuoi esordi di vero GT. Per favore continua, sono curioso di conoscere altre tue avventure!
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàPawel
23/12/2014 | 19:39
Gold
Sempre interessante leggere qualcosa da persone che hanno vissuto gli anni 50 e 60, quelli del boom economico....allora però solo il 10% degli italiani poteva permettersi una vacanza che di solito non superava la settimana in una località marittima, solo pochi eletti si recavano all'estero e quindi mi incuriosisce non poco sapere che un ventenne avesse nel 1962 già visitato e "vissuto" le principali capitali europee e potesse trascorrere 3 settimane in Brasile....forse il nostro amico proviene da una famiglia molto ricca e agiata che gli ha consentito di farsi un bel tour europeo visto che il 99% degli studenti universitari di allora conosceva i Paesi stranieri solo avendoli studiati a scuola...io sono per natura curioso e mi piacerebbe avere una risposta al riguardo.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEjanko36
23/12/2014 | 23:20
Newbie
Una buona serata a tutti voi ragazzi e ancora grazie per i commenti positivi al mio scritto.
Per rispondere a @pawel in effetti ero un ragazzo che poteva considerarsi in un gergo dell epoca "nato con la camicia". I miei genitori avevano dato vita ad un azienda in toscana. Azienda che poi è divenuta mia col tempo e ora anche se
non la seguo più a pieno ci pensano i miei nipoti.
Il vino,
perchè è questa la mia vita lavorativa, oltre a darmi i piaceri della sua degustazione e a tutto il magnifico processo per arrivare alla sua gloriosa nascita, mi ha sempre permesso di fare una vita agitata, ma allo stesso tempo semplice e anonima sempre per mia volontà. Sono di fatto una persona riservata e spesso definita "orso".
Ho scelto di godermi la mia vita viaggiando e cercando di colmare la mia curiosità nel conoscere più culture, etnie possibili. Le donne in realtà spesso erano un contorno del viaggio, ma mai la cosa o l obiettivo primario.
Nei prossimi giorni scriverò ancora altri raccondi dei miei tempi.
Nel frattempo tanti auguri a tutti voi e tanta salute.
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