Attero a Jakarta che è notte. Venti ore di viaggio, jetlag, intestino irritato, l’autista dell’uber che mi ha sfiancato con la sua conversazione, si fanno sentire. Jakarta è un immenso agglomerato urbano con un piano edilizio che sembra un tetris. Club e locali dove rimediare una scopata sono sparsi per la città, inoltre, il covid ancora circola. Tutto gioca contro di me. Quindi di uscire stanotte non se ne parla. Non mi do per vinto. Mi metto subito all’opera sui social per programmare le chiavate del giorno dopo. Mitraglio alla cieca sulla folla delle fighe online messaggi tipo “Hi Miss Jakarta” o anche il sempreverde acchiappafiga ““How are you? beautiful!” e poi ❤, 🤩 e stronzate assortite. Dopo un minuto, telefono comincia a trillare come un fringuello. Mi arrivano decine di notifiche di risposta. Sembra che tutto il parco gnocche di Jakarta sia online all’una di notte aspettando appuntamenti. Faccio una scrematura dei profili: Via questa, è un bufalo degli acquitrini. Questo c’ha i baffi. Questa non la tromberei nemmeno col cazzo vostro. Questa sono 500 euro. Questa è mia cugina. Avevo spammato alla cieca tre-quattromila messaggi. Alla fine, Fisso una decina appuntamenti per il giorno dopo. Meglio avere un piano b,c,d etc. Nella pole position, entrano Tiny e Martina. Tiny, almeno dalle foto, sembra la più trombabile. Un viso da brava ragazza, di quelle che presenteresti alla mamma. Ma anche Martina non scherza, però è più di quel tipo che tua madre ti direbbe: ma che troia ti porti in casa. Inoltre, io e Tiny stabiliamo un feeling speciale. No, non le mando subito le foto del cazzo come fareste voi. Mi da ufficio informazioni con una serie di dritte dove fare cosa a Jakarta. Io e Tiny ci diamo appuntamento la domenica sera, a cena, al Mall Grand Indonesia, nel centro di Jaka, alle 16! Rispondo che alle 16 io faccio la merenda, va bene per le 20? ma il Mall chiude alle 21 dice lei. Troviamo un compromesso: le 18.30. Con Martina il randevouz e per mezzora più tardi, un aperitivo in un bar sempre in centro. Non avendo il dono dell’ubiquità, domani ci sarà una ragazza a Jakarta che mi odierà dibbrutto. Per tutta la domenica, fino a dieci minuti dall’appuntamento Tiny mi tempesta di messaggi. Perché non è che si fida tanto di me, teme le dia buca. Arrivato al Mall, il gorilla all’ingresso indica un cartello, per entrare è obbligatoria mascherina ffp2. Ovviamente ho portato di tutto: preservativi, lubrificanti, scottex, manette, ma la mascherina ffp2 no. Dall’altra parte del vetro vedo una tipa che assiste la scena, poi se ne va. Ecco, penso, mi sono giocato Tiny e i suoi pompini. Sto per passare al piano B. Con il telefono in mano per chiamare Martina che già mi aveva mandato una decina di messaggi, perché sono già in ritardo, quando appare il popup il nome Tiny sul display. Era corsa a comprarmi la mascherina. Brava Tiny, la davo già per volatilizzata. Mi raggiunge all’ingresso. Timide presentazioni, strette di mano, bacino sulla guancia. Nell’emozione del momento indosso la mascherina al contrario. Solo dopo mezz’ora Tiny me lo farà notare, me la sentivo strana, infatti. E io che davo colpa alle cazzo di mascherine indonesiane. Tiny ha quel viso tipico indonesiano: zigomi che sembra abbia preso dei pugni in faccia, labbra da succhiona, naso a patata, un sorriso luminoso e acceso come un’alba di Sumatra. Porta i capelli lunghissimi sciolti come piacciono a me, castani, con colpi di sole. Lascio andare avanti Tiny per un po', per studiarle il culo. Ora, Tiny è un nome che ti fa venire in mente qualcosa di sottile e piccolo. Il culo di Tiny è tutt’altro. Due belle chiappone paffute, tonde, da schiaffoni amano aperta. Sono lì che mi sfrego le mani quando Tiny si gira e sorride, are you ok? mi fa, sempre con quel sorriso incredibile. Poi mi lascia andare avanti, sento i suoi occhi puntati sul il mio di culo. Una volta finito di studiarci il culo, ci sediamo in questo ristorante di cucina tipica Indonesiana. Il telefono continua a vibrare. Martina è passata dalle intimidazioni agli insulti. Quando presentano il menù non ho la più pallida idea di cosa ordinare. Tiny lo fa per me. Si presenta il cameriere con una serie di portate che sfamerebbero tutta la squadra di calcio giavanese. Io e Tiny parliamo e parliamo. Lei fa la baby-sitter, è madre single di una figlia. Ovviamente è la prima volta che si presenta all’appuntamento con un tipo incontrato sui social. Poi viene il mio turno di parlare di me, e racconto tutta una serie di cazzate.
Dopo cena decidiamo di andare in un locale dove suonano musica dal vivo. Ci accoccoliamo su un divanetto. Suona una band che fa le solite cover rock. Inizio le operazioni di studio per valutare le percentuali di scopata. Le prendo la mano, l’accarezzo il dorso col pollice, poi le metto un braccio intorno ai fianchi, la stringo. Finora tutto bene. Le quotazioni di scopata stanno salendo. L’alcol va in circolo e Tiny inizia a sciogliersi. Nonostante Tiny sia musulmana, l’alcol non le fa schifo. Evidentemente nemmeno il maiale, visto che mi si fa sempre più vicina. Provo a baciarla, ma lei si ritira. Insisto, ma ottengo solo un bacino che daresti a tua sorella. Ahia. A questo punto le percentuali di scopata crollano drasticamente. Sto già pensando a Martina, che probabilmente è più da battaglia. Come se l’avessi evocata. Mi arriva una videochiamata, Martina Jakarta, l’ho memorizzata in rubrica per distinguerla dalle 7-8 Martine della mia vita. Lo so, sono un Martin pescatore. Martina sta lanciando maledizioni. Alla fine, mi sono rotto le palle di ascoltare l’ennesima cover di Brian Adams e il cazzo devo infilarlo da qualche parte. Faccio la mia all-in.
Sussurro nell’orecchio a sventola di Tiny la fatidica: “Do you want to come to my place?”
La risposta è “Where?”
Prima che ci ripensi, voliamo al taxi.
Al mio hotel, faccio appena in tempo a chiudermi dietro la porta di camera, che a Tiny switcha in modalità porca. Parte all’assalto. La mano sul cazzo. Un metro di lingua fiondata in bocca, nemmeno un camaleonte del Madagascar. Se l’avessi fatto io lo chiamerebbero stupro. La cosa quasi mi spaventa. Per prendere tempo dico, e che cazz.. Tiny un secondo che mi faccio una doccia. Devo almeno pisciare. Dopo la doccia, esco dal cesso e trovo Tiny reggiseno e mutande sdraiata sul letto. Tiny, se avesse avuto una bottiglia, una banana, un ombrello o qualsiasi cosa similcazzo, gliela avrei trovata piantata in figa tanto è arrapata e impaziente. Tiny mi srotola l’asciugamano legato alla vita, resta un secondo a studiarmi il cazzo, lo solleva, mi soppesa le palle, un tanto all’etto. Poi divora tutto con un solo boccone. Le spingo la faccia verso di me e sinistri gorgoglii mi fanno capire la sto per strozzare. Prima che l’istinto di conservazione le dica addenta! libero la presa. Lei ancora con la bava alla bocca spalancata, mi guarda. Schiaffeggio questa ingorda a colpi secchi di cazzo bavoso. È che Tiny non riesce a stare senza il cazzo in bocca. Lo vorrebbe ingoiare, digerire e cacare. Poi si sdraia. Spogliami tutta, mi dice. Le tolgo le mutande e la figa è una coltivazione intensiva di pelacci.
Prima di passarci la lingua annuso l’aria che tira. Non è aria di primavera. Atterro sulle tette. Tiny ha le tette grandi, morbide e color marroncino e capezzoli come uvette. Le tette di Tiny sembrano due panettoni. Ho più capezzoli io. Però non potendo succhiarmi i capezzoli, mi accontento di quello che passa il convento e li succhio a Tiny. Ho il cazzo duro e dritto. Pizzami in terra e se mi dai uno schiaffone, giro come una trottola. Tiny lo sente questo tronco dell’amore tra le cosce. Tutto quello che vuole è coltivarlo come un pino in quel fitto bosco pubico. Visto che ancora non glielo sto trapiantando, fa da sé. Lo prende in mano, sta per interrarlo in quella buca profonda. Mi ritiro, dico, e che fai… non ho messo il preservativo. Lei, “Don’t worry. I’m clean”
Se lo avessi ficcato senza cappotto ogni volta che mi sono sentito dire “Don’t worry. I’m clean” mi sarebbe già caduto il cazzo da quel dì. Forse avrei anche qualche centinaio di figli. Più probabile, avrei scritto recensioni dei miei viaggi tra Lourdes, Medjugorje e il santuario di padre Pio.
M’incappuccio. Tiny che nel cervello ha riso bollito sembra quasi offesa, come se la trattassi da troia. Per punizione le faccio assaggiare la cappella, giusto passandola sulle labbra della figa, poi mi ritiro. Vado avanti così fino a che quasi piange. Alla fine, non resisto nemmeno io alla voglia di piantarci il cazzo. Inizio a lavorare di su e giù. Tiny vorrebbe strillare come un macaco crestato del Sulawesi. Si tiene una mano sulla bocca. Prende a sbatacchiare le mani sul materasso. È in preda alle coliche.
La fica di Tiny è tenera e calda e sugosa che sembra bagna cauda. Troppo bagna, però. Mi guardo il cazzo. È diventato tipo quando lo infili nel sugo di pomodoro. Non che l’abbia mai infilato nel sugo di pomodoro, ma immagino che se un giorno mi venisse in mente di farlo, uscirebbe così.
Tutto rosso e gocciolante.
A quel punto mi devo asciugare il pisello con dei fazzoletti. Diventa tutto un operare e tamponare sangue. Mi sento come E.R. - Medici in prima linea.
Dice Tiny che le sue cose dovevano arrivare la prossima settimana. Ti fa schifo, mi fa?
L’ho ficcato in posti peggiori, faccio io.
Alla fine dopo che ha perso qualche litro di sangue, l’emorragia sembra arrestarsi. Cambio posizione. Vista la stazza di Tiny evito di chiavarmela a smorza. Non vorrei piegarmi come uno sgabello. Giro Tiny come un pancake. La cuocio bene anche sull’altro lato. A pecora Tiny offre il suo profilo migliore. Come uno squalo tigre eccitato dal sapore del sangue, vorrei farle sanguinare anche il culo. Le allargo le chiappe, prendo il suo bucio del culo per una sputacchiera. Ci sto quasi piantando il cazzo come una bandiera di guerra. Tiny mi ferma. Non vuole. Il culo no. Non sta bene, ci siamo appena conosciuti. Però mi lascia intendere che potrebbe anche darmelo, però non ha mai provato, ovviamente.
È bello sapere che là fuori esistono ancora ragazze con una solida morale.
Back to fica, allora.
Così girata, tra le chiappe, la figa di Tiny mi si presenta come un musetto rosso con i baffi. Piazzo in quel musetto centimetri di cazzo. La galoppo, manca solo che faccia Hop Hop.
Agguanto Tiny per i capelli e prendo a schiaffeggiarla quel culo che è il mio obiettivo fin da quando l’ho adocchiato al Mall. Nell’albergo penseranno la sto menando. Tiny mi guarda da sopra le spalle con quel faccione sempre allegro. Vorrei sborrarle in faccia e vedere se la smette di sorridere. Però schizzo lava bollente nella di fica di Tiny che nemmeno un’eruzione del Krakatoa. Mi accascio sulla sua schiena
Vado al cesso e sciacquarmi il pisello, quando rientro in camera Tiny è già vestita. Le avevo detto che il giorno dopo avevo il treno presto per Yogyakarta, per fortuna non le viene in mente di dormire da me. Chiamo un taxi. L’accompagno in strada. In attesa del taxi parliamo di come sia stato incredibile il nostro incontro. Facciamo già progetti per il futuro. Le ho sparato tante di quelle balle così convinto quasi ci credo anch’io. Tipo, che sarei tornato dal mio viaggio di lavoro di pochi giorni a Jakarta da Yogya. Ci saremmo rivisti la settimana dopo. Tiny mi dice che avrebbe potuto venire a Yogya a trovarmi, visto che è la sua città di origine, e saremmo ritornati a Jakarta insieme. Sicuro faccio io, sarebbe bellissimo. Ovviamente tutto questo non succederà mai. Se vai pescare le uniche cosa vere, nel cesto delle cazzate assortite che ho regalato a Tiny, ci sono: una che sì partivo Yogyakarta ma come tappa del viaggio senza tornare a Jakarta. Due, ero sì in Indonesia per lavoro, ma non come programmatore software, ma programmatore di scopate. Sale sul Taxi, mi fa ciao ciao. Il suo faccione che mi guarda triste dal finestrino è l’ultimo screenshot di Tiny. Guardo il telefono, ci saranno tipo cento notifiche tra messaggi video chiamate di Martina. Alla fine Martina ha smesso di maledirmi in Inglese e ha preso a iniziato a mandare messaggi in indonesiano. La partenza è all’alba. È ancora mezzanotte, ho il tempo per farmi un’altra chiavata. Messaggio a Martina, la butto sul tragico voglio fare leva sulla sua comprensione. Le mando una cosa tipo cosa tipo “Scusa, Honey, sono stato rapito da una banda di terroristi della Jemaah islamiyah, non potevo risponderti. Ora mi hanno liberato, siamo ancora in tempo per vederci?”
Attendo ancora una risposta da Martina.
Schiaffeggio questa ingorda a colpi secchi di cazzo bavoso
Sei il mio idolo 😂😂🔝🔝
Il Signore del NRW e del Brasile.
Voi parlate, io scopo. Acapulco Uber Alles
11^ - Non avrai altro dio all'infuori della Gnocca
12^ - Una figa è come un auto: non conta quanti cavalli ha, ma chi c’è dietro al volante
13^ - La migliore scopata è sempre la prossima
14^ - Tanti nemici tanto onore
15^ - Non è tanto chi sono, ma quello che faccio che mi qualifica
16^ - L'Acapulco una scuola di pensiero
17^ - Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete mai quello che io sono ora
18^ - L'FKK come stile di vita
19^ - Chi dice che una cosa è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo
20^ - La figa ha le sue ragioni misteriose che la ragione non conosce
Globe, Zurigo. Palace, Lucerna. History, Basilea. Cleo, Freubad Berna. Oase, Mainhattan, World, Sharks, Francoforte. Paradise, Sakura, Stoccarda. Oasis, Heaven, Sylt, Palmas, Norimberga. Palast, Friburgo. Magnum, Acapulco, Acapulco Gold, Living Room, Dolcevita, Dusseldorf. Samya, Colonia. Artemis, Berlino. Natal, Fortaleza, Recife, Joao Pessoa, Salvador de Bahia, Porto Seguro, Rio de Janeiro, Brasile. Punta Cana, Repubblica Dominicana. Barcellona, Ibiza, Formentera Spagna. Parigi, Francia. Amsterdam, Olanda. Londra, Salisbury, Canterbury, Inghilterra.
grande bel racconto, rappresentata bene la vacanza tipo a jakarta fatta di date, mall e camere da letto. Sono in partenza per Sorong (con tappa obbligatoria a jkt) qualcuno esperto ha qualche dritta su qualche locale o cosa fare a Sorong?
"...e per quanto riguarda viaggiare da solo: SBATTITENE"
@IlMarchese
92 minuti di applausi!!
Mi hai fatto morire dal ridere... back to figa... Come uno squalo tigre eccitato dal sapore del sangue... etc.. mitico! 👍👏
@mickypri said: @IlMarchese free interessato,chiarisci bene altrimenti pensano davvero di andare a trombare in indonesia gratis.
Caro, ma cosa dovrei chiarire? Mi sembra che ho scritto tutto manca solo il numero di telefono della mia amica. In Indonesia chiavi anche gratis ma ci devi lavorare, come ovunque. Le inonesiane sono molto socievoli e piace anche solo passare una serata con te, non è detto che poi tutte finiscano a gambe aperte, non tutte.
@MickeyRourke said:
grande bel racconto, rappresentata bene la vacanza tipo a jakarta fatta di date, mall e camere da letto. Sono in partenza per Sorong (con tappa obbligatoria a jkt) qualcuno esperto ha qualche dritta su qualche locale o cosa fare a Sorong?
Anche a Sorong le tue palle rimbalzano tra le gnocche come a Ping Pong
Appena rientrato da Papua, autorispondo al mio messaggio sopra: a Sorong non c'è un cazzo, non c'è un bar, una discoteca, un cafè, karaoke, spa, centro massaggi, niente di niente...livello gnocca bassissimo etnia simil isole fiji, native australiane. Da utilizzare solo come base di appoggio per aspettare il volo di rientro. Capitolo Raja Ampat: posti mozzafiato, scenari unici, diving unico al mondo....aimè molto costoso (precovid lo era ancora di più). Per il concetto di "paradiso tropicale" con sabbia bianca, palme e mare cristallino però le Filippine restano sempre prime a mio avviso. Raja Ampat la consiglio come frontiera finale per chi ha girato l'Asia in lungo e in largo ed è stufo dei soliti posti e cerca nuove mete incontaminate e lontane dal turismo di massa, restando però a digiuno sessualmente (salvo portarsi fidanzatina, come ho fatto io)
"...e per quanto riguarda viaggiare da solo: SBATTITENE"
@Giovanni@ cercarla a jakarta (o anche in altre città javanesi) è l'ideale, la troverai facilmente. Cifre per portarla al Bali volo aereo a/r sulle 150 euro, qualche cenetta, bevuta ecc 20-30 euro al giorno, poi dipende sempre dove vai mangiare. Hotel non lo conto perchè tanto il costo della camera singola è uguale a quella doppia.
"...e per quanto riguarda viaggiare da solo: SBATTITENE"
Attero a Jakarta che è notte. Venti ore di viaggio, jetlag, intestino irritato, l’autista dell’uber che mi ha sfiancato con la sua conversazione, si fanno sentire. Jakarta è un immenso agglomerato urbano con un piano edilizio che sembra un tetris. Club e locali dove rimediare una scopata sono sparsi per la città, inoltre, il covid ancora circola. Tutto gioca contro di me. Quindi di uscire stanotte non se ne parla. Non mi do per vinto. Mi metto subito all’opera sui social per programmare le chiavate del giorno dopo. Mitraglio alla cieca sulla folla delle fighe online messaggi tipo “Hi Miss Jakarta” o anche il sempreverde acchiappafiga ““How are you? beautiful!” e poi ❤, 🤩 e stronzate assortite. Dopo un minuto, telefono comincia a trillare come un fringuello. Mi arrivano decine di notifiche di risposta. Sembra che tutto il parco gnocche di Jakarta sia online all’una di notte aspettando appuntamenti. Faccio una scrematura dei profili: Via questa, è un bufalo degli acquitrini. Questo c’ha i baffi. Questa non la tromberei nemmeno col cazzo vostro. Questa sono 500 euro. Questa è mia cugina. Avevo spammato alla cieca tre-quattromila messaggi. Alla fine, Fisso una decina appuntamenti per il giorno dopo. Meglio avere un piano b,c,d etc. Nella pole position, entrano Tiny e Martina. Tiny, almeno dalle foto, sembra la più trombabile. Un viso da brava ragazza, di quelle che presenteresti alla mamma. Ma anche Martina non scherza, però è più di quel tipo che tua madre ti direbbe: ma che troia ti porti in casa. Inoltre, io e Tiny stabiliamo un feeling speciale. No, non le mando subito le foto del cazzo come fareste voi. Mi da ufficio informazioni con una serie di dritte dove fare cosa a Jakarta. Io e Tiny ci diamo appuntamento la domenica sera, a cena, al Mall Grand Indonesia, nel centro di Jaka, alle 16! Rispondo che alle 16 io faccio la merenda, va bene per le 20? ma il Mall chiude alle 21 dice lei. Troviamo un compromesso: le 18.30. Con Martina il randevouz e per mezzora più tardi, un aperitivo in un bar sempre in centro. Non avendo il dono dell’ubiquità, domani ci sarà una ragazza a Jakarta che mi odierà dibbrutto. Per tutta la domenica, fino a dieci minuti dall’appuntamento Tiny mi tempesta di messaggi. Perché non è che si fida tanto di me, teme le dia buca. Arrivato al Mall, il gorilla all’ingresso indica un cartello, per entrare è obbligatoria mascherina ffp2. Ovviamente ho portato di tutto: preservativi, lubrificanti, scottex, manette, ma la mascherina ffp2 no. Dall’altra parte del vetro vedo una tipa che assiste la scena, poi se ne va. Ecco, penso, mi sono giocato Tiny e i suoi pompini. Sto per passare al piano B. Con il telefono in mano per chiamare Martina che già mi aveva mandato una decina di messaggi, perché sono già in ritardo, quando appare il popup il nome Tiny sul display. Era corsa a comprarmi la mascherina. Brava Tiny, la davo già per volatilizzata. Mi raggiunge all’ingresso. Timide presentazioni, strette di mano, bacino sulla guancia. Nell’emozione del momento indosso la mascherina al contrario. Solo dopo mezz’ora Tiny me lo farà notare, me la sentivo strana, infatti. E io che davo colpa alle cazzo di mascherine indonesiane. Tiny ha quel viso tipico indonesiano: zigomi che sembra abbia preso dei pugni in faccia, labbra da succhiona, naso a patata, un sorriso luminoso e acceso come un’alba di Sumatra. Porta i capelli lunghissimi sciolti come piacciono a me, castani, con colpi di sole. Lascio andare avanti Tiny per un po', per studiarle il culo. Ora, Tiny è un nome che ti fa venire in mente qualcosa di sottile e piccolo. Il culo di Tiny è tutt’altro. Due belle chiappone paffute, tonde, da schiaffoni amano aperta. Sono lì che mi sfrego le mani quando Tiny si gira e sorride, are you ok? mi fa, sempre con quel sorriso incredibile. Poi mi lascia andare avanti, sento i suoi occhi puntati sul il mio di culo. Una volta finito di studiarci il culo, ci sediamo in questo ristorante di cucina tipica Indonesiana. Il telefono continua a vibrare. Martina è passata dalle intimidazioni agli insulti. Quando presentano il menù non ho la più pallida idea di cosa ordinare. Tiny lo fa per me. Si presenta il cameriere con una serie di portate che sfamerebbero tutta la squadra di calcio giavanese. Io e Tiny parliamo e parliamo. Lei fa la baby-sitter, è madre single di una figlia. Ovviamente è la prima volta che si presenta all’appuntamento con un tipo incontrato sui social. Poi viene il mio turno di parlare di me, e racconto tutta una serie di cazzate.
Dopo cena decidiamo di andare in un locale dove suonano musica dal vivo. Ci accoccoliamo su un divanetto. Suona una band che fa le solite cover rock. Inizio le operazioni di studio per valutare le percentuali di scopata. Le prendo la mano, l’accarezzo il dorso col pollice, poi le metto un braccio intorno ai fianchi, la stringo. Finora tutto bene. Le quotazioni di scopata stanno salendo. L’alcol va in circolo e Tiny inizia a sciogliersi. Nonostante Tiny sia musulmana, l’alcol non le fa schifo. Evidentemente nemmeno il maiale, visto che mi si fa sempre più vicina. Provo a baciarla, ma lei si ritira. Insisto, ma ottengo solo un bacino che daresti a tua sorella. Ahia. A questo punto le percentuali di scopata crollano drasticamente. Sto già pensando a Martina, che probabilmente è più da battaglia. Come se l’avessi evocata. Mi arriva una videochiamata, Martina Jakarta, l’ho memorizzata in rubrica per distinguerla dalle 7-8 Martine della mia vita. Lo so, sono un Martin pescatore. Martina sta lanciando maledizioni. Alla fine, mi sono rotto le palle di ascoltare l’ennesima cover di Brian Adams e il cazzo devo infilarlo da qualche parte. Faccio la mia all-in.
Sussurro nell’orecchio a sventola di Tiny la fatidica: “Do you want to come to my place?”
La risposta è “Where?”
Prima che ci ripensi, voliamo al taxi.
Al mio hotel, faccio appena in tempo a chiudermi dietro la porta di camera, che a Tiny switcha in modalità porca. Parte all’assalto. La mano sul cazzo. Un metro di lingua fiondata in bocca, nemmeno un camaleonte del Madagascar. Se l’avessi fatto io lo chiamerebbero stupro. La cosa quasi mi spaventa. Per prendere tempo dico, e che cazz.. Tiny un secondo che mi faccio una doccia. Devo almeno pisciare. Dopo la doccia, esco dal cesso e trovo Tiny reggiseno e mutande sdraiata sul letto. Tiny, se avesse avuto una bottiglia, una banana, un ombrello o qualsiasi cosa similcazzo, gliela avrei trovata piantata in figa tanto è arrapata e impaziente. Tiny mi srotola l’asciugamano legato alla vita, resta un secondo a studiarmi il cazzo, lo solleva, mi soppesa le palle, un tanto all’etto. Poi divora tutto con un solo boccone. Le spingo la faccia verso di me e sinistri gorgoglii mi fanno capire la sto per strozzare. Prima che l’istinto di conservazione le dica addenta! libero la presa. Lei ancora con la bava alla bocca spalancata, mi guarda. Schiaffeggio questa ingorda a colpi secchi di cazzo bavoso. È che Tiny non riesce a stare senza il cazzo in bocca. Lo vorrebbe ingoiare, digerire e cacare. Poi si sdraia. Spogliami tutta, mi dice. Le tolgo le mutande e la figa è una coltivazione intensiva di pelacci.
Prima di passarci la lingua annuso l’aria che tira. Non è aria di primavera. Atterro sulle tette. Tiny ha le tette grandi, morbide e color marroncino e capezzoli come uvette. Le tette di Tiny sembrano due panettoni. Ho più capezzoli io. Però non potendo succhiarmi i capezzoli, mi accontento di quello che passa il convento e li succhio a Tiny. Ho il cazzo duro e dritto. Pizzami in terra e se mi dai uno schiaffone, giro come una trottola. Tiny lo sente questo tronco dell’amore tra le cosce. Tutto quello che vuole è coltivarlo come un pino in quel fitto bosco pubico. Visto che ancora non glielo sto trapiantando, fa da sé. Lo prende in mano, sta per interrarlo in quella buca profonda. Mi ritiro, dico, e che fai… non ho messo il preservativo. Lei, “Don’t worry. I’m clean”
Se lo avessi ficcato senza cappotto ogni volta che mi sono sentito dire “Don’t worry. I’m clean” mi sarebbe già caduto il cazzo da quel dì. Forse avrei anche qualche centinaio di figli. Più probabile, avrei scritto recensioni dei miei viaggi tra Lourdes, Medjugorje e il santuario di padre Pio.
M’incappuccio. Tiny che nel cervello ha riso bollito sembra quasi offesa, come se la trattassi da troia. Per punizione le faccio assaggiare la cappella, giusto passandola sulle labbra della figa, poi mi ritiro. Vado avanti così fino a che quasi piange. Alla fine, non resisto nemmeno io alla voglia di piantarci il cazzo. Inizio a lavorare di su e giù. Tiny vorrebbe strillare come un macaco crestato del Sulawesi. Si tiene una mano sulla bocca. Prende a sbatacchiare le mani sul materasso. È in preda alle coliche.
La fica di Tiny è tenera e calda e sugosa che sembra bagna cauda. Troppo bagna, però. Mi guardo il cazzo. È diventato tipo quando lo infili nel sugo di pomodoro. Non che l’abbia mai infilato nel sugo di pomodoro, ma immagino che se un giorno mi venisse in mente di farlo, uscirebbe così.
Tutto rosso e gocciolante.
A quel punto mi devo asciugare il pisello con dei fazzoletti. Diventa tutto un operare e tamponare sangue. Mi sento come E.R. - Medici in prima linea.
Dice Tiny che le sue cose dovevano arrivare la prossima settimana. Ti fa schifo, mi fa?
L’ho ficcato in posti peggiori, faccio io.
Alla fine dopo che ha perso qualche litro di sangue, l’emorragia sembra arrestarsi. Cambio posizione. Vista la stazza di Tiny evito di chiavarmela a smorza. Non vorrei piegarmi come uno sgabello. Giro Tiny come un pancake. La cuocio bene anche sull’altro lato. A pecora Tiny offre il suo profilo migliore. Come uno squalo tigre eccitato dal sapore del sangue, vorrei farle sanguinare anche il culo. Le allargo le chiappe, prendo il suo bucio del culo per una sputacchiera. Ci sto quasi piantando il cazzo come una bandiera di guerra. Tiny mi ferma. Non vuole. Il culo no. Non sta bene, ci siamo appena conosciuti. Però mi lascia intendere che potrebbe anche darmelo, però non ha mai provato, ovviamente.
È bello sapere che là fuori esistono ancora ragazze con una solida morale.
Back to fica, allora.
Così girata, tra le chiappe, la figa di Tiny mi si presenta come un musetto rosso con i baffi. Piazzo in quel musetto centimetri di cazzo. La galoppo, manca solo che faccia Hop Hop.
Agguanto Tiny per i capelli e prendo a schiaffeggiarla quel culo che è il mio obiettivo fin da quando l’ho adocchiato al Mall. Nell’albergo penseranno la sto menando. Tiny mi guarda da sopra le spalle con quel faccione sempre allegro. Vorrei sborrarle in faccia e vedere se la smette di sorridere. Però schizzo lava bollente nella di fica di Tiny che nemmeno un’eruzione del Krakatoa. Mi accascio sulla sua schiena
Vado al cesso e sciacquarmi il pisello, quando rientro in camera Tiny è già vestita. Le avevo detto che il giorno dopo avevo il treno presto per Yogyakarta, per fortuna non le viene in mente di dormire da me. Chiamo un taxi. L’accompagno in strada. In attesa del taxi parliamo di come sia stato incredibile il nostro incontro. Facciamo già progetti per il futuro. Le ho sparato tante di quelle balle così convinto quasi ci credo anch’io. Tipo, che sarei tornato dal mio viaggio di lavoro di pochi giorni a Jakarta da Yogya. Ci saremmo rivisti la settimana dopo. Tiny mi dice che avrebbe potuto venire a Yogya a trovarmi, visto che è la sua città di origine, e saremmo ritornati a Jakarta insieme. Sicuro faccio io, sarebbe bellissimo. Ovviamente tutto questo non succederà mai. Se vai pescare le uniche cosa vere, nel cesto delle cazzate assortite che ho regalato a Tiny, ci sono: una che sì partivo Yogyakarta ma come tappa del viaggio senza tornare a Jakarta. Due, ero sì in Indonesia per lavoro, ma non come programmatore software, ma programmatore di scopate. Sale sul Taxi, mi fa ciao ciao. Il suo faccione che mi guarda triste dal finestrino è l’ultimo screenshot di Tiny. Guardo il telefono, ci saranno tipo cento notifiche tra messaggi video chiamate di Martina. Alla fine Martina ha smesso di maledirmi in Inglese e ha preso a iniziato a mandare messaggi in indonesiano. La partenza è all’alba. È ancora mezzanotte, ho il tempo per farmi un’altra chiavata. Messaggio a Martina, la butto sul tragico voglio fare leva sulla sua comprensione. Le mando una cosa tipo cosa tipo “Scusa, Honey, sono stato rapito da una banda di terroristi della Jemaah islamiyah, non potevo risponderti. Ora mi hanno liberato, siamo ancora in tempo per vederci?”
Attendo ancora una risposta da Martina.
Allora descritta la scopata,il nickname Il Marchese non fu più azzeccato!a parte questo,mi sono iscritto a questo forum solo per fare i complimenti a Il Marchese per l'accuratezza e la cultura sopraelevata con cui racconta le sue performances! complimenti davvero!
Ciao, prossimamente vorrei fare un viaggio in Indonesia, ma x reperire gnocca bisogna usare x forza i siti online? Io preferisco di gran lunga il contatto diretto dal vivo, tipo bar a Pattaya, è possibile?
@Max78
in indoensia e' un paese a prevalenza musulmana posti come pattaya non li troverai mai potresti provare bali ma siamo lontani kilometri da pattaya inoltre il pay e' costoso e il free molto difficile....
Tornerò x l'ennesima volta in Thailandia, ho capito che è difficile trovare di meglio, avevo solo voglia di cambiare, ma mi sa che non ne vale la pena, in vacanza amo il bere e le donne rigorosamente pay
@Max78 pattaya e' unica al mondo puoi girare ovunque ma come li non troverai da nessuna parte sopratutto se vai in un paese musulmano siamo lontani luce cmq e un bel posto se vuoi divertimento c'e bali che ha una bella vita notturna ma e' tutta un altra storia come ti ho detto ma il pay costa e in giro non un puttanaio la citta e' decente non ci sono centri massaggio dove puoi scopare ma ci sono moltissimi locali e diciamo che scopate a 40 euro con ragazze decenti non le trovi facilmente forse propio non le trovi...cmq il pay c'e si trova facile nei social e nei locali o disco
@Thegeneral said: @Max78 pattaya e' unica al mondo puoi girare ovunque ma come li non troverai da nessuna parte sopratutto se vai in un paese musulmano siamo lontani luce cmq e un bel posto se vuoi divertimento c'e bali che ha una bella vita notturna ma e' tutta un altra storia come ti ho detto ma il pay costa e in giro non un puttanaio la citta e' decente non ci sono centri massaggio dove puoi scopare ma ci sono moltissimi locali e diciamo che scopate a 40 euro con ragazze decenti non le trovi facilmente forse propio non le trovi...cmq il pay c'e si trova facile nei social e nei locali o disco
un saluto
Anche Bali comunque non è un posto facile per trovare gnocca
Per dare un paramentro di riferimento potrei dire che per quanto riguarda le mie esperienze personali faccio meno fatica a trovare fighe senza pagare in Italia, Svizzera o Germania che non ragazze a pagamento a Bali
Ho detto tutto
ciao angelo su quello che dici non sono molto daccordo ovvero solo in parte forse se stai al sud di bali potrebbe diventare un po difficile anche per la distanza ma se stai a kuta seminyak canguu di pay c'e ne eccome tutta la zona per esempio del mexicola shishi nigh club la stessa denspasar ne e' pieno anche usando tinder o badoo ci saranno freelancer o arrotondatrici che si offriranno a pagamento spesso costoso forse unica differenza e che lo devi un po cercare e non ti saltano adosso come in thialandia e non e' poco siamo propio un altro mondo come ho detto prima ..
per il free discorso cambia allora li si diventa molto difficile....le ragazze di bali sono strastomicate dal costante turismo di massa super arrapato presente quasi tutto anno...
Grazie per le dritte, la prossima volta che faccio una tappa sull'isola ne terrò conto. In ogni caso quando vengo tendo a portarmi già la ragazza dall'Europa
Buona giornata
@Max78 said:
Ciao, prossimamente vorrei fare un viaggio in Indonesia, ma x reperire gnocca bisogna usare x forza i siti online? Io preferisco di gran lunga il contatto diretto dal vivo, tipo bar a Pattaya, è possibile?
L'Indonesia e vasta e un cazzo non ti basta. Ogni regione e città è una storia diversa. Prossimamante posterò diversi post sulle località che ho visitato.
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IlMarchese
14/01/2023 | 17:06
Silver
Attero a Jakarta che è notte. Venti ore di viaggio, jetlag, intestino irritato, l’autista dell’uber che mi ha sfiancato con la sua conversazione, si fanno sentire. Jakarta è un immenso agglomerato urbano con un piano edilizio che sembra un tetris. Club e locali dove rimediare una scopata sono sparsi per la città, inoltre, il covid ancora circola. Tutto gioca contro di me. Quindi di uscire stanotte non se ne parla. Non mi do per vinto. Mi metto subito all’opera sui social per programmare le chiavate del giorno dopo. Mitraglio alla cieca sulla folla delle fighe online messaggi tipo “Hi Miss Jakarta” o anche il sempreverde acchiappafiga ““How are you? beautiful!” e poi ❤, 🤩 e stronzate assortite. Dopo un minuto, telefono comincia a trillare come un fringuello. Mi arrivano decine di notifiche di risposta. Sembra che tutto il parco gnocche di Jakarta sia online all’una di notte aspettando appuntamenti. Faccio una scrematura dei profili: Via questa, è un bufalo degli acquitrini. Questo c’ha i baffi. Questa non la tromberei nemmeno col cazzo vostro. Questa sono 500 euro. Questa è mia cugina. Avevo spammato alla cieca tre-quattromila messaggi. Alla fine, Fisso una decina appuntamenti per il giorno dopo. Meglio avere un piano b,c,d etc. Nella pole position, entrano Tiny e Martina. Tiny, almeno dalle foto, sembra la più trombabile. Un viso da brava ragazza, di quelle che presenteresti alla mamma. Ma anche Martina non scherza, però è più di quel tipo che tua madre ti direbbe: ma che troia ti porti in casa. Inoltre, io e Tiny stabiliamo un feeling speciale. No, non le mando subito le foto del cazzo come fareste voi. Mi da ufficio informazioni con una serie di dritte dove fare cosa a Jakarta. Io e Tiny ci diamo appuntamento la domenica sera, a cena, al Mall Grand Indonesia, nel centro di Jaka, alle 16! Rispondo che alle 16 io faccio la merenda, va bene per le 20? ma il Mall chiude alle 21 dice lei. Troviamo un compromesso: le 18.30. Con Martina il randevouz e per mezzora più tardi, un aperitivo in un bar sempre in centro. Non avendo il dono dell’ubiquità, domani ci sarà una ragazza a Jakarta che mi odierà dibbrutto. Per tutta la domenica, fino a dieci minuti dall’appuntamento Tiny mi tempesta di messaggi. Perché non è che si fida tanto di me, teme le dia buca. Arrivato al Mall, il gorilla all’ingresso indica un cartello, per entrare è obbligatoria mascherina ffp2. Ovviamente ho portato di tutto: preservativi, lubrificanti, scottex, manette, ma la mascherina ffp2 no. Dall’altra parte del vetro vedo una tipa che assiste la scena, poi se ne va. Ecco, penso, mi sono giocato Tiny e i suoi pompini. Sto per passare al piano B. Con il telefono in mano per chiamare Martina che già mi aveva mandato una decina di messaggi, perché sono già in ritardo, quando appare il popup il nome Tiny sul display. Era corsa a comprarmi la mascherina. Brava Tiny, la davo già per volatilizzata. Mi raggiunge all’ingresso. Timide presentazioni, strette di mano, bacino sulla guancia. Nell’emozione del momento indosso la mascherina al contrario. Solo dopo mezz’ora Tiny me lo farà notare, me la sentivo strana, infatti. E io che davo colpa alle cazzo di mascherine indonesiane. Tiny ha quel viso tipico indonesiano: zigomi che sembra abbia preso dei pugni in faccia, labbra da succhiona, naso a patata, un sorriso luminoso e acceso come un’alba di Sumatra. Porta i capelli lunghissimi sciolti come piacciono a me, castani, con colpi di sole. Lascio andare avanti Tiny per un po', per studiarle il culo. Ora, Tiny è un nome che ti fa venire in mente qualcosa di sottile e piccolo. Il culo di Tiny è tutt’altro. Due belle chiappone paffute, tonde, da schiaffoni amano aperta. Sono lì che mi sfrego le mani quando Tiny si gira e sorride, are you ok? mi fa, sempre con quel sorriso incredibile. Poi mi lascia andare avanti, sento i suoi occhi puntati sul il mio di culo. Una volta finito di studiarci il culo, ci sediamo in questo ristorante di cucina tipica Indonesiana. Il telefono continua a vibrare. Martina è passata dalle intimidazioni agli insulti. Quando presentano il menù non ho la più pallida idea di cosa ordinare. Tiny lo fa per me. Si presenta il cameriere con una serie di portate che sfamerebbero tutta la squadra di calcio giavanese. Io e Tiny parliamo e parliamo. Lei fa la baby-sitter, è madre single di una figlia. Ovviamente è la prima volta che si presenta all’appuntamento con un tipo incontrato sui social. Poi viene il mio turno di parlare di me, e racconto tutta una serie di cazzate.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEDopo cena decidiamo di andare in un locale dove suonano musica dal vivo. Ci accoccoliamo su un divanetto. Suona una band che fa le solite cover rock. Inizio le operazioni di studio per valutare le percentuali di scopata. Le prendo la mano, l’accarezzo il dorso col pollice, poi le metto un braccio intorno ai fianchi, la stringo. Finora tutto bene. Le quotazioni di scopata stanno salendo. L’alcol va in circolo e Tiny inizia a sciogliersi. Nonostante Tiny sia musulmana, l’alcol non le fa schifo. Evidentemente nemmeno il maiale, visto che mi si fa sempre più vicina. Provo a baciarla, ma lei si ritira. Insisto, ma ottengo solo un bacino che daresti a tua sorella. Ahia. A questo punto le percentuali di scopata crollano drasticamente. Sto già pensando a Martina, che probabilmente è più da battaglia. Come se l’avessi evocata. Mi arriva una videochiamata, Martina Jakarta, l’ho memorizzata in rubrica per distinguerla dalle 7-8 Martine della mia vita. Lo so, sono un Martin pescatore. Martina sta lanciando maledizioni. Alla fine, mi sono rotto le palle di ascoltare l’ennesima cover di Brian Adams e il cazzo devo infilarlo da qualche parte. Faccio la mia all-in.
Sussurro nell’orecchio a sventola di Tiny la fatidica: “Do you want to come to my place?”
La risposta è “Where?”
Prima che ci ripensi, voliamo al taxi.
Al mio hotel, faccio appena in tempo a chiudermi dietro la porta di camera, che a Tiny switcha in modalità porca. Parte all’assalto. La mano sul cazzo. Un metro di lingua fiondata in bocca, nemmeno un camaleonte del Madagascar. Se l’avessi fatto io lo chiamerebbero stupro. La cosa quasi mi spaventa. Per prendere tempo dico, e che cazz.. Tiny un secondo che mi faccio una doccia. Devo almeno pisciare. Dopo la doccia, esco dal cesso e trovo Tiny reggiseno e mutande sdraiata sul letto. Tiny, se avesse avuto una bottiglia, una banana, un ombrello o qualsiasi cosa similcazzo, gliela avrei trovata piantata in figa tanto è arrapata e impaziente. Tiny mi srotola l’asciugamano legato alla vita, resta un secondo a studiarmi il cazzo, lo solleva, mi soppesa le palle, un tanto all’etto. Poi divora tutto con un solo boccone. Le spingo la faccia verso di me e sinistri gorgoglii mi fanno capire la sto per strozzare. Prima che l’istinto di conservazione le dica addenta! libero la presa. Lei ancora con la bava alla bocca spalancata, mi guarda. Schiaffeggio questa ingorda a colpi secchi di cazzo bavoso. È che Tiny non riesce a stare senza il cazzo in bocca. Lo vorrebbe ingoiare, digerire e cacare. Poi si sdraia. Spogliami tutta, mi dice. Le tolgo le mutande e la figa è una coltivazione intensiva di pelacci.
Prima di passarci la lingua annuso l’aria che tira. Non è aria di primavera. Atterro sulle tette. Tiny ha le tette grandi, morbide e color marroncino e capezzoli come uvette. Le tette di Tiny sembrano due panettoni. Ho più capezzoli io. Però non potendo succhiarmi i capezzoli, mi accontento di quello che passa il convento e li succhio a Tiny. Ho il cazzo duro e dritto. Pizzami in terra e se mi dai uno schiaffone, giro come una trottola. Tiny lo sente questo tronco dell’amore tra le cosce. Tutto quello che vuole è coltivarlo come un pino in quel fitto bosco pubico. Visto che ancora non glielo sto trapiantando, fa da sé. Lo prende in mano, sta per interrarlo in quella buca profonda. Mi ritiro, dico, e che fai… non ho messo il preservativo. Lei, “Don’t worry. I’m clean”
Se lo avessi ficcato senza cappotto ogni volta che mi sono sentito dire “Don’t worry. I’m clean” mi sarebbe già caduto il cazzo da quel dì. Forse avrei anche qualche centinaio di figli. Più probabile, avrei scritto recensioni dei miei viaggi tra Lourdes, Medjugorje e il santuario di padre Pio.
M’incappuccio. Tiny che nel cervello ha riso bollito sembra quasi offesa, come se la trattassi da troia. Per punizione le faccio assaggiare la cappella, giusto passandola sulle labbra della figa, poi mi ritiro. Vado avanti così fino a che quasi piange. Alla fine, non resisto nemmeno io alla voglia di piantarci il cazzo. Inizio a lavorare di su e giù. Tiny vorrebbe strillare come un macaco crestato del Sulawesi. Si tiene una mano sulla bocca. Prende a sbatacchiare le mani sul materasso. È in preda alle coliche.
La fica di Tiny è tenera e calda e sugosa che sembra bagna cauda. Troppo bagna, però. Mi guardo il cazzo. È diventato tipo quando lo infili nel sugo di pomodoro. Non che l’abbia mai infilato nel sugo di pomodoro, ma immagino che se un giorno mi venisse in mente di farlo, uscirebbe così.
Tutto rosso e gocciolante.
A quel punto mi devo asciugare il pisello con dei fazzoletti. Diventa tutto un operare e tamponare sangue. Mi sento come E.R. - Medici in prima linea.
Dice Tiny che le sue cose dovevano arrivare la prossima settimana. Ti fa schifo, mi fa?
L’ho ficcato in posti peggiori, faccio io.
Alla fine dopo che ha perso qualche litro di sangue, l’emorragia sembra arrestarsi. Cambio posizione. Vista la stazza di Tiny evito di chiavarmela a smorza. Non vorrei piegarmi come uno sgabello. Giro Tiny come un pancake. La cuocio bene anche sull’altro lato. A pecora Tiny offre il suo profilo migliore. Come uno squalo tigre eccitato dal sapore del sangue, vorrei farle sanguinare anche il culo. Le allargo le chiappe, prendo il suo bucio del culo per una sputacchiera. Ci sto quasi piantando il cazzo come una bandiera di guerra. Tiny mi ferma. Non vuole. Il culo no. Non sta bene, ci siamo appena conosciuti. Però mi lascia intendere che potrebbe anche darmelo, però non ha mai provato, ovviamente.
È bello sapere che là fuori esistono ancora ragazze con una solida morale.
Back to fica, allora.
Così girata, tra le chiappe, la figa di Tiny mi si presenta come un musetto rosso con i baffi. Piazzo in quel musetto centimetri di cazzo. La galoppo, manca solo che faccia Hop Hop.
Agguanto Tiny per i capelli e prendo a schiaffeggiarla quel culo che è il mio obiettivo fin da quando l’ho adocchiato al Mall. Nell’albergo penseranno la sto menando. Tiny mi guarda da sopra le spalle con quel faccione sempre allegro. Vorrei sborrarle in faccia e vedere se la smette di sorridere. Però schizzo lava bollente nella di fica di Tiny che nemmeno un’eruzione del Krakatoa. Mi accascio sulla sua schiena
Vado al cesso e sciacquarmi il pisello, quando rientro in camera Tiny è già vestita. Le avevo detto che il giorno dopo avevo il treno presto per Yogyakarta, per fortuna non le viene in mente di dormire da me. Chiamo un taxi. L’accompagno in strada. In attesa del taxi parliamo di come sia stato incredibile il nostro incontro. Facciamo già progetti per il futuro. Le ho sparato tante di quelle balle così convinto quasi ci credo anch’io. Tipo, che sarei tornato dal mio viaggio di lavoro di pochi giorni a Jakarta da Yogya. Ci saremmo rivisti la settimana dopo. Tiny mi dice che avrebbe potuto venire a Yogya a trovarmi, visto che è la sua città di origine, e saremmo ritornati a Jakarta insieme. Sicuro faccio io, sarebbe bellissimo. Ovviamente tutto questo non succederà mai. Se vai pescare le uniche cosa vere, nel cesto delle cazzate assortite che ho regalato a Tiny, ci sono: una che sì partivo Yogyakarta ma come tappa del viaggio senza tornare a Jakarta. Due, ero sì in Indonesia per lavoro, ma non come programmatore software, ma programmatore di scopate. Sale sul Taxi, mi fa ciao ciao. Il suo faccione che mi guarda triste dal finestrino è l’ultimo screenshot di Tiny. Guardo il telefono, ci saranno tipo cento notifiche tra messaggi video chiamate di Martina. Alla fine Martina ha smesso di maledirmi in Inglese e ha preso a iniziato a mandare messaggi in indonesiano. La partenza è all’alba. È ancora mezzanotte, ho il tempo per farmi un’altra chiavata. Messaggio a Martina, la butto sul tragico voglio fare leva sulla sua comprensione. Le mando una cosa tipo cosa tipo “Scusa, Honey, sono stato rapito da una banda di terroristi della Jemaah islamiyah, non potevo risponderti. Ora mi hanno liberato, siamo ancora in tempo per vederci?”
Attendo ancora una risposta da Martina.
ElFlaco
14/01/2023 | 21:06
Gold
@IlMarchese
Schiaffeggio questa ingorda a colpi secchi di cazzo bavoso
Sei il mio idolo 😂😂🔝🔝
Il Signore del NRW e del Brasile.
Voi parlate, io scopo. Acapulco Uber Alles
11^ - Non avrai altro dio all'infuori della Gnocca
12^ - Una figa è come un auto: non conta quanti cavalli ha, ma chi c’è dietro al volante
13^ - La migliore scopata è sempre la prossima
14^ - Tanti nemici tanto onore
15^ - Non è tanto chi sono, ma quello che faccio che mi qualifica
16^ - L'Acapulco una scuola di pensiero
17^ - Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete mai quello che io sono ora
18^ - L'FKK come stile di vita
19^ - Chi dice che una cosa è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo
20^ - La figa ha le sue ragioni misteriose che la ragione non conosce
Globe, Zurigo. Palace, Lucerna. History, Basilea. Cleo, Freubad Berna. Oase, Mainhattan, World, Sharks, Francoforte. Paradise, Sakura, Stoccarda. Oasis, Heaven, Sylt, Palmas, Norimberga. Palast, Friburgo. Magnum, Acapulco, Acapulco Gold, Living Room, Dolcevita, Dusseldorf. Samya, Colonia. Artemis, Berlino. Natal, Fortaleza, Recife, Joao Pessoa, Salvador de Bahia, Porto Seguro, Rio de Janeiro, Brasile. Punta Cana, Repubblica Dominicana. Barcellona, Ibiza, Formentera Spagna. Parigi, Francia. Amsterdam, Olanda. Londra, Salisbury, Canterbury, Inghilterra.
Trombamico
14/01/2023 | 21:14
Wrocław
Gold
Ma allora è proprio vero che in Indonesia si chiava rigorosamente aggratisse... 😆😱
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàSempre un piacere leggerti @ilmarchese 👏👏
stunned84
15/01/2023 | 14:44
Colonia | 36-50
Silver
Sono anni che lo dico che un viaggetto in Indo merita 😁
Che non manchino mai fighe e vittorie
MickeyRourke
16/01/2023 | 15:44 26-35
Silver
grande bel racconto, rappresentata bene la vacanza tipo a jakarta fatta di date, mall e camere da letto. Sono in partenza per Sorong (con tappa obbligatoria a jkt) qualcuno esperto ha qualche dritta su qualche locale o cosa fare a Sorong?
"...e per quanto riguarda viaggiare da solo: SBATTITENE"
GioBack
16/01/2023 | 17:35
Barcellona | 36-50
Newbie
Miglior recensione di sempre
AngeloBianco
16/01/2023 | 21:43
Newbie
Anche questa non scherza:
https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/137122/alona-bitch-ovvero-ad-alona-la-figa-non-perdona/
INCONTRA DONNE VOGLIOSEGioBack
17/01/2023 | 08:57
Barcellona | 36-50
Newbie
@AngeloBianco Il Marchese è sempre una sicurezza
TROVA HOSTESS PER CENEmickypri
17/01/2023 | 10:06
Newbie
complimenti,peccato che gli alcolici costano un ira di dio altrimenti ci sarei tornato.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàIlMarchese
20/01/2023 | 15:16
Silver
Grazie @ElFlaco !
INCONTRA DONNE VOGLIOSEGnocca-Manager
20/01/2023 | 17:11 36-50
Silver
@IlMarchese
TROVA HOSTESS PER CENE92 minuti di applausi!!
Mi hai fatto morire dal ridere... back to figa... Come uno squalo tigre eccitato dal sapore del sangue... etc.. mitico! 👍👏
IlMarchese
21/01/2023 | 16:22
Silver
Grazie Trombamico. Sì si trova free e pay. Le meglio gnocche che ho trombato sono state free.
IlMarchese
23/01/2023 | 15:11
Silver
mickypri
24/01/2023 | 09:51
Newbie
@IlMarchese free interessato,chiarisci bene altrimenti pensano davvero di andare a trombare in indonesia gratis.
TROVA HOSTESS PER CENEIlMarchese
27/01/2023 | 18:48
Silver
Caro, ma cosa dovrei chiarire? Mi sembra che ho scritto tutto manca solo il numero di telefono della mia amica. In Indonesia chiavi anche gratis ma ci devi lavorare, come ovunque. Le inonesiane sono molto socievoli e piace anche solo passare una serata con te, non è detto che poi tutte finiscano a gambe aperte, non tutte.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàIlMarchese
03/02/2023 | 14:33
Silver
Anche a Sorong le tue palle rimbalzano tra le gnocche come a Ping Pong
INCONTRA DONNE VOGLIOSEMickeyRourke
05/02/2023 | 18:17 26-35
Silver
Appena rientrato da Papua, autorispondo al mio messaggio sopra: a Sorong non c'è un cazzo, non c'è un bar, una discoteca, un cafè, karaoke, spa, centro massaggi, niente di niente...livello gnocca bassissimo etnia simil isole fiji, native australiane. Da utilizzare solo come base di appoggio per aspettare il volo di rientro. Capitolo Raja Ampat: posti mozzafiato, scenari unici, diving unico al mondo....aimè molto costoso (precovid lo era ancora di più). Per il concetto di "paradiso tropicale" con sabbia bianca, palme e mare cristallino però le Filippine restano sempre prime a mio avviso. Raja Ampat la consiglio come frontiera finale per chi ha girato l'Asia in lungo e in largo ed è stufo dei soliti posti e cerca nuove mete incontaminate e lontane dal turismo di massa, restando però a digiuno sessualmente (salvo portarsi fidanzatina, come ho fatto io)
"...e per quanto riguarda viaggiare da solo: SBATTITENE"
Giovanni@
05/02/2023 | 18:22
Silver
@MickeyRourke bravo!
La fidanzatina di solito la si trova a Jakarta?
Sai dove è melgio cercare e con che cifre per portarla 1 settimana a Bali?
MickeyRourke
05/02/2023 | 20:06 26-35
Silver
@Giovanni@ cercarla a jakarta (o anche in altre città javanesi) è l'ideale, la troverai facilmente. Cifre per portarla al Bali volo aereo a/r sulle 150 euro, qualche cenetta, bevuta ecc 20-30 euro al giorno, poi dipende sempre dove vai mangiare. Hotel non lo conto perchè tanto il costo della camera singola è uguale a quella doppia.
"...e per quanto riguarda viaggiare da solo: SBATTITENE"
Minifallo
06/02/2023 | 21:29
Newbie
bolded text> @IlMarchese said:
Allora descritta la scopata,il nickname Il Marchese non fu più azzeccato!a parte questo,mi sono iscritto a questo forum solo per fare i complimenti a Il Marchese per l'accuratezza e la cultura sopraelevata con cui racconta le sue performances! complimenti davvero!
TROVA HOSTESS PER CENEGiovanni@
07/02/2023 | 01:14
Silver
@MickeyRourke e a lei quanto dai?
Come le trovi a Jakarta? so che è una città immensa.
Di che età le hai trovate per la vacanza romantica?
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàMickeyRourke
07/02/2023 | 16:00 26-35
Silver
@Giovanni@ sinceramente le pago la vacanza e basta...è una tipa che conosco da 7 anni, sennò puoi provare dateinasia o tinder
"...e per quanto riguarda viaggiare da solo: SBATTITENE"
Giovanni@
07/02/2023 | 19:49
Silver
@MickeyRourke ok. E' un caso particolare su cui non posso contare. Thx.
TROVA HOSTESS PER CENEIlMarchese
11/02/2023 | 15:39
Silver
Grazie @Minifallo continua a seguirmi allora e non ti sarai iscritto per niente.
Cisko
20/02/2023 | 12:38
Newbie
Marchese mi fai spaccare
sono alfonse e sono un coglione
Deleterio
26/04/2023 | 10:58
Newbie
Date un nobel a quest’uomo 🤣
TROVA HOSTESS PER CENEmickypri
26/04/2023 | 11:13
Newbie
mi sa che il marchese ha smesso di sognare.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàMax78
26/04/2023 | 14:25
Newbie
Ciao, prossimamente vorrei fare un viaggio in Indonesia, ma x reperire gnocca bisogna usare x forza i siti online? Io preferisco di gran lunga il contatto diretto dal vivo, tipo bar a Pattaya, è possibile?
INCONTRA DONNE VOGLIOSEThegeneral
27/04/2023 | 14:59
Newbie
@Max78
in indoensia e' un paese a prevalenza musulmana posti come pattaya non li troverai mai potresti provare bali ma siamo lontani kilometri da pattaya inoltre il pay e' costoso e il free molto difficile....
un saluto
TROVA HOSTESS PER CENEMax78
27/04/2023 | 16:14
Newbie
Tornerò x l'ennesima volta in Thailandia, ho capito che è difficile trovare di meglio, avevo solo voglia di cambiare, ma mi sa che non ne vale la pena, in vacanza amo il bere e le donne rigorosamente pay
Thegeneral
27/04/2023 | 20:38
Newbie
@Max78 pattaya e' unica al mondo puoi girare ovunque ma come li non troverai da nessuna parte sopratutto se vai in un paese musulmano siamo lontani luce cmq e un bel posto se vuoi divertimento c'e bali che ha una bella vita notturna ma e' tutta un altra storia come ti ho detto ma il pay costa e in giro non un puttanaio la citta e' decente non ci sono centri massaggio dove puoi scopare ma ci sono moltissimi locali e diciamo che scopate a 40 euro con ragazze decenti non le trovi facilmente forse propio non le trovi...cmq il pay c'e si trova facile nei social e nei locali o disco
un saluto
INCONTRA DONNE VOGLIOSEAngeloBianco
27/04/2023 | 22:23
Newbie
Anche Bali comunque non è un posto facile per trovare gnocca
TROVA HOSTESS PER CENEPer dare un paramentro di riferimento potrei dire che per quanto riguarda le mie esperienze personali faccio meno fatica a trovare fighe senza pagare in Italia, Svizzera o Germania che non ragazze a pagamento a Bali
Ho detto tutto
Thegeneral
27/04/2023 | 22:38
Newbie
@AngeloBianco
ciao angelo su quello che dici non sono molto daccordo ovvero solo in parte forse se stai al sud di bali potrebbe diventare un po difficile anche per la distanza ma se stai a kuta seminyak canguu di pay c'e ne eccome tutta la zona per esempio del mexicola shishi nigh club la stessa denspasar ne e' pieno anche usando tinder o badoo ci saranno freelancer o arrotondatrici che si offriranno a pagamento spesso costoso forse unica differenza e che lo devi un po cercare e non ti saltano adosso come in thialandia e non e' poco siamo propio un altro mondo come ho detto prima ..
per il free discorso cambia allora li si diventa molto difficile....le ragazze di bali sono strastomicate dal costante turismo di massa super arrapato presente quasi tutto anno...
Un saluto stammi bene
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàAngeloBianco
28/04/2023 | 10:23
Newbie
Grazie per le dritte, la prossima volta che faccio una tappa sull'isola ne terrò conto. In ogni caso quando vengo tendo a portarmi già la ragazza dall'Europa
INCONTRA DONNE VOGLIOSEBuona giornata
IlMarchese
28/04/2023 | 12:01
Silver
L'Indonesia e vasta e un cazzo non ti basta. Ogni regione e città è una storia diversa. Prossimamante posterò diversi post sulle località che ho visitato.
TROVA HOSTESS PER CENE