Qualcuno di voi è interessato a lasciare definitivamente l'Italia ma è indeciso sul Paese dove espatriare?
Nessun problema ragazzi, ora grazie al sito www.xpatulator.com tutto sarà più facile.... potete finalmente comparare il costo della vita in centinaia di Paesi e città diverse del mondo e avrete finalmente le informazioni necessarie per partire.....tanto per quanto riguarda la gnocca avete già le idee chiare....chi ama le asiatiche, chi invece le mulatte e sudamericane, chi le africane, chi ancora le scandinave e le ragazze dell'est, ora attraverso xpatulator.com saprete dove puntare esattamente le vostre fiches
Ps: sito in inglese, ergo se parlate a malapena l'italiano siete costretti vostro malgrado a rimanere in Italia e sfruttare il sogno o google map per viaggiare ed emigrare
quello che affermi è vero pero se permetti se ho i soldi cerco sempre di andarmene in un paese con bassa criminalità, ambiente pulito penso che anche questi fattori incidano.
@rgildo, di solito quelli che hanno i soldi stanno bene a casa loro e non si trasferiscono altrove ma semplicemente viaggiano....quelli invece alla canna del gas che non sanno come arrivare alla fine del mese valutano più facilmente l'idea dell'espatrio e confrontare i costi dei vari Paesi diventa fondamentale per la scelta definitiva oltre a tenere in debito conto la gnocca preferita....
Cit: i solito quelli che hanno i soldi stanno bene a casa loro e non si trasferiscono altrove ma semplicemente viaggiano....quelli invece alla canna del gas che non sanno come arrivare alla fine del mese valutano più facilmente l'idea dell'espatrio.
Ci sono anche Professionisti e TOP Managers, che espatriano non perche' sono alla canna del gas, ma per un discorso professionale...hai mai sentito parlare della fuga dei cervelli dal nostro paese, gente che in itaglia guadagnava a malapena 1500 euro al mese ed' e' dovuta fuggire per avere un po' piu' di meritocrazia ? per vivere all'estero ci vogliono 2 palle quadrate, al cubo se vivi nei paesi asiatici tipo HK, Singapore, Cina, Giappone , Sudkorea, in questi posti qui se non hai le skills , neanche ti fanno passare la frontiera, too much demands da ste parti, pretondono in una maniera pazzesca che tu riesca a risolvergli un problema che non riescono a fare 50 di loro, altrimenti perche' dovrebbero assumere uno straniero e pagarlo 10 volte tanto , quando lo potrebbe fare un locale ???
Quelli che hanno i soldi espatriano perche' l'itaglia non ha piu' nulla da offrire, se non quei 4 musei e chiese messe li per la gioia dei nostalgici.... pure la gente non va piu' in ferie in itaglia, ma chi cazzo se lo caga il nostro paese oggi come oggi....
Purtroppo questa storia potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio visto che nemmeno i professionisti riescono a gestire costi simili nonostante stipendi alti...
@Zest riguardo gli asiatici, non mi sembrano tanto "smart", almeno quelli che arrivano in Europa a lavorare. Il discorso che hai fatto sugli skills è amplificato all'ennesima potenza qui a Londra. Invece Paesi come Singapore e HK hanno percentuali di occidentali altissime... ;)
@Zest, allora vedi che mi dai ragione....espatriano coloro che guadagnano poco in cerca di maggior fortuna altrove....qui non stiamo parlando di livello intellettuale ma bensì di livello economico e altresì nessuno ha messo in dubbio il fatto che una persona che decide di trasferirsi debba avere una dose di coraggio non indifferente anche perchè mettersi in gioco in questa maniera non è mai facile... coloro invece che guadagnano molto bene tendenzialmente non si spostano per andare altrove perchè il nostro Paese offre bellezze incomparabili e se hai tanti soldi li utilizzi per viaggi around the world ma poi torni sempre a casa (home sweet home) ....mi dispiace ma non sono d'accordo con la tua visione del nostro Paese, non ci sono solo qualche museo o chiesa da visitare, sarebbe opportuno che tu tornassi e ti facessi un bel viaggio dal Trentino alla Sicilia e poi ne riparliamo con calma....l'Italia è un Paese meraviglioso e se io sono ricco trascorro le estati in Sardegna (molto meglio dei Paesi caraibici) mentre d'inverno vado in montagna sulle Dolomiti (meglio di Svizzera e Austria) e potrei continuare...col caxxo che trovo un Paese ricco di bellezze come il nostro eccezion fatta per la patonza (che pur in misura minore presenta vette di notevole qualità estetica), patonza che però con tanti soldi trovo ovunque e viene da me semplicemente schioccando le dita della mano (il famoso indipay).
Ps: dimenticavo che io sono nazionalista e ci tengo alle mie tradizioni e al mio Paese (pur riscontrando la presenza di problemi seri causati da una classe dirigente mediocre che ha mal gestito l'immenso patrimonio che abbiamo) come succede in altri altri Stati europei dove tale fenomeno è ben radicato...peccato invece che solo gli italiani sono così poco attaccati alla loro terra e appena escono fuori di casa non fanno che sputare sul piatto dove hanno mangiato per tanto tempo, non un sport che a me piace praticare.
@Pawel, perdonami ma puoi dirmi chi è che guadagna bene in italia eccetto dentisti, medici, notai e politici?!?!? Al massimo i pochi che stanno bene sono quelli che ereditano qualcosa o hanno fatto soldi negli anni 80-90...
@lumi, guardandomi attorno non mi pare che quelli che stanno discretamente bene siano proprio 2 gatti, indubbiamente la situazione economica è peggiorata ma non siamo ai livelli del dopoguerra quando veramente la maggioranza stava male....e comunque basta fare le valigie e partire se si sta di merda e guardare il sito che ho proposto nel thread per avere delucidazioni sui costi da sostenere nei vari Paesi e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze....ciò che non mi sta affatto bene è che si debba dire che l'Italia sia un Paese del caxxo a 360 gradi, queste generalizzazioni mi danno fastidio e preferisco che uno che ragiona così se ne stia ben lontano dall'Italia
non so te quanto guadagni, ma io sono scappato via dall'Italia quando allora prendevo uno stipendio di 3 milioni delle vecchie lire, allora erano bei soldini.... ma vorrei ricordarti che uno stipendio medio in itaglia non supera i 1600/1700 euro al mese, con almeno 15 anni di lavoro di contributi. In itaglia si va via per guadagnare un botto di soldi, per far carriera, in itaglia rimane chi non ha le skills per fare il grande salto e si deve rabattare con quello che ha.
@pawel Cit: "di solito quelli che hanno i soldi stanno bene a casa loro e non si trasferiscono altrove ma semplicemente viaggiano....quelli invece alla canna del gas che non sanno come arrivare alla fine del mese valutano più facilmente l'idea dell'espatrio."
@Zest Cit: "Ci sono anche Professionisti e TOP Managers, che espatriano non perche' sono alla canna del gas, ma per un discorso professionale...hai mai sentito parlare della fuga dei cervelli dal nostro paese"
Tutto considerato @Zest credo che la percentuale grossa di chi emigra sia in gran parte per le ragioni che esprime @pawel poi, certo, c'e' anche una percentuale ma MINORITARIA di professionisti o semplici amanti del viaggio che emigrano per opportunita' e/o passione.
In una tua recensione passata -prendendoci come pochi- affermasti che la maggior parte ad esempio che decide di vivere in SE Asia rappresenta chi non ce l'ha fatta nel mondo occidentale. E sono d'accordissimo su quella tua affermazione. Certo troverai anche il luminare che lo ha fatto per coerenza e critica sociale, il lavoratore specializzato che solo altrove ha potuto realizzarsi, il viaggiatore impenitente e l'imprenditore che vede opportunita' dove altrove non esistono piu' magari, ma per gli altri che nel proprio paese hanno una condizione piu' che accettabile e' difficile trovare un movente logico forte di fare un passo spesso azzardato come spostarsi rispetto al fare il semplice turista.
Anche la fuga dei "cervelli" e' uno di quei classici termini "mediatici" divenuti molto in voga che indicano un fenomeno che piu' spesso diventa la causa che fanno propria SOLO quelli che cervelli non lo sono affatto manco in Italia: piu' spesso magari hanno semplicemente una laurea generica in qualche facolta' "x/salcazzo" pretendendo chissa' quali gratifiche professionali dalla societa' come fosse un atto "dovuto" completamente senza aver fatto un assessment a priori di che domanda ci fosse esattamente per quella professionalita'... Io ne conosco decine di questi soggetti facili alla lacrima del coccodrillo "io non sapevo, vado all'estero dove li si mi apprezzeranno!" e invece... Quando, infatti, poi di professionalita' REALI si parla e non della solita incompetenza delle decine di migliaia di scolaretti che ogni anno conseguono un pezzettino formale di carta con lo stesso entusiasmo con cui la gente ha per 30 anni (dopo l'ignobile '68) cercato il "6 politico"...
Personalmente parlando, per quel che riguarda non solo me ma la mia esperienza vicina di conoscenti personali, chi aveva dei numeri e' pagato nelle mid-4 figures quando non 5 figures ogni mese anche in Italia, ricercato prefessionalmente come una bella figa da noi instancabili cercatori d'oro... ;)
Molti degli altri "auto-considerantesi cervelli" stanno sgurando cessi a Londra, Berlino o NY e anche quando non sia proprio cosi' drammatica la fine -a parte qualche caso e spesso solo in ambiti ingegneristici- ben pochi vanno a raggiungere vette professionalmente di top-tier che ALTRIMENTI con le medesime capacita' non avrebbero raggiunto ANCHE in Italia. Poi ovviamente esistono, come ovunque, i corner case, le professioni che RICHIEDONO di viaggiare e altre casistiche minoritarie, che pero' mi pare tali rimangano.
Faccio pertanto molta fatica a vederla diversamente da @pawel in questo senso, almeno da un punto di vista statistico mi pare le percentuali gli diano ampiamente ragione.
@lumi "perdonami ma puoi dirmi chi è che guadagna bene in italia"
Te lo dico io chi guadagna bene: chi sa fare piu' e meglio degli altri.
Ah e' bene notare che questo valore deve essere attribuito DAGLI altri, non secondo la propria personalissima osservazione megalomane di se stessi, s'intende...
Ma nell'Italia mammona questo -OVVIO- concetto che siano gli ALTRI i giudici della propria capacita' -o il mercato quando si diventa piu' grandicelli- gia' dai tempi dei genitori che cercano di convincere i figli di una loro presunta "eccezionalita'" rispetto agli altri basata sul fatto puramente di esistere, non va mai data per scontata... ;)
motivi possono essere molteplici per un trasferimento all'estero, chi lo fa per i soldi, cho lo fa perche' a casa non si trova bene, chi lo fa per amore, per cambiare stile di vita, perche' si e' rotto il cazzo di vivere in un paese dove il nepotismo e la non meritocrazia la fanno da padroni, le cause possono essere diverse, ora se mi si dice che chi emigra e' solo perche' in Italia ha avuto una vita precaria (giusta affermazione per chi emigra in paesi ancora piu' poveri) lo posso accettare in maniera parziale, in quanto c'e' chi emigra per lavoro , dove il lavoro lo porta in giro sempre e comunque. Quanta gente inchiodata in itaglia e non puo' emigrare, perche' non ha le giuste conoscenze, perche' non ha le basi professionali per farlo ? tanti vorrebbero ma non possono, e lo leggiamo anche qui sul forum , dove tanti e tanti utenti se potessero scapperebbero domani nelle loro localita' prescelte.
I numeri che tu prendi che ovvio che la forbice sara' tanto larga in quanto il fenomeno della emigrazione non si puo' comparare con quelli che vivono in un paese altrimenti tutti i paesi del mondo sarebbero vuoti a discapito di quei 3 o 4 dove ci sarebbe una sovrapopolazione.
qua si parla di nazionalismo e tutte queste belle parole.... io mi considero cittadino del mondo e non vuol dire che dove sono nato debba anche morirci, fanculo l'itaglia... e quelli che ci vanno appresso !!
sto paese (in senso chi la governa, ha fatto piu' danni che altro...) il nostro paese sarebbe quello piu' perfetto se avesse il governo tedesco, barchetta e camello e tucc fora di ball, invece ci troviamo come l'etiopia, gente a fare la spesa finta sul serio , gente che si suicida tutti i giorni, gente senza uno straccio di lavoro, e stiamo ancora a parlare di bella itaglia e di bella gente....ma rob de matt.... in itaglia non guadagna piu' nessuno, altrimenti e' sono un tipo molto pratico nei numeri , apriamo un topic e i residenti che vivono in itaglia senza alterare i conti dicano quanto guadagnano di stipendio mensile. Non mi stupirei se un buon 90% non arrivasse nemmeno a 2000 euro netti al mese :-)
motivi possono essere molteplici per un trasferimento all'estero, chi lo fa per i soldi, cho lo fa perche' a casa non si trova bene, chi lo fa per amore, per cambiare stile di vita, perche' si e' rotto il cazzo di vivere in un paese dove il nepotismo e la non meritocrazia la fanno da padroni, le cause possono essere diverse, ora se mi si dice che chi emigra e' solo perche' in Italia ha avuto una vita precaria (giusta affermazione per chi emigra in paesi ancora piu' poveri) lo posso accettare in maniera parziale, in quanto c'e' chi emigra per lavoro , dove il lavoro lo porta in giro sempre e comunque. Quanta gente inchiodata in itaglia e non puo' emigrare, perche' non ha le giuste conoscenze, perche' non ha le basi professionali per farlo ? tanti vorrebbero ma non possono, e lo leggiamo anche qui sul forum , dove tanti e tanti utenti se potessero scapperebbero domani nelle loro localita' prescelte.
I numeri che tu prendi che ovvio che la forbice sara' tanto larga in quanto il fenomeno della emigrazione non si puo' comparare con quelli che vivono in un paese altrimenti tutti i paesi del mondo sarebbero vuoti a discapito di quei 3 o 4 dove ci sarebbe una sovrapopolazione.
qua si parla di nazionalismo e tutte queste belle parole.... io mi considero cittadicno del mondo e non vuol dire che dove sono nato debba anche morirci, fanculo l'itaglia... e quelli che ci vanno appresso !!
sto paese (in senso chi la governa, ha fatto piu' danni che altro...) il nostro paese sarebbe quello piu' perfetto se avesse il governo tedesco, barchetta e camello e tucc fora di ball, invece ci troviamo come l'etiopia, gente a fare la spesa finta sul serio , gente che si suicida tutti i giorni, gente senza uno straccio di lavoro, e stiamo ancora a parlare di bella itaglia e di bella gente....ma rob de matt.... in itaglia non guadagna piu' nessuno, altrimenti e' sono un tipo molto pratico nei numeri , apriamo un topic e i residenti che vivono in itaglia senza alterare i conti dicano quanto guadagnano di stipendio mensile. Non mi stupirei se un buon 90% non arrivasse nemmeno a 2000 euro netti al mese :-)
Sfondate entrambi porte aperte...ma ognuno di voi lo fa da un lato diverso.
Concordo sul fatto che in Italia la situazione attuale è allarmante, ma è altresì vero che nonostante se ne dica la famosa fuga dei cervelli è una strada percorribile solo da pochi. Sono richieste veramente delle skills fuori dal comune per competere in Paesi e contesti in cui viene concessa una possibilità di crescita professionale significativa.
La laurea, e qui concordo al 100% con @blockman, a meno che non sia ingegneristica (e io ci aggiungo con specializzazione in un determinato ramo...vedi petrolio per esempio) non aiuta ad espatriare con la possibilità concreta di stipendi alti e soddisfazione professionale.
Ho cercato in tutti i modi e con tutti gli stratagemmi possibili di aprirmi un varco per fare il resident in Qatar....con risultato nullo...troppa richiesta= troppa concorrenza. Un' azienda di HR in medio oriente riceve in media dai 2-300 curriculum al giorno di italiani che vogliono trovare lavoro in Paesi di quell'area...quando poi a questo si aggiungono dirigenti italiani dell'ENI piazzati in azienda dalle cordate politiche e che ora, sentendo puzza di tagli imminenti, si calano le braghe pur di emigrare... il gioco è bel che fatto...
Infine, siccome si parlava di cifre, vorrei portare un esempio pratico e reale per fare un confronto Italia / Middle East.
Stipendio mio lordo base in Italia (busta paga novembre 2013 senza trasferte) 5316 EUR lordi = 3079 netti ...che potrebbe essere considerato medio-alto per l'Italia. Questo dopo 13 anni di esperienza nella mia professione.
Stipendio base del mio migliore amico in Arabia Saudita = 11.400 USD/mese + benefit a parte (casa, car allowance, premi risultato, credit card aziendale) per un totale di circa 14.000 USD esentasse (perché laggiù semplicemente le tasse non esistono). Questo dopo 7 anni di esperienza all'estero nella stessa compagnia.
Si pero io in arabia saudita nn ci metterei piede da resident ,piuttosto vado in una piattaforma petrolifera off shore a fare il palombaro, detto questo valgono moolto ma moolto di piu 2000 euro al mese
presi a condurre un baretto in thai piuttosto che 2000 a lavorare in un ufficio a milano. Quindi per chi vuole aprire una piccola azienda consiglio vivamente di nn farlo in italia ,perche se va male chiudete e se va bene dovete dare al socio occulto vedi stato un bel 50% .altro che nazionalismo io penso che come persona ho il diritto ed il dovere di andare a vivere e fare affari nei paesi che mi trattano meglio anche fiscalmente!
@siamhousepattaya @zest Vabbe' su ci saranno ragioni che percentualmente si verificano con un'occorrenza superiore nelle scelte di TRASFERIRSI in un altro paese o facciamo una bella media ogni volta concludendo che "ognuno e' diverso" e "ognuno ha i suoi motivi" e "ognuno sa di se" per star dalla parte dei bottoni e non parlare mai di un accidente in maniera seria? :-))
Beh si puo' fare, eh ma e' FALSO, come quasi ogni discorso relativista quando non si parla di "sentimenti" e pochi altri ambiti... Va bene il relativismo quando si parla di commercio (pecunia non olet, dicono...) non quando si discute non e' che ogni cosa puo' finire in "oguno fa il che cazzo vuole" e abbiam trovato la nostra conlcusione condivisa...
@magic_mirror Mah, direi che stavolta sto proprio cercando di andare ad una conclusione un filo piu' fine del solito "ognuno fa quel che fa perche' siamo diversi ed e' cosi', e' colpa della classe politica, il governo ladro etc etc" che per me e' una forma di qualunquismo che ho fin troppe volte sentito da nativi, residenti, expat, trafficoni ed altri per cui la gggente, la gggente, la gggente sarebbe sempre la vittima non si capisce mai di quale nefasto destino o responsabilita'. Altrui, ovviamente...
@Zest "Quanta gente inchiodata in itaglia e non puo' emigrare, perche' non ha le giuste conoscenze, perche' non ha le basi professionali per farlo ? tanti vorrebbero ma non possono, e lo leggiamo anche qui sul forum , dove tanti e tanti utenti se potessero scapperebbero domani nelle loro localita' prescelte. "
Beh emigrare non e' mica un "diritto divino" anche se e' una visione molto populista che raccoglie il "malcontento" di pancia: e' alla stregua di un privilegio, a conti fatti e soprattutto l'andare DAVVERO a stare MEGLIO come conseguenza di una scelta cosi' radicale lo e', tutto sommato...
Tanto e' vero che i passaporti e i visti li fanno ancora, non siamo ancora arrivati alle deliranti derive di qualche libertario del "mondo unico"... E' come in tante altre cose della vita: se non hai i mezzi stai a casa tua, perche' emigrare E' un rischio e comporta dei rischi per chiunque non abbia una certa sicurezza derivante dalla propria ECCEZIONALITA' nel senso di "capacita' superiore" agli altri in loco. E' quello che succede nello studio, nel commercio, nel lavoro e nel capitalismo, sempre.
Tuttavia anche quando stai molto bene come diceva @pawel non trovi poi sti gran motivi per andartene DA casa tua, se stai gia' bene li... Lo fa qualcuno, certo, ma e' una minor parte, non e' un problema statistico questo ha motivazioni di pura logica... Per cui il ragionamento non si puo' limitare a "ognuno fa come CI pare"... Il resto lo ripeto sono corner-case che ho gia' indicato nel post precedente.
La maggior parte della gente va via PER FARE PIU' SOLDI ed e' SEMPRE stato cosi': e' sempre stato il movente per trasferirsi altrove in qualunque epoca storica al netto di lavoratori specializzati, imprenditori che vedono un'opportunita' che magari altrove non c'e', mantenuti e beneficiari di rendite assortiti piu' visionari vari...
L'essere semplicemente critici verso un luogo non da privilegi o vantaggi particolari (a parte attirarsi simpatie nei confronti degli amanti del mal comune mezzo gaudio..) per star bene dopo aver scelto di trasferirsi altrove... Bisogna proprio avere qualcosa in piu' tra le robe che ho scritto nel paragrafo precedente per andare a stare MEGLIO, almeno porre le condizioni affinche' si possa giocare la partita... E la maggior parte della gente lo sa benissimo, tanto e' vero che sta a casina a lamentarsi o preferisce andare a fare qualche lavoro entry-level, ma all'estero, vuoi mettere li mica c'e' il nepotismo... E pensa anche li che non c'e' la maggior parte degli emigranti senza le caratteristiche che ho gia' citato finisce a fare lavori di merda, pensa un po'... :D
Delle eccezioni, per lo piu' strettamente legate al mondo tecnico/logico e/o imprenditoriale, ho gia' scritto e non mi ripeto. Gli altri o stanno a casa lamentandosi (benissimo consci dei rischi che avrebbe andare a confrontarsi DAVVERO in un mondo globale) o vanno via a fare vite del cazzo in una gran parte dei casi e nossignore non e' un problema (solo) della politica (va ricordato che mettersi in politica per cambiare non e' vietato in una democrazia e non in Yemen, peraltro...) e' proprio piu' spesso un problema personalissimo di incapacita', di gente che e' stata a grattarsi il culo invece che imparare cose nuove, etc etc etc. E' impopolare, mi rendo conto, ma e' la VERITA'.
Una critica un filo meno generalista od ossessivamente di rimando storico potrebbe fare pensare che le maggiori opportunita' di un mondo "piu' globale" unite ad un'inedita capacita' di spesa anche della piccola borghesia piu' tanti lazzi e mazzi non proprio di necessita' primarie permetta ad una percentuale maggiore di persone di provare a trasferirsi per sfizio, ma rimane che la maggior parte della gente che si trasferisce fara' la fine descritta nel precedente paragrafino. E chi non lo fa non e' che poveretto e' SOLO vittima di un sistema, e' proprio che piu' o meno consciamente sa che quando si allarga il campo da gioco c'e' caso che se nel tuo paesello fai il titolare, dopo ti tocchi andare in panchina. O in tribuna.
Come diceva qualcuno: se in Italia arrivasse DAVVERO la meritocrazia, il numero di disoccupati tra tutta la gente che in un mercato globale e' INIMPIEGABILE aumenterebbe a dismisura, altroche'... ;)
Poi esistono le vittime REALI, della crisi, della miopia politica, dell'incapacita' di fare R&D, ma sono tutte particolarita', casi statisticamente MINORI di un ragionamento piu' ampio in cui chi sta bene, rimane eccome, percentualmente parlando. Tanto piu' che -se volessimo proprio essere tediosi- all'aumentare del nepotismo feudale di una societa', aumentano i vantaggi per chi sta GIA' bene.
E gli altri, quelli che si trasferiscono senza sapere di avere davvero qualcosa in piu' per arrivare almeno di che "aprire" la partita in un paese estero, spesso non sono visionari, ma semplicemente incoscienti. Per quanto impopolare, che sia... ;)
2000 euro al mese? Ci arrivano in pochi, soprattutto fra i giovani. Realisticamente lo stipendio medio in Italia è sui 1.200/1.300.
Poi è inutile fare la gara a chi ce l'ha più lungo. Il discorso che il successo dipende solo da sè stessi è una balla. Leggendo alcuni commenti sembrerebbe che chi non è un super skilled debba finire a pulire i cessi. La via di mezzo non esiste? Essere bravi è fondamentale, ma occorre riconoscere che è necessario contestualizzare: ci sono periodi più o meno floridi.30 anni fa chi voleva fare l'avvocato ce la faceva cmq, naturalmente
poi quello bravo faceva I miliardi e quello mediocre no. Oggi invece c'è meno lavoro e me possibilità sono minori in molti settori. Quindi ritengo che occorre anche sapersi accontentare. Non è per forza detto che chi resta in Italia, anche con uno stipendio non alto, sia un fallito. Ovvio però che lavorare in un bar in Polynesia non è come fare il pendolare Milano - cinisello :-D
@stop&stare "Leggendo alcuni commenti sembrerebbe che chi non è un super skilled debba finire a pulire i cessi. La via di mezzo non esiste?"
La risposta te la sei data da solo: la via di mezzo prende 1200/1300 euro al mese. a 2000 ci arrivano in pochi. E hai ragione... :)
Lo ripeto chi non e' in quella categoria li anche in Italia, ma sa fare cose che SERVONO LA MERCATO e le sa fare bene anche in Italia sai guadagna nelle 6 cifre in un anno... Io ne conosco tanti se vogliamo cominciare a fare il giochino del "io conosco tanti che hanno chiuso bottega" assolutizzando la propria esperienza personale a Verbo.... Discorso sui salari che confermi maggiormente la tesi di @pawel sul fatto che chi sta bene -in genere- non si sposti su cui sono d'accordissimo pure io non si potrebbe fare...
Basta andare sull'isola che non c'e' e non dove esiste il libero mercato per trovare una parificazione del potere d'acquisto a prescindere da quello che si sa fare...
Oh non lamentatevi poi se non trovate piu' zoccole nel mondo "povero" pero', perche' invece di trasferirsi nelle citta' a fare le busone dove i ricchi GT pascolano, stanno benissimo col potere d'acquisto che garantisce loro fare le contadine nelle risaie, in fondo e' giusto dare da star bene indipendentemente da quello che si sa fare, no? ;)
@blockman anche dove lavoro io I senior manager guadagnano quelle cifre ma è una nicchia di mercato e hanno vita sociale zero o quasi.. È anche impegnativo rivendersi nel mercato del lavoro attuale. Non è da tutti. Ripeto: secondo me bisogna acconentarsi,Italia o estero, dove si riesce a sentirsi realizzati e magari scopare bene :D.
Si anche io penso che chi sta bene qua sia meno motivato a trasferirsi!!
Sicuramente ho portato l'esempio di un caso limite. L'Arabia non è sicuramente il top per fare il resident (il GT poi avrebbe seri problemi di adattamento).
Sicuramente meglio il vicino Bahrain, molto più a misura di "occidentale" e molto più tollerante su diversi fronti.
Il tuo esempio non fa una piega, per questo io non critico chi decide di portare le proprie attività all'estero dopo una scelta ponderata, come nemmeno me la sento di accanirmi contro chi, amando l'Italia, preferisce accontentarsi e viverci (ma questo dipende molto dall'ambizione personale e dall'attitudine al cambiamento ...che non è una peculiarità di molti connazionali).
L'unica cosa che mi irrita è il sentire le lamentele di chi crede che tutto gli sia dovuto senza muovere il culo solo perché ha preso una laurea generica (e non si sognerebbe mai di tentare la strada "estero") pretendendo mansioni di responsabilità e stipendi alti...questo mi fa veramente imbufalire!!!
@stop&stare "È anche impegnativo rivendersi nel mercato del lavoro attuale. Non è da tutti."
Continuo a dire che hai ragione e sono d'accordo con te. Infatti -parimenti- trasferirsi NON e' per tutti. Ne' c'e' qualche misteriosa legge naturale per cui dovrebbe esserlo o diventarlo se il grado di "lamentela popolare" diventa talmente forte da cominciare ad essere "udibile"... L'Italia non e' lo Yemen o l'Oman e non e' un discorso di nazionalismo: se uno ha numeri fara' carriera pure li, sara' ricercato dalle aziende (cose di cui parlo non perche' un cugggino l'ha detto a un fratello di un parente lontano che e' arrivato ai miei timpani...) e, a conti fatti, trasferirsi soprattutto una certa garanzia di andare a stare MEGLIO e' qualcosa piu' simile come concetto ad un privilegio che altro... Privilegio che ha chi SA che sa fare qualcosa che SERVE al mercato e lo sa fare MEGLIO della maggior parte degli altri.
Gli altri difficilmente si muovono, per una ragione o un'altra gia' analizzate e chi lo fa, ma SA (o l'impara dolorosamente sul campo in loco..) che tutta sta professionalita' da spendere non ce l'ha anche se ha fatto contento/a mamma' con la laurea in scienze del prepuzio con master in gonadi bovine che credeva essere cosi' speciale va a tirare la carretta, ma all'estero, Buoi (no typo) mettere? :D
Ma non e' che sia ingiusto, e' normalissimo che sia cosi' al netto di quei pochi che ci hanno rimesso davvero dal nepotismo, le raccomandazioni etc etc etc.
@stop&stare lavorare in un bar in polinesia non sarebbe un idea malvagia :)
@blockman emigrare non e' un dirtitto divino, e' vero, pero' non e' nemmeno cosi' difficile come molte persone credono.
La verita' e che molti giovani italiani, non tutti, stanno "bene" a casa di mamma e non hanno nessuna intenzione di andare via e magari dover cucinare, lavare stirare...
Io personalmente vivo ad Hong Kong, mi sono trasferito qui poco piu di tre anni fa e ti assicuro chr le possibilita' che ci sono qui, l'italia se le sogna, se sei bravo vai avanti e guadagni veramente bene.
Esempio pratico di italiano mammone: Mio Cugggino vive in basilicata lavora per 600 euro al mese vive a casa e non ha spese (sigarette a parte) non ha skills particolari e si lamenta costantemente della sua condizione economica.
Gli ho trovato lavoro in un bar a Londra, dove conosco i manager, lo stipendio sarebbe di 1200£ al mese per 50 ore settimanali + mance. (ti assicuro che arrivi tranquillamente a 2000).
Ovviamente la risposta e' stata: "50 ore a settimana?? No e come vivi? Poi e' cosi lontano... eccome fai..."
Io ho 30 anni, sono nato e cresciuto vicino milano, e la maggior parte dei miei amici di infanzia vive ancora a casa di mamma, non lavora (perche non trovano dicono) e non ha nessuna intenzione di muovere i popo'...
@Zest. cit "in itaglia rimane chi non ha le skills per fare il grande salto e si deve rabattare con quello che ha", scusa ma non si possono leggere certe affermazioni e non è purtroppo la prima volta che le fai...sembra quasi che tu voglia mandarci un messaggino subliminale per cui rimane in Italia chi è fondamentalmente un idiota mentre invece quelli in gamba, i migliori sono tutti all'estero...suvvia non scherziamo.
Poi sembra quasi che guadagnare circa 2000 euro netti al mese voglia dire essere dei poveracci senza futuro, ti ricordo che con quella cifra non a Milano o Roma ma nelle cittadine di provincia vivi bene e non hai difficoltà a mandare avanti la carretta....abbiamo capito che ti porterai a casa "un botto di soldi" ma alla fine sei diventato un apolide girovando per il mondo, io pur guadagnando di meno non farei cambio e soprattutto in certi Paesi antidemocratici come la Cina non ci metterei proprio piede, ma questo è Pawel che è diverso da Zest...molto spesso è la disperazione di non trovare un lavoro o di essere dei precari quindi con difficoltà serie ad arrivare a fine mese a spingere la persona ad espatriare, in altri casi decisamente minoritari ci si sposta perchè si è trovato all'estero la donna della vita e molto raramente lo fa chi ha tanti soldi, lo ripeto MOLTO RARAMENTE perchè non ha alcun bisogno di spostarsi.
Tra l'altro come sottolineato da @blockman e mi pare lo stesso @magic_mirror la laurea in scienza della minchia a 30 anni non dà diritto ad avere un posto di lavoro ben retribuito...si sta purtroppo diffondendo a macchia d'olio l'idea balzana che basta essere laureati e si aprono le porte di qualsiasi azienda...non funziona così e se tu sei veramente bravo vieni ricercato anche nel nostro Paese, se invece sei mediocre devi accontentarti e non puoi prentendere la luna :-D
@blockman si concordo. Emigrare e trasferirsi sono 2 cose completamente diverse.
Personalmente parlando io sono laureato in economia da un paio di anni e per fortuna lavoro ma ho notato che se volessi cambiare un attimo settore (sempre nel comparto economico) sarebbe quasi impossibile. I profili sono iper specializzati. Forse con un master si.
Forse ha fatto bene il mio amico che è andato a Bratislava in una multinazionale a 900 euro al mese ma si scopa una gran bionda :D
@ketna "ti assicuro chr le possibilita' che ci sono qui, l'italia se le sogna, se sei bravo vai avanti e guadagni veramente bene"
Per natura e un po' per indole tendo sempre a dubitare delle espressioni tipo "ti assicuro", "fidati", ma fortunatamente Hong Kong come Londra alla stregua di molti altri luoghi, visto che ho avuto una vita molto piu' itinerante della media anche da infante e che e' molto oltre l'ambito di cui mi interesssa parlare qui, le conosco bene e ho avuto modo di osservare le differenze geo-regionali anche ben prima che fossi in "eta' da lavoro" per cui quello che dici e' vero per certi ambiti e falso per certi altri...
E' chiaro che esistano SPECIFICITA' in ogni luogo: e' piu' facile trovare una cultura da start-up tecnologica a Mountain View rispetto a Foggia, e' piu' semplice aprire una attivita' di porno nella San Fernando Valley che a Cervia, e' piu' realistico tentare la strada dell'industria chimica a Basilea che non in un'oasi protetta di Roma e vabbe' questo ai fini di QUESTO ragionamento ha ben poca attinenza...
"La verita' e che molti giovani italiani, non tutti, stanno "bene" a casa di mamma e non hanno nessuna intenzione di andare via e magari dover cucinare, lavare stirare..."
E' esattamente il mio punto. Chi sta discretamente, sta.
"Gli ho trovato lavoro in un bar a Londra, dove conosco i manager, lo stipendio sarebbe di 1200£ al mese per 50 ore settimanali + mance. (ti assicuro che arrivi tranquillamente a 2000). Ovviamente la risposta e' stata: "50 ore a settimana?? No e come vivi? Poi e' cosi lontano... eccome fai..."
E' esattamente il mio punto anche qui. Lavorare un tot per fare un lavoro di merda entry level, ma all'estero perche' poco avra' saputo fare in Italia e poco sapra' fare altrove... 50 ore... Nell'economia del discorso -da un punto di vista prettamente logico- non e' nemmeno detto che sia stato irragionevole a NON accettare, a conti fatti...
Rivediamo il concetto etimologico di professionalita' un filo: "guadagnare di piu' facendo le stesse ore". Sui lavori "casual" e l'erosione dei diritti dei lavoratori nel regno unito per permettere alla gente che non sa fare un cazzo di spaccarasi la schiena per vivere in 8 stranieri in un appartamente in zona 3 se vuoi ne parliamo, ma senza dubbio in un'altra sede.
In Germania per limitare questa ignominia hanno creato i mini-job apposta e vedrai che nemmeno tanto piano i "lavoratori della speranza" li lasciano a casa propria a favorire -in questo senso si- il potere di acquisto degli ALTRI, quelli che SANNO fare e per cui magari trasferirsi sara' un'opzione quasi piena di garanzie.
Ma il mondo sassone, si sa che ama dirsele e cantarsele... Oh e anche le ex colonie, s'intende... ;)
"la laurea in scienza della minchia a 30 anni non dà diritto ad avere un posto di lavoro ben retribuito"
quoto tutto!
Questa è una verità assoluta molto difficile da inculcare nelle menti delle nuove leve italiche.
Il traguardo dei 2000 euro al mese non è cosa impossibile in tempi ragionevoli per un giovane che abbia voglia di imparare...si avete capito bene....IMPARARE...perché il neo laureato che entra in azienda, per quanto i propri studi siano attinenti a quello che dovrà fare, non sa un beneamato cazzo! Umiltà ragazzi....UMILTA' .....e spirito di sacrificio! Il mondo del lavoro è questo...in Italia come dappertutto! Se un'azienda cerca un giovane, di questi tempi, è perché ne ha bisogno...quindi perché mi incazzo???
Perché se ti vedono che fai pause caffè da mezz'ora quando sai che il lavoro è da consegnare per domani e a fine orario, anche se non hai finito non ti fermi un'oretta
perché hai il calcetto con gli amici... tanto c'è il vecchio che sta fino a tardi a controllare le minchiate che fai e a finirti il lavoro...poi non ti stupire quando, a scadenza di contratto (perché ormai l'assunzione immediata a tempo indeterminato è un puro miraggio), l'azienda ti lascia a casa e si cerca un altro...
Invece no...una lamentela dietro l'altra...per quel che mi danno faccio perfino troppo... cosa mi sbatto a fare che tanto a fine contratto ho già capito che non me lo rinnovano...
Finchè la fucina di nuovi talenti produrrà tali menti superiori...che sanno sempre una pagina più del libro...la vedo dura signori....mooooolto dura.
Dimenticavo poi di dire che la parola "meritocrazia" viene usata in Italia da chi in realtà è spesso poco "meritevole" di attenzione, il quale dopo aver bivaccato per una decina di anni all'università della minchia nella facoltà della cippa poi ingenuamente non si spiega perchè il suo curriculum non venga preso in considerazione da nessuno e allora la scusa che tanto va avanti chi è raccomandato può risultare una giustificazione più che normale ;)
Argomento molto interessante. Riporto le mie esperienze, non necessariamente indicative di un trend generale.
Mi considero un privilegiato perché lavoro con l'estero, viaggiando molto, e ho soddisfazione. Ma per fare cio' ho dovuto capire in fretta che il mio mercato non era piu' in Italia. I miei concorrenti che non l'hanno fatto hanno chiuso o vivacchiano.
I miei amici che si laurearono in Economia con me (una ventina di anni fa) hanno fatto quasi tutti una buona carriera e guadagnano bene, e appartenevano a famiglie normalissime se non umili. Ma praticamente tutti hanno passato una buona parte di questi vent'anni all'estero: Londra, Svizzera, Francia, Giappone, Australia.
Poi ho un cugino impiegato in Italia, anni fa il settore ando' in crisi e lo misero in cassa integrazione. Trovo' un altro posto in una ditta che prometteva bene, ma lo rifiuto' perché troppo lontano da casa, pur essendo comunque a Milano. Non ha fatto carriera.
AHAH Hai pienamente ragione :) La maggior parte delle volte i "ti assicuro" e "fidati" sono da prendere con le pinze.
Pero' parlando di Hong Kong nello specifico, tu che hai girato tanto, saprai che haun economia florida, tasse al 17,5% (totale), burocrazia quasi nulla e una marea di persone con grossi capitali da investire.
Questi fattori la rendono un oasi felice per l'imprenditoria, ovviamente ci vuole talento per stare bene, ma al contrario del nostro "bel paese" non hai bisogno della raccomandazione di Picone per andare avanti, ma puoi contare sulle tue qualita' e suoi tuoi meriti.
"E' esattamente il mio punto. Chi sta discretamente, sta."
Secondo me molti sono piu rassegnati che appagati...
"guadagnare di piu' facendo le stesse ore"
Purtroppo al mondo nessuno ti regala nulla se vuoi fare carriera devi lavorare, ho tanti amici nel settore finanziario che, si, guadagnano discretamente bene, ma fanno orari assurdi e si sparano anche 17 ore al giorno.
Io andai a Londra quando avevo 23 anni, l'idea era stare li 6 mesi, parlavo inglese a livello scolastico, un bel modo di dire poco e un caxxo.
Trovai lavoro in un bar, alla fine vodka e' vodka e tequila e' tequila, sono arrivato a farmi anche 108 ore in una settimana, dopo 6 mesi ero supervisor e dopo 1 anno manager.
Ho vissuto 6 mesi negli appartamenti di cui parli tu solo che al posto di 8 eravamo 11.. mi sono divertito un macello.
Nel frattempo ho conseguito un master, ma ho continuato come manager in un grosso locale in zona piccadilly, prendevo bene e mi divertivo.
Non vivevo piu nell'appartamento (o accampamento) sovraffollato, ma avevo uno studio flat in baker street.
Tutto questo in meno di 4 anni, non sarebbe mai potuto succedere se avessi cercato di gudagnare di piu facendo le stesse ore..
Poi l'occasione e' arrivata di trasferirmi ad Hong Kong e TI ASSICURO, che ne e' valsa davvero la pena. Le opportunita' qui ci sono, ovviamente dei essere un po sveglio e devi avere una buona dose di Faccia Tosta.
Se fossi stato a casa da mamma non credo che mi si sarebbero presentate le stesse opportunita' o che avrei vissuto le stesse esperienze.
Scusate non e' che mi posso mettere a discutere sul perche' uno ha fatto tale scelta a trasferirsi in un altro paese, sono scelte e condizioni talmente soggettive che ognuno di noi aveva la sua personale motivazione, state bene in itaglia, benissimo buon per voi, non vi preoccupate chje nessuno vi sta rovinando il sogno di questo bel paese e del futuro florido che tutti si aspettano da un giorno all'altro.... :-D
@blockman ho scritto cose generiche perchè le mie motivazioni sul trasferimento all estero sono abbastanza particolari e non riconducibili alle motivazioni citate nei precedenti interventi,e in generale quelli che vedo qui hanno tutte storie che prescindono dagli aspetti economici poichè la thailandia non è posto dove si viene a guadagnare ma semmai a spendere
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Pawel
08/01/2014 | 23:32
Gold
Qualcuno di voi è interessato a lasciare definitivamente l'Italia ma è indeciso sul Paese dove espatriare?
Nessun problema ragazzi, ora grazie al sito www.xpatulator.com tutto sarà più facile.... potete finalmente comparare il costo della vita in centinaia di Paesi e città diverse del mondo e avrete finalmente le informazioni necessarie per partire.....tanto per quanto riguarda la gnocca avete già le idee chiare....chi ama le asiatiche, chi invece le mulatte e sudamericane, chi le africane, chi ancora le scandinave e le ragazze dell'est, ora attraverso xpatulator.com saprete dove puntare esattamente le vostre fiches
Ps: sito in inglese, ergo se parlate a malapena l'italiano siete costretti vostro malgrado a rimanere in Italia e sfruttare il sogno o google map per viaggiare ed emigrare
INCONTRA DONNE VOGLIOSEpistolero
08/01/2014 | 23:38
Gold
Anche http://www.justlanded.com/ può essere di qualche utilità a chi dovesse farci un pensierino.
TROVA HOSTESS PER CENErgildo
09/01/2014 | 00:28
Newbie
con i soldi si sta bene ovunque altri fattori poi passano in secondo piano.... :-h
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàViaggiatore12663
09/01/2014 | 01:00
Newbie
@rgildo
quello che affermi è vero pero se permetti se ho i soldi cerco sempre di andarmene in un paese con bassa criminalità, ambiente pulito penso che anche questi fattori incidano.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEPawel
09/01/2014 | 01:00
Gold
@rgildo, di solito quelli che hanno i soldi stanno bene a casa loro e non si trasferiscono altrove ma semplicemente viaggiano....quelli invece alla canna del gas che non sanno come arrivare alla fine del mese valutano più facilmente l'idea dell'espatrio e confrontare i costi dei vari Paesi diventa fondamentale per la scelta definitiva oltre a tenere in debito conto la gnocca preferita....
:-h
TROVA HOSTESS PER CENEFrank22
09/01/2014 | 01:40
Newbie
Ottimo @Pawel
I love you with all my dick ... I would say "heart", my dick is bigger
Viaggiatore3004
09/01/2014 | 02:14
Gold
@pawel
Cit: i solito quelli che hanno i soldi stanno bene a casa loro e non si trasferiscono altrove ma semplicemente viaggiano....quelli invece alla canna del gas che non sanno come arrivare alla fine del mese valutano più facilmente l'idea dell'espatrio.
Ci sono anche Professionisti e TOP Managers, che espatriano non perche' sono alla canna del gas, ma per un discorso professionale...hai mai sentito parlare della fuga dei cervelli dal nostro paese, gente che in itaglia guadagnava a malapena 1500 euro al mese ed' e' dovuta fuggire per avere un po' piu' di meritocrazia ? per vivere all'estero ci vogliono 2 palle quadrate, al cubo se vivi nei paesi asiatici tipo HK, Singapore, Cina, Giappone , Sudkorea, in questi posti qui se non hai le skills , neanche ti fanno passare la frontiera, too much demands da ste parti, pretondono in una maniera pazzesca che tu riesca a risolvergli un problema che non riescono a fare 50 di loro, altrimenti perche' dovrebbero assumere uno straniero e pagarlo 10 volte tanto , quando lo potrebbe fare un locale ???
Quelli che hanno i soldi espatriano perche' l'itaglia non ha piu' nulla da offrire, se non quei 4 musei e chiese messe li per la gioia dei nostalgici.... pure la gente non va piu' in ferie in itaglia, ma chi cazzo se lo caga il nostro paese oggi come oggi....
lumi
09/01/2014 | 02:39
Silver
Purtroppo sui costi la mia città continua a regalare record negativi, voglio proprio vedere a quanto arriveranno gli affitti...
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2014/01/07/Londra-senza-rivali-piu-costosa-mondo_9861138.html
Purtroppo questa storia potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio visto che nemmeno i professionisti riescono a gestire costi simili nonostante stipendi alti...
@Zest riguardo gli asiatici, non mi sembrano tanto "smart", almeno quelli che arrivano in Europa a lavorare. Il discorso che hai fatto sugli skills è amplificato all'ennesima potenza qui a Londra. Invece Paesi come Singapore e HK hanno percentuali di occidentali altissime... ;)
TROVA HOSTESS PER CENEPawel
09/01/2014 | 02:43
Gold
@Zest, allora vedi che mi dai ragione....espatriano coloro che guadagnano poco in cerca di maggior fortuna altrove....qui non stiamo parlando di livello intellettuale ma bensì di livello economico e altresì nessuno ha messo in dubbio il fatto che una persona che decide di trasferirsi debba avere una dose di coraggio non indifferente anche perchè mettersi in gioco in questa maniera non è mai facile... coloro invece che guadagnano molto bene tendenzialmente non si spostano per andare altrove perchè il nostro Paese offre bellezze incomparabili e se hai tanti soldi li utilizzi per viaggi around the world ma poi torni sempre a casa (home sweet home) ....mi dispiace ma non sono d'accordo con la tua visione del nostro Paese, non ci sono solo qualche museo o chiesa da visitare, sarebbe opportuno che tu tornassi e ti facessi un bel viaggio dal Trentino alla Sicilia e poi ne riparliamo con calma....l'Italia è un Paese meraviglioso e se io sono ricco trascorro le estati in Sardegna (molto meglio dei Paesi caraibici) mentre d'inverno vado in montagna sulle Dolomiti (meglio di Svizzera e Austria) e potrei continuare...col caxxo che trovo un Paese ricco di bellezze come il nostro eccezion fatta per la patonza (che pur in misura minore presenta vette di notevole qualità estetica), patonza che però con tanti soldi trovo ovunque e viene da me semplicemente schioccando le dita della mano (il famoso indipay).
Ps: dimenticavo che io sono nazionalista e ci tengo alle mie tradizioni e al mio Paese (pur riscontrando la presenza di problemi seri causati da una classe dirigente mediocre che ha mal gestito l'immenso patrimonio che abbiamo) come succede in altri altri Stati europei dove tale fenomeno è ben radicato...peccato invece che solo gli italiani sono così poco attaccati alla loro terra e appena escono fuori di casa non fanno che sputare sul piatto dove hanno mangiato per tanto tempo, non un sport che a me piace praticare.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàlumi
09/01/2014 | 02:47
Silver
@Pawel, perdonami ma puoi dirmi chi è che guadagna bene in italia eccetto dentisti, medici, notai e politici?!?!? Al massimo i pochi che stanno bene sono quelli che ereditano qualcosa o hanno fatto soldi negli anni 80-90...
Andare via è soltanto un atto di buon senso...
INCONTRA DONNE VOGLIOSEPawel
09/01/2014 | 03:06
Gold
@lumi, guardandomi attorno non mi pare che quelli che stanno discretamente bene siano proprio 2 gatti, indubbiamente la situazione economica è peggiorata ma non siamo ai livelli del dopoguerra quando veramente la maggioranza stava male....e comunque basta fare le valigie e partire se si sta di merda e guardare il sito che ho proposto nel thread per avere delucidazioni sui costi da sostenere nei vari Paesi e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze....ciò che non mi sta affatto bene è che si debba dire che l'Italia sia un Paese del caxxo a 360 gradi, queste generalizzazioni mi danno fastidio e preferisco che uno che ragiona così se ne stia ben lontano dall'Italia
TROVA HOSTESS PER CENEViaggiatore3004
09/01/2014 | 04:17
Gold
@Pawel,
non so te quanto guadagni, ma io sono scappato via dall'Italia quando allora prendevo uno stipendio di 3 milioni delle vecchie lire, allora erano bei soldini.... ma vorrei ricordarti che uno stipendio medio in itaglia non supera i 1600/1700 euro al mese, con almeno 15 anni di lavoro di contributi. In itaglia si va via per guadagnare un botto di soldi, per far carriera, in itaglia rimane chi non ha le skills per fare il grande salto e si deve rabattare con quello che ha.
blockman
09/01/2014 | 08:13
Newbie
@pawel Cit: "di solito quelli che hanno i soldi stanno bene a casa loro e non si trasferiscono altrove ma semplicemente viaggiano....quelli invece alla canna del gas che non sanno come arrivare alla fine del mese valutano più facilmente l'idea dell'espatrio."
@Zest Cit: "Ci sono anche Professionisti e TOP Managers, che espatriano non perche' sono alla canna del gas, ma per un discorso professionale...hai mai sentito parlare della fuga dei cervelli dal nostro paese"
Tutto considerato @Zest credo che la percentuale grossa di chi emigra sia in gran parte per le ragioni che esprime @pawel poi, certo, c'e' anche una percentuale ma MINORITARIA di professionisti o semplici amanti del viaggio che emigrano per opportunita' e/o passione.
In una tua recensione passata -prendendoci come pochi- affermasti che la maggior parte ad esempio che decide di vivere in SE Asia rappresenta chi non ce l'ha fatta nel mondo occidentale. E sono d'accordissimo su quella tua affermazione. Certo troverai anche il luminare che lo ha fatto per coerenza e critica sociale, il lavoratore specializzato che solo altrove ha potuto realizzarsi, il viaggiatore impenitente e l'imprenditore che vede opportunita' dove altrove non esistono piu' magari, ma per gli altri che nel proprio paese hanno una condizione piu' che accettabile e' difficile trovare un movente logico forte di fare un passo spesso azzardato come spostarsi rispetto al fare il semplice turista.
Anche la fuga dei "cervelli" e' uno di quei classici termini "mediatici" divenuti molto in voga che indicano un fenomeno che piu' spesso diventa la causa che fanno propria SOLO quelli che cervelli non lo sono affatto manco in Italia: piu' spesso magari hanno semplicemente una laurea generica in qualche facolta' "x/salcazzo" pretendendo chissa' quali gratifiche professionali dalla societa' come fosse un atto "dovuto" completamente senza aver fatto un assessment a priori di che domanda ci fosse esattamente per quella professionalita'... Io ne conosco decine di questi soggetti facili alla lacrima del coccodrillo "io non sapevo, vado all'estero dove li si mi apprezzeranno!" e invece... Quando, infatti, poi di professionalita' REALI si parla e non della solita incompetenza delle decine di migliaia di scolaretti che ogni anno conseguono un pezzettino formale di carta con lo stesso entusiasmo con cui la gente ha per 30 anni (dopo l'ignobile '68) cercato il "6 politico"...
Personalmente parlando, per quel che riguarda non solo me ma la mia esperienza vicina di conoscenti personali, chi aveva dei numeri e' pagato nelle mid-4 figures quando non 5 figures ogni mese anche in Italia, ricercato prefessionalmente come una bella figa da noi instancabili cercatori d'oro... ;)
Molti degli altri "auto-considerantesi cervelli" stanno sgurando cessi a Londra, Berlino o NY e anche quando non sia proprio cosi' drammatica la fine -a parte qualche caso e spesso solo in ambiti ingegneristici- ben pochi vanno a raggiungere vette professionalmente di top-tier che ALTRIMENTI con le medesime capacita' non avrebbero raggiunto ANCHE in Italia. Poi ovviamente esistono, come ovunque, i corner case, le professioni che RICHIEDONO di viaggiare e altre casistiche minoritarie, che pero' mi pare tali rimangano.
Faccio pertanto molta fatica a vederla diversamente da @pawel in questo senso, almeno da un punto di vista statistico mi pare le percentuali gli diano ampiamente ragione.
@lumi "perdonami ma puoi dirmi chi è che guadagna bene in italia"
Te lo dico io chi guadagna bene: chi sa fare piu' e meglio degli altri.
Ah e' bene notare che questo valore deve essere attribuito DAGLI altri, non secondo la propria personalissima osservazione megalomane di se stessi, s'intende...
Ma nell'Italia mammona questo -OVVIO- concetto che siano gli ALTRI i giudici della propria capacita' -o il mercato quando si diventa piu' grandicelli- gia' dai tempi dei genitori che cercano di convincere i figli di una loro presunta "eccezionalita'" rispetto agli altri basata sul fatto puramente di esistere, non va mai data per scontata... ;)
-- you were born an original, don't die a copy
siamhousepattaya
09/01/2014 | 08:44
Gold
le motivazioni per cambiare nazione sono molteplici e soggettive.
il discorso lavorativo incide ma non credo in modo così decisivo.
http://www.monellipattaya.com/
Viaggiatore3004
09/01/2014 | 08:45
Gold
@blockman
motivi possono essere molteplici per un trasferimento all'estero, chi lo fa per i soldi, cho lo fa perche' a casa non si trova bene, chi lo fa per amore, per cambiare stile di vita, perche' si e' rotto il cazzo di vivere in un paese dove il nepotismo e la non meritocrazia la fanno da padroni, le cause possono essere diverse, ora se mi si dice che chi emigra e' solo perche' in Italia ha avuto una vita precaria (giusta affermazione per chi emigra in paesi ancora piu' poveri) lo posso accettare in maniera parziale, in quanto c'e' chi emigra per lavoro , dove il lavoro lo porta in giro sempre e comunque. Quanta gente inchiodata in itaglia e non puo' emigrare, perche' non ha le giuste conoscenze, perche' non ha le basi professionali per farlo ? tanti vorrebbero ma non possono, e lo leggiamo anche qui sul forum , dove tanti e tanti utenti se potessero scapperebbero domani nelle loro localita' prescelte.
I numeri che tu prendi che ovvio che la forbice sara' tanto larga in quanto il fenomeno della emigrazione non si puo' comparare con quelli che vivono in un paese altrimenti tutti i paesi del mondo sarebbero vuoti a discapito di quei 3 o 4 dove ci sarebbe una sovrapopolazione.
qua si parla di nazionalismo e tutte queste belle parole.... io mi considero cittadino del mondo e non vuol dire che dove sono nato debba anche morirci, fanculo l'itaglia... e quelli che ci vanno appresso !!
sto paese (in senso chi la governa, ha fatto piu' danni che altro...) il nostro paese sarebbe quello piu' perfetto se avesse il governo tedesco, barchetta e camello e tucc fora di ball, invece ci troviamo come l'etiopia, gente a fare la spesa finta sul serio , gente che si suicida tutti i giorni, gente senza uno straccio di lavoro, e stiamo ancora a parlare di bella itaglia e di bella gente....ma rob de matt.... in itaglia non guadagna piu' nessuno, altrimenti e' sono un tipo molto pratico nei numeri , apriamo un topic e i residenti che vivono in itaglia senza alterare i conti dicano quanto guadagnano di stipendio mensile. Non mi stupirei se un buon 90% non arrivasse nemmeno a 2000 euro netti al mese :-)
Viaggiatore3004
09/01/2014 | 08:45
Gold
@blockman
motivi possono essere molteplici per un trasferimento all'estero, chi lo fa per i soldi, cho lo fa perche' a casa non si trova bene, chi lo fa per amore, per cambiare stile di vita, perche' si e' rotto il cazzo di vivere in un paese dove il nepotismo e la non meritocrazia la fanno da padroni, le cause possono essere diverse, ora se mi si dice che chi emigra e' solo perche' in Italia ha avuto una vita precaria (giusta affermazione per chi emigra in paesi ancora piu' poveri) lo posso accettare in maniera parziale, in quanto c'e' chi emigra per lavoro , dove il lavoro lo porta in giro sempre e comunque. Quanta gente inchiodata in itaglia e non puo' emigrare, perche' non ha le giuste conoscenze, perche' non ha le basi professionali per farlo ? tanti vorrebbero ma non possono, e lo leggiamo anche qui sul forum , dove tanti e tanti utenti se potessero scapperebbero domani nelle loro localita' prescelte.
I numeri che tu prendi che ovvio che la forbice sara' tanto larga in quanto il fenomeno della emigrazione non si puo' comparare con quelli che vivono in un paese altrimenti tutti i paesi del mondo sarebbero vuoti a discapito di quei 3 o 4 dove ci sarebbe una sovrapopolazione.
qua si parla di nazionalismo e tutte queste belle parole.... io mi considero cittadicno del mondo e non vuol dire che dove sono nato debba anche morirci, fanculo l'itaglia... e quelli che ci vanno appresso !!
sto paese (in senso chi la governa, ha fatto piu' danni che altro...) il nostro paese sarebbe quello piu' perfetto se avesse il governo tedesco, barchetta e camello e tucc fora di ball, invece ci troviamo come l'etiopia, gente a fare la spesa finta sul serio , gente che si suicida tutti i giorni, gente senza uno straccio di lavoro, e stiamo ancora a parlare di bella itaglia e di bella gente....ma rob de matt.... in itaglia non guadagna piu' nessuno, altrimenti e' sono un tipo molto pratico nei numeri , apriamo un topic e i residenti che vivono in itaglia senza alterare i conti dicano quanto guadagnano di stipendio mensile. Non mi stupirei se un buon 90% non arrivasse nemmeno a 2000 euro netti al mese :-)
Viaggiatore4599
09/01/2014 | 09:24
Gold
@Zest
@blockman
Sfondate entrambi porte aperte...ma ognuno di voi lo fa da un lato diverso.
Concordo sul fatto che in Italia la situazione attuale è allarmante, ma è altresì vero che nonostante se ne dica la famosa fuga dei cervelli è una strada percorribile solo da pochi. Sono richieste veramente delle skills fuori dal comune per competere in Paesi e contesti in cui viene concessa una possibilità di crescita professionale significativa.
La laurea, e qui concordo al 100% con @blockman, a meno che non sia ingegneristica (e io ci aggiungo con specializzazione in un determinato ramo...vedi petrolio per esempio) non aiuta ad espatriare con la possibilità concreta di stipendi alti e soddisfazione professionale.
Ho cercato in tutti i modi e con tutti gli stratagemmi possibili di aprirmi un varco per fare il resident in Qatar....con risultato nullo...troppa richiesta= troppa concorrenza. Un' azienda di HR in medio oriente riceve in media dai 2-300 curriculum al giorno di italiani che vogliono trovare lavoro in Paesi di quell'area...quando poi a questo si aggiungono dirigenti italiani dell'ENI piazzati in azienda dalle cordate politiche e che ora, sentendo puzza di tagli imminenti, si calano le braghe pur di emigrare... il gioco è bel che fatto...
Infine, siccome si parlava di cifre, vorrei portare un esempio pratico e reale per fare un confronto Italia / Middle East.
Stipendio mio lordo base in Italia (busta paga novembre 2013 senza trasferte) 5316 EUR lordi = 3079 netti ...che potrebbe essere considerato medio-alto per l'Italia. Questo dopo 13 anni di esperienza nella mia professione.
Stipendio base del mio migliore amico in Arabia Saudita = 11.400 USD/mese + benefit a parte (casa, car allowance, premi risultato, credit card aziendale) per un totale di circa 14.000 USD esentasse (perché laggiù semplicemente le tasse non esistono). Questo dopo 7 anni di esperienza all'estero nella stessa compagnia.
Under Jolly Roger!
poliglotta
09/01/2014 | 09:50
Silver
Si pero io in arabia saudita nn ci metterei piede da resident ,piuttosto vado in una piattaforma petrolifera off shore a fare il palombaro, detto questo valgono moolto ma moolto di piu 2000 euro al mese
presi a condurre un baretto in thai piuttosto che 2000 a lavorare in un ufficio a milano. Quindi per chi vuole aprire una piccola azienda consiglio vivamente di nn farlo in italia ,perche se va male chiudete e se va bene dovete dare al socio occulto vedi stato un bel 50% .altro che nazionalismo io penso che come persona ho il diritto ed il dovere di andare a vivere e fare affari nei paesi che mi trattano meglio anche fiscalmente!
blockman
09/01/2014 | 09:55
Newbie
@siamhousepattaya @zest Vabbe' su ci saranno ragioni che percentualmente si verificano con un'occorrenza superiore nelle scelte di TRASFERIRSI in un altro paese o facciamo una bella media ogni volta concludendo che "ognuno e' diverso" e "ognuno ha i suoi motivi" e "ognuno sa di se" per star dalla parte dei bottoni e non parlare mai di un accidente in maniera seria? :-))
Beh si puo' fare, eh ma e' FALSO, come quasi ogni discorso relativista quando non si parla di "sentimenti" e pochi altri ambiti... Va bene il relativismo quando si parla di commercio (pecunia non olet, dicono...) non quando si discute non e' che ogni cosa puo' finire in "oguno fa il che cazzo vuole" e abbiam trovato la nostra conlcusione condivisa...
@magic_mirror Mah, direi che stavolta sto proprio cercando di andare ad una conclusione un filo piu' fine del solito "ognuno fa quel che fa perche' siamo diversi ed e' cosi', e' colpa della classe politica, il governo ladro etc etc" che per me e' una forma di qualunquismo che ho fin troppe volte sentito da nativi, residenti, expat, trafficoni ed altri per cui la gggente, la gggente, la gggente sarebbe sempre la vittima non si capisce mai di quale nefasto destino o responsabilita'. Altrui, ovviamente...
@Zest "Quanta gente inchiodata in itaglia e non puo' emigrare, perche' non ha le giuste conoscenze, perche' non ha le basi professionali per farlo ? tanti vorrebbero ma non possono, e lo leggiamo anche qui sul forum , dove tanti e tanti utenti se potessero scapperebbero domani nelle loro localita' prescelte. "
Beh emigrare non e' mica un "diritto divino" anche se e' una visione molto populista che raccoglie il "malcontento" di pancia: e' alla stregua di un privilegio, a conti fatti e soprattutto l'andare DAVVERO a stare MEGLIO come conseguenza di una scelta cosi' radicale lo e', tutto sommato...
Tanto e' vero che i passaporti e i visti li fanno ancora, non siamo ancora arrivati alle deliranti derive di qualche libertario del "mondo unico"... E' come in tante altre cose della vita: se non hai i mezzi stai a casa tua, perche' emigrare E' un rischio e comporta dei rischi per chiunque non abbia una certa sicurezza derivante dalla propria ECCEZIONALITA' nel senso di "capacita' superiore" agli altri in loco. E' quello che succede nello studio, nel commercio, nel lavoro e nel capitalismo, sempre.
Tuttavia anche quando stai molto bene come diceva @pawel non trovi poi sti gran motivi per andartene DA casa tua, se stai gia' bene li... Lo fa qualcuno, certo, ma e' una minor parte, non e' un problema statistico questo ha motivazioni di pura logica... Per cui il ragionamento non si puo' limitare a "ognuno fa come CI pare"... Il resto lo ripeto sono corner-case che ho gia' indicato nel post precedente.
La maggior parte della gente va via PER FARE PIU' SOLDI ed e' SEMPRE stato cosi': e' sempre stato il movente per trasferirsi altrove in qualunque epoca storica al netto di lavoratori specializzati, imprenditori che vedono un'opportunita' che magari altrove non c'e', mantenuti e beneficiari di rendite assortiti piu' visionari vari...
L'essere semplicemente critici verso un luogo non da privilegi o vantaggi particolari (a parte attirarsi simpatie nei confronti degli amanti del mal comune mezzo gaudio..) per star bene dopo aver scelto di trasferirsi altrove... Bisogna proprio avere qualcosa in piu' tra le robe che ho scritto nel paragrafo precedente per andare a stare MEGLIO, almeno porre le condizioni affinche' si possa giocare la partita... E la maggior parte della gente lo sa benissimo, tanto e' vero che sta a casina a lamentarsi o preferisce andare a fare qualche lavoro entry-level, ma all'estero, vuoi mettere li mica c'e' il nepotismo... E pensa anche li che non c'e' la maggior parte degli emigranti senza le caratteristiche che ho gia' citato finisce a fare lavori di merda, pensa un po'... :D
Delle eccezioni, per lo piu' strettamente legate al mondo tecnico/logico e/o imprenditoriale, ho gia' scritto e non mi ripeto. Gli altri o stanno a casa lamentandosi (benissimo consci dei rischi che avrebbe andare a confrontarsi DAVVERO in un mondo globale) o vanno via a fare vite del cazzo in una gran parte dei casi e nossignore non e' un problema (solo) della politica (va ricordato che mettersi in politica per cambiare non e' vietato in una democrazia e non in Yemen, peraltro...) e' proprio piu' spesso un problema personalissimo di incapacita', di gente che e' stata a grattarsi il culo invece che imparare cose nuove, etc etc etc. E' impopolare, mi rendo conto, ma e' la VERITA'.
Una critica un filo meno generalista od ossessivamente di rimando storico potrebbe fare pensare che le maggiori opportunita' di un mondo "piu' globale" unite ad un'inedita capacita' di spesa anche della piccola borghesia piu' tanti lazzi e mazzi non proprio di necessita' primarie permetta ad una percentuale maggiore di persone di provare a trasferirsi per sfizio, ma rimane che la maggior parte della gente che si trasferisce fara' la fine descritta nel precedente paragrafino. E chi non lo fa non e' che poveretto e' SOLO vittima di un sistema, e' proprio che piu' o meno consciamente sa che quando si allarga il campo da gioco c'e' caso che se nel tuo paesello fai il titolare, dopo ti tocchi andare in panchina. O in tribuna.
Come diceva qualcuno: se in Italia arrivasse DAVVERO la meritocrazia, il numero di disoccupati tra tutta la gente che in un mercato globale e' INIMPIEGABILE aumenterebbe a dismisura, altroche'... ;)
Poi esistono le vittime REALI, della crisi, della miopia politica, dell'incapacita' di fare R&D, ma sono tutte particolarita', casi statisticamente MINORI di un ragionamento piu' ampio in cui chi sta bene, rimane eccome, percentualmente parlando. Tanto piu' che -se volessimo proprio essere tediosi- all'aumentare del nepotismo feudale di una societa', aumentano i vantaggi per chi sta GIA' bene.
E gli altri, quelli che si trasferiscono senza sapere di avere davvero qualcosa in piu' per arrivare almeno di che "aprire" la partita in un paese estero, spesso non sono visionari, ma semplicemente incoscienti. Per quanto impopolare, che sia... ;)
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stop&stare
09/01/2014 | 10:08
Newbie
2000 euro al mese? Ci arrivano in pochi, soprattutto fra i giovani. Realisticamente lo stipendio medio in Italia è sui 1.200/1.300.
Poi è inutile fare la gara a chi ce l'ha più lungo. Il discorso che il successo dipende solo da sè stessi è una balla. Leggendo alcuni commenti sembrerebbe che chi non è un super skilled debba finire a pulire i cessi. La via di mezzo non esiste? Essere bravi è fondamentale, ma occorre riconoscere che è necessario contestualizzare: ci sono periodi più o meno floridi.30 anni fa chi voleva fare l'avvocato ce la faceva cmq, naturalmente
poi quello bravo faceva I miliardi e quello mediocre no. Oggi invece c'è meno lavoro e me possibilità sono minori in molti settori. Quindi ritengo che occorre anche sapersi accontentare. Non è per forza detto che chi resta in Italia, anche con uno stipendio non alto, sia un fallito. Ovvio però che lavorare in un bar in Polynesia non è come fare il pendolare Milano - cinisello :-D
TROVA HOSTESS PER CENEblockman
09/01/2014 | 10:22
Newbie
@stop&stare "Leggendo alcuni commenti sembrerebbe che chi non è un super skilled debba finire a pulire i cessi. La via di mezzo non esiste?"
La risposta te la sei data da solo: la via di mezzo prende 1200/1300 euro al mese. a 2000 ci arrivano in pochi. E hai ragione... :)
Lo ripeto chi non e' in quella categoria li anche in Italia, ma sa fare cose che SERVONO LA MERCATO e le sa fare bene anche in Italia sai guadagna nelle 6 cifre in un anno... Io ne conosco tanti se vogliamo cominciare a fare il giochino del "io conosco tanti che hanno chiuso bottega" assolutizzando la propria esperienza personale a Verbo.... Discorso sui salari che confermi maggiormente la tesi di @pawel sul fatto che chi sta bene -in genere- non si sposti su cui sono d'accordissimo pure io non si potrebbe fare...
Basta andare sull'isola che non c'e' e non dove esiste il libero mercato per trovare una parificazione del potere d'acquisto a prescindere da quello che si sa fare...
Oh non lamentatevi poi se non trovate piu' zoccole nel mondo "povero" pero', perche' invece di trasferirsi nelle citta' a fare le busone dove i ricchi GT pascolano, stanno benissimo col potere d'acquisto che garantisce loro fare le contadine nelle risaie, in fondo e' giusto dare da star bene indipendentemente da quello che si sa fare, no? ;)
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stop&stare
09/01/2014 | 10:38
Newbie
@blockman anche dove lavoro io I senior manager guadagnano quelle cifre ma è una nicchia di mercato e hanno vita sociale zero o quasi.. È anche impegnativo rivendersi nel mercato del lavoro attuale. Non è da tutti. Ripeto: secondo me bisogna acconentarsi,Italia o estero, dove si riesce a sentirsi realizzati e magari scopare bene :D.
Si anche io penso che chi sta bene qua sia meno motivato a trasferirsi!!
INCONTRA DONNE VOGLIOSEViaggiatore4599
09/01/2014 | 11:02
Gold
@poliglotta
Sicuramente ho portato l'esempio di un caso limite. L'Arabia non è sicuramente il top per fare il resident (il GT poi avrebbe seri problemi di adattamento).
Sicuramente meglio il vicino Bahrain, molto più a misura di "occidentale" e molto più tollerante su diversi fronti.
Il tuo esempio non fa una piega, per questo io non critico chi decide di portare le proprie attività all'estero dopo una scelta ponderata, come nemmeno me la sento di accanirmi contro chi, amando l'Italia, preferisce accontentarsi e viverci (ma questo dipende molto dall'ambizione personale e dall'attitudine al cambiamento ...che non è una peculiarità di molti connazionali).
L'unica cosa che mi irrita è il sentire le lamentele di chi crede che tutto gli sia dovuto senza muovere il culo solo perché ha preso una laurea generica (e non si sognerebbe mai di tentare la strada "estero") pretendendo mansioni di responsabilità e stipendi alti...questo mi fa veramente imbufalire!!!
Under Jolly Roger!
blockman
09/01/2014 | 11:02
Newbie
@stop&stare "È anche impegnativo rivendersi nel mercato del lavoro attuale. Non è da tutti."
Continuo a dire che hai ragione e sono d'accordo con te. Infatti -parimenti- trasferirsi NON e' per tutti. Ne' c'e' qualche misteriosa legge naturale per cui dovrebbe esserlo o diventarlo se il grado di "lamentela popolare" diventa talmente forte da cominciare ad essere "udibile"... L'Italia non e' lo Yemen o l'Oman e non e' un discorso di nazionalismo: se uno ha numeri fara' carriera pure li, sara' ricercato dalle aziende (cose di cui parlo non perche' un cugggino l'ha detto a un fratello di un parente lontano che e' arrivato ai miei timpani...) e, a conti fatti, trasferirsi soprattutto una certa garanzia di andare a stare MEGLIO e' qualcosa piu' simile come concetto ad un privilegio che altro... Privilegio che ha chi SA che sa fare qualcosa che SERVE al mercato e lo sa fare MEGLIO della maggior parte degli altri.
Gli altri difficilmente si muovono, per una ragione o un'altra gia' analizzate e chi lo fa, ma SA (o l'impara dolorosamente sul campo in loco..) che tutta sta professionalita' da spendere non ce l'ha anche se ha fatto contento/a mamma' con la laurea in scienze del prepuzio con master in gonadi bovine che credeva essere cosi' speciale va a tirare la carretta, ma all'estero, Buoi (no typo) mettere? :D
Ma non e' che sia ingiusto, e' normalissimo che sia cosi' al netto di quei pochi che ci hanno rimesso davvero dal nepotismo, le raccomandazioni etc etc etc.
-- you were born an original, don't die a copy
ketna
09/01/2014 | 11:05
Newbie
@stop&stare lavorare in un bar in polinesia non sarebbe un idea malvagia :)
@blockman emigrare non e' un dirtitto divino, e' vero, pero' non e' nemmeno cosi' difficile come molte persone credono.
La verita' e che molti giovani italiani, non tutti, stanno "bene" a casa di mamma e non hanno nessuna intenzione di andare via e magari dover cucinare, lavare stirare...
Io personalmente vivo ad Hong Kong, mi sono trasferito qui poco piu di tre anni fa e ti assicuro chr le possibilita' che ci sono qui, l'italia se le sogna, se sei bravo vai avanti e guadagni veramente bene.
Esempio pratico di italiano mammone: Mio Cugggino vive in basilicata lavora per 600 euro al mese vive a casa e non ha spese (sigarette a parte) non ha skills particolari e si lamenta costantemente della sua condizione economica.
Gli ho trovato lavoro in un bar a Londra, dove conosco i manager, lo stipendio sarebbe di 1200£ al mese per 50 ore settimanali + mance. (ti assicuro che arrivi tranquillamente a 2000).
Ovviamente la risposta e' stata: "50 ore a settimana?? No e come vivi? Poi e' cosi lontano... eccome fai..."
Io ho 30 anni, sono nato e cresciuto vicino milano, e la maggior parte dei miei amici di infanzia vive ancora a casa di mamma, non lavora (perche non trovano dicono) e non ha nessuna intenzione di muovere i popo'...
INCONTRA DONNE VOGLIOSEPawel
09/01/2014 | 11:12
Gold
@Zest. cit "in itaglia rimane chi non ha le skills per fare il grande salto e si deve rabattare con quello che ha", scusa ma non si possono leggere certe affermazioni e non è purtroppo la prima volta che le fai...sembra quasi che tu voglia mandarci un messaggino subliminale per cui rimane in Italia chi è fondamentalmente un idiota mentre invece quelli in gamba, i migliori sono tutti all'estero...suvvia non scherziamo.
Poi sembra quasi che guadagnare circa 2000 euro netti al mese voglia dire essere dei poveracci senza futuro, ti ricordo che con quella cifra non a Milano o Roma ma nelle cittadine di provincia vivi bene e non hai difficoltà a mandare avanti la carretta....abbiamo capito che ti porterai a casa "un botto di soldi" ma alla fine sei diventato un apolide girovando per il mondo, io pur guadagnando di meno non farei cambio e soprattutto in certi Paesi antidemocratici come la Cina non ci metterei proprio piede, ma questo è Pawel che è diverso da Zest...molto spesso è la disperazione di non trovare un lavoro o di essere dei precari quindi con difficoltà serie ad arrivare a fine mese a spingere la persona ad espatriare, in altri casi decisamente minoritari ci si sposta perchè si è trovato all'estero la donna della vita e molto raramente lo fa chi ha tanti soldi, lo ripeto MOLTO RARAMENTE perchè non ha alcun bisogno di spostarsi.
TROVA HOSTESS PER CENEPawel
09/01/2014 | 11:24
Gold
Tra l'altro come sottolineato da @blockman e mi pare lo stesso @magic_mirror la laurea in scienza della minchia a 30 anni non dà diritto ad avere un posto di lavoro ben retribuito...si sta purtroppo diffondendo a macchia d'olio l'idea balzana che basta essere laureati e si aprono le porte di qualsiasi azienda...non funziona così e se tu sei veramente bravo vieni ricercato anche nel nostro Paese, se invece sei mediocre devi accontentarti e non puoi prentendere la luna :-D
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàstop&stare
09/01/2014 | 11:27
Newbie
@blockman si concordo. Emigrare e trasferirsi sono 2 cose completamente diverse.
Personalmente parlando io sono laureato in economia da un paio di anni e per fortuna lavoro ma ho notato che se volessi cambiare un attimo settore (sempre nel comparto economico) sarebbe quasi impossibile. I profili sono iper specializzati. Forse con un master si.
Forse ha fatto bene il mio amico che è andato a Bratislava in una multinazionale a 900 euro al mese ma si scopa una gran bionda :D
INCONTRA DONNE VOGLIOSEblockman
09/01/2014 | 11:32
Newbie
@ketna "ti assicuro chr le possibilita' che ci sono qui, l'italia se le sogna, se sei bravo vai avanti e guadagni veramente bene"
Per natura e un po' per indole tendo sempre a dubitare delle espressioni tipo "ti assicuro", "fidati", ma fortunatamente Hong Kong come Londra alla stregua di molti altri luoghi, visto che ho avuto una vita molto piu' itinerante della media anche da infante e che e' molto oltre l'ambito di cui mi interesssa parlare qui, le conosco bene e ho avuto modo di osservare le differenze geo-regionali anche ben prima che fossi in "eta' da lavoro" per cui quello che dici e' vero per certi ambiti e falso per certi altri...
E' chiaro che esistano SPECIFICITA' in ogni luogo: e' piu' facile trovare una cultura da start-up tecnologica a Mountain View rispetto a Foggia, e' piu' semplice aprire una attivita' di porno nella San Fernando Valley che a Cervia, e' piu' realistico tentare la strada dell'industria chimica a Basilea che non in un'oasi protetta di Roma e vabbe' questo ai fini di QUESTO ragionamento ha ben poca attinenza...
"La verita' e che molti giovani italiani, non tutti, stanno "bene" a casa di mamma e non hanno nessuna intenzione di andare via e magari dover cucinare, lavare stirare..."
E' esattamente il mio punto. Chi sta discretamente, sta.
"Gli ho trovato lavoro in un bar a Londra, dove conosco i manager, lo stipendio sarebbe di 1200£ al mese per 50 ore settimanali + mance. (ti assicuro che arrivi tranquillamente a 2000). Ovviamente la risposta e' stata: "50 ore a settimana?? No e come vivi? Poi e' cosi lontano... eccome fai..."
E' esattamente il mio punto anche qui. Lavorare un tot per fare un lavoro di merda entry level, ma all'estero perche' poco avra' saputo fare in Italia e poco sapra' fare altrove... 50 ore... Nell'economia del discorso -da un punto di vista prettamente logico- non e' nemmeno detto che sia stato irragionevole a NON accettare, a conti fatti...
Rivediamo il concetto etimologico di professionalita' un filo: "guadagnare di piu' facendo le stesse ore". Sui lavori "casual" e l'erosione dei diritti dei lavoratori nel regno unito per permettere alla gente che non sa fare un cazzo di spaccarasi la schiena per vivere in 8 stranieri in un appartamente in zona 3 se vuoi ne parliamo, ma senza dubbio in un'altra sede.
In Germania per limitare questa ignominia hanno creato i mini-job apposta e vedrai che nemmeno tanto piano i "lavoratori della speranza" li lasciano a casa propria a favorire -in questo senso si- il potere di acquisto degli ALTRI, quelli che SANNO fare e per cui magari trasferirsi sara' un'opzione quasi piena di garanzie.
Ma il mondo sassone, si sa che ama dirsele e cantarsele... Oh e anche le ex colonie, s'intende... ;)
-- you were born an original, don't die a copy
Viaggiatore4599
09/01/2014 | 12:04
Gold
@Pawel
"la laurea in scienza della minchia a 30 anni non dà diritto ad avere un posto di lavoro ben retribuito"
quoto tutto!
Questa è una verità assoluta molto difficile da inculcare nelle menti delle nuove leve italiche.
Il traguardo dei 2000 euro al mese non è cosa impossibile in tempi ragionevoli per un giovane che abbia voglia di imparare...si avete capito bene....IMPARARE...perché il neo laureato che entra in azienda, per quanto i propri studi siano attinenti a quello che dovrà fare, non sa un beneamato cazzo! Umiltà ragazzi....UMILTA' .....e spirito di sacrificio! Il mondo del lavoro è questo...in Italia come dappertutto! Se un'azienda cerca un giovane, di questi tempi, è perché ne ha bisogno...quindi perché mi incazzo???
Perché se ti vedono che fai pause caffè da mezz'ora quando sai che il lavoro è da consegnare per domani e a fine orario, anche se non hai finito non ti fermi un'oretta
perché hai il calcetto con gli amici... tanto c'è il vecchio che sta fino a tardi a controllare le minchiate che fai e a finirti il lavoro...poi non ti stupire quando, a scadenza di contratto (perché ormai l'assunzione immediata a tempo indeterminato è un puro miraggio), l'azienda ti lascia a casa e si cerca un altro...
Invece no...una lamentela dietro l'altra...per quel che mi danno faccio perfino troppo... cosa mi sbatto a fare che tanto a fine contratto ho già capito che non me lo rinnovano...
Finchè la fucina di nuovi talenti produrrà tali menti superiori...che sanno sempre una pagina più del libro...la vedo dura signori....mooooolto dura.
Under Jolly Roger!
Pawel
09/01/2014 | 12:05
Gold
Dimenticavo poi di dire che la parola "meritocrazia" viene usata in Italia da chi in realtà è spesso poco "meritevole" di attenzione, il quale dopo aver bivaccato per una decina di anni all'università della minchia nella facoltà della cippa poi ingenuamente non si spiega perchè il suo curriculum non venga preso in considerazione da nessuno e allora la scusa che tanto va avanti chi è raccomandato può risultare una giustificazione più che normale ;)
INCONTRA DONNE VOGLIOSEViaggiatore4466
09/01/2014 | 12:18
Silver
Argomento molto interessante. Riporto le mie esperienze, non necessariamente indicative di un trend generale.
Mi considero un privilegiato perché lavoro con l'estero, viaggiando molto, e ho soddisfazione. Ma per fare cio' ho dovuto capire in fretta che il mio mercato non era piu' in Italia. I miei concorrenti che non l'hanno fatto hanno chiuso o vivacchiano.
I miei amici che si laurearono in Economia con me (una ventina di anni fa) hanno fatto quasi tutti una buona carriera e guadagnano bene, e appartenevano a famiglie normalissime se non umili. Ma praticamente tutti hanno passato una buona parte di questi vent'anni all'estero: Londra, Svizzera, Francia, Giappone, Australia.
Poi ho un cugino impiegato in Italia, anni fa il settore ando' in crisi e lo misero in cassa integrazione. Trovo' un altro posto in una ditta che prometteva bene, ma lo rifiuto' perché troppo lontano da casa, pur essendo comunque a Milano. Non ha fatto carriera.
Money for nothin'
Chicks for free
ketna
09/01/2014 | 12:31
Newbie
@blockman
AHAH Hai pienamente ragione :) La maggior parte delle volte i "ti assicuro" e "fidati" sono da prendere con le pinze.
Pero' parlando di Hong Kong nello specifico, tu che hai girato tanto, saprai che haun economia florida, tasse al 17,5% (totale), burocrazia quasi nulla e una marea di persone con grossi capitali da investire.
Questi fattori la rendono un oasi felice per l'imprenditoria, ovviamente ci vuole talento per stare bene, ma al contrario del nostro "bel paese" non hai bisogno della raccomandazione di Picone per andare avanti, ma puoi contare sulle tue qualita' e suoi tuoi meriti.
"E' esattamente il mio punto. Chi sta discretamente, sta."
Secondo me molti sono piu rassegnati che appagati...
"guadagnare di piu' facendo le stesse ore"
Purtroppo al mondo nessuno ti regala nulla se vuoi fare carriera devi lavorare, ho tanti amici nel settore finanziario che, si, guadagnano discretamente bene, ma fanno orari assurdi e si sparano anche 17 ore al giorno.
Io andai a Londra quando avevo 23 anni, l'idea era stare li 6 mesi, parlavo inglese a livello scolastico, un bel modo di dire poco e un caxxo.
Trovai lavoro in un bar, alla fine vodka e' vodka e tequila e' tequila, sono arrivato a farmi anche 108 ore in una settimana, dopo 6 mesi ero supervisor e dopo 1 anno manager.
Ho vissuto 6 mesi negli appartamenti di cui parli tu solo che al posto di 8 eravamo 11.. mi sono divertito un macello.
Nel frattempo ho conseguito un master, ma ho continuato come manager in un grosso locale in zona piccadilly, prendevo bene e mi divertivo.
Non vivevo piu nell'appartamento (o accampamento) sovraffollato, ma avevo uno studio flat in baker street.
Tutto questo in meno di 4 anni, non sarebbe mai potuto succedere se avessi cercato di gudagnare di piu facendo le stesse ore..
Poi l'occasione e' arrivata di trasferirmi ad Hong Kong e TI ASSICURO, che ne e' valsa davvero la pena. Le opportunita' qui ci sono, ovviamente dei essere un po sveglio e devi avere una buona dose di Faccia Tosta.
Se fossi stato a casa da mamma non credo che mi si sarebbero presentate le stesse opportunita' o che avrei vissuto le stesse esperienze.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàViaggiatore3004
09/01/2014 | 12:57
Gold
Scusate non e' che mi posso mettere a discutere sul perche' uno ha fatto tale scelta a trasferirsi in un altro paese, sono scelte e condizioni talmente soggettive che ognuno di noi aveva la sua personale motivazione, state bene in itaglia, benissimo buon per voi, non vi preoccupate chje nessuno vi sta rovinando il sogno di questo bel paese e del futuro florido che tutti si aspettano da un giorno all'altro.... :-D
godetevi la vostra vita che io mi godo la mia ;-)
siamhousepattaya
09/01/2014 | 13:06
Gold
@blockman ho scritto cose generiche perchè le mie motivazioni sul trasferimento all estero sono abbastanza particolari e non riconducibili alle motivazioni citate nei precedenti interventi,e in generale quelli che vedo qui hanno tutte storie che prescindono dagli aspetti economici poichè la thailandia non è posto dove si viene a guadagnare ma semmai a spendere
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