Flamingo Island: nella botte (neanche tanto) piccola c’è SEMPRE il vino buono
FKK Flamingo Island –sabato 3 agosto 2019 - Recensione di Engineer2013
COSTO INGRESSO: 49 € (ma gli altri giorni cambia: ad esempio la domenica 45 €).
COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, CIM non chiesto, anal non chiesto.
COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 29 € (colazione inclusa) a notte in una struttura a Stoccarda. Viaggio aereo con Lauda Motion per complessivi € 30, compreso di bagaglio a mano in cabina e priorità. Prezzi per persona.
RAGAZZE PRESENTI: una ventina scarsa di livello medio, un paio di TOP ma nessuna Super-TOP. Buono l’assortimento di etnie. Non predominante presenza di rumene. Solo una davvero inguardabile.
03/08/2019: FLAMINGO ISLAND ATTO I°
Prima di iniziare a scrivere su questo posto, mi corre piacevolmente l’obbligo di ringraziare pubblicamente @neeskens: il suo contributo è stato per me fondamentale, dandomi la possibilità di conoscere un locale che altrimenti non avrei mai selezionato nei miei gnocca-travel. Credo che questa sia la finalità più nobile di un qualsiasi forum, questo compreso: condividere esperienze personali per dare la possibilità ad altri colleghi di “godere” (mai termine fu più azzeccato) delle innumerevoli chances offerte dal variopinto mondo degli FKK e non solo.
Tanto premesso, la narrazione dei fatti.
Con il mio amico e socio “Antonio” ci siamo ritagliati il nostro consueto week-end estivo per praticare del turismo sessuale. Una serie di circostanze fortuite hanno fatto sì che la scelta cadesse sul Baden-Württemberg, nonostante ci fossi già stato la settimana precedente: poco male, stavolta in compagnia sarà più divertente. Dopo il venerdì trascorso al Sakura (di cui parlerò in separate sede), l’indomani mattina mi viene lasciata carta bianca sul posto da scegliere: così mi ricordo di aver letto, nemmeno troppo tempo addietro, di questo FKK. Mi metto alla ricerca sul forum e ritrovo la dettagliata recensione di @neeskens: Bingo, anzi Flamingo!
Come per il Sakura, non avendo mai visitato il club in questione, vi renderò partecipi di qualche considerazione sulla struttura oltre che sul parco gnocca. Lass uns gehen!
LOCALE
A causa del traffico della -dannata, specie al ritorno- A8, arriviamo per le ore 12,30: il club apre alle 11, ndr.
La prima impressione non è positiva: il Flamingo è situato nella anonima quanto brutta zona periferica/industriale di Ettlingen o meglio Karslruhe per la precisione. Il paese sembra carino e merita una visita come detto dal collega: noi ci siamo andati solo per prelevare, salvo poi scoprire che all’interno del locale c’è un geldautomat anche se ignoro se con commissioni aggiuntive o meno (v. Sakura dove ti chiedono 5,49 euri di extra fee su ogni prelievo, occhio!). Prezzo d’ingresso fissato, correttamente a mio modesto parere, in 49 euri: gli alcolici non sono compresi e si riceve un braccialetto tipo quelli dei villaggi turistici dove verranno segnate le consumazioni. Attenzione: se lo perdete vi toccherà pagare 200 euri
Il donnone -alquanto taciturna- alla reception parla solo tedesco e, non senza difficoltà, riesco a farmi capire. Solo contanti per l’ingresso così come per le prestazioni. Sull’intera parete di sinistra, disposti su varie mensole, ci sono accappatoi divisi per taglie e asciugamani entrambi di colore bianco. Per le ragazze, invece, gli asciugamani sono di colore blu. Affianco, le cassette di sicurezza dove depositare soldi ed eventualmente il cellulare: a tal proposito vi comunico che sono molto rigidi nel fare osservare il divieto di utilizzo dello smartphone all’interno del locale. Io sono riuscito a telefonare solo negli spogliatoi, facendo finta di sistemare il contenuto dell’armadietto. Quest’ultimi, disposti su due livelli e accessibili con la stessa chiave che si utilizza per la cash box si trovano nella stanza di fronte alle mensole di cui sopra, insieme alle docce che sono in numero adeguato. La pulizia è davvero buona, i bagni sono più che sufficienti rispetto alla clientela e dotati di ben due tipologie di collutorio insieme ai bicchierini monouso.
Per il resto da segnalare la piscina sia all’interno che all’esterno, l’area benessere (ma quel giorno il bagno turco era kaputt), il bancone del bar dove il servizio viene assicurato dalle ragazze in stile Casa Carintia: la cosa non mi fa impazzire, ma tant’è…
Nella sala principale, è situata un’area “VIP” -anche se di questo acronimo non ha nulla- alla quale si accede percorrendo una rampa di scale: diciamo che può tornare utile se si intende appartarsi con la fanciulla prima di andare in camera.
Presenti altresì una teoria di divanetti dove stazionano le tipe e dove ci si può sedere per conversare amabilmente con loro.
La parte esterna è molto riuscita con una piscina di dimensioni accettabili per il numero di orsi visto quel giorno lì, tre casette di legno prefabbricate per copulare all’interno -grosso modo in stile GT ma non separate bensì “a schiera”- una specie di angolo spiaggia (finto come una banconota da tre euro) con tanto di sabbia e sedie sdraio e, infine, tavolini per consumare la cena all’aperto.
Capitolo buffet: il sabato era previsto, in caso di tempo buono, il BBQ. Il meteo ci ha sorriso e quindi abbiamo potuto assaggiare un buon numero di tipi di carne, accompagnati dalle immancabili kartoffeln, tutto cucinato al momento. All’interno della sala ristorante (simile a quella del Parksauna Residenz, anche se più piccola) tavolini e sedie al posto degli odiosi sgabelli come al Sakura. A disposizione per tutta la giornata affettati, formaggi, yogurt, dolci, frutta, verdure, ecc. Nel complesso davvero ottima l’offerta: io mi sono lasciato andare a due giri mangerecci, il più ricco dei due prima di andare via. L’atmosfera che si respira è mooolto rilassata: sembra che trombare non sia al primo posto dei pensieri degli avventori -in stragrande maggioranza indigeni anche se ho sentito un paio di clienti parlare francese- di questo posto.
Nel complesso, tra tutti gli FKK da me visitati, probabilmente il locale con il migliore equilibrio tra parte invernale e parte estiva.
GIRLS
Ok, lo so, vi ho tediato abbastanza: ma sapete, quando inizio a scrivere perdo quella che deve essere la stella polare di queste recensioni ovvero la figa
Inizio con sorpresa gustosa: le prime tre fanciulle conosciute non provengono dai Carpazi! Si tratta di Leana, della quale vi parlerò a breve, Anita (con la quale il mio amico si intratterrà molto piacevolmente a suo dire) e Samantha: tutte e tre arrivano dalla Bulgaria. A proposito di Leana avevo letto qualcosa su questo forum e decido di sottoporla a un test drive: classica intervista di rito in quella che sarà la sua postazione di lavoro per tutta la giornata, caratteristica questa comune a (quasi) tutte le orsette presenti quel giorno. Lei ha i capelli rossi -credo tinti- una seconda naturale di seno, alta 1,65 mt. senza tacchi. Alle 13,30 circa andiamo in camera, che si trovano praticamente tutte al piano superiore, e la mezz’ora trascorsa in sua compagnia conferma quanto di buono letto in rete: baci non a stampo, anche se meno voluttuosi di altre sue colleghe provate in simili contesti, 69 prolungato con lei che si bagna ma, vera specialità della casa, un bbj senza ausilio alcuno delle mani: davvero brava la bulgara, non c’è che dire! Devo faticare non poco per non venirle in bocca, essendo la mia prima camera. Per il resto le posizioni classiche della nobile arte scopereccia: la prima camera è per me di riscaldamento, per cui non ho stimoli particolari a sperimentare alcunché. Allo scadere dei trenta minuti vengo felice: la signorina da questo punto di vista non accusa minimamente la stanchezza ma, altrettanto francamente, non so se mi sentirei di consigliarla per sessioni di un’ora. Scendiamo, pago il dovuto ovvero 50 euri, bacino di ordinanza e si va verso nuove avventure.
LEANA: bellezza 7,5 / partecipazione 8 / fucking expertise 8,5 (bonus di 0,5 per il pompino handsfree)
Ora che c’è stata l’iniziazione anche al Flamingo posso dedicarmi a un po’ di relax: con l’occasione faccio un giro più approfondito del locale e mangio qualcosa. Nel frattempo il mio amico Antonio torna da una sessione di mezz’ora con Anita e mi racconta di essere stato molto contento della scelta. In effetti lei fisicamente è messa bene ma per quanto mi riguarda non scatta la molla che mi spinge a portare l’operatrice sessuale in questione ai piani alti.
Ci concediamo una nuotata nella piscina esterna, con annessi gonfiabili ipercafoni presenti: la giornata è calda anche se il sole ogni tanto viene coperto da qualche nuvola. In questa cornice tanto distensiva quanto corroborante il mio sguardo viene letteralmente rapito da colei che da quel momento in avanti non riuscirò più a mandare via dai miei pensieri: si tratta di una fräulein bionda, taglio di capelli mascolino con la frangia, una terza di seno naturale, alta quasi 1,75 mt. senza tacchi, un tatuaggio molto vistoso di uno scorpione sulla spalla destra più altri di dimensioni meno generose alle caviglie. Volendole trovare una somiglianza, diciamo che ricorda molto la cantante Elodie. La vedo conversare in tedesco con uno degli orsi sdraiato sul lettino a bordo piscina: questa cosa mi impedisce di approcciarla immediatamente come vorrei. Teniamo da parte questa fanciulla, ci tornerò nel prosieguo della recensione.
Nel frattempo le ragazze sono aumentate di numero: tra queste fa il suo ingresso quella che sarà la mia prossima preda, certamente una delle TOP in termini di bellezza presenti quel sabato. Come un falco mi fiondo a fare la sua conoscenza dopo che si è accomodata a uno degli sgabelli del bar: capelli lisci biondi, tette una quarta rifatta molto bene, un fisico da urlo al pari del suo culo tornito, assenza di tatuaggi. Lei si chiama Sara e proviene da Bucarest (eh già, un FKK senza rumene è come una carbonara senza guanciale: impensabile!). Ha un bel sorriso e non parla italiano, nota quest’ultima a suo favore. Nella consueta intervista lei acconsente a tutte le mie richieste ma a tariffa doppia: la draculina si giustifica dicendomi che mi regalerà una camera indimenticabile e che, comunque, in quanto libera professionista decide lei il tariffario. Ci penso qualche secondo ma, data la bellezza che mi si offre davanti, decido di correre il rischio. Saliamo che sono circa le 15,30: qui, devo ammettere, lei mantiene tutte le promesse fatte. Baci profondi non a stampo, 69 prolungato anche per via dei suoi ottimi umori e con qualche piccola incursione in zona scrotale ma soprattutto un bbj di pregevole fattura e anch’esso senza l’ausilio delle mani. Le posizioni sono le classiche ma con qualche variazione sul tema, anche da lei apprezzate. Se proprio dovessi fare il pignolo le potrei biasimare un contegno nella gestione della camera che mi trasmette l’impressione di non volersi lasciare andare del tutto: ma mi rendo conto che qui rischiamo di disquisire di pura filosofia del trombo per cui andiamo avanti. Mi chiede se intendo finire con un CIM ma declino, preferendo venire durante la posizione a cucchiaio con il suo corpo sinuoso riflesso sullo specchio presente alla sinistra del letto: lo spettacolo è talmente eccitante che, praticamente allo scadere della mezz’ora, vengo dopo pochi affondi in questa posizione.
SARA: bellezza 9 (una delle TOP del locale) / partecipazione 8,5 / fucking expertise 9 (bonus di 0,5 per il pompino magistrale)
Saldato il mio debito con la rumena de qua sento il bisogno di una pausa adeguata a ricaricare le batterie. Ne approfitto per concedermi una sauna e un altro bagno, questa volta nella piscina interna. Ancora una volta vedo il mio Angelo biondo: anche stavolta è intenta a conversare con un gruppo di crucchi che deduco siano clienti abituali visto il grado di confidenza con colei che, molto rapidamente, sta diventando il mio sogno erotico. Nel frattempo il mio socio si è intrattenuto con qualche fanciulla visto che non lo vedo in giro. Decido di sorseggiare un tè caldo per riordinare le idee su questo posto: ammetto di essere davvero soddisfatto, forse anche più del Sakura. Il numero di orsi è aumentato di qualche unità: niente di eccezionale, specie alla luce del fatto che per la stragrande maggioranza di essi il core business sembra essere tutto meno che la figa. Contenti loro…
Mentre sono assorto nei miei pensieri vedo ritornare, con un sorriso a trentadue denti, dai piani superiori Antonio in compagnia di una biondina ipertatuata niente male. Assisto, con discrezione, alla scena del pagamento e noto che il corrispettivo versato ammonta alla tariffa standard. Gli chiedo come sia andata e lui tesse le lodi della signorina…araba! Già, nonostante sia bionda e abbastanza chiara di carnagione, le sue origini si perdono nella parte più profonda del Mediterraneo.
Rassicurato sulle performance decido di provare anche io un po’ di Marocco: il mio socio me la presenta mentre lei è seduta al ristorante: mi chiede di poter pranzare prima. No problem, mi offro di farle compagnia e accetta. Terminato di desinare, ci spostiamo nella sua postazione di lavoro ovvero uno dei tanti divanetti nella sala principale. Solita intervista, prima nota dolente: niente 69. Vabbè, ripenso alle parole del mio amico e poi onestamente lei ha il fascino tipico delle arabe: a quest’ultime mi legano ricordi eccellenti (v. Nila al GT oppure Aylin al Globe nelle mie precedenti recensioni, ndr) per cui non ci dò tanto peso. Saliti in camera, purtroppo, le note dolenti aumentano: la tipa ha appena finito di fumare e non ha utilizzato il collutorio. Per chi come me non è fumatore, sa di cosa parlo. I baci ci sono ma, come detto, la puzza di fumo della sua bocca spoetizza il tutto. Il resto è abbastanza standard, senza infamia e senza lode, compreso un “cambio gomme” in corsa perché a suo dire il condom si era quasi sfilato. Tirando le somme, una mezz’ora che rimarrà nella mia memoria come il nome di un regista giapponese di film d’avanguardia. Questo a riprova del fatto, qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno, che le esperienze in camera variano da utente a utente e generalizzare non sempre paga.
FELIZ: bellezza 7,5 / partecipazione 6,5 (non scatta il feeling giusto) / fucking expertise 6 (ha ancora tanto da apprendere)
Esaurita la pratica con Feliz, l’orologio segna le 19,30 circa. Rivedo ancora Lei, il mio Angelo/Diavolo: è dietro il bancone del bar a servire da bere agli astanti. Prendo posto su uno degli sgabelli anche io e le chiedo la mia classica “cola mit zitrone”: l’occasione per intavolare un minimo di discorso propedeutico al trombo c’è tutta ma lei preferisce mettersi a parlare con un suo connazionale. Le palle iniziano a girarmi, lei è davvero troppo evanescente per i miei gusti. A un certo punto si allontana per andare nello spogliatoio femminile. Memento Audere Semper: mi piazzo su una delle poltrone nere situate proprio vicino alla porta d’ingresso dove lei si è infilata. Dovrà passare necessariamente di lì e voglio proprio vedere se mi sfuggirà anche stavolta. La vedo arrivare, mi alzo e le chiedo se oltre al tedesco parla qualche parola d’inglese. Lei mi sorride, ci presentiamo: si chiama Stefy, tedesca di Francoforte. Il mio baciamano la lusinga. Mentre la guardo penso che qui le cose sono due: o è un missile colossale oppure sarà una camera che ricorderò a vita. Da cosa lo deduco? Senza falsa modestia, qualche anno di esperienza in questi luoghi del meretricio aiuta a farsi un’idea di chi si ha di fronte. Supera il test a pieni voti per cui decido di non perdere altro tempo in chiacchiere. Saliamo insieme abbracciati, le sensazioni positive aumentano. Bene, una volta chiusa la porta della stanza va in scena la versione al femminile de “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”: il suo essere algida, quasi scostante, lascia il posto a una dolcezza che a ripensarci anche ora -a distanza di giorni- che sto scrivendo queste righe mi viene ancora la pelle d’oca. Lei rappresenta la quintessenza di quanto, almeno noi della Vieille Garde, vorremmo trovare (ma soprattutto provare) una volta chiusa quella porta. Pochissime altre volte in passato, si contano sulla punta delle dita di una mano, ho provato in un FKK la sensazione di essere con la mia compagna e non con una peripatetica. Stefy, che dichiara 28 anni, è riuscita a farmi vivere un’ora DA BRIVIDI. Negli oltre sessanta minuti trascorsi in sua presenza posso solo citare alcuni particolari (gli altri, se non vi dispiace, li custodirò gelosamente nella mia mente) per cercare di darvi l’idea di cosa sia questa ragazza: una fase di petting iniziale alla quale ho dovuto dire io basta, nessun uso di gel, un 69 senza fine. Senza scadere nel romanticismo a buon mercato, posso affermare senza dubbio alcuno di avere avuto più la sensazione di fare l’amore che di una scopata per quanto la teutonica Stefy ha palesato tutta la sua capacità e fantasia in campo sessuale. Una camera che ha rasentato la perfezione, quasi equidistribuita tra il GFE e il PSE. Per quanto mi riguarda, l’esperienza con Stefy entra di diritto nella TOP3 delle sessioni provate in un FKK. Ah, dimenticavo: lei è una semi-pro poiché svolge un lavoro “normale” e al Flamingo non c’è sempre. Ad esempio, il giorno dopo mi ha confidato che non sarebbe stata presente: altrimenti sarei stato già lì all’apertura!!!
STEFY: bellezza 8 (bonus di 0,5 per il suo fascino davvero fuori dagli schemi) / partecipazione 10 e lode (oltre non si potrebbe chiedere a una pay girl) / fucking expertise 10 (senza lode perché ogni cosa è perfettibile)
Pago il dovuto e guardo l’ora: sono quasi le 21,15. Mi sono intrattenuto con Stefy ben oltre i sessanta minuti pagati ma lei non ha chiesto nulla come extra. Deutschland über alles!
A questo punto, dopo una bella doccia che fortunatamente ha il merito di lasciarmi ancora un po’ del suo profumo sulla mia pelle, decido che è arrivata l’ora di una mangiata luculliana. Ritrovo Antonio nella sala ristorante e, poco dopo, la mia Elodie in salsa tedesca. Mangio carne, ottima, insieme ad affettati vari. Per riprendermi dalle piacevoli fatiche mi concedo anche alcune fette di anguria e una porzione di dolce ai frutti di bosco. Il buffet l’ho gradito molto, non c’è che dire!
Di comune accordo, non prima di avere baciato e abbracciato Stefy oltre ad averle augurato il meglio per la sua vita, decidiamo di congedarci che sono circa le 22,30. All’uscita una nuova receptionist ci chiede come è andata e le faccio i miei sinceri complimenti per il club. Purtroppo il desiderio di assaporare una lager al bar della struttura dove soggiorniamo andrà beatamente a farsi fottere poiché scopriremo, nostro malgrado, che l’autostrada A8 è stata chiusa in serata e ci tocca fare una deviazione che attraversa tutti i paesini del cazzo con inevitabili ripercussioni sulla congestione stradale. Morale della favola: per coprire 75 km. di distanza dal Flamingo a Stoccarda impieghiamo 90 minuti abbondanti e, al nostro arrivo, il bar è tristemente chiuso.
THE END, titoli di coda
CONCLUSIONI
Schematicamente:
1) Il locale mi è piaciuto molto, non ultimo in virtù dell’equilibrio tra parte indoor e outdoor. Anche il prezzo è corretto, attesa la mancanza di birra compresa nel prezzo. Purtroppo l’essere lontano da Stoccarda e localizzato in posizione decentrata non gli fa una gran pubblicità.
2) Capitolo ragazze: la line up era più che buona. Ho apprezzato la mancanza del monopolio dei Carpazi e le prestazioni che, salvo in un’occasione, sono state full optional al prezzo base. Non ho avuto approcci insistenti e il ricambio è stato nullo: le ragazze sono aumentate ma non cambiate durante la giornata. Molto utile e comodo, seppure non attendibile al 100%, il tagesplan.
3) Capitolo fidanSati/fidelizzati: ho osservato un numero elevato di habitué tedeschi, poco interessati alla figa e molto al wellness, un gruppo di francesi/belgi e nessun italiano oltre me e Antonio.
Mi auguro di non avervi annoiato nemmeno stavolta.
In estrema sintesi, un locale da provare almeno una volta se siete dalle parti di Stoccarda e, perché no, da riprovare.
Augen zu und durch
Auf wiedersehen!
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani
@Engineer2013
Ottima rece
Le tedescone porcone semipro danno sempre immense soddisfazioni purtroppo vanno cercate con il lumicino e bisogna avere tanta fortuna
la bava di bagascia,utile per ogni fregna del mondo intero
certe coppie sono assieme per lo stesso motivo che io quando cago,porto un giornale da leggere:solo per ammazzare il tempo...
to pay 4 to fuck.....
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Engineer2013
13/08/2019 | 00:56 36-50
Silver
Flamingo Island: nella botte (neanche tanto) piccola c’è SEMPRE il vino buono
FKK Flamingo Island –sabato 3 agosto 2019 - Recensione di Engineer2013
COSTO INGRESSO: 49 € (ma gli altri giorni cambia: ad esempio la domenica 45 €).
COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, CIM non chiesto, anal non chiesto.
COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 29 € (colazione inclusa) a notte in una struttura a Stoccarda. Viaggio aereo con Lauda Motion per complessivi € 30, compreso di bagaglio a mano in cabina e priorità. Prezzi per persona.
RAGAZZE PRESENTI: una ventina scarsa di livello medio, un paio di TOP ma nessuna Super-TOP. Buono l’assortimento di etnie. Non predominante presenza di rumene. Solo una davvero inguardabile.
SITO INTERNET LOCALE: https://www.fkk-flamingo-island.de/
03/08/2019: FLAMINGO ISLAND ATTO I°
Prima di iniziare a scrivere su questo posto, mi corre piacevolmente l’obbligo di ringraziare pubblicamente
@neeskens: il suo contributo è stato per me fondamentale, dandomi la possibilità di conoscere un locale che altrimenti non avrei mai selezionato nei miei gnocca-travel. Credo che questa sia la finalità più nobile di un qualsiasi forum, questo compreso: condividere esperienze personali per dare la possibilità ad altri colleghi di “godere” (mai termine fu più azzeccato) delle innumerevoli chances offerte dal variopinto mondo degli FKK e non solo.
Tanto premesso, la narrazione dei fatti.
Con il mio amico e socio “Antonio” ci siamo ritagliati il nostro consueto week-end estivo per praticare del turismo sessuale. Una serie di circostanze fortuite hanno fatto sì che la scelta cadesse sul Baden-Württemberg, nonostante ci fossi già stato la settimana precedente: poco male, stavolta in compagnia sarà più divertente. Dopo il venerdì trascorso al Sakura (di cui parlerò in separate sede), l’indomani mattina mi viene lasciata carta bianca sul posto da scegliere: così mi ricordo di aver letto, nemmeno troppo tempo addietro, di questo FKK. Mi metto alla ricerca sul forum e ritrovo la dettagliata recensione di @neeskens: Bingo, anzi Flamingo!
Come per il Sakura, non avendo mai visitato il club in questione, vi renderò partecipi di qualche considerazione sulla struttura oltre che sul parco gnocca. Lass uns gehen!
LOCALE
A causa del traffico della -dannata, specie al ritorno- A8, arriviamo per le ore 12,30: il club apre alle 11, ndr.
La prima impressione non è positiva: il Flamingo è situato nella anonima quanto brutta zona periferica/industriale di Ettlingen o meglio Karslruhe per la precisione. Il paese sembra carino e merita una visita come detto dal collega: noi ci siamo andati solo per prelevare, salvo poi scoprire che all’interno del locale c’è un geldautomat anche se ignoro se con commissioni aggiuntive o meno (v. Sakura dove ti chiedono 5,49 euri di extra fee su ogni prelievo, occhio!). Prezzo d’ingresso fissato, correttamente a mio modesto parere, in 49 euri: gli alcolici non sono compresi e si riceve un braccialetto tipo quelli dei villaggi turistici dove verranno segnate le consumazioni. Attenzione: se lo perdete vi toccherà pagare 200 euri
Il donnone -alquanto taciturna- alla reception parla solo tedesco e, non senza difficoltà, riesco a farmi capire. Solo contanti per l’ingresso così come per le prestazioni. Sull’intera parete di sinistra, disposti su varie mensole, ci sono accappatoi divisi per taglie e asciugamani entrambi di colore bianco. Per le ragazze, invece, gli asciugamani sono di colore blu. Affianco, le cassette di sicurezza dove depositare soldi ed eventualmente il cellulare: a tal proposito vi comunico che sono molto rigidi nel fare osservare il divieto di utilizzo dello smartphone all’interno del locale. Io sono riuscito a telefonare solo negli spogliatoi, facendo finta di sistemare il contenuto dell’armadietto. Quest’ultimi, disposti su due livelli e accessibili con la stessa chiave che si utilizza per la cash box si trovano nella stanza di fronte alle mensole di cui sopra, insieme alle docce che sono in numero adeguato. La pulizia è davvero buona, i bagni sono più che sufficienti rispetto alla clientela e dotati di ben due tipologie di collutorio insieme ai bicchierini monouso.
Per il resto da segnalare la piscina sia all’interno che all’esterno, l’area benessere (ma quel giorno il bagno turco era kaputt), il bancone del bar dove il servizio viene assicurato dalle ragazze in stile Casa Carintia: la cosa non mi fa impazzire, ma tant’è…
Nella sala principale, è situata un’area “VIP” -anche se di questo acronimo non ha nulla- alla quale si accede percorrendo una rampa di scale: diciamo che può tornare utile se si intende appartarsi con la fanciulla prima di andare in camera.
Presenti altresì una teoria di divanetti dove stazionano le tipe e dove ci si può sedere per conversare amabilmente con loro.
La parte esterna è molto riuscita con una piscina di dimensioni accettabili per il numero di orsi visto quel giorno lì, tre casette di legno prefabbricate per copulare all’interno -grosso modo in stile GT ma non separate bensì “a schiera”- una specie di angolo spiaggia (finto come una banconota da tre euro) con tanto di sabbia e sedie sdraio e, infine, tavolini per consumare la cena all’aperto.
Capitolo buffet: il sabato era previsto, in caso di tempo buono, il BBQ. Il meteo ci ha sorriso e quindi abbiamo potuto assaggiare un buon numero di tipi di carne, accompagnati dalle immancabili kartoffeln, tutto cucinato al momento. All’interno della sala ristorante (simile a quella del Parksauna Residenz, anche se più piccola) tavolini e sedie al posto degli odiosi sgabelli come al Sakura. A disposizione per tutta la giornata affettati, formaggi, yogurt, dolci, frutta, verdure, ecc. Nel complesso davvero ottima l’offerta: io mi sono lasciato andare a due giri mangerecci, il più ricco dei due prima di andare via. L’atmosfera che si respira è mooolto rilassata: sembra che trombare non sia al primo posto dei pensieri degli avventori -in stragrande maggioranza indigeni anche se ho sentito un paio di clienti parlare francese- di questo posto.
Nel complesso, tra tutti gli FKK da me visitati, probabilmente il locale con il migliore equilibrio tra parte invernale e parte estiva.
GIRLS
Ok, lo so, vi ho tediato abbastanza: ma sapete, quando inizio a scrivere perdo quella che deve essere la stella polare di queste recensioni ovvero la figa
Inizio con sorpresa gustosa: le prime tre fanciulle conosciute non provengono dai Carpazi! Si tratta di Leana, della quale vi parlerò a breve, Anita (con la quale il mio amico si intratterrà molto piacevolmente a suo dire) e Samantha: tutte e tre arrivano dalla Bulgaria. A proposito di Leana avevo letto qualcosa su questo forum e decido di sottoporla a un test drive: classica intervista di rito in quella che sarà la sua postazione di lavoro per tutta la giornata, caratteristica questa comune a (quasi) tutte le orsette presenti quel giorno. Lei ha i capelli rossi -credo tinti- una seconda naturale di seno, alta 1,65 mt. senza tacchi. Alle 13,30 circa andiamo in camera, che si trovano praticamente tutte al piano superiore, e la mezz’ora trascorsa in sua compagnia conferma quanto di buono letto in rete: baci non a stampo, anche se meno voluttuosi di altre sue colleghe provate in simili contesti, 69 prolungato con lei che si bagna ma, vera specialità della casa, un bbj senza ausilio alcuno delle mani: davvero brava la bulgara, non c’è che dire! Devo faticare non poco per non venirle in bocca, essendo la mia prima camera. Per il resto le posizioni classiche della nobile arte scopereccia: la prima camera è per me di riscaldamento, per cui non ho stimoli particolari a sperimentare alcunché. Allo scadere dei trenta minuti vengo felice: la signorina da questo punto di vista non accusa minimamente la stanchezza ma, altrettanto francamente, non so se mi sentirei di consigliarla per sessioni di un’ora. Scendiamo, pago il dovuto ovvero 50 euri, bacino di ordinanza e si va verso nuove avventure.
LEANA: bellezza 7,5 / partecipazione 8 / fucking expertise 8,5 (bonus di 0,5 per il pompino handsfree)
Ora che c’è stata l’iniziazione anche al Flamingo posso dedicarmi a un po’ di relax: con l’occasione faccio un giro più approfondito del locale e mangio qualcosa. Nel frattempo il mio amico Antonio torna da una sessione di mezz’ora con Anita e mi racconta di essere stato molto contento della scelta. In effetti lei fisicamente è messa bene ma per quanto mi riguarda non scatta la molla che mi spinge a portare l’operatrice sessuale in questione ai piani alti.
Ci concediamo una nuotata nella piscina esterna, con annessi gonfiabili ipercafoni presenti: la giornata è calda anche se il sole ogni tanto viene coperto da qualche nuvola. In questa cornice tanto distensiva quanto corroborante il mio sguardo viene letteralmente rapito da colei che da quel momento in avanti non riuscirò più a mandare via dai miei pensieri: si tratta di una fräulein bionda, taglio di capelli mascolino con la frangia, una terza di seno naturale, alta quasi 1,75 mt. senza tacchi, un tatuaggio molto vistoso di uno scorpione sulla spalla destra più altri di dimensioni meno generose alle caviglie. Volendole trovare una somiglianza, diciamo che ricorda molto la cantante Elodie. La vedo conversare in tedesco con uno degli orsi sdraiato sul lettino a bordo piscina: questa cosa mi impedisce di approcciarla immediatamente come vorrei. Teniamo da parte questa fanciulla, ci tornerò nel prosieguo della recensione.
Nel frattempo le ragazze sono aumentate di numero: tra queste fa il suo ingresso quella che sarà la mia prossima preda, certamente una delle TOP in termini di bellezza presenti quel sabato. Come un falco mi fiondo a fare la sua conoscenza dopo che si è accomodata a uno degli sgabelli del bar: capelli lisci biondi, tette una quarta rifatta molto bene, un fisico da urlo al pari del suo culo tornito, assenza di tatuaggi. Lei si chiama Sara e proviene da Bucarest (eh già, un FKK senza rumene è come una carbonara senza guanciale: impensabile!). Ha un bel sorriso e non parla italiano, nota quest’ultima a suo favore. Nella consueta intervista lei acconsente a tutte le mie richieste ma a tariffa doppia: la draculina si giustifica dicendomi che mi regalerà una camera indimenticabile e che, comunque, in quanto libera professionista decide lei il tariffario. Ci penso qualche secondo ma, data la bellezza che mi si offre davanti, decido di correre il rischio. Saliamo che sono circa le 15,30: qui, devo ammettere, lei mantiene tutte le promesse fatte. Baci profondi non a stampo, 69 prolungato anche per via dei suoi ottimi umori e con qualche piccola incursione in zona scrotale ma soprattutto un bbj di pregevole fattura e anch’esso senza l’ausilio delle mani. Le posizioni sono le classiche ma con qualche variazione sul tema, anche da lei apprezzate. Se proprio dovessi fare il pignolo le potrei biasimare un contegno nella gestione della camera che mi trasmette l’impressione di non volersi lasciare andare del tutto: ma mi rendo conto che qui rischiamo di disquisire di pura filosofia del trombo per cui andiamo avanti. Mi chiede se intendo finire con un CIM ma declino, preferendo venire durante la posizione a cucchiaio con il suo corpo sinuoso riflesso sullo specchio presente alla sinistra del letto: lo spettacolo è talmente eccitante che, praticamente allo scadere della mezz’ora, vengo dopo pochi affondi in questa posizione.
SARA: bellezza 9 (una delle TOP del locale) / partecipazione 8,5 / fucking expertise 9 (bonus di 0,5 per il pompino magistrale)
Saldato il mio debito con la rumena de qua sento il bisogno di una pausa adeguata a ricaricare le batterie. Ne approfitto per concedermi una sauna e un altro bagno, questa volta nella piscina interna. Ancora una volta vedo il mio Angelo biondo: anche stavolta è intenta a conversare con un gruppo di crucchi che deduco siano clienti abituali visto il grado di confidenza con colei che, molto rapidamente, sta diventando il mio sogno erotico. Nel frattempo il mio socio si è intrattenuto con qualche fanciulla visto che non lo vedo in giro. Decido di sorseggiare un tè caldo per riordinare le idee su questo posto: ammetto di essere davvero soddisfatto, forse anche più del Sakura. Il numero di orsi è aumentato di qualche unità: niente di eccezionale, specie alla luce del fatto che per la stragrande maggioranza di essi il core business sembra essere tutto meno che la figa. Contenti loro…
Mentre sono assorto nei miei pensieri vedo ritornare, con un sorriso a trentadue denti, dai piani superiori Antonio in compagnia di una biondina ipertatuata niente male. Assisto, con discrezione, alla scena del pagamento e noto che il corrispettivo versato ammonta alla tariffa standard. Gli chiedo come sia andata e lui tesse le lodi della signorina…araba! Già, nonostante sia bionda e abbastanza chiara di carnagione, le sue origini si perdono nella parte più profonda del Mediterraneo.
Rassicurato sulle performance decido di provare anche io un po’ di Marocco: il mio socio me la presenta mentre lei è seduta al ristorante: mi chiede di poter pranzare prima. No problem, mi offro di farle compagnia e accetta. Terminato di desinare, ci spostiamo nella sua postazione di lavoro ovvero uno dei tanti divanetti nella sala principale. Solita intervista, prima nota dolente: niente 69. Vabbè, ripenso alle parole del mio amico e poi onestamente lei ha il fascino tipico delle arabe: a quest’ultime mi legano ricordi eccellenti (v. Nila al GT oppure Aylin al Globe nelle mie precedenti recensioni, ndr) per cui non ci dò tanto peso. Saliti in camera, purtroppo, le note dolenti aumentano: la tipa ha appena finito di fumare e non ha utilizzato il collutorio. Per chi come me non è fumatore, sa di cosa parlo. I baci ci sono ma, come detto, la puzza di fumo della sua bocca spoetizza il tutto. Il resto è abbastanza standard, senza infamia e senza lode, compreso un “cambio gomme” in corsa perché a suo dire il condom si era quasi sfilato. Tirando le somme, una mezz’ora che rimarrà nella mia memoria come il nome di un regista giapponese di film d’avanguardia. Questo a riprova del fatto, qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno, che le esperienze in camera variano da utente a utente e generalizzare non sempre paga.
FELIZ: bellezza 7,5 / partecipazione 6,5 (non scatta il feeling giusto) / fucking expertise 6 (ha ancora tanto da apprendere)
Esaurita la pratica con Feliz, l’orologio segna le 19,30 circa. Rivedo ancora Lei, il mio Angelo/Diavolo: è dietro il bancone del bar a servire da bere agli astanti. Prendo posto su uno degli sgabelli anche io e le chiedo la mia classica “cola mit zitrone”: l’occasione per intavolare un minimo di discorso propedeutico al trombo c’è tutta ma lei preferisce mettersi a parlare con un suo connazionale. Le palle iniziano a girarmi, lei è davvero troppo evanescente per i miei gusti. A un certo punto si allontana per andare nello spogliatoio femminile. Memento Audere Semper: mi piazzo su una delle poltrone nere situate proprio vicino alla porta d’ingresso dove lei si è infilata. Dovrà passare necessariamente di lì e voglio proprio vedere se mi sfuggirà anche stavolta. La vedo arrivare, mi alzo e le chiedo se oltre al tedesco parla qualche parola d’inglese. Lei mi sorride, ci presentiamo: si chiama Stefy, tedesca di Francoforte. Il mio baciamano la lusinga. Mentre la guardo penso che qui le cose sono due: o è un missile colossale oppure sarà una camera che ricorderò a vita. Da cosa lo deduco? Senza falsa modestia, qualche anno di esperienza in questi luoghi del meretricio aiuta a farsi un’idea di chi si ha di fronte. Supera il test a pieni voti per cui decido di non perdere altro tempo in chiacchiere. Saliamo insieme abbracciati, le sensazioni positive aumentano. Bene, una volta chiusa la porta della stanza va in scena la versione al femminile de “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”: il suo essere algida, quasi scostante, lascia il posto a una dolcezza che a ripensarci anche ora -a distanza di giorni- che sto scrivendo queste righe mi viene ancora la pelle d’oca. Lei rappresenta la quintessenza di quanto, almeno noi della Vieille Garde, vorremmo trovare (ma soprattutto provare) una volta chiusa quella porta. Pochissime altre volte in passato, si contano sulla punta delle dita di una mano, ho provato in un FKK la sensazione di essere con la mia compagna e non con una peripatetica. Stefy, che dichiara 28 anni, è riuscita a farmi vivere un’ora DA BRIVIDI. Negli oltre sessanta minuti trascorsi in sua presenza posso solo citare alcuni particolari (gli altri, se non vi dispiace, li custodirò gelosamente nella mia mente) per cercare di darvi l’idea di cosa sia questa ragazza: una fase di petting iniziale alla quale ho dovuto dire io basta, nessun uso di gel, un 69 senza fine. Senza scadere nel romanticismo a buon mercato, posso affermare senza dubbio alcuno di avere avuto più la sensazione di fare l’amore che di una scopata per quanto la teutonica Stefy ha palesato tutta la sua capacità e fantasia in campo sessuale. Una camera che ha rasentato la perfezione, quasi equidistribuita tra il GFE e il PSE. Per quanto mi riguarda, l’esperienza con Stefy entra di diritto nella TOP3 delle sessioni provate in un FKK. Ah, dimenticavo: lei è una semi-pro poiché svolge un lavoro “normale” e al Flamingo non c’è sempre. Ad esempio, il giorno dopo mi ha confidato che non sarebbe stata presente: altrimenti sarei stato già lì all’apertura!!!
STEFY: bellezza 8 (bonus di 0,5 per il suo fascino davvero fuori dagli schemi) / partecipazione 10 e lode (oltre non si potrebbe chiedere a una pay girl) / fucking expertise 10 (senza lode perché ogni cosa è perfettibile)
Pago il dovuto e guardo l’ora: sono quasi le 21,15. Mi sono intrattenuto con Stefy ben oltre i sessanta minuti pagati ma lei non ha chiesto nulla come extra. Deutschland über alles!
A questo punto, dopo una bella doccia che fortunatamente ha il merito di lasciarmi ancora un po’ del suo profumo sulla mia pelle, decido che è arrivata l’ora di una mangiata luculliana. Ritrovo Antonio nella sala ristorante e, poco dopo, la mia Elodie in salsa tedesca. Mangio carne, ottima, insieme ad affettati vari. Per riprendermi dalle piacevoli fatiche mi concedo anche alcune fette di anguria e una porzione di dolce ai frutti di bosco. Il buffet l’ho gradito molto, non c’è che dire!
Di comune accordo, non prima di avere baciato e abbracciato Stefy oltre ad averle augurato il meglio per la sua vita, decidiamo di congedarci che sono circa le 22,30. All’uscita una nuova receptionist ci chiede come è andata e le faccio i miei sinceri complimenti per il club. Purtroppo il desiderio di assaporare una lager al bar della struttura dove soggiorniamo andrà beatamente a farsi fottere poiché scopriremo, nostro malgrado, che l’autostrada A8 è stata chiusa in serata e ci tocca fare una deviazione che attraversa tutti i paesini del cazzo con inevitabili ripercussioni sulla congestione stradale. Morale della favola: per coprire 75 km. di distanza dal Flamingo a Stoccarda impieghiamo 90 minuti abbondanti e, al nostro arrivo, il bar è tristemente chiuso.
THE END, titoli di coda
CONCLUSIONI
Schematicamente:
1) Il locale mi è piaciuto molto, non ultimo in virtù dell’equilibrio tra parte indoor e outdoor. Anche il prezzo è corretto, attesa la mancanza di birra compresa nel prezzo. Purtroppo l’essere lontano da Stoccarda e localizzato in posizione decentrata non gli fa una gran pubblicità.
2) Capitolo ragazze: la line up era più che buona. Ho apprezzato la mancanza del monopolio dei Carpazi e le prestazioni che, salvo in un’occasione, sono state full optional al prezzo base. Non ho avuto approcci insistenti e il ricambio è stato nullo: le ragazze sono aumentate ma non cambiate durante la giornata. Molto utile e comodo, seppure non attendibile al 100%, il tagesplan.
3) Capitolo fidanSati/fidelizzati: ho osservato un numero elevato di habitué tedeschi, poco interessati alla figa e molto al wellness, un gruppo di francesi/belgi e nessun italiano oltre me e Antonio.
Mi auguro di non avervi annoiato nemmeno stavolta.
In estrema sintesi, un locale da provare almeno una volta se siete dalle parti di Stoccarda e, perché no, da riprovare.
Augen zu und durch
Auf wiedersehen!
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani
teseo
13/08/2019 | 13:48
Silver
@Engineer2013 grazie per l'aggiornamento
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàpassatoredellago
13/08/2019 | 16:09
rimini | 36-50
Silver
@Engineer2013
Ottima rece
Le tedescone porcone semipro danno sempre immense soddisfazioni purtroppo vanno cercate con il lumicino e bisogna avere tanta fortuna
"FKK" il mio stile di vita!!!
pungitopa
13/08/2019 | 17:00 51-100
Newbie
grazie @Engineer2013 per la bella rece!
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàUna curiosità che non chiarisci: con Stefy bbj?
bagascia
13/08/2019 | 19:05
monza | 36-50
Gold
@Engineer2013 bellissima recensione, complimenti
la bava di bagascia,utile per ogni fregna del mondo intero
certe coppie sono assieme per lo stesso motivo che io quando cago,porto un giornale da leggere:solo per ammazzare il tempo...
to pay 4 to fuck.....
TITANO
13/08/2019 | 21:57
Gold
@Engineer2013
Grazie del bel report.
"Questa è la chiave direi: fissare, in una sorta di eternità, l’estasi"
Engineer2013
15/08/2019 | 07:52 36-50
Silver
Assolutamente si!
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani
Engineer2013
15/08/2019 | 08:31 36-50
Silver
@bagascia, @TITANO, @passatoredellago, @teseo: GRAZIE e Buon Ferragosto!
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani
Sapientone
30/08/2019 | 17:40
Silver
@Engineer2013
INCONTRA DONNE VOGLIOSECiao,hai visto delle perle nere o latine al flamingo?
grazie!
Engineer2013
20/09/2019 | 22:08 36-50
Silver
@Sapientone che ricordi no, non ho visto le etnie di cui mi parli.
In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani