La misura «per ridurre l'impatto del traffico». Dopo le decisioni del Consiglio federale
BELLINZONA -
Con l'allentamento economico, arriva anche l'allentamento doganale. Da lunedì 4 maggio i valichi di confine di Ponte Cremenaga, Brusino e Ligornetto saranno riaperti al traffico. Lo ha reso noto oggi l'Amministrazione federale delle dogane (Afd) in un comunicato. Il provvedimento - si legge - vuole «anticipare l'aumento del traffico transfrontaliero in seguito alle misure annunciate dal Consiglio federale».
Già questa settimana il traffico alla frontiera ticinese è aumentato del 10 per cento circa, fa sapere l'Afd. I sindaci italiani di frontiera e anche la Regione Lombardia avevano chiesto più volte la riapertura di altri valichi. La misura «verrà realizzata d’intesa e in stretta collaborazione con le autorità partner nazionali ed estere».
Saranno mantenute le attuali disposizioni sull'ingresso limitato e i relativi controlli alla frontiera.L'elenco dei valichi di frontiera attualmente aperti è pubblicato sul sito internet dell'AFD (www.ezv.admin.ch).
I valichi che riaprono il 4 maggio:
Ponte Cremenaga: dalle ore 6.00 alle ore 10.00 e dalle 16.00 alle 19.00, dal lunedì al venerdì
Brusino: dalle ore 5.00 alle ore 9.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00, dal lunedì al venerdì
Ligornetto: dalle ore 6.00 alle ore 10.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30, dal lunedì al venerdì
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
Discoteche chiuse a oltranza. Il settore ribolle. L'imprenditore: «Così perdiamo tutto l'anno»
BELLINZONA - Per le discoteche ticinesi è decisamente una serata storta: come tutti i venerdì e i sabato sera negli ultimi due mesi. Ma forse ancora di più. Il "popolo della notte" ha ricevuto oggi pomeriggio la brutta notizia: serrande chiuse ancora fino a giugno. Forse oltre.
Il Consiglio federale non ha usato mezzi termini, rispondendo a due mozioni delle Commissioni dell'economia e dei tributi. Una riapertura dell'intrattenimento notturno è «fuori discussione» per ora. Se ne parlerà nella seduta del prossimo 27 maggio.
Chi sperava di tornare presto in pista è rimasto a bocca asciutta. «Oggi non è un giorno felice» commenta un imprenditore del Bellinzonese. «L'impressione è di essere stati abbandonati».
Il settore è in ginocchio, in Ticino come nel resto della Svizzera. Dopo la bassa stagione di gennaio-febbraio (dominata dai carnevali) i locali notturni erano pronti a partire con la primavera, e invece sono sono arrivate le restrizioni: prima il tetto di 1000 persone, poi 150, poi 50. L'11 marzo la chiusura forzata, dopo che alcune serate "brave" - ma svoltesi in piena legalità - avevano fatto scalpore.
«Siamo stati tra i primi a chiudere, e saremo gli ultimi a riaprire». Il titolare della discoteca Capital Club di Bellinzona parla a nome della categoria. «Sono molto dispiaciuto. È vero che possiamo ricorrere al lavoro ridotto, ma le nostre attività hanno bisogno di grandi superfici, il rischio è che molte imprese finiscano schiacciate sotto il peso degli affitti».
A questo proposito, oggi è arrivata un'altra brutta notizia. Il Consiglio federale ha chiarito che non prenderà decisioni in merito alle pigioni, commerciali o abitative. Eventuali sconti sono lasciati alla trattativa tra inquilino e padrone di casa.
Secondo il nostro interlocutore alcune aziende rischiano di chiudere i battenti, se non si correrà in fretta ai ripari. Altre «dovranno inventarsi soluzioni diverse, magari negli spazi aperti». Il tempo è contato: «Con l'arrivo dell'estate la nostra stagione è finita, la gente non va più a ballare al chiuso. Abbiamo perso metà anno, in pratica. Un peccato anche per i molti fornitori e per l'indotto locale».
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Sette nuovi contagi e un morto nelle ultime 24 ore
Sono 323 le vittime dall'inizio dell'epidemia
BELLINZONA - Nelle ultime 24 ore sono sette le persone risultate positive al test in Ticino, stando ai dati rilasciati dallo Stato maggiore cantonale di condotta (SMCC) e dall'Ufficio del medico cantonale. Una persone è invece deceduta nelle ultime 24 ore.
Il primo caso sul territorio cantonale è stato registrato il 25 febbraio. Da allora sono complessivamente 3225 le persone risultate positive al test per il nuovo coronavirus.
Le vittime - dalla prima annunciata il 10 marzo - hanno raggiunto quota 323.
I dimessi sono 774, con un incremento di 10 persone nelle ultime 24 ore.
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@fantasy hai il testo integrale dell'intervista alla Keller-Sutter sul CdT di oggi?
Ricordiamo che da lunedì 11.05 i Cantoni ricominceranno a processare le domande pendenti di permesso di dimora.
Questo è importante perchè (la faccio semplice, in realtà c'è molto altro) non è sufficiente procurarsi un contratto di lavoro per poter passare il confine, occorre avere sia il contratto che il permesso già rilasciato, e soprattutto per un'attività consentita dall'ordinanza federale.
In sintesi, fino all'11.05 chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori, poi smaltiranno un po' di arretrato.
Il sito della Segreteria della Migrazione fornisce un'interessante letteratura a riguardo.
Chi ne ha la possibilità e il background professionale, dovrebbe considerare l'ipotesi di espatriare - e non certo per andare a donnine! - per cui ritengo che il tema della mobilità transfrontaliera sia critico e meriti più rilevanza rispetto alla situazione sanitaria in senso stretto.
I numeri in Svizzera - la dico tutta, mi dispiace - ad oggi non destano più scalpore.
Il sito corona-data.ch quotato anche dalla RSI fornisce parecchi grafici molto istruttivi e divisi per Cantone.
Quando la psicologa mi ha presentato una parcella da 250 euro per tre incontri da 50 minuti l'uno, senza alcun risultato, mi sono detto "Meglio andare a p#####e, spendo uguale ma mi diverto di più!". (cit.)
Quando superati i 40 anni ti ritrovi ancora da solo, le cose sono due: o hai problemi seri, o sei un p#####iere incallito. (cit.)
Complessivamente i contagi registrati salgono a 29'817. 1'467 i decessi, 32 in più rispetto a ieri
BERNA - Sono 112 le nuove positività al coronavirus nelle ultime 24 ore in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, secondo i dati comunicati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) pubblicati questa mattina. La curva del contagio si conferma in calo, alla luce anche degli ultimi dati. Ieri i nuovi casi erano 119, giovedì 179.
Complessivamente i casi registrati salgono quindi a 29'817. Il numero dei test eseguiti per SARS-CoV-2, il virus che causa Covid-19, ammonta complessivamente a oltre 276'000. I test hanno dato esito positivo nel 13% dei casi. Una persona può comunque essere testata più volte.
Decessi - Le cifre dei casi giornalieri sono soggette a fluttuazioni settimanali con valori più bassi nei fine settimana, avverte l'UFSP. L'incidenza ammonta a 347 casi per 100 000 abitanti. Il bilancio dei decessi dall'inizio dell'emergenza sale a quota 1467 (l'aumento rispetto a ieri è stato di 32). Obvaldo e Appenzello Interno restano gli unici cantoni senza vittime.
Ticino - In Ticino si registrano 3'225 casi (+7 rispetto a ieri) e 323 decessi (+1). Stando alle autorità cantonali in ospedale si trovano ancora 134 persone (-8), di cui 23 in terapia intensiva (-2) e 16 intubate (-4). I dimessi sono 774 (+10). L'incidenza della malattia si situa a 904,8, dato superato solo da Ginevra (1'021,9).
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«Ci manca la vostra cordialità, non vediamo l'ora di tornare»
Simonetta Sommaruga è giunta in Ticino e ha incontrato le autorità cantonali per discutere di economia e turismo.
La presidente della Confederazione stamattina aveva invece visitato il nuovo centro di smistamento della Posta a Cadenazzo
La Presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga è scesa in Ticino per incontrare le autorità cantonali. A Palazzo delle Orsoline si è infatti tenuta una riunione con il Consiglio di Stato e con lo Stato Maggiore Cantonale di condotta (SMCC). Al termine è stato organizzato un momento informativo, durante il quale hanno preso la parola la stessa Sommaruga, il Presidente del Governo ticinese Christian Vitta e il capo dello SMCC Matteo Cocchi.
Aspettiamo un vostro segnale - La presidente della Confederazione ha elogiato tutte le persone impegnate al fronte - personale sanitario, grande distribuzione, postini, ecc. - e posto l'accento del suo intervento sul turismo: «Sappiamo quanto è importante e quanto sia in un periodo difficile anche a causa della recessione mondiale e delle frontiere chiuse». «Per Pasqua non siamo potuti venire in Ticino - ha aggiunto -, ma quest'estate non vediamo l'ora di venirci. Ci manca la vostra cordialità e aspettiamo un vostro segnale».
Presente anche Marco Solari - Nella corte interna di Palazzo delle Orsoline erano presenti anche numerose altre personalità: la presidente della deputazione ticinese a Berna Marina Carobbio, il primo cittadino ticinese Claudio Franscella, il Medico cantonale Giorgio Merlani e il direttore della Divisione economia Stefano Rizzi. Presenti, visto il tema principale che era il turismo, anche il direttore di Ticino Turismo Angelo Trotta e il presidente del Locarno Film Festival Marco Solari, che si è ripreso dopo aver contratto il virus.
Simonetta Sommaruga è la terza consigliera federale a visitare il Ticino da quando è iniziata l'emergenza coronavirus. Prima di lei a sud delle Alpi erano giunti Alain Berset e Ignazio Cassis.
In mattinata la direttrice del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni ha visitato il nuovo centro pacchi di Cadenazzo, dove è stata accolta dal Governo in corpore e dal direttore della Posta svizzera Roberto Cirillo.
15:16
La conferenza stampa è terminata. Alla presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga è stato consegnato un omaggio floreale, seguito dall'applauso dei presenti e dalle note della Marcia "Bellinzona".
15:14
Si teme anche per l'apertura di AlpTransit. «Ci sono state delle interruzioni, ma la volontà di tutti è di rispettare le scadenze. Non possiamo però ancora dire se sarà possibile». Per quanto riguarda il trasporto pubblico, dove non potranno essere rispettate le distanze l'invito è di indossare le mascherine, ma ognuno dovrà procurarsele da sé. Non verranno fornite gratuitamente.
15:10
E se la situazione dovesse peggiorare? «Se i contagi dovessero tornare a salire non è detto che dovremo chiudere tutto subito. La prima reazione sicuramente non sarà quella, anche perché gli ospedali ora sono più preparati e possono facilmente aumentare la loro capacità. Il rischio di una seconda ondata però c'è», ha confermato Sommaruga. Sull'argomento è intervenuto anche Matteo Cocchi: «La macchina rimane accesa e abbiamo più esperienza rispetto all'inizio della crisi».
15:07
«La popolazione deve essere consapevole che il virus non è sparito. I comportamenti devono continuare a essere adeguati e noi continueremo a monitorare la situazione. Sono passate un paio di tappe, ma il traguardo finale è ancora lontano», ha detto Vitta. «Abbiamo visto che l'effetto del rispetto delle regole è visibile. Questo è positivo», ha aggiunto Sommaruga.
15:03
«Non è la Confederazione che deve dare ricette per il turismo al Ticino. Il Consiglio federale darà però più soldi al settore affinché il turismo venga promosso».
15:00
«La finestra di crisi è stata aperta in un momento difficile ed è stata un'ottima decisione», ha risposto a una domanda la presidente della Confederazione. Da una parte c'erano i bisogno del Ticino, dall'altra i bisogni di coerenza nelle regole della Confederazione. Ora è il momento di dare le stesse regole a tutti».
14:57
All'inizio della crisi c'è stata molta compattezza fra tutti, ora invece questa compattezza è in calo. «Anche all'inizio non eravamo così uniti», ha precisato Sommaruga, «poi nella fase più acuta eravamo tutti d'accordo». Ora siamo nella fase in cui dobbiamo convivere con il virus e su come farlo le idee possono divergere. Ma siamo sempre un Paese unito».
14:53
«La riapertura delle attività economiche non può essere disorganizzata. Solo chi riesce a rispettare le direttive può aprire. Lo hanno fatto bene i parrucchieri, lo devono fare anche i ristoranti», ha precisato Christian Vitta. Sulle scuole invece ha sottolineato che il Cantone è a disposizione dei singoli Comuni.
14:51
Sulle scuole, Sommaruga ha sottolineato come la Confederazione abbia lasciato la competenza a ogni Cantone in modo che ogni Cantone possa «fare il bene» della popolazione. La scuola obbligatoria, ha però sottolineato, «è importante per i bambini».
14:50
Terminati gli interventi dei tre relatori, è il momento delle domande. La prima riguarda la riapertura "accelerata" dell'economia. Non si poteva essere un po' più prudenti? Sommaruga: «Abbiamo sempre optato per una via di mezzo, sia quando abbiamo dovuto chiudere, sia ora che bisogna riaprire. Un passo dopo l'altro. Le prossime quattro settimane serviranno a monitorare la situazione per poter decidere come continuare».
14:45
«Nelle prossime settimane dovremo continuare a seguire le regole. Noi continueremo a vegliare affinché si ritorni alla normalità, adattando le varie misure», ha aggiunto Cocchi.
14:41
Matteo Cocchi ha ripercorso le soluzioni prese in Ticino per affrontare la crisi, dalla collaborazione con gli altri cantoni a quella Confederazione. Organizzzione, coordinamento e collaborazione sono le tre parole chiave. «A tutti i livelli, popolazione compresa».
14:40
La visita di Sommaruga è anche dedicata anche al turismo: «Sappiamo quanto è importante per la Svizzera e per il Ticino. È un periodo difficile anche a causa della recessione mondiale e delle frontiere chiuse. Per Pasqua non siamo potuti venire in ticino, ma quest'estate non vediamo l'ora di venirci. Ci manca la vostra cordialità e aspettiamo un vostro segnale».
14:37
Dopo Vitta ha preso la parola Simonetta Sommaruga, che si è espressa in italiano: «Il Ticino è stato colpito duramente dalla crisi e volevo venire qui di persona». Dopo aver reso omaggio gli impiegati della Posta - stamattina ha visitato il centro di smistamento di Cadenazzo - ha speso parole per il personale sanitario e i dipendenti della grande distribuzione: «Rendiamo loro omaggio, perchö sono loro che fanno girare il mondo».
14:34
«La ricerca di minerali nelle nostre montagne è ancora oggi impegnativa. Un'immagine che può essere paragonata al difficile periodo che stiamo attraversando: serve determinazione e disciplina per ridare respiro e luce al nostro Paese. E farlo risplendere come fosse il nostro più prezioso cristallo», ha detto in conclusione del suo intervento Vitta, che settimana prossima passerà il testimone della presidenza del Governo a Norman Gobbi.
14:30
«Ci sono state delle incomprensioni», ha detto Vitta riferendosi alla settimana in cui il Ticino ha anticipato alcune decisioni di competenza federale. «Ringrazio la Confederazione che ha capito le nostre esigenze specifiche». Grazie alla coesione, all'unità e alla solidarietaà siamo riusciti a superare la crisi», ha aggiunto. Vitta ha anche ringraziato i turisti che hanno rinunciato a venire in Ticino durante le vacanze di Pasqua. Quest'estate, invece, gli svizzero-tedeschi saranno i benvenuti.
14:28
Il primo a parlare è stato il presidente del Governo ticinese Christian Vitta. Vitta ha paragonato la Svizzera al Cristallo del Gottardo. Entrambi hanno le stesse caratteristiche: trasparenza, forza e solidità.
14:25
Per sottolineare la solennità dell'appuntamento, prima dell'intervento dei presenti è stato suonato il Salmo Svizzero.
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
Dieci nuovi contagi e un morto nelle ultime 24 ore
Sono 324 le vittime dall'inizio dell'epidemia
BELLINZONA - Nelle ultime 24 ore sono 10 le persone risultate positive al test in Ticino, stando ai dati rilasciati dallo Stato maggiore cantonale di condotta (SMCC) e dall'Ufficio del medico cantonale. Una persona è invece deceduta nelle ultime 24 ore.
Il primo caso sul territorio cantonale è stato registrato il 25 febbraio. Da allora sono complessivamente 3235 le persone risultate positive al test per il nuovo coronavirus.
Le vittime - dalla prima annunciata il 10 marzo - hanno raggiunto quota 324.
I dimessi sono 779, con un incremento di 5 persone nelle ultime 24 ore.
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
Mah è da un po’ che leggo e non scrivo sia qui sia su telegram ma non capisco proprio, premessa: fossimo in un gruppo “normale” accetterei anche tutte queste paure e post ma qui no!
Fino a febbraio millantavate pompino cabrio- fuck con lingua - leccate di figa dopo che la girl era magari stata con altri nel pomeriggio 5/6 clienti come minimo al giorno! E adesso avete paura di un virus 🦠 che ha una letalità del 1% massimo quando malattie bene peggiori potevano essere prese facendo quello che facevamo? io che comunque ero schizzinoso prima adesso non ho paura e voi invece si? Mi perdo sempre qualcosa?
Sei morti e 88 casi positivi in più rispetto a ieri
Complessivamente i contagi registrati nel nostro Paese salgono a 29'905, i decessi a 1'473.
È la prima volta dall'inizio dell'emergenza che i casi risultati positivi nelle ultime 24 ore sono meno di 100
BERNA - Per la prima volta da quando l'emergenza è entrata nella sua fase più acuta, i nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono meno di 100.
Sono infatti 88 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, secondo i dati comunicati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) pubblicati questa mattina. La curva si conferma in calo, alla luce anche degli ultimi dati. Ieri i nuovi casi erano 112, venerdì 119. Complessivamente i casi registrati salgono quindi a 29'905.
Finora sono stati effettuati un totale di 280'220 test, il 13% di questi erano positivi. Una persona - ricorda l'UFSP - può però essere stata testata più volte.
Decessi - Le cifre dei casi giornalieri sono soggette a fluttuazioni settimanali con valori più bassi nei fine settimana, avverte l'UFSP. L'incidenza ammonta a 347 casi per 100 000 abitanti. Il bilancio dei decessi dall'inizio dell'emergenza sale a quota 1'473 (l'aumento rispetto a ieri è stato di 6).
Ticino - In Ticino si registrano 3'235 casi (+10 rispetto a ieri) e 324 decessi (+1). Stando alle autorità cantonali in ospedale si trovano ancora 132 persone (-2), di cui 23 in terapia intensiva (invariato) e 16 intubate (invariato). I dimessi sono 779 (+5). L'incidenza della malattia si situa a 904,8, dato superato solo da Ginevra (1'021,9).
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
Grazie Fantasy. In effetti la signora non ha detto molto più di quanto non abbia trovato io ravanando sui giornali di oltre Gottardo. Il tema dei blocchi alle frontiere è critico, per motivi politici più che sanitari, e la mia sensazione è che in sede europea non vogliano concordare una strategia in quanto ciascun Paese è prigioniero del suo approccio nazionale, che a parità di dati va dall'immunità di gregge al 41bis, e per aprire le frontiere occorre che tutti i Paesi seguano regole interne comparabili. Quando riusciranno a sciogliere questo nodo, potremo capire in quali termini le persone potranno spostarsi in Europa e, a prescindere dalla riapertura o meno dei bordelli, le signorine ricominceranno spontaneamente ad affluire verso i Paesi con maggiore domanda di prostituzione e noi ricominceremo tutti contenti a godere dei loro servizi.
Quando la psicologa mi ha presentato una parcella da 250 euro per tre incontri da 50 minuti l'uno, senza alcun risultato, mi sono detto "Meglio andare a p#####e, spendo uguale ma mi diverto di più!". (cit.)
Quando superati i 40 anni ti ritrovi ancora da solo, le cose sono due: o hai problemi seri, o sei un p#####iere incallito. (cit.)
i servizi che adotteranno le signorine alla un riapertura dei bordelli ??? di la da venire.....leggete queste notizie aparse ieri sui nostri TG .... Regole di igiene ...forse per due anni !!! dovremo abituarci con il distanziamento sociale cosi per almeno due anni, dettato dal capo della Tansk Force covid 19 Mattias Egger, e condiviso anche dal poff. Didier Pitter dell'ospedale universitario di Ginevra, secondo cui occorrerà per tornare a BACIARCI aspettare due anni quando il virus non circolerà piuin maniera eccessiva ...... morale della favola, come si comporteranno le ragazze quando ci sarà un giono la riapertura ??? se ci si acconterà di trombare con la mascherina e tutto con preservativo altro che ...pompe cabrio.... sono sogni che esistevano fino a qualche mese fa, .... di sicuro la paura che ci sarà piu marcata tra le ragazze che tra i clienti.....poi le eccezzioni ci saranno sempre...... comunque queste notizie non sono incoraggianti ...finché non si troverà un vaccino ....
Coronavirus in Ticino, 3 nuovi contagi e 2 decessi
Da inizio epidemia sono state registrate 3'238 persone positive al test. Le vittime hanno raggiunto quota 326
BELLINZONA - Tre casi e due decessi. Sono questi i dati sul coronavirus in Ticino delle ultime 24 ore, aggiornati questa mattina dallo Stato maggiore cantonale di condotta (SMCC) e dall'Ufficio del medico cantonale. Non accadeva dal 5 marzo che vi fossero "solo" tre nuovi contagi registrati.
Sono complessivamente 3'238 - dal 25 febbraio - le persone risultate positive al test per il nuovo coronavirus nel nostro cantone. Le vittime hanno raggiunto quota 326. Due più di ieri.
Per quanto concerne i ricoveri, altre tre persone hanno lasciato l'ospedale nelle ultime ventiquattro ore. Sono in totale 782 i pazienti che hanno potuto essere dimessi dalle strutture ospedaliere dall'inizio dell'epidemia. Attualmente sono ricoverate 129 persone (-3 rispetto a ieri): 107 in reparto (-2) e 22 in terapia intensiva (-1), di cui 15 intubate (-1).
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
Complessivamente i casi registrati salgono a 29'981. Sono invece 1477 le vittime dall'inizio della pandemia
Il Ticino resta il secondo cantone con l'incidenza più alta. Il cantone italofono è superato da Ginevra e seguito da Vaud
BERNA - Per il secondo giorno consecutivo da quando l'emergenza è entrata nella sua fase più acuta, i nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono meno di 100.
Per la precisione sono 76 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, secondo i dati comunicati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) pubblicati questa mattina. La curva si conferma in calo, alla luce anche degli ultimi dati. Ieri i nuovi casi erano 88 (l'altro ieri 112, venerdì 119). Complessivamente i casi registrati salgono quindi a 29'981.
L'incidenza ammonta a 349 per 100 000 abitanti. Finora in Svizzera sono stati registrati 1477 decessi in relazione a COVID-19 confermati in laboratorio. Quattro in più rispetto a ieri.
Su 1409 persone decedute (con dati completi), il 98% soffriva di una o più malattie preesistenti. Le tre malattie preesistenti più frequentemente menzionate sono l'ipertensione arteriosa (64%), le malattie cardiovascolari (57%) e il diabete (26%).
Evoluzione temporale - Il numero dei test per SARS-CoV-2 eseguiti finora ammonta complessivamente a 282'750, di cui 12% sono risultati positivi (più test positivi o negativi possono essere fatti per la stessa persona).
Incidenza per cantone - Il Ticino è il secondo cantone con l'incidenza più alta (908.5). Il cantone italofono è superato da Ginevra (1027.3) e seguito da Vaud (678.9) e Basilea Città (570.9). Nei Grigioni l'incidenza è di 399.2.
Ospedalizzazioni - Ad oggi, sono stati segnalati 3741 ricoveri ospedalieri in relazione a COVID-19 confermata in laboratorio. Su 3324 persone ricoverate in ospedale con dati completi, il 14% non aveva malattie preesistenti rilevanti e l'86% aveva una o più malattie preesistenti. Le patologie citate più frequentemente sono l'ipertensione arteriosa (52%), le malattie cardiovascolari (33%) e il diabete (23%).
Tra le persone ricoverate in ospedale, i tre sintomi citati più frequentemente erano febbre (66%), tosse (63%) e problemi respiratori (41%). Il 45% dei casi aveva la polmonite.
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
«Dati incoraggianti. Ma perdiamo 500 milioni di franchi al giorno»
Gli esperti federali fanno il punto della situazione all'odierno Infopoint della Confederazione
Se dal profilo sanitario le cifre sono incoraggianti, lo sono meno sotto quello economico. Una ripresa è però prevista dal terzo trimestre
BERNA - All'odierno Infopoint della confederazione, gli esperti federali hanno fatto il punto della situazione. All'appuntamento erano presenti Daniel Koch, delegato per il coronavirus dell'UFSP, Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) e il brigadiere Raynald Droz dell'esercito svizzero.
La giornata dell'igiene delle mani - Il primo a prendere parola è stato l'ormai noto "mister coronavirus": «Domani è la giornata internazionale dell'igiene delle mani. Sarà celebrata in tutto il mondo», afferma Koch. «Quasi nessuno ne avrebbe parlato un anno fa».
«Dati incoraggianti» - L'esperto fa cenno alle cifre sempre più basse riguardanti i contagi: «Oggi sono stati registrati 76 nuovi casi di coronavirus. Devo ammettere che è un dato positivo», spiega. «Stiamo inoltre migliorando il tracciamento che, dalla prossima settimana, verrà nuovamente eseguito in tutta la Svizzera».
«Perdite milionarie, ma prevista una ripresa» - Prende quindi la parola Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch, che menziona i dati relativi all'economia, in questo caso meno entusiasmanti: «Sono stati due mesi difficili quelli trascorsi. Abbiamo avuto 1,9 milioni di persone che hanno fatto richiesta per il lavoro ridotto e calcoliamo perdite pari a circa 500 milioni di franchi al giorno», spiega. Ineichen-Fleisch annuncia inoltre che le start-up promettenti potranno richiedere un sostegno in termini di liquidità dal 7 maggio. Saranno possibili aiuti fino a 1 milione di franchi per impresa. Per accedervi si dovrà compilare un modulo online.
L'11 maggio viene menzionata invece quale data importante per far girare nuovamente l'economia. «Non possiamo dire quando si tornerà alla normalità, ma le cose stanno migliorando e confidiamo in una ripresa a partire dal terzo trimestre dell'anno».
Scorte dell'esercito ridotte - È quindi il turno del brigadiere Droz: «Sono 2000 i militi attualmente impegnati in soccorso della sanità. Il numero era precedentemente di 3800 unità. È prevista un'ulteriore riduzione delle scorte, ma almeno un migliaio devono poter essere nuovamente disponibili in 24 ore».
«Le esercitazioni aeree riprenderanno a breve», aggiunge Droz. «Il prossimo lunedì gli F/A-18 ritorneranno in volo. La maggior parte delle restrizioni saranno revocate l'8 giugno. Un terzo passo seguirà più tardi».
È quindi il turno delle domande dei giornalisti
Riguardo agli anziani, si chiede se sarà possibile effettuare un check-up del rischio. «Sarà difficile», sottolinea Koch. «Si può solo affermare con certezza che l'aumento dell'età comporta un rischio maggiore di infezione e un decorso più grave».
Sui controlli della quarantena, sempre Koch spiega che «non ci sono direttive al riguardo. Saranno i Cantoni a doverli gestire e le violazioni potrebbero essere sanzionate».
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
Netto aumento anche dei depressi. Ma c'è pure chi dello stress si è liberato
BASILEA - La crisi del coronavirus rappresenta un grande peso psicologico per molte persone. Secondo uno studio dell'Università di Basilea, quasi una persona su due si è sentita più stressata durante il lockdown rispetto a prima della crisi. È stato registrato anche un netto aumento dei sintomi depressivi.
I primi risultati dello "Swiss Corona Stress Study" pubblicato oggi dall'Università di Basilea coprono il periodo dal 6 all'8 aprile, tre settimane dopo l'annuncio del lockdown in Svizzera. Al sondaggio online anonimo hanno partecipato complessivamente 10'472 persone provenienti da tutta la Svizzera, indica il comunicato.
Quasi la metà degli intervistati ha dichiarato di sentirsi più stressata durante il lockdown rispetto a prima della crisi del coronavirus. I principali motivi sono i cambiamenti nel lavoro o nell'istruzione, la vita sociale limitata e l'onere della cura dei bambini.
Durante l'isolamento, la percentuale di persone che soffre di sintomi depressivi è aumentata: il 57% degli interrogati ha dichiarato che in loro tali sintomi erano aumentati. Mentre la frequenza dei sintomi depressivi era del 3,4% prima della crisi del coronavirus, durante il lockdown è salita al 9,1%.
Per qualcuno meno stress - Non tutti hanno tuttavia avuto ripercussioni psicologiche a causa della crisi del coronavirus. Il 26% degli interrogati si sentono meno stressati nella fase di lockdown rispetto a prima - «sorprendentemente», come viene indicato nel comunicato dell'Università di Basilea. Il 24,4% degli intervistati ha dichiarato di non avvertire alcuna differenza a livello di stress tra il periodo precedente la crisi e il confinamento.
Nello studio sono stati identificati alcuni comportamenti che hanno un effetto positivo contro lo stress da coronavirus. Questi includono attività fisiche più o meno intense come camminare o fare jogging, dedicarsi a un hobby o iniziare un nuovo progetto. Si ritiene utile limitare a uno o due volte al giorno informarsi sul coronavirus.
Il sondaggio online anonimo dell'Università di Basilea si trova su www.coronastress.ch. Ora viene studiato come l'allentamento del lockdown influisca sul benessere psicologico. I risultati dello studio non sono rappresentativi, indica l'Università, tuttavia poiché gli intervistati rappresentano un ampio spettro della popolazione svizzera, i risultati sono «statisticamente molto significativi».
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
Passeggiata oltreconfine? Non sarà possibile per ancora (almeno) un mese
Frequentabile da chi ha motivi validi, per tutti gli altri la Penisola rimarrà off-limits.
Le frontiere saranno riaperte solo se durante la Fase 2 il numero dei contagi continuerà a calare.
LUGANO - Niente da fare: neppure l'ormai famosa Fase 2, come da noi anticipato, ha spinto l'Italia ad aprire le dogane con la Svizzera. Transitare dai valichi (verso sud) è possibile solo se si hanno comprovate esigenze lavorative e personali. Altrimenti non si passa.
Anche la recente diatriba dei nostri vicini sugli affini - gli amici, gli amori da frequentare - non ha toccato noi ticinesi (né tutti quelli che nella vicina Penisola non hanno la residenza): ogni discorso valeva per gli spostamenti entro i limiti di una Regione. Figurarsi quelli dello Stato...
Ma quando sarà possibile programmare una gita – che sia per la spesa, per riabbracciare i parenti, una fidanzata o un marito – oltreconfine?
Dipende dall'evoluzione del contagio. In Italia stanno “programmando” due settimane per volta. Il 4 maggio hanno appunto fatto partire la Fase 2, il 18 maggio potrebbero allentare le restrizioni.
Per vedere approvati degli spostamenti tra Regioni (e forse anche tra Stati) si dovrà tuttavia attendere ancora. Il 1. giugno è una tappa fondamentale. Se allora l'indice di contagio R0 si sarà almeno avvicinato al tanto auspicato 0,2 (traguardo francamente difficile da raggiungere, ora è a 0,8, nel picco della crisi il suo valore era oltre 2) alcune concessioni potrebbero essere fatte. L'apertura totale? Il 15 giugno. Ma solo se la pandemia si sarà nel frattempo contratta. In caso di nuovi picchi, ogni passeggiata italiana andrà rimandata inevitabilmente a luglio (forse agosto) inoltrato.
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Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
Coronavirus in Ticino, 1 nuovo contagio e tre decessi
Ieri sono stati dimessi 12 pazienti dagli ospedali. Da inizio pandemia 3'239 ticinesi sono risultati positivi al tampone
BELLINZONA - Nelle ultime 24 ore in Ticino si registra un solo nuovo contagio da Covid-19. Ma ci sono stati tre decessi. A fornire le cifre, come ogni mattina, sono lo Stato maggiore cantonale di condotta (SMCC) e l'Ufficio del medico cantonale.
Sono complessivamente 3'239 - dal 25 febbraio - le persone risultate positive al test per il nuovo coronavirus nel nostro cantone. Le vittime hanno raggiunto quota 329.
Altre 12 persone hanno lasciato l'ospedale nelle ultime ventiquattro ore, portando a 794 i pazienti che hanno potuto essere dimessi dalle strutture ospedaliere dall'inizio dell'epidemia.
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Virus in frenata: in Svizzera 28 nuovi casi e altri sei decessi
Complessivamente i casi registrati salgono a 30'009. Sono invece 1'483 le vittime dall'inizio della pandemia
Da due giorni i nuovi contagi sono scesi sotto la soglia dei cento casi
BERNA - Per il terzo giorno consecutivo da quando l'emergenza è entrata nella sua fase più acuta, i nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono meno di trenta.
Per la precisione sono 28 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, secondo i dati comunicati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) questa mattina. La curva si conferma in calo, alla luce anche degli ultimi dati. Ieri i nuovi casi erano 76 (l'altro ieri 88, sabato 112). Complessivamente i casi registrati salgono quindi a 30'009.
L'incidenza ammonta a 350 per 100 000 abitanti. Finora in Svizzera sono stati registrati 1'483 decessi in relazione a COVID-19 confermati in laboratorio. Sei in più rispetto a ieri.
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Il presidente di GastroTicino Massimo Suter sulle misure introdotte dall'11 maggio. «Regole giuste, ma attenzione»
Nome e cognome, distanze tra i tavoli, limite agli ingressi: dopo il lockdown, i ristoratori sopravviveranno alla Fase 2?
LUGANO - Nome, cognome, numero di telefono dei clienti. E poi due metri di distanza tra i tavoli, un metro tra gli schienali delle sedie. I ristoranti riaprono l'11 maggio ma, dopo avere sopportato il lockdown, sopravviveranno alla Fase 2?
È la domanda che, in queste ore, si fanno in molti. In un sondaggio condotto online il 53 per cento dei partecipanti ha dichiarato di volere «aspettare un po'» prima di tornare a pranzare fuori. Segno che la strada per i ristoratori ticinesi potrebbe rivelarsi in salita, anche dopo l'agognata riapertura.
Per GastroTicino, le misure annunciate martedì dal Consiglio federale sono comunque un passo avanti. «Se non altro, sappiamo di che morte morire» commenta a tio.ch/20minuti il presidente Massimo Suter. «È chiaro che le nuove disposizioni comportano un maggior carico burocratico e di lavoro per gli esercenti. Ma non sono di per sé un grosso problema».
Per l'associazione di categoria un'altra notizia positiva è arrivata sempre martedì dal Consiglio Nazionale, dove è stata approvata una mozione per ridurre gli affitti del 70 per cento ai ristoratori. «La proposta va nella direzione auspicata dalla nostra categoria» commenta Suter. «Tuttavia rimangono altri nodi scoperti, a pochi giorni dalla riapertura».
Il punto controverso, su cui sono ancora in corso trattative tra GastroSuisse e il Consiglio federale, riguarda l'indennità da lavoro ridotto. Un «sostegno importante» che potrebbe essere tolto ai ristoratori che, dopo l'11 maggio, decideranno di rimanere chiusi di propria iniziativa.
«Secondo noi non è giusto, non si possono obbligare i ristoratori a riaprire» argomenta Suter. «In particolare se le la decisione di non riaprire è giustificata con solide motivazioni documentabili: penso ad esempio ai ristoranti di vetta, che non sono raggiungibili dalla clientela per via della chiusura delle funicolari e delle funivie. Oppure ai piccoli ristoranti a conduzione famigliare, in Ticino ce ne sono tanti, dove il distanziamento imporrebbe una riduzione dei tavoli controproducente per ragioni strutturali».
Insomma un conto è dirlo, un conto è riaprire. Ma delle novità da Berna potrebbero arrivare già nelle prossime ore. «Manca un tassello fondamentale e il tempo stringe» conclude Suter. «Speriamo che il governo capisca la situazione».
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bé ul bel vedee le poc luntan..... lunedi mi faro` un giro a Lugano per vedere come sarà la situazione dei bar e ristoranti, a me quello che mi é mancato alla mattina , andare nel bar ti turno per un paio di caffé e leggermi i vari giornali.... certamente ora per andare in un ristorante pizzeria che sia con queste regole di registrazione la vedo dura !!! personalmente non ho problemi di sorta, ammettiamo che, come mi é capitato spesso di andare in un ristorante con una prostituta di turno...e che cé di male ??? ora la proposta con queste direttive nessuna accetterebbe l'invito .....
Personalmente non sento per nulla la mancanza di Bar o Ristoranti , non sento nemmeno la mancanza dei Locali Erotici come gia detto , e non mi mancano nemmeno le uscite varie con le prostitute , perciò saro fra quelli che attenderanno diverso tempo prima di tornare a frequentare Bar o Ristoranti
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....dobbiamo oramai imparare a convirere con questo maledetto ..virus... perobisogna cercare con i dovuti modi di andare verso una normalità condizionata, quel psicologo a falo...diceva tutti i giorni siamo nei pericoli, andare in auto, in moto, in bici, a fare escursioni nei boschi o in montagna, qui ora c'é l'altro nemico il ..coronavirus.... che non ci lascerà tanto presto, viviamo in un certo modo perché la vita anche se non é piu` come prima va avanti e bisogna accettarla cosi come é, poi ogni persona la vive a proprio modo ...
Ogni singola persona reagisce a proprio modo , questo è idiscutibile , ciò che è la mia personale metodologia di reazione non è detto che sia la medeima di altri , ma è quella che sono capace personalmente di mettere in atto o quella che meglio si adatta alla mia persona , a mio personale modo di vedere non vi è un giuto e un sbagliato ma solo differenti modalita di reazione a delle novità o a delle peculiarità che il particolare frangente attuale ci impone , richiede o obbliga
Impareremo suppongo a convivere con il virus , vi saranno coloro che impareranno a farlo in modo ottimale velocemente , altri avranno bisogno di un lasso di tempo maggiore , ci arriveranno dopo , piu lentamente con i loro tempi , un po come i Bernesi che si dice essere piu lenti degli altri
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Coronavirus in Ticino, 6 nuovi contagi e 2 decessi
Da inizio epidemia sono state registrate 3'245 persone positive al test. Dimessi altri 8 pazienti.
Con i dati di oggi, le vittime ticinesi salgono a quota 331.
BELLINZONA - Sono dati incoraggianti quelli che si registrano negli ultimi giorni. Nella giornata di ieri in Ticino sono risultate positive al Covid-19 sei persone (dati aggiornati alle 8 di questa mattina dallo Stato maggiore cantonale di condotta e dall'Ufficio del medico cantonale). Da inizio settimana sono 10 quelle per cui il tampone ha dato esito positivo. Tre ne sono stati notificati lunedì mattina, uno solo ieri mattina e, appunto, 6 oggi.
Nelle ultime 24 ore, però, ci sono stati anche due decessi legati al coronavirus. Complessivamente, le vittime hanno raggiunto quota 331, mentre i casi totali di contagi sul territorio cantonale sono 3'245.
Altre 8 persone sono state dimesse ieri dall'ospedale. In totale, da inizio epidemia 802 pazienti hanno potuto lasciare le strutture ospedaliere.
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Complessivamente i casi registrati salgono a 30'060. Sono invece 1'505 le vittime dall'inizio della pandemia
Da quattro giorni i nuovi contagi sono scesi sotto la soglia dei cento casi
BERNA - Per il quarto giorno consecutivo da quando l'emergenza è entrata nella sua fase più acuta, i nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono meno di cento, anche se rispetto a ieri si registra un nuovo lieve aumento.
Per la precisione sono 51 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, secondo i dati comunicati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) questa mattina. La curva si conferma in calo, alla luce anche degli ultimi dati. Ieri i nuovi casi erano 28 (l'altro ieri 76, domenica 88). Complessivamente i casi registrati salgono quindi a 30'060.
Vittime - Secondo un conteggio dell'agenzia Keystone-ATS basato sulle informazioni fornite dai cantoni entro mezzogiorno, sono finora morte complessivamente in Svizzera 1798 persone.
L'UFSP parla dal canto suo di 1505 vittime, 22 in più di ieri, facendo riferimento ai rapporti che i laboratori e i medici hanno presentato nell'ambito dell'obbligo di notifica. Le autorità precisano che il dato può quindi differire dalle cifre cantonali. L'incidenza ammonta a 350 per 100'000 abitanti.
Test - Finora sono stati effettuati complessivamente 290'365 test. Secondo l'UFSP, il 12% di questi sono stati positivi. Una persona può essere stata sottoposta al test più volte. L'UFSP raccomanda di effettuare test per tutti i pazienti con sintomi.
La fascia di età dei casi finora confermati va da 0 a 108 anni, per un'età mediana di 52 anni. Nel 46% dei casi si tratta di uomini, nel 54% di donne. Gli adulti sono stati notevolmente più colpiti dei bambini. Negli adulti a partire dai 60 anni, gli uomini sono stati più colpiti delle donne, mentre negli adulti sotto i 60 anni le donne più degli uomini. Per entrambi i sessi, l'incidenza è stata più alta tra le persone di 80 anni e più, conclude l'UFSP.
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Il Piano di protezione per la ristorazione è pronto. Lo ha reso noto GastroSuisse oggi, martedì 5 maggio 2020. La versione disponibile sarà soggetta venerdì alla validazione del Consiglio federale, anche se il documento finale non si discosterà molto da quello consultabile su questo sito. http://www.gastroticino.ch/DesktopDefault.aspx?tabId=0&languageId=1
Il Piano di protezione vale per tutti gli offerenti di servizi di ristorazione (sono eccettuate le offerte di pasti nelle scuole obbligatorie, per le quali vale un relativo piano). Le misure specificate devono essere attuate da tutte le aziende. Le autorità cantonali eseguiranno controlli rigorosi per verificarne il rispetto. Le aziende possono decidere di integrare tali misure con ulteriori provvedimenti specifici a seconda dell’attività. Le linee guida legali in materia di igiene e protezione attualmente vigenti devono continuare a essere rispettate (ad es. nel settore delle derrate alimentari e per la protezione della salute dei collaboratori). Per il resto, si applicano tutte le disposizioni dell’Ordinanza 2 sui provvedimenti per combattere il coronavirus (COVID-19).
Il Piano di protezione sarà valido fino alla sua revoca. In caso di dubbio fa stato la versione in lingua tedesca del documento.
Coronavirus in Ticino, 8 nuovi contagi e 1 decesso
Da inizio epidemia 3'253 persone sono risultate positive al test. Le vittime hanno raggiunto quota 332.
Altri sette pazienti hanno potuto fare rientro a casa dall'ospedale
BELLINZONA - Otto casi e un decesso. Sono questi i dati sul coronavirus in Ticino delle ultime 24 ore, aggiornati questa mattina dallo SMCC e dall'Ufficio del medico cantonale. L’incremento giornaliero dei nuovi casi confermati di Covid-19 continua a restare sotto le dieci unità, ma persistono le vittime.
Sono complessivamente 3'253 - dal 25 febbraio - le persone risultate positive al tampone nel nostro cantone. Le vittime hanno raggiunto quota 332. Una più di ieri.
Per quanto concerne i ricoveri, altre sette persone hanno lasciato l'ospedale nelle ultime ventiquattro ore, portando a un totale di 809 i pazienti che sono tornati a casa da inizio epidemia.
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L'emergenza coronavirus sta generando un crescente disagio nella popolazione
Si moltiplicano le segnalazioni relative ad ansia, depressione ed altri problemi psichici
GINEVRA - L'emergenza Covid sta provocando la crescita di segnalazioni di ansia e paura, disturbi del sonno e depressione anche gravi. Lo spiega in un editoriale che sarà pubblicato su World Psichiatry il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Nell'articolo - anticipato all'agenzia italiana ANSA - Ghebreyesus rileva che «i sistemi di salute mentale in tutti i paesi vanno rafforzati per far fronte all'impatto».
«Qualsiasi successo nell'affrontare ansia e angoscia delle persone renderà più facile per loro avere volontà e capacità di seguire le linee guida delle autorità sanitarie» per contenere il contagio.
La perdita - «Molte persone nel mondo - aggiunge - soffrono per la perdita di mezzi di sussistenza e opportunità, coloro che amano una persona affetta da COVID-19 si trovano ad affrontare preoccupazioni e separazione. Alcune si rivolgono ad alcol, droghe o comportamenti potenzialmente rischiosi come il gioco d'azzardo. La violenza domestica è aumentata. Infine, chi sperimenta la morte di un membro della famiglia a causa di COVID-19 potrebbe non avere l'opportunità di essere fisicamente presente negli ultimi momenti o di tenere funerali secondo la tradizione culturale, il che potrebbe interferire con il processo del lutto».
La salute mentale - «Esistono inoltre - sottolinea il direttore generale Oms - segnalazioni da paesi e nella letteratura scientifica che la malattia da COVID-19 è sempre più associata a manifestazioni mentali e neurologiche, nonché all'ansia, ai disturbi del sonno e alla depressione. In più, è probabile che COVID-19 aggravi preesistenti problematiche di salute mentale e neurologica e disturbi da uso di sostanze e limiti l'accesso per coloro che hanno bisogno di servizi. In molti paesi, i servizi di salute mentale nella comunità hanno smesso di funzionare. Tuttavia, oltre il 20% degli adulti di età superiore ai 60 anni ha condizioni mentali o neurologiche sottostanti: essi rappresentano una elevata percentuale delle persone con grave malattia da COVID-19. Le strutture di assistenza a lungo termine per le persone con condizioni problematiche di salute mentale (ad esempio ospedali psichiatrici e residenze per le persone con demenza) sono luoghi in cui le infezioni possono essere particolarmente difficili da controllare. La cura e la protezione dei diritti umani dei residenti in tali strutture devono far parte di qualsiasi risposta all'emergenza di salute pubblica. Affrontare il tema della salute mentale nelle emergenze di salute pubblica è vitale».
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Un sondaggio dell'IRE esplora la reazione della clientela di fronte all'imminente riapertura di bar e ristoranti
LUGANO - «Dopo quanto tempo dalla loro riapertura tornerai a frequentare i locali pubblici?». È una delle domande contenute nel sondaggio che l’IRE (l’Istituto di Richerche Economiche dell’Usi) ha lanciato oggi per dare risposta alla domanda che centinaia di esercenti si fanno in questi giorno. È nota infatti la data di riapertura, lunedì 11 maggio, di bar e ristorante, ma il vero giallo sta nel quanti torneranno a sedersi a tavolini (distanziati) per bere un caffé o gustarsi una cena in ristretta compagnia.
Sono infatti giornate frenetiche per il mondo degli esercizi pubblici che stanno per entrare in una nuova era. Molto, se non tutto, dipenderà dal comportamento della clientela. Una reazione che l’IRE vuole sondare con questionario, rigorosamente anonimo, della durata di 5-6 minuti. L’obiettivo è appunto quello di capire meglio l'impatto che il Covid 19 può avere sui comportamenti della popolazione e sull'economia locale.
«In particolare - spiegano i ricercatori - vengono richieste le abitudini di consumo nei locali pubblici di ristorazione nel periodo precedente alla pandemia. In seguito vengono formulate alcune domande volte a capire come queste abitudini potrebbero cambiare in futuro». Infine, ed è anche questo attualmente un grosso interrogativo, «si propone un esperimento chiedendo le preferenze rispetto a ipotetici cambiamenti effettuati nei servizi di ristorazione (misure di riorganizzazione della sala, richiesta di contributi per le misure straordinarie, obbligatorietà di fornitura dei dati personali, modifiche nel servizio al tavolo)».
Il cliente al bar? «Non sarà tenuto a fornire i propri dati»
Massimo Suter celebra su Facebook il traguardo di GastroSuisse: «La regola era assurda e impraticabile»
LUGANO - L'ospite di un ristorante non sarà tenuto a fornire i propri dati di contatto, ma potrà decidere volontariamente se desidera farlo. Il cambio di registro arriva «dopo un estenuante lavoro di convincimento sulla impraticabilità di una regola assurda» a seguito di un incontro tra GastroSuisse e il consigliere federale Berset. A comunicarlo è un entusiasta Massimo Suter tramite un breve post su Facebook.
«Il settore della ristorazione - si sottolinea - deve (solo) consentire la registrazione dei dati di contatto. Sperando che questa novità rafforzi la percezione che GastroSuisse lavori a favore dei propri associati».
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La visita alle strutture di ristorazione con consumazione in piedi
Le manifestazioni pubbliche e private con più di 1000 persone, comprese le attività societarie e le manifestazioni sportive
I servizi di escort o di prostituzione e i locali erotici
Prima delle vacanze estive il Consiglio federale valuterà nuovamente la situazione e se necessario prorogherà il divieto
⭐️⭐️🏆 ...è INUTILE che sosteniate che siano 19, È TUTTO INUTILE, sono 20 (VENTI)!!! Quello del 2006 è infatti il giusto (e soprattutto il minimo...) risarcimento per quello VERGOGNOSAMENTE RUBATOCI nella stagione 1997/98 DAVANTI A TUTTO IL MONDO, che avremmo vinto SUL CAMPO!!! SECONDA STELLA, LA PIÙ BELLA E SPLENDENTE DEL CIELO DI MILANO!!! ⭐️⭐️🏆
Il ritorno a una “nuova” normalità: «È il momento che aspettavamo»
Le novità del Consiglio federale sulla graduale uscita dal lockdown
Per l'app per il tracciamento dei contatti la prossima settimana scatterà una fase di test. In attesa di una base legale
Il prossimo lunedì 11 maggio scatta la fase 2 della graduale uscita dal lockdown. Si tratta di una tappa che interessa un numero consistente di attività, in primis scuole obbligatorie, negozi, bar e ristoranti. Ne ha parlato oggi il consigliere federale Alain Berset, ministro della sanità, in una conferenza stampa: «Stiamo per entrare in una nuova fase per il ritorno alla normalità: è il momento che aspettavamo». E ricorda comunque che è necessario il rispetto delle norme igieniche e delle distanze sociali. «Il virus è sempre presente», anche se i dati sono migliorati.
Anche Daniel Koch, delegato dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) per il Covid-19, ha invitato la popolazione alla prudenza: «Certo, ora è possibile spostarsi di più, si potrà andare nei negozi. Ma evitate le situazioni a rischio». E ha sottolineato che ora chiunque presenta dei sintomi influenzali viene sottoposto al test Covid-19. «Se rispettiamo le norme, potremo assistere a un ulteriore calo dei casi».
Per quanto riguarda il settore della ristorazione, la riapertura che il Consiglio federale ha deciso lo scorso 29 aprile prevede tutta una serie di condizioni da rispettare. Le ricordiamo: a ogni tavolo potranno sedere al massimo quattro persone, tutti i clienti dovranno essere seduti, tra i vari tavoli vi dovrà essere una distanza di due metri. E si parla poi della registrazione - ma su base volontaria - dei dati dei clienti: la misura è volta a permettere il tracciamento dei contatti anche nei ristoranti. Per la riapertura del settore, oggi il Consiglio federale ha adottato le necessarie modifiche della relativa ordinanza.
«I clienti sono invitati a fornire i loro dati, ma resta comunque una decisione volontaria» ha affermato Berset, sottolineando che si tratta comunque di una misura importante. «Sinora abbiamo fatto leva sulla responsabilità dei cittadini, e ha funzionato bene». Koch ha aggiunto: «Non vogliamo sapere chi si trovava al ristorante, ma vogliamo avere la possibilità di contattare le persone che potrebbero essere state in contatto con una persona malata: si tratta di tutelare la salute delle persone».
L'app... per ora in versione beta - Il ritorno alla normalità sarà accompagnato anche da un'app: si chiama Swiss PT (dove PT sta per proximity tracing) e sarà un ulteriore strumento per il tracciamento e l'interruzione delle catene d'infezione. L'app, informa gli utenti che sono stati troppo a lungo vicini a una persona infetta. Il tutto senza compromettere la privacy, garantisce la Confederazione.
Ma per l'utilizzo di tale strumento è necessaria una base legale, come stabilito questa settimana dal Parlamento. Il Consiglio federale integrerà in tal senso la legge sulle epidemie ed entro il 20 maggio presenterà un messaggio urgente. Finché la modifica di legge non sarà decisa, l'app sviluppata dai politecnici federali di Zurigo e Losanna e dalla Confederazione sarà sottoposta a un approfondito test in una fase pilota. Per questa fase - che sarà limitata a determinati gruppi di cittadini - il Governo intende emanare il 13 maggio un'ordinanza di durata limitata.
Un sostegno di 65 milioni - Come deciso dal Parlamento nella recente sessione straordinaria, la Confederazione sosterrà con 65 milioni di franchi le istituzioni di custodia complementare alla famiglia che in seguito all’emergenza coronavirus hanno subito perdite di guadagno. Il Consiglio federale emanerà una pertinente ordinanza entro il 20 maggio. La Confederazione si farà carico di un terzo dei costi dei Cantoni per la compensazione dei contributi non più versati dai genitori alle istituzioni di custodia. L’ordinanza sarà in vigore per sei mesi con effetto retroattivo dal 17 marzo 2020.
L'app Swiss PT: come funziona?
L'app Swiss PT è un software applicativo che viene installato sullo smartphone. Dopo l'installazione lo smartphone invia tramite Bluetooth delle ID criptate, i cosiddetti checksum, lunghe stringhe di caratteri generate casualmente. Se un altro smartphone sul quale è installata la stessa app si trova a meno di due metri di distanza per complessivamente più di 15 minuti nel corso di una giornata, i dispositivi si scambiano i checksum. Viene così creato un elenco locale di checksum ricevuti dai dispositivi ai quali si è stati vicini per un certo tempo. In questo modo vengono registrati gli incontri epidemiologicamente rilevanti. I 15 minuti e i circa 2 metri di distanza impostati saranno adeguati con l'aumento dei valori empirici disponibili, in modo da fornire l'indicazione più precisa possibile sulla probabilità di contagio. L'utente non deve fare altro che portare con sé lo smartphone con la funzione Bluetooth attivata. I checksum vengono eliminati automaticamente dal dispositivo dopo tre settimane.
Se risulta positivo al test del coronavirus, un utente dell'app Swiss PT riceve dall'ufficio del medico cantonale un cosiddetto codice Covid. Questo modo di procedere è importante per impedire abusi, poiché la funzione di segnalazione dell'app può essere attivata soltanto con questo codice e gli altri utenti ricevono segnalazioni soltanto dopo che la funzione è stata attivata. Chi è stato a stretto contatto con una persona risultata positiva al test viene informato dall'app Swiss PT.
Tutti gli utenti dell'app che si sono trovati complessivamente per 15 o più minuti nel corso di una giornata a una distanza inferiore a 2 metri circa da una persona infetta durante il periodo del rischio di contagio ricevono automaticamente e in forma anonima un messaggio che segnala loro che vi è la possibilità che siano stati contagiati. Dopodiché possono rivolgersi alla hotline indicata nell'app per sapere come procedere.
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fantasy
01/05/2020 | 19:53
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
Gold
In Ticino riaprono altri tre valichi
La misura «per ridurre l'impatto del traffico». Dopo le decisioni del Consiglio federale
BELLINZONA -
Con l'allentamento economico, arriva anche l'allentamento doganale. Da lunedì 4 maggio i valichi di confine di Ponte Cremenaga, Brusino e Ligornetto saranno riaperti al traffico. Lo ha reso noto oggi l'Amministrazione federale delle dogane (Afd) in un comunicato. Il provvedimento - si legge - vuole «anticipare l'aumento del traffico transfrontaliero in seguito alle misure annunciate dal Consiglio federale».
Già questa settimana il traffico alla frontiera ticinese è aumentato del 10 per cento circa, fa sapere l'Afd. I sindaci italiani di frontiera e anche la Regione Lombardia avevano chiesto più volte la riapertura di altri valichi. La misura «verrà realizzata d’intesa e in stretta collaborazione con le autorità partner nazionali ed estere».
Saranno mantenute le attuali disposizioni sull'ingresso limitato e i relativi controlli alla frontiera.L'elenco dei valichi di frontiera attualmente aperti è pubblicato sul sito internet dell'AFD (www.ezv.admin.ch).
I valichi che riaprono il 4 maggio:
Ponte Cremenaga: dalle ore 6.00 alle ore 10.00 e dalle 16.00 alle 19.00, dal lunedì al venerdì
Brusino: dalle ore 5.00 alle ore 9.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00, dal lunedì al venerdì
Ligornetto: dalle ore 6.00 alle ore 10.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30, dal lunedì al venerdì
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fantasy
02/05/2020 | 06:15
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
Gold
Il popolo della notte: «Siamo stati abbandonati»
Discoteche chiuse a oltranza. Il settore ribolle. L'imprenditore: «Così perdiamo tutto l'anno»
BELLINZONA - Per le discoteche ticinesi è decisamente una serata storta: come tutti i venerdì e i sabato sera negli ultimi due mesi. Ma forse ancora di più. Il "popolo della notte" ha ricevuto oggi pomeriggio la brutta notizia: serrande chiuse ancora fino a giugno. Forse oltre.
Il Consiglio federale non ha usato mezzi termini, rispondendo a due mozioni delle Commissioni dell'economia e dei tributi. Una riapertura dell'intrattenimento notturno è «fuori discussione» per ora. Se ne parlerà nella seduta del prossimo 27 maggio.
Chi sperava di tornare presto in pista è rimasto a bocca asciutta. «Oggi non è un giorno felice» commenta un imprenditore del Bellinzonese. «L'impressione è di essere stati abbandonati».
Il settore è in ginocchio, in Ticino come nel resto della Svizzera. Dopo la bassa stagione di gennaio-febbraio (dominata dai carnevali) i locali notturni erano pronti a partire con la primavera, e invece sono sono arrivate le restrizioni: prima il tetto di 1000 persone, poi 150, poi 50. L'11 marzo la chiusura forzata, dopo che alcune serate "brave" - ma svoltesi in piena legalità - avevano fatto scalpore.
«Siamo stati tra i primi a chiudere, e saremo gli ultimi a riaprire». Il titolare della discoteca Capital Club di Bellinzona parla a nome della categoria. «Sono molto dispiaciuto. È vero che possiamo ricorrere al lavoro ridotto, ma le nostre attività hanno bisogno di grandi superfici, il rischio è che molte imprese finiscano schiacciate sotto il peso degli affitti».
A questo proposito, oggi è arrivata un'altra brutta notizia. Il Consiglio federale ha chiarito che non prenderà decisioni in merito alle pigioni, commerciali o abitative. Eventuali sconti sono lasciati alla trattativa tra inquilino e padrone di casa.
Secondo il nostro interlocutore alcune aziende rischiano di chiudere i battenti, se non si correrà in fretta ai ripari. Altre «dovranno inventarsi soluzioni diverse, magari negli spazi aperti». Il tempo è contato: «Con l'arrivo dell'estate la nostra stagione è finita, la gente non va più a ballare al chiuso. Abbiamo perso metà anno, in pratica. Un peccato anche per i molti fornitori e per l'indotto locale».
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
fantasy
02/05/2020 | 10:45
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Sette nuovi contagi e un morto nelle ultime 24 ore
Sono 323 le vittime dall'inizio dell'epidemia
BELLINZONA - Nelle ultime 24 ore sono sette le persone risultate positive al test in Ticino, stando ai dati rilasciati dallo Stato maggiore cantonale di condotta (SMCC) e dall'Ufficio del medico cantonale. Una persone è invece deceduta nelle ultime 24 ore.
Il primo caso sul territorio cantonale è stato registrato il 25 febbraio. Da allora sono complessivamente 3225 le persone risultate positive al test per il nuovo coronavirus.
Le vittime - dalla prima annunciata il 10 marzo - hanno raggiunto quota 323.
I dimessi sono 774, con un incremento di 10 persone nelle ultime 24 ore.
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
toulouselautrec
02/05/2020 | 11:01
Silver
@fantasy hai il testo integrale dell'intervista alla Keller-Sutter sul CdT di oggi?
Ricordiamo che da lunedì 11.05 i Cantoni ricominceranno a processare le domande pendenti di permesso di dimora.
Questo è importante perchè (la faccio semplice, in realtà c'è molto altro) non è sufficiente procurarsi un contratto di lavoro per poter passare il confine, occorre avere sia il contratto che il permesso già rilasciato, e soprattutto per un'attività consentita dall'ordinanza federale.
In sintesi, fino all'11.05 chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori, poi smaltiranno un po' di arretrato.
Il sito della Segreteria della Migrazione fornisce un'interessante letteratura a riguardo.
Chi ne ha la possibilità e il background professionale, dovrebbe considerare l'ipotesi di espatriare - e non certo per andare a donnine! - per cui ritengo che il tema della mobilità transfrontaliera sia critico e meriti più rilevanza rispetto alla situazione sanitaria in senso stretto.
I numeri in Svizzera - la dico tutta, mi dispiace - ad oggi non destano più scalpore.
Il sito corona-data.ch quotato anche dalla RSI fornisce parecchi grafici molto istruttivi e divisi per Cantone.
Quando la psicologa mi ha presentato una parcella da 250 euro per tre incontri da 50 minuti l'uno, senza alcun risultato, mi sono detto "Meglio andare a p#####e, spendo uguale ma mi diverto di più!". (cit.)
Quando superati i 40 anni ti ritrovi ancora da solo, le cose sono due: o hai problemi seri, o sei un p#####iere incallito. (cit.)
fantasy
02/05/2020 | 15:23
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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La curva continua a scendere, 112 nuovi casi
Complessivamente i contagi registrati salgono a 29'817. 1'467 i decessi, 32 in più rispetto a ieri
BERNA - Sono 112 le nuove positività al coronavirus nelle ultime 24 ore in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, secondo i dati comunicati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) pubblicati questa mattina. La curva del contagio si conferma in calo, alla luce anche degli ultimi dati. Ieri i nuovi casi erano 119, giovedì 179.
Complessivamente i casi registrati salgono quindi a 29'817. Il numero dei test eseguiti per SARS-CoV-2, il virus che causa Covid-19, ammonta complessivamente a oltre 276'000. I test hanno dato esito positivo nel 13% dei casi. Una persona può comunque essere testata più volte.
Decessi - Le cifre dei casi giornalieri sono soggette a fluttuazioni settimanali con valori più bassi nei fine settimana, avverte l'UFSP. L'incidenza ammonta a 347 casi per 100 000 abitanti. Il bilancio dei decessi dall'inizio dell'emergenza sale a quota 1467 (l'aumento rispetto a ieri è stato di 32). Obvaldo e Appenzello Interno restano gli unici cantoni senza vittime.
Ticino - In Ticino si registrano 3'225 casi (+7 rispetto a ieri) e 323 decessi (+1). Stando alle autorità cantonali in ospedale si trovano ancora 134 persone (-8), di cui 23 in terapia intensiva (-2) e 16 intubate (-4). I dimessi sono 774 (+10). L'incidenza della malattia si situa a 904,8, dato superato solo da Ginevra (1'021,9).
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fantasy
02/05/2020 | 15:29
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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@toulouselautrec
No mi dispiace non sono abbonato al CdT
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fantasy
02/05/2020 | 15:40
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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«Ci manca la vostra cordialità, non vediamo l'ora di tornare»
Simonetta Sommaruga è giunta in Ticino e ha incontrato le autorità cantonali per discutere di economia e turismo.
La presidente della Confederazione stamattina aveva invece visitato il nuovo centro di smistamento della Posta a Cadenazzo
La Presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga è scesa in Ticino per incontrare le autorità cantonali. A Palazzo delle Orsoline si è infatti tenuta una riunione con il Consiglio di Stato e con lo Stato Maggiore Cantonale di condotta (SMCC). Al termine è stato organizzato un momento informativo, durante il quale hanno preso la parola la stessa Sommaruga, il Presidente del Governo ticinese Christian Vitta e il capo dello SMCC Matteo Cocchi.
Aspettiamo un vostro segnale - La presidente della Confederazione ha elogiato tutte le persone impegnate al fronte - personale sanitario, grande distribuzione, postini, ecc. - e posto l'accento del suo intervento sul turismo: «Sappiamo quanto è importante e quanto sia in un periodo difficile anche a causa della recessione mondiale e delle frontiere chiuse». «Per Pasqua non siamo potuti venire in Ticino - ha aggiunto -, ma quest'estate non vediamo l'ora di venirci. Ci manca la vostra cordialità e aspettiamo un vostro segnale».
Presente anche Marco Solari - Nella corte interna di Palazzo delle Orsoline erano presenti anche numerose altre personalità: la presidente della deputazione ticinese a Berna Marina Carobbio, il primo cittadino ticinese Claudio Franscella, il Medico cantonale Giorgio Merlani e il direttore della Divisione economia Stefano Rizzi. Presenti, visto il tema principale che era il turismo, anche il direttore di Ticino Turismo Angelo Trotta e il presidente del Locarno Film Festival Marco Solari, che si è ripreso dopo aver contratto il virus.
Simonetta Sommaruga è la terza consigliera federale a visitare il Ticino da quando è iniziata l'emergenza coronavirus. Prima di lei a sud delle Alpi erano giunti Alain Berset e Ignazio Cassis.
In mattinata la direttrice del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni ha visitato il nuovo centro pacchi di Cadenazzo, dove è stata accolta dal Governo in corpore e dal direttore della Posta svizzera Roberto Cirillo.
15:16
La conferenza stampa è terminata. Alla presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga è stato consegnato un omaggio floreale, seguito dall'applauso dei presenti e dalle note della Marcia "Bellinzona".
15:14
Si teme anche per l'apertura di AlpTransit. «Ci sono state delle interruzioni, ma la volontà di tutti è di rispettare le scadenze. Non possiamo però ancora dire se sarà possibile». Per quanto riguarda il trasporto pubblico, dove non potranno essere rispettate le distanze l'invito è di indossare le mascherine, ma ognuno dovrà procurarsele da sé. Non verranno fornite gratuitamente.
15:10
E se la situazione dovesse peggiorare? «Se i contagi dovessero tornare a salire non è detto che dovremo chiudere tutto subito. La prima reazione sicuramente non sarà quella, anche perché gli ospedali ora sono più preparati e possono facilmente aumentare la loro capacità. Il rischio di una seconda ondata però c'è», ha confermato Sommaruga. Sull'argomento è intervenuto anche Matteo Cocchi: «La macchina rimane accesa e abbiamo più esperienza rispetto all'inizio della crisi».
15:07
«La popolazione deve essere consapevole che il virus non è sparito. I comportamenti devono continuare a essere adeguati e noi continueremo a monitorare la situazione. Sono passate un paio di tappe, ma il traguardo finale è ancora lontano», ha detto Vitta. «Abbiamo visto che l'effetto del rispetto delle regole è visibile. Questo è positivo», ha aggiunto Sommaruga.
15:03
«Non è la Confederazione che deve dare ricette per il turismo al Ticino. Il Consiglio federale darà però più soldi al settore affinché il turismo venga promosso».
15:00
«La finestra di crisi è stata aperta in un momento difficile ed è stata un'ottima decisione», ha risposto a una domanda la presidente della Confederazione. Da una parte c'erano i bisogno del Ticino, dall'altra i bisogni di coerenza nelle regole della Confederazione. Ora è il momento di dare le stesse regole a tutti».
14:57
All'inizio della crisi c'è stata molta compattezza fra tutti, ora invece questa compattezza è in calo. «Anche all'inizio non eravamo così uniti», ha precisato Sommaruga, «poi nella fase più acuta eravamo tutti d'accordo». Ora siamo nella fase in cui dobbiamo convivere con il virus e su come farlo le idee possono divergere. Ma siamo sempre un Paese unito».
14:53
«La riapertura delle attività economiche non può essere disorganizzata. Solo chi riesce a rispettare le direttive può aprire. Lo hanno fatto bene i parrucchieri, lo devono fare anche i ristoranti», ha precisato Christian Vitta. Sulle scuole invece ha sottolineato che il Cantone è a disposizione dei singoli Comuni.
14:51
Sulle scuole, Sommaruga ha sottolineato come la Confederazione abbia lasciato la competenza a ogni Cantone in modo che ogni Cantone possa «fare il bene» della popolazione. La scuola obbligatoria, ha però sottolineato, «è importante per i bambini».
14:50
Terminati gli interventi dei tre relatori, è il momento delle domande. La prima riguarda la riapertura "accelerata" dell'economia. Non si poteva essere un po' più prudenti? Sommaruga: «Abbiamo sempre optato per una via di mezzo, sia quando abbiamo dovuto chiudere, sia ora che bisogna riaprire. Un passo dopo l'altro. Le prossime quattro settimane serviranno a monitorare la situazione per poter decidere come continuare».
14:45
«Nelle prossime settimane dovremo continuare a seguire le regole. Noi continueremo a vegliare affinché si ritorni alla normalità, adattando le varie misure», ha aggiunto Cocchi.
14:41
Matteo Cocchi ha ripercorso le soluzioni prese in Ticino per affrontare la crisi, dalla collaborazione con gli altri cantoni a quella Confederazione. Organizzzione, coordinamento e collaborazione sono le tre parole chiave. «A tutti i livelli, popolazione compresa».
14:40
La visita di Sommaruga è anche dedicata anche al turismo: «Sappiamo quanto è importante per la Svizzera e per il Ticino. È un periodo difficile anche a causa della recessione mondiale e delle frontiere chiuse. Per Pasqua non siamo potuti venire in ticino, ma quest'estate non vediamo l'ora di venirci. Ci manca la vostra cordialità e aspettiamo un vostro segnale».
14:37
Dopo Vitta ha preso la parola Simonetta Sommaruga, che si è espressa in italiano: «Il Ticino è stato colpito duramente dalla crisi e volevo venire qui di persona». Dopo aver reso omaggio gli impiegati della Posta - stamattina ha visitato il centro di smistamento di Cadenazzo - ha speso parole per il personale sanitario e i dipendenti della grande distribuzione: «Rendiamo loro omaggio, perchö sono loro che fanno girare il mondo».
14:34
«La ricerca di minerali nelle nostre montagne è ancora oggi impegnativa. Un'immagine che può essere paragonata al difficile periodo che stiamo attraversando: serve determinazione e disciplina per ridare respiro e luce al nostro Paese. E farlo risplendere come fosse il nostro più prezioso cristallo», ha detto in conclusione del suo intervento Vitta, che settimana prossima passerà il testimone della presidenza del Governo a Norman Gobbi.
14:30
«Ci sono state delle incomprensioni», ha detto Vitta riferendosi alla settimana in cui il Ticino ha anticipato alcune decisioni di competenza federale. «Ringrazio la Confederazione che ha capito le nostre esigenze specifiche». Grazie alla coesione, all'unità e alla solidarietaà siamo riusciti a superare la crisi», ha aggiunto. Vitta ha anche ringraziato i turisti che hanno rinunciato a venire in Ticino durante le vacanze di Pasqua. Quest'estate, invece, gli svizzero-tedeschi saranno i benvenuti.
14:28
Il primo a parlare è stato il presidente del Governo ticinese Christian Vitta. Vitta ha paragonato la Svizzera al Cristallo del Gottardo. Entrambi hanno le stesse caratteristiche: trasparenza, forza e solidità.
14:25
Per sottolineare la solennità dell'appuntamento, prima dell'intervento dei presenti è stato suonato il Salmo Svizzero.
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fantasy
03/05/2020 | 09:44
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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fantasy
03/05/2020 | 10:45
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Dieci nuovi contagi e un morto nelle ultime 24 ore
Sono 324 le vittime dall'inizio dell'epidemia
BELLINZONA - Nelle ultime 24 ore sono 10 le persone risultate positive al test in Ticino, stando ai dati rilasciati dallo Stato maggiore cantonale di condotta (SMCC) e dall'Ufficio del medico cantonale. Una persona è invece deceduta nelle ultime 24 ore.
Il primo caso sul territorio cantonale è stato registrato il 25 febbraio. Da allora sono complessivamente 3235 le persone risultate positive al test per il nuovo coronavirus.
Le vittime - dalla prima annunciata il 10 marzo - hanno raggiunto quota 324.
I dimessi sono 779, con un incremento di 5 persone nelle ultime 24 ore.
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
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Villico
03/05/2020 | 14:11
Newbie
Mah è da un po’ che leggo e non scrivo sia qui sia su telegram ma non capisco proprio, premessa: fossimo in un gruppo “normale” accetterei anche tutte queste paure e post ma qui no!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEFino a febbraio millantavate pompino cabrio- fuck con lingua - leccate di figa dopo che la girl era magari stata con altri nel pomeriggio 5/6 clienti come minimo al giorno! E adesso avete paura di un virus 🦠 che ha una letalità del 1% massimo quando malattie bene peggiori potevano essere prese facendo quello che facevamo? io che comunque ero schizzinoso prima adesso non ho paura e voi invece si? Mi perdo sempre qualcosa?
fantasy
03/05/2020 | 14:16
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Sei morti e 88 casi positivi in più rispetto a ieri
Complessivamente i contagi registrati nel nostro Paese salgono a 29'905, i decessi a 1'473.
È la prima volta dall'inizio dell'emergenza che i casi risultati positivi nelle ultime 24 ore sono meno di 100
BERNA - Per la prima volta da quando l'emergenza è entrata nella sua fase più acuta, i nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono meno di 100.
Sono infatti 88 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, secondo i dati comunicati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) pubblicati questa mattina. La curva si conferma in calo, alla luce anche degli ultimi dati. Ieri i nuovi casi erano 112, venerdì 119. Complessivamente i casi registrati salgono quindi a 29'905.
Finora sono stati effettuati un totale di 280'220 test, il 13% di questi erano positivi. Una persona - ricorda l'UFSP - può però essere stata testata più volte.
Decessi - Le cifre dei casi giornalieri sono soggette a fluttuazioni settimanali con valori più bassi nei fine settimana, avverte l'UFSP. L'incidenza ammonta a 347 casi per 100 000 abitanti. Il bilancio dei decessi dall'inizio dell'emergenza sale a quota 1'473 (l'aumento rispetto a ieri è stato di 6).
Ticino - In Ticino si registrano 3'235 casi (+10 rispetto a ieri) e 324 decessi (+1). Stando alle autorità cantonali in ospedale si trovano ancora 132 persone (-2), di cui 23 in terapia intensiva (invariato) e 16 intubate (invariato). I dimessi sono 779 (+5). L'incidenza della malattia si situa a 904,8, dato superato solo da Ginevra (1'021,9).
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fantasy
03/05/2020 | 16:29
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
Gold
@toulouselautrec
Qui magari vi sono informazioni a riguardo di cio che stavi cercando.
https://www.swissinfo.ch/ita/epidemia_coronavirus--la-situazione-in-svizzera/45590960
https://www.tvsvizzera.it/tvs/frontiera-italo-svizzera_da-lunedì-riapertura-parziale-di-certi-valichi-secondari/45727440
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toulouselautrec
03/05/2020 | 23:03
Silver
Grazie Fantasy. In effetti la signora non ha detto molto più di quanto non abbia trovato io ravanando sui giornali di oltre Gottardo. Il tema dei blocchi alle frontiere è critico, per motivi politici più che sanitari, e la mia sensazione è che in sede europea non vogliano concordare una strategia in quanto ciascun Paese è prigioniero del suo approccio nazionale, che a parità di dati va dall'immunità di gregge al 41bis, e per aprire le frontiere occorre che tutti i Paesi seguano regole interne comparabili. Quando riusciranno a sciogliere questo nodo, potremo capire in quali termini le persone potranno spostarsi in Europa e, a prescindere dalla riapertura o meno dei bordelli, le signorine ricominceranno spontaneamente ad affluire verso i Paesi con maggiore domanda di prostituzione e noi ricominceremo tutti contenti a godere dei loro servizi.
Quando la psicologa mi ha presentato una parcella da 250 euro per tre incontri da 50 minuti l'uno, senza alcun risultato, mi sono detto "Meglio andare a p#####e, spendo uguale ma mi diverto di più!". (cit.)
Quando superati i 40 anni ti ritrovi ancora da solo, le cose sono due: o hai problemi seri, o sei un p#####iere incallito. (cit.)
remolabarca
04/05/2020 | 09:48
Gold
i servizi che adotteranno le signorine alla un riapertura dei bordelli ??? di la da venire.....leggete queste notizie aparse ieri sui nostri TG .... Regole di igiene ...forse per due anni !!! dovremo abituarci con il distanziamento sociale cosi per almeno due anni, dettato dal capo della Tansk Force covid 19 Mattias Egger, e condiviso anche dal poff. Didier Pitter dell'ospedale universitario di Ginevra, secondo cui occorrerà per tornare a BACIARCI aspettare due anni quando il virus non circolerà piu
TROVA HOSTESS PER CENEin maniera eccessiva ...... morale della favola, come si comporteranno le ragazze quando ci sarà un giono la riapertura ??? se ci si acconterà di trombare con la mascherina e tutto con preservativo altro che ...pompe cabrio.... sono sogni che esistevano fino a qualche mese fa, .... di sicuro la paura che ci sarà piu
marcata tra le ragazze che tra i clienti.....poi le eccezzioni ci saranno sempre...... comunque queste notizie non sono incoraggianti ...finché non si troverà un vaccino ....fantasy
04/05/2020 | 17:37
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Coronavirus in Ticino, 3 nuovi contagi e 2 decessi
Da inizio epidemia sono state registrate 3'238 persone positive al test. Le vittime hanno raggiunto quota 326
BELLINZONA - Tre casi e due decessi. Sono questi i dati sul coronavirus in Ticino delle ultime 24 ore, aggiornati questa mattina dallo Stato maggiore cantonale di condotta (SMCC) e dall'Ufficio del medico cantonale. Non accadeva dal 5 marzo che vi fossero "solo" tre nuovi contagi registrati.
Sono complessivamente 3'238 - dal 25 febbraio - le persone risultate positive al test per il nuovo coronavirus nel nostro cantone. Le vittime hanno raggiunto quota 326. Due più di ieri.
Per quanto concerne i ricoveri, altre tre persone hanno lasciato l'ospedale nelle ultime ventiquattro ore. Sono in totale 782 i pazienti che hanno potuto essere dimessi dalle strutture ospedaliere dall'inizio dell'epidemia. Attualmente sono ricoverate 129 persone (-3 rispetto a ieri): 107 in reparto (-2) e 22 in terapia intensiva (-1), di cui 15 intubate (-1).
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fantasy
04/05/2020 | 17:38
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Covid-19: quattro morti e 76 nuovi positivi
Complessivamente i casi registrati salgono a 29'981. Sono invece 1477 le vittime dall'inizio della pandemia
Il Ticino resta il secondo cantone con l'incidenza più alta. Il cantone italofono è superato da Ginevra e seguito da Vaud
BERNA - Per il secondo giorno consecutivo da quando l'emergenza è entrata nella sua fase più acuta, i nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono meno di 100.
Per la precisione sono 76 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, secondo i dati comunicati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) pubblicati questa mattina. La curva si conferma in calo, alla luce anche degli ultimi dati. Ieri i nuovi casi erano 88 (l'altro ieri 112, venerdì 119). Complessivamente i casi registrati salgono quindi a 29'981.
L'incidenza ammonta a 349 per 100 000 abitanti. Finora in Svizzera sono stati registrati 1477 decessi in relazione a COVID-19 confermati in laboratorio. Quattro in più rispetto a ieri.
Su 1409 persone decedute (con dati completi), il 98% soffriva di una o più malattie preesistenti. Le tre malattie preesistenti più frequentemente menzionate sono l'ipertensione arteriosa (64%), le malattie cardiovascolari (57%) e il diabete (26%).
Evoluzione temporale - Il numero dei test per SARS-CoV-2 eseguiti finora ammonta complessivamente a 282'750, di cui 12% sono risultati positivi (più test positivi o negativi possono essere fatti per la stessa persona).
Incidenza per cantone - Il Ticino è il secondo cantone con l'incidenza più alta (908.5). Il cantone italofono è superato da Ginevra (1027.3) e seguito da Vaud (678.9) e Basilea Città (570.9). Nei Grigioni l'incidenza è di 399.2.
Ospedalizzazioni - Ad oggi, sono stati segnalati 3741 ricoveri ospedalieri in relazione a COVID-19 confermata in laboratorio. Su 3324 persone ricoverate in ospedale con dati completi, il 14% non aveva malattie preesistenti rilevanti e l'86% aveva una o più malattie preesistenti. Le patologie citate più frequentemente sono l'ipertensione arteriosa (52%), le malattie cardiovascolari (33%) e il diabete (23%).
Tra le persone ricoverate in ospedale, i tre sintomi citati più frequentemente erano febbre (66%), tosse (63%) e problemi respiratori (41%). Il 45% dei casi aveva la polmonite.
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
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Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
fantasy
04/05/2020 | 17:50
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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«Dati incoraggianti. Ma perdiamo 500 milioni di franchi al giorno»
Gli esperti federali fanno il punto della situazione all'odierno Infopoint della Confederazione
Se dal profilo sanitario le cifre sono incoraggianti, lo sono meno sotto quello economico. Una ripresa è però prevista dal terzo trimestre
BERNA - All'odierno Infopoint della confederazione, gli esperti federali hanno fatto il punto della situazione. All'appuntamento erano presenti Daniel Koch, delegato per il coronavirus dell'UFSP, Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) e il brigadiere Raynald Droz dell'esercito svizzero.
La giornata dell'igiene delle mani - Il primo a prendere parola è stato l'ormai noto "mister coronavirus": «Domani è la giornata internazionale dell'igiene delle mani. Sarà celebrata in tutto il mondo», afferma Koch. «Quasi nessuno ne avrebbe parlato un anno fa».
«Dati incoraggianti» - L'esperto fa cenno alle cifre sempre più basse riguardanti i contagi: «Oggi sono stati registrati 76 nuovi casi di coronavirus. Devo ammettere che è un dato positivo», spiega. «Stiamo inoltre migliorando il tracciamento che, dalla prossima settimana, verrà nuovamente eseguito in tutta la Svizzera».
«Perdite milionarie, ma prevista una ripresa» - Prende quindi la parola Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch, che menziona i dati relativi all'economia, in questo caso meno entusiasmanti: «Sono stati due mesi difficili quelli trascorsi. Abbiamo avuto 1,9 milioni di persone che hanno fatto richiesta per il lavoro ridotto e calcoliamo perdite pari a circa 500 milioni di franchi al giorno», spiega. Ineichen-Fleisch annuncia inoltre che le start-up promettenti potranno richiedere un sostegno in termini di liquidità dal 7 maggio. Saranno possibili aiuti fino a 1 milione di franchi per impresa. Per accedervi si dovrà compilare un modulo online.
L'11 maggio viene menzionata invece quale data importante per far girare nuovamente l'economia. «Non possiamo dire quando si tornerà alla normalità, ma le cose stanno migliorando e confidiamo in una ripresa a partire dal terzo trimestre dell'anno».
Scorte dell'esercito ridotte - È quindi il turno del brigadiere Droz: «Sono 2000 i militi attualmente impegnati in soccorso della sanità. Il numero era precedentemente di 3800 unità. È prevista un'ulteriore riduzione delle scorte, ma almeno un migliaio devono poter essere nuovamente disponibili in 24 ore».
«Le esercitazioni aeree riprenderanno a breve», aggiunge Droz. «Il prossimo lunedì gli F/A-18 ritorneranno in volo. La maggior parte delle restrizioni saranno revocate l'8 giugno. Un terzo passo seguirà più tardi».
È quindi il turno delle domande dei giornalisti
Riguardo agli anziani, si chiede se sarà possibile effettuare un check-up del rischio. «Sarà difficile», sottolinea Koch. «Si può solo affermare con certezza che l'aumento dell'età comporta un rischio maggiore di infezione e un decorso più grave».
Sui controlli della quarantena, sempre Koch spiega che «non ci sono direttive al riguardo. Saranno i Cantoni a doverli gestire e le violazioni potrebbero essere sanzionate».
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
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04/05/2020 | 17:52
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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"Coronastress" per quasi la metà degli svizzeri
Netto aumento anche dei depressi. Ma c'è pure chi dello stress si è liberato
BASILEA - La crisi del coronavirus rappresenta un grande peso psicologico per molte persone. Secondo uno studio dell'Università di Basilea, quasi una persona su due si è sentita più stressata durante il lockdown rispetto a prima della crisi. È stato registrato anche un netto aumento dei sintomi depressivi.
I primi risultati dello "Swiss Corona Stress Study" pubblicato oggi dall'Università di Basilea coprono il periodo dal 6 all'8 aprile, tre settimane dopo l'annuncio del lockdown in Svizzera. Al sondaggio online anonimo hanno partecipato complessivamente 10'472 persone provenienti da tutta la Svizzera, indica il comunicato.
Quasi la metà degli intervistati ha dichiarato di sentirsi più stressata durante il lockdown rispetto a prima della crisi del coronavirus. I principali motivi sono i cambiamenti nel lavoro o nell'istruzione, la vita sociale limitata e l'onere della cura dei bambini.
Durante l'isolamento, la percentuale di persone che soffre di sintomi depressivi è aumentata: il 57% degli interrogati ha dichiarato che in loro tali sintomi erano aumentati. Mentre la frequenza dei sintomi depressivi era del 3,4% prima della crisi del coronavirus, durante il lockdown è salita al 9,1%.
Per qualcuno meno stress - Non tutti hanno tuttavia avuto ripercussioni psicologiche a causa della crisi del coronavirus. Il 26% degli interrogati si sentono meno stressati nella fase di lockdown rispetto a prima - «sorprendentemente», come viene indicato nel comunicato dell'Università di Basilea. Il 24,4% degli intervistati ha dichiarato di non avvertire alcuna differenza a livello di stress tra il periodo precedente la crisi e il confinamento.
Nello studio sono stati identificati alcuni comportamenti che hanno un effetto positivo contro lo stress da coronavirus. Questi includono attività fisiche più o meno intense come camminare o fare jogging, dedicarsi a un hobby o iniziare un nuovo progetto. Si ritiene utile limitare a uno o due volte al giorno informarsi sul coronavirus.
Il sondaggio online anonimo dell'Università di Basilea si trova su www.coronastress.ch. Ora viene studiato come l'allentamento del lockdown influisca sul benessere psicologico. I risultati dello studio non sono rappresentativi, indica l'Università, tuttavia poiché gli intervistati rappresentano un ampio spettro della popolazione svizzera, i risultati sono «statisticamente molto significativi».
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05/05/2020 | 06:58
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Passeggiata oltreconfine? Non sarà possibile per ancora (almeno) un mese
Frequentabile da chi ha motivi validi, per tutti gli altri la Penisola rimarrà off-limits.
Le frontiere saranno riaperte solo se durante la Fase 2 il numero dei contagi continuerà a calare.
LUGANO - Niente da fare: neppure l'ormai famosa Fase 2, come da noi anticipato, ha spinto l'Italia ad aprire le dogane con la Svizzera. Transitare dai valichi (verso sud) è possibile solo se si hanno comprovate esigenze lavorative e personali. Altrimenti non si passa.
Anche la recente diatriba dei nostri vicini sugli affini - gli amici, gli amori da frequentare - non ha toccato noi ticinesi (né tutti quelli che nella vicina Penisola non hanno la residenza): ogni discorso valeva per gli spostamenti entro i limiti di una Regione. Figurarsi quelli dello Stato...
Ma quando sarà possibile programmare una gita – che sia per la spesa, per riabbracciare i parenti, una fidanzata o un marito – oltreconfine?
Dipende dall'evoluzione del contagio. In Italia stanno “programmando” due settimane per volta. Il 4 maggio hanno appunto fatto partire la Fase 2, il 18 maggio potrebbero allentare le restrizioni.
Per vedere approvati degli spostamenti tra Regioni (e forse anche tra Stati) si dovrà tuttavia attendere ancora. Il 1. giugno è una tappa fondamentale. Se allora l'indice di contagio R0 si sarà almeno avvicinato al tanto auspicato 0,2 (traguardo francamente difficile da raggiungere, ora è a 0,8, nel picco della crisi il suo valore era oltre 2) alcune concessioni potrebbero essere fatte. L'apertura totale? Il 15 giugno. Ma solo se la pandemia si sarà nel frattempo contratta. In caso di nuovi picchi, ogni passeggiata italiana andrà rimandata inevitabilmente a luglio (forse agosto) inoltrato.
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05/05/2020 | 10:19
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Coronavirus in Ticino, 1 nuovo contagio e tre decessi
Ieri sono stati dimessi 12 pazienti dagli ospedali. Da inizio pandemia 3'239 ticinesi sono risultati positivi al tampone
BELLINZONA - Nelle ultime 24 ore in Ticino si registra un solo nuovo contagio da Covid-19. Ma ci sono stati tre decessi. A fornire le cifre, come ogni mattina, sono lo Stato maggiore cantonale di condotta (SMCC) e l'Ufficio del medico cantonale.
Sono complessivamente 3'239 - dal 25 febbraio - le persone risultate positive al test per il nuovo coronavirus nel nostro cantone. Le vittime hanno raggiunto quota 329.
Altre 12 persone hanno lasciato l'ospedale nelle ultime ventiquattro ore, portando a 794 i pazienti che hanno potuto essere dimessi dalle strutture ospedaliere dall'inizio dell'epidemia.
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05/05/2020 | 12:31
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Virus in frenata: in Svizzera 28 nuovi casi e altri sei decessi
Complessivamente i casi registrati salgono a 30'009. Sono invece 1'483 le vittime dall'inizio della pandemia
Da due giorni i nuovi contagi sono scesi sotto la soglia dei cento casi
BERNA - Per il terzo giorno consecutivo da quando l'emergenza è entrata nella sua fase più acuta, i nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono meno di trenta.
Per la precisione sono 28 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, secondo i dati comunicati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) questa mattina. La curva si conferma in calo, alla luce anche degli ultimi dati. Ieri i nuovi casi erano 76 (l'altro ieri 88, sabato 112). Complessivamente i casi registrati salgono quindi a 30'009.
L'incidenza ammonta a 350 per 100 000 abitanti. Finora in Svizzera sono stati registrati 1'483 decessi in relazione a COVID-19 confermati in laboratorio. Sei in più rispetto a ieri.
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06/05/2020 | 06:37
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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«Non dev'essere una riapertura forzata»
Il presidente di GastroTicino Massimo Suter sulle misure introdotte dall'11 maggio. «Regole giuste, ma attenzione»
Nome e cognome, distanze tra i tavoli, limite agli ingressi: dopo il lockdown, i ristoratori sopravviveranno alla Fase 2?
LUGANO - Nome, cognome, numero di telefono dei clienti. E poi due metri di distanza tra i tavoli, un metro tra gli schienali delle sedie. I ristoranti riaprono l'11 maggio ma, dopo avere sopportato il lockdown, sopravviveranno alla Fase 2?
È la domanda che, in queste ore, si fanno in molti. In un sondaggio condotto online il 53 per cento dei partecipanti ha dichiarato di volere «aspettare un po'» prima di tornare a pranzare fuori. Segno che la strada per i ristoratori ticinesi potrebbe rivelarsi in salita, anche dopo l'agognata riapertura.
Per GastroTicino, le misure annunciate martedì dal Consiglio federale sono comunque un passo avanti. «Se non altro, sappiamo di che morte morire» commenta a tio.ch/20minuti il presidente Massimo Suter. «È chiaro che le nuove disposizioni comportano un maggior carico burocratico e di lavoro per gli esercenti. Ma non sono di per sé un grosso problema».
Per l'associazione di categoria un'altra notizia positiva è arrivata sempre martedì dal Consiglio Nazionale, dove è stata approvata una mozione per ridurre gli affitti del 70 per cento ai ristoratori. «La proposta va nella direzione auspicata dalla nostra categoria» commenta Suter. «Tuttavia rimangono altri nodi scoperti, a pochi giorni dalla riapertura».
Il punto controverso, su cui sono ancora in corso trattative tra GastroSuisse e il Consiglio federale, riguarda l'indennità da lavoro ridotto. Un «sostegno importante» che potrebbe essere tolto ai ristoratori che, dopo l'11 maggio, decideranno di rimanere chiusi di propria iniziativa.
«Secondo noi non è giusto, non si possono obbligare i ristoratori a riaprire» argomenta Suter. «In particolare se le la decisione di non riaprire è giustificata con solide motivazioni documentabili: penso ad esempio ai ristoranti di vetta, che non sono raggiungibili dalla clientela per via della chiusura delle funicolari e delle funivie. Oppure ai piccoli ristoranti a conduzione famigliare, in Ticino ce ne sono tanti, dove il distanziamento imporrebbe una riduzione dei tavoli controproducente per ragioni strutturali».
Insomma un conto è dirlo, un conto è riaprire. Ma delle novità da Berna potrebbero arrivare già nelle prossime ore. «Manca un tassello fondamentale e il tempo stringe» conclude Suter. «Speriamo che il governo capisca la situazione».
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remolabarca
06/05/2020 | 09:07
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bé ul bel vedee le poc luntan..... lunedi mi faro` un giro a Lugano per vedere come sarà la situazione dei bar e ristoranti, a me quello che mi é mancato alla mattina , andare nel bar ti turno per un paio di caffé e leggermi i vari giornali.... certamente ora per andare in un ristorante pizzeria che sia con queste regole di registrazione la vedo dura !!! personalmente non ho problemi di sorta, ammettiamo che, come mi é capitato spesso di andare in un ristorante con una prostituta di turno...e che cé di male ??? ora la proposta con queste direttive nessuna accetterebbe l'invito .....
TROVA HOSTESS PER CENEfantasy
06/05/2020 | 09:43
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Personalmente non sento per nulla la mancanza di Bar o Ristoranti , non sento nemmeno la mancanza dei Locali Erotici come gia detto , e non mi mancano nemmeno le uscite varie con le prostitute , perciò saro fra quelli che attenderanno diverso tempo prima di tornare a frequentare Bar o Ristoranti
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remolabarca
06/05/2020 | 10:13
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....dobbiamo oramai imparare a convirere con questo maledetto ..virus... pero
INCONTRA DONNE VOGLIOSEbisogna cercare con i dovuti modi di andare verso una normalità condizionata, quel psicologo a falo
...diceva tutti i giorni siamo nei pericoli, andare in auto, in moto, in bici, a fare escursioni nei boschi o in montagna, qui ora c'é l'altro nemico il ..coronavirus.... che non ci lascerà tanto presto, viviamo in un certo modo perché la vita anche se non é piu` come prima va avanti e bisogna accettarla cosi come é, poi ogni persona la vive a proprio modo ...fantasy
06/05/2020 | 10:37
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Ogni singola persona reagisce a proprio modo , questo è idiscutibile , ciò che è la mia personale metodologia di reazione non è detto che sia la medeima di altri , ma è quella che sono capace personalmente di mettere in atto o quella che meglio si adatta alla mia persona , a mio personale modo di vedere non vi è un giuto e un sbagliato ma solo differenti modalita di reazione a delle novità o a delle peculiarità che il particolare frangente attuale ci impone , richiede o obbliga
Impareremo suppongo a convivere con il virus , vi saranno coloro che impareranno a farlo in modo ottimale velocemente , altri avranno bisogno di un lasso di tempo maggiore , ci arriveranno dopo , piu lentamente con i loro tempi , un po come i Bernesi che si dice essere piu lenti degli altri
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fantasy
06/05/2020 | 10:44
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Coronavirus in Ticino, 6 nuovi contagi e 2 decessi
Da inizio epidemia sono state registrate 3'245 persone positive al test. Dimessi altri 8 pazienti.
Con i dati di oggi, le vittime ticinesi salgono a quota 331.
BELLINZONA - Sono dati incoraggianti quelli che si registrano negli ultimi giorni. Nella giornata di ieri in Ticino sono risultate positive al Covid-19 sei persone (dati aggiornati alle 8 di questa mattina dallo Stato maggiore cantonale di condotta e dall'Ufficio del medico cantonale). Da inizio settimana sono 10 quelle per cui il tampone ha dato esito positivo. Tre ne sono stati notificati lunedì mattina, uno solo ieri mattina e, appunto, 6 oggi.
Nelle ultime 24 ore, però, ci sono stati anche due decessi legati al coronavirus. Complessivamente, le vittime hanno raggiunto quota 331, mentre i casi totali di contagi sul territorio cantonale sono 3'245.
Altre 8 persone sono state dimesse ieri dall'ospedale. In totale, da inizio epidemia 802 pazienti hanno potuto lasciare le strutture ospedaliere.
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06/05/2020 | 13:08
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Coronavirus: 51 nuovi casi e 22 decessi
Complessivamente i casi registrati salgono a 30'060. Sono invece 1'505 le vittime dall'inizio della pandemia
Da quattro giorni i nuovi contagi sono scesi sotto la soglia dei cento casi
BERNA - Per il quarto giorno consecutivo da quando l'emergenza è entrata nella sua fase più acuta, i nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono meno di cento, anche se rispetto a ieri si registra un nuovo lieve aumento.
Per la precisione sono 51 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, secondo i dati comunicati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) questa mattina. La curva si conferma in calo, alla luce anche degli ultimi dati. Ieri i nuovi casi erano 28 (l'altro ieri 76, domenica 88). Complessivamente i casi registrati salgono quindi a 30'060.
Vittime - Secondo un conteggio dell'agenzia Keystone-ATS basato sulle informazioni fornite dai cantoni entro mezzogiorno, sono finora morte complessivamente in Svizzera 1798 persone.
L'UFSP parla dal canto suo di 1505 vittime, 22 in più di ieri, facendo riferimento ai rapporti che i laboratori e i medici hanno presentato nell'ambito dell'obbligo di notifica. Le autorità precisano che il dato può quindi differire dalle cifre cantonali. L'incidenza ammonta a 350 per 100'000 abitanti.
Test - Finora sono stati effettuati complessivamente 290'365 test. Secondo l'UFSP, il 12% di questi sono stati positivi. Una persona può essere stata sottoposta al test più volte. L'UFSP raccomanda di effettuare test per tutti i pazienti con sintomi.
La fascia di età dei casi finora confermati va da 0 a 108 anni, per un'età mediana di 52 anni. Nel 46% dei casi si tratta di uomini, nel 54% di donne. Gli adulti sono stati notevolmente più colpiti dei bambini. Negli adulti a partire dai 60 anni, gli uomini sono stati più colpiti delle donne, mentre negli adulti sotto i 60 anni le donne più degli uomini. Per entrambi i sessi, l'incidenza è stata più alta tra le persone di 80 anni e più, conclude l'UFSP.
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07/05/2020 | 10:15
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PIANO DI PROTEZIONE PER LA RISTORAZIONE
Il Piano di protezione per la ristorazione è pronto. Lo ha reso noto GastroSuisse oggi, martedì 5 maggio 2020. La versione disponibile sarà soggetta venerdì alla validazione del Consiglio federale, anche se il documento finale non si discosterà molto da quello consultabile su questo sito. http://www.gastroticino.ch/DesktopDefault.aspx?tabId=0&languageId=1
Il Piano di protezione vale per tutti gli offerenti di servizi di ristorazione (sono eccettuate le offerte di pasti nelle scuole obbligatorie, per le quali vale un relativo piano). Le misure specificate devono essere attuate da tutte le aziende. Le autorità cantonali eseguiranno controlli rigorosi per verificarne il rispetto. Le aziende possono decidere di integrare tali misure con ulteriori provvedimenti specifici a seconda dell’attività. Le linee guida legali in materia di igiene e protezione attualmente vigenti devono continuare a essere rispettate (ad es. nel settore delle derrate alimentari e per la protezione della salute dei collaboratori). Per il resto, si applicano tutte le disposizioni dell’Ordinanza 2 sui provvedimenti per combattere il coronavirus (COVID-19).
Il Piano di protezione sarà valido fino alla sua revoca. In caso di dubbio fa stato la versione in lingua tedesca del documento.
http://www.gastroticino.ch/Data/Document/INFO%20APERTURA/piano-di-protezione-covid-19-settore-alberghiero-ristorazione-052020.pdf
http://www.gastroticino.ch/Data/Document/INFO%20APERTURA/schutzkonzept-gastgewerbe-covid-19-052020.pdf
http://www.gastroticino.ch/Data/Document/INFO%20APERTURA/Com_stampa_GS_Piano_protezione_20200505.pdf
https://www.cdt.ch/ticino/clienti-da-registrare-suter-e-stata-la-conditio-sine-qua-non-NI2648719?fbclid=IwAR2UnbCZ5U4w2R3SE9GNua30ohNoyMBLeyoKbAa2JHb0xeGOC8GNvy2DFzQ
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07/05/2020 | 10:17
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Coronavirus in Ticino, 8 nuovi contagi e 1 decesso
Da inizio epidemia 3'253 persone sono risultate positive al test. Le vittime hanno raggiunto quota 332.
Altri sette pazienti hanno potuto fare rientro a casa dall'ospedale
BELLINZONA - Otto casi e un decesso. Sono questi i dati sul coronavirus in Ticino delle ultime 24 ore, aggiornati questa mattina dallo SMCC e dall'Ufficio del medico cantonale. L’incremento giornaliero dei nuovi casi confermati di Covid-19 continua a restare sotto le dieci unità, ma persistono le vittime.
Sono complessivamente 3'253 - dal 25 febbraio - le persone risultate positive al tampone nel nostro cantone. Le vittime hanno raggiunto quota 332. Una più di ieri.
Per quanto concerne i ricoveri, altre sette persone hanno lasciato l'ospedale nelle ultime ventiquattro ore, portando a un totale di 809 i pazienti che sono tornati a casa da inizio epidemia.
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07/05/2020 | 13:14
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L'Oms lancia un allarme sulla salute mentale
L'emergenza coronavirus sta generando un crescente disagio nella popolazione
Si moltiplicano le segnalazioni relative ad ansia, depressione ed altri problemi psichici
GINEVRA - L'emergenza Covid sta provocando la crescita di segnalazioni di ansia e paura, disturbi del sonno e depressione anche gravi. Lo spiega in un editoriale che sarà pubblicato su World Psichiatry il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Nell'articolo - anticipato all'agenzia italiana ANSA - Ghebreyesus rileva che «i sistemi di salute mentale in tutti i paesi vanno rafforzati per far fronte all'impatto».
«Qualsiasi successo nell'affrontare ansia e angoscia delle persone renderà più facile per loro avere volontà e capacità di seguire le linee guida delle autorità sanitarie» per contenere il contagio.
La perdita - «Molte persone nel mondo - aggiunge - soffrono per la perdita di mezzi di sussistenza e opportunità, coloro che amano una persona affetta da COVID-19 si trovano ad affrontare preoccupazioni e separazione. Alcune si rivolgono ad alcol, droghe o comportamenti potenzialmente rischiosi come il gioco d'azzardo. La violenza domestica è aumentata. Infine, chi sperimenta la morte di un membro della famiglia a causa di COVID-19 potrebbe non avere l'opportunità di essere fisicamente presente negli ultimi momenti o di tenere funerali secondo la tradizione culturale, il che potrebbe interferire con il processo del lutto».
La salute mentale - «Esistono inoltre - sottolinea il direttore generale Oms - segnalazioni da paesi e nella letteratura scientifica che la malattia da COVID-19 è sempre più associata a manifestazioni mentali e neurologiche, nonché all'ansia, ai disturbi del sonno e alla depressione. In più, è probabile che COVID-19 aggravi preesistenti problematiche di salute mentale e neurologica e disturbi da uso di sostanze e limiti l'accesso per coloro che hanno bisogno di servizi. In molti paesi, i servizi di salute mentale nella comunità hanno smesso di funzionare. Tuttavia, oltre il 20% degli adulti di età superiore ai 60 anni ha condizioni mentali o neurologiche sottostanti: essi rappresentano una elevata percentuale delle persone con grave malattia da COVID-19. Le strutture di assistenza a lungo termine per le persone con condizioni problematiche di salute mentale (ad esempio ospedali psichiatrici e residenze per le persone con demenza) sono luoghi in cui le infezioni possono essere particolarmente difficili da controllare. La cura e la protezione dei diritti umani dei residenti in tali strutture devono far parte di qualsiasi risposta all'emergenza di salute pubblica. Affrontare il tema della salute mentale nelle emergenze di salute pubblica è vitale».
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07/05/2020 | 13:16
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«Quando tornerete a prendere l'aperitivo?»
Un sondaggio dell'IRE esplora la reazione della clientela di fronte all'imminente riapertura di bar e ristoranti
LUGANO - «Dopo quanto tempo dalla loro riapertura tornerai a frequentare i locali pubblici?». È una delle domande contenute nel sondaggio che l’IRE (l’Istituto di Richerche Economiche dell’Usi) ha lanciato oggi per dare risposta alla domanda che centinaia di esercenti si fanno in questi giorno. È nota infatti la data di riapertura, lunedì 11 maggio, di bar e ristorante, ma il vero giallo sta nel quanti torneranno a sedersi a tavolini (distanziati) per bere un caffé o gustarsi una cena in ristretta compagnia.
Sono infatti giornate frenetiche per il mondo degli esercizi pubblici che stanno per entrare in una nuova era. Molto, se non tutto, dipenderà dal comportamento della clientela. Una reazione che l’IRE vuole sondare con questionario, rigorosamente anonimo, della durata di 5-6 minuti. L’obiettivo è appunto quello di capire meglio l'impatto che il Covid 19 può avere sui comportamenti della popolazione e sull'economia locale.
«In particolare - spiegano i ricercatori - vengono richieste le abitudini di consumo nei locali pubblici di ristorazione nel periodo precedente alla pandemia. In seguito vengono formulate alcune domande volte a capire come queste abitudini potrebbero cambiare in futuro». Infine, ed è anche questo attualmente un grosso interrogativo, «si propone un esperimento chiedendo le preferenze rispetto a ipotetici cambiamenti effettuati nei servizi di ristorazione (misure di riorganizzazione della sala, richiesta di contributi per le misure straordinarie, obbligatorietà di fornitura dei dati personali, modifiche nel servizio al tavolo)».
Per accedere al sondaggio cliccare sul seguente link https://usi.eu.qualtrics.com/ jfe/form/SV_etE30ps0LZVmxmd
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07/05/2020 | 17:37
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Il cliente al bar? «Non sarà tenuto a fornire i propri dati»
Massimo Suter celebra su Facebook il traguardo di GastroSuisse: «La regola era assurda e impraticabile»
LUGANO - L'ospite di un ristorante non sarà tenuto a fornire i propri dati di contatto, ma potrà decidere volontariamente se desidera farlo. Il cambio di registro arriva «dopo un estenuante lavoro di convincimento sulla impraticabilità di una regola assurda» a seguito di un incontro tra GastroSuisse e il consigliere federale Berset. A comunicarlo è un entusiasta Massimo Suter tramite un breve post su Facebook.
«Il settore della ristorazione - si sottolinea - deve (solo) consentire la registrazione dei dati di contatto. Sperando che questa novità rafforzi la percezione che GastroSuisse lavori a favore dei propri associati».
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SaoPaulo
08/05/2020 | 18:03 36-50
Silver
Chiusi fino al 31 agosto 2020:
https://www.bag.admin.ch/bag/it/home/krankheiten/ausbrueche-epidemien-pandemien/aktuelle-ausbrueche-epidemien/novel-cov/massnahmen-des-bundes.html
Stralcio dell'articolo:
Chiusi/vietati fino al 31 agosto 2020
La visita alle strutture di ristorazione con consumazione in piedi
Le manifestazioni pubbliche e private con più di 1000 persone, comprese le attività societarie e le manifestazioni sportive
I servizi di escort o di prostituzione e i locali erotici
Prima delle vacanze estive il Consiglio federale valuterà nuovamente la situazione e se necessario prorogherà il divieto
⭐️⭐️🏆 ...è INUTILE che sosteniate che siano 19, È TUTTO INUTILE, sono 20 (VENTI)!!! Quello del 2006 è infatti il giusto (e soprattutto il minimo...) risarcimento per quello VERGOGNOSAMENTE RUBATOCI nella stagione 1997/98 DAVANTI A TUTTO IL MONDO, che avremmo vinto SUL CAMPO!!! SECONDA STELLA, LA PIÙ BELLA E SPLENDENTE DEL CIELO DI MILANO!!! ⭐️⭐️🏆
fantasy
08/05/2020 | 19:21
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Il ritorno a una “nuova” normalità: «È il momento che aspettavamo»
Le novità del Consiglio federale sulla graduale uscita dal lockdown
Per l'app per il tracciamento dei contatti la prossima settimana scatterà una fase di test. In attesa di una base legale
Il prossimo lunedì 11 maggio scatta la fase 2 della graduale uscita dal lockdown. Si tratta di una tappa che interessa un numero consistente di attività, in primis scuole obbligatorie, negozi, bar e ristoranti. Ne ha parlato oggi il consigliere federale Alain Berset, ministro della sanità, in una conferenza stampa: «Stiamo per entrare in una nuova fase per il ritorno alla normalità: è il momento che aspettavamo». E ricorda comunque che è necessario il rispetto delle norme igieniche e delle distanze sociali. «Il virus è sempre presente», anche se i dati sono migliorati.
Anche Daniel Koch, delegato dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) per il Covid-19, ha invitato la popolazione alla prudenza: «Certo, ora è possibile spostarsi di più, si potrà andare nei negozi. Ma evitate le situazioni a rischio». E ha sottolineato che ora chiunque presenta dei sintomi influenzali viene sottoposto al test Covid-19. «Se rispettiamo le norme, potremo assistere a un ulteriore calo dei casi».
Per quanto riguarda il settore della ristorazione, la riapertura che il Consiglio federale ha deciso lo scorso 29 aprile prevede tutta una serie di condizioni da rispettare. Le ricordiamo: a ogni tavolo potranno sedere al massimo quattro persone, tutti i clienti dovranno essere seduti, tra i vari tavoli vi dovrà essere una distanza di due metri. E si parla poi della registrazione - ma su base volontaria - dei dati dei clienti: la misura è volta a permettere il tracciamento dei contatti anche nei ristoranti. Per la riapertura del settore, oggi il Consiglio federale ha adottato le necessarie modifiche della relativa ordinanza.
«I clienti sono invitati a fornire i loro dati, ma resta comunque una decisione volontaria» ha affermato Berset, sottolineando che si tratta comunque di una misura importante. «Sinora abbiamo fatto leva sulla responsabilità dei cittadini, e ha funzionato bene». Koch ha aggiunto: «Non vogliamo sapere chi si trovava al ristorante, ma vogliamo avere la possibilità di contattare le persone che potrebbero essere state in contatto con una persona malata: si tratta di tutelare la salute delle persone».
L'app... per ora in versione beta - Il ritorno alla normalità sarà accompagnato anche da un'app: si chiama Swiss PT (dove PT sta per proximity tracing) e sarà un ulteriore strumento per il tracciamento e l'interruzione delle catene d'infezione. L'app, informa gli utenti che sono stati troppo a lungo vicini a una persona infetta. Il tutto senza compromettere la privacy, garantisce la Confederazione.
Ma per l'utilizzo di tale strumento è necessaria una base legale, come stabilito questa settimana dal Parlamento. Il Consiglio federale integrerà in tal senso la legge sulle epidemie ed entro il 20 maggio presenterà un messaggio urgente. Finché la modifica di legge non sarà decisa, l'app sviluppata dai politecnici federali di Zurigo e Losanna e dalla Confederazione sarà sottoposta a un approfondito test in una fase pilota. Per questa fase - che sarà limitata a determinati gruppi di cittadini - il Governo intende emanare il 13 maggio un'ordinanza di durata limitata.
Un sostegno di 65 milioni - Come deciso dal Parlamento nella recente sessione straordinaria, la Confederazione sosterrà con 65 milioni di franchi le istituzioni di custodia complementare alla famiglia che in seguito all’emergenza coronavirus hanno subito perdite di guadagno. Il Consiglio federale emanerà una pertinente ordinanza entro il 20 maggio. La Confederazione si farà carico di un terzo dei costi dei Cantoni per la compensazione dei contributi non più versati dai genitori alle istituzioni di custodia. L’ordinanza sarà in vigore per sei mesi con effetto retroattivo dal 17 marzo 2020.
L'app Swiss PT: come funziona?
L'app Swiss PT è un software applicativo che viene installato sullo smartphone. Dopo l'installazione lo smartphone invia tramite Bluetooth delle ID criptate, i cosiddetti checksum, lunghe stringhe di caratteri generate casualmente. Se un altro smartphone sul quale è installata la stessa app si trova a meno di due metri di distanza per complessivamente più di 15 minuti nel corso di una giornata, i dispositivi si scambiano i checksum. Viene così creato un elenco locale di checksum ricevuti dai dispositivi ai quali si è stati vicini per un certo tempo. In questo modo vengono registrati gli incontri epidemiologicamente rilevanti. I 15 minuti e i circa 2 metri di distanza impostati saranno adeguati con l'aumento dei valori empirici disponibili, in modo da fornire l'indicazione più precisa possibile sulla probabilità di contagio. L'utente non deve fare altro che portare con sé lo smartphone con la funzione Bluetooth attivata. I checksum vengono eliminati automaticamente dal dispositivo dopo tre settimane.
Se risulta positivo al test del coronavirus, un utente dell'app Swiss PT riceve dall'ufficio del medico cantonale un cosiddetto codice Covid. Questo modo di procedere è importante per impedire abusi, poiché la funzione di segnalazione dell'app può essere attivata soltanto con questo codice e gli altri utenti ricevono segnalazioni soltanto dopo che la funzione è stata attivata. Chi è stato a stretto contatto con una persona risultata positiva al test viene informato dall'app Swiss PT.
Tutti gli utenti dell'app che si sono trovati complessivamente per 15 o più minuti nel corso di una giornata a una distanza inferiore a 2 metri circa da una persona infetta durante il periodo del rischio di contagio ricevono automaticamente e in forma anonima un messaggio che segnala loro che vi è la possibilità che siano stati contagiati. Dopodiché possono rivolgersi alla hotline indicata nell'app per sapere come procedere.
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!