Riporto questo articolo interessante preso dal sito del giornalista Paolo Barnard, anche se molte cose sono state già sviluppate in altri ottimi interventi da parte degli utenti.
La brutta figa
E’ successo il finimondo su Facebook quando ho postato le mie considerazioni sull’ipocrisia delle donne, soprattutto delle strafighe che, come memorabilmente disse un artista dell’epoca rock demenziale, Paco D’Alcatraz, “stanno 48 minuti davanti allo specchio del bagno, il venerdì sera, per vedere come casca il perizoma con la pantacalze porno, poi se in disco un maschio commenta, allora ti dicono che ‘è il solito porco! Ma stai al tuo posto segaiolo!’…” E vi giuro per esperienza diretta che sono tutte così le strafighe, TUTTE TUTTE TUTTE, anche quelle meno parrucchiere, anche quelle con un po’ di cervello. Escono dopo aver curato ogni singolo millimetro del fisico e del culo, e di come le labbra della figa si vedono nei jeans, le tette che devono esplodere la t-shirt (x chi le ha) o come il tatuaggio spunta da sopra al culo, e si deve vedere che sei un po’ troia ma… ma… non la dai!, vogliono che vai a casa col testosterone 30.000 e ti seghi a morte. Questo è il loro miserabile potere, le gnocche della madonna, altro non hanno, accontentarsi di sapere che 200 uomini alla settimana si segano immaginandole.... Poi ti dicono… (hahahaha)…. “Ma io lo faccio solo per essere carina con te, o per me stessa!”. BUGIARDEEEEEEEEEEE!!!!!! Dov’è l’ISIS quando c’è da mozzargli la testa a queste merde?
Ma le brutte fighe? Hey, quelle brutte, col culone, con la tettina micro e la faccia anonima, quelle con le labbra del volto inesistenti, e le mani tozze?
Essere brutta oggi e avere, diciamo, 16 o 28 anni...
Ok, fermi maschi, è vero che esiste una quota di brutte fighe che anche loro se la tirano, ma c’è una differenza immensa, tragica, fra queste e le stragnocche di cui sopra. Ascoltate bene.
Una certa ragazza mi posta un commento su Facebook che recita: “Quando mi credevano gnocca, avevo una valanga di amici, quando hanno visto che non lo sono , sono spariti......questi uomini...... e pensare che sono simpatica”. In effetti non è gnocca. Ma quel commento mi ha molto toccato. E parlo della immensa differenza di cui sopra. Posso, ora, invitare i MASCHI (e non le donne perché sono delle merde perfide che godono a umiliare le più brutte di loro) a immaginarsi cosa è per una donna oggi –nel tripudio delirante della SOCIETA’ DELL’IMMAGINE dove la bellezza femminile E’ ASSOLUTAMENTE TUTTO (a meno che non si abbia amici nel PD o fra i Massoni e allora da cesse si diventa anche Ministro) –potete immaginare cosa significhi per queste ragazze nascere e vivere brutte?
Alle elementari? Dove già la mini Barbie ha più amiche, e alle sue festicciole di compleanno vanno più bambini che a quella della bruttina? E poi dopo?Anno dopo anno, giorno dopo giorno… Lui, Max, che ti piace da morire, per cui a 15 anni piangi la sera in camera, manco ti si fila di striscio, non esisti per lui, perché lui impazzisce per l’altra che è quella carina della classe. E alle feste, compleanni o matrimoni?Dove tu che ti sei spesa tutti i risparmi per un vestito carino torni a casa sola, nessuno ti ha degnata di uno sguardo, meno che meno ti ha corteggiata, perché molte altre sono le fighe del gruppo? E quando tu bruttina esci con l’amica gnocca al Disco-Bar e senti come un macigno sulla testa che quei tre maschi che sono venuti al vostro tavolo pregherebbero Dio che tu, quella brutta delle due, morissi lì e ti portassero via, per poter invitare fuori la gnocca amica tua? E..?Ragazzi è orribile per ste donne, credetemi, quelle brutte, è troppo ingiusto.
Ammetto, per noi maschi è vagamente simile fino all’età adulta. Ma non proprio identico. Perché in questa cultura della materia e della visibilità, il maschietto 20enne cesso che però ha la moto strafiga nel Paese, o è ricco, o ha la Porche, tira su. La ragazzina-donna brutta può anche indossare un Bulgari da 50.000 euro, ma non tira su un cazzo. Poi per noi maschi, superata l’età adolescenziale, arriva il vantaggio della posizione, del carisma (per chi ce l’ha) ecc. Prendete me… Sono brutto, col nasone, mezzo pelato dietro, senza una lira, ma sono il ‘Personaggio’ e tirerei su figa da arrivare alla nausea se volessi (non voglio, ma sapeste cosa mi scrivono, le foto che mi mandano, ecc.). L’equivalente femminile di Paolo Barnard tira su una manica di complimenti acculturati e di ammirazione, ma cazzi e bei maschi No Grazie. Si devono innamorare di uomini intelligenti, sensibili se vuoi, colti, ma sono sempre maschi cessi da vomitare. Uno come me, o altri come me (e non posso fare i nomi di Bonaga o Fusaro….) tirano su non solo donne intelligenti e colte, ma sono anche fighe della madonna. Questa è la cruda realtà (ad eccezione della Parietti, sull’intelligenza, scusa Stefano).
Insomma, è vero, le ragazze bruttine sono fra l’incudine delle stragnocche perfide e crudeli, e dei maschi che manco le guardano. Se sui Social una mette la foto come quella della gnocca fritta del mio articolo WEDNESDAY HUMOUR, i cretini come me ci si ingaggiano (anche se ci scambiavamo solo insulti, cioè i miei erano giustificati i suoi no), ma se una mette la sua foto ed è una cesso non se la caga nessuno.
Poi capita, perché capita, che la gnoccona finisca patetica e sola a 50 anni, e che quella brutta abbia trovato l’amore… ma dai, siamo onesti: quanta fatica per le brutte, nate bambine bruttine, 15enni bruttine, per almeno una trentina d’anni. E non è giusto. Perché se oggi, nella Cultura della Visibilità imperante come una pandemia in tutto il mondo, un uomo brutto soffre 100, una ragazza brutta soffre 300.
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JacopoPG
24/10/2014 | 13:18
Newbie
Riporto questo articolo interessante preso dal sito del giornalista Paolo Barnard, anche se molte cose sono state già sviluppate in altri ottimi interventi da parte degli utenti.
La brutta figa
E’ successo il finimondo su Facebook quando ho postato le mie considerazioni sull’ipocrisia delle donne, soprattutto delle strafighe che, come memorabilmente disse un artista dell’epoca rock demenziale, Paco D’Alcatraz, “stanno 48 minuti davanti allo specchio del bagno, il venerdì sera, per vedere come casca il perizoma con la pantacalze porno, poi se in disco un maschio commenta, allora ti dicono che ‘è il solito porco! Ma stai al tuo posto segaiolo!’…” E vi giuro per esperienza diretta che sono tutte così le strafighe, TUTTE TUTTE TUTTE, anche quelle meno parrucchiere, anche quelle con un po’ di cervello. Escono dopo aver curato ogni singolo millimetro del fisico e del culo, e di come le labbra della figa si vedono nei jeans, le tette che devono esplodere la t-shirt (x chi le ha) o come il tatuaggio spunta da sopra al culo, e si deve vedere che sei un po’ troia ma… ma… non la dai!, vogliono che vai a casa col testosterone 30.000 e ti seghi a morte. Questo è il loro miserabile potere, le gnocche della madonna, altro non hanno, accontentarsi di sapere che 200 uomini alla settimana si segano immaginandole.... Poi ti dicono… (hahahaha)…. “Ma io lo faccio solo per essere carina con te, o per me stessa!”. BUGIARDEEEEEEEEEEE!!!!!! Dov’è l’ISIS quando c’è da mozzargli la testa a queste merde?
Ma le brutte fighe? Hey, quelle brutte, col culone, con la tettina micro e la faccia anonima, quelle con le labbra del volto inesistenti, e le mani tozze?
Essere brutta oggi e avere, diciamo, 16 o 28 anni...
Ok, fermi maschi, è vero che esiste una quota di brutte fighe che anche loro se la tirano, ma c’è una differenza immensa, tragica, fra queste e le stragnocche di cui sopra. Ascoltate bene.
Una certa ragazza mi posta un commento su Facebook che recita: “Quando mi credevano gnocca, avevo una valanga di amici, quando hanno visto che non lo sono , sono spariti......questi uomini...... e pensare che sono simpatica”. In effetti non è gnocca. Ma quel commento mi ha molto toccato. E parlo della immensa differenza di cui sopra. Posso, ora, invitare i MASCHI (e non le donne perché sono delle merde perfide che godono a umiliare le più brutte di loro) a immaginarsi cosa è per una donna oggi –nel tripudio delirante della SOCIETA’ DELL’IMMAGINE dove la bellezza femminile E’ ASSOLUTAMENTE TUTTO (a meno che non si abbia amici nel PD o fra i Massoni e allora da cesse si diventa anche Ministro) –potete immaginare cosa significhi per queste ragazze nascere e vivere brutte?
Alle elementari? Dove già la mini Barbie ha più amiche, e alle sue festicciole di compleanno vanno più bambini che a quella della bruttina? E poi dopo?Anno dopo anno, giorno dopo giorno… Lui, Max, che ti piace da morire, per cui a 15 anni piangi la sera in camera, manco ti si fila di striscio, non esisti per lui, perché lui impazzisce per l’altra che è quella carina della classe. E alle feste, compleanni o matrimoni?Dove tu che ti sei spesa tutti i risparmi per un vestito carino torni a casa sola, nessuno ti ha degnata di uno sguardo, meno che meno ti ha corteggiata, perché molte altre sono le fighe del gruppo? E quando tu bruttina esci con l’amica gnocca al Disco-Bar e senti come un macigno sulla testa che quei tre maschi che sono venuti al vostro tavolo pregherebbero Dio che tu, quella brutta delle due, morissi lì e ti portassero via, per poter invitare fuori la gnocca amica tua? E..?Ragazzi è orribile per ste donne, credetemi, quelle brutte, è troppo ingiusto.
Ammetto, per noi maschi è vagamente simile fino all’età adulta. Ma non proprio identico. Perché in questa cultura della materia e della visibilità, il maschietto 20enne cesso che però ha la moto strafiga nel Paese, o è ricco, o ha la Porche, tira su. La ragazzina-donna brutta può anche indossare un Bulgari da 50.000 euro, ma non tira su un cazzo. Poi per noi maschi, superata l’età adolescenziale, arriva il vantaggio della posizione, del carisma (per chi ce l’ha) ecc. Prendete me… Sono brutto, col nasone, mezzo pelato dietro, senza una lira, ma sono il ‘Personaggio’ e tirerei su figa da arrivare alla nausea se volessi (non voglio, ma sapeste cosa mi scrivono, le foto che mi mandano, ecc.). L’equivalente femminile di Paolo Barnard tira su una manica di complimenti acculturati e di ammirazione, ma cazzi e bei maschi No Grazie. Si devono innamorare di uomini intelligenti, sensibili se vuoi, colti, ma sono sempre maschi cessi da vomitare. Uno come me, o altri come me (e non posso fare i nomi di Bonaga o Fusaro….) tirano su non solo donne intelligenti e colte, ma sono anche fighe della madonna. Questa è la cruda realtà (ad eccezione della Parietti, sull’intelligenza, scusa Stefano).
Insomma, è vero, le ragazze bruttine sono fra l’incudine delle stragnocche perfide e crudeli, e dei maschi che manco le guardano. Se sui Social una mette la foto come quella della gnocca fritta del mio articolo WEDNESDAY HUMOUR, i cretini come me ci si ingaggiano (anche se ci scambiavamo solo insulti, cioè i miei erano giustificati i suoi no), ma se una mette la sua foto ed è una cesso non se la caga nessuno.
Poi capita, perché capita, che la gnoccona finisca patetica e sola a 50 anni, e che quella brutta abbia trovato l’amore… ma dai, siamo onesti: quanta fatica per le brutte, nate bambine bruttine, 15enni bruttine, per almeno una trentina d’anni. E non è giusto. Perché se oggi, nella Cultura della Visibilità imperante come una pandemia in tutto il mondo, un uomo brutto soffre 100, una ragazza brutta soffre 300.
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