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Al parlamento italiano c'è chi ci racconta la verità!! Da ascoltare attentamente

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marko_kraljevic
25/04/2020 | 15:22
Veneto |  51-100
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È molto confortante trovare ogni tanto qualcuno che pensa le nostre stesse idiozie. Ci fa sentire meno soli e ci aiuta a vincere i nostri complessi di inferiorità verso i possessori ufficiali del sapere, i maledetti professoroni alla Fauci, alla Crisanti, che si permettono, dopo appena decenni di studi, di indirizzare i Governi di mezzo mondo.

E il lenzuolo si gonfia sul cavo dell'onda 
E la lotta si fa scivolosa e profonda

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Mi rivolgo a voi pensatori liberi , tutto questo stai a casa più internet stá per dare il colpo di grazia alla nostra civiltà. Prostituzione quasi estinta, gara da ragazze da tutto il mondo a farsi pagare anche sulle classiche piattaforme di escort. Per non parlare di Instagram con i collegamenti a vari siti che vogliono lo stipendio di una giornata per farsi vedere nude. Io virus voglio trombare

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ir_pelato
25/04/2020 | 18:53
provincia di pisa  |  36-50
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@Atuttatopa credi possa durare??e colla crisi che arrivera sai quante ex brave ragazze diventeranno escort

Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw

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@ir_pelato Purtroppo però in Italia non siamo in un economia di mercato libera. Faranno cartello e terranno i prezzi alti anche in crisi economica

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Poi a quelle più belle chi glielo fa fare di darla, se possono stare su Instagram, onlyfans e cazzate varie a prendere soldi. Rimarrà per elite

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Esempio pratico: https://www.instagram.com/nataliesng/?hl=it
Anni fa forse la potevi anche trombare. Oggi no

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Caro @marko_kraljevic quali professori?

Contano più loro del dottor Tarro candidato al premio Nobel. E di tantissimi altri esimi dottori e virologi che la pensano in maniera diversa? O forse dare contro a premi Nobel ti fa sentire meglio con i tuoi complessi di inferiorità?

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@Imperator2 said:
Caro @marko_kraljevic quali professori?

Contano più loro del dottor Tarro candidato al premio Nobel. E di tantissimi altri esimi dottori e virologi che la pensano in maniera diversa? O forse dare contro a premi Nobel ti fa sentire meglio con i tuoi complessi di inferiorità?

Non dimenticarti del premio nobel montagnier

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Grazie @fabryMM . Ma @marko_kraljevic è superiore anche a lui. È la speranza dell'umanità

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No @fabryMM lui è superiore, lo hanno candidato al Nobel per il genio dell'universo. Non possiamo paragonarlo a normali premi Nobel

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Tarro, Cunial, Sgarbi..ah ah ah ah ah ah....caro @imperator2....meglio che pensi alla figa va....

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marko_kraljevic
26/04/2020 | 19:53
Veneto |  51-100
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@Imperator2 said:
No @fabryMM lui è superiore, lo hanno candidato al Nobel per il genio dell'universo. Non possiamo paragonarlo a normali premi Nobel

Confermo, mi hanno candidato per aver scoperto un principio assai profondo: chi va controcorrente è molto più spesso fesso che intelligente. Ho avuto l'illuminazione pisciando controvento in laguna e guardando Feltri da Giordano.

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La quarantena sta evidentemente facendo emergere in questo nick serbo il meglio delle sue interessanti banalità mainstream e delle frasi fatte ripetute dai sui simili senza alcun fondamento logico o scientifico:

“Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi” - dissero coloro i quali non erano in grado di capacitarsi di come un oscuro impiegato dell’ufficio brevetti, di nome Albert Einstein, avesse potuto chiudere in una semplice formula un problema tanto complesso come l’equivalenza fra energia e massa (per capirci, E=m*c^2).

“Chi va controcorrente, probabilmente ha torto” - dissero i professori di inizio Novecento a Guglielmo Marconi (che, ricordiamolo, non seguì il consiglio di Galvani - che lo avrebbe voluto iscritto all’università - e preferì concentrarsi ostinatamente nei suoi originali esperimenti, senza “perdere tempo”), preconizzando l’impossibilità di trasmettere onde radio a grandi distanze (per poi trovarsi come niente fosse, dopo un secolo, a celebrare ufficialmente l’anniversario della prima trasmissione).

“I professori hanno sempre ragione” - disse l’utente che proprio su questo forum qualche mese fa sosteneva la tesi della virologa-cosmopilita-immigrazionista Gimondi (“è solo una parainfluenza, è scandaloso che ci sia tanto allarme”, “siete tutti ignoranti”, “siete dei fascio-leghisti”, “mi fa ridere che dall’estero mi scrivano preoccupati sulla situazione dell’Italia”).

Certo non è sufficiente proporre una soluzione semplice, andare controcorrente o criticare i professori per avere ragione. Né io, per parlare, sono Einstein o Marconi (però sul lavoro mi diletto molto a cercare soluzione analitiche, se non semplici, almeno in forma chiusa! e chiamo più bravo di me, non più ciarlatano, chi riesce a trovarle pure più semplici, purché le dimostri!). Conosco però i “professori” praticamente da quando sono nato e qualcosa su di loro posso ben dire.

“Hanno studiato decenni”, certo, ma principalmente al fine di costruire un sistema para-mafioso che chiamano “accademia” al duplice fine di:

  • impedire di entrare a chi, venendo dopo ed avendo magari studiato anche più e meglio, vorrebbe entrarvi senza passare per un periodo di “corvé” veramente medievali (ovvero obblighi di servizi senza compenso e di cieca obbedienza a chiaro discapito di quanto sarebbe la libera ricerca e di quanto sarebbero le inclinazioni personali che la motivano);
  • distruggere qualunque residuo di “verità in objecto” nella scienza, fino a concepire un sistema di valutazione tanto delle persone quanto delle opere basato non sull’oggettiva verità e dimostrabilità delle cose trattate, sull’effettiva validità del lavoro personale (cosa che richiederebbe, almeno di leggere e capire i papers…), ma su criteri “numerici” (citazioni, partecipazioni ad eventi, numero di cose mai scritte personalmente su cui si ha potuto pisciare il proprio nome, ecc.) il cui incremento è dato, in ultima analisi, non da meriti e capacità personali, ma dalla quantità di amici e influenze propri e del proprio “padrino" (l’unico altro ambiente in cui il prestigio cresce con potere e amici è proprio la mafia: solo che nella legge Gelmini si chiama “meritocrazia”).

Certo non tutti rientrano in questo cliché, ma la maggioranza sì, altrimenti non avremmo l’Anvur.
A volte mi stupisco pure di come, nonostante, tutto, la scienza, la tecnica e la medicina riescano per mostro e miracolo a progredire in questo non-mondo.
Il fatto che la virologa pluri-titolata abbia clamorosamente toppato, mentre siano state due ricercatrici precarie a sequenziale il virus, non è un caso: è la rappresentazione plastica di una realtà accademica in cui chi è pagato, stimato e ascoltato, obbedito non fa materialmente ricerca da decenni (se mai l’ha fatta), e passa la giornata divertendosi in riunioni, giochi di potere (fra cui rientra stabilire regole) e incontri con la politica, mentre chi magari non ha neanche un assegno di ricerca regolare porta avanti la baracca.
E se è così nella facoltà scientifiche, figuriamoci in quelle in cui già per programma non esiste un’oggettività.

Non crediate che la diatriba sia fra chi ha studiato e chi non ha studiato, fra scienza e pseudoscienza, fra chi cerca la verità e chi si accontenta degli slogan.
Al contrario, chi si presenta ufficialmente come studioso e scienziato viene, oggi, probabilmente da quello stesso ambiente (politico, culturale, accademico) che ha tolto l’eccellenza nello studio come criterio di valore (distruggendo la scuola selettiva - e quindi potenziale ascensore sociale - con il sessantotto, distruggendo la didattica all’università con l’internazionalizzazione - che per non fare calare gli iscritti e non far piangere gli indicatori, permette di accedere a gente dell’universo mondo priva del minimo retroterra fisico-matematico richiesto, ad esempio, ad un ingegnere - introducendo gli “psicologi” nella selezione dei neolaureati, mettendo in giro la voce che “studiare tanto le materie di profitto e prendere bei voti non serva”, e - dulcis in fundo - "meglio le competenze trasversali”).
E chi parla tanto contro le fake news, la pseudoscienza e gli slogan è il primo, nel suo lavoro, ad aver fatto passare il principio per cui “un paper è vera scienza se è citato almeno n volte da n autori”. Con questo principio (che è la traduzione in regole del nichilismo democratico: “non esistono verità in sé, ma è vero solo quello che molta gente dice esserlo”), Einstein, abituato a lavorare con serietà (quindi spesso da solo) e solo su ciò che lo convinceva, non avrebbe preso neppure l’abilitazione da associato ed anzi avrebbe avuto difficoltà a passare la selezione da ricercatore a tempo determinato.
Per non dire di come anche le argomentazione “mainstream” (“le donne salvano il mondo”, “gli immigrati portano benessere”, “non c’è salvezza fuori dell’europa”, “non si può andare contro la storia”, “non si può andare contro lo spirito dei tempo”) spesso altro non siano che slogan, indimostrabili (anzi, magari c’è qualche controesempio), esattamente come quelli opposti. E per non dire delle “fake news” ufficiali tipo l’emergenza femminicidi, la “violenza” vista ovunque, il presunto “patriarcato”, il diesel brutto sporco e cattivo, o, per stare in tema, questo virus che avrebbe dovuto essere “una similinfluenza di cui non preoccuparsi” o le mascherine che all’inizio non servivano ed ora sono obbligatorie.

In passato ho perso anche troppo tempo a rispondere a questo nick dall’aria saccente che crede di potersi permettere qualunque offesa e provocazione nascondendola nelle sue battute da cabaret yiddish.

Flautomagico è stato bannato per molto meno ed era molto, ma molto più simpatico (e quindi anche intelligente)!

Mi dispiace che questo professorino da internet abbia tolto a chi mi seguiva la possibilità di leggere il mio 3D ironicamente autobiografico (non posso certo continuare a scrivere laddove chi manco mi conosce si permette di attribuire i miei pensieri - che non è stato peraltro mai in grado di confutare analiticamente - ad una mia presunta mediocrità di piccolo hitler frustrato).

Non perderò altro tempo con lui. E vi invito a fare altrettanto.

P.S.
Non dite che me la prendo con i soliti noti e con i soliti nick anonimi. Me la prendo anche con gli insoliti famosi.
Il massimo è quel cabarettista di Alessandro Barbero: come medievalista magari può anche passare (anzi, è meritoria la sua opera di smentita dei luoghi comuni sul medioevo, costruita peraltro dai “nonni” dei progressisti: gli illuministi), ma appena parla di periodi più recenti diventa solo un misto di fallacie logiche, banalità borghesi e trivialità politicamente corrette (o comunque di giudizi storico-valoriali che denotavano l’ingenua incapacità di uscire, anche solo per motivi speculativi, dalla visione del mondo moderna). Ho sentito peraltro un paio di (applauditissimi) interventi sulla prima guerra mondiale che avrebbero potuto essere messi in ridicolo su più di un punto dai miei lavori di approfondimento da appassionato che feci quando ero in terza media! Ed uno dei più bravi storici sull'argomento non è uno storico ma un ingegnere: Mario Silvestri.
Sentiteli voi i professori di oggi….a me hanno rotto. Preferisco studiare personalmente da solo le cose che mi interessano, magari seguendo l’esempio dei dotti di ogni epoca.

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