Una sentenza destinata a creare un precedente ed una forte polemica, quella emessa dalla Corte di Cassazione, che ha recentemente bocciato la richiesta di risarcimento e la violazione dei doveri coniugali da parte di una donna che accusava il marito di abbandono del tetto coniugale. (Fonte: Yahoo)
I FATTI
La Cassazione ha ritenuto rilevanti le dichiarazioni del marito, che aveva spiegato di "essere andato via di casa perché la situazione familiare non era più sopportabile e che, dalla nascita del figlio, non vi erano stati più rapporti sessuali tra i coniugi". La moglie aveva cominciato un vero e proprio "sciopero del sesso", declinando tutti gli inviti dell'uomo: lei stessa non ha mai negato il fatto. Pertanto la Corte di Cassazione ha negato l'addebito della separazione a un marito di Pescara che aveva chiesto, appunto, la separazione dalla moglie con la quale dal 2000 non aveva più rapporti sessuali. L'uomo, non sopportando più di "andare in bianco" con la moglie, era andato via di casa, trasferendosi dalla sua nuova partner.
IL DANNO E LA BEFFA
Da qui la richiesta della moglie di addebitare la colpa della separazione al marito che aveva abbandonato il tetto coniugale. La Suprema Corte ha però bocciato la richiesta della donna, dando il dovuto peso alla "violazione dei doveri coniugali" da parte della moglie. Bocciatura che era stato già espressa dalla Corte d'Appello dell'Aquila il 21 febbraio 2012, dopo aver ascoltato le motivazioni dell'uomo.
LE CONSEGUENZE DELLO 'SCIOPERO DEL SESSO'
Una circostanza, quella dello sciopero del sesso da parte della moglie che, come attesta l'ordinanza 2539 della Sesta sezione civile, era stata confermata anche dalla sorella del marito e mai smentita dalla diretta interessata. In definitiva la Cassazione ha respinto il ricorso della donna, aggiungendo che non sono stati introdotti "elementi di prova che possano escludere la preesistenza di una situazione di esaurimento della comunità morale e affettiva fra i coniugi cui attribuire la intollerabilità della prosecuzione della convivenza". Bocciata anche la richiesta di risarcimento danni richiesta dalla donna (in sede di separazione il Tribunale di Pescara, nel settembre 2010, aveva difatti imposto all'ex marito un assegno di mantenimento per il figlio, per il quale era stato disposto l'affido condiviso, pari a 350 euro al mese).
...le donne in certi frangenti soo inconcepibili... Letteralmente.
Aggiungo poi che IMHO il non fare sesso col partner non è da persone normali e che in questi casi molto probabilmente la donna il manico lo prende già altrove B-)
un grande applauso alla cassazione!!! grandissimi, un grazie di cuore al marito che è riuscito ad aver la meglio contro la melanzana in tribunale (cosa altamente improbabile secondo le fottute leggi pro-melanzana), speriamo che abbia creato un precedente...
Poniamo che mi sia sposato (è solo un esempio), e che mia moglie che era un cesso anche ai tempi d'oro, sia diventata una melanzana putrefatta inchiavabile (e' sempre un esempio). A quel punto pero', visto che (per fare un esempio) io non c'ho una lira e lei mi mantiene io non ci penso nemmeno ad andarmene di casa, resto li', non la tocco neanche con il forcone e (per assurdo) soddisfo i miei bisogni sessuali altrove.
In base a questa sentenza della cassazione, sono invece obbligato a trapanarla altrimenti mi sbattono in galera????
ILROSSO... certo può capitare. Ma sarebbe il classico caso su cento. La norma nelle melanzane italiane è che hanno mal di testa, c'è il figlio, oggi NO ecc. ecc. con il marito che si ammazza di seghe o va a puttane. Se questa sentenza divenisse un precedente importante e tenuto sempre presente in casi simili, ci sarebbero cento uomini felici in più e uno che dovrebbe farcirsi almeno una volta a settimana con un paio di Viagra 100.
@taladro hai ragione anche tu, pero' se prendiamo coppie dai 40 in su è piu' facile vedere degli uomini ancora passabili accoppiati a delle mogli rottami che non viceversa. Quindi mi sa che è molto piu' di un caso su cento. Secondo me se mettono il rapporto sessuale coniugale strettamente obbligatorio hanno da perdere piu' gli uomini delle donne. A meno che lo stato di oggettiva inchiavabilità di certe mogli non venga considerato dai giudici un'importante attenuante, o addirittura permetta di ottenere un certificato di esenzione all'obbligo, o un contributo di rottamazione della moglie cesso.
Nessuna galera, la sentenza presuppone che si siano già separati, matrimonio finito.
La parte della sentenza si pronuncia sulla questione se il marito debba pagare i danni e le spese processuali: questo è il cosiddetto (eventuale) addebito della separazione.
E la Corte ha detto no!!!!!!
P.S. per arrivare alla corte suprema se ne affrontano di spese......
Dura lex, sed lex......Altrimenti perchè verrebbe anche chiamato "dovere coniugale"? ebbene si, il sesso rientra tra i doveri coniugali e nessuno dei coniugi può chiudere il rubinetto lasciando totalmente a secco l'altro per periodi più o meno lunghi; le conseguenze si riversano sull'eventuale addebito. Facendo un esempio più scolastico e comunque ricco di casistica giurisprudenziale: la moglie non me la da più ed io, ad un certo punto, la tradisco; lei mi scopre e chiede immediatamente la separazione con addebito per violazione del dovere di fedeltà; io adduco e PROVO (tutto ciò che si afferma in aula bisogna provarlo...)che, si l'infedeltà c'è stata (magari mia moglie porta come prova delle belle foto scattate dall'investigatore....e lì non c'è modo di negare...), ma lei non me la dava più...e che quindi, sono stato spinto a tradire (...da un certo punto di vista,è stata lei a violare per prima uno dei doveri....ciò non mi legittimava a tradire, ma segna un punticino a mio favore...).In questo caso sarà più difficile per i giudici attribuirmi l'addebito; non è detto che vincerò, ma potrò meglio giocarmela...magari finirà pari e patta, con conseguenze sul successivo regime patrimoniale post-separazione (niente assegno di mantenimento per lei e compensazione delle spese processuali).
"Vagina": condotto che unisce l'utero al dilettevole.
Caro avvocato, lei ha ragione ma nella pratica è tutta questione di mero culo ovvero dipende dal PARERE giudice. Per un povero cristo che se la scampa ce ne sono altri 100 messi in croce cmq e a prescindere.
Bella sentenza: adesso gli avvocati faranno dire alle clienti che prima dell'abbandono del tetto coniugale, la loro vita sessuale era normale. Da notare che il nostro affezionatissimo si è salvato in extremis, dopo 2 gradi di giudizio a lui sfavorevoli. Questa sentenza ricorda la guerra di intelligence sottomarina: se troppi sommergibili vengono affondati, ci si accorge che il codice enigma è stato scoperto e così bisogna subito cambiarlo. È 1 vittoria dalla quale scaturiscono delle sconfitte. Grazie suprema corte, ma non basta il tuo verdetto. Bisogna cambiare le leggi femministe.
Claro que si, Dott.Pussy. Bisogna poi vedere il caso concreto e come se la pensa il giudice....ma questo sempre....In tribunale, nulla è scontato: nemmeno ciò che sembra vinto in partenza....
"Vagina": condotto che unisce l'utero al dilettevole.
Un plauso a @IlDrago: sempre sul pezzo ;-) Mi hai preceduto, in questi giorni mi è mancato il tempo di postare questa interessante riflessione.
Ottimi tutti i contributi, davvero spunti interessanti che condivido a livello accademico. E non me la sento di aggiungere altro a quanto detto da @ilrosso, @talandro, @thedriver e @avv.randelloni (occhio che in tribunale 'ste stronze la spuntano sempre, la pratica gioca a loro favore....). Però nessuno ha ricordato che la Cassazione è banderuola e che spesso ha cambiato indirizzo. Quindi una rondine non fa primavera.
Bisogna scardinare il sistema dal basso, affinché forse un giorno possano essere cambiate le leggi italo-femministe sul matrimonio. Intanto bisogna sensibilizzare i nostri migliori connazionali, prigionieri di mille paure e stereotipi. La consapevolezza viene dall'esperienza, la conoscenza è potere.
Finché è possibile, conviene non infilarsi nella trappola del matrimonio, e tantomeno con una melanzana (ma se non si ha consapevolezza, di che si parla?). Poi, se possibile, bisogna imparare a non far "italianizzare" la propria partner straniera. Questo è il percorso più difficile, e ci vuole l'esperienza e la scaltrezza del vero GT (questo è un tema che abbiamo già sfiorato, ma prima o poi lo affronteremo compiutamente....;-) ).
Infine, essere sempre Uomini. Mai zerbini. Mai dare nulla per scontato. Mai adagiarsi. Essere umili a livello metodologico, la supponenza fa commettere i peggiori errori. Non sottovalutare mai nessun segnale. E poi serve tanta fortuna, perché in questo genere di situazioni la razionalità non potrà mai farla da padrone.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
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Viaggiatore2126
06/02/2014 | 14:08
Gold
Una sentenza destinata a creare un precedente ed una forte polemica, quella emessa dalla Corte di Cassazione, che ha recentemente bocciato la richiesta di risarcimento e la violazione dei doveri coniugali da parte di una donna che accusava il marito di abbandono del tetto coniugale. (Fonte: Yahoo)
I FATTI
La Cassazione ha ritenuto rilevanti le dichiarazioni del marito, che aveva spiegato di "essere andato via di casa perché la situazione familiare non era più sopportabile e che, dalla nascita del figlio, non vi erano stati più rapporti sessuali tra i coniugi". La moglie aveva cominciato un vero e proprio "sciopero del sesso", declinando tutti gli inviti dell'uomo: lei stessa non ha mai negato il fatto. Pertanto la Corte di Cassazione ha negato l'addebito della separazione a un marito di Pescara che aveva chiesto, appunto, la separazione dalla moglie con la quale dal 2000 non aveva più rapporti sessuali. L'uomo, non sopportando più di "andare in bianco" con la moglie, era andato via di casa, trasferendosi dalla sua nuova partner.
IL DANNO E LA BEFFA
Da qui la richiesta della moglie di addebitare la colpa della separazione al marito che aveva abbandonato il tetto coniugale. La Suprema Corte ha però bocciato la richiesta della donna, dando il dovuto peso alla "violazione dei doveri coniugali" da parte della moglie. Bocciatura che era stato già espressa dalla Corte d'Appello dell'Aquila il 21 febbraio 2012, dopo aver ascoltato le motivazioni dell'uomo.
LE CONSEGUENZE DELLO 'SCIOPERO DEL SESSO'
Una circostanza, quella dello sciopero del sesso da parte della moglie che, come attesta l'ordinanza 2539 della Sesta sezione civile, era stata confermata anche dalla sorella del marito e mai smentita dalla diretta interessata. In definitiva la Cassazione ha respinto il ricorso della donna, aggiungendo che non sono stati introdotti "elementi di prova che possano escludere la preesistenza di una situazione di esaurimento della comunità morale e affettiva fra i coniugi cui attribuire la intollerabilità della prosecuzione della convivenza". Bocciata anche la richiesta di risarcimento danni richiesta dalla donna (in sede di separazione il Tribunale di Pescara, nel settembre 2010, aveva difatti imposto all'ex marito un assegno di mantenimento per il figlio, per il quale era stato disposto l'affido condiviso, pari a 350 euro al mese).
Capo Moderatore
La Seduzione Del Drago
onegold
06/02/2014 | 14:45
Silver
...le donne in certi frangenti soo inconcepibili... Letteralmente.
Aggiungo poi che IMHO il non fare sesso col partner non è da persone normali e che in questi casi molto probabilmente la donna il manico lo prende già altrove B-)
Prima penso a me stesso...
devil1
06/02/2014 | 16:02
Silver
Grazie x il contributo collega @ildrago,classico da MELANZANA,sciopero del sesso addebitando tutto al marito e pure l'assegno di mantenimento :-))
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàtilf-lover
06/02/2014 | 16:23
Bangkok | 36-50
Silver
un grande applauso alla cassazione!!! grandissimi, un grazie di cuore al marito che è riuscito ad aver la meglio contro la melanzana in tribunale (cosa altamente improbabile secondo le fottute leggi pro-melanzana), speriamo che abbia creato un precedente...
INCONTRA DONNE VOGLIOSEILROSSO
06/02/2014 | 16:24
Newbie
Io non mi rallegro, anzi mi preoccupo!
Poniamo che mi sia sposato (è solo un esempio), e che mia moglie che era un cesso anche ai tempi d'oro, sia diventata una melanzana putrefatta inchiavabile (e' sempre un esempio). A quel punto pero', visto che (per fare un esempio) io non c'ho una lira e lei mi mantiene io non ci penso nemmeno ad andarmene di casa, resto li', non la tocco neanche con il forcone e (per assurdo) soddisfo i miei bisogni sessuali altrove.
In base a questa sentenza della cassazione, sono invece obbligato a trapanarla altrimenti mi sbattono in galera????
Ho lasciato i pantaloni in tintoria
taladro
06/02/2014 | 16:34
Silver
ILROSSO... certo può capitare. Ma sarebbe il classico caso su cento. La norma nelle melanzane italiane è che hanno mal di testa, c'è il figlio, oggi NO ecc. ecc. con il marito che si ammazza di seghe o va a puttane. Se questa sentenza divenisse un precedente importante e tenuto sempre presente in casi simili, ci sarebbero cento uomini felici in più e uno che dovrebbe farcirsi almeno una volta a settimana con un paio di Viagra 100.
ILROSSO
06/02/2014 | 17:03
Newbie
@taladro hai ragione anche tu, pero' se prendiamo coppie dai 40 in su è piu' facile vedere degli uomini ancora passabili accoppiati a delle mogli rottami che non viceversa. Quindi mi sa che è molto piu' di un caso su cento. Secondo me se mettono il rapporto sessuale coniugale strettamente obbligatorio hanno da perdere piu' gli uomini delle donne. A meno che lo stato di oggettiva inchiavabilità di certe mogli non venga considerato dai giudici un'importante attenuante, o addirittura permetta di ottenere un certificato di esenzione all'obbligo, o un contributo di rottamazione della moglie cesso.
Ho lasciato i pantaloni in tintoria
taladro
06/02/2014 | 17:14
Silver
effettivamente...... non avevo considerato bene le varie prospettive.
TROVA HOSTESS PER CENEonegold
06/02/2014 | 17:57
Silver
@ILROSSO ...basterebbe far finta di essere impotenti B-)
Prima penso a me stesso...
Viaggiatore4908
06/02/2014 | 23:32
Silver
@il rosso.
Nessuna galera, la sentenza presuppone che si siano già separati, matrimonio finito.
La parte della sentenza si pronuncia sulla questione se il marito debba pagare i danni e le spese processuali: questo è il cosiddetto (eventuale) addebito della separazione.
E la Corte ha detto no!!!!!!
P.S. per arrivare alla corte suprema se ne affrontano di spese......
INCONTRA DONNE VOGLIOSEtilf-lover
07/02/2014 | 00:37
Bangkok | 36-50
Silver
l'importante è che l'uomo NON debba pagare... di base... il resto è noia...
TROVA HOSTESS PER CENEAvv.Randelloni
15/02/2014 | 15:49
Newbie
Questa è materia mia! :-D
Dura lex, sed lex......Altrimenti perchè verrebbe anche chiamato "dovere coniugale"? ebbene si, il sesso rientra tra i doveri coniugali e nessuno dei coniugi può chiudere il rubinetto lasciando totalmente a secco l'altro per periodi più o meno lunghi; le conseguenze si riversano sull'eventuale addebito. Facendo un esempio più scolastico e comunque ricco di casistica giurisprudenziale: la moglie non me la da più ed io, ad un certo punto, la tradisco; lei mi scopre e chiede immediatamente la separazione con addebito per violazione del dovere di fedeltà; io adduco e PROVO (tutto ciò che si afferma in aula bisogna provarlo...)che, si l'infedeltà c'è stata (magari mia moglie porta come prova delle belle foto scattate dall'investigatore....e lì non c'è modo di negare...), ma lei non me la dava più...e che quindi, sono stato spinto a tradire (...da un certo punto di vista,è stata lei a violare per prima uno dei doveri....ciò non mi legittimava a tradire, ma segna un punticino a mio favore...).In questo caso sarà più difficile per i giudici attribuirmi l'addebito; non è detto che vincerò, ma potrò meglio giocarmela...magari finirà pari e patta, con conseguenze sul successivo regime patrimoniale post-separazione (niente assegno di mantenimento per lei e compensazione delle spese processuali).
Dott.Pussy&Cats
15/02/2014 | 20:40
Newbie
Caro avvocato, lei ha ragione ma nella pratica è tutta questione di mero culo ovvero dipende dal PARERE giudice. Per un povero cristo che se la scampa ce ne sono altri 100 messi in croce cmq e a prescindere.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEStilicho
15/02/2014 | 22:06
Gold
Bella sentenza: adesso gli avvocati faranno dire alle clienti che prima dell'abbandono del tetto coniugale, la loro vita sessuale era normale. Da notare che il nostro affezionatissimo si è salvato in extremis, dopo 2 gradi di giudizio a lui sfavorevoli. Questa sentenza ricorda la guerra di intelligence sottomarina: se troppi sommergibili vengono affondati, ci si accorge che il codice enigma è stato scoperto e così bisogna subito cambiarlo. È 1 vittoria dalla quale scaturiscono delle sconfitte. Grazie suprema corte, ma non basta il tuo verdetto. Bisogna cambiare le leggi femministe.
TROVA HOSTESS PER CENEAvv.Randelloni
16/02/2014 | 11:52
Newbie
Claro que si, Dott.Pussy. Bisogna poi vedere il caso concreto e come se la pensa il giudice....ma questo sempre....In tribunale, nulla è scontato: nemmeno ciò che sembra vinto in partenza....
Cosacco
16/02/2014 | 13:28
Silver
Un plauso a @IlDrago: sempre sul pezzo ;-) Mi hai preceduto, in questi giorni mi è mancato il tempo di postare questa interessante riflessione.
Ottimi tutti i contributi, davvero spunti interessanti che condivido a livello accademico. E non me la sento di aggiungere altro a quanto detto da @ilrosso, @talandro, @thedriver e @avv.randelloni (occhio che in tribunale 'ste stronze la spuntano sempre, la pratica gioca a loro favore....). Però nessuno ha ricordato che la Cassazione è banderuola e che spesso ha cambiato indirizzo. Quindi una rondine non fa primavera.
Bisogna scardinare il sistema dal basso, affinché forse un giorno possano essere cambiate le leggi italo-femministe sul matrimonio. Intanto bisogna sensibilizzare i nostri migliori connazionali, prigionieri di mille paure e stereotipi. La consapevolezza viene dall'esperienza, la conoscenza è potere.
Finché è possibile, conviene non infilarsi nella trappola del matrimonio, e tantomeno con una melanzana (ma se non si ha consapevolezza, di che si parla?). Poi, se possibile, bisogna imparare a non far "italianizzare" la propria partner straniera. Questo è il percorso più difficile, e ci vuole l'esperienza e la scaltrezza del vero GT (questo è un tema che abbiamo già sfiorato, ma prima o poi lo affronteremo compiutamente....;-) ).
Infine, essere sempre Uomini. Mai zerbini. Mai dare nulla per scontato. Mai adagiarsi. Essere umili a livello metodologico, la supponenza fa commettere i peggiori errori. Non sottovalutare mai nessun segnale. E poi serve tanta fortuna, perché in questo genere di situazioni la razionalità non potrà mai farla da padrone.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863