Atterrare a viaggio vacanza Rio de Janeiro è uno sogno, fosse solo per il panorama spettacolare che si delinea nitidamente sotto le ali del velivolo; una distesa verde immersa nell'acqua. Mi carico il valigione in spalla, recandomi al primo punto informazioni, che mi fornisce ostello in zona Copa Cabana ed il biglietto del bus per arrivarci. Il cielo oggi è nuvoloso, e lo spettacolo lungo la superstrada è agghiacciante; a lato della carreggiata, infatti, crescono come zucche le note favelas brasiliane, che sembrano enormi nidi d'api incollati alle ripide colline verdi.
L'ostello si rivela inaspettatamente accogliente e pulito, se non fosse per l'entrata, che sorge in una via un po' buia, ma per il resto è davvero perfetto; le camere sono singole e spaziose, e costano relativamente poco. Perdo conoscenza per 3 ore sul letto senza nemmeno cambiarmi, sono ufficialmente in coma vegetativo! Mi ripiglio solo a serata inoltrata; sono le 22, mi doccio, mi vesto, esco dalla camera ed ecco la prima sorpresa: quattro fanciulle cilene nel corridoio stanno disputando un'avvincente partita a carte, e quando mi vedono passare con la cartina alla mano mi salutano caldamente.
Domando loro se conoscano un locale nella zona, ma purtroppo sono arrivate ieri, per cui niente da fare; mi augurano buona fortuna, dandomi appuntamento ai giorni a venire. Il clima di questa serata è piuttosto fresco e temperato, e questo mi consente di indossare una camicia e un maglioncino bianco molto leggero; mi incammino lungo la strada che conduce a Copa Cabana, piena zeppa di locali.
Passo davanti al ristorante dedicato all'A.c. Milan, ove da buon milanista mi casca l'occhio sulle foto di Cafù, Dida, Kakà e compagni, che devono aver cenato da queste parti ultimamente; mi fermo poco più avanti in un ristorante birreria piuttosto carino, che ha un'area all'aperto e dove posso seguire con lo sguardo il via vai delle persone. Rimango affascinato da un'esibizione improvvisa quanto affascinante: quattro ragazzi a torso nudo, indossando dei pantaloni classici della Capoera, stanno improvvisando uno show di capriole e salti mortali, a piedi nudi, davvero entusiasmante. Il tutto dura circa un quarto d'ora, e viene interrotto saltuariamente soltanto dal transito delle autovetture, concludendosi con un triplo salto mortale tra uno scroscio clamoroso di applausi degli spettatori dei due bar tra cui la rappresentazione ha preso luogo: FENOMENALE!
Prendo un taxi che in dieci minuti mi lascia al Fosfobox; il locale è piccolino ma alla moda, ed è in corso la serata hip-hop, con un dj locale in consolle. Vengo rimorchiato da una signora brasiliana sui 35 anni, che si offre di aiutarmi per i miei spostamenti nei giorni futuri, lasciandomi il suo biglietto da visita ed esortandomi a chiamarla l'indomani. Dopo averla ringraziata, mi do un'occhiata intorno, puntando un paio di ragazze molto carine: chiedo loro un'alternativa per la serata, dato che il locale è molto coinvolgente per chi è stato invitato, ma non per me. Purtroppo la risposta lascia pochi dubbi; le due fanciulle sono le classiche elitarie con la puzza sotto il naso, quindi mi rispondono disinteressatamente, suggerendomi di andare all'Help, lasciandosi scappare una risatina sarcastica.
Il taxi mi lascia sull'Avenida Atlântica, dove sorge il noto club; orde di fanciulle si accalcano all'entrata per invitare gli INGENUI (O CONSAPEVOLI..) turisti all'interno, e ancora una volta mi accorgo che il nostro popolo detiene il record delle presenze! La metà dei turisti all'entrata sono infatti italiani; scambio due parole con un ragazzo veneto, che mi spiega come sia possibile essere accompagnati nelle camere dalle ragazze. Tuttavia il veneziano mi invita a seguirlo l'indomani in un luogo che colpirà maggiormente la mia attenzione rispetto a una (a suo parere) NORMALE discoteca, ovvero una sauna di sua conoscenza nella zona, il Centaurus.
A questo punto, mi saluta ed entra a braccetto con 4 ragazze all'interno del locale; seguo la scena con un sorriso, rendendomi conto che nel frattempo l'acqua viene giù che Dio la manda, per cui riprendo il taxi e rientro velocemente in ostello. L'indomani, per andare al mare, passo davanti al famoso Copa Cabana Palace, fino ad arrivare al mitico IPANEMA POSTO 9, la spiaggia più nota di viaggio vacanza Rio de Janeiro. Il giorno più indicato per approdare a Ipanema è il venerdì pomeriggio, quando la gente, uscita dall'ufficio, si reca direttamente in spiaggia a trascorrere il resto della serata. Posto 8 è la zona prediletta dai ragazzi delle favelas, anche se ha più le sembianze di un campo da calcio dove i brasiliani scolpiti palleggiano abilmente; ci sono poi alcuni punti dove i surfisti cercano di intercettare le onde più alte (e vi assicuro che ogni tanto ve ne sono), mentre proseguendo verso il fondo della baia si arriva alla sezione di Leblon, che è meta più battuta dalle famiglie.
L'acqua è tiepida, il sole a picco, le onde alte e schiumose, ed il Pão de Açucar emerge dalle acque come un gigante maestoso tra due spiagge, Guanabara, con la baia Botafogo al di sotto, e Leme, che è la parte terminale a nord di Copacabana: il pan di zucchero, alto 400 metri, è uno dei tratti salienti di Rio, composto da due colline raggiungibili da una funicolare inaugurata a inizio '900. La vista da sopra il Pão de Açucar per alcuni aspetti batte quella che si gode dal Corcovado (Il Cristo Redentore); dalla cima di questo picco si domina infatti l'intera "Cidade Maravilhosa": le spiagge di Ipanema e Copacabana, la favelas di Babylonia, la foresta Tijuca, il Cristo Salvatore sulla sua vetta, la città vecchia, il ponte, la spiaggia di Guanabara, e la fortezza di Niterói.
Conosco due ragazzi sui 35 anni, di cui uno, Hans, è tedesco e fa il cuoco..in giro per il mondo! Infatti mi racconta che, prima di giungere a Rio, ha lavorato in Asia e in Canada. Il cuoco è alle prese con le due biondine, anche se le stesse non sembrano più di tanto interessate; poco dopo, si alzano e se ne vanno quasi scocciate della nostra presenza. Anche in questo caso, Hans mi spiega che questa è la zona pettinata della spiaggia, dove ovviamente si ritrova la gente snob e le ragazze sono forse si più belle e curate, ma anche più menose. La sera ceniamo all'Antiquarius, con cucina sia brasiliana che italiana: in questo modo, noi assaggiamo i piatti brasiliani e la fantastica carne consigliata da Hans (qua il pane non lo usano, mangi tutto con contorno di riso e verdure), e il tedesco e l'americano mangiano roba italiana consigliata da noi, mentre le cilene fanno un grande mix di tutte le cucine: viene fuori un vero e proprio casino, ove alla fine ci spacchiamo dal divertimento e finiamo ubriachi di vino! Usciamo belli carichi e storti al punto giusto, cominciando a fare un giro dei bar di Leblon, che sorgono uno a fianco all'altro; Hans conosce diversi barman, e le Caipirinhas si sprecano ad ogni nostro ingresso.
Dopo aver fatto l'ennesimo rifornimento d'alcool, finiamo al Melt, un lounge tra i più fighi di viaggio vacanza Rio de Janeiro, pieno di modelle e gente col grano. Fredd, Hans e le ragazze mi raggiungono fuori, dato che sono ormai le 4 ed è ora di rientrare in ostello; l'after party, infatti, si svolgerà proprio qui. Rio de Janeiro è ricca di monumenti che raccontano la storia della città, dalla "Rio Coloniale", con la più antica piazza della città, conosciuta come Praça XV, e tutti i suoi numerosi monumenti nazionali, alla "Rio Barocca", colonizzata dai portoghesi, capitale fino al 1960, piena di alcuni dei migliori esempi dell'arte barocca sacra brasiliana. Il Centro si sviluppa nei pressi dell'Avenida Rio Branco e della Praça Floriano, la piazza più importante, per l'appunto, dell'intera città.
Gli edifici da visitare da queste parti sono la Camara Municipal, la Biblioteca Nacional, il Teatro Municipal e il Museo Nacional de las Belas Artes; interessanti anche il Mam (museo di arte moderna) e al Mac (arte contemporanea). Poco distante si trova il quartiere coloniale di Santa Teresa e la Cattedrale Metropolitana: quest'ultima è forse il monumento più noto della città, a forma conica e tronca al vertice, in grado di ospitare all'interno fino a 20.000 persone. Dò appuntamento ai ragazzi fuori dal Centaurus, questo non meglio precisato centro termale/sauna/club privè in zona Ipanema.
Ci incontriamo davanti al centro termale a pomeriggio inoltrato, sedendoci in un bar poco distante, dove i ragazzi mi raccontano in breve il loro viaggio. Dopo cinque lunghi anni dall'avventura di Florianopolis, hanno rimesso piede nella terra Carioca. All'entrata del centro termale si sta alternando parecchia gente, sembra esserci parecchio movimento; non è un mistero infatti, ci rivela uno degli italiani appena usciti, che all'interno, oltre le terapeutiche acque calde, vi siano delle altrettanto benefiche ragazze pronte a far rilassare i generosi clienti! Dopo un'ottima sauna di due orette, usciamo rilassati e affamati, nonché pronti per l'allegra serata: usufruisco dell'albergo superfigo dei ragazzi, dove la piscina "on the top" e il panorama sono davvero da sogno.
Ci rechiamo nella zona di Lapa, che ospita i preparativi al Carnevale con una marea di gente sulla strada, dove il casino che c'è per la strada è davvero indecente; decidiamo di mangiare "in giro", perché vi sono talmente tante bancarelle che vendono take away e tanti bar e luoghi all'aperto dove entrare e uscire, che una volta nel casino, non ne usciamo più. Samba, bossanova, frutta tropicale, un paio di carri di prova e fiumi di gente in strada riempiono completamente lo spazio calpestabile; imbocchiamo quindi la rua Duvivier, dove voglio assolutamente raggiungere un locale suggeritomi in quel di Florianopolis da Cristian, il Rio Scenario; di giorno è un negozio di antiquariato, di notte una sala da ballo su tre piani dove suonano bossanova e altri stili musicali a manetta. Pareti in legno, quadri, arazzi, drappeggi, specchi e chi più ne ha più ne metta; il locale è davvero affascinante, ed una volta giunti al terzo piano ci rendiamo conto che è qui che ha luogo il delirio, perché è l'unica sala "moderna", con musica house a palla e gente che balla a più non posso. Rientriamo in zona Ipanema, passando dal Baronetti, dove la fila esagerata ci impedisce l'ingresso. Lungo la strada incrociamo tre fanciulle, a cui chiediamo indicazioni per un bel locale tranquillo, e, per tutta risposta, veniamo invitati a seguirle allo Spazio; si tratta di un grande bar con tavoli da biliardo e tavolini per bere qualcosa.
Accomodiamo il moribondo su un divanetto tutto per lui, e conosciamo meglio le fanciulle, due delle quali sono sorelle, mentre la terza è l'amica più grande, che le ospita in vacanza in quel di rio e che è venuta in Italia due anni orsono, rimanendo affascinata da Firenze: chissà come mai non troviamo mai alcuna straniera che sia stata o che ci parli bene di Milano?!??!?magico viaggio vacanza Rio de Janeiro
Posti da visitare
Pão de Açucar, spiaggia Guanabara, Botafogo, Leme, Copacabana, Ipanema, Corcovado, fortezza di Niterói, CENTRO: Camara Municipal, la Biblioteca Nacional, il Teatro Municipal e il Museo Nacional de las Belas Artes, Mam (museo di arte moderna) e al Mac (arte contemporanea), quartiere Santa Teresa, piazza Praça XV, Largo carioca, Cattedrale Metropolitana
Dove cuccare
Fosfobox, Help, ristorante Antiquarius, Melt lounge bar, Hotel Royal Rio, Rio Scenario, Spazio, Dito&, Feito, Arco do Teles, Baronetti, Choperia Brazooka, Da Silva, Sky lounge
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Dott._Pompatutte
16/05/2011 | 18:58
Gold
Atterrare a viaggio vacanza Rio de Janeiro è uno sogno, fosse solo per il panorama spettacolare che si delinea nitidamente sotto le ali del velivolo; una distesa verde immersa nell'acqua. Mi carico il valigione in spalla, recandomi al primo punto informazioni, che mi fornisce ostello in zona Copa Cabana ed il biglietto del bus per arrivarci. Il cielo oggi è nuvoloso, e lo spettacolo lungo la superstrada è agghiacciante; a lato della carreggiata, infatti, crescono come zucche le note favelas brasiliane, che sembrano enormi nidi d'api incollati alle ripide colline verdi.
L'ostello si rivela inaspettatamente accogliente e pulito, se non fosse per l'entrata, che sorge in una via un po' buia, ma per il resto è davvero perfetto; le camere sono singole e spaziose, e costano relativamente poco. Perdo conoscenza per 3 ore sul letto senza nemmeno cambiarmi, sono ufficialmente in coma vegetativo! Mi ripiglio solo a serata inoltrata; sono le 22, mi doccio, mi vesto, esco dalla camera ed ecco la prima sorpresa: quattro fanciulle cilene nel corridoio stanno disputando un'avvincente partita a carte, e quando mi vedono passare con la cartina alla mano mi salutano caldamente.
Domando loro se conoscano un locale nella zona, ma purtroppo sono arrivate ieri, per cui niente da fare; mi augurano buona fortuna, dandomi appuntamento ai giorni a venire. Il clima di questa serata è piuttosto fresco e temperato, e questo mi consente di indossare una camicia e un maglioncino bianco molto leggero; mi incammino lungo la strada che conduce a Copa Cabana, piena zeppa di locali.
Passo davanti al ristorante dedicato all'A.c. Milan, ove da buon milanista mi casca l'occhio sulle foto di Cafù, Dida, Kakà e compagni, che devono aver cenato da queste parti ultimamente; mi fermo poco più avanti in un ristorante birreria piuttosto carino, che ha un'area all'aperto e dove posso seguire con lo sguardo il via vai delle persone. Rimango affascinato da un'esibizione improvvisa quanto affascinante: quattro ragazzi a torso nudo, indossando dei pantaloni classici della Capoera, stanno improvvisando uno show di capriole e salti mortali, a piedi nudi, davvero entusiasmante. Il tutto dura circa un quarto d'ora, e viene interrotto saltuariamente soltanto dal transito delle autovetture, concludendosi con un triplo salto mortale tra uno scroscio clamoroso di applausi degli spettatori dei due bar tra cui la rappresentazione ha preso luogo: FENOMENALE!
Prendo un taxi che in dieci minuti mi lascia al Fosfobox; il locale è piccolino ma alla moda, ed è in corso la serata hip-hop, con un dj locale in consolle. Vengo rimorchiato da una signora brasiliana sui 35 anni, che si offre di aiutarmi per i miei spostamenti nei giorni futuri, lasciandomi il suo biglietto da visita ed esortandomi a chiamarla l'indomani. Dopo averla ringraziata, mi do un'occhiata intorno, puntando un paio di ragazze molto carine: chiedo loro un'alternativa per la serata, dato che il locale è molto coinvolgente per chi è stato invitato, ma non per me. Purtroppo la risposta lascia pochi dubbi; le due fanciulle sono le classiche elitarie con la puzza sotto il naso, quindi mi rispondono disinteressatamente, suggerendomi di andare all'Help, lasciandosi scappare una risatina sarcastica.
Il taxi mi lascia sull'Avenida Atlântica, dove sorge il noto club; orde di fanciulle si accalcano all'entrata per invitare gli INGENUI (O CONSAPEVOLI..) turisti all'interno, e ancora una volta mi accorgo che il nostro popolo detiene il record delle presenze! La metà dei turisti all'entrata sono infatti italiani; scambio due parole con un ragazzo veneto, che mi spiega come sia possibile essere accompagnati nelle camere dalle ragazze. Tuttavia il veneziano mi invita a seguirlo l'indomani in un luogo che colpirà maggiormente la mia attenzione rispetto a una (a suo parere) NORMALE discoteca, ovvero una sauna di sua conoscenza nella zona, il Centaurus.
A questo punto, mi saluta ed entra a braccetto con 4 ragazze all'interno del locale; seguo la scena con un sorriso, rendendomi conto che nel frattempo l'acqua viene giù che Dio la manda, per cui riprendo il taxi e rientro velocemente in ostello. L'indomani, per andare al mare, passo davanti al famoso Copa Cabana Palace, fino ad arrivare al mitico IPANEMA POSTO 9, la spiaggia più nota di viaggio vacanza Rio de Janeiro. Il giorno più indicato per approdare a Ipanema è il venerdì pomeriggio, quando la gente, uscita dall'ufficio, si reca direttamente in spiaggia a trascorrere il resto della serata. Posto 8 è la zona prediletta dai ragazzi delle favelas, anche se ha più le sembianze di un campo da calcio dove i brasiliani scolpiti palleggiano abilmente; ci sono poi alcuni punti dove i surfisti cercano di intercettare le onde più alte (e vi assicuro che ogni tanto ve ne sono), mentre proseguendo verso il fondo della baia si arriva alla sezione di Leblon, che è meta più battuta dalle famiglie.
L'acqua è tiepida, il sole a picco, le onde alte e schiumose, ed il Pão de Açucar emerge dalle acque come un gigante maestoso tra due spiagge, Guanabara, con la baia Botafogo al di sotto, e Leme, che è la parte terminale a nord di Copacabana: il pan di zucchero, alto 400 metri, è uno dei tratti salienti di Rio, composto da due colline raggiungibili da una funicolare inaugurata a inizio '900. La vista da sopra il Pão de Açucar per alcuni aspetti batte quella che si gode dal Corcovado (Il Cristo Redentore); dalla cima di questo picco si domina infatti l'intera "Cidade Maravilhosa": le spiagge di Ipanema e Copacabana, la favelas di Babylonia, la foresta Tijuca, il Cristo Salvatore sulla sua vetta, la città vecchia, il ponte, la spiaggia di Guanabara, e la fortezza di Niterói.
Conosco due ragazzi sui 35 anni, di cui uno, Hans, è tedesco e fa il cuoco..in giro per il mondo! Infatti mi racconta che, prima di giungere a Rio, ha lavorato in Asia e in Canada. Il cuoco è alle prese con le due biondine, anche se le stesse non sembrano più di tanto interessate; poco dopo, si alzano e se ne vanno quasi scocciate della nostra presenza. Anche in questo caso, Hans mi spiega che questa è la zona pettinata della spiaggia, dove ovviamente si ritrova la gente snob e le ragazze sono forse si più belle e curate, ma anche più menose. La sera ceniamo all'Antiquarius, con cucina sia brasiliana che italiana: in questo modo, noi assaggiamo i piatti brasiliani e la fantastica carne consigliata da Hans (qua il pane non lo usano, mangi tutto con contorno di riso e verdure), e il tedesco e l'americano mangiano roba italiana consigliata da noi, mentre le cilene fanno un grande mix di tutte le cucine: viene fuori un vero e proprio casino, ove alla fine ci spacchiamo dal divertimento e finiamo ubriachi di vino! Usciamo belli carichi e storti al punto giusto, cominciando a fare un giro dei bar di Leblon, che sorgono uno a fianco all'altro; Hans conosce diversi barman, e le Caipirinhas si sprecano ad ogni nostro ingresso.
Dopo aver fatto l'ennesimo rifornimento d'alcool, finiamo al Melt, un lounge tra i più fighi di viaggio vacanza Rio de Janeiro, pieno di modelle e gente col grano. Fredd, Hans e le ragazze mi raggiungono fuori, dato che sono ormai le 4 ed è ora di rientrare in ostello; l'after party, infatti, si svolgerà proprio qui. Rio de Janeiro è ricca di monumenti che raccontano la storia della città, dalla "Rio Coloniale", con la più antica piazza della città, conosciuta come Praça XV, e tutti i suoi numerosi monumenti nazionali, alla "Rio Barocca", colonizzata dai portoghesi, capitale fino al 1960, piena di alcuni dei migliori esempi dell'arte barocca sacra brasiliana. Il Centro si sviluppa nei pressi dell'Avenida Rio Branco e della Praça Floriano, la piazza più importante, per l'appunto, dell'intera città.
Gli edifici da visitare da queste parti sono la Camara Municipal, la Biblioteca Nacional, il Teatro Municipal e il Museo Nacional de las Belas Artes; interessanti anche il Mam (museo di arte moderna) e al Mac (arte contemporanea). Poco distante si trova il quartiere coloniale di Santa Teresa e la Cattedrale Metropolitana: quest'ultima è forse il monumento più noto della città, a forma conica e tronca al vertice, in grado di ospitare all'interno fino a 20.000 persone. Dò appuntamento ai ragazzi fuori dal Centaurus, questo non meglio precisato centro termale/sauna/club privè in zona Ipanema.
Ci incontriamo davanti al centro termale a pomeriggio inoltrato, sedendoci in un bar poco distante, dove i ragazzi mi raccontano in breve il loro viaggio. Dopo cinque lunghi anni dall'avventura di Florianopolis, hanno rimesso piede nella terra Carioca. All'entrata del centro termale si sta alternando parecchia gente, sembra esserci parecchio movimento; non è un mistero infatti, ci rivela uno degli italiani appena usciti, che all'interno, oltre le terapeutiche acque calde, vi siano delle altrettanto benefiche ragazze pronte a far rilassare i generosi clienti! Dopo un'ottima sauna di due orette, usciamo rilassati e affamati, nonché pronti per l'allegra serata: usufruisco dell'albergo superfigo dei ragazzi, dove la piscina "on the top" e il panorama sono davvero da sogno.
Ci rechiamo nella zona di Lapa, che ospita i preparativi al Carnevale con una marea di gente sulla strada, dove il casino che c'è per la strada è davvero indecente; decidiamo di mangiare "in giro", perché vi sono talmente tante bancarelle che vendono take away e tanti bar e luoghi all'aperto dove entrare e uscire, che una volta nel casino, non ne usciamo più. Samba, bossanova, frutta tropicale, un paio di carri di prova e fiumi di gente in strada riempiono completamente lo spazio calpestabile; imbocchiamo quindi la rua Duvivier, dove voglio assolutamente raggiungere un locale suggeritomi in quel di Florianopolis da Cristian, il Rio Scenario; di giorno è un negozio di antiquariato, di notte una sala da ballo su tre piani dove suonano bossanova e altri stili musicali a manetta. Pareti in legno, quadri, arazzi, drappeggi, specchi e chi più ne ha più ne metta; il locale è davvero affascinante, ed una volta giunti al terzo piano ci rendiamo conto che è qui che ha luogo il delirio, perché è l'unica sala "moderna", con musica house a palla e gente che balla a più non posso. Rientriamo in zona Ipanema, passando dal Baronetti, dove la fila esagerata ci impedisce l'ingresso. Lungo la strada incrociamo tre fanciulle, a cui chiediamo indicazioni per un bel locale tranquillo, e, per tutta risposta, veniamo invitati a seguirle allo Spazio; si tratta di un grande bar con tavoli da biliardo e tavolini per bere qualcosa.
Accomodiamo il moribondo su un divanetto tutto per lui, e conosciamo meglio le fanciulle, due delle quali sono sorelle, mentre la terza è l'amica più grande, che le ospita in vacanza in quel di rio e che è venuta in Italia due anni orsono, rimanendo affascinata da Firenze: chissà come mai non troviamo mai alcuna straniera che sia stata o che ci parli bene di Milano?!??!?magico viaggio vacanza Rio de Janeiro
Posti da visitare
Pão de Açucar, spiaggia Guanabara, Botafogo, Leme, Copacabana, Ipanema, Corcovado, fortezza di Niterói, CENTRO: Camara Municipal, la Biblioteca Nacional, il Teatro Municipal e il Museo Nacional de las Belas Artes, Mam (museo di arte moderna) e al Mac (arte contemporanea), quartiere Santa Teresa, piazza Praça XV, Largo carioca, Cattedrale Metropolitana
Dove cuccare
Fosfobox, Help, ristorante Antiquarius, Melt lounge bar, Hotel Royal Rio, Rio Scenario, Spazio, Dito&, Feito, Arco do Teles, Baronetti, Choperia Brazooka, Da Silva, Sky lounge
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