Cari amici, butto giù qualche riga per raccontarvi il mio viaggio a Bangkok – Chiang Mai e Pattaya (Ottobre 2014). Le informazioni sono inserite all’interno del racconto in modo organico, il tutto è diviso in più parti. Per chi non ha voglia di leggere lunghe storie e anche per non rovinare la narrazione se necessario inseriro’ più tardi in basso il riassunto con i nomi dei locali e i prezzi.
Il ritmo varia, si parte dai primi giorni di calma a Bangkok per arrivare alla frenesia e alle feste di Pattaya. Per motivi personali e professionali non so come e quando potro’ tornare in Thai (spero presto), da oggi quindi limitero’ gli interventi sul forum per dedicarmi a cose urgenti e importanti ma continuero’ a leggervi con piacere. Intanto vi lascio questo documento che spero possa rendere almeno in parte l’idea di cosa significhi per me questo Paese e del perchè, ogni volta, il viaggio sappia farmi vivere emozioni indescrivibili.
L’aereo si posa con delicatezza sulla pista del Suvarnabhumi e dal finestrino scorrono immagini che la memoria rincorre e ritrova nelle precedenti esperienze, come antiche fotografie che ritornano attuali.
Scesi dal veivolo è ormai familiare la passerella che conduce ai nastri trasportatori. La loro cantilena mi risveglia dai pensieri. Incontro cosi’ i primi sguardi curiosi di ragazze indaffarate, i loro lineamenti del viso e le loro figure sottili mi passano davanti agli occhi e strappano il primo sorriso della vacanza.....sono arrivato, finalmente sono in Thailandia.
La stanchezza del volo passa in secondo piano e dopo aver passato i controlli di sicurezza e recuperato la valigia mi dirigo per la prima volta verso la stazione dell’Airport’s Link. Voglio provare qualcosa di nuovo, ho deciso che nella prima parte di vacanza mi spostero’ con i mezzi pubblici, trascinero’ la valigia e rinuncero’ al comfort del taxi, anche la scelta dell’hotel è inusuale, vicino alla State Tower, all’estremità opposta alla vita notturna della Sukhumvit Road, lungo il fiume Chao Phraya che scorre pacifico in una giornata dal cielo grigio e dal calore soffocante. Il tragitto con la valigia sui mezzi si rivela piuttosto faticoso (ancorchè economico) ma mi permette già di assaporare la gentilezza di una giovane guardia a presidio dell’accesso alla BTS e di fare un paio di risate con un’addetta alla sicurezza.
I primi due giorni a Bangkok passano rapidamente, mi concedo qualche lunga passeggiata urbana in quartieri centrali e in zone periferiche. Mi tengo volutamente lontano dalla vita notturna e passo il tempo a gironzolare senza meta e senza programmi tra viuzze amene e imponenti centri commerciali. Lascio che, giorno dopo giorno la città mi accolga, mi guidi e mi ispiri.
E’ un periodo particolare per me, si avvicinano decisioni e cambiamenti importanti ed ho bisogno di qualche giorno per riflettere, da solo, e per trovare forze, stimoli e ispirazione.
L’unica nota “piccante” di questi primi giorni sono i cibi speziati serviti, la sera, al ristorante in riva al fiume, con il tavolo all’aperto che si affaccia sul Chao Phraya, assaggio gusti nuovi ed osservo le barche passare lasciando che le luci della città mi tengano compagnia.
Il cibo piccante, si sa, risveglia lo spirito, e una ragazza carina di un centro massaggi poco distante dall’hotel e a prima vista insospettabile, si offre con una naturalezza e simpatia che sarebbe contronatura riufiutare.
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
Chiusa questa breve parentesi di Bangkok è giunto il momento di recarsi a Chiang Mai. Questo viaggio ha un significato particolare, la prima parte della vacanza ho deciso sin dall’inizio di dedicarla al relax, alla riflessione, all’osservazione. Ho bisogno di ispirarmi e non c’è modo migliore che passeggiare, incontrare persone, circondarsi di piccole cose belle ed autentiche. Verrà il tempo della festa, ora voglio altro.
Prendo la valigia e rifiuto categoricamente l’idea di recarmi a Don Mueang in taxi... troppo facile, troppo comodo... scelgo il peggiore dei trasporti possibili, il più scomodo, il più lento... ma anche quello che più lascerà il segno nella mia memoria.
Trascino il pesante bagaglio fino alla stazione BTS Krung Thon Buri. All’angolo della strada, su una tubatura in metallo, scorgo un messaggio scritto con vernice bianca che tradotto dice: “Smettila di fissare il tuo fottuto telefono e alza la testa”. Sorrido, a volte si ritrova un po’ di saggezza in posti inconsueti.
L’intero trasferimento è un miscuglio sapiente di fatica, sudore e ironia; la fermata alla quale mi dirigo è Bang Sue (let’s go to Bang Sue... ridacchio tra me al ricordo di questa battuta letta non so dove nel mare di internet).
Perchè Bang Sue? Perchè ho scelto, sarà il treno a portarmi a Don Mueang.
La stazione dei treni di Bang Sue ricorda le stazioni minori italiane ma ha un’aria più decadente. E’ divisa in due rami e sembra concepita appositamente per render scomoda la vita a chi ha una valigia.
Sento su di me il peso degli sguardi, un taxista mi chiede perchè vado col treno, avrà pensato che sono pazzo, e forse un po’ ha ragione.
Sono l’unico farang, praticamente nessuno parla inglese, riesco a fatica a trovare la biglietteria giusta e a comprare il biglietto e scopro che la tratta Bang Sue -> Don Mueang costa 3 baht (vi sfido a fare meglio kiniao! :) ) e che passa poco più di un treno ogni ora. Sarà un viaggio lungo, la distanza da percorrere è poca ma non mi aspetto grandi velocità.
Osservo le persone intorno a me e vedo in loro l’altra faccia della città, gente povera, lavoratori e qualche studente. Siamo a pochi Km eppur cosi’ lontani dalle luci della Sukhumvit e dei suoi centri commerciali. Una madre gioca affettuosamente con la sua bambina, un bimbo mi osserva incuriosito come si osserva un alieno, una famiglia condivide un pasto sugli sgabelli malandati della stazione.
La mia presenza qui è un pugno nell’occhio, per un istante provo imbarazzo e mi chiedo se sia giusto o se sia un insulto alla loro povertà il trovarmi qui. Eppure non me lo fanno pesare e mi accolgono con cordialità e con un sorriso sincero, c’è molta dignità nei loro sguardi.
Un piccolo vagone dismesso giace in un angolo, osservo bene, è stato riconvertito e trasformato in libreria per bambini. Qualche bancarella e piccolo negozio fa capolino ai lati dei binari.
Sento un fischio lontano, il treno sta arrivando, è il momento di partire. Il vagone è dignitoso, certo vecchio, ma ben tenuto e pulito. Al suo interno non cerco posto a sedere, la valigia me lo impedisce, faccio il viaggio in piedi ed osservo i miei compagni di viaggio e il paesaggio circostante.
Il treno lentamente riparte e noto che, in assenza di condizionatori, sono stati montati sul tetto dei ventilatori che ruotano ed aiutano a sopravvivere al caldo umido che pervade il convoglio. Passano ogni tanto delle vecchie signore che vendono ghiaccio colorato, frutta secca, acqua. Un piccolo ristoro per i poveri e stanchi viaggiatori che, dopo qualche minuto, crollan uno ad uno e si abbandonano al sonno. Osservo dai finestrini e cio’ che vedo mi colpisce e commuove: distese di baracche costruite sul fango, cumuli di immondizia tra i quali giocano gruppi di bambini. E’ il volto povero di questo paese, quello che il turista non deve vedere.
Dopo qualche fermata ed un viaggio di una lentezza esasperante il treno giunge finalmente a Don Mueang; scendo e l’ingresso in aeroporto mi riporta nell’altro mondo fatto di luci, coffee shops, negozi, frenesia.
Nell’attesa dell’imbarco scorgo un paio di ragazze guardarmi e sorridere, cambian posto e mi si siedon davanti... un invito diretto che preferisco lasciar cadere perchè la mia attenzione è catturata da due personaggi:
-
Una bella ragazza vestita di verde, alta, pelle scura, fisico notevole e sguardo intenso
-
Un ragazzo dall’aria distratta e l’aspetto trasandato ma dallo sguardo vivo e intelligente
La ragazza è davvero bella, i suoi tratti sono tipici di una bellezza dell’Isaan, la vedo osservare con insistenza il cellulare e lanciare qualche occhiata in mia direzione, quasi come se fosse combattuta sul da farsi. Capisco che queste sue esitazioni nascondono qualcosa e decido quindi di non fare alcuna mossa e mi metto a chiaccherare con il ragazzo (a dire il vero è lui a cominciare per primo e io lo seguo con piacere). Scopro che è indonesiano e che fa il lottatore professionista di boxe thailandese, mi mostra orgoglioso le foto delle sue vittorie, di sua moglie e dei figli e mi parla dei suoi sogni e dei suoi progetti
Sono contento di aver scelto di parlare con lui e non con la ragazza. Buona fortuna Boido per i tuoi progetti e per la tua famiglia.
Parallelamente scopro il motivo delle esitazioni della ragazza, stava aspettando il fidanzato farang in aeroporto ed assisto alla classica scena da commedia fatta di occhi dolci, abbracci affettuosi... scene già viste che ormai han poco effetto “romantico” su di me e mi fan piacevolmente sorridere.
Prima di salire sull’aereo devo anche respingere con cordialità e delicatezza le avances di una signora thai (penso sui 35 anni) che ha insistito e voluto una foto insieme. Peccato, non era il mio tipo, fa comunque un misto tra piacere, imbarazzo e fastidio essere l’oggetto di queste avances. Ho usato una telefonata per sfuggire alle sue grinfie.
Finalmente il volo, si parte per Chiang Mai.
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La Nok Air è una buona compagnia, economica ma ben organizzata, tutto si svolge bene, ci offrono anche un piccolo spuntino.
All’aeroporto mi attende il marito della proprietaria della guesthouse nella quale soggiornero’ e mi accompagna gratuitamente all’hotel.
La struttura che mi ospita è fantastica, dall’esterno non sembra ma una volta varcata la soglia tutto cambia. Vengo accolto dalla proprietaria con estrema gentilezza, sento che il mio arrivo è stato preparato con cura, mi invita a lasciarle la valigia e a togliere le scarpe (nel rispetto della tradizione) e, spiegandomi i servizi dell’hotel mi fornisce preziose informazioni sui luoghi di interesse e mi chiede cosa mi piace per colazione. (Thongran’s House, camera superior 1200 baht a notte colazione inclusa). Non è un hotel dove portare una ragazza diversa ogni sera, vedendo che viaggio da solo mi invita a cenare con loro. La camera è arredata con gusto e con dettagli che richiamano la tradizione, tutto è pulitissimo e il bagno è moderno e funzionale, l’unica pecca è che la cassaforte in camera è mal fissata e quindi risulta inutile. C’è anche un bel terrazzino decorato con fiori freschi ed al pianterreno si fa colazione all’aperto, protetti da una tettoia. Se siete disposti a rinunciare a portar ragazze nuove ogni sera vi consiglio caldamente questa guesthouse anche per la sua posizione strategica nel cuore della città, vicino ai mercatini e al tempio Wat Chedi Luang.
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Si è scritto molto su questa città, sia in positivo che in negativo. Ero curioso di osservare di persona e mi aspettavo qualcosa di molto diverso e di più calmo rispetto a Phuket, Bangkok, Pattaya. Le mie aspettative sono state superate dalla realtà in un modo che, in parte è una delusione, in parte invece è una piacevole scoperta, cerchero’ di spiegarmi meglio più avanti.
Si tratta di una città che si sviluppa in estensione, soggiornavo nel centro, nonostante un centro vero e proprio non esista, intendo qui identificare la parte di città interna al quadrilatero delimitato dalle antiche mura. La posizione era favorevole in quanto permetteva di raggiungere a piedi i mercati principali, un importante tempio, Wat Chedi Luang e volendo anche la famosa Loi Kroh Road costellata di baretti e centri massaggi.
I trasporti sono necessari in quanto le distanze da coprire non permettono di girar tutto a piedi, nemmeno a chi, come me, non disdegna qualche lunga passeggiata esplorativa. Da quanto ho capito si hanno sostanzialmente due opzioni (escludendo il taxi classico), i camioncini rossi dal costo di 20 baht, sperando che fosse davvero 20, che seguono tratte lineari in modo simile a quelli di Pattaya, e i tuk tuk coi quali bisogna contrattare ma che vi porteranno esattamente dove volete.
L’unica cosa che i tuk tuk non fanno (fan proprio di tutto, anche proporvi ragazze, orologi, negozi, massaggi, tour guidati ecc.) è salire al tempio Wat Phra That Doi Suthep per via delle forti pendenze che non riescono ad affrontare. Vi porteranno quindi in una stazione di bus dove ad aspettarvi troverete altri camioncini rossi funzionanti in modalità mini bus (vari tour e destinazioni proposte, prezzi dagli 80 baht in su). Questi mini bus non hanno un orario di partenza, semplicemente dovrete sedervi a bordo strada ed aspettare che ci siano abbastanza passeggeri prima di salire e partire. Puo’ esser noioso ma, nel mio caso, è stata l’occasione per conoscere gli altri viaggiatori, tra cui un signore israeliano col quale ho scambiato due chiacchere e che, con un velo di tristezza e rassegnazione e anche autocritica mi ha raccontato la situazione del suo Paese e la difficoltà nell’avere una vita normale in uno scenario di guerra permanente. Ogni anno deve rispondere al richiamo alle armi (mi sembra abbia detto una ventina di giorni all’anno di leva obbligatoria) immaginate cosa significhi e quale impatto abbia sulla vita quotidiana e lavorativa.
Cosa fare a Chiang Mai?
Sicuramente le attrazioni principali sono i templi e le escursioni; escludendo un attimo le escursioni e guardando a quello che interessava a me, ovvero la città, dico che, a mio parere l’offerta è adatta ad un turista in cerca di relax, amante dei templi, dei massaggi, della quiete, dei mercatini. Specialmente adatta per coppie e pensionati, molto meno per il viaggiatore singolo, ancor meno indicata per un GT.
L’atmosfera che si respira è rilassata e pulita, si ha la sensazione che i locali non siano sempre pronti a spremervi come limoni o a fregarvi e in generale i prezzi sono molto bassi per quanto riguarda alloggio, cibo, trasporti. Non mi stupisce quindi che molti pensionati vi si trasferiscano con la compagna Thai.
La parte più fastidiosa ai miei occhi è rappresentata dal turista occidentale tipico che assalta Chiang Mai. E’ l’antitesi del GT, tipicamente un nostalgico dei figli dei fiori, vestito in modo etnico/ecologico/eticamente corretto, alla perenne ricerca della Thailandia di una volta (o di gran fumate di erba e oppio) infesta la città e si veste da finto povero per essere politicamente corretto, mangia rigorosamente vegetariano (e vorrebbe convertirvi) ma è sempre pronto a sfoderare il cellulare della mela.... ci siam capiti insomma, il gran moralizzatore, quello/a che non esiterà a guardarvi male se vi aggirate da solo per la città e che renderà la vostra presenza a Chiang Mai peggiore di quello che potrebbe essere se ci fossero solo thailandesi (invece molto cordiali, simpatici e genuini).
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-Prima di salire al tempio sul monte Doi Suthep una visita al caffé Ristr8to. Ambiente arredato in modo semplice ma originale dove servono un ottimo caffé (varie miscele disponibili) e dei cappuccini decorati dall’artista/barman
-Una visita al tempio Wat Phra That Doi Suthep va assolutamente fatta, uno dei più belli di tutto il Paese. Ho avuto l’occasione di conoscere e dialogare con un giovane monaco buddhista (comunque esperto, in quanto monaco da 8 anni) che, incuriosito dalla mia presenza sul bus mi ha posto alcune domande e mi ha spiegato un po’ la sua scelta di vita, le regole che segue e il suo ruolo nella società Thailandese. Sono incontri fortunati che fanno parte del viaggio e lo rendono ricco e speciale, viaggiare da soli ha svantaggi ma vi pone con più frequenza davanti a queste situazioni che sono vere e proprie occasioni di crescita personale.
-I mercatini del sabato sera e della domenica, immensi, disorientanti e pieni di oggetti e souvenirs, non aspettatevi oggetti autentici, salvo eccezioni si tratta delle solite cose per turisti. Mercatini quindi adatti per acquistare regalini da portare a casa.
-Un salto al Free Bird Café che aiuta con il ricavato i rifugiati del Myanmar. Purtroppo sono passato nel giorno di chiusura e non son riuscito a parlare con la proprietaria, ma l’idea è meritevole e vi segnalo il posto.
-Un trattamento in una delle tante spa... io ho scelto questa: Cheeva Spa (4/2 Hussadisawee Rd, Sriphoom), massaggio serio, no extra, è meglio prenotare ma, nella mia tradizione son piombato senza avvertire ed ho messo in difficoltà la receptionist, sono stati molto carini e mi han trovato un buco libero ed ho potuto fare un massaggio magnifico. Sarete coccolati dai piedi alla testa, vi daranno bevande calde all’arrivo, lavaggio piedi in catino coi fiori, asciugamani caldi, vi chiederanno di indicare in un foglio quale tipo di massaggio terapeutico desiderate, quale pressione, quali zone evitare e dove insistere, al termine di un massaggio fantastico con olio caldo mi è stato offerto un piatto di riso con frutta fresca, una bevanda calda e una bottiglia d’acqua.... che dire, una delle migliori spa mai provate.
-Ottimi i ristoranti provati, nell’area circostante l’hotel, mi spiace non ricordo i nomi, mi infilavo dove mi portava l’ispirazione, ho mangiato benissimo, speso incredibilmente poco rispetto al resto del Paese, i desserts poi.... fantastici!
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Qui vengono le note dolenti, non avevo grandi aspettative da questo punto di vista ma devo dire che la situazione è proprio sfavorevole per il lato GT. Servono guide sapienti e molti giorni per esplorare la nightlife di Chiang Mai perchè tutto è sparpagliato e bisogna conoscere molto bene i posti ed avere tempo per girare. Tutte caratteristiche che, da turista mordi e fuggi in generale non si hanno. Sconsiglio quindi assolutamente ogni velleità gnoccheresca, toglietevela proprio dalla testa, non generate false aspettative nelle vostre menti, in questo modo quel poco che troverete vi soddisferà. Non andateci proprio a Chiang Mai se non avete interessi culturali, se non cercate relax ecc.
Questo non significa che non esista vita notturna o che la gnocca sia assente, di discoteche con freelancers belle ragazze ce ne sono, il problema è che tutto è inserito in un contesto talmente sfavorevole al GT che vi passerà l’ispirazione e la voglia. Troppi turisti “normali” per lanciarsi in scorribande. Baretti semivuoti e piccoli centri massaggi tempestano la Loi Kroh Road che in teoria dovrebbe essere il distretto più piccante della città ma che in pratica è veramente poca cosa se nella mente avete come paragone la Bangla Road, Soi Cowboy, Nana Plaza e non cito nemmeno per non infierire la Walking Street.
Luoghi e locali visitati:
Non ho fatto molti giri per locali, non era lo scopo della visita, la sera prima di partire pero’ ho voluto vedere qualcosa e posso dirvi che, lato gogo, la situazione è pietosa, praticamente c’è un gogo degno di questo nome in città, si chiama Foxy Lady, si trova in una traversa buia della Loi Kroh Road, è un gogo piccolino, niente di speciale, c’eran più clienti che ballerine sul palco (e dico 6 o 7 clienti non 30) niente di che, solo un paio di carine ma....grazie al cielo.... LEI.
Appena l’ho vista l’ho strappata a suon di drinks ad altri due clienti, un asiatico ed un residente farang. Non c’era scelta, mi sono lanciato come uno che nel deserto vede un’oasi, deciso a non farmela scappare, 20 anni, una bomba di sensualità, fisico perfetto, non troppo alta non troppo bassa, viso molto bello, non fatemi andare nei dettagli del sedere e del seno perchè, soprattutto per quest’ultimo, ancora oggi quando ci penso sto male. Provenienza Chiang Rai, nome... non ha importanza. Era il suo compleanno allora le ho proposto long time ma di farmi vedere qualche cosa della vita notturna e festeggiare un po’ insieme prima di rientrare. Ha accettato volentieri (prezzi in linea con i gogo fascia alta di Pattaya quindi non sperate di risparmiare, margine di trattativa nel caso in oggetto era inesistente viste le circostanze e la mancanza di valide alternative e di tempo).
E’ stata comunque la salvezza della mia serata, è stato bellissimo ed incosciente quando, usciti un po’ allegri dal locale siamo saliti sul suo scooter (senza casco) e ci siamo lanciati di notte tra le vie della città. Ho ancora le immagini davanti agli occhi, lei che ad un certo punto butta la testa indietro poggiandola sulla mia spalla, chiude gli occhi, sorride e mi dice che vuole lasciarsi andare e condurre dalla strada, invitandomi a guidarla con la voce. Sarà la giovanile incoscienza, l’alcool in corpo, ma di quel momento ricordo un brivido di paura mista a felicità, un istante di abbandono reciproco, il profumo dei suoi capelli sul mio volto. Sensazioni irripetibili, attimi di felicità.
Fortunatamente non andiamo a schiantarci e raggiungiamo dopo alcune virate tortuose un bar disco di nome Zoe (o Zoe in Yellow), 40/12 Ratvithi Rd T. Sriphum Muang. Era ancora abbastanza presto, il locale era gremito, qualche freelancers seduta ai tavoli, la musica bella, ma nessuno stava ancora ballando in pista. Ordiniamo due drink e qui accade qualcosa di semplice ma eccezionale, qualcosa di magico. Lei mi prende per mano, mi trascina al centro della pista vuota e inizia a ballare fissandomi negli occhi, i suoi passi sono sensuali, alterna occhiate maliziose a sorrisi innocenti, il ritmo della musica accompagna i movimenti del suo corpo, è magnifica, ha perso ogni inibizione, siamo al centro dell’attenzione, sento gli sguardi di decine e decine di persone su di noi, dentro di me il cuore batte a mille, è una lotta tra lo sprofondare nell’imbarazzo razionale e il lasciarmi andare e vivere in pieno il momento. Fortunatamente l’alcool mi aiuta, rilascio i freni e mi abbandono, vivo fino in fondo questi attimi che rimarranno per sempre nella mia memoria. Sembra di esser dentro un film come quelli di Pieraccioni dove la bella emana fascino e danza leggera e felice davanti allo sguardo inebetito del protagonista che pian piano si scioglie e partecipa. Con la lucidità che mi resta ringrazio il destino che mi ha fatto conoscere questo Paese meraviglioso e, in questa serata speciale, mi ha messo davanti ad una vera e propria sorgente di vita e felicità. Io non so ballare, ma nulla ha ormai importanza, ci siamo solo io e lei, al centro della pista, e la musica, e tutto intorno sento pian piano gli spazi riempirsi di altri che prendon coraggio ed iniziano a danzare. Non ho parole, resto sospeso tra l’incredulo e l’immensamente felice e bevo fino in fondo ogni goccia di questa serata indimenticabile.
Il giorno successivo ho il volo di rientro a Bangkok, la signora della guesthouse, visto che ho ridotto il soggiorno perdendo qualche soldo, si offre di pagarmi il taxi per l’aeroporto, ringrazio, mi congedo, e mi preparo ad assaporare nuovamente la vita notturna della capitale.
(continua tra qualche giorno)
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Bel racconto, riguardo Bangkok posso dirti che a proposito di mezzi considerar "cheap", quelli che Zest non toccherebbe con un bastone per capirci, l'autobus e' un'autentica sorpresa. Evitando possibilmente l'orario fra le 5 e le 9 di sera, col traffico bloccato, e' un mezzo veloce ed economicissimo....praticamente di puoi fare anche Bearing Siam con 6 Bath, roba che con lo skytrain son quasi 10 volte tanto. Ciao wolfarang!
Poi aggiungo una mia opinione: Chiang Mai e' bella ma se si cerca qualcosa di ancora più, non so come dire, autentico, tipo l'Asia misteriosa, antica e affascinante che magari anche altri immaginavano da bambini, Chiang Rai e' strepitosa. C'e' poco da vedere ma ha un'atmosfera bellissima....per non parlare poi di Mae Sai e dintorni.
Scrivi bene e sopratutto sai trasmettere le tue emozioni al lettore. Complimenti.
Alla fine però non ho capito se ti è piaciuta o no chiang mai.
In più a quello che hai detto vorrei consigliare a chi si recasse li in cerca di gnocca i soap massage...sopratutto il sayuri...chiedete ai tuc tuc lo conoscono tutti. Conviene andarci appena apre..alle 14 perchè è al completo di ragazze(veramente tante) i prezzi,per 90minuti, sono 1000, 1300 o 1700 a seconda delle ragazze..ottimo trattamento e rapporto qualitá prezzo
Intanto un grazie a tutti per i complimenti. Per il seguito chiedo un po' di pazienza perchè non l'ho ancora scritto, questo finesettimana mi ci metto. ;)
@alelokale è stato un gran piacere sapere che sei venuto apposta e mi son divertito un sacco in tua compagnia, prima o poi bisogna rifarlo!
@Jeff il bus ancora non l'ho provato, tieni presente che sconsiglio a chi ha una valigia grossa questi mezzi alternativi. Questo giro l'ho fatto per provare l'esperienza, è stato bello ma anche faticoso (più ancora della fatica sono le sudate che si fanno). Si puo' fare se si viaggia leggeri o per provare qualcosa di nuovo. Per il risparmio non saprei perchè tanto poi quello che ho risparmiato l'ho speso moltiplicato per X a far festa :))
Per l'aeroporto Don Mueang non ho provato il bus ma penso che prenderlo al terminal della BTS sia l'unica vera alternativa al taxi.
Per il Suvarnabhumi l'Airport's Link non è male, è veloce e comodo, sarà ancora meglio quando riapriranno la linea express. Il solo problema è che tutto dipende dalla fermata BTS alla quale devi scendere, se c'è l'ascensore o la scala mobile tutto ok, se non c'è.... son sudate.
@stefano17 io sono molto contento di essere andato a visitare ChiangMai per tanti motivi, ma non mi sento di consigliarla come unica meta per una vacanza (soprattutto se GT) se partite da soli. Dopo qualche giorno ho preferito rientrare a Bangkok. La vedo più come una tappa, una meta da fare all'interno di qualcosa di più ampio per interesse personale e culturale. Se si hanno 10/15 gg di vacanza, si parte da soli, ed è la prima volta, direi di fare Bangkok/Pattaya o Bangkok/Phuket senza esitazione e di lasciare ChiangMai per esplorazioni successive.
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No ma il bus lo intendo per gli spostamenti quotidiani, non certo per viaggiare/arrivare nella Bangkok centrale.
E' tutto molto random e quindi divertente....c'e' quello con la striscia blu che addirittura e' gratis, capitano quelli coi ventilatori oppure quelli che hanno la musica thai appalla, oppure con tutta la roba buddhista che penzola..insomma fa molto Asia
Quanto a viaggi un po' faticosi lo scorso anno a Febbraio sono andato ad Ayutthaia sempre con il treno, terza classe e valigiazza senza nemmeno il carrello. Quella cacchio di valigia per fortuna non la uso più :'D
@Jeff si' alla fine sono belle esperienze che ti mettono al centro della loro vita quotidiana e permettono di osservare da un punto di vista diverso le cose, a me piacciono, avessi molti giorni a disposizione probabilmente mi lancerei ancor più ad esplorare e sperimentare ma con 15/20gg.... già dopo una settimana il richiamo delle sirene di Pattaya si fa troppo forte :X
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Sono bellissime esperienze e secondo me chiang mai è ancora troppo turistica e non si respira pienamente l'aria thai...cmq è la prima tappa da fare dopo quelle classiche.
io consiglio,se si amano fare escursioni naturalistiche e si vuole respirare aria totalmente thai con tutto quello di bello che ne consegue, di andare a Nan che è anche una bellissima cittá(meglio che con un amico perchè sarete gli unici farang) oppure a mae sariang. Se invece si è interessati a vedere e scoprire la vera thai da un punto di vista sociale consiglio l'isaan...specie Udon thani(dove mi trovo ora prima di andare a chiang mai) tra l'altro a Udon la sera non ci si annoia ma di giorno non si fá niente.
In genere non leggo recensioni della Thailandia, ma qiesto tuo racconto l'ho letto con piacere, in attesa del sequel mi associo ai complimenti dei colleghi.
Io non sono d'accordo con te sul fatto che cm non sia per gt.. Ovvio non e pty o pkt ma è rilassante e le ragazze sono molto meno smaliziate epiu economiche che a sud.. Sara la decima volta che consiglio per avere free lancer di andare red disco ma nessuno ci va
. Non lo dico più e speriamo che la gente si convinca di non andare più a cm o cr cosi quando tornerò la trovero bella e pulita come a giugno..
Grazie Oas..ehm @Ilpoetadeibordelli è da un po' che non ti sentivo, io spesso mi dedico solo alla sezione thai e mi perdo tante cose intorno, ma il tempo a disposizione è quello che è. Mi fan sempre piacere i complimenti di chi sa scrivere poesie e racconti
:)>-
@tony76 capisco che ti piaccia Chiang Mai perchè effettivamente a chi cerca più tranquillità piace sicuramente. Vedi anche che le mie sono considerazioni basate su gusti e preferenze personali. Sul fatto che sia rilassante e che anche li ci sian le ragazze sono d'accordo in pieno, non è che a Chiang Mai non ci siano le disco con freelancers, i massaggi ecc. è solo che sono poche, sparse in giro e manca il clima che c'è a Phuket, Bangkok, Pattaya dove inoltre tutto è a portata di mano.
Io mi sentivo un po' a disagio circondato da turisti normali. La disco che ho visto poi, per quanto carina, non ha nulla a che vedere con posti tipo l'Insomnia.
Sul fatto che le ragazze siano più economiche e meno smaliziate.... la mia del gogo non lo era, in più l'accanita competizione e la mancanza di alternative mi ha obbligato ad agire d'attacco ed ho finito per spendere più che a Pattaya per la serata (tra barfine, drink, lt ecc.). Ovviamente se si ha tempo di girare si troverà a meno, ma in un ottica puramente ed unicamente GT secondo me non ha alcun senso andare soltanto a ChiangMai in vacanza. Opinione personale, tu fai bene ad andarci se ti piace.
@solo l'ho messa giù cosi perchè vorrei che, anche solo in parte, chi legge possa capire che cosa significa lanciarsi da solo in un viaggio in Thai e le occasioni che ci offre se partiamo con il giusto spirito e con la mente aperta. Comunque ti assicuro che c'è poco di romanzato, son tutte cose accadute ed emozioni realmente vissute. Non metto soltanto le foto delle ragazze per ovvie ragioni (sono foto private, non ho il loro consenso, al limite metto quelle pubbliche fatte in disco) e non vado nei dettagli di cosa accade in camera perchè:
"quel che accade in camera resta in camera" ;)
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non mi ha neanche sfiorato il dubbio che le cose che hai raccontato non siano accadute. ho scritto che sembra un racconto romanzato perchè l'hai scritto veramente bene con un certo non so che....
credo che sia giusto che quello che succede in camera ognuno se vuole se lo tenga per se.
@wolfarang hai ragione ognuno prova sentimenti e impressioni differenti in vacanza ma personalmente, in questo momento phuket mi ha stancato per i motivi già
citati
e se non fosse stato per chang mai e chang rai la vacanza di oltre tre settimane a giugno sarebbe stata una delusione...
@tony76 che ti sia piaciuta chiang mai niente da dire anzi è una cosa buona ma di certo non si può consigliare a nessuno che voglia fare un Gt in senso stretto. È vero al red hot puoi trovare una tipa a sera con un rapporto qualitá prezzo buono ma di certo a chiang mai non c'è il divertimento che puoi trovare a pattaya o a
patong.
@wolfarang si hai ragione se vai nei go go a chiang mai spendi più che a pattaya ma
se vai in disco o nei massage spendi meno.
vorrei sapere scrivere come te per raccontare quello che ho passato stanotte a udon ma non credo di riuscirci.
@wolfarang ma l'hai timbrata la tipa alla fine? comunque è vero sti cavolo di hippies mi stanno parecchio sul cazzo, possono vestirsi come gli pare, andare scalzi, ma non capiscono che i thailandesi li vedranno sempre come dei semplici farang (sfigati tra l'altro). uno voleva rifilarmi un libro che parlava di zen, nirvana ecc a 500 bath , io gli ho detto "te ne do massimo 100" s'è incazzato m'ha mandato a fanculo.
"...e per quanto riguarda viaggiare da solo: SBATTITENE"
Ottima recensione non mi trovo d'accordo sui prezzi i quali per me sono risultati più cari , ma evidentemente ci saranno i posti dove si spende meno io girando in lungo in largo non li ho trovati ... cmq sono d'accordissimo con te riguardo l'interfaccia di questa città poco userfriendly rispetto alle più quotate... e logiche più complicate che necessitano tempo , come dici te togliersi dalla testa grandi aspettative sulla nightlife , evita di prendere delle facciate
Ok proseguo con la parte su bangkok. Man mano che ci dirigiamo a Pattaya le foto si faranno più rare perchè l'attenzione volgeva ad altre cose :))
Prima rispondo a @MickeyRourke che, ok non vado nei dettagli di cosa accade in camera, ma ovviamente è li che si è conclusa la serata con la ragazza di Chiang Mai, e non abbiam certo giocato a carte
:-D
;-)
(continua)
Ed è di nuovo Suvarnabhumi. Il volo di rientro l’ho acquistato all’ultimo momento in un computer a gettoni del centro commerciale Kad Suan Kaew di Chiang Mai, ogni moneta da 10 baht 20 minuti di accesso internet, una bambina mi osservava incuriosita navigare rapidamente tra le pagine della compagnia aerea a caccia di biglietti, e ancor più quando, a due minuti dalla fine del tempo a disposizione, finita la moneta in tasca, mi ha visto correre in giro per i negozi a cambiare prima che scadesse la sessione.
Ho scelto Thai Airways, servizio impeccabile, e soprattutto l’aeroporto di arrivo è più comodo e meglio collegato di Don Mueang.
Prendo ancora una volta l’efficiente Airport’s Link e sulle scale mobili vedo un signore anziano accompagnato da una bellissima signora thai di almeno 20 anni più giovane di lui e penso ... che Paese straordinario, anche io da anziano, se ne avro’ le possibilità economiche e finche la salute mi regge, voglio fregarmene dei giudizi della gente e godermi la compagnia di una bella donna giovane.
Lungo il tragitto in BTS incontro un gruppo di turisti italiani disorientati e li aiuto come posso a trovare la fermata, questa volta sono deciso a lanciarmi nel cuore della Bangkok dell’eccesso e della festa, scendo a Nana. Il mio hotel si trova molto vicino al Nana Plaza Entertainement Complex, a quattro passi dai cari gogobar. Grazie al mio grande senso dell’orientamento, che altri compagni hanno potuto apprezzare a Pattaya :)) scendo ovviamente dall’altra parte della strada rispetto a dove devo andare, tirandomi dietro la sempre più pesante valigia, ormai carica anche degli acquisti fatti a Chiang Mai. Non è certo la prima volta che scendo a Nana ma la sera, con tutte le luci, la gente, le bancarelle, faccio sempre molta fatica ad orientarmi e mi capita spesso di fare qualche passo nella direzione opposta a quella dove devo andare. Anche smarrire la strada ha il suo perchè, passo infatti davanti ad una soi che ha qualcosa di familiare.... guardo bene... aspetta...ma si’ è Soi 7/1 quella dei massaggi e del Dr. BJ’s Nuru!
Lascio perdere l’hotel per un attimo e, valigia al traino mi infilo nella via deciso ad andare a salutare @sexybangkok. Nella via scorgo anche altri centri massaggi e un paio di belle ragazze sedute fuori mi invitano ad entrare, rifiuto cordialmente e mi dirigo al Dr.BJ Nuru. I locali sono due, ai lati opposti della soi, ed ognuno ha la sua specialità, io sono più interessato a provare il famoso massaggio Nuru ma da quanto ho capito molte delle ragazze lavorano alternativamente in entrambi i locali.
Vengo accolto dalle sue ragazze in modo molto simpatico e amichevole, chiedo dell’Italian boss ma scopro che è in pausa per cena, mi invitano ad attenderlo ma preferisco congedarmi e rinviare la visita al giorno successivo, saluto e torno col mio valigione sulla Sukhumvit Road, tira tira, suda suda mi stufo, qualcosa scatta in me e dico.... basta! E’ arrivato il momento di smettere i panni del viaggiatore/esploratore trascina valigia e di rivestire quelli più confortevoli del GT per caso.
Interpello il primo tuktuk fermo a bordo strada e gli chiedo di portarmi in hotel, è sera, ora di cena, la via è come al solito un lungo serpente di auto, traffico caotico, veicoli che sbucano da ogni viuzza, il mio hotel dista poche centinaia di metri ma è dall’altra parte della strada; tra me penso che raggiungerlo in tuktuk non sarà cosi semplice.
Qui entra in gioco la spregiudicatezza dei guidatori di tuktuk, mai sottovalutarli, sono capaci di sorprendervi, anzichè procedere normalmente fino al raccordo successivo e svoltare questo pazzo ingrana la retromarcia e si lancia contromano sulla Sukhumvit, attimi di paura quando un paio di veicoli ci sfiorano, il tuktuk giunge ad un incrocio e svolta a sinistra in una piccola via (mi sembra soi3/1). Bancarelle a sinistra e a destra, gente ovunque, si lancia senza paura e vedo la gente schivare il mezzo all’ultimo istante. Anche qui ho pensato....adesso prendiam sotto qualcuno, sembrava di rivivere la scena delle Comiche.
:))
Finalmente giungiamo in hotel. Sistemo velocemente la roba e son subito pronto per andare a cenare e per infilarmi nei gogo di Nana Plaza. Ero un po’ stanco dalla serata a Chiang Mai (dormito niente) quindi mi riprometto di tornare al Nuru il giorno successivo e mi faccio un bel giro al Rainbow 4.
Come sempre molte ragazze, un paio molto carine, ma quando sento che son stanco non ha senso barfinare, passo la serata cosi’, a bere, divertirmi con una, senza pero’ portarla via. Voglio dormire bene, da solo, e riposarmi per il giorno successivo perchè ho in mente un bel posto da visitare e da segnalarvi.
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
Colazione abbondante la mattina, sveglia sul presto (presto si fa per dire saran state le 9), giro mattutino al Terminal 21 e all’MBK a caccia di regalini per amici e colleghi. Sono due centri commerciali che vi consiglio di visitare, il Terminal 21 è molto originale, ogni piano richiama un’ambientazione specifica ed è pieno di piccoli negozi alla moda. Il mio preferito resta comunque l’MBK perchè mi piace perdermi tra gli infiniti stand, osservare la miriade di oggetti, vestiti, cellulari, raccogliere i sorrisi delle commesse (alcune davvero belle), potrei passare ore ed ore li dentro senza annoiarmi.
Terminato lo shopping voglio visitare uno dei musei di arte contemporanea più belli ma anche poco conosciuti. Il MOCA – Museum of Contemporary Art Bangkok.
Si trova di fronte alla Kasetsart University, vicino all’ospedale Vibhavadi, vi dico già che pochi taxisti lo conoscono. Pensavo di fare una cosa intelligente recandomi alla fermata MoChit (quella per il weekend market Chatuchak) per poi cambiare e prendere un taxi, ma non uno dei taxisti interpellati sapeva andarci o ha voluto provare. Solo un simpatico guidatore di mototaxi si è offerto di portarmi e, dopo un paio di telefonate ai suoi amici per chiedere il percorso siam partiti alla ricerca di questo MOCA.
Niente da fare, non è riuscito a trovarlo allora mi son fatto scaricare all’ingresso dell’ospedale Vibhavadi ed ho proseguito a piedi. Una quindicina di minuti sotto il sole, tra cantieri e vie poco pedonali mi han comunque permesso di capire almeno in piccola parte cosa significa lavorare in un cantiere edile in pieno giorno a Bangkok, ho visto gli operai faticare coperti dalla testa ai piedi per proteggersi dal calore e dalla polvere, a loro va tutto il mio rispetto perchè ogni volta che entriamo in un palazzo nuovo, ogni volta che ammiriamo le infrastrutture di questa città immensa ed in rapido mutamento, dimentichiamo il lavoro che c’è dietro e il sacrificio umano che ogni grande opera richiede.
Giungo finalmente al MOCA
L’edificio dall’esterno è imponente, l’interno è moderno e gli ambienti sono arredati con estrema attenzione, una bottiglia d’acqua fresca è inclusa nel biglietto d’ingresso (180 baht). Il museo è poco visitato, quel giorno ci saran stati non più di dieci visitatori (giovani ragazze farang sole in prevalenza, quindi chi vuole puo’ anche tentare approcci) questo vi permetterà di godervi in quasi assoluta solitudine le magnifiche opere. Ogni sala è presidiata da una o due guardie/hostess e un sottofondo di musica classica vi accompagnerà per tutta la visita, aiutando a creare una cesura tra l’esterno e l’ambiente interno. Sarete immersi in un luogo senza tempo, dal design moderno, distanti anni luce dal caos, dal traffico, circondati da opere d’arte bellissime, cullati da una musica soave. Anche senza essere dei gran esperti d’arte (io non lo sono) se apprezzate le cose belle non potete assolutamente lasciarvi scappare questa perla rara, prima che stormi di turisti lo scoprano e lo assaltino.
Non era consentito ovunque fare fotografie ma ho tolto il flash e son riuscito a strappare qualche scatto.
Ogni sala è divisa secondo tematiche, l’opera della penultima foto ad esempio è inserita in una stanza completamente in legno, disegnata secondo la tradizione, l’ingresso stesso alla sala presenta il caratteristico gradino che serve a tenere lontani gli spiriti maligni (striscianti), già osservato nella casa di Jim Thompson.
In un’altra sala si passa attraverso un tunnel completamente buio dal soffitto stellato che è sia punto di passaggio e cesura con la parte successiva che opera d’arte a sè stante.
Guardate poi l’attenzione nella concezione degli ambienti, con le finestre poste in modo che i raggi di sole illuminino l’opera:
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
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wolfarang
30/10/2014 | 20:00
Silver
Cari amici, butto giù qualche riga per raccontarvi il mio viaggio a Bangkok – Chiang Mai e Pattaya (Ottobre 2014). Le informazioni sono inserite all’interno del racconto in modo organico, il tutto è diviso in più parti. Per chi non ha voglia di leggere lunghe storie e anche per non rovinare la narrazione se necessario inseriro’ più tardi in basso il riassunto con i nomi dei locali e i prezzi.
Il ritmo varia, si parte dai primi giorni di calma a Bangkok per arrivare alla frenesia e alle feste di Pattaya. Per motivi personali e professionali non so come e quando potro’ tornare in Thai (spero presto), da oggi quindi limitero’ gli interventi sul forum per dedicarmi a cose urgenti e importanti ma continuero’ a leggervi con piacere. Intanto vi lascio questo documento che spero possa rendere almeno in parte l’idea di cosa significhi per me questo Paese e del perchè, ogni volta, il viaggio sappia farmi vivere emozioni indescrivibili.
L’aereo si posa con delicatezza sulla pista del Suvarnabhumi e dal finestrino scorrono immagini che la memoria rincorre e ritrova nelle precedenti esperienze, come antiche fotografie che ritornano attuali.
Scesi dal veivolo è ormai familiare la passerella che conduce ai nastri trasportatori. La loro cantilena mi risveglia dai pensieri. Incontro cosi’ i primi sguardi curiosi di ragazze indaffarate, i loro lineamenti del viso e le loro figure sottili mi passano davanti agli occhi e strappano il primo sorriso della vacanza.....sono arrivato, finalmente sono in Thailandia.
La stanchezza del volo passa in secondo piano e dopo aver passato i controlli di sicurezza e recuperato la valigia mi dirigo per la prima volta verso la stazione dell’Airport’s Link. Voglio provare qualcosa di nuovo, ho deciso che nella prima parte di vacanza mi spostero’ con i mezzi pubblici, trascinero’ la valigia e rinuncero’ al comfort del taxi, anche la scelta dell’hotel è inusuale, vicino alla State Tower, all’estremità opposta alla vita notturna della Sukhumvit Road, lungo il fiume Chao Phraya che scorre pacifico in una giornata dal cielo grigio e dal calore soffocante. Il tragitto con la valigia sui mezzi si rivela piuttosto faticoso (ancorchè economico) ma mi permette già di assaporare la gentilezza di una giovane guardia a presidio dell’accesso alla BTS e di fare un paio di risate con un’addetta alla sicurezza.
I primi due giorni a Bangkok passano rapidamente, mi concedo qualche lunga passeggiata urbana in quartieri centrali e in zone periferiche. Mi tengo volutamente lontano dalla vita notturna e passo il tempo a gironzolare senza meta e senza programmi tra viuzze amene e imponenti centri commerciali. Lascio che, giorno dopo giorno la città mi accolga, mi guidi e mi ispiri.
E’ un periodo particolare per me, si avvicinano decisioni e cambiamenti importanti ed ho bisogno di qualche giorno per riflettere, da solo, e per trovare forze, stimoli e ispirazione.
L’unica nota “piccante” di questi primi giorni sono i cibi speziati serviti, la sera, al ristorante in riva al fiume, con il tavolo all’aperto che si affaccia sul Chao Phraya, assaggio gusti nuovi ed osservo le barche passare lasciando che le luci della città mi tengano compagnia.
Il cibo piccante, si sa, risveglia lo spirito, e una ragazza carina di un centro massaggi poco distante dall’hotel e a prima vista insospettabile, si offre con una naturalezza e simpatia che sarebbe contronatura riufiutare.
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
wolfarang
30/10/2014 | 20:07
Silver
Chiusa questa breve parentesi di Bangkok è giunto il momento di recarsi a Chiang Mai. Questo viaggio ha un significato particolare, la prima parte della vacanza ho deciso sin dall’inizio di dedicarla al relax, alla riflessione, all’osservazione. Ho bisogno di ispirarmi e non c’è modo migliore che passeggiare, incontrare persone, circondarsi di piccole cose belle ed autentiche. Verrà il tempo della festa, ora voglio altro.
Prendo la valigia e rifiuto categoricamente l’idea di recarmi a Don Mueang in taxi... troppo facile, troppo comodo... scelgo il peggiore dei trasporti possibili, il più scomodo, il più lento... ma anche quello che più lascerà il segno nella mia memoria.
Trascino il pesante bagaglio fino alla stazione BTS Krung Thon Buri. All’angolo della strada, su una tubatura in metallo, scorgo un messaggio scritto con vernice bianca che tradotto dice: “Smettila di fissare il tuo fottuto telefono e alza la testa”. Sorrido, a volte si ritrova un po’ di saggezza in posti inconsueti.
L’intero trasferimento è un miscuglio sapiente di fatica, sudore e ironia; la fermata alla quale mi dirigo è Bang Sue (let’s go to Bang Sue... ridacchio tra me al ricordo di questa battuta letta non so dove nel mare di internet).
Perchè Bang Sue? Perchè ho scelto, sarà il treno a portarmi a Don Mueang.
La stazione dei treni di Bang Sue ricorda le stazioni minori italiane ma ha un’aria più decadente. E’ divisa in due rami e sembra concepita appositamente per render scomoda la vita a chi ha una valigia.
Sento su di me il peso degli sguardi, un taxista mi chiede perchè vado col treno, avrà pensato che sono pazzo, e forse un po’ ha ragione.
Sono l’unico farang, praticamente nessuno parla inglese, riesco a fatica a trovare la biglietteria giusta e a comprare il biglietto e scopro che la tratta Bang Sue -> Don Mueang costa 3 baht (vi sfido a fare meglio kiniao! :) ) e che passa poco più di un treno ogni ora. Sarà un viaggio lungo, la distanza da percorrere è poca ma non mi aspetto grandi velocità.
Osservo le persone intorno a me e vedo in loro l’altra faccia della città, gente povera, lavoratori e qualche studente. Siamo a pochi Km eppur cosi’ lontani dalle luci della Sukhumvit e dei suoi centri commerciali. Una madre gioca affettuosamente con la sua bambina, un bimbo mi osserva incuriosito come si osserva un alieno, una famiglia condivide un pasto sugli sgabelli malandati della stazione.
La mia presenza qui è un pugno nell’occhio, per un istante provo imbarazzo e mi chiedo se sia giusto o se sia un insulto alla loro povertà il trovarmi qui. Eppure non me lo fanno pesare e mi accolgono con cordialità e con un sorriso sincero, c’è molta dignità nei loro sguardi.
Un piccolo vagone dismesso giace in un angolo, osservo bene, è stato riconvertito e trasformato in libreria per bambini. Qualche bancarella e piccolo negozio fa capolino ai lati dei binari.
Sento un fischio lontano, il treno sta arrivando, è il momento di partire. Il vagone è dignitoso, certo vecchio, ma ben tenuto e pulito. Al suo interno non cerco posto a sedere, la valigia me lo impedisce, faccio il viaggio in piedi ed osservo i miei compagni di viaggio e il paesaggio circostante.
Il treno lentamente riparte e noto che, in assenza di condizionatori, sono stati montati sul tetto dei ventilatori che ruotano ed aiutano a sopravvivere al caldo umido che pervade il convoglio. Passano ogni tanto delle vecchie signore che vendono ghiaccio colorato, frutta secca, acqua. Un piccolo ristoro per i poveri e stanchi viaggiatori che, dopo qualche minuto, crollan uno ad uno e si abbandonano al sonno. Osservo dai finestrini e cio’ che vedo mi colpisce e commuove: distese di baracche costruite sul fango, cumuli di immondizia tra i quali giocano gruppi di bambini. E’ il volto povero di questo paese, quello che il turista non deve vedere.
Dopo qualche fermata ed un viaggio di una lentezza esasperante il treno giunge finalmente a Don Mueang; scendo e l’ingresso in aeroporto mi riporta nell’altro mondo fatto di luci, coffee shops, negozi, frenesia.
Nell’attesa dell’imbarco scorgo un paio di ragazze guardarmi e sorridere, cambian posto e mi si siedon davanti... un invito diretto che preferisco lasciar cadere perchè la mia attenzione è catturata da due personaggi:
-
Una bella ragazza vestita di verde, alta, pelle scura, fisico notevole e sguardo intenso
-
Un ragazzo dall’aria distratta e l’aspetto trasandato ma dallo sguardo vivo e intelligente
La ragazza è davvero bella, i suoi tratti sono tipici di una bellezza dell’Isaan, la vedo osservare con insistenza il cellulare e lanciare qualche occhiata in mia direzione, quasi come se fosse combattuta sul da farsi. Capisco che queste sue esitazioni nascondono qualcosa e decido quindi di non fare alcuna mossa e mi metto a chiaccherare con il ragazzo (a dire il vero è lui a cominciare per primo e io lo seguo con piacere). Scopro che è indonesiano e che fa il lottatore professionista di boxe thailandese, mi mostra orgoglioso le foto delle sue vittorie, di sua moglie e dei figli e mi parla dei suoi sogni e dei suoi progetti
Sono contento di aver scelto di parlare con lui e non con la ragazza. Buona fortuna Boido per i tuoi progetti e per la tua famiglia.
Parallelamente scopro il motivo delle esitazioni della ragazza, stava aspettando il fidanzato farang in aeroporto ed assisto alla classica scena da commedia fatta di occhi dolci, abbracci affettuosi... scene già viste che ormai han poco effetto “romantico” su di me e mi fan piacevolmente sorridere.
Prima di salire sull’aereo devo anche respingere con cordialità e delicatezza le avances di una signora thai (penso sui 35 anni) che ha insistito e voluto una foto insieme. Peccato, non era il mio tipo, fa comunque un misto tra piacere, imbarazzo e fastidio essere l’oggetto di queste avances. Ho usato una telefonata per sfuggire alle sue grinfie.
Finalmente il volo, si parte per Chiang Mai.
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
wolfarang
30/10/2014 | 20:12
Silver
La Nok Air è una buona compagnia, economica ma ben organizzata, tutto si svolge bene, ci offrono anche un piccolo spuntino.
All’aeroporto mi attende il marito della proprietaria della guesthouse nella quale soggiornero’ e mi accompagna gratuitamente all’hotel.
La struttura che mi ospita è fantastica, dall’esterno non sembra ma una volta varcata la soglia tutto cambia. Vengo accolto dalla proprietaria con estrema gentilezza, sento che il mio arrivo è stato preparato con cura, mi invita a lasciarle la valigia e a togliere le scarpe (nel rispetto della tradizione) e, spiegandomi i servizi dell’hotel mi fornisce preziose informazioni sui luoghi di interesse e mi chiede cosa mi piace per colazione. (Thongran’s House, camera superior 1200 baht a notte colazione inclusa). Non è un hotel dove portare una ragazza diversa ogni sera, vedendo che viaggio da solo mi invita a cenare con loro. La camera è arredata con gusto e con dettagli che richiamano la tradizione, tutto è pulitissimo e il bagno è moderno e funzionale, l’unica pecca è che la cassaforte in camera è mal fissata e quindi risulta inutile. C’è anche un bel terrazzino decorato con fiori freschi ed al pianterreno si fa colazione all’aperto, protetti da una tettoia. Se siete disposti a rinunciare a portar ragazze nuove ogni sera vi consiglio caldamente questa guesthouse anche per la sua posizione strategica nel cuore della città, vicino ai mercatini e al tempio Wat Chedi Luang.
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
wolfarang
30/10/2014 | 20:17
Silver
Chiang Mai
Si è scritto molto su questa città, sia in positivo che in negativo. Ero curioso di osservare di persona e mi aspettavo qualcosa di molto diverso e di più calmo rispetto a Phuket, Bangkok, Pattaya. Le mie aspettative sono state superate dalla realtà in un modo che, in parte è una delusione, in parte invece è una piacevole scoperta, cerchero’ di spiegarmi meglio più avanti.
Si tratta di una città che si sviluppa in estensione, soggiornavo nel centro, nonostante un centro vero e proprio non esista, intendo qui identificare la parte di città interna al quadrilatero delimitato dalle antiche mura. La posizione era favorevole in quanto permetteva di raggiungere a piedi i mercati principali, un importante tempio, Wat Chedi Luang e volendo anche la famosa Loi Kroh Road costellata di baretti e centri massaggi.
I trasporti sono necessari in quanto le distanze da coprire non permettono di girar tutto a piedi, nemmeno a chi, come me, non disdegna qualche lunga passeggiata esplorativa. Da quanto ho capito si hanno sostanzialmente due opzioni (escludendo il taxi classico), i camioncini rossi dal costo di 20 baht, sperando che fosse davvero 20, che seguono tratte lineari in modo simile a quelli di Pattaya, e i tuk tuk coi quali bisogna contrattare ma che vi porteranno esattamente dove volete.
L’unica cosa che i tuk tuk non fanno (fan proprio di tutto, anche proporvi ragazze, orologi, negozi, massaggi, tour guidati ecc.) è salire al tempio Wat Phra That Doi Suthep per via delle forti pendenze che non riescono ad affrontare. Vi porteranno quindi in una stazione di bus dove ad aspettarvi troverete altri camioncini rossi funzionanti in modalità mini bus (vari tour e destinazioni proposte, prezzi dagli 80 baht in su). Questi mini bus non hanno un orario di partenza, semplicemente dovrete sedervi a bordo strada ed aspettare che ci siano abbastanza passeggeri prima di salire e partire. Puo’ esser noioso ma, nel mio caso, è stata l’occasione per conoscere gli altri viaggiatori, tra cui un signore israeliano col quale ho scambiato due chiacchere e che, con un velo di tristezza e rassegnazione e anche autocritica mi ha raccontato la situazione del suo Paese e la difficoltà nell’avere una vita normale in uno scenario di guerra permanente. Ogni anno deve rispondere al richiamo alle armi (mi sembra abbia detto una ventina di giorni all’anno di leva obbligatoria) immaginate cosa significhi e quale impatto abbia sulla vita quotidiana e lavorativa.
Cosa fare a Chiang Mai?
Sicuramente le attrazioni principali sono i templi e le escursioni; escludendo un attimo le escursioni e guardando a quello che interessava a me, ovvero la città, dico che, a mio parere l’offerta è adatta ad un turista in cerca di relax, amante dei templi, dei massaggi, della quiete, dei mercatini. Specialmente adatta per coppie e pensionati, molto meno per il viaggiatore singolo, ancor meno indicata per un GT.
L’atmosfera che si respira è rilassata e pulita, si ha la sensazione che i locali non siano sempre pronti a spremervi come limoni o a fregarvi e in generale i prezzi sono molto bassi per quanto riguarda alloggio, cibo, trasporti. Non mi stupisce quindi che molti pensionati vi si trasferiscano con la compagna Thai.
La parte più fastidiosa ai miei occhi è rappresentata dal turista occidentale tipico che assalta Chiang Mai. E’ l’antitesi del GT, tipicamente un nostalgico dei figli dei fiori, vestito in modo etnico/ecologico/eticamente corretto, alla perenne ricerca della Thailandia di una volta (o di gran fumate di erba e oppio) infesta la città e si veste da finto povero per essere politicamente corretto, mangia rigorosamente vegetariano (e vorrebbe convertirvi) ma è sempre pronto a sfoderare il cellulare della mela.... ci siam capiti insomma, il gran moralizzatore, quello/a che non esiterà a guardarvi male se vi aggirate da solo per la città e che renderà la vostra presenza a Chiang Mai peggiore di quello che potrebbe essere se ci fossero solo thailandesi (invece molto cordiali, simpatici e genuini).
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
wolfarang
30/10/2014 | 20:20
Silver
Cosa consiglio:
-Prima di salire al tempio sul monte Doi Suthep una visita al caffé Ristr8to. Ambiente arredato in modo semplice ma originale dove servono un ottimo caffé (varie miscele disponibili) e dei cappuccini decorati dall’artista/barman
-Una visita al tempio Wat Phra That Doi Suthep va assolutamente fatta, uno dei più belli di tutto il Paese. Ho avuto l’occasione di conoscere e dialogare con un giovane monaco buddhista (comunque esperto, in quanto monaco da 8 anni) che, incuriosito dalla mia presenza sul bus mi ha posto alcune domande e mi ha spiegato un po’ la sua scelta di vita, le regole che segue e il suo ruolo nella società Thailandese. Sono incontri fortunati che fanno parte del viaggio e lo rendono ricco e speciale, viaggiare da soli ha svantaggi ma vi pone con più frequenza davanti a queste situazioni che sono vere e proprie occasioni di crescita personale.
-I mercatini del sabato sera e della domenica, immensi, disorientanti e pieni di oggetti e souvenirs, non aspettatevi oggetti autentici, salvo eccezioni si tratta delle solite cose per turisti. Mercatini quindi adatti per acquistare regalini da portare a casa.
-Un salto al Free Bird Café che aiuta con il ricavato i rifugiati del Myanmar. Purtroppo sono passato nel giorno di chiusura e non son riuscito a parlare con la proprietaria, ma l’idea è meritevole e vi segnalo il posto.
-Un trattamento in una delle tante spa... io ho scelto questa: Cheeva Spa (4/2 Hussadisawee Rd, Sriphoom), massaggio serio, no extra, è meglio prenotare ma, nella mia tradizione son piombato senza avvertire ed ho messo in difficoltà la receptionist, sono stati molto carini e mi han trovato un buco libero ed ho potuto fare un massaggio magnifico. Sarete coccolati dai piedi alla testa, vi daranno bevande calde all’arrivo, lavaggio piedi in catino coi fiori, asciugamani caldi, vi chiederanno di indicare in un foglio quale tipo di massaggio terapeutico desiderate, quale pressione, quali zone evitare e dove insistere, al termine di un massaggio fantastico con olio caldo mi è stato offerto un piatto di riso con frutta fresca, una bevanda calda e una bottiglia d’acqua.... che dire, una delle migliori spa mai provate.
-Ottimi i ristoranti provati, nell’area circostante l’hotel, mi spiace non ricordo i nomi, mi infilavo dove mi portava l’ispirazione, ho mangiato benissimo, speso incredibilmente poco rispetto al resto del Paese, i desserts poi.... fantastici!
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
wolfarang
30/10/2014 | 20:27
Silver
Cosa invece mi ha deluso:
Qui vengono le note dolenti, non avevo grandi aspettative da questo punto di vista ma devo dire che la situazione è proprio sfavorevole per il lato GT. Servono guide sapienti e molti giorni per esplorare la nightlife di Chiang Mai perchè tutto è sparpagliato e bisogna conoscere molto bene i posti ed avere tempo per girare. Tutte caratteristiche che, da turista mordi e fuggi in generale non si hanno. Sconsiglio quindi assolutamente ogni velleità gnoccheresca, toglietevela proprio dalla testa, non generate false aspettative nelle vostre menti, in questo modo quel poco che troverete vi soddisferà. Non andateci proprio a Chiang Mai se non avete interessi culturali, se non cercate relax ecc.
Questo non significa che non esista vita notturna o che la gnocca sia assente, di discoteche con freelancers belle ragazze ce ne sono, il problema è che tutto è inserito in un contesto talmente sfavorevole al GT che vi passerà l’ispirazione e la voglia. Troppi turisti “normali” per lanciarsi in scorribande. Baretti semivuoti e piccoli centri massaggi tempestano la Loi Kroh Road che in teoria dovrebbe essere il distretto più piccante della città ma che in pratica è veramente poca cosa se nella mente avete come paragone la Bangla Road, Soi Cowboy, Nana Plaza e non cito nemmeno per non infierire la Walking Street.
Luoghi e locali visitati:
Non ho fatto molti giri per locali, non era lo scopo della visita, la sera prima di partire pero’ ho voluto vedere qualcosa e posso dirvi che, lato gogo, la situazione è pietosa, praticamente c’è un gogo degno di questo nome in città, si chiama Foxy Lady, si trova in una traversa buia della Loi Kroh Road, è un gogo piccolino, niente di speciale, c’eran più clienti che ballerine sul palco (e dico 6 o 7 clienti non 30) niente di che, solo un paio di carine ma....grazie al cielo.... LEI.
Appena l’ho vista l’ho strappata a suon di drinks ad altri due clienti, un asiatico ed un residente farang. Non c’era scelta, mi sono lanciato come uno che nel deserto vede un’oasi, deciso a non farmela scappare, 20 anni, una bomba di sensualità, fisico perfetto, non troppo alta non troppo bassa, viso molto bello, non fatemi andare nei dettagli del sedere e del seno perchè, soprattutto per quest’ultimo, ancora oggi quando ci penso sto male. Provenienza Chiang Rai, nome... non ha importanza. Era il suo compleanno allora le ho proposto long time ma di farmi vedere qualche cosa della vita notturna e festeggiare un po’ insieme prima di rientrare. Ha accettato volentieri (prezzi in linea con i gogo fascia alta di Pattaya quindi non sperate di risparmiare, margine di trattativa nel caso in oggetto era inesistente viste le circostanze e la mancanza di valide alternative e di tempo).
E’ stata comunque la salvezza della mia serata, è stato bellissimo ed incosciente quando, usciti un po’ allegri dal locale siamo saliti sul suo scooter (senza casco) e ci siamo lanciati di notte tra le vie della città. Ho ancora le immagini davanti agli occhi, lei che ad un certo punto butta la testa indietro poggiandola sulla mia spalla, chiude gli occhi, sorride e mi dice che vuole lasciarsi andare e condurre dalla strada, invitandomi a guidarla con la voce. Sarà la giovanile incoscienza, l’alcool in corpo, ma di quel momento ricordo un brivido di paura mista a felicità, un istante di abbandono reciproco, il profumo dei suoi capelli sul mio volto. Sensazioni irripetibili, attimi di felicità.
Fortunatamente non andiamo a schiantarci e raggiungiamo dopo alcune virate tortuose un bar disco di nome Zoe (o Zoe in Yellow), 40/12 Ratvithi Rd T. Sriphum Muang. Era ancora abbastanza presto, il locale era gremito, qualche freelancers seduta ai tavoli, la musica bella, ma nessuno stava ancora ballando in pista. Ordiniamo due drink e qui accade qualcosa di semplice ma eccezionale, qualcosa di magico. Lei mi prende per mano, mi trascina al centro della pista vuota e inizia a ballare fissandomi negli occhi, i suoi passi sono sensuali, alterna occhiate maliziose a sorrisi innocenti, il ritmo della musica accompagna i movimenti del suo corpo, è magnifica, ha perso ogni inibizione, siamo al centro dell’attenzione, sento gli sguardi di decine e decine di persone su di noi, dentro di me il cuore batte a mille, è una lotta tra lo sprofondare nell’imbarazzo razionale e il lasciarmi andare e vivere in pieno il momento. Fortunatamente l’alcool mi aiuta, rilascio i freni e mi abbandono, vivo fino in fondo questi attimi che rimarranno per sempre nella mia memoria. Sembra di esser dentro un film come quelli di Pieraccioni dove la bella emana fascino e danza leggera e felice davanti allo sguardo inebetito del protagonista che pian piano si scioglie e partecipa. Con la lucidità che mi resta ringrazio il destino che mi ha fatto conoscere questo Paese meraviglioso e, in questa serata speciale, mi ha messo davanti ad una vera e propria sorgente di vita e felicità. Io non so ballare, ma nulla ha ormai importanza, ci siamo solo io e lei, al centro della pista, e la musica, e tutto intorno sento pian piano gli spazi riempirsi di altri che prendon coraggio ed iniziano a danzare. Non ho parole, resto sospeso tra l’incredulo e l’immensamente felice e bevo fino in fondo ogni goccia di questa serata indimenticabile.
Il giorno successivo ho il volo di rientro a Bangkok, la signora della guesthouse, visto che ho ridotto il soggiorno perdendo qualche soldo, si offre di pagarmi il taxi per l’aeroporto, ringrazio, mi congedo, e mi preparo ad assaporare nuovamente la vita notturna della capitale.
(continua tra qualche giorno)
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
joker
30/10/2014 | 21:40
Naples | 36-50
Silver
Complimenti @wolfarang gran bella rece,ti sto leggendo con piacere.
Valeu,Joker
Jeff
30/10/2014 | 21:48
Silver
Bel racconto, riguardo Bangkok posso dirti che a proposito di mezzi considerar "cheap", quelli che Zest non toccherebbe con un bastone per capirci, l'autobus e' un'autentica sorpresa. Evitando possibilmente l'orario fra le 5 e le 9 di sera, col traffico bloccato, e' un mezzo veloce ed economicissimo....praticamente di puoi fare anche Bearing Siam con 6 Bath, roba che con lo skytrain son quasi 10 volte tanto. Ciao wolfarang!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEJeff
30/10/2014 | 22:08
Silver
Poi aggiungo una mia opinione: Chiang Mai e' bella ma se si cerca qualcosa di ancora più, non so come dire, autentico, tipo l'Asia misteriosa, antica e affascinante che magari anche altri immaginavano da bambini, Chiang Rai e' strepitosa. C'e' poco da vedere ma ha un'atmosfera bellissima....per non parlare poi di Mae Sai e dintorni.
INCONTRA DONNE VICINO A TELozio
30/10/2014 | 22:30
Pattaya | 26-35
Silver
@wolfarang più che una recensione è un affascinante racconto della tua vacanza e non vedo l'ora di leggere il resto...davvero bella! =D>
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàsolo
30/10/2014 | 23:31
Gold
gran bel racconto, hai ravvivato dei vecchi ricordi delle mie prime volte in thai anche se non ho mai messo piede a Chian Mai.
bravo!!!
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVpugile
31/10/2014 | 06:14
Newbie
Turisti per caso ti fanno una pipppa con tutte e due le mani ^:)^
^:)^
:-bd
alelokale
31/10/2014 | 06:30
Silver
Non esageravo quando ti ho definito leggendario. Sempre piu' felice di averti conosciuto! Aspetto impaziente il resto!
To fuck , pay and forget.
A tutto ce' un limite e per tutto c'e' un barfine.
mummyyx
31/10/2014 | 06:47
Newbie
Per me eri un grande quando ti leggevo, lo hai confermato quando ti ho conosciuto...... racconto fantastico :-j
INCONTRA DONNE VOGLIOSEmisterock_
31/10/2014 | 11:07 36-50
Newbie
Ottimo report del viaggio, da aggiungere subito ai preferiti
=D> ed eventualmente da stampare in caso di imminente sbarco in thai
:)>-
INCONTRA DONNE VICINO A TEJeff
31/10/2014 | 14:06
Silver
Ma il seguito?
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàstefano17
31/10/2014 | 15:47
Newbie
Bellissimo racconto-recensione
Scrivi bene e sopratutto sai trasmettere le tue emozioni al lettore. Complimenti.
Alla fine però non ho capito se ti è piaciuta o no chiang mai.
In più a quello che hai detto vorrei consigliare a chi si recasse li in cerca di gnocca i soap massage...sopratutto il sayuri...chiedete ai tuc tuc lo conoscono tutti. Conviene andarci appena apre..alle 14 perchè è al completo di ragazze(veramente tante) i prezzi,per 90minuti, sono 1000, 1300 o 1700 a seconda delle ragazze..ottimo trattamento e rapporto qualitá prezzo
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVwolfarang
31/10/2014 | 16:56
Silver
@joker @Lozio @solo @pugile @Jeff
@mummyyx
@misterock
@stefano17
Intanto un grazie a tutti per i complimenti. Per il seguito chiedo un po' di pazienza perchè non l'ho ancora scritto, questo finesettimana mi ci metto. ;)
@alelokale è stato un gran piacere sapere che sei venuto apposta e mi son divertito un sacco in tua compagnia, prima o poi bisogna rifarlo!
@Jeff il bus ancora non l'ho provato, tieni presente che sconsiglio a chi ha una valigia grossa questi mezzi alternativi. Questo giro l'ho fatto per provare l'esperienza, è stato bello ma anche faticoso (più ancora della fatica sono le sudate che si fanno). Si puo' fare se si viaggia leggeri o per provare qualcosa di nuovo. Per il risparmio non saprei perchè tanto poi quello che ho risparmiato l'ho speso moltiplicato per X a far festa :))
Per l'aeroporto Don Mueang non ho provato il bus ma penso che prenderlo al terminal della BTS sia l'unica vera alternativa al taxi.
Per il Suvarnabhumi l'Airport's Link non è male, è veloce e comodo, sarà ancora meglio quando riapriranno la linea express. Il solo problema è che tutto dipende dalla fermata BTS alla quale devi scendere, se c'è l'ascensore o la scala mobile tutto ok, se non c'è.... son sudate.
@stefano17 io sono molto contento di essere andato a visitare ChiangMai per tanti motivi, ma non mi sento di consigliarla come unica meta per una vacanza (soprattutto se GT) se partite da soli. Dopo qualche giorno ho preferito rientrare a Bangkok. La vedo più come una tappa, una meta da fare all'interno di qualcosa di più ampio per interesse personale e culturale. Se si hanno 10/15 gg di vacanza, si parte da soli, ed è la prima volta, direi di fare Bangkok/Pattaya o Bangkok/Phuket senza esitazione e di lasciare ChiangMai per esplorazioni successive.
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
Jeff
31/10/2014 | 17:01
Silver
No ma il bus lo intendo per gli spostamenti quotidiani, non certo per viaggiare/arrivare nella Bangkok centrale.
E' tutto molto random e quindi divertente....c'e' quello con la striscia blu che addirittura e' gratis, capitano quelli coi ventilatori oppure quelli che hanno la musica thai appalla, oppure con tutta la roba buddhista che penzola..insomma fa molto Asia
Quanto a viaggi un po' faticosi lo scorso anno a Febbraio sono andato ad Ayutthaia sempre con il treno, terza classe e valigiazza senza nemmeno il carrello. Quella cacchio di valigia per fortuna non la uso più :'D
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVwolfarang
31/10/2014 | 17:14
Silver
@Jeff si' alla fine sono belle esperienze che ti mettono al centro della loro vita quotidiana e permettono di osservare da un punto di vista diverso le cose, a me piacciono, avessi molti giorni a disposizione probabilmente mi lancerei ancor più ad esplorare e sperimentare ma con 15/20gg.... già dopo una settimana il richiamo delle sirene di Pattaya si fa troppo forte :X
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stefano17
31/10/2014 | 17:39
Newbie
Sono bellissime esperienze e secondo me chiang mai è ancora troppo turistica e non si respira pienamente l'aria thai...cmq è la prima tappa da fare dopo quelle classiche.
io consiglio,se si amano fare escursioni naturalistiche e si vuole respirare aria totalmente thai con tutto quello di bello che ne consegue, di andare a Nan che è anche una bellissima cittá(meglio che con un amico perchè sarete gli unici farang) oppure a mae sariang. Se invece si è interessati a vedere e scoprire la vera thai da un punto di vista sociale consiglio l'isaan...specie Udon thani(dove mi trovo ora prima di andare a chiang mai) tra l'altro a Udon la sera non ci si annoia ma di giorno non si fá niente.
INCONTRA DONNE VICINO A TEstefano17
31/10/2014 | 17:48
Newbie
Sono d'accordo lo si può fare solo se si ha tanto tempo
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàViaggiatore20032
31/10/2014 | 18:37
Silver
In genere non leggo recensioni della Thailandia, ma qiesto tuo racconto l'ho letto con piacere, in attesa del sequel mi associo ai complimenti dei colleghi.
Disattivate il mio account.Grazie.
tony76
31/10/2014 | 18:46
Newbie
Io non sono d'accordo con te sul fatto che cm non sia per gt.. Ovvio non e pty o pkt ma è rilassante e le ragazze sono molto meno smaliziate epiu economiche che a sud.. Sara la decima volta che consiglio per avere free lancer di andare red disco ma nessuno ci va
. Non lo dico più e speriamo che la gente si convinca di non andare più a cm o cr cosi quando tornerò la trovero bella e pulita come a giugno..
Gnoccatravels
31/10/2014 | 19:54
Admin
Complimenti @wolfarang gran bella recensione
Gnoccatravels, il portale dei viaggi della gnocca
http://www.gnoccatravels.com
solo
31/10/2014 | 20:01
Gold
il piacere è sempre un fattore personale però è sempre bello leggere dei pareri contrastanti poi ognuno si fa le sue ideee.
la recensione di @wolfarang è più un racconto romanzato che fa più breccia su quelli che a Chiang Mai non sono mai andati o che pensano di andarci.
a dir la verità son molto curioso di leggere il seguito.
buona serata a tutti.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEwolfarang
31/10/2014 | 20:03
Silver
Grazie @Gnoccatravels !
Grazie Oas..ehm @Ilpoetadeibordelli è da un po' che non ti sentivo, io spesso mi dedico solo alla sezione thai e mi perdo tante cose intorno, ma il tempo a disposizione è quello che è. Mi fan sempre piacere i complimenti di chi sa scrivere poesie e racconti
:)>-
@tony76 capisco che ti piaccia Chiang Mai perchè effettivamente a chi cerca più tranquillità piace sicuramente. Vedi anche che le mie sono considerazioni basate su gusti e preferenze personali. Sul fatto che sia rilassante e che anche li ci sian le ragazze sono d'accordo in pieno, non è che a Chiang Mai non ci siano le disco con freelancers, i massaggi ecc. è solo che sono poche, sparse in giro e manca il clima che c'è a Phuket, Bangkok, Pattaya dove inoltre tutto è a portata di mano.
Io mi sentivo un po' a disagio circondato da turisti normali. La disco che ho visto poi, per quanto carina, non ha nulla a che vedere con posti tipo l'Insomnia.
Sul fatto che le ragazze siano più economiche e meno smaliziate.... la mia del gogo non lo era, in più l'accanita competizione e la mancanza di alternative mi ha obbligato ad agire d'attacco ed ho finito per spendere più che a Pattaya per la serata (tra barfine, drink, lt ecc.). Ovviamente se si ha tempo di girare si troverà a meno, ma in un ottica puramente ed unicamente GT secondo me non ha alcun senso andare soltanto a ChiangMai in vacanza. Opinione personale, tu fai bene ad andarci se ti piace.
@solo l'ho messa giù cosi perchè vorrei che, anche solo in parte, chi legge possa capire che cosa significa lanciarsi da solo in un viaggio in Thai e le occasioni che ci offre se partiamo con il giusto spirito e con la mente aperta. Comunque ti assicuro che c'è poco di romanzato, son tutte cose accadute ed emozioni realmente vissute. Non metto soltanto le foto delle ragazze per ovvie ragioni (sono foto private, non ho il loro consenso, al limite metto quelle pubbliche fatte in disco) e non vado nei dettagli di cosa accade in camera perchè:
"quel che accade in camera resta in camera" ;)
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solo
31/10/2014 | 20:19
Gold
non mi ha neanche sfiorato il dubbio che le cose che hai raccontato non siano accadute. ho scritto che sembra un racconto romanzato perchè l'hai scritto veramente bene con un certo non so che....
credo che sia giusto che quello che succede in camera ognuno se vuole se lo tenga per se.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàtony76
31/10/2014 | 21:02
Newbie
@wolfarang hai ragione ognuno prova sentimenti e impressioni differenti in vacanza ma personalmente, in questo momento phuket mi ha stancato per i motivi già
citati
e se non fosse stato per chang mai e chang rai la vacanza di oltre tre settimane a giugno sarebbe stata una delusione...
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVstefano17
31/10/2014 | 21:15
Newbie
@tony76 che ti sia piaciuta chiang mai niente da dire anzi è una cosa buona ma di certo non si può consigliare a nessuno che voglia fare un Gt in senso stretto. È vero al red hot puoi trovare una tipa a sera con un rapporto qualitá prezzo buono ma di certo a chiang mai non c'è il divertimento che puoi trovare a pattaya o a
patong.
@wolfarang si hai ragione se vai nei go go a chiang mai spendi più che a pattaya ma
se vai in disco o nei massage spendi meno.
vorrei sapere scrivere come te per raccontare quello che ho passato stanotte a udon ma non credo di riuscirci.
MickeyRourke
31/10/2014 | 22:12 26-35
Silver
@wolfarang ma l'hai timbrata la tipa alla fine? comunque è vero sti cavolo di hippies mi stanno parecchio sul cazzo, possono vestirsi come gli pare, andare scalzi, ma non capiscono che i thailandesi li vedranno sempre come dei semplici farang (sfigati tra l'altro). uno voleva rifilarmi un libro che parlava di zen, nirvana ecc a 500 bath , io gli ho detto "te ne do massimo 100" s'è incazzato m'ha mandato a fanculo.
"...e per quanto riguarda viaggiare da solo: SBATTITENE"
pugile
01/11/2014 | 03:39
Newbie
Bis bis bis bis
INCONTRA DONNE VOGLIOSEgear_slut
01/11/2014 | 06:56
Newbie
Ottima recensione non mi trovo d'accordo sui prezzi i quali per me sono risultati più cari , ma evidentemente ci saranno i posti dove si spende meno io girando in lungo in largo non li ho trovati ... cmq sono d'accordissimo con te riguardo l'interfaccia di questa città poco userfriendly rispetto alle più quotate... e logiche più complicate che necessitano tempo , come dici te togliersi dalla testa grandi aspettative sulla nightlife , evita di prendere delle facciate
INCONTRA DONNE VICINO A TEwolfarang
01/11/2014 | 13:26
Silver
Ok proseguo con la parte su bangkok. Man mano che ci dirigiamo a Pattaya le foto si faranno più rare perchè l'attenzione volgeva ad altre cose :))
Prima rispondo a @MickeyRourke che, ok non vado nei dettagli di cosa accade in camera, ma ovviamente è li che si è conclusa la serata con la ragazza di Chiang Mai, e non abbiam certo giocato a carte
:-D
;-)
(continua)
Ed è di nuovo Suvarnabhumi. Il volo di rientro l’ho acquistato all’ultimo momento in un computer a gettoni del centro commerciale Kad Suan Kaew di Chiang Mai, ogni moneta da 10 baht 20 minuti di accesso internet, una bambina mi osservava incuriosita navigare rapidamente tra le pagine della compagnia aerea a caccia di biglietti, e ancor più quando, a due minuti dalla fine del tempo a disposizione, finita la moneta in tasca, mi ha visto correre in giro per i negozi a cambiare prima che scadesse la sessione.
Ho scelto Thai Airways, servizio impeccabile, e soprattutto l’aeroporto di arrivo è più comodo e meglio collegato di Don Mueang.
Prendo ancora una volta l’efficiente Airport’s Link e sulle scale mobili vedo un signore anziano accompagnato da una bellissima signora thai di almeno 20 anni più giovane di lui e penso ... che Paese straordinario, anche io da anziano, se ne avro’ le possibilità economiche e finche la salute mi regge, voglio fregarmene dei giudizi della gente e godermi la compagnia di una bella donna giovane.
Lungo il tragitto in BTS incontro un gruppo di turisti italiani disorientati e li aiuto come posso a trovare la fermata, questa volta sono deciso a lanciarmi nel cuore della Bangkok dell’eccesso e della festa, scendo a Nana. Il mio hotel si trova molto vicino al Nana Plaza Entertainement Complex, a quattro passi dai cari gogobar. Grazie al mio grande senso dell’orientamento, che altri compagni hanno potuto apprezzare a Pattaya :)) scendo ovviamente dall’altra parte della strada rispetto a dove devo andare, tirandomi dietro la sempre più pesante valigia, ormai carica anche degli acquisti fatti a Chiang Mai. Non è certo la prima volta che scendo a Nana ma la sera, con tutte le luci, la gente, le bancarelle, faccio sempre molta fatica ad orientarmi e mi capita spesso di fare qualche passo nella direzione opposta a quella dove devo andare. Anche smarrire la strada ha il suo perchè, passo infatti davanti ad una soi che ha qualcosa di familiare.... guardo bene... aspetta...ma si’ è Soi 7/1 quella dei massaggi e del Dr. BJ’s Nuru!
Lascio perdere l’hotel per un attimo e, valigia al traino mi infilo nella via deciso ad andare a salutare @sexybangkok. Nella via scorgo anche altri centri massaggi e un paio di belle ragazze sedute fuori mi invitano ad entrare, rifiuto cordialmente e mi dirigo al Dr.BJ Nuru. I locali sono due, ai lati opposti della soi, ed ognuno ha la sua specialità, io sono più interessato a provare il famoso massaggio Nuru ma da quanto ho capito molte delle ragazze lavorano alternativamente in entrambi i locali.
Vengo accolto dalle sue ragazze in modo molto simpatico e amichevole, chiedo dell’Italian boss ma scopro che è in pausa per cena, mi invitano ad attenderlo ma preferisco congedarmi e rinviare la visita al giorno successivo, saluto e torno col mio valigione sulla Sukhumvit Road, tira tira, suda suda mi stufo, qualcosa scatta in me e dico.... basta! E’ arrivato il momento di smettere i panni del viaggiatore/esploratore trascina valigia e di rivestire quelli più confortevoli del GT per caso.
Interpello il primo tuktuk fermo a bordo strada e gli chiedo di portarmi in hotel, è sera, ora di cena, la via è come al solito un lungo serpente di auto, traffico caotico, veicoli che sbucano da ogni viuzza, il mio hotel dista poche centinaia di metri ma è dall’altra parte della strada; tra me penso che raggiungerlo in tuktuk non sarà cosi semplice.
Qui entra in gioco la spregiudicatezza dei guidatori di tuktuk, mai sottovalutarli, sono capaci di sorprendervi, anzichè procedere normalmente fino al raccordo successivo e svoltare questo pazzo ingrana la retromarcia e si lancia contromano sulla Sukhumvit, attimi di paura quando un paio di veicoli ci sfiorano, il tuktuk giunge ad un incrocio e svolta a sinistra in una piccola via (mi sembra soi3/1). Bancarelle a sinistra e a destra, gente ovunque, si lancia senza paura e vedo la gente schivare il mezzo all’ultimo istante. Anche qui ho pensato....adesso prendiam sotto qualcuno, sembrava di rivivere la scena delle Comiche.
:))
Finalmente giungiamo in hotel. Sistemo velocemente la roba e son subito pronto per andare a cenare e per infilarmi nei gogo di Nana Plaza. Ero un po’ stanco dalla serata a Chiang Mai (dormito niente) quindi mi riprometto di tornare al Nuru il giorno successivo e mi faccio un bel giro al Rainbow 4.
Come sempre molte ragazze, un paio molto carine, ma quando sento che son stanco non ha senso barfinare, passo la serata cosi’, a bere, divertirmi con una, senza pero’ portarla via. Voglio dormire bene, da solo, e riposarmi per il giorno successivo perchè ho in mente un bel posto da visitare e da segnalarvi.
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wolfarang
01/11/2014 | 13:34
Silver
Bangkok day 2 – MOCA
Colazione abbondante la mattina, sveglia sul presto (presto si fa per dire saran state le 9), giro mattutino al Terminal 21 e all’MBK a caccia di regalini per amici e colleghi. Sono due centri commerciali che vi consiglio di visitare, il Terminal 21 è molto originale, ogni piano richiama un’ambientazione specifica ed è pieno di piccoli negozi alla moda. Il mio preferito resta comunque l’MBK perchè mi piace perdermi tra gli infiniti stand, osservare la miriade di oggetti, vestiti, cellulari, raccogliere i sorrisi delle commesse (alcune davvero belle), potrei passare ore ed ore li dentro senza annoiarmi.
Terminato lo shopping voglio visitare uno dei musei di arte contemporanea più belli ma anche poco conosciuti. Il MOCA – Museum of Contemporary Art Bangkok.
Si trova di fronte alla Kasetsart University, vicino all’ospedale Vibhavadi, vi dico già che pochi taxisti lo conoscono. Pensavo di fare una cosa intelligente recandomi alla fermata MoChit (quella per il weekend market Chatuchak) per poi cambiare e prendere un taxi, ma non uno dei taxisti interpellati sapeva andarci o ha voluto provare. Solo un simpatico guidatore di mototaxi si è offerto di portarmi e, dopo un paio di telefonate ai suoi amici per chiedere il percorso siam partiti alla ricerca di questo MOCA.
Niente da fare, non è riuscito a trovarlo allora mi son fatto scaricare all’ingresso dell’ospedale Vibhavadi ed ho proseguito a piedi. Una quindicina di minuti sotto il sole, tra cantieri e vie poco pedonali mi han comunque permesso di capire almeno in piccola parte cosa significa lavorare in un cantiere edile in pieno giorno a Bangkok, ho visto gli operai faticare coperti dalla testa ai piedi per proteggersi dal calore e dalla polvere, a loro va tutto il mio rispetto perchè ogni volta che entriamo in un palazzo nuovo, ogni volta che ammiriamo le infrastrutture di questa città immensa ed in rapido mutamento, dimentichiamo il lavoro che c’è dietro e il sacrificio umano che ogni grande opera richiede.
Giungo finalmente al MOCA
L’edificio dall’esterno è imponente, l’interno è moderno e gli ambienti sono arredati con estrema attenzione, una bottiglia d’acqua fresca è inclusa nel biglietto d’ingresso (180 baht). Il museo è poco visitato, quel giorno ci saran stati non più di dieci visitatori (giovani ragazze farang sole in prevalenza, quindi chi vuole puo’ anche tentare approcci) questo vi permetterà di godervi in quasi assoluta solitudine le magnifiche opere. Ogni sala è presidiata da una o due guardie/hostess e un sottofondo di musica classica vi accompagnerà per tutta la visita, aiutando a creare una cesura tra l’esterno e l’ambiente interno. Sarete immersi in un luogo senza tempo, dal design moderno, distanti anni luce dal caos, dal traffico, circondati da opere d’arte bellissime, cullati da una musica soave. Anche senza essere dei gran esperti d’arte (io non lo sono) se apprezzate le cose belle non potete assolutamente lasciarvi scappare questa perla rara, prima che stormi di turisti lo scoprano e lo assaltino.
Non era consentito ovunque fare fotografie ma ho tolto il flash e son riuscito a strappare qualche scatto.
Ogni sala è divisa secondo tematiche, l’opera della penultima foto ad esempio è inserita in una stanza completamente in legno, disegnata secondo la tradizione, l’ingresso stesso alla sala presenta il caratteristico gradino che serve a tenere lontani gli spiriti maligni (striscianti), già osservato nella casa di Jim Thompson.
In un’altra sala si passa attraverso un tunnel completamente buio dal soffitto stellato che è sia punto di passaggio e cesura con la parte successiva che opera d’arte a sè stante.
Guardate poi l’attenzione nella concezione degli ambienti, con le finestre poste in modo che i raggi di sole illuminino l’opera:
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