Solita storia: da solo, ho preso la camera e son arrivato intorno a mezzogiorno. Entro e vado a prendermi uno spritz al bancone, zona distributore bibite. Vedo una tipa da sola con un corpetto addosso che le lascia liberi due stupendi seni, viso molto intrigante. Mi ero messo lì perché avevo letto che Nadira aveva lì il suo terreno esclusivo di caccia. La guardo ma il corpetto mi impedisce di vedere il tatuaggio dietro al seno che mi permetterebbe di riconoscere la moldava. Ci saranno una ventina scarsa di ragazze, stesso numero di orsi. Mi chiedo se sia lei. Inizio a pensare di no, figuriamoci se Nadira può essere libera, col culo che ho io poi... La guardo, mi guarda, nessuno si muove. Prendo davvero in considerazione l’idea che non sia Nadira, però chiedere non nuoce, no? Mentre mi stacco dal bancone, lei si alza, ci guardiamo e ridiamo.
Lei “Stavo venendo da te”
Io: “Anche io”
E ridiamo, al che scatta la domanda: “Come ti chiami?”
“Nadira”
Così di botto: “Senti Nadira, ce ne andiamo in camera un’ora?”
“Va bene!”
Su NADIRA vi è una letteratura sterminata, cosa potrei aggiungere? Prestazione fantastica. Abbiamo parlato, riso, ci siamo baciati come due ragazzini, abbiamo scopato come ricci e mi ha fatto anche i grattini nel finale visto che era riuscita a farmi capitolare due volte in nemmeno un’ora. Lei semplicemente sublime (pantera e micetta, sogno erotico e fidanzatina), mi ha regalato un’ora intensissima, un’ora devastante, non a caso dopo ho necessitato di un discreto riposo. Appena scendiamo dice di volermi presentare una sua amica, Evelina, ma non la troviamo. Mi indica la zona stazionamento di Evelina e di bazzicarla se voglio conoscerla (la incrocerò più tardi, dal dialogo capisco che Nadira aveva già parlato di me). La saluto e non la vedrò mai più. Addio prelibatezza.
Dopo pranzo becco SANDI. Il ricordo che avevo di lei è pallida cosa rispetto a quello che mi trovo davanti. Viso stupendo, fisico incredibile, il seno mi sembra più bello di quello che si vede in foto e anche il fondoschiena mi piace moltissimo. Si crea un buon feeling e ridendo e scherzando si va in camera: FK, petting e due posizioni. Ottima camera.
Dopodiché me ne vado in stanza a ricaricarmi.
Quando scendo al bancone zona ristorante incontro ANNA che il plan non dava nel locale. Non esito a concordare una mezzoretta con lei. Mi dice subito che non fa FK e prova a propormi vari extra, rifiuto e non li chiederà mai più. Anna è rumena, ha gli occhiali ed è curvy. Come nel caso di Mia è una camera estetica, dovuta più al mio desiderio di mettere le mani (e non solo) su quel corpo. A letto due posizioni e finiamo con lei stesa a culo alto. Camera che son contento di avere fatto soprattutto perché stava nei primi posti della mia wishlist dopo nostra chiacchierata di settembre (che ricordava con dovizia di particolari): niente di epocale come con Nadira o Sandi comunque.
Ceno e dopo altra pausa in camera in arena incrocio LEA (con cui già avevo parlato nel pomeriggio) e saliamo in camera mia per un’ora. Terza (ottima) esperienza con lei, un’esperienza GFE coi fiocchi: chiacchere, risate, baci, petting e copula in due posizioni. Uso l’ora con la piccola bulgara esattamente come avevo fatto in mia salita precedente: mi concedo un solo rapporto ma prolungato, fatto anche di pause in cui ci dedichiamo molto l’uno all’altra. E quindi sì: i baci che ci siamo dati sulla porta della mia stanza nella mia precedente visita non sono stati d’addio ma d’arrivederci. Una certezza la ragazza!
Si scende a mi dirigo al bar, passerà un’ora, un’ora e mezza e vengo accalappiato da TINA che quasi mi trascina in camera a forza (oddio non è che opponessi una gran resistenza). Mezz’ora devastante! La ragazza (a mio avviso non bellissima) ci sa fare eccome: FK acrobatico, ottimo pompaggio e slinguazzamenti delle zone basse che sfociano ampiamente nel perineo, affondi furibondi di deep throath e copula in cui non si risparmia nulla. Ideale per una scopata in tardo orario quando le top in arena sono un lontano ricordo.
Dopo un po’ al bancone zona ristorante vedo due ragazze. Mi presento. Sono rumene. Una la bionda parla italiano, la mora più bassa no e non spiccica una parola nemmeno in inglese. La moretta mi ispira, mi guarda e ride. Sembra quasi che mi prenda per il culo. Descrizione fisico: è una skinny, tatuaggi sul braccio destro, piercing sotto l’angolo del labbro a destra, labbra sottili, naso un po’ pronunciato, seconda o terza di seno naturale e un po’ cadente, bei capezzoli. Si chiama MONALISA. Appena la becco senza amica a gesti ci capiamo e si sale. In camera cambia atteggiamento, ride meno ma resta allegra e si rivela una buona professionista che mi lascia un buon ricordo. Completo la mezz’ora a fatica (mi finisce lei con le mani) ma son comunque contento di averla fatta.
Durante la giornata in varie interviste ho conosciuto: Bibi (buon dialogo ma non mi ispirava), Emma (notevolissima, da wishlist), Lilly (pensavo meglio), Ailin (altra da wishlist immediato: cercavo lei o Yustine – non trovandole – quando Tina mi ha “sequestrato”), Carmen (è lei con gli occhi tatuati sopra il sedere?), Aisha (che ha avuto la sfiga di beccarmi quando dovevo per forza riposare, altrimenti…). Ho riconosciuto: Alegra (tanta roba), Katarina (idem) e Jasmin. Non sono riuscito ad individuare Melissa e Gya. Altri nomi li ho scordati.
Pessima esperienza con una ragazza di nome Carol (da SantoDomingo, di colore, non magrissima) a cui chiedo una stanza, mi dice che deve pranzare e che devo aspettare mezz’ora, ma dopo 3 minuti la vedo salire le scale con un cliente: puoi anche dirmelo che salivi con un altro, non serve dirmi una storia per un’altra (poco male mi son consolato con una Sandi!); poi durante la giornata mi ha insistentemente chiesto più volte di pagarle qualcosa al bar.
E questo è quanto.
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toddchavez
15/11/2021 | 17:47
Newbie
Solita storia: da solo, ho preso la camera e son arrivato intorno a mezzogiorno. Entro e vado a prendermi uno spritz al bancone, zona distributore bibite. Vedo una tipa da sola con un corpetto addosso che le lascia liberi due stupendi seni, viso molto intrigante. Mi ero messo lì perché avevo letto che Nadira aveva lì il suo terreno esclusivo di caccia. La guardo ma il corpetto mi impedisce di vedere il tatuaggio dietro al seno che mi permetterebbe di riconoscere la moldava. Ci saranno una ventina scarsa di ragazze, stesso numero di orsi. Mi chiedo se sia lei. Inizio a pensare di no, figuriamoci se Nadira può essere libera, col culo che ho io poi... La guardo, mi guarda, nessuno si muove. Prendo davvero in considerazione l’idea che non sia Nadira, però chiedere non nuoce, no? Mentre mi stacco dal bancone, lei si alza, ci guardiamo e ridiamo.
INCONTRA DONNE VOGLIOSELei “Stavo venendo da te”
Io: “Anche io”
E ridiamo, al che scatta la domanda: “Come ti chiami?”
“Nadira”
Così di botto: “Senti Nadira, ce ne andiamo in camera un’ora?”
“Va bene!”
Su NADIRA vi è una letteratura sterminata, cosa potrei aggiungere? Prestazione fantastica. Abbiamo parlato, riso, ci siamo baciati come due ragazzini, abbiamo scopato come ricci e mi ha fatto anche i grattini nel finale visto che era riuscita a farmi capitolare due volte in nemmeno un’ora. Lei semplicemente sublime (pantera e micetta, sogno erotico e fidanzatina), mi ha regalato un’ora intensissima, un’ora devastante, non a caso dopo ho necessitato di un discreto riposo. Appena scendiamo dice di volermi presentare una sua amica, Evelina, ma non la troviamo. Mi indica la zona stazionamento di Evelina e di bazzicarla se voglio conoscerla (la incrocerò più tardi, dal dialogo capisco che Nadira aveva già parlato di me). La saluto e non la vedrò mai più. Addio prelibatezza.
Dopo pranzo becco SANDI. Il ricordo che avevo di lei è pallida cosa rispetto a quello che mi trovo davanti. Viso stupendo, fisico incredibile, il seno mi sembra più bello di quello che si vede in foto e anche il fondoschiena mi piace moltissimo. Si crea un buon feeling e ridendo e scherzando si va in camera: FK, petting e due posizioni. Ottima camera.
Dopodiché me ne vado in stanza a ricaricarmi.
Quando scendo al bancone zona ristorante incontro ANNA che il plan non dava nel locale. Non esito a concordare una mezzoretta con lei. Mi dice subito che non fa FK e prova a propormi vari extra, rifiuto e non li chiederà mai più. Anna è rumena, ha gli occhiali ed è curvy. Come nel caso di Mia è una camera estetica, dovuta più al mio desiderio di mettere le mani (e non solo) su quel corpo. A letto due posizioni e finiamo con lei stesa a culo alto. Camera che son contento di avere fatto soprattutto perché stava nei primi posti della mia wishlist dopo nostra chiacchierata di settembre (che ricordava con dovizia di particolari): niente di epocale come con Nadira o Sandi comunque.
Ceno e dopo altra pausa in camera in arena incrocio LEA (con cui già avevo parlato nel pomeriggio) e saliamo in camera mia per un’ora. Terza (ottima) esperienza con lei, un’esperienza GFE coi fiocchi: chiacchere, risate, baci, petting e copula in due posizioni. Uso l’ora con la piccola bulgara esattamente come avevo fatto in mia salita precedente: mi concedo un solo rapporto ma prolungato, fatto anche di pause in cui ci dedichiamo molto l’uno all’altra. E quindi sì: i baci che ci siamo dati sulla porta della mia stanza nella mia precedente visita non sono stati d’addio ma d’arrivederci. Una certezza la ragazza!
Si scende a mi dirigo al bar, passerà un’ora, un’ora e mezza e vengo accalappiato da TINA che quasi mi trascina in camera a forza (oddio non è che opponessi una gran resistenza). Mezz’ora devastante! La ragazza (a mio avviso non bellissima) ci sa fare eccome: FK acrobatico, ottimo pompaggio e slinguazzamenti delle zone basse che sfociano ampiamente nel perineo, affondi furibondi di deep throath e copula in cui non si risparmia nulla. Ideale per una scopata in tardo orario quando le top in arena sono un lontano ricordo.
Dopo un po’ al bancone zona ristorante vedo due ragazze. Mi presento. Sono rumene. Una la bionda parla italiano, la mora più bassa no e non spiccica una parola nemmeno in inglese. La moretta mi ispira, mi guarda e ride. Sembra quasi che mi prenda per il culo. Descrizione fisico: è una skinny, tatuaggi sul braccio destro, piercing sotto l’angolo del labbro a destra, labbra sottili, naso un po’ pronunciato, seconda o terza di seno naturale e un po’ cadente, bei capezzoli. Si chiama MONALISA. Appena la becco senza amica a gesti ci capiamo e si sale. In camera cambia atteggiamento, ride meno ma resta allegra e si rivela una buona professionista che mi lascia un buon ricordo. Completo la mezz’ora a fatica (mi finisce lei con le mani) ma son comunque contento di averla fatta.
Durante la giornata in varie interviste ho conosciuto: Bibi (buon dialogo ma non mi ispirava), Emma (notevolissima, da wishlist), Lilly (pensavo meglio), Ailin (altra da wishlist immediato: cercavo lei o Yustine – non trovandole – quando Tina mi ha “sequestrato”), Carmen (è lei con gli occhi tatuati sopra il sedere?), Aisha (che ha avuto la sfiga di beccarmi quando dovevo per forza riposare, altrimenti…). Ho riconosciuto: Alegra (tanta roba), Katarina (idem) e Jasmin. Non sono riuscito ad individuare Melissa e Gya. Altri nomi li ho scordati.
Pessima esperienza con una ragazza di nome Carol (da SantoDomingo, di colore, non magrissima) a cui chiedo una stanza, mi dice che deve pranzare e che devo aspettare mezz’ora, ma dopo 3 minuti la vedo salire le scale con un cliente: puoi anche dirmelo che salivi con un altro, non serve dirmi una storia per un’altra (poco male mi son consolato con una Sandi!); poi durante la giornata mi ha insistentemente chiesto più volte di pagarle qualcosa al bar.
E questo è quanto.