Alain Berset invita la popolazione a non abbassare la guardia. Finché non ci sarà un vaccino, la malattia non scomparirà
BERNA - Bisogna rimanere disciplinati, soprattutto durante il periodo di Pasqua. «Altrimenti le infezioni aumenteranno di nuovo. Non ci sono scorciatoie. Dobbiamo andare fino in fondo». Lo ha detto Alain Berset in un'intervista con le testate del gruppo CH-Media. Il consigliere federale invita gli svizzeri a non sottovalutare il rischio che la lotta contro il coronavirus possa subire una battuta d'arresto.
In prospettiva futura sarà importante verificare il livello di immunità della popolazione attraverso i test sierologici. Attualmente - ha ricordato Berset - in Svizzera si contano oltre 24'000 persone che sono risultate positive al virus. Il numero è in realtà significativamente più alto e sarebbe compreso, secondo uno studio internazionale, fra 200'000 e 250'000.
«Quello che possiamo fare ora è rallentare la diffusione del virus e in seguito evitare che singole malattie portino a ulteriori infezioni», ha dichiarato il ministro della sanità.
Finché non ci sarà un vaccino, la malattia non scomparirà. In base alle attuali conoscenze, il virus continuerà a diffondersi fino a quando circa due terzi della popolazione ne sarà immune. Per la Svizzera ciò corrisponde a circa 6 milioni di persone: una cifra da cui si è ancora molto lontani.
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
Ecco perché il Covid-19 potrebbe essere più grave per i fumatori
Uno studio mette in evidenza il maggior numero di possibili "vie d'accesso" per il virus nei polmoni di chi fuma
NEW YORK - I fumatori sono potenzialmente esposti a contrarre forme più gravi di Covid-19, la malattia provocata dal nuovo coronavirus. Lo suggerisce uno studio - in attesa di revisione paritaria, ma già consultabile sul portale bioRxiv - realizzato da due ricercatori di New York.
Il SARS-CoV2 sfrutta i recettori ACE2 - una proteina situata sulla superficie delle cellule del tratto respiratorio - per ancorarsi e iniettare il proprio materiale genetico al fine di replicarsi. E sarebbe proprio questo fattore a spiegare la maggiore incidenza di forme gravi della patologia nei fumatori. L'esposizione prolungata al fumo infatti, si legge nello studio, si traduce in un incremento di queste proteine all'interno dei polmoni.
Di conseguenza, un numero maggiore di recettori ACE2 offre potenzialmente al virus un numero più elevato di punti d'accesso. L'incremento potrebbe quindi essere «una delle ragioni» per cui il virus colpisce duramente i fumatori, come spiegato a LiveScience.com da uno degli autori del paper.
Limiti e verifiche - L'ipotesi dello studio dovrà essere ovviamente confermata nel prossimo futuro dai dati, tenendo conto anche di altri fattori. Uno su tutto, la presenza di altre comorbidità associate nel lungo periodo al fumo, che contribuiscono a deteriorare lo stato generale di salute di una persona. Altri studi però confermano un possibile collegamento. Uno di questi - realizzato in Cina e pubblicato già alla fine di febbraio sul New England Journal of Medicine - indicava infatti come per i fumatori affetti da Covid-19 fosse più spesso necessario il ricorso al ricovero in terapia intensiva rispetto ai non fumatori.
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Alle 8 di questa mattina i contagiati hanno raggiunto quota 2'818, 42 più di ieri. Le vittime sono 229.
Le persone dimesse dagli ospedali sono 27 in più.
BELLINZONA - In Ticino le persone positive al nuovo coronavirus (a partire dal 25 febbraio 2020) sono 2'818, come si evince dagli odierni dati forniti dalle autorità cantonali (aggiornati alle 8). Ieri erano 2'776: l'aumento è di 42 casi.
E continua purtroppo a crescere il numero dei morti, che però oggi è più contenuto, facendo ben sperare per il futuro. Nelle ultime 24 ore sono decedute due persone. Il numero delle vittime arriva così a quota 229.
Ma bisogna guardare anche i numeri positivi. Nelle ultime 24 ore sono state dimesse dagli ospedali 27 persone (ieri erano 466), per un totale di 493.
In vista del pranzo pasquale, ieri il direttore della Divisione della salute pubblica Paolo Bianchi ha ricordato che «le grigliate in famiglia sono permesse, quelle di condominio no». Una manifesta mancanza nei confronti di queste regole può portare a una denuncia al Ministero pubblico. E ha aggiunto: «Il sistema ospedaliero era pronto e ha retto l'impatto. La pandemia però continuerà ancora per i prossimi mesi, si spera con ondate meno ripide».
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Il totale dei contagi dall'inizio dell'epidemia raggiunge quota 24'900
BERNA - Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 592 nuovi casi di Covid-19 tra Svizzera e Principato del Liechtenstein, portando così il totale dall'inizio dell'epidemia a quota 24'900 contagi con un'incidenza di 290 persone ogni 100mila abitanti, una delle più alte in Europa. La Confederazione ha per ora confermato la morte di 831 persone a causa del Covid-19 (26 più di ieri).
I nuovi casi in Ticino, aggiornati a questa mattina, sono 42, per un totale di 2'818 persone infette a partire dal 25 febbraio. Due i nuovi decessi, che fanno salire il numero dei morti a 229.
Ad oggi sono stati effettuati 190'000 test in Svizzera, di cui il 15% è risultato positivo. Sono 2'878 le persone ospedalizzate e l'età media è di 71 anni. La maggioranza dei pazienti sono uomini (61%).
Le cifre pubblicate dall'Ufficio federale di sanità pubblica - lo ricordiamo - fanno riferimento alle informazioni ricevute questa mattina da laboratori, medici e ospedali. Pertanto i dati possono divergere dalle cifre comunicate singolarmente dai Cantoni. Secondo il sito concepito dal dottorando all'Università di Berna Daniel Probst, che si aggiorna in base ai dati forniti dalle autorità cantonali, in Svizzera le vittime hanno raggiunto quota 1'000 (aggiornamento alle 11.30).
Su 2'496 persone ricoverate in ospedale con dati completi, il 13% non aveva malattie preesistenti rilevanti e l'87% aveva una o più malattie preesistenti. Le patologie citate più frequentemente sono l'ipertensione arteriosa (52%), le malattie cardiovascolari (31%) e il diabete (23%). I tre sintomi citati più frequentemente sono febbre (67%), tosse (64%) e problemi respiratori (40%). Il 44% dei ricoverati aveva la polmonite.
L'incidenza dei decessi in Svizzera è di 97 morti per milione di abitanti. Dei deceduti, 506 erano uomini (61%) e 324 donne (39%). La fascia d’età va da 31 a 101 anni, per una media di 84 anni.
Su 803 persone decedute con dati completi, il 97% soffriva di una o più malattie preesistenti.
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Non è escluso che se ne consiglierà l'utilizzo in determinate situazioni e settori lavorativi
Le misure federali per contrastare l'epidemia di coronavirus sono state prolungate fino al 26 aprile. Nel frattempo il Consiglio federale valuterà come procedere all'alleggerimento. I criteri per un allentamento graduale dipenderanno dal numero di nuovi casi positivi, dai ricoveri in ospedale e dai decessi. Sarà determinante il modo in cui le norme di distanza sociale e d'igiene verranno rispettate. E pensando al “dopo”, la discussione torna a focalizzarsi su un punto che è spesso stato controverso: le mascherine.
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La presidente della Confederazione commenta le misure del Consiglio federale. E guardando al futuro, bisogna proteggersi
BERNA - L'allentamento delle misure di isolamento attuate per limitare la diffusione del coronavirus deve essere accompagnato da un piano di protezione. Lo afferma Simonetta Sommaruga, parlando alla stampa domenicale. La premessa è che non deve esserci un ulteriore aumento dei casi di infezione.
Una delle misure di protezione su cui sarà necessario riflettere è l'uso delle mascherine, secondo la presidente della Confederazione. Che in un'intervista al SonntagsBlick pone anche la questione di quanti test debbano essere effettuati.
Niente blocco totale - Sommaruga esclude invece in modo categorico l'ipotesi di isolare completamente i gruppi a rischio, come proposto da taluni ambienti economici. «Si tratta di un numero molto elevato di persone». Prima di tutto, c'è la popolazione di età superiore ai 65 anni. Poi ci sono le persone che già soffrono di una malattia come il cancro, il diabete o l'ipertensione arteriosa. «Non si può impedire a tutte queste categorie di accedere al mondo esterno».
«Misure realistiche» - La presidente della Confederazione non sa dire se l'apice delle infezioni sia stato raggiunto. E aggiunge che il Consiglio federale «non è stato né troppo prudente né imprudente nelle misure adottate, ma realista».
Aiuti economici - Per superare la crisi, il governo si fa garante di «somme storicamente elevate», per far sì che i salari possano continuare a essere pagati e che la liquidità sia disponibile, ha detto. «Ma i tempi sono ancora duri. E se l'economia crolla all'estero, la Svizzera ne risentirà». In questo contesto, «Berna ha agito rapidamente. Quasi nessun altro governo è stato così veloce». Lo stesso vale per i Cantoni.
Tuttavia, «il paese avrà bisogno di impulsi per rilanciare l'economia». A questo proposito Sommaruga promette ad esempio investimenti per miliardi di franchi nella manutenzione delle ferrovie. «Vogliamo anche promuovere le energie rinnovabili e la ristrutturazione degli edifici, che garantiranno ordini e posti di lavoro».
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Altri 51 casi di Covid-19 in Ticino. E ben 15 decessi
Il numero dei contagi ha raggiunto le 2'869 unità. I morti sono 244
BELLINZONA - 51 nuovi casi di coronavirus e 15 decessi. Sono le cifre fornite dalle autorità cantonali (aggiornate alle 8) delle ultime 24 registrate nel nostro cantone.
In Ticino le persone positive al nuovo coronavirus (a partire dal 25 febbraio 2020) raggiungono quota 2'869 Ieri erano 2'818. E continua purtroppo a crescere il numero dei morti, che sono ora 244. Mentre ieri si erano registrate due vittime, facendo ben sperare, le cifre di oggi sono molto più tristi.
Se da un lato il contagio si sta ancora diffondendo - anche il medico cantonale Giorgio Merlani è risultato positivo al coronavirus -, aumentano anche le persone dimesse dagli ospedali. Da ieri ne sono tornate a casa 18, per un totale di 511.
Ieri, in conferenza stampa, il delegato dell'Ufficio federale della sanità pubblica Daniel Koch ha spiegato che in Svizzera «sul fronte epidemiologico si osserva una stabilizzazione dei nuovi casi di infezione con una tendenza al calo». Ma le statistiche mostrano che "la più giovane terza età", ossia la fascia tra 65 e 75 anni, può ammalarsi gravemente anche in assenza di altre patologie. Tra l'8 e il 10% dei ricoverati non aveva altri problemi di salute. Non bisogna pertanto abbassare la guardia e continuare a seguire le misure di igiene e della cosiddetta distanza sociale. E su un futuro allentamento delle norme «bisognerà essere flessibili e disposti a rinnovare misure restrittive abbandonate». La priorità resta «impedire una seconda ondata epidemica».
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inannzitutto questo e' un commento generico non intestato
concordo sopratutto con questa frase
"se qualcuno si sente chiamato in causa da un mio personale commento cio sta a significare che ha un motivo di sentirsi chiamato in causa"
e anche con questa
magari non mi sto riferendo ad uno speifico commento , magari mi riferisco a piu commenti e come gia ho avuto modo di dire piu volte
siamo ormai in un pianeta dove ognuno si crede di essere "un top di gamma" e la gente pretende che tutti uniformino la mente come piace a loro, come il dipartimento di stato,del partito comunista cinese, sezione propaganda
con me non funziona
e sempre e perennemente, sbiancano sempre tutti, vedendo che, anche faticando tanto per cercare di uniformare i pensieri alla testa di quella gente la, non ci riescono mai, perche' io continuo a ragionare con la mia mente e non me ne puo' fregare proprio proprio una cippa,. cippa delle ideologie di qualsiasi pincopallino che trovo sempre per strada
ad intasare la mente
per esempio, un completo sig nessuno, un addetto di una ditta di corriere espresso, ieri arriva a consegnare una scatola e parlando un poco, pii mi dice: se telefono rispondi pero'
io gli dico, "ovvio, )(forse perche' voglio ritirare cio' che ho aquistato?) pero' certe volte non sono a casa e per cui so che non posso ritirare e non rispondo perche' ho da fare e sono impegnato e la sua risposta e' stata: (in pratica non molla l'osso)
"tu rispondi lo stesso, altrimenti io sono unba testa dura continuo a telefonare"
non mi sembra una cosa strana non poter rispondere se si e' impegnati
ecco un esempio di uno che si crede un "top di gamma"
si devono tutti uniformare al signor nessuno addetto del corriere espresso, "vip", i veri vip
la prossima volta che arrivera' a consegnare vedra' cosa intendo, cosi' impara a rispettare le idee degli altri, invece di imporre le proprie
per quanto riguarda le maschere, credo proprio che dovremo usare per un periodo di tempo abbastanza lungo, ci si deve abituare ad essere sempre a carnevale
tutto per quei geni dei cinesi
spero che la gente riesca finalmente a capire che i cinesi non arrivano in pace, sono dei conquistatori
Guarda che qui su GT nessuno si sente “top di gamma”, e nessuno vuole plasmare la mente di nessuno. Siccome però io non sono un idiota e ho presente ormai da tempo la maniera di interloquire di determinati utenti.. chiedo chiarimenti in merito.
Se poi dopo un mio commento (e prima nemmeno un accenno) leggo persone che parlano di assurdità di teorie, di affermazioni, e di provocazioni, chiedo lumi a riguardo. E penso di averne diritto.
Qui, come nella vita, bisognerebbe avere un po’ più il coraggio di tirare fuori gli argomenti, e soprattutto spiegare a chi o cosa ci si riferisce. Troppo comodo fare sempre discorsi generali e nascondersi dietro un dito come fa qualcuno, che pensa magari di essere il più furbo di tutti, invece è tutto il contrario.
Il Signore del NRW e del Brasile.
Voi parlate, io scopo. Acapulco Uber Alles
11^ - Non avrai altro dio all'infuori della Gnocca
12^ - Una figa è come un auto: non conta quanti cavalli ha, ma chi c’è dietro al volante
13^ - La migliore scopata è sempre la prossima
14^ - Tanti nemici tanto onore
15^ - Non è tanto chi sono, ma quello che faccio che mi qualifica
16^ - L'Acapulco una scuola di pensiero
17^ - Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete mai quello che io sono ora
18^ - L'FKK come stile di vita
19^ - Chi dice che una cosa è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo
20^ - La figa ha le sue ragioni misteriose che la ragione non conosce
Globe, Zurigo. Palace, Lucerna. History, Basilea. Cleo, Freubad Berna. Oase, Mainhattan, World, Sharks, Francoforte. Paradise, Sakura, Stoccarda. Oasis, Heaven, Sylt, Palmas, Norimberga. Palast, Friburgo. Magnum, Acapulco, Acapulco Gold, Living Room, Dolcevita, Dusseldorf. Samya, Colonia. Artemis, Berlino. Natal, Fortaleza, Recife, Joao Pessoa, Salvador de Bahia, Porto Seguro, Rio de Janeiro, Brasile. Punta Cana, Repubblica Dominicana. Barcellona, Ibiza, Formentera Spagna. Parigi, Francia. Amsterdam, Olanda. Londra, Salisbury, Canterbury, Inghilterra.
In Svizzera i nuovi casi di coronavirus sono 400. Confermata la morte di almeno 858 persone
BERNA - Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 400 nuovi casi di Covid-19 tra Svizzera e Principato del Liechtenstein, portando così il totale dall'inizio dell'epidemia a quota 25'300 contagi con un'incidenza di 295 persone ogni 100mila abitanti, una delle più alte in Europa. La Confederazione ha per ora confermato la morte di 858 persone a causa del Covid-19 (27 più di ieri).
I nuovi casi in Ticino, aggiornati a questa mattina, sono 51, per un totale di 2'869 persone infette a partire dal 25 febbraio. Ben 15 i nuovi decessi, che fanno salire il numero dei morti a 244.
Ad oggi sono stati effettuati 193'800 test in Svizzera (3'800 solo ieri), di cui il 15% è risultato positivo. Sono 2'903 le persone ospedalizzate e l'età media è di 71 anni. La maggioranza dei pazienti sono uomini (61%).
Le cifre pubblicate dall'Ufficio federale di sanità pubblica - lo ricordiamo - fanno riferimento alle informazioni ricevute questa mattina da laboratori, medici e ospedali. Pertanto i dati possono divergere dalle cifre comunicate singolarmente dai Cantoni.
Su 2'519 persone ricoverate in ospedale con dati completi, il 13% non aveva malattie preesistenti rilevanti e l'87% aveva una o più malattie preesistenti. Le patologie citate più frequentemente sono l'ipertensione arteriosa (52%), le malattie cardiovascolari (31%) e il diabete (23%). I tre sintomi citati più frequentemente sono febbre (67%), tosse (64%) e problemi respiratori (40%). Il 44% dei ricoverati aveva la polmonite.
L'incidenza dei decessi in Svizzera è di 100 morti per milione di abitanti. Dei deceduti, 523 erano uomini (61%) e 334 donne (39%). La fascia d’età va da 31 a 101 anni, per una media di 84 anni.
Su 827 persone decedute con dati completi, il 97% soffriva di una o più malattie preesistenti.
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ciao fantasy ; ho ricevuto un video da un canale youtube; secondo me potrebbe aprire nuovi pensieri che noi tutti non immaginiamo,,naturalmente credo che la storia sia forse frutto dell'immaginazione ..ma comunque lascio a voi la scelta e le varie considerazioni
Video dal futuro,,dura 14minuti! se volete dategli un occhiata oppure vedetelo tutto ,mi Raccomando non vi spaventate! ; e' prevalentemente riferito agli stati uniti ,ma rientra anche l'europa e l'italia
''Mantieni una mente positiva in mezzo la tempesta''
siamo sempre ai livelli dell'influenza stagionale.... tanto casino e panico per niente, sembrava che dovesse arrivare la fine dell'umanita ma invece......
sono d'accordo con mega, basta stare attenti e seguire le indicazioni dei medici... maschere, guanti e distanziamento sociale vedere meno gente possibile,
poi se c'e' gente con un bisogno impellente di stare in mezzo ad altri e cercare di fare gruppo, che devo dire, quelli sono problemi personali di carattere psicologico, di quella gente la
a stare a casa e non uscire anche per mesi non succede niente a nessuno... si possono aprire le finestre e non e' che si sta dentro ad un bunker antiatomico
e poi una certa tipologia di gente cagacazza non la si vorrebbe frequentare neanche senza i chinavirus, per cui si e' gia' avantaggiati
Mi dispiace ma non sono daccordo con mega. Anch'io, influenzato dalle telvisioni, ancora ai primi di marzo pensavo si trattase di poco più che un'influenza. Poi i fatti allucinanti mi hanno fatto capire che era qualcosa di micidiale. E poi il mantra, ripetuto nelle prima settimane, dalle tv, anche da giornalisti e altro ciarpame, dai quali mai ti aspetteresti certe affermazioni, con la ripetizione che a finire in terapia intensiva o nella bara erano solo i vecchi. Come se loro non avessero più diritto di vivere. Incredibile! Ma anche eminenti capi di stato.
A questo punto mi chiedo: come si è potuto arrivare ad accettare tanta disinformazione?
Aver oltrepassato i 60 sembra divenuta una colpa.
«Il Covid-19 dieci volte più letale dell'influenza»
Sono le parole del direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità
GINEVRA - «Sappiamo che il Covid-19 si diffonde rapidamente e che è 10 volte più mortale del virus responsabile dell'influenza del 2009» (A/H1N1 o febbre suina, ndr). Lo ha spiegato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel briefing sul coronavirus da Ginevra. E ha aggiunto: «Le prove provenienti da diversi Paesi ci stanno dando un quadro più chiaro di questo virus, come si comporta, come fermarlo e come trattarlo».
Il coronavirus, inoltre, potrebbe colpire anche altri organi oltre ai polmoni. Dal cuore al cervello. E manifestarsi con sintomi diversi. Aumentano infatti le segnalazioni in tal senso e primi studi indicano come il SarsCov2 possa avere pure delle manifestazioni meno comuni e, al momento, meno conosciute.
Sono già vari i casi che, ad esempio, indicano un possibile collegamento tra questo virus e il cervello. Il coronavirus potrebbe cioè dare problemi neurologici, anche prima della comparsa dei sintomi respiratori. Ictus, convulsioni, delirio sono tra i sintomi registrati in diversi casi clinici nel mondo, anche nella vicina Italia.
Il virus, inoltre, secondo recenti evidenze cliniche, potrebbe danneggiare il cuore, come nell'infarto. Aumentano infatti i casi in Italia e all'estero di pazienti che arrivano in ospedale con i sintomi dell'infarto ma che in realtà hanno il coronavirus. Il virus potrebbe cioè provocare miocardite, una forte infiammazione che danneggia il cuore come in un infarto, anche se non c'è ischemia (ostruzione delle arterie). Uno dei primi casi di questo genere è stato descritto sulla rivista Jama Cardiology da Marco Metra, cardiologo degli Spedali Civili di Brescia.
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Anche oggi abbiamo assistito a un’altra lezione dai virologi di Gnoccatravels 😄😄
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Secondo il presidente del cda di Swiss Re ne beneficeranno prima i gruppi a rischio, poi il personale medico
BERNA - Swiss Re conta su un vaccino contro il coronavirus non prima di febbraio 2021. Lo ha detto il presidente del consiglio di amministrazione, Walter Kielholz, alle testate del gruppo CH-Media di oggi.
«Il mondo tornerà alla normalità solo quando ci sarà un vaccino contro il Covid-19», ha sottolineato il manager di 69 anni. «Prima di allora, ci saranno probabilmente farmaci efficaci per combattere i sintomi. Ma il punto decisivo, la "partita finale" è il vaccino, che sarà utilizzato prima nei gruppi a rischio, poi nel personale medico e infine in quante più persone possibile», ha detto Kielholz.
La politica - Il vaccino deve essere prima testato ampiamente in modo che non si verifichino «pasticci» e che la popolazione abbia fiducia e si lasci vaccinare. Tuttavia, fino a quando non sarà disponibile, per Kielholz serve semplificare. «La destra dice che dovremmo chiudere i confini per sempre, ma ignora il fatto di essere curata da stranieri negli ospedali. I Verdi sono contenti che non ci siano più voli. E per la sinistra il colpevole è comunque già chiaro: il capitalismo, che ha fallito».
Riaprire i negozi - Inoltre, il manager critica il fatto che al momento gli esperti del settore medico si mettano così in mostra. «Le loro conoscenze sono molto richieste, ma sempre più spesso sorge la domanda: chi governa effettivamente il Paese?», ha detto Kielholz. Ritiene che si stia avviando un contro-movimento e che la politica voglia tornare a decidere da sola sugli sviluppi nel Paese. L'allentamento delle misure? «Non capisco perché le gioiellerie o i negozi di mobili, per esempio, debbano rimanere chiusi. Potrebbero riprendere l'attività se le norme igieniche fossero rispettate. Questo vale anche per altri negozi, come quelli di abbigliamento», ha detto Kielholz.
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bisogna pregare per il vaccino.
Con un impegno di tutto il mondo scientifico, per fine anno penso si possa arrivare al vaccino.
In caso contrario, non penso che possano riaprire questi locali di peccato.
lo credo anch'io che le riaperture dei locali ....io le chiamo le parrocchie....o del peccato oppure delle trsgressioni .... sarà lunga l'attesa, vistto che quando inizieranni ad allentare la ...morsa... aperture con il contagocce....piano qualche cosa ...oggi...qualche cosa domani poi dopodomani .... e di sicuro quando diranno che saremo nella normalità vedremo qualche spiraglio di aperture, a meno che decideranno dopo che ci sia un vaccino antivirus .....QUINDI ...
saro` pessimista...... ma ne passerà del tempo , saranno le ultime a andare in ordine cronologico ...a varie riprese dopo le riaperture per tornare nella normalità, a meno che diranno.... dopo che ci sarà il vaccino anti coronavirus !!!!! alura a lé ...lunga l'attesa.....
In Svizzera le persone contagiate dal Covid-19 sono in totale 25'834. I morti sono almeno 900
I pazienti attualmente ospedalizzati sono 2'974.
BERNA - Il numero dei casi accertati di coronavirus cresce ogni giorno, ma molto più lentamente rispetto alle scorse settimane. La curva epidemica sta lentamente iniziando a scendere e questo grazie pure all'ottimo comportamento tenuto dalla popolazione elvetica (anche) durante il lungo ponte di Pasqua. «Siamo soddisfatti dell'atteggiamento della popolazione. Questo è un ottimo segnale, ma non siamo ancora giunti alla fine», ha spiegato il Ministro della sanità Alain Berset ai microfoni della SRF. La strada da percorrere è in effetti ancora lunga e tortuosa. Soprattutto se si vuole evitare il pericolo di una seconda ondata. «Faremo tutto il possibile per allentare le misure al momento giusto. Questo per non doverle stringere nuovamente in seguito». Cautela e rispetto delle regole rimangono quindi le parole chiave del Consiglio federale. E questo anche se i numeri sono incoraggianti.
Nelle ultime ventiquattro ore sono infatti stati registrati 254 nuovi casi di Covid-19 in Svizzera, portando così il totale dall'inizio dell'epidemia a quota 25'834 contagi. Sono le cifre riportate oggi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e che si basano sui dati di laboratori e medici.
Discrepanze - Dai numeri si può notare che le persone ospedalizzate sono 2'974, mentre quelle decedute sono almeno 900 (ieri erano 885). I dati ufficiali forniti dall'UFSP, soprattutto quelli relativi ai decessi, presentano però delle discrepanze con quelli che provengono direttamente dai cantoni. Questi sono stati raggruppati in una mappa dal dottorando dell'Università di Berna Daniel Probst. E le cifre - aggiornate praticamente in tempo reale - alle 12.00 ravvisavano meno contagi (25'753), ma un numero di decessi nettamente più alto. Tanto che la soglia psicologica delle mille vittime è già stata ampiamente superata (1'148).
258 morti in Ticino - Il Ticino resta tra le regioni più colpite della Confederazione con 2'912 casi positivi e 258 decessi provocati da Covid-19. Nelle ultime ventiquattro ore si sono però registrati dodici nuovi contagi e sette persone hanno perso la vita a causa del virus. L'incidenza della malattia nel nostro cantone resta tra le più alte della Confederazione (819.6): solo Ginevra ha infatti un numero di contagi più alto con 833.7 casi ogni centomila abitanti. Seguono poi Vaud (609.8) e Basilea Città (528.3). Il dato della Confederazione (301 casi su centomila abitanti) è uno dei più alti dell'intero Vecchio Continente.
Ospedalizzazioni - Negli ospedali svizzeri sono ricoverate 2'974 persone tra 0 e i 101 anni con un'età mediana che si assesta sui 71. I ricoveri concernono uomini per il 61% dei casi. «Su 2'583 persone ricoverate con dati completi - precisa l'UFSP - il 13% non aveva malattie preesistenti». L'87% dei pazienti soffriva quindi già di una o più patologie. Ma quali sono le più citate? «La prima è l'ipertensione arteriosa (53%), seguono le malattie cardiovascolari (31%) e il diabete (23%). Tra le persone ricoverate in ospedale, i tre sintomi più presenti sono febbre (67%), tosse (64%) e problemi respiratori (40%). «Il 44% dei casi aveva la polmonite».
Decessi - Finora in Svizzera sono morte 900 persone. L'incidenza in Svizzera è di 105 morti per milione di abitanti. Anche la maggior parte dei decessi riguarda persone di sesso maschile. Gli uomini morti sono infatti 543 (60%), mentre le donne decedute sono 356 (40%). L'età delle vittime varia dai 31 ai 101 anni. L'età mediana dei decessi è di 84. «Su 868 persone decedute con dati completi, il 96% soffriva di una o più malattie preesistenti». Anche qui le patologie più menzionate sono ipertensione arteriosa (64%), le malattie cardiovascolari (56%) e il diabete (27%).
La Svizzera resta tra i Paesi che fa più tamponi al mondo. «Abbiamo eseguito 199'000 test», precisano le autorità. «Circa il 15% di essi sono risultati positivi».
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Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
«In Ticino solo un caso su otto verrebbe rilevato»
Si tratta del dato peggiore tra i cantoni presi in esame.
In Svizzera i casi totali dovrebbero essere circa 125'000, vale a dire cinque volte più di quanto sappiamo.
LUGANO - I dati ufficiali (aggiornamento a lunedì alle 8) parlano di 25'580 persone in Svizzera risultate positive al coronavirus. Ma in realtà sarebbero cinque volte di più quelle che l'hanno realmente contratto, superando le 125'000 unità. Sono le conclusioni a cui è giunto uno studio pubblicato da undici ricercatori della London School of Hygiene and Tropical Medicine. Il metodo degli epidemiologi britannici ipotizza un modello in cui vengono presi in esame la serie temporale dei casi individuati dai tamponi e il numero di decessi.
Appoggiandosi a Timothy Russell, principale autore dello studio e ricercatore del Centro di modellizzazione matematica delle malattie infettive, due giornalisti di 24 heures hanno applicato il modello ai cantoni, Ticino compreso, per riuscire a giungere a delle cifre affidabili.
Uno su otto in Ticino - È emerso che nel canton Vaud solo un caso su cinque verrebbe rilevato con i tamponi, mentre a Ginevra il rapporto è uno su quattro. In Vallese la percentuale cala al 18%, mentre per Jura, Neuchâtel e Friborgo (che sono stati raggruppati) la percentuale raggiunge il 15%. A Zurigo sarebbero stati rilevati 4 casi su 10. Ma il dato più eclatante riguarda proprio il Ticino: per ogni contagiato "testato", ce ne sarebbero altri sette che non vengono individuati.
Non si può testare tutti - Quel che emerge è che i cantoni più colpiti dall'epidemia hanno tassi di rilevazione più bassi. E non bisogna dimenticare che dal 15 marzo l'UFSP ha raccomandato di effettuare i tamponi solo sulle persone facenti parte di categorie a rischio, data la penuria di materiale.
Cambia la responsabilità - Ma, evidenziano i ricercatori, la mancata individuazione di contagiati potrebbe aver avuto un effetto dannoso sulla diffusione del virus. Proprio perché chi sa di aver contratto il Covid-19 è più portato a rispettare il periodo di autoisolamento rispetto a chi "sospetta" di essere malato.
Immunità di gregge - Stabilire la percentuale esatta di persone che hanno contratto il coronavirus sarebbe utile soprattutto per la cosiddetta "immunità di gregge". Si tratta del fenomeno per cui, quando la maggior parte della popolazione è immune nei confronti di una malattia (perché l’ha contratta o, meglio, è stata vaccinata), si possono considerare al sicuro anche le persone non vaccinate o ancora suscettibili. Solo allora diminuirebbero i rischi, anche allentando le misure d'igiene e di distanziamento sociale.
E, secondo i ricercatori, almeno il 70-80% della popolazione dovrebbe essere considerata immune al Covid-19 per raggiungere quella "di gregge". Un numero di persone che non si raggiungerebbe neppure considerando - come rileva lo studio britannico - che per ogni contagiato "testato" (attualmente sono 2'912), ce ne sono altri sette che non sono stati individuati. Secondo queste percentuali, potrebbero essere oltre 23'000 i ticinesi che hanno contratto il virus, mentre la popolazione supera le 350'000 unità (6,6%).
I risultati non sono definitivi - A causa dell'urgenza dovuta allo stato eccezionale dell'epidemia, numerosi studi scientifici sono stati pubblicati prima di una peer review, vale a dire una revisione effettuata da altri esperti, come nel caso di questo studio. Tuttavia la London School of Hygiene and Tropical Medicine può vantare tra gli epidemiologi più accreditati del mondo.
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Se aspettiamo il vaccino potrebbe anche succedere che non arriverà mai (come è successo per altre malattie virali). Io invece mi auguro che si trovino cure efficaci, test più precisi e controlli un po' più efficaci e che in tempi un po' più brevi si possa tornare ad una quasi normalità. Questi locali, come tutti i locali aperti al pubblico, non possono sparire e rimanere bloccati in attesa del vaccino in eterno. Sarebbe un danno incalcolabile non solo per i gestori, ma per tutti e non soltanto per gli irriducibili puttanieri come noi.
Oggi Norman Gobbi a Teleticino ha detto che la riapertura dei Ristoranti sara fra mesi e che riapriranno con nuove direttive che dovranno tener conto della distanza sociale ed altro e che dunque in pratica tutti i risotoranti dovranno diminuire i coperti !!
Se Gobbi presume e suppone che la riapertura dei ristoranti avverra fra mesi non credo che i Locali Erotici aprirano prima ma sicuramente dopo
IL presidente di Gastro Ticino ha anche detto chiaramente che molti ristoratori non riaprirano piu perche non risuciranno a parare il colpo e che , ad ogni modo riaprire tutto non avrebbe senso cosiderato che in Ticino si hanno troppi Bar e Ristoranti , e se a dirlo è il presidente di Gastro Ticino la dice lunga sta cosa
Sul fronte Locali Erotici non ho nessuna idea personalmente di chi riaprira quando riaprira e come riaprira di sicuro la riapartura non sara ne al 20 Aprile ne al 29 come molti sono convinti che sara !!
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Quando ripartira' tutta la macchina sociale,,,gli ultimi a riaprire saranno proprio i luoghi di gozzoviglio ,ovvero pizzerie ristoranti,locali tipo MCdonald e in fine i bordelli !
''Mantieni una mente positiva in mezzo la tempesta''
Bisognerà vedere chi , dopo una chiusura forzata di mesi avrà la possibilità di riaprire , vi sono imprese già oggi che in pratica sono sul orlo del fallimento e qualcuno é già in fallimento e che dunque già si sa che non riapriranno mai più 🤷🏼♂️
D altronde quante imprese hanno la dovuta liquidità per poter tenere la chiusura per 4 o 5 mesi o più 🤷🏼♂️
Comunque ciò sul quale ritengo si possa essere forse tutti d accordo é che , riaprire prima di poter avere la clientela di massa e dunque gli Italiani non sia profiquo ma inutile , perciò prima di una totale riapertura delle dogane non serve a nulla riaprire non avrebbe alcun senso , anche perché se già riapri per 4 Ticinesi e se 2 di loro sono come me , ti ritrovi con un pugno di mosche 😉
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si parla di riaperture, ma domani ne sapremo di piu` alla TV .... sicuramente non diranno di aperture dei ...locali erotici...anzi sarà l'ultima cosa che un giorno ne parleranno .....sempre se e ma .... sento spesso una ragazza confinata nelle camere di un locale dopo la chiusura, mi dice io e le altre rimaste , rimaniamo qui in attesa di una riapertura che secondo loro, e chi le avrà detto questo ??? avverrà non troppo lontano nel tempo ... poi il locale si affollera di tanti ...morti di figa e come avvoltoi arriveranno di sicuro..... e approfitteranno visto che ragazze in seguito ariveranno ??? da dove ??? Romania !!! ma se le dogane rimangono chiuse, chi arriverà .... ci potrebbero esere delle ragazze che non sono mai andate via e potrebbero rimpolpare qualche ..bordello... e con la clientela come la mettiamo, si qualche personaggio locale o frontaliero che arriva a lavorare ... a questa tipa le ho detto chiaramente, potreste tranquillamente passare anche l'estate nelle camere di adesso e prendendo il sole con le sdraio nel piazzale del posteggio, tanto oramai non c'é nessuno .....
Il presidente dei medici lombardi: «In Ticino contagi alti probabilmente perché non si è attuato il lockdown».
«La “Fase 2” è la più pericolosa, perché l'idea generale è che il peggio sia passato. Ora via ai test sierologici rapidi».
COMO - C'è una zona, in Lombardia, dove il coronavirus non ha trovato terreno fertile. Nella parte sud della regione e nelle province di Bergamo e Brescia il suo impatto è stato devastante; nella fascia nord è invece stato meno tremendo. I numeri messi insieme dall'area insubrica sono, per esempio, molto migliori di quelli del Ticino. Il Varesotto conta circa 1'800 contagi per quasi 900'000 abitanti. Il Comasco poco più di 2'100 per 600'000 persone.
«Questi dati non sono certo giustificati dalle colline o dall'aria fina – ha specificato Gianluigi Spata, presidente dell'Ordine dei Medici della Lombardia – questa parte di regione è stata almeno in parte preservata dalla violenza del virus solo perché lontana dai focolai».
Il dottore comasco ha provato sulla sua pelle il Covid-19, finendo anche in ospedale...
«Ma ora è tutto alle spalle, sto bene. Sono solo preoccupato per la situazione generale».
Il peggio sembra essere passato, siamo alle porte della cosiddetta “Fase 2”.
«Come Federazione regionale siamo fortunatamente stati coinvolti nel Comitato tecnico-scientifico che dovrà decidere quali comportamenti dovranno essere tenuti in un periodo delicato. Un periodo che potrà procedere spedito solo se, per certe categorie, continuerà l'isolamento a tappeto».
All'orizzonte sono previste altre settimane di quarantena?
«Non si può scherzare su questa cosa, non ci si può affidare solo alla responsabilità dei cittadini. Una volta deciso chi potrà muoversi e come potrà farlo, dovremo utilizzare ogni mezzo per far sì che le regole siano rispettate. Servono i militari per strada? E che si usino i militari».
Per come la sta dipingendo, la situazione non pare essere in miglioramento.
«La “Fase 2” è la più pericolosa, perché l'idea generale è che il peggio sia passato. Ma non è così. Una larghissima fetta della popolazione non è entrata in contatto con il virus e quindi va tutelata. Si dovrebbe attendere il più possibile per far ripartire tutto e, comunque, non permettere alle persone di uscire sul territorio senza la certezza che siano guarite».
Finita la quarantena, che sia di 14 o di 28 giorni...
«La quarantena di 14 giorni è una cavolata. So di casi nei quali si è ancora positivi dopo 37 giorni. Si dovrebbe rientrare in società solo dopo essere risultati negativi al tampone. Dico di più, dovremmo cominciare a utilizzare i test sierologici rapidi».
I quali, sembra, a breve potrebbero essere a disposizione. Ma come funzionano?
«Si preleva una goccia di sangue capillare dal dito e dall'analisi di essa si sa se una persona è entrata in contatto o meno con il virus. Se l'esame dà esito negativo si è a posto. Un esito positivo rivela invece che il contagio c'è stato».
E quindi l'isolamento deve continuare?
«No, a quel punto si fa il tampone. Se è positivo, allora niente permesso di uscire. Se è negativo, significa che uno il virus l'ha preso ma è anche guarito dopo aver sviluppato gli anticorpi. E quindi è libero».
In Italia quando si comincerà con tali test?
«Penso accadrà in pochi giorni. Lo spero almeno. Questi sono affidabili al 95%, percentuale che porta con se una buona dose di certezze».
Questo sistema potrebbe aiutare a controllare la pandemia se fosse usato in maniera omogenea sul territorio. Le province di Varese e Como confinano però con un Ticino nel quale le direttive sanitarie sono diverse.
«Non parlo delle scelte fatte in altri Stati. Se in Ticino ci sono più contagiati rispetto alle nostre zone è tuttavia perché, probabilmente, si sono concesse troppe libertà, non si è attuato il lockdown. Perché è questo, al momento, l'unico mezzo che abbiamo per limitare il contagio».
Lo scambio Lombardia-Ticino è però fitto. Ci sono decine di migliaia di frontalieri...
«E questo è un problema. Davvero. Per noi non ha senso imporre grandi limitazioni se poi ci sono tante persone che frequentano quotidianamente o comunque periodicamente una zona un po' più “libera”».
Anche a nord del confine negozi e aziende sono perlopiù chiusi e c'è il distanziamento sociale.
«Ma non c'è il divieto di uscire dall'abitazione, sbaglio?».
No, è corretto. Sono vietati gli assembramenti di più di cinque persone.
«Ma non basta. Servirebbe muoversi tutti seguendo le medesime direttive. Solo in quel caso si può pensare di poter superare l'emergenza. I frontalieri sono tutti potenziali vettori del virus, che rientrano in una Lombardia bloccata da un Cantone nel quale ci sono meno restrizioni».
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11/04/2020 | 09:35
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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«Non ci sono scorciatoie, andiamo fino in fondo»
Alain Berset invita la popolazione a non abbassare la guardia. Finché non ci sarà un vaccino, la malattia non scomparirà
BERNA - Bisogna rimanere disciplinati, soprattutto durante il periodo di Pasqua. «Altrimenti le infezioni aumenteranno di nuovo. Non ci sono scorciatoie. Dobbiamo andare fino in fondo». Lo ha detto Alain Berset in un'intervista con le testate del gruppo CH-Media. Il consigliere federale invita gli svizzeri a non sottovalutare il rischio che la lotta contro il coronavirus possa subire una battuta d'arresto.
In prospettiva futura sarà importante verificare il livello di immunità della popolazione attraverso i test sierologici. Attualmente - ha ricordato Berset - in Svizzera si contano oltre 24'000 persone che sono risultate positive al virus. Il numero è in realtà significativamente più alto e sarebbe compreso, secondo uno studio internazionale, fra 200'000 e 250'000.
«Quello che possiamo fare ora è rallentare la diffusione del virus e in seguito evitare che singole malattie portino a ulteriori infezioni», ha dichiarato il ministro della sanità.
Finché non ci sarà un vaccino, la malattia non scomparirà. In base alle attuali conoscenze, il virus continuerà a diffondersi fino a quando circa due terzi della popolazione ne sarà immune. Per la Svizzera ciò corrisponde a circa 6 milioni di persone: una cifra da cui si è ancora molto lontani.
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11/04/2020 | 10:56
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Ecco perché il Covid-19 potrebbe essere più grave per i fumatori
Uno studio mette in evidenza il maggior numero di possibili "vie d'accesso" per il virus nei polmoni di chi fuma
NEW YORK - I fumatori sono potenzialmente esposti a contrarre forme più gravi di Covid-19, la malattia provocata dal nuovo coronavirus. Lo suggerisce uno studio - in attesa di revisione paritaria, ma già consultabile sul portale bioRxiv - realizzato da due ricercatori di New York.
Il SARS-CoV2 sfrutta i recettori ACE2 - una proteina situata sulla superficie delle cellule del tratto respiratorio - per ancorarsi e iniettare il proprio materiale genetico al fine di replicarsi. E sarebbe proprio questo fattore a spiegare la maggiore incidenza di forme gravi della patologia nei fumatori. L'esposizione prolungata al fumo infatti, si legge nello studio, si traduce in un incremento di queste proteine all'interno dei polmoni.
Di conseguenza, un numero maggiore di recettori ACE2 offre potenzialmente al virus un numero più elevato di punti d'accesso. L'incremento potrebbe quindi essere «una delle ragioni» per cui il virus colpisce duramente i fumatori, come spiegato a LiveScience.com da uno degli autori del paper.
Limiti e verifiche - L'ipotesi dello studio dovrà essere ovviamente confermata nel prossimo futuro dai dati, tenendo conto anche di altri fattori. Uno su tutto, la presenza di altre comorbidità associate nel lungo periodo al fumo, che contribuiscono a deteriorare lo stato generale di salute di una persona. Altri studi però confermano un possibile collegamento. Uno di questi - realizzato in Cina e pubblicato già alla fine di febbraio sul New England Journal of Medicine - indicava infatti come per i fumatori affetti da Covid-19 fosse più spesso necessario il ricorso al ricovero in terapia intensiva rispetto ai non fumatori.
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11/04/2020 | 10:57
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Nelle ultime 24 ore due decessi per coronavirus
Alle 8 di questa mattina i contagiati hanno raggiunto quota 2'818, 42 più di ieri. Le vittime sono 229.
Le persone dimesse dagli ospedali sono 27 in più.
BELLINZONA - In Ticino le persone positive al nuovo coronavirus (a partire dal 25 febbraio 2020) sono 2'818, come si evince dagli odierni dati forniti dalle autorità cantonali (aggiornati alle 8). Ieri erano 2'776: l'aumento è di 42 casi.
E continua purtroppo a crescere il numero dei morti, che però oggi è più contenuto, facendo ben sperare per il futuro. Nelle ultime 24 ore sono decedute due persone. Il numero delle vittime arriva così a quota 229.
Ma bisogna guardare anche i numeri positivi. Nelle ultime 24 ore sono state dimesse dagli ospedali 27 persone (ieri erano 466), per un totale di 493.
In vista del pranzo pasquale, ieri il direttore della Divisione della salute pubblica Paolo Bianchi ha ricordato che «le grigliate in famiglia sono permesse, quelle di condominio no». Una manifesta mancanza nei confronti di queste regole può portare a una denuncia al Ministero pubblico. E ha aggiunto: «Il sistema ospedaliero era pronto e ha retto l'impatto. La pandemia però continuerà ancora per i prossimi mesi, si spera con ondate meno ripide».
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11/04/2020 | 13:02
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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In Svizzera oggi 592 nuovi casi di Covid-19
Il totale dei contagi dall'inizio dell'epidemia raggiunge quota 24'900
BERNA - Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 592 nuovi casi di Covid-19 tra Svizzera e Principato del Liechtenstein, portando così il totale dall'inizio dell'epidemia a quota 24'900 contagi con un'incidenza di 290 persone ogni 100mila abitanti, una delle più alte in Europa. La Confederazione ha per ora confermato la morte di 831 persone a causa del Covid-19 (26 più di ieri).
I nuovi casi in Ticino, aggiornati a questa mattina, sono 42, per un totale di 2'818 persone infette a partire dal 25 febbraio. Due i nuovi decessi, che fanno salire il numero dei morti a 229.
Ad oggi sono stati effettuati 190'000 test in Svizzera, di cui il 15% è risultato positivo. Sono 2'878 le persone ospedalizzate e l'età media è di 71 anni. La maggioranza dei pazienti sono uomini (61%).
Le cifre pubblicate dall'Ufficio federale di sanità pubblica - lo ricordiamo - fanno riferimento alle informazioni ricevute questa mattina da laboratori, medici e ospedali. Pertanto i dati possono divergere dalle cifre comunicate singolarmente dai Cantoni. Secondo il sito concepito dal dottorando all'Università di Berna Daniel Probst, che si aggiorna in base ai dati forniti dalle autorità cantonali, in Svizzera le vittime hanno raggiunto quota 1'000 (aggiornamento alle 11.30).
Su 2'496 persone ricoverate in ospedale con dati completi, il 13% non aveva malattie preesistenti rilevanti e l'87% aveva una o più malattie preesistenti. Le patologie citate più frequentemente sono l'ipertensione arteriosa (52%), le malattie cardiovascolari (31%) e il diabete (23%). I tre sintomi citati più frequentemente sono febbre (67%), tosse (64%) e problemi respiratori (40%). Il 44% dei ricoverati aveva la polmonite.
L'incidenza dei decessi in Svizzera è di 97 morti per milione di abitanti. Dei deceduti, 506 erano uomini (61%) e 324 donne (39%). La fascia d’età va da 31 a 101 anni, per una media di 84 anni.
Su 803 persone decedute con dati completi, il 97% soffriva di una o più malattie preesistenti.
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11/04/2020 | 19:40
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L'economia ripartirà indossando la mascherina?
Non è escluso che se ne consiglierà l'utilizzo in determinate situazioni e settori lavorativi
Le misure federali per contrastare l'epidemia di coronavirus sono state prolungate fino al 26 aprile. Nel frattempo il Consiglio federale valuterà come procedere all'alleggerimento. I criteri per un allentamento graduale dipenderanno dal numero di nuovi casi positivi, dai ricoveri in ospedale e dai decessi. Sarà determinante il modo in cui le norme di distanza sociale e d'igiene verranno rispettate. E pensando al “dopo”, la discussione torna a focalizzarsi su un punto che è spesso stato controverso: le mascherine.
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12/04/2020 | 10:13
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«Né troppo né poco prudenti, ma realisti»
La presidente della Confederazione commenta le misure del Consiglio federale. E guardando al futuro, bisogna proteggersi
BERNA - L'allentamento delle misure di isolamento attuate per limitare la diffusione del coronavirus deve essere accompagnato da un piano di protezione. Lo afferma Simonetta Sommaruga, parlando alla stampa domenicale. La premessa è che non deve esserci un ulteriore aumento dei casi di infezione.
Una delle misure di protezione su cui sarà necessario riflettere è l'uso delle mascherine, secondo la presidente della Confederazione. Che in un'intervista al SonntagsBlick pone anche la questione di quanti test debbano essere effettuati.
Niente blocco totale - Sommaruga esclude invece in modo categorico l'ipotesi di isolare completamente i gruppi a rischio, come proposto da taluni ambienti economici. «Si tratta di un numero molto elevato di persone». Prima di tutto, c'è la popolazione di età superiore ai 65 anni. Poi ci sono le persone che già soffrono di una malattia come il cancro, il diabete o l'ipertensione arteriosa. «Non si può impedire a tutte queste categorie di accedere al mondo esterno».
«Misure realistiche» - La presidente della Confederazione non sa dire se l'apice delle infezioni sia stato raggiunto. E aggiunge che il Consiglio federale «non è stato né troppo prudente né imprudente nelle misure adottate, ma realista».
Aiuti economici - Per superare la crisi, il governo si fa garante di «somme storicamente elevate», per far sì che i salari possano continuare a essere pagati e che la liquidità sia disponibile, ha detto. «Ma i tempi sono ancora duri. E se l'economia crolla all'estero, la Svizzera ne risentirà». In questo contesto, «Berna ha agito rapidamente. Quasi nessun altro governo è stato così veloce». Lo stesso vale per i Cantoni.
Tuttavia, «il paese avrà bisogno di impulsi per rilanciare l'economia». A questo proposito Sommaruga promette ad esempio investimenti per miliardi di franchi nella manutenzione delle ferrovie. «Vogliamo anche promuovere le energie rinnovabili e la ristrutturazione degli edifici, che garantiranno ordini e posti di lavoro».
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12/04/2020 | 11:08
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
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Altri 51 casi di Covid-19 in Ticino. E ben 15 decessi
Il numero dei contagi ha raggiunto le 2'869 unità. I morti sono 244
BELLINZONA - 51 nuovi casi di coronavirus e 15 decessi. Sono le cifre fornite dalle autorità cantonali (aggiornate alle 8) delle ultime 24 registrate nel nostro cantone.
In Ticino le persone positive al nuovo coronavirus (a partire dal 25 febbraio 2020) raggiungono quota 2'869 Ieri erano 2'818. E continua purtroppo a crescere il numero dei morti, che sono ora 244. Mentre ieri si erano registrate due vittime, facendo ben sperare, le cifre di oggi sono molto più tristi.
Se da un lato il contagio si sta ancora diffondendo - anche il medico cantonale Giorgio Merlani è risultato positivo al coronavirus -, aumentano anche le persone dimesse dagli ospedali. Da ieri ne sono tornate a casa 18, per un totale di 511.
Ieri, in conferenza stampa, il delegato dell'Ufficio federale della sanità pubblica Daniel Koch ha spiegato che in Svizzera «sul fronte epidemiologico si osserva una stabilizzazione dei nuovi casi di infezione con una tendenza al calo». Ma le statistiche mostrano che "la più giovane terza età", ossia la fascia tra 65 e 75 anni, può ammalarsi gravemente anche in assenza di altre patologie. Tra l'8 e il 10% dei ricoverati non aveva altri problemi di salute. Non bisogna pertanto abbassare la guardia e continuare a seguire le misure di igiene e della cosiddetta distanza sociale. E su un futuro allentamento delle norme «bisognerà essere flessibili e disposti a rinnovare misure restrittive abbandonate». La priorità resta «impedire una seconda ondata epidemica».
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marcod100690
12/04/2020 | 11:25
Newbie
inannzitutto questo e' un commento generico non intestato
concordo sopratutto con questa frase
"se qualcuno si sente chiamato in causa da un mio personale commento cio sta a significare che ha un motivo di sentirsi chiamato in causa"
e anche con questa
magari non mi sto riferendo ad uno speifico commento , magari mi riferisco a piu commenti e come gia ho avuto modo di dire piu volte
siamo ormai in un pianeta dove ognuno si crede di essere "un top di gamma" e la gente pretende che tutti uniformino la mente come piace a loro, come il dipartimento di stato,del partito comunista cinese, sezione propaganda
con me non funziona
e sempre e perennemente, sbiancano sempre tutti, vedendo che, anche faticando tanto per cercare di uniformare i pensieri alla testa di quella gente la, non ci riescono mai, perche' io continuo a ragionare con la mia mente e non me ne puo' fregare proprio proprio una cippa,. cippa delle ideologie di qualsiasi pincopallino che trovo sempre per strada
ad intasare la mente
per esempio, un completo sig nessuno, un addetto di una ditta di corriere espresso, ieri arriva a consegnare una scatola e parlando un poco, pii mi dice: se telefono rispondi pero'
io gli dico, "ovvio, )(forse perche' voglio ritirare cio' che ho aquistato?) pero' certe volte non sono a casa e per cui so che non posso ritirare e non rispondo perche' ho da fare e sono impegnato e la sua risposta e' stata: (in pratica non molla l'osso)
"tu rispondi lo stesso, altrimenti io sono unba testa dura continuo a telefonare"
non mi sembra una cosa strana non poter rispondere se si e' impegnati
ecco un esempio di uno che si crede un "top di gamma"
si devono tutti uniformare al signor nessuno addetto del corriere espresso, "vip", i veri vip
la prossima volta che arrivera' a consegnare vedra' cosa intendo, cosi' impara a rispettare le idee degli altri, invece di imporre le proprie
per quanto riguarda le maschere, credo proprio che dovremo usare per un periodo di tempo abbastanza lungo, ci si deve abituare ad essere sempre a carnevale
tutto per quei geni dei cinesi
spero che la gente riesca finalmente a capire che i cinesi non arrivano in pace, sono dei conquistatori
TROVA HOSTESS PER CENEElFlaco
12/04/2020 | 11:42
Gold
@marcod100690
Guarda che qui su GT nessuno si sente “top di gamma”, e nessuno vuole plasmare la mente di nessuno. Siccome però io non sono un idiota e ho presente ormai da tempo la maniera di interloquire di determinati utenti.. chiedo chiarimenti in merito.
Se poi dopo un mio commento (e prima nemmeno un accenno) leggo persone che parlano di assurdità di teorie, di affermazioni, e di provocazioni, chiedo lumi a riguardo. E penso di averne diritto.
Qui, come nella vita, bisognerebbe avere un po’ più il coraggio di tirare fuori gli argomenti, e soprattutto spiegare a chi o cosa ci si riferisce. Troppo comodo fare sempre discorsi generali e nascondersi dietro un dito come fa qualcuno, che pensa magari di essere il più furbo di tutti, invece è tutto il contrario.
Il Signore del NRW e del Brasile.
Voi parlate, io scopo. Acapulco Uber Alles
11^ - Non avrai altro dio all'infuori della Gnocca
12^ - Una figa è come un auto: non conta quanti cavalli ha, ma chi c’è dietro al volante
13^ - La migliore scopata è sempre la prossima
14^ - Tanti nemici tanto onore
15^ - Non è tanto chi sono, ma quello che faccio che mi qualifica
16^ - L'Acapulco una scuola di pensiero
17^ - Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete mai quello che io sono ora
18^ - L'FKK come stile di vita
19^ - Chi dice che una cosa è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo
20^ - La figa ha le sue ragioni misteriose che la ragione non conosce
Globe, Zurigo. Palace, Lucerna. History, Basilea. Cleo, Freubad Berna. Oase, Mainhattan, World, Sharks, Francoforte. Paradise, Sakura, Stoccarda. Oasis, Heaven, Sylt, Palmas, Norimberga. Palast, Friburgo. Magnum, Acapulco, Acapulco Gold, Living Room, Dolcevita, Dusseldorf. Samya, Colonia. Artemis, Berlino. Natal, Fortaleza, Recife, Joao Pessoa, Salvador de Bahia, Porto Seguro, Rio de Janeiro, Brasile. Punta Cana, Repubblica Dominicana. Barcellona, Ibiza, Formentera Spagna. Parigi, Francia. Amsterdam, Olanda. Londra, Salisbury, Canterbury, Inghilterra.
fantasy
12/04/2020 | 12:34
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
Gold
Superati i 25'000 contagi
In Svizzera i nuovi casi di coronavirus sono 400. Confermata la morte di almeno 858 persone
BERNA - Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 400 nuovi casi di Covid-19 tra Svizzera e Principato del Liechtenstein, portando così il totale dall'inizio dell'epidemia a quota 25'300 contagi con un'incidenza di 295 persone ogni 100mila abitanti, una delle più alte in Europa. La Confederazione ha per ora confermato la morte di 858 persone a causa del Covid-19 (27 più di ieri).
I nuovi casi in Ticino, aggiornati a questa mattina, sono 51, per un totale di 2'869 persone infette a partire dal 25 febbraio. Ben 15 i nuovi decessi, che fanno salire il numero dei morti a 244.
Ad oggi sono stati effettuati 193'800 test in Svizzera (3'800 solo ieri), di cui il 15% è risultato positivo. Sono 2'903 le persone ospedalizzate e l'età media è di 71 anni. La maggioranza dei pazienti sono uomini (61%).
Le cifre pubblicate dall'Ufficio federale di sanità pubblica - lo ricordiamo - fanno riferimento alle informazioni ricevute questa mattina da laboratori, medici e ospedali. Pertanto i dati possono divergere dalle cifre comunicate singolarmente dai Cantoni.
Su 2'519 persone ricoverate in ospedale con dati completi, il 13% non aveva malattie preesistenti rilevanti e l'87% aveva una o più malattie preesistenti. Le patologie citate più frequentemente sono l'ipertensione arteriosa (52%), le malattie cardiovascolari (31%) e il diabete (23%). I tre sintomi citati più frequentemente sono febbre (67%), tosse (64%) e problemi respiratori (40%). Il 44% dei ricoverati aveva la polmonite.
L'incidenza dei decessi in Svizzera è di 100 morti per milione di abitanti. Dei deceduti, 523 erano uomini (61%) e 334 donne (39%). La fascia d’età va da 31 a 101 anni, per una media di 84 anni.
Su 827 persone decedute con dati completi, il 97% soffriva di una o più malattie preesistenti.
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
alianterus
13/04/2020 | 08:16
Silver
ciao fantasy ; ho ricevuto un video da un canale youtube; secondo me potrebbe aprire nuovi pensieri che noi tutti non immaginiamo,,naturalmente credo che la storia sia forse frutto dell'immaginazione ..ma comunque lascio a voi la scelta e le varie considerazioni
Video dal futuro,,dura 14minuti! se volete dategli un occhiata oppure vedetelo tutto ,mi Raccomando non vi spaventate! ; e' prevalentemente riferito agli stati uniti ,ma rientra anche l'europa e l'italia
''Mantieni una mente positiva in mezzo la tempesta''
mega
13/04/2020 | 12:50
lugano | 51-100
Newbie
siamo sempre ai livelli dell'influenza stagionale.... tanto casino e panico per niente, sembrava che dovesse arrivare la fine dell'umanita ma invece......
marcod100690
13/04/2020 | 13:04
Newbie
sono d'accordo con mega, basta stare attenti e seguire le indicazioni dei medici... maschere, guanti e distanziamento sociale vedere meno gente possibile,
poi se c'e' gente con un bisogno impellente di stare in mezzo ad altri e cercare di fare gruppo, che devo dire, quelli sono problemi personali di carattere psicologico, di quella gente la
a stare a casa e non uscire anche per mesi non succede niente a nessuno... si possono aprire le finestre e non e' che si sta dentro ad un bunker antiatomico
e poi una certa tipologia di gente cagacazza non la si vorrebbe frequentare neanche senza i chinavirus, per cui si e' gia' avantaggiati
INCONTRA DONNE VOGLIOSEExtra
13/04/2020 | 13:13
Newbie
Speriamo che questo cardiologo di Pavia abbia ragione
https://www.maurizioblondet.it/eparina-funziona-scoperta-del-genio-italico-e-il-suo-contrario/
TROVA HOSTESS PER CENEMafalda
13/04/2020 | 15:25
milano
Newbie
Mi dispiace ma non sono daccordo con mega. Anch'io, influenzato dalle telvisioni, ancora ai primi di marzo pensavo si trattase di poco più che un'influenza. Poi i fatti allucinanti mi hanno fatto capire che era qualcosa di micidiale. E poi il mantra, ripetuto nelle prima settimane, dalle tv, anche da giornalisti e altro ciarpame, dai quali mai ti aspetteresti certe affermazioni, con la ripetizione che a finire in terapia intensiva o nella bara erano solo i vecchi. Come se loro non avessero più diritto di vivere. Incredibile! Ma anche eminenti capi di stato.
A questo punto mi chiedo: come si è potuto arrivare ad accettare tanta disinformazione?
Aver oltrepassato i 60 sembra divenuta una colpa.
Carpe Diem, cogli la rosa
fantasy
13/04/2020 | 18:04
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
Gold
«Il Covid-19 dieci volte più letale dell'influenza»
Sono le parole del direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità
GINEVRA - «Sappiamo che il Covid-19 si diffonde rapidamente e che è 10 volte più mortale del virus responsabile dell'influenza del 2009» (A/H1N1 o febbre suina, ndr). Lo ha spiegato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel briefing sul coronavirus da Ginevra. E ha aggiunto: «Le prove provenienti da diversi Paesi ci stanno dando un quadro più chiaro di questo virus, come si comporta, come fermarlo e come trattarlo».
Il coronavirus, inoltre, potrebbe colpire anche altri organi oltre ai polmoni. Dal cuore al cervello. E manifestarsi con sintomi diversi. Aumentano infatti le segnalazioni in tal senso e primi studi indicano come il SarsCov2 possa avere pure delle manifestazioni meno comuni e, al momento, meno conosciute.
Sono già vari i casi che, ad esempio, indicano un possibile collegamento tra questo virus e il cervello. Il coronavirus potrebbe cioè dare problemi neurologici, anche prima della comparsa dei sintomi respiratori. Ictus, convulsioni, delirio sono tra i sintomi registrati in diversi casi clinici nel mondo, anche nella vicina Italia.
Il virus, inoltre, secondo recenti evidenze cliniche, potrebbe danneggiare il cuore, come nell'infarto. Aumentano infatti i casi in Italia e all'estero di pazienti che arrivano in ospedale con i sintomi dell'infarto ma che in realtà hanno il coronavirus. Il virus potrebbe cioè provocare miocardite, una forte infiammazione che danneggia il cuore come in un infarto, anche se non c'è ischemia (ostruzione delle arterie). Uno dei primi casi di questo genere è stato descritto sulla rivista Jama Cardiology da Marco Metra, cardiologo degli Spedali Civili di Brescia.
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ElFlaco
13/04/2020 | 19:24
Gold
Anche oggi abbiamo assistito a un’altra lezione dai virologi di Gnoccatravels 😄😄
Il Signore del NRW e del Brasile.
Voi parlate, io scopo. Acapulco Uber Alles
11^ - Non avrai altro dio all'infuori della Gnocca
12^ - Una figa è come un auto: non conta quanti cavalli ha, ma chi c’è dietro al volante
13^ - La migliore scopata è sempre la prossima
14^ - Tanti nemici tanto onore
15^ - Non è tanto chi sono, ma quello che faccio che mi qualifica
16^ - L'Acapulco una scuola di pensiero
17^ - Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete mai quello che io sono ora
18^ - L'FKK come stile di vita
19^ - Chi dice che una cosa è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo
20^ - La figa ha le sue ragioni misteriose che la ragione non conosce
Globe, Zurigo. Palace, Lucerna. History, Basilea. Cleo, Freubad Berna. Oase, Mainhattan, World, Sharks, Francoforte. Paradise, Sakura, Stoccarda. Oasis, Heaven, Sylt, Palmas, Norimberga. Palast, Friburgo. Magnum, Acapulco, Acapulco Gold, Living Room, Dolcevita, Dusseldorf. Samya, Colonia. Artemis, Berlino. Natal, Fortaleza, Recife, Joao Pessoa, Salvador de Bahia, Porto Seguro, Rio de Janeiro, Brasile. Punta Cana, Repubblica Dominicana. Barcellona, Ibiza, Formentera Spagna. Parigi, Francia. Amsterdam, Olanda. Londra, Salisbury, Canterbury, Inghilterra.
danter
13/04/2020 | 19:39
Silver
https://www.iene.mediaset.it/video/coronavirus-sesso-multa_757880.shtml
se tens medo da solidão nào te cases
RouletteFrancese
13/04/2020 | 19:44
Gold
🤣🤣 numero 1!! Bisogna resistere resistere!!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEPadulo
14/04/2020 | 07:52
Newbie
@alianterus eheheh "io sono leggenda" 😂
TROVA HOSTESS PER CENECiao
fantasy
14/04/2020 | 10:40
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
Gold
Un vaccino non prima di dieci mesi
Secondo il presidente del cda di Swiss Re ne beneficeranno prima i gruppi a rischio, poi il personale medico
BERNA - Swiss Re conta su un vaccino contro il coronavirus non prima di febbraio 2021. Lo ha detto il presidente del consiglio di amministrazione, Walter Kielholz, alle testate del gruppo CH-Media di oggi.
«Il mondo tornerà alla normalità solo quando ci sarà un vaccino contro il Covid-19», ha sottolineato il manager di 69 anni. «Prima di allora, ci saranno probabilmente farmaci efficaci per combattere i sintomi. Ma il punto decisivo, la "partita finale" è il vaccino, che sarà utilizzato prima nei gruppi a rischio, poi nel personale medico e infine in quante più persone possibile», ha detto Kielholz.
La politica - Il vaccino deve essere prima testato ampiamente in modo che non si verifichino «pasticci» e che la popolazione abbia fiducia e si lasci vaccinare. Tuttavia, fino a quando non sarà disponibile, per Kielholz serve semplificare. «La destra dice che dovremmo chiudere i confini per sempre, ma ignora il fatto di essere curata da stranieri negli ospedali. I Verdi sono contenti che non ci siano più voli. E per la sinistra il colpevole è comunque già chiaro: il capitalismo, che ha fallito».
Riaprire i negozi - Inoltre, il manager critica il fatto che al momento gli esperti del settore medico si mettano così in mostra. «Le loro conoscenze sono molto richieste, ma sempre più spesso sorge la domanda: chi governa effettivamente il Paese?», ha detto Kielholz. Ritiene che si stia avviando un contro-movimento e che la politica voglia tornare a decidere da sola sugli sviluppi nel Paese. L'allentamento delle misure? «Non capisco perché le gioiellerie o i negozi di mobili, per esempio, debbano rimanere chiusi. Potrebbero riprendere l'attività se le norme igieniche fossero rispettate. Questo vale anche per altri negozi, come quelli di abbigliamento», ha detto Kielholz.
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
padre.spinetti
14/04/2020 | 10:57
Newbie
Carissimi,
bisogna pregare per il vaccino.
Con un impegno di tutto il mondo scientifico, per fine anno penso si possa arrivare al vaccino.
In caso contrario, non penso che possano riaprire questi locali di peccato.
Spinetti, the father.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEremolabarca
14/04/2020 | 11:07
Gold
remolabarca
14/04/2020 | 11:18
Gold
saro` pessimista...... ma ne passerà del tempo , saranno le ultime a andare in ordine cronologico ...a varie riprese dopo le riaperture per tornare nella normalità, a meno che diranno.... dopo che ci sarà il vaccino anti coronavirus !!!!! alura a lé ...lunga l'attesa.....
fantasy
14/04/2020 | 13:20
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
Gold
L'epidemia rallenta: 254 nuovi casi in Svizzera
In Svizzera le persone contagiate dal Covid-19 sono in totale 25'834. I morti sono almeno 900
I pazienti attualmente ospedalizzati sono 2'974.
BERNA - Il numero dei casi accertati di coronavirus cresce ogni giorno, ma molto più lentamente rispetto alle scorse settimane. La curva epidemica sta lentamente iniziando a scendere e questo grazie pure all'ottimo comportamento tenuto dalla popolazione elvetica (anche) durante il lungo ponte di Pasqua. «Siamo soddisfatti dell'atteggiamento della popolazione. Questo è un ottimo segnale, ma non siamo ancora giunti alla fine», ha spiegato il Ministro della sanità Alain Berset ai microfoni della SRF. La strada da percorrere è in effetti ancora lunga e tortuosa. Soprattutto se si vuole evitare il pericolo di una seconda ondata. «Faremo tutto il possibile per allentare le misure al momento giusto. Questo per non doverle stringere nuovamente in seguito». Cautela e rispetto delle regole rimangono quindi le parole chiave del Consiglio federale. E questo anche se i numeri sono incoraggianti.
Nelle ultime ventiquattro ore sono infatti stati registrati 254 nuovi casi di Covid-19 in Svizzera, portando così il totale dall'inizio dell'epidemia a quota 25'834 contagi. Sono le cifre riportate oggi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e che si basano sui dati di laboratori e medici.
Discrepanze - Dai numeri si può notare che le persone ospedalizzate sono 2'974, mentre quelle decedute sono almeno 900 (ieri erano 885). I dati ufficiali forniti dall'UFSP, soprattutto quelli relativi ai decessi, presentano però delle discrepanze con quelli che provengono direttamente dai cantoni. Questi sono stati raggruppati in una mappa dal dottorando dell'Università di Berna Daniel Probst. E le cifre - aggiornate praticamente in tempo reale - alle 12.00 ravvisavano meno contagi (25'753), ma un numero di decessi nettamente più alto. Tanto che la soglia psicologica delle mille vittime è già stata ampiamente superata (1'148).
258 morti in Ticino - Il Ticino resta tra le regioni più colpite della Confederazione con 2'912 casi positivi e 258 decessi provocati da Covid-19. Nelle ultime ventiquattro ore si sono però registrati dodici nuovi contagi e sette persone hanno perso la vita a causa del virus. L'incidenza della malattia nel nostro cantone resta tra le più alte della Confederazione (819.6): solo Ginevra ha infatti un numero di contagi più alto con 833.7 casi ogni centomila abitanti. Seguono poi Vaud (609.8) e Basilea Città (528.3). Il dato della Confederazione (301 casi su centomila abitanti) è uno dei più alti dell'intero Vecchio Continente.
Ospedalizzazioni - Negli ospedali svizzeri sono ricoverate 2'974 persone tra 0 e i 101 anni con un'età mediana che si assesta sui 71. I ricoveri concernono uomini per il 61% dei casi. «Su 2'583 persone ricoverate con dati completi - precisa l'UFSP - il 13% non aveva malattie preesistenti». L'87% dei pazienti soffriva quindi già di una o più patologie. Ma quali sono le più citate? «La prima è l'ipertensione arteriosa (53%), seguono le malattie cardiovascolari (31%) e il diabete (23%). Tra le persone ricoverate in ospedale, i tre sintomi più presenti sono febbre (67%), tosse (64%) e problemi respiratori (40%). «Il 44% dei casi aveva la polmonite».
Decessi - Finora in Svizzera sono morte 900 persone. L'incidenza in Svizzera è di 105 morti per milione di abitanti. Anche la maggior parte dei decessi riguarda persone di sesso maschile. Gli uomini morti sono infatti 543 (60%), mentre le donne decedute sono 356 (40%). L'età delle vittime varia dai 31 ai 101 anni. L'età mediana dei decessi è di 84. «Su 868 persone decedute con dati completi, il 96% soffriva di una o più malattie preesistenti». Anche qui le patologie più menzionate sono ipertensione arteriosa (64%), le malattie cardiovascolari (56%) e il diabete (27%).
La Svizzera resta tra i Paesi che fa più tamponi al mondo. «Abbiamo eseguito 199'000 test», precisano le autorità. «Circa il 15% di essi sono risultati positivi».
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fantasy
14/04/2020 | 18:58
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
Gold
«In Ticino solo un caso su otto verrebbe rilevato»
Si tratta del dato peggiore tra i cantoni presi in esame.
In Svizzera i casi totali dovrebbero essere circa 125'000, vale a dire cinque volte più di quanto sappiamo.
LUGANO - I dati ufficiali (aggiornamento a lunedì alle 8) parlano di 25'580 persone in Svizzera risultate positive al coronavirus. Ma in realtà sarebbero cinque volte di più quelle che l'hanno realmente contratto, superando le 125'000 unità. Sono le conclusioni a cui è giunto uno studio pubblicato da undici ricercatori della London School of Hygiene and Tropical Medicine. Il metodo degli epidemiologi britannici ipotizza un modello in cui vengono presi in esame la serie temporale dei casi individuati dai tamponi e il numero di decessi.
Appoggiandosi a Timothy Russell, principale autore dello studio e ricercatore del Centro di modellizzazione matematica delle malattie infettive, due giornalisti di 24 heures hanno applicato il modello ai cantoni, Ticino compreso, per riuscire a giungere a delle cifre affidabili.
Uno su otto in Ticino - È emerso che nel canton Vaud solo un caso su cinque verrebbe rilevato con i tamponi, mentre a Ginevra il rapporto è uno su quattro. In Vallese la percentuale cala al 18%, mentre per Jura, Neuchâtel e Friborgo (che sono stati raggruppati) la percentuale raggiunge il 15%. A Zurigo sarebbero stati rilevati 4 casi su 10. Ma il dato più eclatante riguarda proprio il Ticino: per ogni contagiato "testato", ce ne sarebbero altri sette che non vengono individuati.
Non si può testare tutti - Quel che emerge è che i cantoni più colpiti dall'epidemia hanno tassi di rilevazione più bassi. E non bisogna dimenticare che dal 15 marzo l'UFSP ha raccomandato di effettuare i tamponi solo sulle persone facenti parte di categorie a rischio, data la penuria di materiale.
Cambia la responsabilità - Ma, evidenziano i ricercatori, la mancata individuazione di contagiati potrebbe aver avuto un effetto dannoso sulla diffusione del virus. Proprio perché chi sa di aver contratto il Covid-19 è più portato a rispettare il periodo di autoisolamento rispetto a chi "sospetta" di essere malato.
Immunità di gregge - Stabilire la percentuale esatta di persone che hanno contratto il coronavirus sarebbe utile soprattutto per la cosiddetta "immunità di gregge". Si tratta del fenomeno per cui, quando la maggior parte della popolazione è immune nei confronti di una malattia (perché l’ha contratta o, meglio, è stata vaccinata), si possono considerare al sicuro anche le persone non vaccinate o ancora suscettibili. Solo allora diminuirebbero i rischi, anche allentando le misure d'igiene e di distanziamento sociale.
E, secondo i ricercatori, almeno il 70-80% della popolazione dovrebbe essere considerata immune al Covid-19 per raggiungere quella "di gregge". Un numero di persone che non si raggiungerebbe neppure considerando - come rileva lo studio britannico - che per ogni contagiato "testato" (attualmente sono 2'912), ce ne sono altri sette che non sono stati individuati. Secondo queste percentuali, potrebbero essere oltre 23'000 i ticinesi che hanno contratto il virus, mentre la popolazione supera le 350'000 unità (6,6%).
I risultati non sono definitivi - A causa dell'urgenza dovuta allo stato eccezionale dell'epidemia, numerosi studi scientifici sono stati pubblicati prima di una peer review, vale a dire una revisione effettuata da altri esperti, come nel caso di questo studio. Tuttavia la London School of Hygiene and Tropical Medicine può vantare tra gli epidemiologi più accreditati del mondo.
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spingebob48
14/04/2020 | 19:26
Silver
Se aspettiamo il vaccino potrebbe anche succedere che non arriverà mai (come è successo per altre malattie virali). Io invece mi auguro che si trovino cure efficaci, test più precisi e controlli un po' più efficaci e che in tempi un po' più brevi si possa tornare ad una quasi normalità. Questi locali, come tutti i locali aperti al pubblico, non possono sparire e rimanere bloccati in attesa del vaccino in eterno. Sarebbe un danno incalcolabile non solo per i gestori, ma per tutti e non soltanto per gli irriducibili puttanieri come noi.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàfantasy
14/04/2020 | 20:06
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
Gold
Oggi Norman Gobbi a Teleticino ha detto che la riapertura dei Ristoranti sara fra mesi e che riapriranno con nuove direttive che dovranno tener conto della distanza sociale ed altro e che dunque in pratica tutti i risotoranti dovranno diminuire i coperti !!
Se Gobbi presume e suppone che la riapertura dei ristoranti avverra fra mesi non credo che i Locali Erotici aprirano prima ma sicuramente dopo
IL presidente di Gastro Ticino ha anche detto chiaramente che molti ristoratori non riaprirano piu perche non risuciranno a parare il colpo e che , ad ogni modo riaprire tutto non avrebbe senso cosiderato che in Ticino si hanno troppi Bar e Ristoranti , e se a dirlo è il presidente di Gastro Ticino la dice lunga sta cosa
Sul fronte Locali Erotici non ho nessuna idea personalmente di chi riaprira quando riaprira e come riaprira di sicuro la riapartura non sara ne al 20 Aprile ne al 29 come molti sono convinti che sara !!
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padre.spinetti
14/04/2020 | 20:32
Newbie
@fantasy forse il 20 aprile 2021, ma non ne sarei neanche così sicuro.
Se dovessi scommettere, per me non riaprono più.
Spinetti, the father.
TROVA HOSTESS PER CENEalianterus
14/04/2020 | 21:40
Silver
Quando ripartira' tutta la macchina sociale,,,gli ultimi a riaprire saranno proprio i luoghi di gozzoviglio ,ovvero pizzerie ristoranti,locali tipo MCdonald e in fine i bordelli !
''Mantieni una mente positiva in mezzo la tempesta''
danter
14/04/2020 | 21:52
Silver
meno male che ci sono le escort,loro non devono aspettare nessuna apertura,
lavorano sempre
se tens medo da solidão nào te cases
fantasy
15/04/2020 | 06:45
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
Gold
Bisognerà vedere chi , dopo una chiusura forzata di mesi avrà la possibilità di riaprire , vi sono imprese già oggi che in pratica sono sul orlo del fallimento e qualcuno é già in fallimento e che dunque già si sa che non riapriranno mai più 🤷🏼♂️
D altronde quante imprese hanno la dovuta liquidità per poter tenere la chiusura per 4 o 5 mesi o più 🤷🏼♂️
Comunque ciò sul quale ritengo si possa essere forse tutti d accordo é che , riaprire prima di poter avere la clientela di massa e dunque gli Italiani non sia profiquo ma inutile , perciò prima di una totale riapertura delle dogane non serve a nulla riaprire non avrebbe alcun senso , anche perché se già riapri per 4 Ticinesi e se 2 di loro sono come me , ti ritrovi con un pugno di mosche 😉
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
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remolabarca
15/04/2020 | 09:02
Gold
si parla di riaperture, ma domani ne sapremo di piu` alla TV .... sicuramente non diranno di aperture dei ...locali erotici...anzi sarà l'ultima cosa che un giorno ne parleranno .....sempre se e ma .... sento spesso una ragazza confinata nelle camere di un locale dopo la chiusura, mi dice io e le altre rimaste , rimaniamo qui in attesa di una riapertura che secondo loro, e chi le avrà detto questo ??? avverrà non troppo lontano nel tempo ... poi il locale si affollera di tanti ...morti di figa e come avvoltoi arriveranno di sicuro..... e approfitteranno visto che ragazze in seguito ariveranno ??? da dove ??? Romania !!! ma se le dogane rimangono chiuse, chi arriverà .... ci potrebbero esere delle ragazze che non sono mai andate via e potrebbero rimpolpare qualche ..bordello... e con la clientela come la mettiamo, si qualche personaggio locale o frontaliero che arriva a lavorare ... a questa tipa le ho detto chiaramente, potreste tranquillamente passare anche l'estate nelle camere di adesso e prendendo il sole con le sdraio nel piazzale del posteggio, tanto oramai non c'é nessuno .....
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàfantasy
15/04/2020 | 09:58
Lugano - Ticino - Svizzera | 51-100
Gold
«La quarantena di 14 giorni è una cavolata»
Il presidente dei medici lombardi: «In Ticino contagi alti probabilmente perché non si è attuato il lockdown».
«La “Fase 2” è la più pericolosa, perché l'idea generale è che il peggio sia passato. Ora via ai test sierologici rapidi».
COMO - C'è una zona, in Lombardia, dove il coronavirus non ha trovato terreno fertile. Nella parte sud della regione e nelle province di Bergamo e Brescia il suo impatto è stato devastante; nella fascia nord è invece stato meno tremendo. I numeri messi insieme dall'area insubrica sono, per esempio, molto migliori di quelli del Ticino. Il Varesotto conta circa 1'800 contagi per quasi 900'000 abitanti. Il Comasco poco più di 2'100 per 600'000 persone.
«Questi dati non sono certo giustificati dalle colline o dall'aria fina – ha specificato Gianluigi Spata, presidente dell'Ordine dei Medici della Lombardia – questa parte di regione è stata almeno in parte preservata dalla violenza del virus solo perché lontana dai focolai».
Il dottore comasco ha provato sulla sua pelle il Covid-19, finendo anche in ospedale...
«Ma ora è tutto alle spalle, sto bene. Sono solo preoccupato per la situazione generale».
Il peggio sembra essere passato, siamo alle porte della cosiddetta “Fase 2”.
«Come Federazione regionale siamo fortunatamente stati coinvolti nel Comitato tecnico-scientifico che dovrà decidere quali comportamenti dovranno essere tenuti in un periodo delicato. Un periodo che potrà procedere spedito solo se, per certe categorie, continuerà l'isolamento a tappeto».
All'orizzonte sono previste altre settimane di quarantena?
«Non si può scherzare su questa cosa, non ci si può affidare solo alla responsabilità dei cittadini. Una volta deciso chi potrà muoversi e come potrà farlo, dovremo utilizzare ogni mezzo per far sì che le regole siano rispettate. Servono i militari per strada? E che si usino i militari».
Per come la sta dipingendo, la situazione non pare essere in miglioramento.
«La “Fase 2” è la più pericolosa, perché l'idea generale è che il peggio sia passato. Ma non è così. Una larghissima fetta della popolazione non è entrata in contatto con il virus e quindi va tutelata. Si dovrebbe attendere il più possibile per far ripartire tutto e, comunque, non permettere alle persone di uscire sul territorio senza la certezza che siano guarite».
Finita la quarantena, che sia di 14 o di 28 giorni...
«La quarantena di 14 giorni è una cavolata. So di casi nei quali si è ancora positivi dopo 37 giorni. Si dovrebbe rientrare in società solo dopo essere risultati negativi al tampone. Dico di più, dovremmo cominciare a utilizzare i test sierologici rapidi».
I quali, sembra, a breve potrebbero essere a disposizione. Ma come funzionano?
«Si preleva una goccia di sangue capillare dal dito e dall'analisi di essa si sa se una persona è entrata in contatto o meno con il virus. Se l'esame dà esito negativo si è a posto. Un esito positivo rivela invece che il contagio c'è stato».
E quindi l'isolamento deve continuare?
«No, a quel punto si fa il tampone. Se è positivo, allora niente permesso di uscire. Se è negativo, significa che uno il virus l'ha preso ma è anche guarito dopo aver sviluppato gli anticorpi. E quindi è libero».
In Italia quando si comincerà con tali test?
«Penso accadrà in pochi giorni. Lo spero almeno. Questi sono affidabili al 95%, percentuale che porta con se una buona dose di certezze».
Questo sistema potrebbe aiutare a controllare la pandemia se fosse usato in maniera omogenea sul territorio. Le province di Varese e Como confinano però con un Ticino nel quale le direttive sanitarie sono diverse.
«Non parlo delle scelte fatte in altri Stati. Se in Ticino ci sono più contagiati rispetto alle nostre zone è tuttavia perché, probabilmente, si sono concesse troppe libertà, non si è attuato il lockdown. Perché è questo, al momento, l'unico mezzo che abbiamo per limitare il contagio».
Lo scambio Lombardia-Ticino è però fitto. Ci sono decine di migliaia di frontalieri...
«E questo è un problema. Davvero. Per noi non ha senso imporre grandi limitazioni se poi ci sono tante persone che frequentano quotidianamente o comunque periodicamente una zona un po' più “libera”».
Anche a nord del confine negozi e aziende sono perlopiù chiusi e c'è il distanziamento sociale.
«Ma non c'è il divieto di uscire dall'abitazione, sbaglio?».
No, è corretto. Sono vietati gli assembramenti di più di cinque persone.
«Ma non basta. Servirebbe muoversi tutti seguendo le medesime direttive. Solo in quel caso si può pensare di poter superare l'emergenza. I frontalieri sono tutti potenziali vettori del virus, che rientrano in una Lombardia bloccata da un Cantone nel quale ci sono meno restrizioni».
I soldi non comprano le donne , ma fanno innamorare le prostitute !!
Per andare d accordo non servono le medesime idee ma unicamente il medesimo rispetto !!
Arroganza è sentirsi superiori a tutti , Autostima è non sentirsi inferiori a nessuno !!
marcod100690
15/04/2020 | 12:59
Newbie
la svizzera non e' piu' precisa come un tempo, sono finiti i tempi della precisione svizzera
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