Il giro pomeridiano di viaggio vacanza Singapore comincia dal Clarque Quay, la via pedonale piena di locali che costeggia il fiume, e che è conosciuta anche per il G-Max, una delle attrazioni più imponenti di Singapore: da una parte, un elastico gigante che spara in cielo i tre malcapitati di turno. Dall’altro, un enorme pendolo che sgancia i sedili nel vuoto, facendo loro compiere un’interminabile mezzaluna (mentre lo stomaco rimane alla partenza..).
La prima tappa è Little India, veniamo condotti al Mustafà, uno dei centri commerciali più scadenti ma molto economici, situato vicino alla moschea. Purtroppo, le nostre premonizioni risultano fondate: i prezzi sono identici all’Europa, se non superiori.
Percorriamo Orchard, il corso principale della città che ospita le più grandi firme di moda, italiane e non: Armani, Gucci, Vuitton, Prada, e tanti altri immensi ed eleganti stores, costeggiano la via, e sono preda del turismo ricco, cosa che non fa ovviamente per noi. Ci spostiamo infatti, verso le più abbordabili bancarelle allestite nei controviali: qui, comincio una contrattazione con una signora anziana per un dipinto molto affascinante e a prezzo contenuto, mentre Sandalo si è infilato come un bambino con le mani nella marmellata nel vicino centro massaggi, rapito dalla bellezza disarmante dalla ragazza che accoglie i clienti fuori dalla porta.
Una volta rientrati in albergo, ci prepariamo per la serata; abbronzati, docciati, incamiciati, usciamo per un sabato sera di ordinaria follia a viaggio vacanza Singapore! Ci dirigiamo subito nuovamente verso Clarq Quey, la zona più indicata per il passeggio notturno, dove cominciamo a guardarci attorno per mettere qualcosa sotto i denti, dato che non abbiamo ancora cenato: i ristoranti picchiano giù duro coi prezzi, per cui decidiamo di optare per la via di mezzo, un lounge bar molto elegante ed affollatissimo, dove troviamo miracolosamente un tavolo libero nella calura e umidità opprimente della sera.
Il locale è spettacolare, elegante, divanetti soppalcati e privè esclusivo: dopo un paio di cocktail cari come il fuoco, torniamo al tavolo, presso il quale si sono intanto accomodate tre fanciulle molto carine, impegnate in una conversazione con due signori un po’ attempati e vestiti in maniera ridicola. Poco dopo cinque minuti, le tre fanciulle abbandonano la conversazione e una delle tre si rivolge a noi; sono tre hostess della Quantas Airlines, una lituana, di Vilnius, e due inglesi, di Manchester. La serata pare volgere al meglio, le fanciulle si intrattengono con noi, facendoci presente che la conversazione precedente le stava ammazzando dalla noia, dato che i due soggetti avevano tentato di rimorchiarle imbastendole di informazioni interessantissime sulla pesca dei gamberetti…
Abbandoniamo il Noir per dirigerci al vicino Zirca, una discoteca imponente e affollatissima: deve trattarsi di un party techno di un famoso dj, a giudicare dalla musica che proviene dall’interno e dalla folla in coda. Ci dirigiamo immediatamente al bar al piano rialzato, per prendere da bere: la discoteca è affollatissima di cinesi, per cui approfittiamo per farci eseguire dalle fanciulle, mimandole, le procedure di sicurezza svolte dalle cabin crews prima dell’inizio di ogni volo. Dopo molteplici risate e drink, ci appartiamo sui divanetti, ognuno con la sua compagna. La musica è sempre più alta, l’alcool scorre copioso, Manigoldo comincia ad infrattarsi con la lituana e Sandalo si dirige verso la sala fumatori con la sua nuova amica..da qui in poi le strade si dividono…
L’indomani è la giornata dedicata al giro turistico di viaggio vacanza Singapore: ci affidiamo alla compagnia Hyppo’s tour per il giro della città. Chinatown, Little India, Clarq Quay e Boat Quay, il Jurong Birdpark, Orchard road, il Raffles hotel, la ruota panoramica e infine l’isola di Sentosa, una sorta di parco dei divertimenti artificiale con mille cose da vedere.
La giornata è umidissima, decidiamo quindi di rientrare in hotel, dal momento che abbiamo in previsione di incontrare Tano: l’ex compagno dell’Università Cattolica, infatti, ora vive e lavora qui più che felicemente, e non pare soffrire minimamente la nostalgia dell’Italia.
Tano ha scelto per l’occasione un ristorante molto elegante sul fiume: cucina fusion, prezzi alti, vista mozzafiato, il prode compagno di avventure ci consiglia di ordinare e condividere diverse portate, in pieno stile locale, per poter meglio apprezzare i sapori forti della cucina asiatica. Nel contempo, ci indica, sulla sponda opposta del fiume, il grattacielo in cui ha sede il suo ufficio, al 47esimo piano, nel Financial district: ci racconta la sua esperienza lavorativa nella capitale asiatica, dove si lavora poco, ma bene, e dove gli stipendi sono doppi rispetto a quelli italiani, ed il cui regime fiscale tassato al 3% ha permesso di accumulare un credito pubblico, invece che un debito.
Dopo i vibranti avvertimenti di Tano, ci alziamo dal tavolo e ci dirigiamo in discoteca, anche se il compagno ci avverte che pochi sono i locali affollati in un giorno feriale come questo: la zona di Clarq Quay pare deserta, ma fortunatamente possiamo contare su un personaggio che qui vive, e qui conosce tutti i meandri della città anche quando sembra essere tutto finito. Ci spostiamo quindi verso la fine di Orchard road, dove di fronte all’Hilton, è situato un palazzone pieno di luci: ci accorgiamo subito di un movimento sospetto, composto da diverse thai e da numerosi lady boy che si muovono su e giù per la via.
Tano ci fa presente che si tratta di una discoteca un po’ particolare: il primo piano è composto da un’immensa sala, piena di puttane e turisti arrapati, un vero e proprio squallido mercato del sesso, mentre il secondo livello è dedicato ai lady boydi viaggio vacanza Singapore.
Comprendiamo che non si tratta, evidentemente, del luogo dei nostri sogni, e proseguendo il nostro tour presso un’altro prestigiosa catena alberghiera, il Marriot, di fianco al quale sorge…indovinate un po’..un altro localino molto interessante...
Quest’ultimo pullula di missili terra aria: rimaniamo davvero a bocca aperta da quante asiatiche affascinanti, curate e avvolte da vestiti griffati si aggirino in questi angusti corridoi. Tano ci ammonisce che non si tratta solo ed esclusivamente di fanciulle a pagamento, ma anche di semplici impiegate che vengono qui dentro per bere qualcosa: vietnamite, cinesi, coreane, ce n’è davvero per tutti i gusti, una più bella dell’altra. Il locale è zeppo di turisti danarosi, intenti a intavolare intriganti conversazioni (e contrattazioni) con le ammalianti fanciulle, che non disdegnano la compagnia di nessuno. Sandalo è già sparito. Salutiamo Tano e rientriamo in hotel, ci tocca un’ultima giornata di fuoco.
La colazione in hotel è abbondante, ma altrettanto costosa: 10 euro per due uova mi sembra un po’ troppo, per cui decidiamo di pareggiare i conti attingendo dal buffet dell’albergo.
Siamo diretti a Boat Quay, dove ci aspetta il giro turistico in barca; quest’ultima si rivela una delle tappe più interessanti, in quanto la validissima guida racconta per filo e per segno la storia di ognuno degli edifici eretti lungo il fiume. Si tratta, infatti, del distretto finanziario, del monumento del leone di viaggio vacanza Singapore che sputa acqua, dello stadio avveniristico in costruzione (con le vetrate che favoriscono l’ ingresso ideale dei raggi solari) e le tre torri in costruzione all’orizzonte, futura sede di casinò ed immensi alberghi.
Ci si chiede ovviamente dove Singapore trovi finanziamenti per tutte queste opere pubbliche: la risposta ci viene data dalla guida, che ci spiega come la città non solo sia l’unica nazione al mondo con un credito pubblico, anziché un debito, ma che ha attirato in questi ultimi anni gli stessi finanziatori che hanno “costruito” Las Vegas e Dubai, per cui miliardari con manie megalomani, che hanno in previsione di innalzare enormi casinò nonché sfarzosi e immensi hotel.
Non appena usciamo dall’hotel, notiamo una fanciulla cinese molto appariscente e seminuda infilarsi in una porticina accanto all’albergo; richiamiamo la sua attenzione con un fischio, e la fanciulla fa cenno di seguirla. Di lì a poco facciamo capolino di viaggio vacanza Singapore in un locale ambiguo, che pare un cabaret-sala giochi, con un tariffario ben preciso per i turisti interessati “non solo al gioco”.
Posti da visitare
I giardini zoologici e botanici, Chinatown, Little India, tempio Sri Veerama , Clarq quay, Boat Quay, Jurong Birdpark, Orchard road, Raffles hotel, isola di Sentosa, ruota panoramica, centri commerciali Mustafà e Orchard Central.
Dove cuccare
Bar Stop, KPO caffè bar, The Sanctuary, Bamboo bar, Lunar, Rebel, Zirca, Bar opiume, Ministry of Sound, DXO, Rouge, Butter Factory, Eastside, Movida, Thumper, Clinic, Next Page, Gold Dust, Velvet, Zouk, Momo.
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Dott._Pompatutte
16/05/2011 | 19:34
Gold
Il giro pomeridiano di viaggio vacanza Singapore comincia dal Clarque Quay, la via pedonale piena di locali che costeggia il fiume, e che è conosciuta anche per il G-Max, una delle attrazioni più imponenti di Singapore: da una parte, un elastico gigante che spara in cielo i tre malcapitati di turno. Dall’altro, un enorme pendolo che sgancia i sedili nel vuoto, facendo loro compiere un’interminabile mezzaluna (mentre lo stomaco rimane alla partenza..).
La prima tappa è Little India, veniamo condotti al Mustafà, uno dei centri commerciali più scadenti ma molto economici, situato vicino alla moschea. Purtroppo, le nostre premonizioni risultano fondate: i prezzi sono identici all’Europa, se non superiori.
Percorriamo Orchard, il corso principale della città che ospita le più grandi firme di moda, italiane e non: Armani, Gucci, Vuitton, Prada, e tanti altri immensi ed eleganti stores, costeggiano la via, e sono preda del turismo ricco, cosa che non fa ovviamente per noi. Ci spostiamo infatti, verso le più abbordabili bancarelle allestite nei controviali: qui, comincio una contrattazione con una signora anziana per un dipinto molto affascinante e a prezzo contenuto, mentre Sandalo si è infilato come un bambino con le mani nella marmellata nel vicino centro massaggi, rapito dalla bellezza disarmante dalla ragazza che accoglie i clienti fuori dalla porta.
Una volta rientrati in albergo, ci prepariamo per la serata; abbronzati, docciati, incamiciati, usciamo per un sabato sera di ordinaria follia a viaggio vacanza Singapore! Ci dirigiamo subito nuovamente verso Clarq Quey, la zona più indicata per il passeggio notturno, dove cominciamo a guardarci attorno per mettere qualcosa sotto i denti, dato che non abbiamo ancora cenato: i ristoranti picchiano giù duro coi prezzi, per cui decidiamo di optare per la via di mezzo, un lounge bar molto elegante ed affollatissimo, dove troviamo miracolosamente un tavolo libero nella calura e umidità opprimente della sera.
Il locale è spettacolare, elegante, divanetti soppalcati e privè esclusivo: dopo un paio di cocktail cari come il fuoco, torniamo al tavolo, presso il quale si sono intanto accomodate tre fanciulle molto carine, impegnate in una conversazione con due signori un po’ attempati e vestiti in maniera ridicola. Poco dopo cinque minuti, le tre fanciulle abbandonano la conversazione e una delle tre si rivolge a noi; sono tre hostess della Quantas Airlines, una lituana, di Vilnius, e due inglesi, di Manchester. La serata pare volgere al meglio, le fanciulle si intrattengono con noi, facendoci presente che la conversazione precedente le stava ammazzando dalla noia, dato che i due soggetti avevano tentato di rimorchiarle imbastendole di informazioni interessantissime sulla pesca dei gamberetti…
Abbandoniamo il Noir per dirigerci al vicino Zirca, una discoteca imponente e affollatissima: deve trattarsi di un party techno di un famoso dj, a giudicare dalla musica che proviene dall’interno e dalla folla in coda. Ci dirigiamo immediatamente al bar al piano rialzato, per prendere da bere: la discoteca è affollatissima di cinesi, per cui approfittiamo per farci eseguire dalle fanciulle, mimandole, le procedure di sicurezza svolte dalle cabin crews prima dell’inizio di ogni volo. Dopo molteplici risate e drink, ci appartiamo sui divanetti, ognuno con la sua compagna. La musica è sempre più alta, l’alcool scorre copioso, Manigoldo comincia ad infrattarsi con la lituana e Sandalo si dirige verso la sala fumatori con la sua nuova amica..da qui in poi le strade si dividono…
L’indomani è la giornata dedicata al giro turistico di viaggio vacanza Singapore: ci affidiamo alla compagnia Hyppo’s tour per il giro della città. Chinatown, Little India, Clarq Quay e Boat Quay, il Jurong Birdpark, Orchard road, il Raffles hotel, la ruota panoramica e infine l’isola di Sentosa, una sorta di parco dei divertimenti artificiale con mille cose da vedere.
La giornata è umidissima, decidiamo quindi di rientrare in hotel, dal momento che abbiamo in previsione di incontrare Tano: l’ex compagno dell’Università Cattolica, infatti, ora vive e lavora qui più che felicemente, e non pare soffrire minimamente la nostalgia dell’Italia.
Tano ha scelto per l’occasione un ristorante molto elegante sul fiume: cucina fusion, prezzi alti, vista mozzafiato, il prode compagno di avventure ci consiglia di ordinare e condividere diverse portate, in pieno stile locale, per poter meglio apprezzare i sapori forti della cucina asiatica. Nel contempo, ci indica, sulla sponda opposta del fiume, il grattacielo in cui ha sede il suo ufficio, al 47esimo piano, nel Financial district: ci racconta la sua esperienza lavorativa nella capitale asiatica, dove si lavora poco, ma bene, e dove gli stipendi sono doppi rispetto a quelli italiani, ed il cui regime fiscale tassato al 3% ha permesso di accumulare un credito pubblico, invece che un debito.
Dopo i vibranti avvertimenti di Tano, ci alziamo dal tavolo e ci dirigiamo in discoteca, anche se il compagno ci avverte che pochi sono i locali affollati in un giorno feriale come questo: la zona di Clarq Quay pare deserta, ma fortunatamente possiamo contare su un personaggio che qui vive, e qui conosce tutti i meandri della città anche quando sembra essere tutto finito. Ci spostiamo quindi verso la fine di Orchard road, dove di fronte all’Hilton, è situato un palazzone pieno di luci: ci accorgiamo subito di un movimento sospetto, composto da diverse thai e da numerosi lady boy che si muovono su e giù per la via.
Tano ci fa presente che si tratta di una discoteca un po’ particolare: il primo piano è composto da un’immensa sala, piena di puttane e turisti arrapati, un vero e proprio squallido mercato del sesso, mentre il secondo livello è dedicato ai lady boydi viaggio vacanza Singapore.
Comprendiamo che non si tratta, evidentemente, del luogo dei nostri sogni, e proseguendo il nostro tour presso un’altro prestigiosa catena alberghiera, il Marriot, di fianco al quale sorge…indovinate un po’..un altro localino molto interessante...
Quest’ultimo pullula di missili terra aria: rimaniamo davvero a bocca aperta da quante asiatiche affascinanti, curate e avvolte da vestiti griffati si aggirino in questi angusti corridoi. Tano ci ammonisce che non si tratta solo ed esclusivamente di fanciulle a pagamento, ma anche di semplici impiegate che vengono qui dentro per bere qualcosa: vietnamite, cinesi, coreane, ce n’è davvero per tutti i gusti, una più bella dell’altra. Il locale è zeppo di turisti danarosi, intenti a intavolare intriganti conversazioni (e contrattazioni) con le ammalianti fanciulle, che non disdegnano la compagnia di nessuno. Sandalo è già sparito. Salutiamo Tano e rientriamo in hotel, ci tocca un’ultima giornata di fuoco.
La colazione in hotel è abbondante, ma altrettanto costosa: 10 euro per due uova mi sembra un po’ troppo, per cui decidiamo di pareggiare i conti attingendo dal buffet dell’albergo.
Siamo diretti a Boat Quay, dove ci aspetta il giro turistico in barca; quest’ultima si rivela una delle tappe più interessanti, in quanto la validissima guida racconta per filo e per segno la storia di ognuno degli edifici eretti lungo il fiume. Si tratta, infatti, del distretto finanziario, del monumento del leone di viaggio vacanza Singapore che sputa acqua, dello stadio avveniristico in costruzione (con le vetrate che favoriscono l’ ingresso ideale dei raggi solari) e le tre torri in costruzione all’orizzonte, futura sede di casinò ed immensi alberghi.
Ci si chiede ovviamente dove Singapore trovi finanziamenti per tutte queste opere pubbliche: la risposta ci viene data dalla guida, che ci spiega come la città non solo sia l’unica nazione al mondo con un credito pubblico, anziché un debito, ma che ha attirato in questi ultimi anni gli stessi finanziatori che hanno “costruito” Las Vegas e Dubai, per cui miliardari con manie megalomani, che hanno in previsione di innalzare enormi casinò nonché sfarzosi e immensi hotel.
Non appena usciamo dall’hotel, notiamo una fanciulla cinese molto appariscente e seminuda infilarsi in una porticina accanto all’albergo; richiamiamo la sua attenzione con un fischio, e la fanciulla fa cenno di seguirla. Di lì a poco facciamo capolino di viaggio vacanza Singapore in un locale ambiguo, che pare un cabaret-sala giochi, con un tariffario ben preciso per i turisti interessati “non solo al gioco”.
Posti da visitare
I giardini zoologici e botanici, Chinatown, Little India, tempio Sri Veerama , Clarq quay, Boat Quay, Jurong Birdpark, Orchard road, Raffles hotel, isola di Sentosa, ruota panoramica, centri commerciali Mustafà e Orchard Central.
Dove cuccare
Bar Stop, KPO caffè bar, The Sanctuary, Bamboo bar, Lunar, Rebel, Zirca, Bar opiume, Ministry of Sound, DXO, Rouge, Butter Factory, Eastside, Movida, Thumper, Clinic, Next Page, Gold Dust, Velvet, Zouk, Momo.
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