infatti in italia le cariche altolocate sono tutte politiche perche' essendo un paese cosi' corrotto ci possono solo mettere persone di fiducia e in un paese del genere la fiducia costa moooolto cara.
commercio ? gli onesti si suicidano, gli altri fanno bancarotta fraudolenta e scappano ai caraibi ... prima o poi scappera' anche berlusconi con la scusa dei casini legali e invece sara' proprio per motivi fiscali e creditizi.
Sento parlare spesso di meritocrazia e come non essere d'accordo sul fatto di tenere conto dei "meriti" e non delle raccomandazioni per accedere al mondo del lavoro come avviene ahimè di frequente nel nostro Paese....però non vorrei che questa parola fosse abusata da chi non ha le "carte in regola" per ottenere un buon posto di lavoro e l'esempio può essere sempre lo stesso: se io sono laureato in "Minchiologia" all'università della cippa a 30 anni con una votazione inferiore a 100 ma perchè mai dovrei essere considerato avendo un CV di merda, non posso certo lamentarmi, sarebbe stato meglio che io dopo il diploma a 19 anni avessi cercato immediatamente lavoro....e perchè non è stato fatto? Perchè è bello e divertente "parcheggiarsi" all'università per un tot di anni senza impegnarsi come sarebbe opportuno fare, poi però non ci si stupisca che essendo un laureato "della minchia" dopo aver scaldato per anni il banco dell'università si trascorra tutto il tempo nel divano di casa in compagnia dei genitori :))
Ps: @teser ho studiato in Italia ma conosco alcune realtà europee, le nostre università mediamente sono di medio/basso livello se comparate con quelle di altri Paesi salvo alcune eccezioni di valore....la laurea come dici tu non dà diritto al posto di lavoro, oltre ad un ottimo CV occorre che ci siano qualità individuali evidenziate in uno o più colloqui che ti permettono di essere selezionato e di vincere la "guerra" nei confronti degli altri potenziali candidati (sto parlando del privato e non del pubblico dove in Italia sappiamo bene come funziona l'iter) :-D
hahaha scusa devo aver scritto un po' di getto comunque mi sembra tu liquidassi la cosa col fatto di far prima un bel po' di cash per poi costruire qualcosa di solido altrimenti non si fa un cazzo, sul che io concordo in pieno pero' per mia esperienza ci sono tantissime variabili in mezzo non si puo' generalizzare troppo.
grazie a dio all'estero guardano in primis a cosa TU sai fare e cosa sai fare per la loro azienda, dei CV non e' che gli fotta poi molto perche' poi il training te lo fanno loro hands-on .. altra cosa che in italia non so manco se venga concepita visto che ora si aspettano che tutti nascano "imparati" e con esperienze pluriennali e senior.
e uno infatti si chiede ma dove cazzo sono i lavori junior ? quelli li danno per amicizie e raccomandazioni hahaha ... ecco svelato il trick ...
sull'estero : per mia esperienza non e' rose e fiori e la corruzione c'e' anche li', eccome se c'e', semplicemente sono piu' discreti nel farlo e tendono a farlo su cose grosse anziche' in tutto il resto come in italia.
diciamo che c'e' tolleranza zero per la piccola corruzione mentre chi ruba i triliardi viene sempre scusato e tollerato.
sono due scuole di pensiero opposte cioe', ma non implica nei fatti poi cambi cosi' tanto.
la differenza chiave e' che nei lavori junior ed entry level c'e' realmente meritocrazia, il problema nasce quando poi fai carriera e li' diventa subito tutto politico e lobbyzzato, anzi spesso le lobby sono pubbliche e idem per gli "sponsors" che spingono da dietro per questo o per l'altro team o management.
altra differenza chiave, in nord europa le regole sono semplici e chiari e le fanno rispettare, chi sbaglia paga e si sa di che morte morire.
c'e' molto lavoro ma se fai una cazzata ti licenziano in tronco, poi liberissimo di andare nell'azienda concorrente il giorno dopo tanto piu' se hai amici in loco che ci lavorano e ti raccomandno, anche le raccomandazioni sono alla luce del sole, io stesso ho raccomandato e mi hanno anche dato un bonus ! vedi tu .. ma il mio raccomandato poi ha lavorato bene e dopo anni e' ancora li' e ora ha fatto anche carriera per merito e non per leccate di culo, era un mio ex collega in un altra azienda e sapevo benissimo quali fossero i suoi skills.
sull'universita' : serve per il tuo background di base ma se poi non hai gli skills adatti per sopravvivere in un ambito aziendale sei fottuto e non ti devi stupire se chi fa carriera sono i diplomati o ibridi che invece sanno come gira il mondo e si studiano i manuali come se non sapessero un cazzo, io vedo troppa gente che invece la smena con la laurea come se fosse un punto di arrivo, se io fossi come loro dovrei vantarmi allora di essere esperto sulle preistoriche cpu Z80 o di programmare in Cobol ... perche' c'e' anche questa gentaglia in giro che in italia si da' tante arie per dar fiato al culo.
@sexplorer, la laurea è un punto di partenza e non un punto di arrivo e comunque deve essere qualitativamente di livello altrimenti conta come la carta igienica, ideale per pulirsi il culo....come già affermato nel precedente post oltre al curriculum il candidato deve dimostrare di avere le conoscenze e qualità individuali che si riescono ad evidenziare solo attraverso più colloqui.
nelle multinazionali anglofone fanno delle "performance review" trimestrali o mensili quindi il dipendente ha poco da rompere i coglioni, chi non performa viene marcato e alla fine viene rimpiazzato.
se parliamo di management invece li' e' al 100% area grigia ed entrano in ballo le lobby e la politica comunque se un manager non performa e non raggiunge i target si becca pure lui un bel calcio in culo senza se e senza ma, casomai se vogliono fotterti ti danno target troppo alti cosi' che tu non possa raggiungerli in nessun modo pero' allora vuol dire che intorno a te hai fatto terra bruciata e hai giocato male le tue carte.
mesi fa ho giusto letto un paper di Google sul fatto che salvo rari casi tra i loro dipendenti (decine di migliaia) non hanno trovato alcuna congruenza reale tra il CV e gli skills che poi i neo assunti hanno dimostrato sul posto di lavoro.
a livello empirico, e' esattamente la situazione che io osservato in vari ambiti professionali anzi lo osservavo gia' in ambito scolastico fin dalle scuole elementari se e' per questo.
se parliamo di laureati in particolare, io ho SEMPRE visto un pattern ben preciso purtroppo, esce un nuovo prodotto e loro se lo studiano superficialmente convinti di avere chissa' quale background, il diplomato dell'ITIS invece si studia con cura il manuale, lo smonta e lo rimonta magari, parliamo di prodotti sia hardware che software, in soldoni non si mette sul petto nessuna "medaglia", sa che in 6 mesi si diventa obsoleti in ambito IT/ICT se non si sta al passo, il laureato invece crede di essere gia' "arrivato" e ha molti meno stimoli, poi se parliamo di sales e pre-sales e di marketing e di management vero e proprio beh li' c'e' di tutto entrano in campo skills prettamente emozionali che con la laurea non c'entrano una sega non a caso un venditore e un marketer guadagna sempre moooolto piu' di posizione tecniche, per la cronaca ho avuto anche colleghi Bocconiani, alcuni hanno avuto successo altri un disastro, c'e' di tutto e di piu'.
il problema non sono i lecchini quanto chi li assume e li mette anche in posizione di potere.
se tu assumi una workforce di lecchini beh non sei un buon imprenditore, ti andra' bene per un po' magari ma prima o dopo tutta la merda verra' al pettine.
se l'italia oggi va a puttane e' perche' non ha piu' il vantaggio competitivo della Lira e TUTTI i nodi stan venendo al pettine, perche' ora con l'euro non sono in grado di competere alla pari, lo potevano fare prima quando le carte erano truccate ma ora e' game over e io me la rido perche' quando da giovane lavoravo in italia ho visto cose da far rizzare i capelli e ancora me le ricordo, cose impensabili all'estero.
@sexplorer, lungi da me voler fare l'apoteosi dei laureati...questo non è uno scontro tra costoro e i diplomati, si parla di meritocrazia e di capacità che non hanno niente a che vedere con l'eventuale raggiungimento della laurea...conosco diplomati più in gamba ma questo non toglie il fatto che un ottimo curriculum scolastico possa aiutare in una prima fase di selezione, ovviamente deve essere corroborato da altre doti e qualità.
Ma se torniamo in topic avrai notato che il mio era un "j'accuse" nei confronti di tutti quei pseudo laureati che hanno "vivacchiato" per anni all'università alle spalle dei genitori e con mediocri risultati.....ecco questo è il problema più serio della società italiana, la MEDIOCRITA'.
Ps: ci andrei con i piedi di piombo nel parlare di vantaggio competitivo della lira, erano altri tempi e tra l'altro i governi non facevano altro che svalutare la moneta con evidente diminuzione del potere d'acquisto per il cittadino...in un mondo globalizzato con la nostra liretta IMHO saremmo andati ancora peggio e saremmo stati letteralmente sbranati dai grandi competitor stranieri (con questo non voglio assolutamente dire che non siano stati sbagliati tempi e modi di costruzione dell'Europa, anzi sono molto critico al riguardo). Mi spiace ma il ritorno alla lira non è la panacea dei mali italiani...
"Posso continuare col raccontarti che voi pagate scuole e università, ma qui è tutto gratis, ma la cosa più bella rispetto a voi è che gli studenti in Danimarca percepiscono uno stipendio. Si perché lo stato considera lo studio come un lavoro e quindi come tale va retribuito.
[Io a questo punto ho iniziato a "sudare" dalla rabbia e mi sono subito andato a cercare informazioni a riguardo perché non ci credevo…. e sentite bene, uno studente universitario danese (o immigrato con residenza/cittadinanza) percepisce uno stipendio mensile minimo di circa 700€ (5.000 corone danesi) come "stipendio dello studente" pagato dal governo]
E come se questo non bastasse lo stato danese continuerà a dare un aiuto economico nel caso in cui gli studenti nei 12 mesi successivi dalla laurea non trovassero lavoro."
qualche italiano vivacchia? o chi è intorno a loro glielo permette?
qualche italiano è disonesto?
o chi è intorno a loro glielo permette?
qualche italiano è assassino? o chi è intorno a loro glielo permette (li scarceriamo)?
@teser, il problema dell'Italia sono gli ITALIANI e come diceva tanto tempo fa qualcuno governarli non è impossibile ma INUTILE (mi riferisco a Giolitti e non a Mussolini che riprese il concetto più avanti nel tempo)...le cose non cambiano e probabilmente non cambieranno mai, da sempre c'è qualcuno che vuole fottere qualcun altro e ad essere premiato è sempre e solo il furbo mentre i "fessi" lo prendono nel culetto senza neanche un pochino di vaselina ;) ...siamo in pochi e siamo dei coglioni, bisogna ammetterlo e probabilmente ci meritiamo questa situazione. I mali italiani sono endemici, radicati nel tessuto sociale, politico, economico...si combatte contro i mulini a vento, una lotta impari destinata purtroppo a fallire....in questi giorni vediamo sulla scena politica nuovi furbi e gli italiani che sono tontoloni ci cascano...occorrerebbe rivoluzionare il Paese come un calzino sin dalle fondamenta ma gli italiani sono in grado di farlo? Non credo proprio, a meno che non date a me tutto il potere :))
La discussione è diventata anche un'occasione per parlare delle nostre esperienze, e ci sta anche. Sono state dette tante cose giuste, ma forse con troppa "foga" e si è persa, in qualche caso, la lucidità necessaria per mettere a fuoco la situazione in modo generale. Insomma, ci siamo concentrati sugli spezzoni, su tanti casi particolari. E questo a livello metodologico.
Per il resto, sulla sostanza, concordo con l'analisi di @Zest e non è necessario ripetere gli stessi concetti. Aggiungo: io ho fatto le mie scelte, una vita "poco borghese" a dispetto delle apparenze, molte scelte controcorrente rispetto ai miei coetanei, fuori di casa a 19 anni per studiare, varie città cambiate anche per il gusto della sfida. Detto questo, rispetto tutte le scelte, ma quando mi viene a fare la predica (è successo veramente) uno che non si è mai mosso di casa e a cui tutto hanno fatto i genitori, uno che ha avuto sempre il piatto pronto, beh, è sicuro che quanto meno lo mando a quel paese. Perché costui non ha nessuna vera esperienza, e non può ergersi al ruolo di giudice nè con il sottoscritto nè con altri. Deve solo andare a piedi ad un santuario.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
e' inutile sognarsi di governare in chiave moderna o meritocratica o almeno ben organizzata un popolo che di fatto e' ancora Tribale e che ragiona in chiave Tribale, si adatteranno alla meno peggio ma restano sempre Tribali e lo saranno sempre, da li' viene per effetto domino tutto il resto, specie il clientelismo e il mettere amici/parenti/amanti in posti di potere.
danimarca ? germania ? UK ? ma quelli sono altri pianeti ...
una moneta debole e' essenziale se il tuo paese e' forte nel Manufacturing.
e infatti ora con l'euro il manufacturing in italia sta crollando e ci sono milioni di disoccupati perche' le aziende han chiuso o spostato all'estero dove gli costa anche 10 volte meno !
che si fa quindi ? ci si illude che l'italia diventera' un paese basato sui servizi e il terziario ? col cazzo .. perche' anche gli UK sono in crisi e loro sono nr.1 in europa per i servizi e il terziario specie quelli finanziari tra l'altro che e' dove gira il denaro vero $$$, mica i call center che a loro volta sono in India etc
semplicemente i prodotti italioti sono stati messi fuori mercato, persino la MIVAR ha chiuso baracca perche' non puo' fare il prezzo che fanno i competitors TURCHI ...cioe i turchi rendiamoci conto, neanche i cinesi...
in un mondo globalizzato con la Lira debole l'italia potrebbe tener botta in tantissimi settori, non tutti ovviamente, ma molti si, ora come ora invece solo in prodotti dove il prezzo NON e' il fattore chiave, quindi nel lusso, nel fashion, nelle automomobili, nell'engineering, meccanica, oli, vino, cibi costosi, turismo di fascia alta, etc
pero' che si fa coi milioni di disoccupati, operai con la terza media, gente che non ha nessuno skill in particolare ? li mandiamo tutti in germania a fare i gelatai ? no perche' li' poi ci sono gia' i turchi e gli est europei che parlano pure tedesco fluente a differenza dell'italiota medio che parla solo dialetto.
e gli stessi identici problemi da anni ce li ha il Japan e la Korea infatti, non riescono a fare il prezzo dei cinesi e ora hanno gli operai piu' cari dell'asia ma non li possono utilizzare, non c'e' via di uscita e infatti hanno svalutato lo YEN ma e' una toppa, non una soluzione.
io non ho ricette magiche, non ce le ha nessuno, ma ogni paese dovrebbe trovare il suo "format" e customizzarlo a dovere, l'italia non puo' sognarsi di fare come gli UK o la Svizzera, e' assurdo, non e' mai stato cosi' neppure in passato quando i banchieri toscani e lombardi erano i piu' grossi in europa, e' del tutto irrealistico e anti storico.
Mi ero promesso di non intervenire più in questo thread in quanto, per la natura del tema trattato, è praticamente impossibile da affrontare in modo oggettivo.
Il fatto che sia da giorni in cima alla homepage fa però pensare che susciti l'interesse di molti e che parecchi vogliano continuare a parlarne e intervenire...
Ognuno ha la propria opinione che spesso cozza con quella altrui. Chi ha ragione?
Anche qui è impossibile dare una risposta. Molto dipende dalla propria coscienza.
Chi si sente a posto con se stesso stando in casa dei genitori, pur avendo le possibilità di farsi una vita propria anche se non di pari agiatezza, non accetta le critiche di chi lo definisce bamboccione.
D'altro canto chi da anni si è costruito la propria vita indipendente con sacrifici e oggettive privazioni non accetta che gli si venga contestato che più che di vita trattasi di "sopravvivenza".
Non voglio ora schierarmi da una parte piuttosto che dall'altra.
Io ho vissuto entrambe le fasi e, col senno di poi, ritengo che tutto vada contestualizzato.
Il termine "bamboccione" venne coniato dall'ex ministro Padoa Schioppa per individuare quella categoria di over 30 ancora residenti sotto lo stesso tetto dei propri genitori, senza fare una minima distinzione o porsi la domanda del perché in Itaglia un 30enne spesso vive ancora in famiglia.
Questo garantì all'ex ministro la reputazione del "simpaticone" specialmente tra i giovani cittadini italiani. Reputazione che egli stesso fece salire alle stelle quando, durante un'intervista,
pronunciò la ormai epocale frase "le tasse sono bellissime!"
Fatto sta che il buon ministro raccolti tutti gli improperi, maledizioni, riti voodoo possibili ed immaginabili, passò a miglior vita ma la sua definizione rimase.
Un ragazzo over 30 con uno stipendio da 1000 euro al mese e un contratto precario è un bamboccione se rimane sotto lo stesso tetto dei genitori fino a che non trova di meglio? Sicuramente no.
C'è però dietro un discorso da fare...e qui l'amico @Pawel ha centrato in pieno la questione.
Perchè un ultra trentenne ha un lavoro precario e scarsamente retribuito?
C'è un errore di valutazione a monte.
Vuoi una scelta di percorso scolastico sbagliata e non rispondente alle reali esigenze del mercato. Vuoi una reticenza a "buttarsi" in un qualcosa che non sia il settore dei propri studi. Vuoi una scarsa propensione al sacrificio quando un esperienza all'estero potrebbe essere la soluzione....e qui mi fermo.
Un giovane che invece decida di uscire di casa presto, faccia tre lavori per pagare tutte le spese e riduca drasticamente quelle per uscite e divertimenti è da etichettare come un pazzo o uno schiavo della società odierna?
Non credo nemmeno questo.
Molto dipende dalla propria ambizione. Sono temi troppo soggettivi e un ambiente familiare "nido" oppure "problematico" possono influire pesantemente ed in modo determinate sulle scelte di ognuno.
La cosa che però profondamente mi scuote è il vedere gente "comoda". Non la giudico, ma sentire certe storie mi fa provare un grande sconforto e anche un senso di sconfitta che imputo nostra società.
Persone che, pur avendo tutte le possibilità di farsi una propria vita, rimangono ancorati ai genitori e, oltre a non contribuire nemmeno in minima parte alle spese e alle faccende domestiche, covano nel loro animo la convinzione di essere nel giusto, marciando sulla "tradizione italiana" che vuole un figlio in casa fino al matrimonio.
E se il matrimonio non arriva mai? Per scelta? I genitori non sono eterni.
Arriverà il momento in cui la salute o semplicemente l'età faranno sì che queste persone saranno un peso per loro. Pochi genitori direbbero ad un figlio che è ora di "staccarsi" e certe persone lo dovrebbero capire da sé.
Non è questione di "ognuno la pensa come vuole" o di "io della mia vita faccio che cazzo voglio"....sì bello mio hai ragione....ognuno della propria vita fa ciò che vuole finchè ha rispetto del prossimo e le proprie scelte non ricadono sugli altri e condizionano altrui vite.
Qui si tratta di essere UOMINI o di non esserlo....e non è scopando più donne possibili che lo si dimostra.
Il pianeta Italia è fatto cosi' prendere o lasciare, come il pianeta cina è fatto a suo modo etc. etc.
chi ha voglia di giudicare il comportamento degli under 30 italiani si metta una mano sulla coscienza ed esprima pure il verdetto.
P.S. certo che iscriversi all'università ben sapendo di andare a fare lo stage a 500 euro mese (se fortunati) non è un buono stimolo. Gli venga garantito un posto fisso a 3000 euro mese vediamo se l'italia non pareggia il gap con i suoi cugini europei.
@sexplorer, a mio avviso l'errore sta nel pensare che la lira avrebbe da sola consentito al Paese Italia di crescere....la sensazione è che avremmo avuto un debito pubblico pari a quello giapponese e forse saremmo finiti in default come succede ogni 10 anni all'Argentina con le conseguenze facilmente intuibili...tra l'altro occorre sempre tener presente che noi siamo ITALIANI e non tedeschi, ergo i problemi strutturali sarebbero rimasti tali e quali, anzi si sarebbero acuiti...senza riforme non si va da nessuna parte e la Germania che è il primo Paese manufatturiero d'Europa le ha fatte a differenza nostra che ci siamo crogiolati nell'ozio dove siamo Maestri...i 10 anni che vanno dal 1999 al 2009 hanno visto tassi di interessi pari a quelli tedeschi, ergo centinaia di miliardi di euro risparmiati che invece di essere utilizzati per migliorare le infrastrutture e ridurre le tasse su lavoro ed impresa hanno continuato ad INGRASSARE lo Stato italiano già obeso (spesa pubblica aumentata e non diminuita come qualche politico furbo vuole far credere al popole bue)...ora è troppo tardi per lamentarsi, ribadisco che siamo dei coglioni e ci meritiamo la "merda" che ci invade da ogni parte ;)
L'Italia non è la GB che vive di servizi e terziario ma per aiutare le nostre aziende occorre mettere mano ad una riforma epocale della fiscalità e contestuale abbattimento della spesa pubblica altrimenti saranno guai seri che la liretta non ci aiuterà a superare.
Ps: siamo andaci decisamente off topic, meglio tornare a parlare di quei "bamboccioni" intesi come quei trentenni e quarantenni che hanno vivacchiato all'università per oltre un decennio e si lamentano della loro condizione di perenni disoccupati...se solo si fossero impegnati un pelo di più ora non starebbero a lamentarsi oziando nel divanone di mamma e papà...oltre a questi aggiungiamo pure quelli che invece pur lavorando e guadagnando discretamente bene preferiscono la comodità di casa piuttosto che rendersi finalmente indipendenti....home sweet home :))
Poi per me possono continuare a vivere "felicemente" con i genitori per tutta la vita, questo non mi vieta di criticare il loro modus vivendi trovandolo in molti casi una forma di opportunismo...questa comunque rimane pur sempre una mia opinione personale che mostra come io sia poco democristiano (inteso come persona avvezza al compromesso e alla mediazione) :-D
Io riassumerei la questione in questi termini: si tratta di passare dallo status di FIGLIO allo status di UOMO, assumendosi maggiori responsabilità. Uscire di casa significa diventare automaticamente un UOMO? Certamente no, ma aiuta parecchio. Dipende dal modo piu' o meno autonomo in cui si è usciti di casa. Per contro, restare con i genitori significa conservare lo status di FIGLIO? Non necessariamente e non sempre, ma in molti casi è cosi'.
Comunque non si puo' negare che un'alta percentuale di under 35 che vivono con i genitori sia per lo meno un'INDICAZIONE di scarsa maturità e autonomia di una generazione.
Io mi occuperei pure di quei bamboccioni che si crogiolano su quelle grosse e comode poltrone pubbliche tranquilli e beati, che da anni anni anni scaldano, bamboccioni messi li ....(poi magari sono gli stessi che vivono a casa di mamma, per carità)
@teser il probelma non è il dipendente privato (che tanto lo licenziano), sono quelli
statali che andrebbero messi alla porta e non si puo' fare
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teser
11/02/2014 | 20:23
Silver
@sexplorer sulla meritocrazia:
in Italia la professionalità ha una richiesta molto minore rispetto all'estero.
Nel settore commerciale invece si deve avere una laurea in Truffologia
università che in Italia (e non solo qui) avrebbe riscosso un enorme successo.
:-))
:-))
:-))
INCONTRA DONNE VOGLIOSEViaggiatore771
11/02/2014 | 20:31
Newbie
Hai detto bene !! un'altra vecchia bugia italiana!! =D>
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàViaggiatore771
11/02/2014 | 20:36
Newbie
Dopo il trota , pure mastrapasqua se comprato la laurea :-)) , quelli sono i problemi italiani!!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEsexplorer
11/02/2014 | 20:40
Silver
@teser :
infatti in italia le cariche altolocate sono tutte politiche perche' essendo un paese cosi' corrotto ci possono solo mettere persone di fiducia e in un paese del genere la fiducia costa moooolto cara.
commercio ? gli onesti si suicidano, gli altri fanno bancarotta fraudolenta e scappano ai caraibi ... prima o poi scappera' anche berlusconi con la scusa dei casini legali e invece sara' proprio per motivi fiscali e creditizi.
Banned
Pawel
11/02/2014 | 20:40
Gold
Sento parlare spesso di meritocrazia e come non essere d'accordo sul fatto di tenere conto dei "meriti" e non delle raccomandazioni per accedere al mondo del lavoro come avviene ahimè di frequente nel nostro Paese....però non vorrei che questa parola fosse abusata da chi non ha le "carte in regola" per ottenere un buon posto di lavoro e l'esempio può essere sempre lo stesso: se io sono laureato in "Minchiologia" all'università della cippa a 30 anni con una votazione inferiore a 100 ma perchè mai dovrei essere considerato avendo un CV di merda, non posso certo lamentarmi, sarebbe stato meglio che io dopo il diploma a 19 anni avessi cercato immediatamente lavoro....e perchè non è stato fatto? Perchè è bello e divertente "parcheggiarsi" all'università per un tot di anni senza impegnarsi come sarebbe opportuno fare, poi però non ci si stupisca che essendo un laureato "della minchia" dopo aver scaldato per anni il banco dell'università si trascorra tutto il tempo nel divano di casa in compagnia dei genitori :))
Ps: @teser ho studiato in Italia ma conosco alcune realtà europee, le nostre università mediamente sono di medio/basso livello se comparate con quelle di altri Paesi salvo alcune eccezioni di valore....la laurea come dici tu non dà diritto al posto di lavoro, oltre ad un ottimo CV occorre che ci siano qualità individuali evidenziate in uno o più colloqui che ti permettono di essere selezionato e di vincere la "guerra" nei confronti degli altri potenziali candidati (sto parlando del privato e non del pubblico dove in Italia sappiamo bene come funziona l'iter) :-D
INCONTRA DONNE VOGLIOSEsexplorer
11/02/2014 | 20:44
Silver
@Zest
hahaha scusa devo aver scritto un po' di getto comunque mi sembra tu liquidassi la cosa col fatto di far prima un bel po' di cash per poi costruire qualcosa di solido altrimenti non si fa un cazzo, sul che io concordo in pieno pero' per mia esperienza ci sono tantissime variabili in mezzo non si puo' generalizzare troppo.
Banned
Viaggiatore771
11/02/2014 | 20:45
Newbie
IO non conosco bene le realta universitarie italiane,, ma sono piu che convinto che ci deve essere un marciume peggiore di quello che c'e
in parlamento!!
Spero qualcuno mi smentisca
INCONTRA DONNE VOGLIOSEsexplorer
11/02/2014 | 20:56
Silver
@Pawel :
grazie a dio all'estero guardano in primis a cosa TU sai fare e cosa sai fare per la loro azienda, dei CV non e' che gli fotta poi molto perche' poi il training te lo fanno loro hands-on .. altra cosa che in italia non so manco se venga concepita visto che ora si aspettano che tutti nascano "imparati" e con esperienze pluriennali e senior.
e uno infatti si chiede ma dove cazzo sono i lavori junior ? quelli li danno per amicizie e raccomandazioni hahaha ... ecco svelato il trick ...
sull'estero : per mia esperienza non e' rose e fiori e la corruzione c'e' anche li', eccome se c'e', semplicemente sono piu' discreti nel farlo e tendono a farlo su cose grosse anziche' in tutto il resto come in italia.
diciamo che c'e' tolleranza zero per la piccola corruzione mentre chi ruba i triliardi viene sempre scusato e tollerato.
sono due scuole di pensiero opposte cioe', ma non implica nei fatti poi cambi cosi' tanto.
la differenza chiave e' che nei lavori junior ed entry level c'e' realmente meritocrazia, il problema nasce quando poi fai carriera e li' diventa subito tutto politico e lobbyzzato, anzi spesso le lobby sono pubbliche e idem per gli "sponsors" che spingono da dietro per questo o per l'altro team o management.
altra differenza chiave, in nord europa le regole sono semplici e chiari e le fanno rispettare, chi sbaglia paga e si sa di che morte morire.
c'e' molto lavoro ma se fai una cazzata ti licenziano in tronco, poi liberissimo di andare nell'azienda concorrente il giorno dopo tanto piu' se hai amici in loco che ci lavorano e ti raccomandno, anche le raccomandazioni sono alla luce del sole, io stesso ho raccomandato e mi hanno anche dato un bonus ! vedi tu .. ma il mio raccomandato poi ha lavorato bene e dopo anni e' ancora li' e ora ha fatto anche carriera per merito e non per leccate di culo, era un mio ex collega in un altra azienda e sapevo benissimo quali fossero i suoi skills.
sull'universita' : serve per il tuo background di base ma se poi non hai gli skills adatti per sopravvivere in un ambito aziendale sei fottuto e non ti devi stupire se chi fa carriera sono i diplomati o ibridi che invece sanno come gira il mondo e si studiano i manuali come se non sapessero un cazzo, io vedo troppa gente che invece la smena con la laurea come se fosse un punto di arrivo, se io fossi come loro dovrei vantarmi allora di essere esperto sulle preistoriche cpu Z80 o di programmare in Cobol ... perche' c'e' anche questa gentaglia in giro che in italia si da' tante arie per dar fiato al culo.
Banned
Pawel
11/02/2014 | 21:13
Gold
@sexplorer, la laurea è un punto di partenza e non un punto di arrivo e comunque deve essere qualitativamente di livello altrimenti conta come la carta igienica, ideale per pulirsi il culo....come già affermato nel precedente post oltre al curriculum il candidato deve dimostrare di avere le conoscenze e qualità individuali che si riescono ad evidenziare solo attraverso più colloqui.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEteser
11/02/2014 | 21:19
Silver
@sexplorer
"ora ha fatto anche carriera per merito e non per leccate di culo"
quanto è utopistica questa frase in Italia
mamma mia quanti lecchini che vedo che fanno carriera..buahahahahahahahah
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàteser
11/02/2014 | 21:28
Silver
@nidavide1
ci sono dei "titoli" che possono essere comprati alla Bocconi e poi
puoi divertirti in questi anni a demolire le aziende e le filiali italiane
guadagnando un botto e magari mentre "non lavori"
contemporaneamente
tiri avanti un secondo lavoro sporco.
[ironia mode ON] Questo vuol dire proprio aver passione per un lavoro!
:-))
INCONTRA DONNE VOGLIOSEsexplorer
11/02/2014 | 21:29
Silver
@teser :
nelle multinazionali anglofone fanno delle "performance review" trimestrali o mensili quindi il dipendente ha poco da rompere i coglioni, chi non performa viene marcato e alla fine viene rimpiazzato.
se parliamo di management invece li' e' al 100% area grigia ed entrano in ballo le lobby e la politica comunque se un manager non performa e non raggiunge i target si becca pure lui un bel calcio in culo senza se e senza ma, casomai se vogliono fotterti ti danno target troppo alti cosi' che tu non possa raggiungerli in nessun modo pero' allora vuol dire che intorno a te hai fatto terra bruciata e hai giocato male le tue carte.
Banned
Viaggiatore771
11/02/2014 | 21:32
Newbie
cavolo ma capisco fosse uno di un'azienda privata, ma l' AD dell'INPS ? :0&
Le pensioni sono la spesa più gravosa a cui lo stato italiano deve far fronte !!??? e noi mettiamo un falso laureato????????
:-))
:0&
Ma morca tro.a!!!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEsexplorer
11/02/2014 | 21:39
Silver
@Pawel
mesi fa ho giusto letto un paper di Google sul fatto che salvo rari casi tra i loro dipendenti (decine di migliaia) non hanno trovato alcuna congruenza reale tra il CV e gli skills che poi i neo assunti hanno dimostrato sul posto di lavoro.
a livello empirico, e' esattamente la situazione che io osservato in vari ambiti professionali anzi lo osservavo gia' in ambito scolastico fin dalle scuole elementari se e' per questo.
se parliamo di laureati in particolare, io ho SEMPRE visto un pattern ben preciso purtroppo, esce un nuovo prodotto e loro se lo studiano superficialmente convinti di avere chissa' quale background, il diplomato dell'ITIS invece si studia con cura il manuale, lo smonta e lo rimonta magari, parliamo di prodotti sia hardware che software, in soldoni non si mette sul petto nessuna "medaglia", sa che in 6 mesi si diventa obsoleti in ambito IT/ICT se non si sta al passo, il laureato invece crede di essere gia' "arrivato" e ha molti meno stimoli, poi se parliamo di sales e pre-sales e di marketing e di management vero e proprio beh li' c'e' di tutto entrano in campo skills prettamente emozionali che con la laurea non c'entrano una sega non a caso un venditore e un marketer guadagna sempre moooolto piu' di posizione tecniche, per la cronaca ho avuto anche colleghi Bocconiani, alcuni hanno avuto successo altri un disastro, c'e' di tutto e di piu'.
Banned
sexplorer
11/02/2014 | 21:43
Silver
@teser
il problema non sono i lecchini quanto chi li assume e li mette anche in posizione di potere.
se tu assumi una workforce di lecchini beh non sei un buon imprenditore, ti andra' bene per un po' magari ma prima o dopo tutta la merda verra' al pettine.
se l'italia oggi va a puttane e' perche' non ha piu' il vantaggio competitivo della Lira e TUTTI i nodi stan venendo al pettine, perche' ora con l'euro non sono in grado di competere alla pari, lo potevano fare prima quando le carte erano truccate ma ora e' game over e io me la rido perche' quando da giovane lavoravo in italia ho visto cose da far rizzare i capelli e ancora me le ricordo, cose impensabili all'estero.
Banned
teser
11/02/2014 | 21:43
Silver
@scramble1024 ...non ci dimentichiamo che il 39% comprende chi abita molto
vicino ai genitori (della serie: mi tieni il gatto mamma che devo fare il GT per
alcuni giorni? esempio per rendere l'idea)
e chi non è comunque indipendente economicamente.
Gli europei virtuosi @Pawel like forse saranno il 15% ad essere larghi e
il restante 85% sono dipendenti dai genitori..
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàsexplorer
11/02/2014 | 21:45
Silver
la meritocrazia e il licenziamento facile sono IL fattore primo per cui tedeschi e nord europei ci faranno sempre il culo in qualunque settore.
ma SOPRATTUTTO il licenziamento facile, lo ribadisco.
perche' implica anche assunzione facile.
in italia invece e' l'esatto opposto, licenziamento difficile e assunzione solo tramite raccomandazione, risultato un DISASTRO in ogni caso !
Banned
Pawel
11/02/2014 | 22:18
Gold
@sexplorer, lungi da me voler fare l'apoteosi dei laureati...questo non è uno scontro tra costoro e i diplomati, si parla di meritocrazia e di capacità che non hanno niente a che vedere con l'eventuale raggiungimento della laurea...conosco diplomati più in gamba ma questo non toglie il fatto che un ottimo curriculum scolastico possa aiutare in una prima fase di selezione, ovviamente deve essere corroborato da altre doti e qualità.
Ma se torniamo in topic avrai notato che il mio era un "j'accuse" nei confronti di tutti quei pseudo laureati che hanno "vivacchiato" per anni all'università alle spalle dei genitori e con mediocri risultati.....ecco questo è il problema più serio della società italiana, la MEDIOCRITA'.
Ps: ci andrei con i piedi di piombo nel parlare di vantaggio competitivo della lira, erano altri tempi e tra l'altro i governi non facevano altro che svalutare la moneta con evidente diminuzione del potere d'acquisto per il cittadino...in un mondo globalizzato con la nostra liretta IMHO saremmo andati ancora peggio e saremmo stati letteralmente sbranati dai grandi competitor stranieri (con questo non voglio assolutamente dire che non siano stati sbagliati tempi e modi di costruzione dell'Europa, anzi sono molto critico al riguardo). Mi spiace ma il ritorno alla lira non è la panacea dei mali italiani...
teser
11/02/2014 | 23:00
Silver
"e me li ricordo bene quando andavo a dare certi esami questi soggetti fuori corso che avevano 5 anni più di me"
è davvero un discorso troppo personale, come al solito si giudica senza conoscere
bene le singole realtà...
@Pawel ecco perchè qui in Italia non si fà come in
Danimarca
tratto da un articolo di qualche mese fa:
http://www.italiainweb.com/danimarca-see-tutto-vero-noi-siamo-il-terzo-mondo/
"Posso continuare col raccontarti che voi pagate scuole e università, ma qui è tutto gratis, ma la cosa più bella rispetto a voi è che gli studenti in Danimarca percepiscono uno stipendio. Si perché lo stato considera lo studio come un lavoro e quindi come tale va retribuito.
[Io a questo punto ho iniziato a "sudare" dalla rabbia e mi sono subito andato a cercare informazioni a riguardo perché non ci credevo…. e sentite bene, uno studente universitario danese (o immigrato con residenza/cittadinanza) percepisce uno stipendio mensile minimo di circa 700€ (5.000 corone danesi) come "stipendio dello studente" pagato dal governo]
E come se questo non bastasse lo stato danese continuerà a dare un aiuto economico nel caso in cui gli studenti nei 12 mesi successivi dalla laurea non trovassero lavoro."
qualche italiano vivacchia? o chi è intorno a loro glielo permette?
qualche italiano è disonesto?
o chi è intorno a loro glielo permette?
qualche italiano è assassino? o chi è intorno a loro glielo permette (li scarceriamo)?
ecc..... o perchè mai?
risposta tratta da post di @sexplorer
"altra differenza chiave, in nord europa le regole sono semplici e chiare e le fanno
rispettare, chi sbaglia paga e si sa di che morte morire."
aggiungo..in Italia NO!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEPawel
11/02/2014 | 23:42
Gold
@teser, il problema dell'Italia sono gli ITALIANI e come diceva tanto tempo fa qualcuno governarli non è impossibile ma INUTILE (mi riferisco a Giolitti e non a Mussolini che riprese il concetto più avanti nel tempo)...le cose non cambiano e probabilmente non cambieranno mai, da sempre c'è qualcuno che vuole fottere qualcun altro e ad essere premiato è sempre e solo il furbo mentre i "fessi" lo prendono nel culetto senza neanche un pochino di vaselina ;) ...siamo in pochi e siamo dei coglioni, bisogna ammetterlo e probabilmente ci meritiamo questa situazione. I mali italiani sono endemici, radicati nel tessuto sociale, politico, economico...si combatte contro i mulini a vento, una lotta impari destinata purtroppo a fallire....in questi giorni vediamo sulla scena politica nuovi furbi e gli italiani che sono tontoloni ci cascano...occorrerebbe rivoluzionare il Paese come un calzino sin dalle fondamenta ma gli italiani sono in grado di farlo? Non credo proprio, a meno che non date a me tutto il potere :))
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàteser
12/02/2014 | 00:28
Silver
@Pawel
secondo me sarebbe una soluzione dare il potere ad unica persona:
adesso scrivo le regole, poi chi sgarra, paga!
Sarebbe medicina santa!
Una monarchia parlamentare come in Australia, per fare un esempio
o come la Danimarca citata sopra, non sarebbe male.
INCONTRA DONNE VOGLIOSECosacco
12/02/2014 | 00:36
Silver
La discussione è diventata anche un'occasione per parlare delle nostre esperienze, e ci sta anche. Sono state dette tante cose giuste, ma forse con troppa "foga" e si è persa, in qualche caso, la lucidità necessaria per mettere a fuoco la situazione in modo generale. Insomma, ci siamo concentrati sugli spezzoni, su tanti casi particolari. E questo a livello metodologico.
Per il resto, sulla sostanza, concordo con l'analisi di @Zest e non è necessario ripetere gli stessi concetti. Aggiungo: io ho fatto le mie scelte, una vita "poco borghese" a dispetto delle apparenze, molte scelte controcorrente rispetto ai miei coetanei, fuori di casa a 19 anni per studiare, varie città cambiate anche per il gusto della sfida. Detto questo, rispetto tutte le scelte, ma quando mi viene a fare la predica (è successo veramente) uno che non si è mai mosso di casa e a cui tutto hanno fatto i genitori, uno che ha avuto sempre il piatto pronto, beh, è sicuro che quanto meno lo mando a quel paese. Perché costui non ha nessuna vera esperienza, e non può ergersi al ruolo di giudice nè con il sottoscritto nè con altri. Deve solo andare a piedi ad un santuario.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
teser
12/02/2014 | 00:45
Silver
@Cosacco eh sì
il vizio di giudicare qui in Italia è diffuso e chi fà giornalismo
si deve attenere ai dati che le autorità diffondono,
metterci del proprio e manipolare la notizia è tipico dei Mass-media.
Spesso attribuisco un nick a coloro:
"Sentenza"!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEteser
12/02/2014 | 01:23
Silver
Se le cose rimanessero così sappiamo già dove andrebbero a vivere molti italiani
appena ne avranno l'occasione:
all'estero!
E chi ti dice caro giornalista che non stanno risparmiando fieno in cascina
per emigrare??
Che poi sarebbe stata una cosa sensata da scrivere sull'articolo e una
bella figura di merxa per chi crede ancora in una sovranità nazionale.
sexplorer
12/02/2014 | 10:00
Silver
@Pawel :
ricordo anche un altra perla di Mussolini sugli italioti :
"Con questa creta anche Michelangelo avrebbe fatto solo scodelle ! " :)
Banned
sexplorer
12/02/2014 | 10:05
Silver
e' inutile sognarsi di governare in chiave moderna o meritocratica o almeno ben organizzata un popolo che di fatto e' ancora Tribale e che ragiona in chiave Tribale, si adatteranno alla meno peggio ma restano sempre Tribali e lo saranno sempre, da li' viene per effetto domino tutto il resto, specie il clientelismo e il mettere amici/parenti/amanti in posti di potere.
danimarca ? germania ? UK ? ma quelli sono altri pianeti ...
Banned
sexplorer
12/02/2014 | 10:33
Silver
@Pawel
una moneta debole e' essenziale se il tuo paese e' forte nel Manufacturing.
e infatti ora con l'euro il manufacturing in italia sta crollando e ci sono milioni di disoccupati perche' le aziende han chiuso o spostato all'estero dove gli costa anche 10 volte meno !
che si fa quindi ? ci si illude che l'italia diventera' un paese basato sui servizi e il terziario ? col cazzo .. perche' anche gli UK sono in crisi e loro sono nr.1 in europa per i servizi e il terziario specie quelli finanziari tra l'altro che e' dove gira il denaro vero $$$, mica i call center che a loro volta sono in India etc
semplicemente i prodotti italioti sono stati messi fuori mercato, persino la MIVAR ha chiuso baracca perche' non puo' fare il prezzo che fanno i competitors TURCHI ...cioe i turchi rendiamoci conto, neanche i cinesi...
in un mondo globalizzato con la Lira debole l'italia potrebbe tener botta in tantissimi settori, non tutti ovviamente, ma molti si, ora come ora invece solo in prodotti dove il prezzo NON e' il fattore chiave, quindi nel lusso, nel fashion, nelle automomobili, nell'engineering, meccanica, oli, vino, cibi costosi, turismo di fascia alta, etc
pero' che si fa coi milioni di disoccupati, operai con la terza media, gente che non ha nessuno skill in particolare ? li mandiamo tutti in germania a fare i gelatai ? no perche' li' poi ci sono gia' i turchi e gli est europei che parlano pure tedesco fluente a differenza dell'italiota medio che parla solo dialetto.
e gli stessi identici problemi da anni ce li ha il Japan e la Korea infatti, non riescono a fare il prezzo dei cinesi e ora hanno gli operai piu' cari dell'asia ma non li possono utilizzare, non c'e' via di uscita e infatti hanno svalutato lo YEN ma e' una toppa, non una soluzione.
io non ho ricette magiche, non ce le ha nessuno, ma ogni paese dovrebbe trovare il suo "format" e customizzarlo a dovere, l'italia non puo' sognarsi di fare come gli UK o la Svizzera, e' assurdo, non e' mai stato cosi' neppure in passato quando i banchieri toscani e lombardi erano i piu' grossi in europa, e' del tutto irrealistico e anti storico.
Banned
Viaggiatore4599
12/02/2014 | 12:55
Gold
Mi ero promesso di non intervenire più in questo thread in quanto, per la natura del tema trattato, è praticamente impossibile da affrontare in modo oggettivo.
Il fatto che sia da giorni in cima alla homepage fa però pensare che susciti l'interesse di molti e che parecchi vogliano continuare a parlarne e intervenire...
Ognuno ha la propria opinione che spesso cozza con quella altrui. Chi ha ragione?
Anche qui è impossibile dare una risposta. Molto dipende dalla propria coscienza.
Chi si sente a posto con se stesso stando in casa dei genitori, pur avendo le possibilità di farsi una vita propria anche se non di pari agiatezza, non accetta le critiche di chi lo definisce bamboccione.
D'altro canto chi da anni si è costruito la propria vita indipendente con sacrifici e oggettive privazioni non accetta che gli si venga contestato che più che di vita trattasi di "sopravvivenza".
Non voglio ora schierarmi da una parte piuttosto che dall'altra.
Io ho vissuto entrambe le fasi e, col senno di poi, ritengo che tutto vada contestualizzato.
Il termine "bamboccione" venne coniato dall'ex ministro Padoa Schioppa per individuare quella categoria di over 30 ancora residenti sotto lo stesso tetto dei propri genitori, senza fare una minima distinzione o porsi la domanda del perché in Itaglia un 30enne spesso vive ancora in famiglia.
Questo garantì all'ex ministro la reputazione del "simpaticone" specialmente tra i giovani cittadini italiani. Reputazione che egli stesso fece salire alle stelle quando, durante un'intervista,
pronunciò la ormai epocale frase "le tasse sono bellissime!"
Fatto sta che il buon ministro raccolti tutti gli improperi, maledizioni, riti voodoo possibili ed immaginabili, passò a miglior vita ma la sua definizione rimase.
Un ragazzo over 30 con uno stipendio da 1000 euro al mese e un contratto precario è un bamboccione se rimane sotto lo stesso tetto dei genitori fino a che non trova di meglio? Sicuramente no.
C'è però dietro un discorso da fare...e qui l'amico @Pawel ha centrato in pieno la questione.
Perchè un ultra trentenne ha un lavoro precario e scarsamente retribuito?
C'è un errore di valutazione a monte.
Vuoi una scelta di percorso scolastico sbagliata e non rispondente alle reali esigenze del mercato. Vuoi una reticenza a "buttarsi" in un qualcosa che non sia il settore dei propri studi. Vuoi una scarsa propensione al sacrificio quando un esperienza all'estero potrebbe essere la soluzione....e qui mi fermo.
Un giovane che invece decida di uscire di casa presto, faccia tre lavori per pagare tutte le spese e riduca drasticamente quelle per uscite e divertimenti è da etichettare come un pazzo o uno schiavo della società odierna?
Non credo nemmeno questo.
Molto dipende dalla propria ambizione. Sono temi troppo soggettivi e un ambiente familiare "nido" oppure "problematico" possono influire pesantemente ed in modo determinate sulle scelte di ognuno.
La cosa che però profondamente mi scuote è il vedere gente "comoda". Non la giudico, ma sentire certe storie mi fa provare un grande sconforto e anche un senso di sconfitta che imputo nostra società.
Persone che, pur avendo tutte le possibilità di farsi una propria vita, rimangono ancorati ai genitori e, oltre a non contribuire nemmeno in minima parte alle spese e alle faccende domestiche, covano nel loro animo la convinzione di essere nel giusto, marciando sulla "tradizione italiana" che vuole un figlio in casa fino al matrimonio.
E se il matrimonio non arriva mai? Per scelta? I genitori non sono eterni.
Arriverà il momento in cui la salute o semplicemente l'età faranno sì che queste persone saranno un peso per loro. Pochi genitori direbbero ad un figlio che è ora di "staccarsi" e certe persone lo dovrebbero capire da sé.
Non è questione di "ognuno la pensa come vuole" o di "io della mia vita faccio che cazzo voglio"....sì bello mio hai ragione....ognuno della propria vita fa ciò che vuole finchè ha rispetto del prossimo e le proprie scelte non ricadono sugli altri e condizionano altrui vite.
Qui si tratta di essere UOMINI o di non esserlo....e non è scopando più donne possibili che lo si dimostra.
Under Jolly Roger!
Viaggiatore771
12/02/2014 | 14:41
Newbie
Il pianeta Italia è fatto cosi' prendere o lasciare, come il pianeta cina è fatto a suo modo etc. etc.
chi ha voglia di giudicare il comportamento degli under 30 italiani si metta una mano sulla coscienza ed esprima pure il verdetto.
P.S. certo che iscriversi all'università ben sapendo di andare a fare lo stage a 500 euro mese (se fortunati) non è un buono stimolo. Gli venga garantito un posto fisso a 3000 euro mese vediamo se l'italia non pareggia il gap con i suoi cugini europei.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEViaggiatore771
12/02/2014 | 14:44
Newbie
Togliamo lo scoglio del licenziamento difficile vedi che competizione si scatena e come riparte l'Italia
Pawel
12/02/2014 | 16:01
Gold
@sexplorer, a mio avviso l'errore sta nel pensare che la lira avrebbe da sola consentito al Paese Italia di crescere....la sensazione è che avremmo avuto un debito pubblico pari a quello giapponese e forse saremmo finiti in default come succede ogni 10 anni all'Argentina con le conseguenze facilmente intuibili...tra l'altro occorre sempre tener presente che noi siamo ITALIANI e non tedeschi, ergo i problemi strutturali sarebbero rimasti tali e quali, anzi si sarebbero acuiti...senza riforme non si va da nessuna parte e la Germania che è il primo Paese manufatturiero d'Europa le ha fatte a differenza nostra che ci siamo crogiolati nell'ozio dove siamo Maestri...i 10 anni che vanno dal 1999 al 2009 hanno visto tassi di interessi pari a quelli tedeschi, ergo centinaia di miliardi di euro risparmiati che invece di essere utilizzati per migliorare le infrastrutture e ridurre le tasse su lavoro ed impresa hanno continuato ad INGRASSARE lo Stato italiano già obeso (spesa pubblica aumentata e non diminuita come qualche politico furbo vuole far credere al popole bue)...ora è troppo tardi per lamentarsi, ribadisco che siamo dei coglioni e ci meritiamo la "merda" che ci invade da ogni parte ;)
L'Italia non è la GB che vive di servizi e terziario ma per aiutare le nostre aziende occorre mettere mano ad una riforma epocale della fiscalità e contestuale abbattimento della spesa pubblica altrimenti saranno guai seri che la liretta non ci aiuterà a superare.
Ps: siamo andaci decisamente off topic, meglio tornare a parlare di quei "bamboccioni" intesi come quei trentenni e quarantenni che hanno vivacchiato all'università per oltre un decennio e si lamentano della loro condizione di perenni disoccupati...se solo si fossero impegnati un pelo di più ora non starebbero a lamentarsi oziando nel divanone di mamma e papà...oltre a questi aggiungiamo pure quelli che invece pur lavorando e guadagnando discretamente bene preferiscono la comodità di casa piuttosto che rendersi finalmente indipendenti....home sweet home :))
Poi per me possono continuare a vivere "felicemente" con i genitori per tutta la vita, questo non mi vieta di criticare il loro modus vivendi trovandolo in molti casi una forma di opportunismo...questa comunque rimane pur sempre una mia opinione personale che mostra come io sia poco democristiano (inteso come persona avvezza al compromesso e alla mediazione) :-D
INCONTRA DONNE VOGLIOSEteser
12/02/2014 | 16:10
Silver
@nidavide
il licenziamento "difficile" presuppone l'esistenza di imprenditori che sappiano
fare i datori di lavoro e questo non è un problema solo italiano.
@magic_mirror
se rileggi bene gli interventi nessuno ha giudicato come "sopravvivenza" chi è
Indipendente(con la lettera maiuscola), ma facendo i conti con la propria vita e
con la vita di chi stà a lui vicino. Dopotutto è normale provenire da realtà differenti.
Io per esempio mai e poi mai andrei a vivere in una città,
ma questa è una questione di gusti e ritengo normale che chi sia nato
in città voglia avere uno spazio suo e indipendente, io lo avrei fatto probabilmente
anche prima dei 18 anni visto la mia esperienza con il mondo esterno.
Poi se si è in quella
parte ( 15% ? ) di virtuosi Indipendenti diventa estrememante
facile puntare il dito sulla restante maggioranza e se punti il dito...
...li giudichi.
@Pawel è vero l'italiano è solitamente uno che si lamenta sempre,
però esistono le eccezioni, tiello a mente, sennò finisce sempre
che sei lì a giudicare gli altri senza nemmeno conoscerli, as usual
e come una melanzana!
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàViaggiatore4466
12/02/2014 | 16:14
Silver
Io riassumerei la questione in questi termini: si tratta di passare dallo status di FIGLIO allo status di UOMO, assumendosi maggiori responsabilità. Uscire di casa significa diventare automaticamente un UOMO? Certamente no, ma aiuta parecchio. Dipende dal modo piu' o meno autonomo in cui si è usciti di casa. Per contro, restare con i genitori significa conservare lo status di FIGLIO? Non necessariamente e non sempre, ma in molti casi è cosi'.
Comunque non si puo' negare che un'alta percentuale di under 35 che vivono con i genitori sia per lo meno un'INDICAZIONE di scarsa maturità e autonomia di una generazione.
Money for nothin'
Chicks for free
Viaggiatore771
12/02/2014 | 16:18
Newbie
Io mi occuperei pure di quei bamboccioni che si crogiolano su quelle grosse e comode poltrone pubbliche tranquilli e beati, che da anni anni anni scaldano, bamboccioni messi li ....(poi magari sono gli stessi che vivono a casa di mamma, per carità)
@teser il probelma non è il dipendente privato (che tanto lo licenziano), sono quelli
statali che andrebbero messi alla porta e non si puo' fare
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàteser
12/02/2014 | 16:27
Silver
@Matt sembra un riassunto che riguarda solo una realtà urbana,
non di certo una realtà rurale. #-O
INCONTRA DONNE VOGLIOSE