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FKK Wellcum – Sabato 25 Agosto 2018 - Storia di un Cane Randagio al Wellcum (recensione)

È mattina. Agosto è ormai prossimo ad esaurirsi, e con esso l'estate da i primi segnali di cedimento in un vero e proprio collasso metereologico: dal caldo torrido della sera precedente, oggi mi risveglio intorpidito da un freddo cane che gela le ossa. Rapida doccia sotto l'acqua tiepida. Mi metto su la giacca di pelle sintetica con sotto una t-shirt a maniche corte, mi do l'ultima sistemata ai capelli, e chiudo la porta di casa dirigendomi verso la mia Toyota color rosso. Appoggio nel bagagliaio il borsone rosso preparato con dovizia la sera prima, mi metto al volante, giro la chiave ed accendo il motore. Il navigatore segna direzione Arnoldstein! Il viaggio dura poco più di due ore, tra rallentamenti in autostrada e le file da giornata da bollino rosso per i rientri vacanzieri, fintanto che una volta arrivato al confine di Coccau Valico mi tocca esclamare "Merda!". Ho sbagliato l'uscita autostradale, ed è ormai troppo tardi per imboccare la strada statale austriaca. Costretto a fermarmi al casello compro la vignetta alla modica cifra di 9 euro...ma che volete che siano?! Oggi non baderò certo a spese! Quindi, in gran fretta, appiccico l'adesivo color rosso sul parabrezza della mia auto rossa e riparto sgommando sull'umido asfalto austriaco per intraprendere gli ultimissimi chilometri che mi separano dalla mia meta.

Sono arrivato. Scendo dall'auto. Cerco di darmi un tono posato di finta calma, allento la cinta, do un occhiata alla struttura attorniata da un paesaggio alla twin peaks ed entro senza ulteriore indugio. Sono al Wellcum. La mia prima volta. La prima volta in un fkk. Prendo la ricevuta fiscale e l'accappatoio, e sono già in spogliatoio. Chiudo l'armadietto, accosto il braccialetto al sensore e la spia rossa della serratura si accende. È fatta, manca poco. Mi ritornano in testa tutti gli appunti critici dei punter della old school: "questi nuovi ragazzetti sono delle mezze seghe, non ci sanno fare in questi posti", "i newcomer stanno rovinando il mercato", "non ci son più le mezze stagioni", e tutte le cazzate da repertorio del puttaniere consumato. Ma affanculo tutti, c'è stata pur una prima volta anche per loro. Entro in arena, faccio la mia apparizione di 10 secondi contati e mi fiondo subito nel ristorante. Non le degno di uno sguardo. Più che imbarazzo è una strategia. Una strategia per far capire quanto so' figo. O forse è la strategia di uno che non ha affatto una strategia. Vabbè, pranzo leggero con pomodorini rossi, e mi ripropongo con la mia seconda apparizione in sala. Questa volta con estrema calma, e con la stessa disinvoltura del Papa quando saluta i fedeli dalla papamobile: mi soffermo a lanciare sguardi, strizzare degli occhiolini e porgere gesti di saluto alle ragazze presenti. Per onor della cronaca una ragazza si era già fatta notare: al ristorante una bella mora mi aveva sussurrato all'orecchio "buon appetito" mentre ero intento ad ingurgitare i pomodorini rossi. Per contraccambiare e risponderle mancava poco mi andassero per traverso. Scoprirò solo più tardi che tale ragazza portava il nome di SABRINA.

La voglia ormai è tanta, ma nella penombra della sala non riesco nemmeno a tratteggiare i volti delle fanciulle, tant'è che ormai percepisco solamente le loro silhouette. Ma ecco! Ecco una sagoma che mi fa finalmente fermare: alta slanciata, magra e dalle curve generose e ben assestate. Mi scaravento sul divanetto a mezzo metro di distanza e quella subito parte "Amore che fai? È la prima volta qui?". Noooo, e da cosa mai l'avrà capito?? Rapidi convenevoli e mi trasporta subito ai piani alti rivelandomi che è ancora "vergine...in questa giornata!" Si chiama MYRIAM ed è di Bucarest (ma dai!). Fisicamente impeccabile, il punto forte è quel culetto rotondo, piccolo, e duro come il marmo. E ciò piace. Ha un caratterino non da poco, ma risulta tutto sommato simpatica. La stanza però è valutabile con una sufficienza senza particolari di rilievo. Da furbetta che è, tenta subito di mettere il cappuccio prima della prova orale. Le faccio un sorrisone e le dico "non vorrai mica farmi incominciare così...dai?!". Sono un tipo gentile (e soprattutto più furbo di lei!) e quindi la convinco in poco tempo al gioco di lingua scoperto. Nega il 69, nega i baci anche a stampo. Soprassiedo quindi procedendo con l'atto vero e proprio con un paio di posizioni classiche con su la "protezione". Completamente paranoiata a che il preservativo possa sfilarsi, avrà la testa e gli occhi sempre rivolti là. In fissa proprio, tanto che le sarà venuto il torcicollo dopo mezz'ora così! Il che, più che innervosirmi, mi farà ridere non poco in stanza. Non so dire se all'inizio volesse "silurarmi" data la mia inesperienza, ma fatto sta che nulla poteva infastidirmi quest'oggi e, giostrandola con simpatia ed educazione, alla fine ho ottenuto ciò che volevo...tra cui tenere tra le mani quel culetto spettacolare! Torno giù, saldo, e la ragazza mi chiede un regalino: nego con gentilezza e le spiego che non se l'è meritato perché non ha voluto baciare un bel ragazzo come me. Tiè!...e la saluto. La camera di warm up si può dire sia stata comunque soddisfacente, ma ora voglio decisamente di più.

Ritorno a rimangiare i pomodorini rossi e poi vado a dormire nella sala relax per ricaricare energia in attesa del secondo atto. Più che dormire, la sala relax da il tempo di pensare, di fantasticare, di dotarmi finalmente di un piano di battaglia per alzare il tiro ed ottenere quel qualcosa in più che mi aspetto per la prossima camera. Quindi rientro nella sitting room, mi riempio il bicchiere di thè alla pesca rossa, e vado a sedermi sul divanetto. Sorseggio lentamente il mio drink analcolico manco fosse scotch whisky, e studio la situazione. Siamo a metà pomeriggio e la sala si sta riempiendo. Le ragazze aumentano costantemente di numero e gli avventori in accappatoio incominciano a fare sempre più chiasso. All'improvviso...bang! Un flash rosso mi passa davanti agli occhi: un fulmine in lontananza ha come trapassato l'intero locale. È successo tutto in un istante ed è stato troppo rapido per capire cosa diamine sia successo. Lascio perdere. Tant'è che la mia attenzione viene attirata subito dopo da SABRINA. Le avevo già dato la mia parola, dapprima, dopo il pranzo, di rivederci e lei pare che se lo ricordi benissimo. Sa pure molto bene che lei mi piace non poco. Anzi diciamocelo chiaramente che è da inizio giornata che ogni volta che guardavo nella sua direzione, lei era sempre pronta a ricambiare con il suo sguardo malizioso cucinandomi lentamente e a dovere. Parliamo di fretta, e io tiro al sodo per l'unica cosa che nella prima camera mi era mancata e le chiedo "sai baciare tu?". Risponde con un categorico "no!". Insisto "sei sicura?" con gli occhioni da cerbiatto. Secondo diniego, cosicché alzo le spallucce e la congedo con mia somma delusione. La speranza comunque è quella di un suo veloce ravvedimento visto che mi ero mostrato interessato, ma la signorina si gira, alza i tacchi e se va. Amen. Continuo a sorseggiare in compagnia del mio fedele bicchiere.

CRASHH! Cristo! Dinuovo preso di soprassalto! Una seconda saetta color rosso illumina la sala a giorno. Questa volta riesco a seguire rapidamente con gli occhi quella scia luminosa color vermiglio che va a terminare il suo percorso proprio dietro a dei divanetti poco distante all'entrata del ristorante. Sono troppo curioso, scendo dal divanetto, infilo le ciabatte nervosamente e vado a sincerarmi da vicino di che razza di fenomeno sono stato appena spettatore. Corro. Giro attorno la colonna e per pochi istanti vedo questa chioma rosso fuoco. Non faccio in tempo neanche ad arrivare sul luogo del rinvenimento che scompare via, probabilmente anticipato da qualcun altro, e quella meteora si perde tra la folla. Non mi perdo d'animo, mi apposto in quella posizione ed aspetto in piedi fiducioso perché oggi deve essere il mio giorno fortunato. E lo sarà!

Tempo neanche cinque minuti di orologio ed eccola che riappare questa luce rossa accecante: più si avvicina e più abbaglia. Si siede poco vicino da dove stavo attendendo. La devo ancora vedere bene in volto però, quindi con la maestria di un elefante in una cristalleria, faccio uno stretto slalom tra tavolini e i bicchieri mezzi vuoti, e mi piazzo nel divanetto proprio dietro di lei. Al che ella, richiamata dal mio goffo e maldestro modo di entrare in scena (spigoli dei tavolini centrati e spostati con la forza involontaria delle mie rotule doloranti, con tanto di bicchieri rovesciati), finalmente si gira ed incrocia il mio sguardo. Mi fissa e abbozza qualche parola che si perde nel rimbombo assordante della musica. Seppur assai imbarazzato e rosso paonazzo in faccia, le faccio cenno di avvicinarsi un po' a me. Lei invece mi invita a sua volta ad avvicinarsi a lei, ed obbedisco immediatamente da bravo soldatino garibaldino.

Si chiama DARIA. Mi domanda cosa voglio e io resto per qualche secondo muto. Silenzio. Imbarazzo. Per qualche istante la mia mente non ragionava più, la guardavo negli occhi ed ho perso completamente il collegamento neurologico cervello-bocca. Elamadonnadimeggiugorie...questa ragazza è bella forte! Esco disperatamente dal black-out, ed abbozzo un "sai io sono un ragazzo tranquillo". Gesù! L'imbarazzo sale, e tra me e me mi domando ma che cavolo di figura pietosa sto facendo, e nonostante ciò, pian piano, mi si allarga un sorriso da ebete sulle guance. Mi domanda quindi se sono pronto, e nicchio col capo un semplice un sì. Mi prende per mano e mi porta via da tutta quella baraonda infernale. Saliamo su. Adesso non entrerò nei dettagli della camera, semplicemente perché le parole non basterebbero per descrivere la grazia di questa ragazza. Lei viene da Marte, il pianeta rosso. Mi porta a vedere tutte le stelle del firmamento e dopo mezz'ora dall'abduction, mi riaccompagna ai piani bassi, mi bacia, e mi saluta con un sorriso spontaneo che sa di vero.

Resto quindi solo, immobile e letteralmente frastornato. Non riesco nemmeno a credere a ciò che è successo. Vago per il locale come un'anima in pena cercando di fare mente locale su quanto sia avvenuto nei minuti precedenti. Eppure devo smettere di pensare a quel colore! Ritorno a sdraiarmi nella zona relax con attorno al collo l'asciugamano color bianco candido. Niente da fare, non riesco a dormire e continuo a pensarci. Vado al ristorante per la cena: mais giallo, spinaci verdi, carotine arancioni e sacher marrone. Ancora nulla di fatto. Vado a ciondolarmi sulle sedie a dondolo nel giardino e fissò l'acqua turchese della piscina. Che diamine mi è preso? Nella mia mente continuo a veder solo Rosso!!

L'imbrunire della sera avanza inesorabilmente e le prime gocce di pioggia fanno capolino sulla mia testa in giardino. Quindi mi sforzo, e convinco me stesso che devo cambiare tonalità cromatica per la mia terza ed ultima camera. Rientro in sala sicuro di me, e mi metto in testa che sarà il giallo il colore da ricercare, e per nessun motivo il colore rosso mi distrarrà: una bella bionda passa davanti a me ma sfugge via. Doh! Passo quindi vicino alla postazione del dj e ne inquadro un'altra con gli occhialini da segretaria. È lei, fa proprio al caso mio! Faccio per avvicinarmi, e trac!...me la soffiano proprio sotto il naso. La fortuna mi sta abbandonando proprio all'ultimo, diamine. Mi vado a distendere sui divanetti, rannicchiato nel mio sconforto, a sorseggiare un ultimo the come un povero analcolizzato di periferia. Tanto, che vuoi...nessuno si accorgerà che la gradazione di alcol nella mia bevanda è pari a zero, perciò mi do l'aria da depresso e dannato. È proprio da lì assisto alla medesima identica scena di prima. La scia luminosa rossa solca da destra a sinistra tutta la sala. Questa volta però è in dolce compagnia: un'altrettanta dolce amica, bella scia color giallo, la segue a braccietto. Io non posso fare a meno di volgere gli occhi a favor di tale immagine, e, rapito, le seguo da lontano con lo sguardo. Ballano. Scherzano. Ridono. Girano come trottole inesauribili. Quindi si fermano e si intrattengono con un ragazzo. Questo scemo si sfila velocemente dalle loro danze sinuose, e nonostante ciò, quelle due luci, rossa e gialla, ritornano alla loro postazione di partenza come se niente fosse sempre sorridenti e gioiose. Non resisto oltre, ho deciso come deve finire per me questa serata!

Con il cuore in gola, infilo le infradito con il mignolo al posto dell'alluce e corro verso le due luci zoppicante. Corri Forrest! DARIA si accorge di me, mi vede arrivare di fretta, allarga le sue leggere braccia e mi riempie di baci. Ha già capito tutto. Faccio la conoscenza anche della sua amica: CAMELIA, una bella ragazza bionda, aspetto acqua e sapone, dagli occhi azzurri. Chiedo la mano ad entrambe e loro accettano di buon grado dopo un rapido sguardo d'intesa (...mo queste me se magnano!). Abbandono quindi animo e corpo a queste due fanciulle, mi sequestrano e da brave carabiniere mi scortano per l'ultima volta su quello che sarà il mio patibolo in attesa di una dolce morte. Quel talamo per me è stata espiazione. Non voglio sembrare esagerato, ma tutte le pene, i dolori e le amarezze che mi portavo dentro me dagli ultimi due anni di "vita reale", lì sono state cancellate in un istante. Per la prima volta dopo tanto tempo ho sentito di esser felice: chi se lo ricordava uno stato d'animo così alto? Quelle due ragazze assieme sono state una manna dal cielo. Gino Paoli mi aveva anticipato ben descrivendo la scena ne "il cielo in una stanza". Solo che all'epoca Gino se ne stava in camera con una sola ragazza, mentre io ero in compagnia di ben due "armoniche" allo stesso tempo... quindi, prego signori, fate le debite proporzioni! Anche qui non voglio assolutamente entrare nei dettagli perché sarebbe riduttivo confondere tale esperienza con del mero sesso. Parlerei piuttosto di tutta quell'Energia scaturita da DARIA quando, dopo essersi data il cambio con CAMELIA, mi ha afferrato per entrambe le mani: me le ha strette talmente forte contro i cuscini e non me le ha mai mollate fin tanto che io non arrivavo lì dove lei mi voleva portare. E nel mentre mi fissava dritto negli occhi e mi sorrideva, quando io con estrema difficoltà a malapena riuscivo a tener aperti gli occhi. E più mi contorcevo dal dolore (?) e più loro mi tenevano fermo nella loro morsa. Boh, non so nemmeno dire se ci fosse un vero confine tra dolore e piacere in quel momento, se fossi vittima o trionfatore. Una volta che sono definitivamente morto, ho chiuso gli occhi e sono rimasto assolutamente fermo.

Sfinito, il rigor mortis prendeva rapidamente possesso delle mie funzioni corporali. Allorché, le ragazze preoccupate, mi rigirano di forza come un salame, e, sghignazzandosela, mi regalano un massaggio alla schiena mentre amabilmente parlavano tra di loro in lingua rumena. Dicevano che non dovevo farmi problemi di tempo (poiché per oggi io ero la loro ultima vittima) e pertanto si proseguiva con tutta calma nonostante la camera avesse già da un pezzo superato la canonica mezzora. Chissà forse ci stavano prendendo gusto a trarne scherno di me. Anzi quasi sicuramente era così. Ma in quel momento a loro era concesso tutto e ad ogni modo mi piaceva il ruolo da povero bambino sprovveduto che mi avevano affibbiato. Ammetto di esser venuto in questo posto con spirito goliardico, solo per placare una sano senso di curiosità, un diversivo per allontanarmi dalla noia della vita quotidiana; come del resto confesso che in tutto ciò ero accompagnato dai soliti facili pregiudizi che vengono riservati a questo tipo di diletti. Ma io mai e poi mai avrei pensato di trovare qui dentro persone così belle. Oltre che fuori, belle dentro per Dio! Daria, e peraltro la stessa Camelia, sono state delle ragazze a modo, sorridenti, serene, educate ed oltremodo generose. Ho avuto anche maniera di parlare con tranquillità assieme a loro, ed è stato un vero piacere scoprire quei piccoli frammenti di storie quotidiane che stanno dietro le vite di ognuno di noi. Dai buffi aneddoti del vissuto lavorativo ai flebili ricordi che affiorano da un passato indefinito, o ancora ai piccoli sogni nel cassetto che tutti ci conserviamo dentro. Insomma cazzate che dipingono la tela della nostra esistenza, ma nulla che si lasciasse andare a certi esempi di lasciva sguaiatezza. Tant'è che ho dovuto ripetere grazie alle ragazze una dozzina di volta per il loro savoir faire, e anche se non hanno chiesto nulla di più, ho voluto sdebitarmi della loro infinita gentilezza con un piccolo dono. Auguro tutto il bene possibile a queste ragazze perché mi hanno fatto uscire col sorriso in faccia e nel cuore.

Tempo di augurare buona notte a loro e buon viaggio di ritorno a me, e Daria mi fissa, sempre con quel sorriso stampato sulle sue labbra rosse, e mi dà l'ultimo bacio prima di separarci. È notte fonda ormai e, come un cane randagio, per me è il tempo del ritorno nelle buie strade. Ma che serata. E quanta inaspettata felicità ne esce da questa strana e losca esperienza. Rimetto la sacca rossa nel bagagliaio. Riprendo la lunga via di casa protetto all'interno della mia automobile rossa: fuori la pioggia è battente e a stento si vedono i limiti delle carreggiate. I tergicristalli aiutano a ben poco. Ma dopotutto i miei occhi non vedono nient'altro che rosso ormai. Quelle labbra rosse. Quei capelli lunghi rossi. Tutto rosso per stanotte.

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Complimenti bellissima recensione collega

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complimenti x la rece....hai beccato Daria la top del locale che ti ha reso la giornata memorabile. Magari tutte si compatassero come lei ma sappiamo che cosi non e'. purtroppo

Unica cosa quando parli degli appunti dei punter old school......ti faccio un esempio che Myriam sia figa e' fuor di dubbio, La definisci sufficiente. Ma affermi che voleva fare un pompino coperto, non bacia neanche a stampo,no 69 , ti chiede perfino la mancia......non so tu ma io, provenendo dalla old school questa la definisco MISSILE TERMONUCLEARE!!!!!!

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@zambro con tutta probabilità hai ragione tu sulla valutazione di Myriam! Ma era talmente assurda nei suoi divieti che a me ha fatto sganasciare dalle risate. E comunque quando una ragazza si comporta così in camera, credo che non c'è peggior soluzione che innervosirsi. Ho cercato di strapparle un sorriso, ci son riuscito e poi anche lei mi ha concesso qualcosa in più...e ti dirò, alla fine pure lei "nel mentre" scherzava con me! Bisogna saperle prendere, che vuoi, son ragazze alla fine.
Su Daria hai già detto tutto...fantastica persona! Come peraltro Camelia...

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Bellissima recensione, grazie! Anche questa come quella di Kaiser fa trasparire l'emotività in positivo del momento.

MIRIAM fa parte del gruppo con JULIA e MAYA, appena entrati sui divanetti di sinistra, di una categoria di ragazze che purtroppo non dà alla prima camera buone prove, alcune di queste neanche alla decima e dipende molto anche dal profilo del cliente che le porta su...
In generale non interpretano al meglio il ruolo della professione (scelta?).

SABRINA per me meglio, strano però che ne parlarle non ti abbia detto sì ma con extra a FK.

DARIA poco da dire

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GVM67
30/08/2018 | 21:22
Asciano |  51-100
Newbie

Complimenti grande rece. Mi hai fatto venire voglia di risalire.. e fare una camera con Daria.. purtroppo nonostante ci abbia scambiato 2 parole x ora e stanchezza ho dovuto declinare ... ma sicuramente mio prox target 😁

Senza lilleri un si lallera

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@CANE.RANDAGIO - Grande recensione! La tua penna compiacera' al Forum così come il tuo pene si compiacque (e "giacque") sul talamo! Certo che tra Myriam e Daria hai avuto la panoramica intera di cosa può capitare in una giornata Wellcumina..Infeno e Paradiso, Guerra E Pace alla Lev Tolstoj...! Miryam poi s'atteggia a dominatrice di Sala, oramai pero' sgama solo i neofiti...non che ti definisca tale, mi sembri più uno da valorizzazione esperienziale ma direi di soprassedere Next time con siffatta batteria missilistica! Sabrina invece è più selettiva, diciamo che a rates più alti potrebbe persino rammentarsi come si bacia, ma tocca indorare la pillola😕!

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Perché Sabrina è furba non ti chiede direttamente extra fk lascia che sia tu a farlo. Poi su miriam, che fa parte del trio formato da maya e julia, secondo me è la migliore delle tre. Ecco pensa come sono le altre 2. Comunque miriam i baci a stampo solitamente li concede. Julia ad esempio chiede extra per bacio a stampo e lo stesso maya.

Grazie per la tua rece-racconto.

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Recensione ben scritta che ricorda lo stile di qualche nostro collega!io faccio parte di quella old school che citi e ne sono fiero!per quella old school ,le prime due da te citate ,sono "missiloni galattici"( trovi la definizione sulla treccani)!Daria é una brava professionista fin da subito!Lodi alla scrittura!

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Che poi è arci noto che il primo divano come si entra a sinistra e una base missilistica così come quella sotto la gabbia

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@ermes3 grazie per i complimenti! Sabrina purtroppo è stata molto categorica sul bacio negato. Un peccato perché a me aveva incuriosito parecchio questa ragazza.

@GVM67 grazie tante a te!

@licantropo_teutonico credo che tu abbia ben colto il senso del mio racconto...la giornata è andata in crescendo, ed ho potuto notare la differenza tra la prima e le ultime camere, soprattutto come comportamento delle ragazze. Hai ragione anche sul termine valorizzazione esperienziale! Per il resto prendo appunti, e se torno su, farò tesoro del tuo consiglio.

@Bellavitaitaly grazie a te per aver letto! Se tornerò su, con Sabrina cercherò di essere più furbo e sicuramente tornerò all'attacco.. 😉

@antanimascetti grazie tante! L'inciso sui punter della old school non prendetelo assolutamente come un attacco personale a qualcuno, anzi era piuttosto uno sfogo emozionale dato dall'esser lì per la prima volta. Ho letto molto dei vostri racconti, consigli, disavventure, e vi assicuro che sono stati molto utili a me sabato scorso...non a caso a Myriam ho negato categoricamente la mancetta richiesta.

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@antanimascetti : uno della Vecchia Guardia (Old School) che oggi si è autopensionato (Balocassa), definiva quelle del divano : "missilotti"....per non esagerare troppo😉!

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Congratulazioni per lo scritto, mi hai fatto tornare la voglia di fare un salto al Wellcum. Emerge la candida emozione della prima volta. Anche io, nell'ormai lontano 2009, provai molte delle tue sensazioni descritte nella recensione. Se mi posso permettere, visto che non credo proprio questa sarà la tua unica esperienza in un fkk (per la serie: l'appetito viene mangiando): non avere timore a intervistare le tipe prima di salirci in camera! Dal modo come si pongono, potrai capire tante cose
Buone trombate!

In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani

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@Engineer2013 eh...se è per quello, diciamo che l'acquolina in bocca c'è eccome già ora! Le interviste effettivamente sono una parte cruciale da non sottovalutare, ma purtroppo, come scrivevo, la musica ad alto volume già dal pomeriggio non ha agevolato molto in tal senso. Son felice che lo scritto abbia portato a galla le emozioni della "prima volta", l'intento era quello. Grazie per la lettura!

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