Consigli mete vacanza di 6 mesi

Chiedo un consiglio, da febbraio 2023 avrò la possibilità di farmi qualche mese in solitaria,posso permettermi di stare in ferie anche per 6 mesi. Quale paese mi consigliate? Io stavo pensando Cuba,Colombia,Madagascar...che consigli mi danno i veterani?

Hai mai viaggiato in vita tua?...

Questa contro domanda che ti propongo potrebbe sembrare una banalità ma garantisco che non è come sembra.

@daviderusso

Non sono un veterano ma per quanto mi riguarda - tra le tre mete che hai appena proposto - ti consiglierei senza alcun dubbio di visitare la Colombia.

Potresti iniziare da Cartagena, la città colombiana più "facile", per poi spostarti successivamente verso altre mete nel paese - magari più interessanti - come appunto Medellín.

Uno dei tanti vantaggi della Colombia rispetto al Madagascar, è che se nel corso dei sei mesi di vacanza ti venisse voglia di visitare anche Cuba, non dovresti attraversare mezzo mondo in aereo per arrivare a La Habana 😉

@Trombamico, si si certo ho viaggiato spesso anche se negli ultimi 2/3 anni sono stato molto frenato per il discorso "pandemia", ho letto varie recensioni e credo che Antananarivo meriti molto e si possa trovare bella gnocca giovane ad prezzi abbordabili siamo, Cuba c'ero stato anni fA, ma la situazione è decisamente cambiata in peggio.

@daviderusso

Ok. Quindi avendo viaggiato spesso, possibile che non ci sia stato un angolo di mondo che non ti abbia ispirato, quantomeno, fiducia e soprattutto garanzia di un soggiorno tranquillo?
Mi spiego, da ciò che si evince, saresti orientato verso le classiche mete esotiche che... saranno sicuramente belle da visitare, ma solo come turista coccolato e riverito x una 10na di giorni... ma che nella realtà dei fatti vivono una realtà sociale e politica molto dura e difficoltosa, praticamente insostenibile per un occidentale abituato a vivere in un contesto totalmente diverso.
In pratica, la leggerezza con cui indichi determinati posti del mondo lascerebbe travisare che per te, trasferirti in Madagascar piuttosto che a Cuba sarebbe un po' come se ti trasferissi dalla Lombardia alla Basilicata.
Tieni presente che vivere con tutti gli agi a cui sei abituato di routine in Italia, in quei paesi lì ti verrebbe a costare almeno il triplo, a meno di adattarti a vivere in una baracca di paglia e lamiera come la maggioranza dei popoli di quelle nazioni.
Se poi sei così danaroso da poterti permettere uno stile di vita elevato ovunque ok, tuttavia tieni presente che, anche da persona benestante, senza la giusta esperienza in paesi difficili (tipo Cuba) dove non si trova neanche cibo da comprare e gente del posto alla canna del gas vivresti comunque molto male...
Difficile quindi darti un consiglio, così alla leggera, su 4 righe in croce scritte su un forum!
Anche la Colombia, come scrive qualcuno, non offre una realtà di vita così scanzonato come potrebbe sembrare a chi si ferma x qualche settimana. Ci sono problemi di vario genere anche lì e, senza prima essersi fatto le ossa, dubito che sarebbe un gioco da ragazzi permanerci senza contraccolpi.

Per 6 mesi continuati puoi stare in Colombia, o volendo puoi alternare Colombia e Brasile, dove puoi stare al massimo 3 mesi. A Cuba stai al massimo 2 mesi, e poi la situazione adesso pare sia proprio disastrosa come vita perchè manca tutto, in particolare fuori dalla capitale.

@Trombamico Ciao potresti sviluppare più approfondimenti sull'ultima parte dell'ultimo commento, per favore e se ti va.
Sto pensando di prendere un periodo sabbatico e volevo passarlo quasi totalmente nella zona caribeña della colombia, e ere qualche nozione in più oltre alla gnocca mi schiarirebbe le idee.
Grazie se risponderai

Ragazzuoli miei, non me ne vogliate, capisco che "chiedere è lecito" ma sfruttare un account al solo fine di richiedere info e raccattare consigli qua e la siamo bravi tutti eh! 😉
Detto ciò...
Della Colombia non mi reputo un gran conoscitore quindi lascerei la parola a qualche volenteroso che la conosce meglio; tuttavia, se vuoi sapere come la penso, personalmente ci penserei 100 volte prima di decidere di trasferirmi (anche se soltanto x un periodo circoscritto) in un paese sudamericano che campa sostanzialmente di produzione di coca e tutte le lo ciò che ci gira intorno.
Poi vedi tu... ciao!

@Trombamico said:

Della Colombia non mi reputo un gran conoscitore...

...personalmente ci penserei 100 volte prima di decidere di trasferirmi (anche se soltanto x un periodo circoscritto) in un paese sudamericano che campa sostanzialmente di produzione di coca...

Purtroppo, è proprio perché non sei un gran conoscitore della Colombia che ti basi sui classici stereotipi.

Poi, come ripeto sempre, ognuno è libero di pensarla come meglio crede...

Non si tratta banalmente di "pensarla ognuno come meglio crede" ma di realtà oggettiva, riscontrabile su qualunque organo di informazione. Non credo serva aggiungere altro.
Steriotipi?!?...
Tengo a precisare (a titolo esemplificativo) che sino a pochi mesi fa si palesavano parecchi "esperti russofili" dichiarando che in Russia si viveva molto meglio che in Italia e/o resto d'Europa... Potere distorsivo della figa!
Chissà se oggi saranno rimasti della stessa idea 👋

@Trombamico

Scusami, ma di quale organo d'informazione parli?

Io sinceramente, non trovo nessuna fonte internazionale, in grado di affermare che la Colombia campi sostanzialmente di produzione di coca, come dici tu...

Io comunque, mi riferivo ai soliti luoghi comuni sui vari paesi, che secondo me, lasciano sempre e comunque il tempo che trovano nelle diverse discussioni.

Seguendo la tua logica infatti, bisognerebbe evitare la Colombia (anche per periodi circoscritti) perché i colombiani sono tutti narcotrafficanti.

In questo caso, dovremmo forse dare ragione a certi stranieri, che consigliano ai loro connazionali di evitare l'Italia, perché noi italiani siamo tutti mafiosi?

Da parte mia, mi sembra un ragionamento alquanto drastico...

Le informazioni di cui parlo basta non essere pigri (e saper leggere) e se ne trovano eccome; (spoiler...) anche in lingue diverse per chi vorrà gradire.
Ma non è questo il punto...
Da parte mia sembra stia diventando piuttosto una sorta di processo drastico, non esattamente un ragionamento.
I ragionamenti son fatti anche di opinioni (magari controcorrente) ed il sottoscritto ha espresso la propria, senza false insinuazioni sopra menzionate ne tantomeno alcuna pretesa dissuasiva.
Può piacere o non può piacere, ma tale rimane!
Ognuno che legge poi svilupperà una propria idea e deciderà in autonomia cosa vorrà fare e cosa no.
Chiudo qui la presente querelle!
Le contestazioni le accetto ma solo quando mosse da chi è inconfutabilmente competente sulla realtà di un determinato paese, non certo da chi si mostra di parte solo perché "bagnato" da un mero sogno erotico.

@Trombamico said:

Ognuno che legge poi svilupperà una propria idea e deciderà in autonomia cosa vorrà fare e cosa no.

Almeno su questa cosa siamo entrambi d'accordo 👍

Comunque dai, hai ragione, meglio chiuderla qui, altrimenti rischiamo di far annoiare gli utenti...

Continuiamo a parlare di gnocca che è meglio 😁

Prima della Colombia sono molti altri paesi, latinoamericani ed europei, ad essere destinatari dei soldi sporchi dellla coca.
Nel business criminale della coca le fasi della catena del valore piu' redditizie sono rispettivamente la fase del trasporto e poi la fase della commercializzazione nei grandi mercati dai prezzi alti, quelli nordamericano ed europeo, non certo la produzione e la vendita ai canali di trasporto, e la vendita sui mercati locali, che trattengono solo una parte molto piccola del valore generato da questo business criminale.
Nella produzione e vendita ai canali di trasporto verso l'estero prima e' la Bolivia e seconda la Colombia. Nel trasporto e vendita a chi commercializza sui mercati finali nordamericano ed euroepeo (prezzi moltiplicati esponenzialmene rispetto a quelli di produzione e vendita al trasportatore) i canali non sono piu' gestiti dagli ex cartelli colombiani (ormai e' storia di decine di anni fa) ma, in ordine di importanza, dagli ormai famosi cartelli messicani, dai cartelli brasiliani (i piu' importanti e noti sono il PCC - Primero Comando do Capital e il Comando Vermelho) e dai venezuelani del Cartel de los Soles, che poi coincide con i generali del regime di Maduro.
Ma la fase della catena del valore piu' redditizia e' la commercializzazione in America del Nord e in Europa, gestita principalmente dalle varie mafie europee, tra cui spiccano quelle italiane, in particolare la ndrangheta, ma fanno la loro parte anche le varie mafie di paesi dell'Europa centro-orientale, in particolare la mafia russa.
In conclusione in America latina entrano soldi criminali dalla coca prima di tutto in Messico, poi in Brasile, Venezuela, Bolivia, e solo poi in Colombia. E ne entrano molti molti di piu' in Europa che in America latina, e poi in Europa in buona parte vengono lavati in attivita' legali in tutto il continente come in America Latina.

Per turisti e residenti stranieri i gruppi della criminalita' organizzata che gestiscono il business della coca, e della droga in generale, in america Latina come in Europa costituiscono per i turisti e i residenti stranieri un rischio tendente allo zero perche' hanno cose ben piu' redditizie in cui investire il loro tempo. Il rischio sicurezza e' dovuto a piccoli criminali con le pezze al culo, spesso drogati.

Grazie mille @shivalingam non avrei potuto spiegarlo meglio 😉