È stata un'esperienza di altissimo valore umano, di altissimo valore morale.
Un'esperienza che mi ha messo in contatto con il mistero del Cosmo, con il mistero dell’Universo.
Ricordo quando padre Rodolfo si presentò improvvisamente in Canonica. Non era da lui. Era un mattino presto di un autunno insolitamente freddissimo.
Era tutto su di giri. Sembrava avesse bevuto. A breve sarebbe dovuto ripartire per lo Zambia e non vedeva l'ora di tornarci. Non so come, ma aveva saputo che una vecchia zitella della zona aveva lasciato un grosso lascito in contanti alla parrocchia. Io ne ero l'amministratore.
Padre Rodolfo non mi salutò neanche e mi chiese subito: “Hai parlato con qualcuno del lascito della Marietta?”. Gli dissi che non ne avevo avuto il tempo. Avevo messo sotto terra quella povera donna da pochi giorni. Il lascito era stata una sorpresa e non pensavo che qualcun altro lo sapesse.
Avrei voluto dirlo alla segreteria del Vescovo oggi stesso. Alla mia risposta padre Rodolfo mi incalzò con quest'altra domanda: “Hai il passaporto?”. Gli risposi di sì.
A quel punto incominciò ad inondarmi di parole, propriobcome il fiume Zambesi in piena. Aveva proprio il mal d'Africa. Mi parlò della missione, della parte spirituale, ma capii anche che nello Zambia aveva lasciato qualcos'altro.
Tra un bicchiere di vino ed una fetta di salame, padre Rodolfo addocchiò la busta dei soldi della povera Marietta. Erano i risparmi di una vita. Forse di più vite. “Quanti sono?”.
“Tanti" gli risposi. “Vivi in questa valle dimentica da Dio e dagli uomini. E mi sa che anche le donne ti hanno dimenticato", così mi disse con tono minaccioso.
“Sono padre Spinetti", gli risposi. “Un prete!”. “Ah, tu saresti un prete? E questa roba che cos'è?”. Mi fulminò con gli occhi mentre sollevava una copia di Lando, che non era molto ben nascosta da una più grande di Famiglia Cristiana.
É vero; ero un prete sì, ma anche un uomo, con le sue virtù, ma anche con le sue debolezze. Ed in quella profonda Val Brembana di debolezze ce n'erano proprio poche.
Il giorno dopo a mezzogiorno, già mangiati, eravamo a Fiumicino alle partenze internazionali, diretti verso lo Zambia, con scalo in Sudafrica.
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padre.spinetti
25/12/2020 | 15:13
Newbie
È stata un'esperienza di altissimo valore umano, di altissimo valore morale.
Un'esperienza che mi ha messo in contatto con il mistero del Cosmo, con il mistero dell’Universo.
Ricordo quando padre Rodolfo si presentò improvvisamente in Canonica. Non era da lui. Era un mattino presto di un autunno insolitamente freddissimo.
Era tutto su di giri. Sembrava avesse bevuto. A breve sarebbe dovuto ripartire per lo Zambia e non vedeva l'ora di tornarci. Non so come, ma aveva saputo che una vecchia zitella della zona aveva lasciato un grosso lascito in contanti alla parrocchia. Io ne ero l'amministratore.
Padre Rodolfo non mi salutò neanche e mi chiese subito: “Hai parlato con qualcuno del lascito della Marietta?”. Gli dissi che non ne avevo avuto il tempo. Avevo messo sotto terra quella povera donna da pochi giorni. Il lascito era stata una sorpresa e non pensavo che qualcun altro lo sapesse.
Avrei voluto dirlo alla segreteria del Vescovo oggi stesso. Alla mia risposta padre Rodolfo mi incalzò con quest'altra domanda: “Hai il passaporto?”. Gli risposi di sì.
A quel punto incominciò ad inondarmi di parole, propriobcome il fiume Zambesi in piena. Aveva proprio il mal d'Africa. Mi parlò della missione, della parte spirituale, ma capii anche che nello Zambia aveva lasciato qualcos'altro.
Tra un bicchiere di vino ed una fetta di salame, padre Rodolfo addocchiò la busta dei soldi della povera Marietta. Erano i risparmi di una vita. Forse di più vite. “Quanti sono?”.
“Tanti" gli risposi. “Vivi in questa valle dimentica da Dio e dagli uomini. E mi sa che anche le donne ti hanno dimenticato", così mi disse con tono minaccioso.
“Sono padre Spinetti", gli risposi. “Un prete!”. “Ah, tu saresti un prete? E questa roba che cos'è?”. Mi fulminò con gli occhi mentre sollevava una copia di Lando, che non era molto ben nascosta da una più grande di Famiglia Cristiana.
É vero; ero un prete sì, ma anche un uomo, con le sue virtù, ma anche con le sue debolezze. Ed in quella profonda Val Brembana di debolezze ce n'erano proprio poche.
Il giorno dopo a mezzogiorno, già mangiati, eravamo a Fiumicino alle partenze internazionali, diretti verso lo Zambia, con scalo in Sudafrica.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVotello.ilmarchigiano
02/01/2021 | 19:53
Newbie
@padre.spinetti a quando la nuova puntata?
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