Andiamo

FKK WELLCUM – FINE MAGGIO 2018 – RECENSIONE DI TITANO

-Intro-

Poteva Larissa, Miss aprile nel calendario 2012 dell’Andiamo, una delle più belle e indimenticabili ragazze che le mia ciabatte ed il mio Gattinoni abbiano abbiano incrociato sul loro cammino (e ne sono state incrociate tante, credetemi), trovare una degna erede sia come statuaria corporatura che come dolcezza di carattere e trasporto in camera?

A volte questo hobby meraviglioso e spietato insieme, ti porta in contatto con romantiche artiste, che hanno l’anima di chi viene dal basso, carica di disperazione ma anche di bellezza.
E camere che innalzano il tuo sia pur alto standard, fissando un nuovo limite.

La palla entrò nella porta della sua squadra e nel suo cuore, contemporaneamente” scriveva l’immenso Marcello Marchesi, per raccontare un infarto allo stadio.

Titubante se riportare queste righe sulla ragazza, dato che ancora se ne parla – stranamente – poco, se non nulla, lancio nell’Olimpo delle Dee questa meraviglia, conscio che tracciato il solco sarà sempre più difficile trovarla non occupata, né (forse) imbruttita da qualche cliente non all’altezza, di quelli che oramai si sono impadroniti dei locali, decretandone il declino.
Ma oramai sono al di sopra di queste cose.
Francesca è il suo nome.

-Primo-

Tempo fa, sembrano secoli, amavo di più le gite.
Bere, parlare di cibo e donne. In mezzo alle donne.
Oggi il contorno mi viene quasi indigesto.
Livello di clientela…di ragazze…Direzioni…penne virtuali nei Forum, sempre di meno, e incremento esponenziale di emulatori di stili, idee e parole.
Originalità, stile e forma mentis sempre più rare.

Negli ultimi tempi per sopravvivere ho dovuto imparare a rarefarmi, come le atmosfere di certi locali che amo. Seduto all’aperto a bere birre che brillano. Ascoltare il suono di voci e risate. Discorrere serenamente.

La vita e gli acciacchi si fanno pesanti, e non puoi caricarli di ulteriori problematiche, reali o virtuali.
Il distacco diviene inevitabile o l’anima si indurisce.
Tuttavia, come dice il saggio, forse a ragione, “I miracoli accadono ogni giorno, solo che guardiamo nella direzione sbagliata”.

Blocco la narrazione delle gesta nel Sud Est asiatico, per dirigermi verso la Carinzia.
Viaggio lento ma costante.
Accoglienza come sempre principesca ed ineccepibile.

Nel primissimo pomeriggio sono in arena.
Studio con attenzione in un dilemma di attrazione e paura, il livello delle ragazze e l’atmosfera generale del locale.
Pochi avventori, per un sabato. Sembravano molti, comunque, nel curatissimo e attrezzatissimo giardino esterno.
Buon numero di ragazze, di livello medio – ma elevatissimo se paragonato a lidi più vicini – e direi, come sempre, abbastanza coperte. Per porre rimedio alla cosa cercherò di fare la mia parte.
In area esterna noto una minuta cacciatrice che girovagava tra l’area interna e il bordo della piscina fronte sauna esterna.
Niente arco e frecce nel feretro, ma sorrisi e mossette.
Mi incuriosice dato che fa sempre lo stesso tragitto, il che rende facile “intercettarla casualmente” sedendosi in un divanetto dove per forza di cose si verrà approcciati, una volta compresone lo schema di movimento.
E’ divertente anche giocare così, se si ha tempo a disposizione nel lungo e sonnacchioso pomeriggio.
In questi postriboli vale il contrario del detto “La donna sceglie l’uomo che la sceglierà”.
D'altronde i clienti siamo noi, nonostante qualcuno lo dimentichi sempre più spesso.
Ovviamente vengo attaccato dalla ragazza.

Riporto le parole che ho scritto in un post agevolando chi chiedeva info su di lei:
*Lina, minuta rumenina, ha un bel seno rifatto (azzarderei di fresco), e girovaga nella zona dell'arena che sottostà all'area massaggi.
Il fisico tonico traspariva perfettamente dal body nero semitrasparente.
Stile fighino Natalie, particolare che me l'ha fatta approcciare di buon grado.
Le foto sono eloquenti.
Quello che le immagini non dicono è che è dotata di grandi fauci.
Hai presente il fiabesco "Che bocca grande che hai? - E' per mangiarti meglio (la pula, ndR)".
Ecco.
Il mio sguardo durante la nostra simpatica conversazione ricadeva sempre su quella bella bocca grande e i molteplici utilizzi cui poteva prestarsi.
In arena simpatica e sorridente, e seppur disponibilissima, correttamente determinata nel non voler perdere tempo, altro particolare che me l'ha resa subito simpatica.
In stanza mantiene le promesse pattuite, è molto piacevole e sicuramente vale il prezzo del biglietto.
La riproverò?
Senza una vera ragione, posso dire che non saprei.
Lei ha fatto tutte le cose giuste, eppure mi è mancato qualcosa...
Purtroppo il conto con l'andare del tempo mi torna sempre di meno.
Forse come due rette parallele non siamo destinati a (re)incontrarci se non all'infinito”*.

-Secondo-

Il pasto non è nulla di trascendentale, eppure sembra di stare da Cracco se lo si paragona ai ranci offerti a distanze inferiori.
La carne è ben cotta, ad ogni modo, tuttavia qualche verdura in più non avrebbe veramente guastato. Primo (ampiamente) rivedibile.
Il cuoco aveva il cappello (Deo gratias) ed era entusiasta nel spiegare il piatto.
A metterci una targhetta in italiano si sarebbe risparmiato la fatica.
E certo la pizzaiola richiederebbe tagli meno alti di carne
L’entuasiasmo quindi non traspariva nel risultato finale del suo lavoro, ma lodevole l’impegno profuso dal giovane, quantomeno.
Ineccepibile lo staff, dai baristi, seppur indaffarati sempre pronti a soddisfare le richieste senza attese estenuanti, al Direttore che aveva tempo di vedere cosa succedesse nel locale, non trovandosi in altre faccende affaccendato in vip room, agli inarrivabili Cristiano e Barbara, per i quali ogni aggettivo positivo sarebbe superfluo e ne sminuirebbe l’abnegazione.

Tutti i libri del mondo non valgono un caffè con un amico”, diceva il Maestro, e grato del tempo dedicatomi ne esco più ricco di ricette gastronomiche, risate e appunti di viaggio, e mi auguro lo stesso per i miei interlocutori.
A buon intenditor…

Era tempo di rimettersi in marcia.
La vecchia guardia si era materializzata sotto la gabbia, ed io avevo un conto in sospeso con Dana.
Indossa un body nero e lunghi capelli castani con meches bionde.
Occhi azzurri.
Mi lancia uno sguardo sporco e colmo di poesia e ci dileguiamo in camera.
Chiamiamo le cose con il loro nome.
Una grande scopata.
Fisicamente – nonostante il bel viso – prima di arrivare al suo numero la lista può essere lunga, ma la prestazione è sempre di livello alto. Calda come lava. Allo stesso tempo materna, un porto sicuro; ma anche potente come un’onda che ti travolge e ti fa rotolare nella mareggiata.
Impossibile rimanere delusi.
Questo si che si chiama saper lavorare.

-Terzo-

Era arrivato il tempo della giornata di socchiudere gli occhi e assaporare il momento.
L’ozio in arena mi convinceva ad uscire, ad ammirare il quadro che mi si presentava davanti.
Clienti e ragazze.
Gli uni con qualcuno in costume, e sempre maggiore il numero di novizi a chiedere cose finanche intuitive; le altre stanziali sui divanetti, salvo un paio cadute dal dondolo che faticavano a rialzarsi.

Ad alcune ragazze dovrebbe essere vietato di uscire alla luce del sole.
Non dico che, data la provenienza, diventerebbero cenere come gli antenati letterari.
Solo che è controproducente per gli affari (loro) e per la digestione (dei clienti).
Più palestra gioverebbe. Se ti vendi, che la tua merce sia ben esposta e commestibile, direi.
Dopo questa accorata e disperata supplica, e rientrato in arena, arriva la svolta.

Avvicinatomi all’apice del bancone del bar sottostante lato palo lap dance, infatti, mi appare come una visione l’incavo di una schiena con intimo nero e reggicalze. Capelli neri.
E’ in ginocchio sullo sgabello e attende la bevanda.
Mi avvicino a quello adiacente libero e mi siedo.
Ha un viso molto particolare, Francesca.
Mora con un taglio di capelli che non avrebbe sfigurato su Rita Hayworth o altra diva dell’epoca d’oro di Hollywood.
Alta su un bella ed elegante scarpa nera con il tacco, anziché sulle solite GPS, sfodera un bel sorriso, e una cultura molto più elevata della media delle connazionali presenti.
Mentre parliamo, mi calo nel suo complesso universo di gesti e mi ci ritrovo a pelle, senza una vera ragione, senza sapere.
Alchimie rare che però capitano.
Salgo in camera, e mentre mi lavo velocemente la guardo spogliarsi nel riflesso dello specchio nella doccia, pregandola di spegnere la radio. Nessun senso doveva essere distratto da altro.
Le foto nel sito non le rendono giustizia.
Chiudo l’acqua e sollevando lo sguardo mi vedo.
E’ questa la faccia che aveva Archimede quando pronunciò “Eureka”?
La camera non poteva essere meno che straordinaria.
Un fisico di prim’ordine, che le chiedo di valorizzare in sala tenendo solo il perizoma, e mettendo in mostra scendendo dalle camere.
Così sarà, dato che mi darà ascolto.
E’così maledettamente difficile essere semplici, eppure la semplicità è una tra le migliori cose.
Di lì in poi una messe di camere.
E’ nata una stella?
Non so, probabile.
Di certo, per una notte, una donna di cui innamorarsi profondamente.

-Quarto-

Divertenti siparietti, nel tardo pomeriggio che precedeva la cena.

Emma indossa un competino in pelle nera molto BSDM, e appena mi vede si fionda.
Scoppiamo a ridere.
Dove devo andare per non vederti, in Palestina?” mi fa, ancora ridendo.
Chissà quale associazione mentale le avrà fatto formulare quel luogo.
Ad ogni buon conto il senso era chiaro, dato che pur non sapendo nessuno dei due della presenza dell’altro, ci saremo incrociati per i bordelli d’Europa non so neppure quante volte.
Due nomadi. Due zingari. Due valigie in tragitto a prendere colpi.
Due viandanti in viaggio a confessarsi verità.
Vite bohémienne.
Direi che un luogo meno pericoloso potresti trovarlo!”, ribattei mentre lei era sempre sotto il mio collo a baciarmi e mordermi.
Non me la vedevo Emma a guidare un autobus a Gerusalemme, infatti.
Di certo, per lei vale quanto detto per Dana.
Ha il suo fascino.
Ed è infaticabile macinatrice di camere, anche quel giorno.

Sono intento a chiudere la camera dell’hotel gentilmente prestatami alla bisogna da un amico.
Esce dalla camera a fianco una bella ragazza.
Alta, biondo cenere, bel viso e corpo e bel seno rifatto.
Occhi nocciola.
Perizoma nero.
Già vista in sala, in cui si prodigava in occhiolini e saluti, che non ricambiavo che con un cenno di mano.
Oramai sembro il Papa in incognito. Urbi et orbi.
Mi sfila dietro.
Serve aiuto?” mi apostrofa, proseguendo nella lenta e ancheggiante camminata.
No, ce la faccio” mentre armeggio la chiusura con la nonchalance del miglior Raimondo Vianello colto in flagranza dalla moglie.
Veramente non mi riferivo alla serratura” mi fa lei fermandosi e voltandosi.
Neppure io” ribatto.
Silenzio.
Ma non ti ricordi di me?”
La guardo bene. Tanto tempo a barare al tavolo da gioco degli anni e del mondo, si sente.
Marina!”.
Lì si fa chiamare Alina, ma non è che la Marina dell’Andiamo, pure lei bellezza calendario 2012.
Tante camere a Villach, seppur avesse diverso look, ma quella finestrella tra gli incisivi…
Ci incamminiamo verso l’arena.
E’ molto che lavori qui?” le faccio, dimenticando la regola base (non chiedetemela, per favore).
Un paio d’anni…ti ho visto tante volte e chiamato, ma non sei mai venuto a salutarmi” bacchettandomi in punta di fioretto.
Meritato. Meritato.
Non cerco neppure una scusa invocando la quasi cecità o il blocco delle Guardie Svizzere.
Incasso e basta.
La rimetto in lista, dopo averla vista operare con ossessione su un anziano avventore al cinema durante la serata, stendendolo in 5 minuti con una memorabile cavalcata.

-Quinto-

Al ristorante appena riaperto c’era la ressa, e l’incontro con le veterane mi aveva stuzzicato.
Il momento era perfetto, ma molte erano a desinare.
Ribana era appena giunta in sala, e quindi ho approfittato della sua freschezza e della sua ars oratoria che ha pochi eguali.
Solito body, che le chiedo di abbandonare, e bella cotonatura.
La camera fila via liscia come l’olio.
Rabbia, passione, disperazione.
E ripresentatasi in arena solo con gli slip fa la sua bella figura.

La cena ha alti e bassi.
Sicuramente squisito il salmone in crosta, che poco dopo finisce infatti, e verrà riproposto solo più tardi.
Purtroppo peggior sorte tocca a degli eccellenti tagli di carne di roastbeef, che però una eccessiva cottura ha reso stopposi all’esterno e secchi all’interno.
Degni di menzione i dolci.
Mi intrattengo a lungo con i miei munifici ospiti, che non ho più parole per ringraziare.

In serata il numero di orsi è in aumento ed io passo tra loro come un randagio, a respirare la vita.
Ramona mi incrocia mentre esce dal ristorante, e si ferma un istante a fissarmi.
Sorride velocemente, cosa che ricambio.
Non muovo altro gesto né proferisco parola.
Ha la faccia gonfia e vistose occhiaie, mentre il fisico resiste ancora, per ora.
Negli occhi il dolore del suo mondo e del mio tempo.
Le faccio cenno che può proseguire, o bloccava la processione.
Balla e beve con due orsi, un loop dell’intera giornata.

Alicia assente, Gloria infortunata, Polina (testata da amici, tutti entusiasti, come sempre; non capisco una critica feroce che ho letto di recente) non è una da quinta camera; Marina/Alina non ero convinto…mi vedevo con lei come Teseo ma senza filo di Arianna, era una pratica da riaprire ma un altro giorno.

Dove (Chi) andare a sbattere?
Quelle da quinta sono poche.
Mi bevo una cosa e fumo all’aperto, in attesa della folgorazione.
Oramai è l’imbrunire.
Rientro in sala e ritrovo Francesca.
Conversiamo amabilmente, ma non ho voluto rischiare, pur facendoci un pensierino, di risalire.
Più i contro che i pro.
Intelligentemente lei comprende e ci congediamo ripromettendo di rivederci in futuro.

Perlustro il locale e guardo Beatrice – che avevo visto diverse volte nel corso della giornata – in un bel body bianco che aveva approntato in modo da lasciare uscire il seno sinistro, con una pettinatura medioevale in una lunga treccia che avrebbe fatto le gioie di Botticelli.
Ragazza in odore di genio, a mio modesto avviso.
Quando l’avvicino so già come si sarebbe svolta la conversazione.
[Dialogo nella mente dell’autore:
Ma tu mi prendi sempre per ultima, così mi ammazzi…quante camere hai fatto?”, puntando la lampada in faccia come il poliziotto che deve fare confessare l’omicida.
Maaaaaa…non tanteeee…direi giusto un paiooooo
Ma che bugiardo, ti ho visto salire con Tizia, Caia, Sempronia e Mevia!”
“Ma nooooo…iubira mea. Le luci sono basseeeee…mi hai confuso con qualche altra broascutzaaaaaa…e poi sono quasi 10 anni che fai storie ma tanto poi sali sempre! Fallo per la nostra antica amicizia, per i buoni rapporti Italia/Romania e per 70 euro!
“Ok!
”]
Dialogo in arena.
Ciao gogosi…tra poco vado via ed avrei voglia di darti qualche musca…”.

Ma tu mi prendi sempre per ultima, così mi ammazzi…quante camere hai fatto?”, puntando la lampada in faccia come il poliziotto che deve fare confessare l’omicida.
Maaaaaa…non tanteeee…direi giusto un paiooooo”
“Ma che bugiardo, ti ho visto salire con Tizia, Caia, Sempronia e Mevia!”
“Ma nooooo…iubira mea. Le luci sono basseeeee…mi hai confuso con qualche altra broascutzaaaaaa…e poi sono quasi 10 anni che fai storie ma tanto poi sali sempre! Fallo per la nostra antica amicizia, per i buoni rapporti Italia/Romania e per 70 euro!”
“Ok!”

Beatrice è sempre una bella buburutza da stanzare, e mi fa divertire come poche.
Non pretendo che tutti la assaggino, per carità.
Mi basta per ora che io continui a sentirne la fragranza.
Porta a termine egregiamente il suo compito.

Passo in area relax prima di rientrare.

Un chiassoso e nutrito gruppo di punter meridionali ha preso d’assalto l’idromassaggio e le saune interne.
Gridano e parlano e non si zittiscono un secondo.
Più tardi saprò che è stato difficile cacciarli ben oltre la chiusura.
A proposito del nuovo corso della clientela.
Devo uscire in quella all’aperto per trovare un po’ di quiete.
Contemplo in silenzio il vuoto giardino esterno.
Prima di congedarmi faccio un salto al ristorante.
Presenti taglieri di affettati e formaggi e ottime alette di pollo piccanti in notevole quantità.
Molto, molto ben fatto.

Anche questa notte lo spettacolo è finito, ed io rincaso più vecchio e stanco.
Trafelato e ansimante a vedere il treno partire mentre lo rincorro inutilmente.
Più debole o forse più saggio, con un altro passo nella ricerca di distillare l’essenza.

"Questa è la chiave direi: fissare, in una sorta di eternità, l’estasi"

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Grazie per la recensione e il tempo speso, a questo punto spero a Luglio di trovare Francesca lì dove la trovasti tu...

Le foto sul sito fanno intravedere un fisico di alto livello, non so se anche il viso sia all'altezza ma se tu stesso sottolinei che non le rendono giustizia la ragazza meriterà senz'altro di spenderci del tempo.

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@ermes3
Per esperienza le ragazze tendono a marcare un pezzo di territorio nei Club.
Cerca lì. Poi hai descrizione e foto.
Leggerò il tuo report.

"Questa è la chiave direi: fissare, in una sorta di eternità, l’estasi"

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andiamo_austria_mobile

Ottima recensione @titano davvero ben fatta
Ma volevo chiederti perché esalti ragazze esteticamente mediocri e anche un po’ vecchiotte quasi da pensione? Bisogna pensare al futuro e alle nuove leve non restare ancorati al psssato che non tornerà più...

Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua città
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@duke999 come sempre solo a criticare !
Da quando sei iscritto sempre e solo lamentele e ZERO recensioni!
Facciamo che ti banno 24 ore e quando rientri sono sicuro che anche tu apporterai qualcosa di utile per il sito! Nel caso non fosse così ti chiedo almeno la gentilezza di non attacare e criticare sempre gli utenti che, per il sito , mettono anima e passione!
Grazie

Gnoccatravels, il portale dei viaggi della gnocca
http://www.gnoccatravels.com

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Gran bella recensione che materializza le parole in immagini. Per chi conosce il posto, leggendoti, ha come l'impressione di trovarsi virtualmente dentro il locale. Sulle ragazze citate nulla da dire anzi sono una garanzia. Poi francesca, mai provata, ma vista molto da vicino. Gran fisico, forse uno dei migliori e gran belle tette naturali. Potenziale enorme che la tua recensione ha messo in risalto. Hai acceso la mia curiosità e forse non solo la mia.
Il locale mi sembra che resista, nonostante tutto, in una specie di oblio.

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Grande Rece! Un @Titano gigante, anzi Immenso, per non scomodare l'Alter Ego, oserei dire alla Georges Simenon! Comunque noto in te degli insospettabili cedimenti quasi sentimentali...Non è che stiamo invecchiando? Una domanda senza irritare la Proprietà, mica che il @duke999 sia il giovane Ciula? Agnosco stilum....!

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Gloria infortunata?? Che vo di?? L'unico capace di infortunarla sul serio sarebbe @Sandokan2012!

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@Bellavitaitaly
Grazie.
L'idea è quella da te espressa.
Portare per mano chi legge.
Poi ci metto il mio stile.
Su Francesca, fisicamente impeccabile, ho constatato molto sarcasmo in ordine alla mia frase, che ribadisco, "Ha un viso molto particolare".
Sarcasmo totalmente ingiustificato.
Certo Larissa- da me invocata a termine di paragone - era oggettivamente bellissima anche come volto.
Francesca, ripeto, a mio avviso non ha nulla che non vada (occhi, naso, bocca, denti...Tutti carini i dettagli e i particolari, basta parlarci).
Forse il "complesso" non soddisferà i puristi ma se si riesce a superare certi stereotipi o canoni classici, non vedo cosa abbia per non risultare piacevole.

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@licantropo_teutonico
Grazie.
Nessun cedimento, se non nell'occhio del lettore.
E si che si invecchia. Per fortuna.

Gloria sta benone. I malanni di stagione capitano a tutti.

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scusa @titano ma la Larissa che citi ex Andiamo e (brevemente) Wellcum è forse lei sotto ora di base al Globe da anni? rumena elegante e diciamo filiforme/skinny, parla italiano con accento romano credo abbia 25 anni ..... anche se te parlando di 2012 vai molto indietro, forse troppo giovane allora questa per essere "lei".............

https://www.imperium-escort.com/en/escortdamen/sedcard-99.php

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Direi proprio di no.
Mi riferisco a questa, che ha lavorato per molto tempo, prima dell'Andiamo, al Villa Vertigo

66966--ANDIAMO_Calendario 2012_04_06.jpg

"Questa è la chiave direi: fissare, in una sorta di eternità, l’estasi"

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Bella recensione, ormai alle "perfette" senza cuore vengono giustamente preferite le ragazze un po' meno stunning ma che offrono sicuramente più calore e prestazioni complimenti per le scelte, ammetto che mi hai fatto venire un po' di nostalgia di salire all andiamo, che ultimamente non frequento preferendogli il wellcum... Quasi quasi proporrei di aprire un topic "Andiamo vs Wellcum" per confrontare due locali così vicini se ancora non è stato fatto da nessuno

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@GioPollastre
Salire all'Andiamo oggi per avere visto le foto delle ragazze che vi lavoravano nel 2012 è perfettamente inutile.
Ho volutamente omesso una mia breve apparizione a Villach essendo in zona o sarei stato impietoso o tacciato di partigianeria.
Quel locale tanto idolatrato non esiste più.
Quello che c'è ora non vale la pena né la spesa. E andarci per riempirlo di ricordi sarebbe stucchevole.
Fermati al Wellcum, è la cosa migliore.

Il thread sul confronto sicuramente c'è, ma oggi lascerebbe il tempo che trova.
Al confine - oggi - l'unico locale che si avvicina ad un FKK, merita una visita e almeno vale la maggior parte dei soldi spesi è il Wellcum.

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@Titano infatti non è lei, grazie comunque. Madonna che fisico spaziale questa....2012, uhm io il VV l'ho frequentato qualche volta proprio quell'anno e il seguente - quando ancora decente diciamo - se ben rammento, quindi non la incrociai in DE nè tantomeno in AT visto che arrivo a Villach solo un paio d'anni dopo.

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Larissa ,esteticamente,é stata una delle più belle rumene mai apparse in Carinzia ma non la considero un fulmine di guerra a livello di passione!

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Bellissima recensione come sempre! Dana l'avevo conosciuta ma non stanzata. Accidenti, avessi saputo che era così performante, non avrei esitato a farlo. Il fatto che girasse con Denise mi aveva fuorviato.. temevo di essere missilato 😂

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Titano è una garanzia. Non scherziamo, ragazzi! Dovrebbe scrivere un libro di memorie, che ogni punter degno di questo nome dovrebbe avere sul proprio comodino e leggerne alcune pagine ogni sera prima di chiudere gli occhi. E sognare (in attesa di polluzioni notturne)

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@azzocrc
Non è il caso ma ad ogni modo grazie.
E basta applausi.
Non è una convention di Forza Italia.

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