Lunedi6 gennaio il quotidiano Il Fatto pubblichera un articolo sulle nostre melanzane in viaggio verso i paradisi del sesso a pagamento per donne.
Non e` la prima volta che dei giornalisti si occupano di questo tema, ricordo un servizio del TG2 di molti anni fa durante il quale un bel ragazzo, giovane, di Capo Verde si (e ci) chiedeva: "ma perché ci mandate qui le racchie peggiori alla ricerca di sesso?"
In effetti la domanda di quel ragazzo eancora oggi interessante......con tutti i maschi italiani alla canna del gas che pur di scopare free sarebbero disposti a qualunque cosa, maschi che sovente sono giovani e di bellaspetto, con tutta questa mercanzia a disposizione senza far fatica COME MAI le nostre melanzane vanno a pagare il sesso all`estero???
Non venitemi a dire che si tratta ESCLUSIVAMENTE di una questione di....centimetri..no, non esolo quello...ceanche qualcosaltro altrimenti non si spiega questo flusso costante di melanzane verso il pay.
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"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
Ti faccio l esempio di una signora ke conosco ha 60 anni
vedova ha ereditato un palazzo dall ex marito da cui era pure separata l ha venduto si è comprata una casa kn senegal e si è messa con un ragazzo di 25 senegale fisico scolpito capelli alla bob marley lo tratta come uno skiavetto deve fare tutto quello ke dice tra l altro lui è pure sposato con una locale e a volte torna dalla moglie a volte se lo porta in italia e gli fa tipo da maggiordono la porta in giro ecc
Una mia amica è appena tornata da una vacanza in Kenya col suo ragazzo, e mi ha detto che il 90% delle turiste italiane che vanno là (principalmente 50-60 enni romane e milanesi) ci vanno per farsi sbattere dai boys locali. Ci sono perfino delle ragazze italiane giovani ma brutte o/e grasse che si prendono una casa là perché è l'unico posto in cui riescono a trovare un boyfriend. In Italia non battono chiodo. In effetti, voi vi mettereste con una grassona? Io no.
Esatto...ma chi se la tromba una melanzana cinquantenne o sessantenne?
Le racchie poi, é vero che anche loro hanno mercato in itaGlia ma probabilmente il mercato ce l'hanno con dei cessi del loro livello, e sognano almeno una volta nella vita di farsi rimescolare le budella da un cazzo come si deve attaccato ad un fisico come si deve.
Le donne non sono diverse da noi in questo...pure a loro interessano certi aspetti della faccenda, sopratutto se non ne hanno beccato molto nella vitaccia made in itaGly.
Sarò anche impopolare, lo so, ma voglio spezzare una lancia in loro favore: io sinceramente un po' le ammiro quelle che vanno lì a scopare. Dal mio punto di vista meritano rispetto, perchè
in fin dei conti, come tutti noi gnoccatravellers uomini, hanno il coraggio di dare (anche solo temporaneamente) un calcio in culo a sto paese bigotto e perbenista del cazzo e di andare a farsi scopare in questi paradisi tropicali. Nel loro modo di essere c'è un non so che di maschile che ammiro, non ci posso fare nulla. E' una scelta controcorrente la loro, soprattutto ad una certa età. Rifletteteci un attimo: per una donna non sentirsi più desiderata o, ancora peggio, non essersi mai sentita desiderata, non è affatto bello. Il rischio di deprimersi è fortissimo. Sono donne che non si arrendono. A me purtroppo piacciono le belle fighe e so perfettamente che di fronte a una grassa non mi si tirerebbe sù (a meno di non prendere la pillola magica), altrimenti il culo flaccido ad alcune di loro glielo sfonderei in segno di stima, se lo meritano. Piuttosto prenderei a cazzotti i giornalisti moralisti che blaterano sempre contro sto famigerato "turismo sessuale", perchè così aumentano le vendite, e spacciano per grandi inchieste delle emerite puttanate
La melanzana nostrana, sopratutto di provincia, è ancora completamente invischiata nelle fesserie moralistico-puritane della chiesa cattolica.
É terrorizzata di essere giudicata, in primis dalle amiche melanzane anch'esse frustratissime e compresse, come una mignottazza se per sbaglio mostra di aver voglia di sesso e, nonsiammai!!!, addirittura lo pratichi.
Ne consegue che la melanzana Italica media é una iper-repressa che trattiene a stento una carica erotica ormonale da ricovero...percui appena va all'estero, possibilmente lontano, si sente al riparo dai riprovevoli sguardi delle suore-melanzane sue amiche e sfoga i sui istinti ed ormoni repressi talvolta in maniera bestiale facendosi riempire ogni buco di nerchie ed urlando sconcezze da porno di serie C. :-)
Cavaliere con due dame...deve averci un bel salame.
Calze a rete o con la riga...100 in culo e 20 in figa.
Riguardo ai gusti e alle preferenze sessuali, vi sfugge una cosa. Generalmente gli uomini africani di colore preferiscono le donne grasse alle magre. Ci sono le eccezioni ma la maggioranza ha queste preferenze. Hanno un gusto esttamente contrario a quello degli uomini occidentali che, salvo eccezioni, prediligono le donne non grasse. Lo avevo già detto in passato: stiano tranquille le melanzane e si riempiano con calma i loro prosciuttoni, tanto possono sempre rivolgersi all'altra sponda del Mediterraneo dove le aspettano con gioia....
...si: vabbe' .... Ma quando è' troppo...e' troppo!!!
"a tutto posso resistere,tranne che alle tentazioni!" (Oscar Wilde)
"il segreto per rimanere giovani sta nell'avere una sregolata passione per il piacere." (Oscar Wilde)
"l'unico modo di comportarsi con una donna è fare l'amore con lei se è bella,o con la sua amica se è brutta." (Oscar Wilde)
Se ci sono due cose che ho sempre odiato, nella mia vita, sono la parzialità e l'ipocrisia.
E le nostre melanzane nazifemministe sono un ottimo concentrato di entrambi.
Se andiamo noi - uomini - all'estero per farci delle sane trombate, siamo nella migliore delle ipotesi sfigati (ovviamente perchè non troviamo un'itaGliana che ce la dia, mica perchè ci fanno schifo), nella peggiore dei bastardi che sfruttano la povertà altrui per sfogare le nostre brutali voglie (SIA CHIARO CHE PARLO SOLO DI RAPPORTI CONSENSUALI CON MAGGIORENNI... pedofili e strupratori io li spellerei vivi dopo averli appesi per le palle un paio di giorni).
Se ci vanno loro - le melanzane nazifemministe - all'estero per lo stesso motivo, e ci vanno molto più spesso di quanto non crediate, va tutto bene.
Il turismo sessuale femminile è in continua crescita: donne occidentali, spesso facoltose e di qualsiasi età, scelgono paesi come Cuba o Kenya in cerca di emozioni con i locali. A pagamento
di Eleonora Bianchini
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"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
Per ora ti ho mandato Kenya e Giamaica, due settimane. Più tardi avrai anche Capoverde”. L’agenzia di viaggi per single invia i preventivi. Queste tre mete, insieme a Santo Domingo, Cuba, Maghreb, Tanzania, Kenya e Gambia sono in cima alla lista per le donne che preferiscono andare in vacanza da sole. O meglio, senza un uomo. Perché partono per trovarlo a destinazione. Le stime parlano di 600 mila donne occidentali (tra cui almeno 30 mila italiane) che ogni anno cercano l'avventura con un tuareg, la guida di un safari, un beach boy che passeggia sulla spiaggia alla ricerca di una donna disposta a pagare, o un big bamboo, come viene chiamato in gergo il gigolò di colore inteso come oggetto sessuale. “Nessuno chiama l’agenzia di viaggio per richiedere l’avventura sessuale”, spiega Daniela De Rosa, direttrice del webmagazine Per me sola, dedicato alla cultura del viaggio al femminile. “Ma alcune mete offrono le occasioni giuste. Non si ha la certezza dell’happy ending, ma nella proposta di un ‘viaggio nel deserto’ o ‘notte al campo tendato’ è possibile finire a letto con una guida o un locale. Ci sono anche coppie di madre e figlia che partono insieme, donne adulte, trentenni. C’è scambio di soldi. E a volte i ‘ragazzi’ sperano di sposarti”. E se le agenzie non entrano nel dettaglio del turismo sessuale, qualche indizio in più arriva dai gestori degli alberghi. “Abbiamo strutture gestite da italiani, dove l’animazione include anche alcuni capoverdiani, molto simpatici”. E se si porta qualche estraneo in camera? “Non c'è problema, ma deve prendere una doppia - spiegano dall’Hotel Morabeza di Capoverde - e attenzione a chi si lascia entrare. Non che qui sia mai successo, ma c’è sempre il rischio che non sia una persona fidata”. Più rassicuranti, invece all’Alfred's Ocean Palace a Negril, Giamaica: “Vieni qui in cerca di compagnia? Dipende tutto
da te, se ne hai voglia trovi quel che vuoi”. Insomma, i ragazzi disponibili ci sono. E sono parecchi. “Certo, è un posto grande. È facile conoscerli sulla spiaggia, al bar, per strada. Se vuoi qualche consiglio, poi, ci sono anche parecchie italiane”. Che, prosegue, si intrattengono spesso con le bellezze locali.
Non esistono studi ufficiali, ma le stime rendono l’idea di un fenomeno tutt’altro che marginale. Il giornale online Escape Artist Travel magazine, a luglio 2007, ha parlato di 600 mila donne occidentali impegnate ogni anno in questo tipo di viaggi. Cifre riprese anche da Julie Bindel, giornalista cofondatrice di Justice for Women.
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"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
Nel 2006 il presidente di Telefono Blu Sos Pierre Orsoni aveva azzardato che le “turiste” provenienti dall’Italia fossero tra le “30 e le 50 mila all’anno”, supponendo che “le donne rappresentino dal 3 al 5 per cento di quel milione di connazionali che pratica, abitualmente o meno, turismo sessuale”. Tutte cifre che non hanno trovato conferma in nessuno studio ufficiale. Per quanto riguarda la Giamaica, Michael Seyfert, regista e autore del film Rent a Rasta (letteralmente “affitta un rasta”, che in gergo sottintende l’uso sessuale dell’uomo coi dreadlocks) ha calcolato che ogni anno oltre 80 mila donne over 40 volano in Giamaica alla ricerca del big bamboo. E, su Youtube e forum online, sono gli stessi gigolò a vantarsi del successo e della propria superiorità rispetto alle prestazioni sessuali del maschio bianco. “Once you go black you’ll never go back”, dicono. Un uomo disponibile e giovane, unico oggetto del desiderio con infinite declinazioni linguistiche. Si chiama, ad esempio, kamakia in Grecia, shark (squalo) in Costa Rica, rent-a-dreads nei Caraibi, kuta cowboys a Bali. Oppure Marlboro men in Giordania, bumster in Gambia o jinetero
a Cuba.
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"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
Tuttavia, il fenomeno è difficile da quantificare. Le donne, infatti, escludono di essere “turiste sessuali”, anche se pagano per avere rapporti. “Per loro non è un meccanismo di prostituzione - spiega Yasmin Abo Loha di Ecpat Italia, che si occupa dei diritti dei minori contro lo sfruttamento sessuale -. A differenza dell’uomo, che cerca una partner diversa ogni sera, la donna è prettamente romantica e nel corso di una vacanza tende a frequentare un solo uomo”. Preferiscono farsi chiamare romance tourists, viaggiatrici alla ricerca di una favola. Tradotto: una storia d’amore. A dimostrarlo è stata la ricerca di Jacqueline Sanchez Taylor, Dollars are a Girls' Best Friend? Female Tourists’ Sexual Behaviour in the Caribbean (agosto 2001, Sociology). Su
240 turiste intervistate sulle spiagge di Negril e a Boca Chica e Sosua in Repubblica Dominicana dalla sociologa dell’Università di Leicester, emergeva che un terzo di loro aveva avuto rapporti sessuali con uomini del posto durante la vacanza. Il 60 per cento di quelle 80 donne riconosceva che nella relazione influivano elementi di “natura economica”. Nonostante questo, non si sentivano “turiste sessuali”. E gli uomini che avevano pagato per fare sesso? Per loro non erano toy boy o gigolò. Solo il 3 per cento, infine, ammetteva che le relazioni erano state “esclusivamente fisiche” e oltre il 50 per cento le definiva “romantiche
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"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
“Credo che negli ultimi anni il numero di donne che fa
turismo sessuale sia cresciuto, grazie a voli e pacchetti low-cost in paesi economici”, spiega Sanchez Taylor. “Le donne sono sorprese di trovare così tanti uomini a loro disposizione, ma raramente per loro pagarli rappresenta una forma di prostituzione”. Nel corso della sua ricerca, Sanchez aveva intervistato anche alcune donne italiane in Costa Rica, “positivamente attratte dalla fisicità dei neri”. Al contrario delle nordamericane che, invece, ritenevano l’uomo di colore un individuo da “dominare”. Il primo contatto con il gigolò non avviene attraverso strutture organizzate, ma sulla spiaggia o per strada. “Molte si convincono genuinamente di essere corteggiate. ‘Gli piacciono i miei capelli, la mia pelle chiara’, dicono”. E la “forma” di pagamento è diversa. “Di solito non c’è la tariffa per una prestazione sessuale, come accade per la prostituzione femminile. E a differenza dell’uomo che soddisfa un bisogno fisico, la donna tende a rispondere a una necessità di relazione. Quindi offre pasti, vestiti, drink, invia contante al beach boy al ritorno. Può arrivare anche a comprargli un appartamento. Magari lo invita per brevi periodi in Europa o in Nord America. Per il gigolò è un modo per acquisire uno status, che lo fa emergere tra i suoi ‘colleghi’. O l’unica via per emigrare in Paesi ricchi”. Difficilmente, però, questi rapporti sfociano in relazioni di lungo periodo o matrimoni. “Ma anche questo è un dato impossibile da misurare”, puntualizza Sanchez.
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"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
E non si pensi che siano solo donne di mezza età a ritagliarsi qualche settimana all'anno per una vacanza. “Ci sono donne di tutte le età, dai 20 ai 60 anni e oltre. Vanno insieme madri e figlie, mogli che lasciano a casa i bambini, separate, divorziate, vedove. C’è chi cerca un’esperienza, chi vuole allontanarsi dall’impegno di una relazione o, al contrario, cerca un compagno. Chi ha più soldi va più spesso, specie le over 40. Ma l’età non è mai una barriera”.
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(Anonimo)
Approcci in spiaggia: “Scusa, hai mai provato con l’uomo nero?”
el.bia.
Hai mai provato un uomo nero?”. 2013, Barbados. Spiagge dorate, cielo terso. Decine di uomini di colore ammiccano a Micaela e alle donne europee, over 40 e dai fianchi larghi, accarezzate dal sole del Caribe. Ci sono tante tedesche, americane, inglesi. Niente uomini occidentali. Coppie di amiche, madri e figlie. Gli uomini le abbordano. O almeno ci provano. Micaela, allora 35 anni, è lì con un’amica per godersi il mare, non i gigolò. Un beach boy si avvicina e le rivolge la domanda. Diretta. Il preludio: “Vuoi comprare dei cd di musica reggae o un po’ di marijuana?”. Perché no, pensa lei, “sono in vacanza”. Poi arriva la proposta, spregiudicata e spiazzante. “Vivo in Inghilterra da anni – spiega Micaela al Fatto Quotidiano – quando dissi ai miei colleghi che andavo alle Barbados, mi facevano tutti un sorrisino. All’inizio non capivo. Poi, quando sono andata, ho visto coi miei occhi cosa succedeva”. Per le inglesi, infatti, rientrano tra le mete caraibiche in cima alla lista per fare turismo sessuale. “Vedevo tante donne spesso accompagnate da uomini giovani del posto, tutti belli. Si mettono al tuo servizio, ti portano il sombrero, l’asciugamano. Diciamo che
è stata l’unica vacanza in cui non ho finito un libro, non potevo fare a meno di guardarmi intorno”. Ma non era andata per un gigolò. “Quando il ragazzo si è proposto, ho declinato l’invito in modo educato. A differenza di quanto avrei fatto in Italia, lì non si può mandare l’uomo affanculo. Se lo fai ti danno della ‘mozzarella’ razzista”. Dopo il suo rifiuto, nessuno dei ragazzi avvicina più né lei, né la sua amica. “Penso che ci abbiano scambiato per una coppia lesbica. Da lì siamo state ‘vittime’ di una sorta di razzismo al contrario: nessun uomo si rivolgeva a noi, eravamo invisibili”. I gigolò la ignorano, ma gli altri locali? “Chi non abborda di mestiere, non parla con le straniere, non ne ha motivo. Sono chiusi, stanno tra di loro, non si entra in contatto. Insomma, è stata la prima vacanza in cui non ho conosciuto nessuno”.
Niente occhi indiscreti
Non andava così, invece, per chi ‘affittava’ il suo beach boy. “Vedevo anche madri e figlie insieme accompagnate da un solo ragazzo. Donne grasse che si portavano in albergo il figone di turno. Li mantengono per il tempo della vacanza, li portano fuori a cena”. Le donne spesso si affezionano e chi ha soldi ritorna, magari con lo stesso. “I ragazzi hanno un’agenda, appuntamenti fissi e settimane prenotate durante l’anno”. Amanti fedeli a tutte, per una o due settimane l’anno. Perché il turismo sessuale non è una faccenda solo maschile.
“Lo era un tempo - spiega la sessuologa clinica Valeria
Randone -, storicamente caratterizzava le scelte maschili. Uomini soli, annoiati, stanchi della solita routine, curiosi, repressi e depressi, volevano divertirsi senza complicazioni emotive”. Poi, la rivoluzione sessuale e il ‘68 segnano il cambio di rotta. “Anche le donne, lontane dai luoghi comuni sulla sessualità femminile, da occhi indiscreti e familiari, si dedicano alla ricerca di mete erotiche, più che esotiche”. Quindi il viaggio diventa di piacere anche per le donne, dirette in Africa, America centrale e Asia. Cercare un’avventura con un uomo esotico o di colore consente alle donne di “tornare indietro negli anni, ritrovare la spensieratezza, gratificazioni narcisistiche e furore testosteronico”.
Il tariffario: un’ora sono 20-30 dollari
E allora c’è chi “separa in modo netta sessualità e affettività” e chi invece ricerca “il coinvolgimento e le attenzioni tramite la prestazione mercenaria”. Capita che “dopo la fine di un matrimonio o un divorzio sofferto, le donne rifiutino il coinvolgimento emotivo per vivere la
sfera sessuale ‘al maschile’, senza sentimento. Oppure che vogliano esercitare potere sull'uomo comprando le sue prestazioni sessuali”. Possono essere “timide, riservate, impacciate o non più giovanissime, che scelgono questa via perché più semplice di quella ‘relazionale’”. Eppure non ammettono di pagare gli uomini. “Il pensiero che siano interessate a loro per motivi economici non le sfiora nemmeno - osserva Randone - perché nell’immaginario collettivo, l’uomo di colore è sempre e comunque disposto a fare sesso”.
Randone ricorda anche che esistono veri e propri tariffari. “Un’ora d'amore in Giamaica costa tra i 20 e i 30 dollari, una notte intera 150, compreso il sesso orale. E le complicanze emozionali post-coito
non sono poche. Si va dall’abbandono alla richiesta di altro denaro. Fino alla delusione quando si rendono conto di non avere trovato l’amore”. Ma il sesso a pagamento è davvero un passo verso la parità? “Quella del turismo sessuale femminile è una pratica che non ha niente a che fare con l’emancipazione”, puntualizza Teresa Palese, responsabile Uil pari opportunità e politiche di genere che insieme a Cgil, Cisl e Caritas ambrosiana si occupa di problemi di genere. “Al contrario - conclude - ricalca le cattive abitudini degli uomini, rendendole complici dello sfruttamento, specie nei paesi poveri”.
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(Anonimo)
Poi ovviamente si deve parlar male del maschio italiano, delinquente a prescindere.......come se si volesse inculcare nella mente della gente che se l uomo italiano fa turismo sessuale e` in ogni modo un criminale, potenziale o reale.
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(Anonimo)
Ma 80 mila italiani si muovono nel mondo in cerca di bambini
IL TURISMO sessuale riguarda in prevalenza gli uomni, come è facile immaginare, e in particolare ha per oggetto i bambini. Una denuncia costante, su questo tema, è portata avanti, da tempo, da Ecpat, l’organizzazione che si occupa di difendere i bambini e gli adolescenti dallo sfruttamento sessuale
. “Il crescere del turismo di massa e dei voli a basso costo”, scrive sul suo sto, “re n d o n o alla portata di tutti un viaggio verso mete esotiche e lontane dal proprio Paese”. Internet facilita il tutto. In particolare gli italiani sono turisti del sesso con bambini, avendo “scalato” negli ultimi anni la non
edificante classifica dei turisti più presenti in vari paesi. “Se prima in alcuni Paesi eravamo fra le prime 4-5 nazionalità - denuncia Ecpat - oggi siamo i più presenti in luoghi come il Kenya”.
Ma chi sono i turisti sessuali? “I turisti sessuali a danno di minori possono essere sposati
o single, maschi o femmine (anche se la maggioranza sono maschi) stranieri o locali, ricchi o turisti con budget limitato”. Si dividono in tre distinte categorie: turisti sessuali occasionali (spesso in quel Paese per lavoro), la maggioranza; turisti abitudinari; pedofili. La loro età è compresa tra i 20 e i 40
anni. L’Ecpat non è ingrado di quantificare esattamente “quanti siano gli italiani turisti del sesso con bambini e adolescenti”. In ogni caso, la stima è di 80.000 italiani “che partono alla ricerca di sesso con minori”. Il 60% sono occasionali, così li definisce, il 35% abituali e solo il 5% pedofilo. In Kenya,
un rapporto Unicef, rileva che il 38% dei clienti dei minori fatti prostituire sono locali, seguiti dagli occidentali: italiani 18%; tedeschi 14%; 12% svizzeri; 8% francesi.
Dall’Europa s parte prelvalentemente da Germania, Olanda, Regno Unito, Francia, Belgio, Spagna, Italia. Dall’America si parte
da Stati Uniti, Canada, Brasile. Le destinazioni prevalenti sono: Thailandia, Vietnam, Laos, Cambogia, Filippine, Nepal, Pakistan, Russia, Taiwan, Cina, Sri Lanka, India, Indonesia. Ma anche Brasile, Repubblica Dominicana, Colombia, Messico, Venezuela, Cuba e Kenya.
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"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
Ecchila là, stavo facendo il conto alla rovescia in attesa che arrivasse; l'autoassoluzione presentata sotto forma di citazione di terze parti;
“Per loro non è un meccanismo di prostituzione - spiega Yasmin Abo Loha di Ecpat Italia, che si occupa dei diritti dei minori contro lo sfruttamento sessuale -. A differenza dell’uomo, che cerca una partner diversa ogni sera, la donna è prettamente romantica e nel corso di una vacanza tende a frequentare un solo uomo”.
Seguita a ruota ovviamente dalla demonizzazione degli uomini;
"IL TURISMO sessuale riguarda in prevalenza gli uomni, come è facile immaginare, e in particolare ha per oggetto i bambini."
Memorabile poi il passaggio in cui la melanzana di turno riesce a farsi schifare in tre, due, uno pure alle Barbados;
“Quando il ragazzo si è proposto, ho declinato l’invito in modo educato. A differenza di quanto avrei fatto in Italia, lì non si può mandare l’uomo affanculo. Se lo fai ti danno della ‘mozzarella’ razzista”. Dopo il suo rifiuto, nessuno dei ragazzi avvicina più né lei, né la sua amica. “Penso che ci abbiano scambiato per una coppia lesbica. Da lì siamo state ‘vittime’ di una sorta di razzismo al contrario: nessun uomo si rivolgeva a noi, eravamo invisibili”. I gigolò la ignorano, ma gli altri locali? “Chi non abborda di mestiere, non parla con le straniere, non ne ha motivo. Sono chiusi, stanno tra di loro, non si entra in contatto. Insomma, è stata la prima vacanza in cui non ho conosciuto nessuno”
Sono proprio dei casi persi queste quì! :-)) :-)) :-))
Sinceramente tutte ste melanzane all'estero in cerca di nerchia nn ne vedo.I pochi casi sono soggetti che anche i pappagalli italici più arrapati non chiaverebbero mai (stile figlia di fantozzi per intenderci).Parliamoci chiaro se una è un minimo decente in itaglia trova fotomodelli pronti a sbranarla...
Spulciando nell'archivio de Il Fatto Quotidiano, è saltato fuori un altro articolo, scritto sempre da una giornalista donna, ad hoc per noi lettori maschietti:
Per chi ha poco self control e molta irascibilità, faccio copy/paste dell'incipit di questo articolo, di modo che possa scegliere di astenersi sin da subito dal leggerselo tutto:
"Ci sono, a volte, dei primati di cui non andare per nulla fieri e di cui, tuttavia, bisognerebbe discutere per comprenderne le ragioni e sperare di invertire “tendenze” inaccettabili in un paese che dovremmo poter definire civile."
Bé ci siamo capiti.
In itaglia c'è un consolidato connubio tra nazifemminismo e un maschilismo che è appannaggio di ricchi, potenti e famosi, tutto volto a schiacciare e a sopprimere quegli strati sociali diciamo "non all'altezza", che vorrebbero vivere delle esperienze sessuali con tranquillità e con piena soddisfazione.
I detrattori di noi GT si attaccano alla facile accusa di pedoturismo sessuale. Insomma i soliti argomenti di bassa macelleria, che fanno presa su un pubblico poco istruito e che consolidano luoghi comuni infamanti.
Complimenti anche a Il Fatto Quotidiano per il suo conformismo da manuale.
Mi complimento con gli amministratori di GT per le condanna e prese di distanza dai pedofili, questi cani rognosi che andrebbero bastonati in eterno.
Auspico anche l'avvento di un giornalismo serio, obiettivo ed onesto, che abbia il coraggio di fare luce sul suddetto fenomeno anche in ambito femminile, perché non è più accettabile che siano sempre i maschi ad essere messi alla gogna, per il sollazzo di nazifemministe e plutomaschilisti.
"Auspico anche l'avvento di un giornalismo serio, obiettivo ed onesto" - @Stilicho
Si, come no...continua pure a sognare, vecchio mio!
Come disse il buon Fernando Vallejo; "la carta stampata é venerabile corteccia d'albero trasformata in merda" ed i giornalisti, salvo rarissime eccezioni, sono nient'altro che dei mangiapane a tradimento...bigotti, ipocriti, finti perbenisti o bacchettoni...degli autentici morti di fame che scriverebbero qualsiasi cosa pur di poter mettere il piatto a tavola.
il link che hai postato e` relativo ad un articolo - sempre dello stesso quotidiano e sempre sul tema - ma del 2011.
Ma torniamo all`articolo odierno:
” Quindi il viaggio diventa di piacere anche per le donne, dirette in Africa, America centrale e Asia. Cercare un’avventura con un uomo esotico o di colore consente alle donne di “tornare indietro negli anni, ritrovare la spensieratezza, gratificazioni narcisistiche e furore testosteronico”
Perfetto...se una donna paga un uomo e` esclusivamente per ritrovare la spensieratezza e la passione.....
Se siamo noi a pagare siamo dei porci, degli sfigati, approfittatori, sfruttatori, incapaci di sostenere una relazione con l`altro sesso, frustrati, brutti etc. etc....
Anni fa, in uno dei miei viaggi a Cuba (ebbene si, sono quindi anchio un approfittatore sfigato, incapace, ignorante e brutto!) facemmo conoscenza con un gruppo di impiegate dellASL di una citta` emiliana
(brutte n.d.r.) che ci dissero di aver letto molto sullIsla Grande, di amarla, di andare li per visitare i musei, i luoghi della rivolzione, respirare latmosfera del posto etc. etc. e una volta entrati in confidenza iniziarono a criticarci perché noi uomini si va in quei posti per le donne, per il sesso e via delirando.
E vabbe`, volevano dimostrarci che loro erano superiori? Mah....e lasciaglielo credere, in vacanza nn mi va di litigare con nessuno.
So solo che la sera seguente andammo al Conejito, una disco del Vedado (chissase ceancora) e in mezzo ad un nugulo di gnocche chi abbiamo incontrato? Ebbene si, le brutte impiegate dellASL della citta` emiliana in compagnia di fusti mulatti alti e muscolosi.........
Chissase ci leggono, ora dovrebbero essere piu vecchie, piugrasse e piu brutte di qualche anno e probabilmente di turismo sessuale, pardon, romantico, ne faranno ancora se non di piu`
:-D
"..............sparecchiavo...."
"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
In itaglia c'è un consolidato connubio tra nazifemminismo e un maschilismo che è appannaggio di ricchi, potenti e famosi, tutto volto a schiacciare e a sopprimere quegli strati sociali diciamo "non all'altezza", che vorrebbero vivere delle esperienze sessuali con tranquillità e con piena soddisfazione.
Complimenti. Un ritratto perfetto dell'orrida situazione culturale italiana , ma anche occidentale ( francia, Svezia , USA , ecc ).
Il sesso del
MASCHIO
è sempre schifoso e illegale, quelle delle DONNE è romantico, anche se pagano un giovanotto per scopare un cesso inguardabile.
da notare che la pedofilia ( quella vera, fatta con individui pre-puberi ) non è esclusivamente maschile, e che comunque è considerata una patologia dal DSM 4 , che è un pò la bibbia della psichiatria.
Però, i pedofili, uomini , andrebbero castrati, magari senza processo.
Invece le infanticide , sono sempre depresse.
Peccato che il depresso vero è autolesivo, NON verso altri B-) .
veramente uno schifo di cultura,
a cominciare dal termine MASCHIO contrapposto a DONNA, proprio per suggellare una animalità dell' uomo.
Una soddisfazione invece dal fatto che le melanzane, se non pagano, non le cagano proprio. Brutte e pidocchiose !!!.
Ebbene l'hanno battezzata "sexy prof" e invece di sdegno ha suscitato solo ilarità e risatine cretine.
Mi chiedo come avrebbero chiamato un prof maschio, che avesse fatto la stessa cosa con delle studentesse ragazzine 13enni, femmine quindi e non maschi come quelli dell'articolo. Sarebbe stato considerato sexy? Avrebbe fatto ridere qualcuno? Avrebbe rischiato il linciaggio?
noi , magari anche giovani, saremmo dei mostri. Le donne invece, pur se laide e inguardabili, devono sempre mettere su la commedia del sentimento. Allora perchè vanno a pagare vigorosi giovanotti in lande non famose per la situazione economica ? Vadano pure a scopare dove vogliono, così non ci appestano più.
Però non ci rompano con l'ipocrito moralismo se noi
utilizziamo all'estero quello che abbiamo tra le gambe.
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Kukushonok
05/01/2014 | 20:05 51-100
Silver
Lunedi
6 gennaio il quotidiano Il Fatto pubblichera
un articolo sulle nostre melanzane in viaggio verso i paradisi del sesso a pagamento per donne.Non e` la prima volta che dei giornalisti si occupano di questo tema, ricordo un servizio del TG2 di molti anni fa durante il quale un bel ragazzo, giovane, di Capo Verde si (e ci) chiedeva: "ma perché ci mandate qui le racchie peggiori alla ricerca di sesso?"
In effetti la domanda di quel ragazzo e
ancora oggi interessante......con tutti i maschi italiani alla canna del gas che pur di scopare free sarebbero disposti a qualunque cosa, maschi che sovente sono giovani e di bell
aspetto, con tutta questa mercanzia a disposizione senza far fatica COME MAI le nostre melanzane vanno a pagare il sesso all`estero???Non venitemi a dire che si tratta ESCLUSIVAMENTE di una questione di....centimetri..no, non e
solo quello...c
eanche qualcos
altro altrimenti non si spiega questo flusso costante di melanzane verso il pay."..............sparecchiavo...."
"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
Viaggiatore5808
05/01/2014 | 20:18
Gold
Ti faccio l esempio di una signora ke conosco ha 60 anni
vedova ha ereditato un palazzo dall ex marito da cui era pure separata l ha venduto si è comprata una casa kn senegal e si è messa con un ragazzo di 25 senegale fisico scolpito capelli alla bob marley lo tratta come uno skiavetto deve fare tutto quello ke dice tra l altro lui è pure sposato con una locale e a volte torna dalla moglie a volte se lo porta in italia e gli fa tipo da maggiordono la porta in giro ecc
TROVA HOSTESS PER CENEgnoccatoscana
05/01/2014 | 21:03
Gold
Se le melanzane non si facessero condizionare l' esistenza dai messaggi proibizionisti del nostro paese non accadrebbe niente di tutto questo.
Ancora non hanno capito che FREGANDOSENE di questi frullati di caxate, non succederebbe niente, o almeno niente di grave.
;-)
http://www.torchemada.net
MODERATORE SEZIONE GENERALE
69_forever
05/01/2014 | 21:28
Gold
Una mia amica è appena tornata da una vacanza in Kenya col suo ragazzo, e mi ha detto che il 90% delle turiste italiane che vanno là (principalmente 50-60 enni romane e milanesi) ci vanno per farsi sbattere dai boys locali. Ci sono perfino delle ragazze italiane giovani ma brutte o/e grasse che si prendono una casa là perché è l'unico posto in cui riescono a trovare un boyfriend. In Italia non battono chiodo. In effetti, voi vi mettereste con una grassona? Io no.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEpistolero
05/01/2014 | 21:32
Gold
Esatto...ma chi se la tromba una melanzana cinquantenne o sessantenne?
Le racchie poi, é vero che anche loro hanno mercato in itaGlia ma probabilmente il mercato ce l'hanno con dei cessi del loro livello, e sognano almeno una volta nella vita di farsi rimescolare le budella da un cazzo come si deve attaccato ad un fisico come si deve.
Le donne non sono diverse da noi in questo...pure a loro interessano certi aspetti della faccenda, sopratutto se non ne hanno beccato molto nella vitaccia made in itaGly.
TROVA HOSTESS PER CENEStilicho
05/01/2014 | 22:02
Gold
Domani ci leggiamo quest'articolo va'! Comunque è auspicabile che non si limitino al turismo le care melanzane, ma che si adoperino ad emigrare!
Gnoccapacker
05/01/2014 | 23:30
Newbie
Sarò anche impopolare, lo so, ma voglio spezzare una lancia in loro favore: io sinceramente un po' le ammiro quelle che vanno lì a scopare. Dal mio punto di vista meritano rispetto, perchè
in fin dei conti, come tutti noi gnoccatravellers uomini, hanno il coraggio di dare (anche solo temporaneamente) un calcio in culo a sto paese bigotto e perbenista del cazzo e di andare a farsi scopare in questi paradisi tropicali. Nel loro modo di essere c'è un non so che di maschile che ammiro, non ci posso fare nulla. E' una scelta controcorrente la loro, soprattutto ad una certa età. Rifletteteci un attimo: per una donna non sentirsi più desiderata o, ancora peggio, non essersi mai sentita desiderata, non è affatto bello. Il rischio di deprimersi è fortissimo. Sono donne che non si arrendono. A me purtroppo piacciono le belle fighe e so perfettamente che di fronte a una grassa non mi si tirerebbe sù (a meno di non prendere la pillola magica), altrimenti il culo flaccido ad alcune di loro glielo sfonderei in segno di stima, se lo meritano. Piuttosto prenderei a cazzotti i giornalisti moralisti che blaterano sempre contro sto famigerato "turismo sessuale", perchè così aumentano le vendite, e spacciano per grandi inchieste delle emerite puttanate
INCONTRA DONNE VOGLIOSEAtomic
06/01/2014 | 02:50
Newbie
La melanzana nostrana, sopratutto di provincia, è ancora completamente invischiata nelle fesserie moralistico-puritane della chiesa cattolica.
É terrorizzata di essere giudicata, in primis dalle amiche melanzane anch'esse frustratissime e compresse, come una mignottazza se per sbaglio mostra di aver voglia di sesso e, nonsiammai!!!, addirittura lo pratichi.
Ne consegue che la melanzana Italica media é una iper-repressa che trattiene a stento una carica erotica ormonale da ricovero...percui appena va all'estero, possibilmente lontano, si sente al riparo dai riprovevoli sguardi delle suore-melanzane sue amiche e sfoga i sui istinti ed ormoni repressi talvolta in maniera bestiale facendosi riempire ogni buco di nerchie ed urlando sconcezze da porno di serie C. :-)
Viaggiatore4908
06/01/2014 | 02:51
Silver
Riguardo ai gusti e alle preferenze sessuali, vi sfugge una cosa. Generalmente gli uomini africani di colore preferiscono le donne grasse alle magre. Ci sono le eccezioni ma la maggioranza ha queste preferenze. Hanno un gusto esttamente contrario a quello degli uomini occidentali che, salvo eccezioni, prediligono le donne non grasse. Lo avevo già detto in passato: stiano tranquille le melanzane e si riempiano con calma i loro prosciuttoni, tanto possono sempre rivolgersi all'altra sponda del Mediterraneo dove le aspettano con gioia....
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàstrutter
06/01/2014 | 04:10
Gold
non solo gli uomini africani di colore ma soprattutto i nordafricani e i musulmani e mediorientali in generale preferiscono le donne grasse alle magre
INCONTRA DONNE VOGLIOSEdragodoro
06/01/2014 | 08:10
Silver
...si: vabbe' .... Ma quando è' troppo...e' troppo!!!
"a tutto posso resistere,tranne che alle tentazioni!" (Oscar Wilde)
"il segreto per rimanere giovani sta nell'avere una sregolata passione per il piacere." (Oscar Wilde)
"l'unico modo di comportarsi con una donna è fare l'amore con lei se è bella,o con la sua amica se è brutta." (Oscar Wilde)
dipassaggio
06/01/2014 | 10:22
Newbie
Io vorrei aggiungere solo una cosa.
Il turismo sessuale è sempre negativo se è l'uomo a farlo, quando invece è la donna invece è positivissimo!
Questo, una volta ancora, la dice lunga su sto paese nazifemminista
Non pago una donna per fare sesso con me, la pago per andarsene subito dopo
Prime_Mover
06/01/2014 | 10:47
Newbie
@dipassaggio
hai centrato il punto.
Se ci sono due cose che ho sempre odiato, nella mia vita, sono la parzialità e l'ipocrisia.
E le nostre melanzane nazifemministe sono un ottimo concentrato di entrambi.
Se andiamo noi - uomini - all'estero per farci delle sane trombate, siamo nella migliore delle ipotesi sfigati (ovviamente perchè non troviamo un'itaGliana che ce la dia, mica perchè ci fanno schifo), nella peggiore dei bastardi che sfruttano la povertà altrui per sfogare le nostre brutali voglie (SIA CHIARO CHE PARLO SOLO DI RAPPORTI CONSENSUALI CON MAGGIORENNI... pedofili e strupratori io li spellerei vivi dopo averli appesi per le palle un paio di giorni).
Se ci vanno loro - le melanzane nazifemministe - all'estero per lo stesso motivo, e ci vanno molto più spesso di quanto non crediate, va tutto bene.
Mi dispiace, non ci siamo.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEstrutter
06/01/2014 | 10:49
Gold
appunto......
TROVA HOSTESS PER CENEKukushonok
06/01/2014 | 11:54 51-100
Silver
Predatrici di uomini
(all’estero)
Il turismo sessuale femminile è in continua crescita: donne occidentali, spesso facoltose e di qualsiasi età, scelgono paesi come Cuba o Kenya in cerca di emozioni con i locali. A pagamento
di Eleonora Bianchini
"..............sparecchiavo...."
"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
Kukushonok
06/01/2014 | 11:54 51-100
Silver
Per ora ti ho mandato Kenya e Giamaica, due settimane. Più tardi avrai anche Capoverde”. L’agenzia di viaggi per single invia i preventivi. Queste tre mete, insieme a Santo Domingo, Cuba, Maghreb, Tanzania, Kenya e Gambia sono in cima alla lista per le donne che preferiscono andare in vacanza da sole. O meglio, senza un uomo. Perché partono per trovarlo a destinazione. Le stime parlano di 600 mila donne occidentali (tra cui almeno 30 mila italiane) che ogni anno cercano l'avventura con un tuareg, la guida di un safari, un beach boy che passeggia sulla spiaggia alla ricerca di una donna disposta a pagare, o un big bamboo, come viene chiamato in gergo il gigolò di colore inteso come oggetto sessuale. “Nessuno chiama l’agenzia di viaggio per richiedere l’avventura sessuale”, spiega Daniela De Rosa, direttrice del webmagazine Per me sola, dedicato alla cultura del viaggio al femminile. “Ma alcune mete offrono le occasioni giuste. Non si ha la certezza dell’happy ending, ma nella proposta di un ‘viaggio nel deserto’ o ‘notte al campo tendato’ è possibile finire a letto con una guida o un locale. Ci sono anche coppie di madre e figlia che partono insieme, donne adulte, trentenni. C’è scambio di soldi. E a volte i ‘ragazzi’ sperano di sposarti”. E se le agenzie non entrano nel dettaglio del turismo sessuale, qualche indizio in più arriva dai gestori degli alberghi. “Abbiamo strutture gestite da italiani, dove l’animazione include anche alcuni capoverdiani, molto simpatici”. E se si porta qualche estraneo in camera? “Non c'è problema, ma deve prendere una doppia - spiegano dall’Hotel Morabeza di Capoverde - e attenzione a chi si lascia entrare. Non che qui sia mai successo, ma c’è sempre il rischio che non sia una persona fidata”. Più rassicuranti, invece all’Alfred's Ocean Palace a Negril, Giamaica: “Vieni qui in cerca di compagnia? Dipende tutto
da te, se ne hai voglia trovi quel che vuoi”. Insomma, i ragazzi disponibili ci sono. E sono parecchi. “Certo, è un posto grande. È facile conoscerli sulla spiaggia, al bar, per strada. Se vuoi qualche consiglio, poi, ci sono anche parecchie italiane”. Che, prosegue, si intrattengono spesso con le bellezze locali.
Non esistono studi ufficiali, ma le stime rendono l’idea di un fenomeno tutt’altro che marginale. Il giornale online Escape Artist Travel magazine, a luglio 2007, ha parlato di 600 mila donne occidentali impegnate ogni anno in questo tipo di viaggi. Cifre riprese anche da Julie Bindel, giornalista cofondatrice di Justice for Women.
"..............sparecchiavo...."
"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
Kukushonok
06/01/2014 | 11:56 51-100
Silver
Dal 3 al 5 per cento di viaggiatrici
Nel 2006 il presidente di Telefono Blu Sos Pierre Orsoni aveva azzardato che le “turiste” provenienti dall’Italia fossero tra le “30 e le 50 mila all’anno”, supponendo che “le donne rappresentino dal 3 al 5 per cento di quel milione di connazionali che pratica, abitualmente o meno, turismo sessuale”. Tutte cifre che non hanno trovato conferma in nessuno studio ufficiale. Per quanto riguarda la Giamaica, Michael Seyfert, regista e autore del film Rent a Rasta (letteralmente “affitta un rasta”, che in gergo sottintende l’uso sessuale dell’uomo coi dreadlocks) ha calcolato che ogni anno oltre 80 mila donne over 40 volano in Giamaica alla ricerca del big bamboo. E, su Youtube e forum online, sono gli stessi gigolò a vantarsi del successo e della propria superiorità rispetto alle prestazioni sessuali del maschio bianco. “Once you go black you’ll never go back”, dicono. Un uomo disponibile e giovane, unico oggetto del desiderio con infinite declinazioni linguistiche. Si chiama, ad esempio, kamakia in Grecia, shark (squalo) in Costa Rica, rent-a-dreads nei Caraibi, kuta cowboys a Bali. Oppure Marlboro men in Giordania, bumster in Gambia o jinetero
a Cuba.
"..............sparecchiavo...."
"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
Kukushonok
06/01/2014 | 11:56 51-100
Silver
Tuttavia, il fenomeno è difficile da quantificare. Le donne, infatti, escludono di essere “turiste sessuali”, anche se pagano per avere rapporti. “Per loro non è un meccanismo di prostituzione - spiega Yasmin Abo Loha di Ecpat Italia, che si occupa dei diritti dei minori contro lo sfruttamento sessuale -. A differenza dell’uomo, che cerca una partner diversa ogni sera, la donna è prettamente romantica e nel corso di una vacanza tende a frequentare un solo uomo”. Preferiscono farsi chiamare romance tourists, viaggiatrici alla ricerca di una favola. Tradotto: una storia d’amore. A dimostrarlo è stata la ricerca di Jacqueline Sanchez Taylor, Dollars are a Girls' Best Friend? Female Tourists’ Sexual Behaviour in the Caribbean (agosto 2001, Sociology). Su
240 turiste intervistate sulle spiagge di Negril e a Boca Chica e Sosua in Repubblica Dominicana dalla sociologa dell’Università di Leicester, emergeva che un terzo di loro aveva avuto rapporti sessuali con uomini del posto durante la vacanza. Il 60 per cento di quelle 80 donne riconosceva che nella relazione influivano elementi di “natura economica”. Nonostante questo, non si sentivano “turiste sessuali”. E gli uomini che avevano pagato per fare sesso? Per loro non erano toy boy o gigolò. Solo il 3 per cento, infine, ammetteva che le relazioni erano state “esclusivamente fisiche” e oltre il 50 per cento le definiva “romantiche
"..............sparecchiavo...."
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(Anonimo)
Kukushonok
06/01/2014 | 12:00 51-100
Silver
“Credo che negli ultimi anni il numero di donne che fa
turismo sessuale sia cresciuto, grazie a voli e pacchetti low-cost in paesi economici”, spiega Sanchez Taylor. “Le donne sono sorprese di trovare così tanti uomini a loro disposizione, ma raramente per loro pagarli rappresenta una forma di prostituzione”. Nel corso della sua ricerca, Sanchez aveva intervistato anche alcune donne italiane in Costa Rica, “positivamente attratte dalla fisicità dei neri”. Al contrario delle nordamericane che, invece, ritenevano l’uomo di colore un individuo da “dominare”. Il primo contatto con il gigolò non avviene attraverso strutture organizzate, ma sulla spiaggia o per strada. “Molte si convincono genuinamente di essere corteggiate. ‘Gli piacciono i miei capelli, la mia pelle chiara’, dicono”. E la “forma” di pagamento è diversa. “Di solito non c’è la tariffa per una prestazione sessuale, come accade per la prostituzione femminile. E a differenza dell’uomo che soddisfa un bisogno fisico, la donna tende a rispondere a una necessità di relazione. Quindi offre pasti, vestiti, drink, invia contante al beach boy al ritorno. Può arrivare anche a comprargli un appartamento. Magari lo invita per brevi periodi in Europa o in Nord America. Per il gigolò è un modo per acquisire uno status, che lo fa emergere tra i suoi ‘colleghi’. O l’unica via per emigrare in Paesi ricchi”. Difficilmente, però, questi rapporti sfociano in relazioni di lungo periodo o matrimoni. “Ma anche questo è un dato impossibile da misurare”, puntualizza Sanchez.
"..............sparecchiavo...."
"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
Kukushonok
06/01/2014 | 12:01 51-100
Silver
E non si pensi che siano solo donne di mezza età a ritagliarsi qualche settimana all'anno per una vacanza. “Ci sono donne di tutte le età, dai 20 ai 60 anni e oltre. Vanno insieme madri e figlie, mogli che lasciano a casa i bambini, separate, divorziate, vedove. C’è chi cerca un’esperienza, chi vuole allontanarsi dall’impegno di una relazione o, al contrario, cerca un compagno. Chi ha più soldi va più spesso, specie le over 40. Ma l’età non è mai una barriera”.
"..............sparecchiavo...."
"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
Kukushonok
06/01/2014 | 12:04 51-100
Silver
Approcci in spiaggia: “Scusa, hai mai provato con l’uomo nero?”
el.bia.
Hai mai provato un uomo nero?”. 2013, Barbados. Spiagge dorate, cielo terso. Decine di uomini di colore ammiccano a Micaela e alle donne europee, over 40 e dai fianchi larghi, accarezzate dal sole del Caribe. Ci sono tante tedesche, americane, inglesi. Niente uomini occidentali. Coppie di amiche, madri e figlie. Gli uomini le abbordano. O almeno ci provano. Micaela, allora 35 anni, è lì con un’amica per godersi il mare, non i gigolò. Un beach boy si avvicina e le rivolge la domanda. Diretta. Il preludio: “Vuoi comprare dei cd di musica reggae o un po’ di marijuana?”. Perché no, pensa lei, “sono in vacanza”. Poi arriva la proposta, spregiudicata e spiazzante. “Vivo in Inghilterra da anni – spiega Micaela al Fatto Quotidiano – quando dissi ai miei colleghi che andavo alle Barbados, mi facevano tutti un sorrisino. All’inizio non capivo. Poi, quando sono andata, ho visto coi miei occhi cosa succedeva”. Per le inglesi, infatti, rientrano tra le mete caraibiche in cima alla lista per fare turismo sessuale. “Vedevo tante donne spesso accompagnate da uomini giovani del posto, tutti belli. Si mettono al tuo servizio, ti portano il sombrero, l’asciugamano. Diciamo che
è stata l’unica vacanza in cui non ho finito un libro, non potevo fare a meno di guardarmi intorno”. Ma non era andata per un gigolò. “Quando il ragazzo si è proposto, ho declinato l’invito in modo educato. A differenza di quanto avrei fatto in Italia, lì non si può mandare l’uomo affanculo. Se lo fai ti danno della ‘mozzarella’ razzista”. Dopo il suo rifiuto, nessuno dei ragazzi avvicina più né lei, né la sua amica. “Penso che ci abbiano scambiato per una coppia lesbica. Da lì siamo state ‘vittime’ di una sorta di razzismo al contrario: nessun uomo si rivolgeva a noi, eravamo invisibili”. I gigolò la ignorano, ma gli altri locali? “Chi non abborda di mestiere, non parla con le straniere, non ne ha motivo. Sono chiusi, stanno tra di loro, non si entra in contatto. Insomma, è stata la prima vacanza in cui non ho conosciuto nessuno”.
Niente occhi indiscreti
Non andava così, invece, per chi ‘affittava’ il suo beach boy. “Vedevo anche madri e figlie insieme accompagnate da un solo ragazzo. Donne grasse che si portavano in albergo il figone di turno. Li mantengono per il tempo della vacanza, li portano fuori a cena”. Le donne spesso si affezionano e chi ha soldi ritorna, magari con lo stesso. “I ragazzi hanno un’agenda, appuntamenti fissi e settimane prenotate durante l’anno”. Amanti fedeli a tutte, per una o due settimane l’anno. Perché il turismo sessuale non è una faccenda solo maschile.
“Lo era un tempo - spiega la sessuologa clinica Valeria
Randone -, storicamente caratterizzava le scelte maschili. Uomini soli, annoiati, stanchi della solita routine, curiosi, repressi e depressi, volevano divertirsi senza complicazioni emotive”. Poi, la rivoluzione sessuale e il ‘68 segnano il cambio di rotta. “Anche le donne, lontane dai luoghi comuni sulla sessualità femminile, da occhi indiscreti e familiari, si dedicano alla ricerca di mete erotiche, più che esotiche”. Quindi il viaggio diventa di piacere anche per le donne, dirette in Africa, America centrale e Asia. Cercare un’avventura con un uomo esotico o di colore consente alle donne di “tornare indietro negli anni, ritrovare la spensieratezza, gratificazioni narcisistiche e furore testosteronico”.
Il tariffario: un’ora sono 20-30 dollari
E allora c’è chi “separa in modo netta sessualità e affettività” e chi invece ricerca “il coinvolgimento e le attenzioni tramite la prestazione mercenaria”. Capita che “dopo la fine di un matrimonio o un divorzio sofferto, le donne rifiutino il coinvolgimento emotivo per vivere la
sfera sessuale ‘al maschile’, senza sentimento. Oppure che vogliano esercitare potere sull'uomo comprando le sue prestazioni sessuali”. Possono essere “timide, riservate, impacciate o non più giovanissime, che scelgono questa via perché più semplice di quella ‘relazionale’”. Eppure non ammettono di pagare gli uomini. “Il pensiero che siano interessate a loro per motivi economici non le sfiora nemmeno - osserva Randone - perché nell’immaginario collettivo, l’uomo di colore è sempre e comunque disposto a fare sesso”.
Randone ricorda anche che esistono veri e propri tariffari. “Un’ora d'amore in Giamaica costa tra i 20 e i 30 dollari, una notte intera 150, compreso il sesso orale. E le complicanze emozionali post-coito
non sono poche. Si va dall’abbandono alla richiesta di altro denaro. Fino alla delusione quando si rendono conto di non avere trovato l’amore”. Ma il sesso a pagamento è davvero un passo verso la parità? “Quella del turismo sessuale femminile è una pratica che non ha niente a che fare con l’emancipazione”, puntualizza Teresa Palese, responsabile Uil pari opportunità e politiche di genere che insieme a Cgil, Cisl e Caritas ambrosiana si occupa di problemi di genere. “Al contrario - conclude - ricalca le cattive abitudini degli uomini, rendendole complici dello sfruttamento, specie nei paesi poveri”.
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(Anonimo)
Kukushonok
06/01/2014 | 12:06 51-100
Silver
Poi ovviamente si deve parlar male del maschio italiano, delinquente a prescindere.......come se si volesse inculcare nella mente della gente che se l uomo italiano fa turismo sessuale e` in ogni modo un criminale, potenziale o reale.
"..............sparecchiavo...."
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(Anonimo)
Kukushonok
06/01/2014 | 12:06 51-100
Silver
Ma 80 mila italiani si muovono nel mondo in cerca di bambini
IL TURISMO sessuale riguarda in prevalenza gli uomni, come è facile immaginare, e in particolare ha per oggetto i bambini. Una denuncia costante, su questo tema, è portata avanti, da tempo, da Ecpat, l’organizzazione che si occupa di difendere i bambini e gli adolescenti dallo sfruttamento sessuale
. “Il crescere del turismo di massa e dei voli a basso costo”, scrive sul suo sto, “re n d o n o alla portata di tutti un viaggio verso mete esotiche e lontane dal proprio Paese”. Internet facilita il tutto. In particolare gli italiani sono turisti del sesso con bambini, avendo “scalato” negli ultimi anni la non
edificante classifica dei turisti più presenti in vari paesi. “Se prima in alcuni Paesi eravamo fra le prime 4-5 nazionalità - denuncia Ecpat - oggi siamo i più presenti in luoghi come il Kenya”.
Ma chi sono i turisti sessuali? “I turisti sessuali a danno di minori possono essere sposati
o single, maschi o femmine (anche se la maggioranza sono maschi) stranieri o locali, ricchi o turisti con budget limitato”. Si dividono in tre distinte categorie: turisti sessuali occasionali (spesso in quel Paese per lavoro), la maggioranza; turisti abitudinari; pedofili. La loro età è compresa tra i 20 e i 40
anni. L’Ecpat non è ingrado di quantificare esattamente “quanti siano gli italiani turisti del sesso con bambini e adolescenti”. In ogni caso, la stima è di 80.000 italiani “che partono alla ricerca di sesso con minori”. Il 60% sono occasionali, così li definisce, il 35% abituali e solo il 5% pedofilo. In Kenya,
un rapporto Unicef, rileva che il 38% dei clienti dei minori fatti prostituire sono locali, seguiti dagli occidentali: italiani 18%; tedeschi 14%; 12% svizzeri; 8% francesi.
Dall’Europa s parte prelvalentemente da Germania, Olanda, Regno Unito, Francia, Belgio, Spagna, Italia. Dall’America si parte
da Stati Uniti, Canada, Brasile. Le destinazioni prevalenti sono: Thailandia, Vietnam, Laos, Cambogia, Filippine, Nepal, Pakistan, Russia, Taiwan, Cina, Sri Lanka, India, Indonesia. Ma anche Brasile, Repubblica Dominicana, Colombia, Messico, Venezuela, Cuba e Kenya.
"..............sparecchiavo...."
"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
pistolero
06/01/2014 | 12:33
Gold
Ecchila là, stavo facendo il conto alla rovescia in attesa che arrivasse; l'autoassoluzione presentata sotto forma di citazione di terze parti;
“Per loro non è un meccanismo di prostituzione - spiega Yasmin Abo Loha di Ecpat Italia, che si occupa dei diritti dei minori contro lo sfruttamento sessuale -. A differenza dell’uomo, che cerca una partner diversa ogni sera, la donna è prettamente romantica e nel corso di una vacanza tende a frequentare un solo uomo”.
Seguita a ruota ovviamente dalla demonizzazione degli uomini;
"IL TURISMO sessuale riguarda in prevalenza gli uomni, come è facile immaginare, e in particolare ha per oggetto i bambini."
...siii, come no.
Questa é l'itaGlia. :0&
pistolero
06/01/2014 | 13:01
Gold
Memorabile poi il passaggio in cui la melanzana di turno riesce a farsi schifare in tre, due, uno pure alle Barbados;
“Quando il ragazzo si è proposto, ho declinato l’invito in modo educato. A differenza di quanto avrei fatto in Italia, lì non si può mandare l’uomo affanculo. Se lo fai ti danno della ‘mozzarella’ razzista”. Dopo il suo rifiuto, nessuno dei ragazzi avvicina più né lei, né la sua amica. “Penso che ci abbiano scambiato per una coppia lesbica. Da lì siamo state ‘vittime’ di una sorta di razzismo al contrario: nessun uomo si rivolgeva a noi, eravamo invisibili”. I gigolò la ignorano, ma gli altri locali? “Chi non abborda di mestiere, non parla con le straniere, non ne ha motivo. Sono chiusi, stanno tra di loro, non si entra in contatto. Insomma, è stata la prima vacanza in cui non ho conosciuto nessuno”
Sono proprio dei casi persi queste quì! :-)) :-)) :-))
INCONTRA DONNE VOGLIOSEpay4play
06/01/2014 | 16:20
Silver
Sinceramente tutte ste melanzane all'estero in cerca di nerchia nn ne vedo.I pochi casi sono soggetti che anche i pappagalli italici più arrapati non chiaverebbero mai (stile figlia di fantozzi per intenderci).Parliamoci chiaro se una è un minimo decente in itaglia trova fotomodelli pronti a sbranarla...
TROVA HOSTESS PER CENEStilicho
06/01/2014 | 17:38
Gold
Ecco l'articolo di questo 3D: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/28/le-turiste-del-sesso/148362/
Leggetelo e già dalle prime righe potrete notare che l'assoluzione e le attenuanti sollevate dalla giornalista femmina, sono tracotanti.
Le melanzane turiste sessuali sono colpevoli solo d'ingenuità, ecc ecc..
Buona lettura
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàStilicho
06/01/2014 | 18:18
Gold
Spulciando nell'archivio de Il Fatto Quotidiano, è saltato fuori un altro articolo, scritto sempre da una giornalista donna, ad hoc per noi lettori maschietti:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/07/turismo-sessuale-gli-italiani-e-le-amanti-bambine/619388/
Per chi ha poco self control e molta irascibilità, faccio copy/paste dell'incipit di questo articolo, di modo che possa scegliere di astenersi sin da subito dal leggerselo tutto:
"Ci sono, a volte, dei primati di cui non andare per nulla fieri e di cui, tuttavia, bisognerebbe discutere per comprenderne le ragioni e sperare di invertire “tendenze” inaccettabili in un paese che dovremmo poter definire civile."
Bé ci siamo capiti.
In itaglia c'è un consolidato connubio tra nazifemminismo e un maschilismo che è appannaggio di ricchi, potenti e famosi, tutto volto a schiacciare e a sopprimere quegli strati sociali diciamo "non all'altezza", che vorrebbero vivere delle esperienze sessuali con tranquillità e con piena soddisfazione.
I detrattori di noi GT si attaccano alla facile accusa di pedoturismo sessuale. Insomma i soliti argomenti di bassa macelleria, che fanno presa su un pubblico poco istruito e che consolidano luoghi comuni infamanti.
Complimenti anche a Il Fatto Quotidiano per il suo conformismo da manuale.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEStilicho
06/01/2014 | 19:00
Gold
Mi complimento con gli amministratori di GT per le condanna e prese di distanza dai pedofili, questi cani rognosi che andrebbero bastonati in eterno.
Auspico anche l'avvento di un giornalismo serio, obiettivo ed onesto, che abbia il coraggio di fare luce sul suddetto fenomeno anche in ambito femminile, perché non è più accettabile che siano sempre i maschi ad essere messi alla gogna, per il sollazzo di nazifemministe e plutomaschilisti.
TROVA HOSTESS PER CENEpistolero
06/01/2014 | 20:33
Gold
"Auspico anche l'avvento di un giornalismo serio, obiettivo ed onesto" - @Stilicho
Si, come no...continua pure a sognare, vecchio mio!
Come disse il buon Fernando Vallejo; "la carta stampata é venerabile corteccia d'albero trasformata in merda" ed i giornalisti, salvo rarissime eccezioni, sono nient'altro che dei mangiapane a tradimento...bigotti, ipocriti, finti perbenisti o bacchettoni...degli autentici morti di fame che scriverebbero qualsiasi cosa pur di poter mettere il piatto a tavola.
Kukushonok
06/01/2014 | 21:22 51-100
Silver
@Stilicho
il link che hai postato e` relativo ad un articolo - sempre dello stesso quotidiano e sempre sul tema - ma del 2011.
Ma torniamo all`articolo odierno:
” Quindi il viaggio diventa di piacere anche per le donne, dirette in Africa, America centrale e Asia. Cercare un’avventura con un uomo esotico o di colore consente alle donne di “tornare indietro negli anni, ritrovare la spensieratezza, gratificazioni narcisistiche e furore testosteronico”
Perfetto...se una donna paga un uomo e` esclusivamente per ritrovare la spensieratezza e la passione.....
Se siamo noi a pagare siamo dei porci, degli sfigati, approfittatori, sfruttatori, incapaci di sostenere una relazione con l`altro sesso, frustrati, brutti etc. etc....
Anni fa, in uno dei miei viaggi a Cuba (ebbene si, sono quindi anch
io un approfittatore sfigato, incapace, ignorante e brutto!) facemmo conoscenza con un gruppo di impiegate dell
ASL di una citta` emiliana(brutte n.d.r.) che ci dissero di aver letto molto sull
Isla Grande, di amarla, di andare li per visitare i musei, i luoghi della rivolzione, respirare l
atmosfera del posto etc. etc. e una volta entrati in confidenza iniziarono a criticarci perché noi uomini si va in quei posti per le donne, per il sesso e via delirando.E vabbe`, volevano dimostrarci che loro erano superiori? Mah....e lasciaglielo credere, in vacanza nn mi va di litigare con nessuno.
So solo che la sera seguente andammo al Conejito, una disco del Vedado (chissa
se c
eancora) e in mezzo ad un nugulo di gnocche chi abbiamo incontrato? Ebbene si, le brutte impiegate dell
ASL della citta` emiliana in compagnia di fusti mulatti alti e muscolosi.........Chissa
se ci leggono, ora dovrebbero essere piu
vecchie, piugrasse e piu
brutte di qualche anno e probabilmente di turismo sessuale, pardon, romantico, ne faranno ancora se non di piu`:-D
"..............sparecchiavo...."
"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
bagigilor
12/01/2014 | 13:38
Newbie
Stilicho :
In itaglia c'è un consolidato connubio tra nazifemminismo e un maschilismo che è appannaggio di ricchi, potenti e famosi, tutto volto a schiacciare e a sopprimere quegli strati sociali diciamo "non all'altezza", che vorrebbero vivere delle esperienze sessuali con tranquillità e con piena soddisfazione.
Complimenti. Un ritratto perfetto dell'orrida situazione culturale italiana , ma anche occidentale ( francia, Svezia , USA , ecc ).
Il sesso del
MASCHIO
è sempre schifoso e illegale, quelle delle DONNE è romantico, anche se pagano un giovanotto per scopare un cesso inguardabile.
da notare che la pedofilia ( quella vera, fatta con individui pre-puberi ) non è esclusivamente maschile, e che comunque è considerata una patologia dal DSM 4 , che è un pò la bibbia della psichiatria.
Però, i pedofili, uomini , andrebbero castrati, magari senza processo.
Invece le infanticide , sono sempre depresse.
Peccato che il depresso vero è autolesivo, NON verso altri B-) .
veramente uno schifo di cultura,
a cominciare dal termine MASCHIO contrapposto a DONNA, proprio per suggellare una animalità dell' uomo.
Una soddisfazione invece dal fatto che le melanzane, se non pagano, non le cagano proprio. Brutte e pidocchiose !!!.
marito : involuzione della specie
Stilicho
12/01/2014 | 13:56
Gold
Bravo @bagigilor!
Ti ricordi questa storia?
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/scuola-sexy-prof-sesso-studenti-651303/
Ebbene l'hanno battezzata "sexy prof" e invece di sdegno ha suscitato solo ilarità e risatine cretine.
Mi chiedo come avrebbero chiamato un prof maschio, che avesse fatto la stessa cosa con delle studentesse ragazzine 13enni, femmine quindi e non maschi come quelli dell'articolo. Sarebbe stato considerato sexy? Avrebbe fatto ridere qualcuno? Avrebbe rischiato il linciaggio?
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàKukushonok
12/01/2014 | 14:28 51-100
Silver
@bagigilor
"Il sesso del
MASCHIO
è sempre schifoso e illegale, quelle delle DONNE è romantico" =D>
Che schifo di societa`......
"..............sparecchiavo...."
"Le donne hanno 4 labbra: due per dire delle stupidaggini, due per farsi perdonare"
(Anonimo)
bagigilor
12/01/2014 | 19:35
Newbie
@Stilicho: lo ricordo si, e purtroppo ricordo anche i commenti di troppi zerbini che la buttavano in umorismo.
Invece , un ragazzo 13enne è minorenne ed è anzi più immaturo di certe ragazze di 13 anni che sono ben più avanti con lo sviluppo.
Il punto è che se fare sesso con un minore è reato , lo è in tutti i casi , non solo per gli uomini.
Inoltre, quella era una insegnante , il che è un'aggravante ( ruoli educativi, di prestigio rispetto al minore, ecc ).
Idem per la pedofilia : fa schifo tutta, sia la maschile, sia la femminile.
Questa continua denigrazione del maschile deve finire.
@Kukushonok :
noi , magari anche giovani, saremmo dei mostri. Le donne invece, pur se laide e inguardabili, devono sempre mettere su la commedia del sentimento. Allora perchè vanno a pagare vigorosi giovanotti in lande non famose per la situazione economica ? Vadano pure a scopare dove vogliono, così non ci appestano più.
Però non ci rompano con l'ipocrito moralismo se noi
utilizziamo all'estero quello che abbiamo tra le gambe.
Libero ca..o in libero stato
marito : involuzione della specie