[Cogli Le Differenze è un gioco da ragazzi, e possono giocarci proprio tutti. Anche tu! Te che in questo momento, di certo non ti deve passare proprio un cazzo di niente!
Le regole del gioco sono semplici: ti saranno proposte le recensioni di due ragazze diverse.
Aguzza la vista, metti alla prova le tue abilità nella lettura, raffronta i testi e cerca di trovare le differenze che ti faranno capire la sostanziale differenza tra le due professioniste in esame.
Allora, vuoi scoprire l’eterno dilemma del perché una di loro è tanto decantata, e l’altra invece non se la fila nessuno? Non ti rimane che giocare!]
Ora D’aria. Colei che non ha bisogno di essere nominata invano
Dapprima mi invita gentilmente ad entrare in camera, e quindi mi segue, chiudendo pacatamente dietro di sé la porta.
Passano una manciata di secondi, giusto il tempo di un rapido risciacquo sotto l’acqua bollente e, ancora grondante, faccio per uscire dalla doccia.
Il panno bianco è già stato calato e disteso a terra a mo’ di tappetino, e lei è lì, all’uscio, in mia attesa, come una premurosa madre pronta a porgere l’asciugamano pulito al proprio figlio. Mi ci avvolge dentro, ringrazio sentitamente, e vado ad attenderla seduto sul ciglio del letto.
Quest’ultimo, una tavola imbandita pronta per un fugace pasto, è già stato ordinatamente foderato del lenzuolo ed allestito di tutte le accortezze del caso: precauzioni, lozioni, salviettine umidificate e quant’altro genere di prima necessità.
Ed è sempre un piacere notare, e riconfermare, quanto la solerzia di certo non venga mai a mancare a questa ragazza.
Nel mentre lei inarca le braccia e si raccoglie i lunghi capelli lisci in un improvvisato, quanto buffo, chignon, una labile crocchia strutturale abbastanza salda da sostenere a malapena le ciocche dolcemente sobbalzanti. A sua volta lei entra nel box vetrato, ed accovacciata a gambe piegate e ben divaricate, dirige il getto del soffione sulle sue parti intime che vengono mondate con abbondanza d’acqua, accompagnata dal gentile gesto del palmo di mano.
Successivamente, dopo essersi asciugata in velocità, tira fuori dalla sua pochette rosa l’immancabile collutorio al profumo di menta. Anche l’igiene orale non è affatto trascurata. Dopo l’ultimo sciacquo, si presenta sorridente in punta di piedi dinanzi a me. Pulita e profumata.
Ogni gesto, ogni movimento, ogni singola prassi di questo suo rituale potrei ormai conoscerlo a memoria. Sono dettagli, certo. Forse cazzate. E non dovrei soffermarmici troppo. Eppure sono sempre i dettagli a fare la differenza, quella per la quale mi hanno fatto ricapitombolare nuovamente nel letto insieme a lei.
Come anche, altra piccolezza che mi rimane impressa, è quel fascio di sole del primo pomeriggio che oltrepassa il piccolo foro finestra che illumina a giorno la stanza.
I tiepidi raggi invernali sono quasi orizzontali in questo periodo dell’anno e, radenti, vanno a posarsi direttamente sul suo fianco sinistro, creando uno strano riflesso abbagliante sulla sua calugine, rendendo per alcuni attimi i suoi peluzzi scintillanti di un color biondo dorato. Non resistendo alla tentazione di accarezzare quel manto luccicante, affondo la mano sino al fondo della sua schiena, cercando aggancio tra la fossa dei suoi glutei temprati.
Sta di fatto che lei bionda non lo è. Ad onor di cronaca non è nemmeno rossa in senso naturale, ma il vermiglio ormai è il colore che meglio la contraddistingue, ed è quello con cui tutti qui dentro hanno imparato a riconoscere quella sua chioma. “Non ti sei rotta le palle di questo colore rosso?” le faccio io non facendomi i cazzi miei, mentre lei si faceva il mio. Sorridendo lei mi risponde di sì, ed alzando il capo dalla pratica che la teneva momentaneamente indaffarata, mi assicura che non manca poi troppo al cambiamento radicale di look.
Certo è che discuto troppo, me lo fa notare, e mi zittisce alla sua maniera, appoggiandomi dritto dinanzi alle mie labbra la parte più glabra del suo corpo. In tale occasione è priva dell’abituale piercing di Swarovski, un pendente con cui ormai avevo preso una certa familiarità, tuttavia la visione rimane intatta per quanto a splendore.
Infatti, lì sotto, di sua peluria non ce n’è proprio traccia, e ciò mi ammutolisce beatamente. Io comunque non avrei modo di farneticare oltre, nessun altro vaneggiamento mi sarebbe consentito. In questa circostanza l’unica cosa rimasta da fare è utilizzare la mia lingua a ben altro scopo, e perciò la spingo forte in cerca del fondo dentro di lei. Un fondo che, ahimè, nonostante i miei estenuanti tentativi, non sono mai riuscito nemmeno a sfiorare. Semmai un fondo lì dentro per davvero esistesse…
Forse questa è l’unica libertà che si è concessa, poiché lei, oltre ad assecondare sempre con garbo, e ben volentieri, le più improbabili richieste rivoltele, in camera è anche continuamente vigile nell’ascoltarti, nel scrutarti, nel sentirti, quasi come se volesse anticiparti col pensiero. Riesce a coniugare con notevole eleganza la spontaneità al raffinato artificio del suo mestiere.
Alla fine smettiamo di giocare ai grandi, ma qui devo assumermi le mie responsabilità ed ammettere che la colpa è tutta mia. Poiché ogni volta va a finire sempre alla stessa maniera, mi faccio prendere troppo dal gioco, e io esagero. E come di consueto imbratto tutto.
Lei ritorna mamma ed io ritorno bambino: mi sfila con dolcezza il preservativo, nella maniera con cui si cava via il pannolone ad un neonato, e mi pulisce con amorevolezza il pisellino con delle salviette rinfrescanti alla calendula.
Mi riaccompagna quindi a fare il bagnetto, e come per fu per l’esordio, si prodiga poi a farmi trovare nuovamente gli asciugamani caldi e puliti alla mia uscita. Me li stringe con cautela attorno al mio corpo.
Oh, questa sì che è vita. Colei che non ha bisogno di essere nominata invano sì che riesce a farmi ricordare i bei vecchi tempi…i tempi d’oro delle coccole!
Mi prende per la mano e mi porta di sotto per l’ultima passeggiata assieme. Scesi giù, mi bacia sulla fronte e se ne va via lasciandomi solo con il suo sorriso appresso a me. Letteralmente. Il segno del rossetto è ovunque sulla mia pelle, e le sue labbra invece, ormai sbiadite e consumate dall’amore.
[About two hours later]
Ora di Malena. Colei che deve essere nominata invano
Dapprima entra Malena in camera, quasi spingendo. Quasi clandestinamente. Quindi la seguo dentro, chiudendomi pacatamente dietro di me la porta. Forse, non avvertito, lei sta giocando al celebre gioco “chi arriva per ultimo è scemo”. Vabbè…
Passano una manciata di secondi, giusto il tempo di un rapido risciacquo sotto l’acqua bollente e, ancora grondante, faccio per uscire dalla doccia.
Il panno bianco col cazzo che è già stato calato e disteso a terra a mo’ di tappetino! Lei piuttosto è lì, seduta al bordo del letto a cazzeggiare per i fatti suoi. Di mia iniziativa mi prendo un asciugamano tra quelli appoggiati sul materasso e mi ci avvolgo dentro, ringraziando sentitamente me stesso per la cortesia proferita.
Ci diamo quindi il cambio, e vado ad attenderla seduto sul ciglio del letto. Quest’ultimo, più che una tavola imbandita, pare il misero e tristissimo ripiano del mcdonald’s tanto è stato foderato ed allestito alla bella e buona con il lenzuolo. Ed è sempre un piacere notare che quanto a solerzia, ad una diciannovenne, del customer care non gliene possa fregare ‘na beata minchia. Anche io coglione ad immaginare che tali richieste non siano fin troppo faticose ed onerose data la sua veneranda età.
Continuando amorevolmente a lamentarsi di un odore dolciastro che aleggiava in camera, a sua volta entra nel box vetrato, e in un battibaleno si lava rapidamente ciò che deve.
Successivamente, dopo essersi asciugata in velocità, tira fuori dalla sua pochette il suo iPhone, lo controlla e lo appoggia sul comodino. Non sia mai che paparino possa chiamare e cercare la figlia mentre sta trombeggiando.
L’igiene orale poi non è affatto trascurata. Di più. Con una leggera alitosi, si presenta sorridente in punta di piedi dinanzi a me. Timidamente le domando se per caso lei bacia? Risponde di no, quasi preoccupata. Solo a stampo. Fiuuuuh, io me la son scampata bene per quest’oggi…son fortune di questi tempi!
Ogni gesto, ogni movimento, ogni prassi di questo rituale comunque non è che avrei particolare desiderio che si riproponessero in futuro. Sono dettagli, certo. Forse cazzate. E non dovrei soffermarmici troppo. Eppure sono sempre i dettagli a fare la differenza.
Come anche, altra piccolezza che mi rimane impressa, è quel modesto pompino appena accennato. Quanto cavolo è durato? Chessò…tre-quattro secondi di orologio? Giuro, è durato talmente poco che ancora non ho ancora capito se è successo per davvero, o sono io che ero distratto a pensare se nella bibbia si parla di Dio o degli Elohim…in caso chiederò a Mauro Biglino.
Ad onor di cronaca, nonostante il trattamento meschino subito sin qui, il mio uccello ha robustamente spiccato il volo sin da subito: il fisico in perfetta forma e tonico gioca nettamente a favore di Malena, ed è evidente che ella in questo momento possa permettersi di vivere di rendita grazie all’avvenenza del suo giovane corpicino. Senza discutere troppo quindi me la metto sopra di me, e il suo sporco lavoro, ammettiamolo, in quel frangente lo fa tutto.
Dopo qualche minuto, tradita dalla fatica intrinseca della sua età e dalla mia persistente erezione, chiede quasi esausta il cambio posizione. In questa circostanza l’unica cosa rimasta da fare è accontentarla nella sua richiesta e prendere posto dietro il suo piccolo culetto; perciò spingo forte forte, a più non posso, in cerca del fondo dentro di lei. Un fondo che, ahimè, nonostante i miei estenuanti tentativi, non son mai riuscito nemmeno a sfiorare. Semmai un fondo lì dentro per davvero esistesse…
Questa di certo non è l’unica libertà che si è concessa, poiché lei, oltre ad avere un perenne atteggiamento da scansafatiche, ben volentieri, ti nega pure le richieste rivoltele, quale quella di riportarsi in cavalcata. Piuttosto in camera è sempre vigile nel guardarti, nel scrutarti, nell’ascoltarti, quasi come se volesse anticiparti col pensiero, e sfoderarti la mitica frase ammazza-apparato riproduttivo: “ma sei arrivato?”.
Alla fine smettiamo di giocare ai grandi. Sì, ma il “come” è tutto un dire, una comica, una scena fantozziana consumata proprio nel momento prima dell’amplesso. Infatti nell’istante in cui l’ho invitata a ricominciare a cavalcare, mi guarda perplessa il preservativo e dice di vedere dentro una punticina di bianco nella sommità del serbatoio.
Lei mi fa “Sei arrivato!?”.
E io “No, no, tranquilla te lo direi se fossi arrivato. E comunque non riuscirei nemmeno a continuare in caso”.
Lei continua “Sei arrivato…”.
E io pazientemente continuo “Nooo”.
Lei ribatte “Tu sei arrivato!!”.
Io ribadisco, ormai fiaccato dall’interruzione non programmata, “Noooo!!”.
E lei insiste “Sei arrivato..”.
Io insisto spossato “NoooOOooooOOOOOOo!!!!”.
Porco di un porco, questa mica ci crede, ed incomincia a smanettarmi il mio sex toy col cappuccio ancora sopra, fintanto che dopo un minuto le dimostro visivamente ed inequivocabilmente come si riempie un profilattico. Sbam. “Hai visto??” le dico con la soddisfazione tipica susseguente alla vittoria di Pirro. E lei “Eh, ma tu eri già arrivato prima, e ti sei trattenuto…”. Sì, e se tua nonna avesse le ruote tuo nonno l’avrebbe messa a carriola. E comunque se mio nonno ci avesse avuto tre palle, sarebbe stato un flipper!
Mi sfilo da solo con dolcezza il preservativo, come poche ore prima mi è stato insegnato a fare, cavandolo via con premura, come si fa per il pannolone ad un neonato, e mi pulisco in solitaria, con amorevolezza, il pisellino con lo scottex ruvido. Mi prendo cura di me stesso come posso. Ma nessuna salvietta rinfrescante alla calendula questa volta. Sigh!
Vado quindi a fare il bagnetto solo soletto, e come per fu per il principio, Malena se ne sbatte serenamente le palle di prodigarsi a farmi trovare gli asciugamani caldi e puliti alla mia uscita, sincerandosi piuttosto di controllare le eventuali notifiche arrivate al suo iPhone dalla sua amichetta di penna.
Gli asciugamani me li prendo io, e li stringo con cautela attorno al mio corpo.
Dopotutto bisogna pur confessare che anche Malena, sì, mi fa ricordare i bei vecchi tempi...!
Oh, quella sì che era vita…quella di giusto un paio d’ore fa, quell’ora D’aria…
[P.S. Per chi non avesse ancora capito la soluzione del gioco, nessun problema, il risultato ufficiale verrà comunicato il prossimo 29 febbraio 2019 direttamente al Wellcum ed annunciato dal dj. Non mancate!]
@CANE.RANDAGIO
Sei un mito, complimenti, scrivi benissimo. Sono d'accordo col collega: dovresti pubblicare il Bignami della Gnocca al WC. Cosa accadrà il 29?
@heppynirvana said:
Mitico, leggo sempre molto volentieri le tue recensioni , molto divertenti. Potresti farne una raccolta e farle pubblicare!!
Grazie a te @heppynirvana
Solitamente per recensire mi vanno via un paio d'orette, ma mi diverte scrivere delle ragazze. Mi rimane perlomeno un souvenir della giornata. E poi son contento se qualcun'altro può trarne qualche info svagandosi un po'.
Per ora quindi è solo un passatempo...non so proprio chi possa essere interessato a pubblicare queste storie 😂 ma ti ringrazio sentitamente per il complimento! Viva!
@TITANO grazie tante! Io sto aspettando del nuovo materiale anche da te però!! Torna a scrivere presto, che ti stai facendo attendere da troppo tempo...
@tommasomoro said: @CANE.RANDAGIO
Sei un mito, complimenti, scrivi benissimo. Sono d'accordo col collega: dovresti pubblicare il Bignami della Gnocca al WC. Cosa accadrà il 29?
@tommasomoro ahaha grazie mille, gentilissimo! Davvero!
P.s.Il 29 febbraio ci sarà una gran festa al Wellcum. Per chi se la perde, ci sarà comunque il bis il 32 febbraio!!
@CANE.RANDAGIO
😂🤣😅Sono proprio scollegato.... Il problema è che è Lunedì e poi penso troppo alla Gnocca... Come cantava Elvis"you were always in my mind"🎵🎶
@CANE.RANDAGIO
Quando avrò tempo e voglia.
Per ora leggere la stragrande maggioranza di commenti in generale e recensioni in particolare - tua esclusa, ovviamente - mi procura sconforto e mi fa desistere prima di iniziare.
Ti rinnovo i miei complimenti.
"Questa è la chiave direi: fissare, in una sorta di eternità, l’estasi"
@tommasomoro said: @CANE.RANDAGIO
😂🤣😅Sono proprio scollegato.... Il problema è che è Lunedì e poi penso troppo alla Gnocca... Come cantava Elvis"you were always in my mind"🎵🎶
@tommasomoro vai tranquillo amico, purtroppo è lunedì un po' per tutti!! 😉
@TITANO said: @CANE.RANDAGIO
Quando avrò tempo e voglia.
Per ora leggere la stragrande maggioranza di commenti in generale e recensioni in particolare - tua esclusa, ovviamente - mi procura sconforto e mi fa desistere prima di iniziare.
Ti rinnovo i miei complimenti.
@TITANO devo confessarti che i tuoi scritti io li leggevo ben prima della mia effettiva registrazione qui sul forum.
E quelli sono stati probabilmente la principale ragione che poi mi ha spinto, ed invogliato, a cimentarmi a mia volta con le recensioni.
Credimi, mi hai fatto viaggiare molto con la mente attraverso i tuoi racconti, quindi i complimenti li devo fare io a te.
E poi, con tutta sincerità, chi altro meglio di te riesce a "blastare" quegli utenti che per l'appunto procurano sconforto?? 😂 Non hai idea di quante grasse risate ci hai fatto fare...
Devo ammettere che l'incipit che avevi scritto era un po' poco fluido,e visto che a volte leggo molto velocemente, mi stava quasi facendo desistere dal proseguire oltre con la lettura.
...ma ho fatto bene a continuare.
Una lettura leggera, credo che sarebbe stata una bella storia per qualche giullare di corte (nell'accezione più positiva di questa affermazione) del passato.
Bravo!! Riesci a catturare l'attenzione con i tuoi tratti e a trasmettere l'emozione, sia positiva che negativa, del Mondo.
ho notato che tutto il commento non ha preso non ho capito perche comunque riscrivo quello che volevo gia dire nel èprimo commento.
NON TUTTE SONO Daria ma tu sei un grande strappi sempre un sorriso
@Cinghialone said:
Devo ammettere che l'incipit che avevi scritto era un po' poco fluido,e visto che a volte leggo molto velocemente, mi stava quasi facendo desistere dal proseguire oltre con la lettura.
...ma ho fatto bene a continuare.
Una lettura leggera, credo che sarebbe stata una bella storia per qualche giullare di corte (nell'accezione più positiva di questa affermazione) del passato.
Bravo!! Riesci a catturare l'attenzione con i tuoi tratti e a trasmettere l'emozione, sia positiva che negativa, del Mondo.
@Cinghialone grazie per il complimento, e grazie anche per la critica.
Hai ragione. Lo scritto partiva volutamente in quella maniera, e di ciò ne ero dubbioso ma consapevole.
Sta di fatto che quell'incipit mi era funzionale poi al cambio di registro e di toni, cosa che, spero, mi abbia permesso di rendere ancor più netta ed evidente la distinzione tra le due ragazze in esame.
Con una sono andato a mangiare in un ristorante di lusso, l'altra invece mi ha offerto l'happy meal del mcdonald's...
@ipsar said:
ho notato che tutto il commento non ha preso non ho capito perche comunque riscrivo quello che volevo gia dire nel èprimo commento.
NON TUTTE SONO Daria ma tu sei un grande strappi sempre un sorriso
Grazie @ipsar, mi fa piacere 😉
La ragazza merita ogni volta la menzione a parte rispetto alla massa, e bisogna dargliene atto. C'è poco altro da aggiungere.
@ipsar said:
ho notato che tutto il commento non ha preso non ho capito perche comunque riscrivo quello che volevo gia dire nel èprimo commento.
NON TUTTE SONO Daria ma tu sei un grande strappi sempre un sorriso
Grazie @ipsar, mi fa piacere 😉
La ragazza merita ogni volta la menzione a parte rispetto alla massa, e bisogna dargliene atto. C'è poco altro da aggiungere.
perfettamente d'accordo anche io amo lo stile gheischa ma in poche riescono
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Viaggiatore858
24/02/2019 | 18:46
Silver
[Cogli Le Differenze è un gioco da ragazzi, e possono giocarci proprio tutti. Anche tu! Te che in questo momento, di certo non ti deve passare proprio un cazzo di niente!
Le regole del gioco sono semplici: ti saranno proposte le recensioni di due ragazze diverse.
Aguzza la vista, metti alla prova le tue abilità nella lettura, raffronta i testi e cerca di trovare le differenze che ti faranno capire la sostanziale differenza tra le due professioniste in esame.
Allora, vuoi scoprire l’eterno dilemma del perché una di loro è tanto decantata, e l’altra invece non se la fila nessuno? Non ti rimane che giocare!]
Ora D’aria. Colei che non ha bisogno di essere nominata invano
Dapprima mi invita gentilmente ad entrare in camera, e quindi mi segue, chiudendo pacatamente dietro di sé la porta.
Passano una manciata di secondi, giusto il tempo di un rapido risciacquo sotto l’acqua bollente e, ancora grondante, faccio per uscire dalla doccia.
Il panno bianco è già stato calato e disteso a terra a mo’ di tappetino, e lei è lì, all’uscio, in mia attesa, come una premurosa madre pronta a porgere l’asciugamano pulito al proprio figlio. Mi ci avvolge dentro, ringrazio sentitamente, e vado ad attenderla seduto sul ciglio del letto.
Quest’ultimo, una tavola imbandita pronta per un fugace pasto, è già stato ordinatamente foderato del lenzuolo ed allestito di tutte le accortezze del caso: precauzioni, lozioni, salviettine umidificate e quant’altro genere di prima necessità.
Ed è sempre un piacere notare, e riconfermare, quanto la solerzia di certo non venga mai a mancare a questa ragazza.
Nel mentre lei inarca le braccia e si raccoglie i lunghi capelli lisci in un improvvisato, quanto buffo, chignon, una labile crocchia strutturale abbastanza salda da sostenere a malapena le ciocche dolcemente sobbalzanti. A sua volta lei entra nel box vetrato, ed accovacciata a gambe piegate e ben divaricate, dirige il getto del soffione sulle sue parti intime che vengono mondate con abbondanza d’acqua, accompagnata dal gentile gesto del palmo di mano.
Successivamente, dopo essersi asciugata in velocità, tira fuori dalla sua pochette rosa l’immancabile collutorio al profumo di menta. Anche l’igiene orale non è affatto trascurata. Dopo l’ultimo sciacquo, si presenta sorridente in punta di piedi dinanzi a me. Pulita e profumata.
Ogni gesto, ogni movimento, ogni singola prassi di questo suo rituale potrei ormai conoscerlo a memoria. Sono dettagli, certo. Forse cazzate. E non dovrei soffermarmici troppo. Eppure sono sempre i dettagli a fare la differenza, quella per la quale mi hanno fatto ricapitombolare nuovamente nel letto insieme a lei.
Come anche, altra piccolezza che mi rimane impressa, è quel fascio di sole del primo pomeriggio che oltrepassa il piccolo foro finestra che illumina a giorno la stanza.
I tiepidi raggi invernali sono quasi orizzontali in questo periodo dell’anno e, radenti, vanno a posarsi direttamente sul suo fianco sinistro, creando uno strano riflesso abbagliante sulla sua calugine, rendendo per alcuni attimi i suoi peluzzi scintillanti di un color biondo dorato. Non resistendo alla tentazione di accarezzare quel manto luccicante, affondo la mano sino al fondo della sua schiena, cercando aggancio tra la fossa dei suoi glutei temprati.
Sta di fatto che lei bionda non lo è. Ad onor di cronaca non è nemmeno rossa in senso naturale, ma il vermiglio ormai è il colore che meglio la contraddistingue, ed è quello con cui tutti qui dentro hanno imparato a riconoscere quella sua chioma. “Non ti sei rotta le palle di questo colore rosso?” le faccio io non facendomi i cazzi miei, mentre lei si faceva il mio. Sorridendo lei mi risponde di sì, ed alzando il capo dalla pratica che la teneva momentaneamente indaffarata, mi assicura che non manca poi troppo al cambiamento radicale di look.
Certo è che discuto troppo, me lo fa notare, e mi zittisce alla sua maniera, appoggiandomi dritto dinanzi alle mie labbra la parte più glabra del suo corpo. In tale occasione è priva dell’abituale piercing di Swarovski, un pendente con cui ormai avevo preso una certa familiarità, tuttavia la visione rimane intatta per quanto a splendore.
Infatti, lì sotto, di sua peluria non ce n’è proprio traccia, e ciò mi ammutolisce beatamente. Io comunque non avrei modo di farneticare oltre, nessun altro vaneggiamento mi sarebbe consentito. In questa circostanza l’unica cosa rimasta da fare è utilizzare la mia lingua a ben altro scopo, e perciò la spingo forte in cerca del fondo dentro di lei. Un fondo che, ahimè, nonostante i miei estenuanti tentativi, non sono mai riuscito nemmeno a sfiorare. Semmai un fondo lì dentro per davvero esistesse…
Forse questa è l’unica libertà che si è concessa, poiché lei, oltre ad assecondare sempre con garbo, e ben volentieri, le più improbabili richieste rivoltele, in camera è anche continuamente vigile nell’ascoltarti, nel scrutarti, nel sentirti, quasi come se volesse anticiparti col pensiero. Riesce a coniugare con notevole eleganza la spontaneità al raffinato artificio del suo mestiere.
Alla fine smettiamo di giocare ai grandi, ma qui devo assumermi le mie responsabilità ed ammettere che la colpa è tutta mia. Poiché ogni volta va a finire sempre alla stessa maniera, mi faccio prendere troppo dal gioco, e io esagero. E come di consueto imbratto tutto.
Lei ritorna mamma ed io ritorno bambino: mi sfila con dolcezza il preservativo, nella maniera con cui si cava via il pannolone ad un neonato, e mi pulisce con amorevolezza il pisellino con delle salviette rinfrescanti alla calendula.
Mi riaccompagna quindi a fare il bagnetto, e come per fu per l’esordio, si prodiga poi a farmi trovare nuovamente gli asciugamani caldi e puliti alla mia uscita. Me li stringe con cautela attorno al mio corpo.
Oh, questa sì che è vita. Colei che non ha bisogno di essere nominata invano sì che riesce a farmi ricordare i bei vecchi tempi…i tempi d’oro delle coccole!
Mi prende per la mano e mi porta di sotto per l’ultima passeggiata assieme. Scesi giù, mi bacia sulla fronte e se ne va via lasciandomi solo con il suo sorriso appresso a me. Letteralmente. Il segno del rossetto è ovunque sulla mia pelle, e le sue labbra invece, ormai sbiadite e consumate dall’amore.
[About two hours later]
Ora di Malena. Colei che deve essere nominata invano
Dapprima entra Malena in camera, quasi spingendo. Quasi clandestinamente. Quindi la seguo dentro, chiudendomi pacatamente dietro di me la porta. Forse, non avvertito, lei sta giocando al celebre gioco “chi arriva per ultimo è scemo”. Vabbè…
Passano una manciata di secondi, giusto il tempo di un rapido risciacquo sotto l’acqua bollente e, ancora grondante, faccio per uscire dalla doccia.
Il panno bianco col cazzo che è già stato calato e disteso a terra a mo’ di tappetino! Lei piuttosto è lì, seduta al bordo del letto a cazzeggiare per i fatti suoi. Di mia iniziativa mi prendo un asciugamano tra quelli appoggiati sul materasso e mi ci avvolgo dentro, ringraziando sentitamente me stesso per la cortesia proferita.
Ci diamo quindi il cambio, e vado ad attenderla seduto sul ciglio del letto. Quest’ultimo, più che una tavola imbandita, pare il misero e tristissimo ripiano del mcdonald’s tanto è stato foderato ed allestito alla bella e buona con il lenzuolo. Ed è sempre un piacere notare che quanto a solerzia, ad una diciannovenne, del customer care non gliene possa fregare ‘na beata minchia. Anche io coglione ad immaginare che tali richieste non siano fin troppo faticose ed onerose data la sua veneranda età.
Continuando amorevolmente a lamentarsi di un odore dolciastro che aleggiava in camera, a sua volta entra nel box vetrato, e in un battibaleno si lava rapidamente ciò che deve.
Successivamente, dopo essersi asciugata in velocità, tira fuori dalla sua pochette il suo iPhone, lo controlla e lo appoggia sul comodino. Non sia mai che paparino possa chiamare e cercare la figlia mentre sta trombeggiando.
L’igiene orale poi non è affatto trascurata. Di più. Con una leggera alitosi, si presenta sorridente in punta di piedi dinanzi a me. Timidamente le domando se per caso lei bacia? Risponde di no, quasi preoccupata. Solo a stampo. Fiuuuuh, io me la son scampata bene per quest’oggi…son fortune di questi tempi!
Ogni gesto, ogni movimento, ogni prassi di questo rituale comunque non è che avrei particolare desiderio che si riproponessero in futuro. Sono dettagli, certo. Forse cazzate. E non dovrei soffermarmici troppo. Eppure sono sempre i dettagli a fare la differenza.
Come anche, altra piccolezza che mi rimane impressa, è quel modesto pompino appena accennato. Quanto cavolo è durato? Chessò…tre-quattro secondi di orologio? Giuro, è durato talmente poco che ancora non ho ancora capito se è successo per davvero, o sono io che ero distratto a pensare se nella bibbia si parla di Dio o degli Elohim…in caso chiederò a Mauro Biglino.
Ad onor di cronaca, nonostante il trattamento meschino subito sin qui, il mio uccello ha robustamente spiccato il volo sin da subito: il fisico in perfetta forma e tonico gioca nettamente a favore di Malena, ed è evidente che ella in questo momento possa permettersi di vivere di rendita grazie all’avvenenza del suo giovane corpicino. Senza discutere troppo quindi me la metto sopra di me, e il suo sporco lavoro, ammettiamolo, in quel frangente lo fa tutto.
Dopo qualche minuto, tradita dalla fatica intrinseca della sua età e dalla mia persistente erezione, chiede quasi esausta il cambio posizione. In questa circostanza l’unica cosa rimasta da fare è accontentarla nella sua richiesta e prendere posto dietro il suo piccolo culetto; perciò spingo forte forte, a più non posso, in cerca del fondo dentro di lei. Un fondo che, ahimè, nonostante i miei estenuanti tentativi, non son mai riuscito nemmeno a sfiorare. Semmai un fondo lì dentro per davvero esistesse…
Questa di certo non è l’unica libertà che si è concessa, poiché lei, oltre ad avere un perenne atteggiamento da scansafatiche, ben volentieri, ti nega pure le richieste rivoltele, quale quella di riportarsi in cavalcata. Piuttosto in camera è sempre vigile nel guardarti, nel scrutarti, nell’ascoltarti, quasi come se volesse anticiparti col pensiero, e sfoderarti la mitica frase ammazza-apparato riproduttivo: “ma sei arrivato?”.
Alla fine smettiamo di giocare ai grandi. Sì, ma il “come” è tutto un dire, una comica, una scena fantozziana consumata proprio nel momento prima dell’amplesso. Infatti nell’istante in cui l’ho invitata a ricominciare a cavalcare, mi guarda perplessa il preservativo e dice di vedere dentro una punticina di bianco nella sommità del serbatoio.
Lei mi fa “Sei arrivato!?”.
E io “No, no, tranquilla te lo direi se fossi arrivato. E comunque non riuscirei nemmeno a continuare in caso”.
Lei continua “Sei arrivato…”.
E io pazientemente continuo “Nooo”.
Lei ribatte “Tu sei arrivato!!”.
Io ribadisco, ormai fiaccato dall’interruzione non programmata, “Noooo!!”.
E lei insiste “Sei arrivato..”.
Io insisto spossato “NoooOOooooOOOOOOo!!!!”.
Porco di un porco, questa mica ci crede, ed incomincia a smanettarmi il mio sex toy col cappuccio ancora sopra, fintanto che dopo un minuto le dimostro visivamente ed inequivocabilmente come si riempie un profilattico. Sbam. “Hai visto??” le dico con la soddisfazione tipica susseguente alla vittoria di Pirro. E lei “Eh, ma tu eri già arrivato prima, e ti sei trattenuto…”. Sì, e se tua nonna avesse le ruote tuo nonno l’avrebbe messa a carriola. E comunque se mio nonno ci avesse avuto tre palle, sarebbe stato un flipper!
Mi sfilo da solo con dolcezza il preservativo, come poche ore prima mi è stato insegnato a fare, cavandolo via con premura, come si fa per il pannolone ad un neonato, e mi pulisco in solitaria, con amorevolezza, il pisellino con lo scottex ruvido. Mi prendo cura di me stesso come posso. Ma nessuna salvietta rinfrescante alla calendula questa volta. Sigh!
Vado quindi a fare il bagnetto solo soletto, e come per fu per il principio, Malena se ne sbatte serenamente le palle di prodigarsi a farmi trovare gli asciugamani caldi e puliti alla mia uscita, sincerandosi piuttosto di controllare le eventuali notifiche arrivate al suo iPhone dalla sua amichetta di penna.
Gli asciugamani me li prendo io, e li stringo con cautela attorno al mio corpo.
Dopotutto bisogna pur confessare che anche Malena, sì, mi fa ricordare i bei vecchi tempi...!
Oh, quella sì che era vita…quella di giusto un paio d’ore fa, quell’ora D’aria…
[P.S. Per chi non avesse ancora capito la soluzione del gioco, nessun problema, il risultato ufficiale verrà comunicato il prossimo 29 febbraio 2019 direttamente al Wellcum ed annunciato dal dj. Non mancate!]
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVheppynirvana
24/02/2019 | 20:42
Newbie
Mitico, leggo sempre molto volentieri le tue recensioni , molto divertenti. Potresti farne una raccolta e farle pubblicare!!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEcaronte79
24/02/2019 | 20:50 36-50
Silver
Sti cazzi
INCONTRA DONNE VICINO A TEipsar
25/02/2019 | 05:56
Silver
grande
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàTITANO
25/02/2019 | 07:56
Gold
@CANE.RANDAGIO
Grazie del report.
Ben fatto.
"Questa è la chiave direi: fissare, in una sorta di eternità, l’estasi"
tommasomoro
25/02/2019 | 12:32
Newbie
@CANE.RANDAGIO
Sei un mito, complimenti, scrivi benissimo. Sono d'accordo col collega: dovresti pubblicare il Bignami della Gnocca al WC. Cosa accadrà il 29?
Viaggiatore858
25/02/2019 | 14:45
Silver
Grazie a te @heppynirvana
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVSolitamente per recensire mi vanno via un paio d'orette, ma mi diverte scrivere delle ragazze. Mi rimane perlomeno un souvenir della giornata. E poi son contento se qualcun'altro può trarne qualche info svagandosi un po'.
Per ora quindi è solo un passatempo...non so proprio chi possa essere interessato a pubblicare queste storie 😂 ma ti ringrazio sentitamente per il complimento! Viva!
Viaggiatore858
25/02/2019 | 14:47
Silver
...me cojoni!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEViaggiatore858
25/02/2019 | 14:48
Silver
@ipsar Grazie bro! High five 4 U!
INCONTRA DONNE VICINO A TEViaggiatore858
25/02/2019 | 14:49
Silver
@TITANO grazie tante! Io sto aspettando del nuovo materiale anche da te però!! Torna a scrivere presto, che ti stai facendo attendere da troppo tempo...
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàViaggiatore858
25/02/2019 | 14:50
Silver
@tommasomoro ahaha grazie mille, gentilissimo! Davvero!
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVP.s.Il 29 febbraio ci sarà una gran festa al Wellcum. Per chi se la perde, ci sarà comunque il bis il 32 febbraio!!
tommasomoro
25/02/2019 | 14:56
Newbie
@CANE.RANDAGIO
😂🤣😅Sono proprio scollegato.... Il problema è che è Lunedì e poi penso troppo alla Gnocca... Come cantava Elvis"you were always in my mind"🎵🎶
TITANO
25/02/2019 | 16:40
Gold
@CANE.RANDAGIO
Quando avrò tempo e voglia.
Per ora leggere la stragrande maggioranza di commenti in generale e recensioni in particolare - tua esclusa, ovviamente - mi procura sconforto e mi fa desistere prima di iniziare.
Ti rinnovo i miei complimenti.
"Questa è la chiave direi: fissare, in una sorta di eternità, l’estasi"
Viaggiatore858
25/02/2019 | 19:05
Silver
@tommasomoro vai tranquillo amico, purtroppo è lunedì un po' per tutti!! 😉
INCONTRA DONNE VOGLIOSEViaggiatore858
25/02/2019 | 19:14
Silver
@TITANO devo confessarti che i tuoi scritti io li leggevo ben prima della mia effettiva registrazione qui sul forum.
E quelli sono stati probabilmente la principale ragione che poi mi ha spinto, ed invogliato, a cimentarmi a mia volta con le recensioni.
Credimi, mi hai fatto viaggiare molto con la mente attraverso i tuoi racconti, quindi i complimenti li devo fare io a te.
E poi, con tutta sincerità, chi altro meglio di te riesce a "blastare" quegli utenti che per l'appunto procurano sconforto?? 😂 Non hai idea di quante grasse risate ci hai fatto fare...
Detto ciò, sii più presente!! 💪
INCONTRA DONNE VICINO A TECinghialone
26/02/2019 | 10:36
Newbie
Devo ammettere che l'incipit che avevi scritto era un po' poco fluido,e visto che a volte leggo molto velocemente, mi stava quasi facendo desistere dal proseguire oltre con la lettura.
...ma ho fatto bene a continuare.
Una lettura leggera, credo che sarebbe stata una bella storia per qualche giullare di corte (nell'accezione più positiva di questa affermazione) del passato.
Bravo!! Riesci a catturare l'attenzione con i tuoi tratti e a trasmettere l'emozione, sia positiva che negativa, del Mondo.
Il Cinghialone
Cinghialone
26/02/2019 | 10:38
Newbie
... più che del Mondo voleva essere del Momento ...Sorry!
Il Cinghialone
ipsar
26/02/2019 | 10:49
Silver
ho notato che tutto il commento non ha preso non ho capito perche comunque riscrivo quello che volevo gia dire nel èprimo commento.
NON TUTTE SONO Daria ma tu sei un grande strappi sempre un sorriso
Penetto
26/02/2019 | 11:25
Silver
Il Manzoni della figa.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVViaggiatore858
26/02/2019 | 14:32
Silver
@Cinghialone grazie per il complimento, e grazie anche per la critica.
Hai ragione. Lo scritto partiva volutamente in quella maniera, e di ciò ne ero dubbioso ma consapevole.
Sta di fatto che quell'incipit mi era funzionale poi al cambio di registro e di toni, cosa che, spero, mi abbia permesso di rendere ancor più netta ed evidente la distinzione tra le due ragazze in esame.
INCONTRA DONNE VOGLIOSECon una sono andato a mangiare in un ristorante di lusso, l'altra invece mi ha offerto l'happy meal del mcdonald's...
Viaggiatore858
26/02/2019 | 14:52
Silver
Grazie @ipsar, mi fa piacere 😉
INCONTRA DONNE VICINO A TELa ragazza merita ogni volta la menzione a parte rispetto alla massa, e bisogna dargliene atto. C'è poco altro da aggiungere.
Viaggiatore858
26/02/2019 | 14:53
Silver
Lo prendo come un complimento 😁
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàPenetto
26/02/2019 | 15:01
Silver
Lo è 😄
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVipsar
26/02/2019 | 20:33
Silver
perfettamente d'accordo anche io amo lo stile gheischa ma in poche riescono