@Babbo said: @billy-the-kid
a quelle non gliene frega nulla dei sentimenti, l’importante è non scambiare le escort per fidanzate.
se è per questo ho una lunga lista di casi in cui la moglie o fidanzata ha mollato il partner coetaneo appena ha avuto seri problemi economici o di salute
e tutti sono caduti dal pero nel senso che prima erano straconvinti dei sentimenti 'forever' di lei
è più probabile che non molli l'osso quella che sta con uno benestante che si ammala piuttosto che quella che sta con uno sano che entra in crisi economica per esempio perdendo il lavoro
recentemente il figlio 20enne di uno che conosco pochi giorni dopo aver perso il lavoro - e quindi lo stipendio che stando con i suoi gli permetteva un certo stile di vita - è stato mollato dalla fidanzata studentessa che si è messa poco dopo con un altro
@ir_pelato said:
i giovani d oggi non hanno lavoro perchè non hanno umilta io a 14 anni gia lavoravo,oggi stanno a farsi le canne alle superiori e poi vogliono il lavoro semplice sotto casa e comprarsi il macchinone,se metti un annuncio che cerchoi una badante che so per una zia che è rimasta sola voglio vedere quanti giovani italiani/e si presentano
Concordo, ma c'è anche da dire che la situazione lavorativa attuale è molto differente da quella del 1988, all'epoca si poteva tranquillamente metter su famiglia con solo il diploma.
Ora invece i datori di lavoro pagano dai 2 ai 3€ l'ora, sia a nero sia in stage più o meno legali, ma che nei fatti si tramutano in vero e proprio schiavismo, tutto questo perché così i giovani: "fanno esperienza".
Comunque se non trovano qualche italiano che è disposto a lavorare in queste condizioni, di sicuro trovano qualche immigrato irregolare, che pur di guadagnare qualche soldo, non si fa problemi di alcun tipo.
Se poi considerate una paga di 2-3€ l'ora un "giusta retribuzione", questo è un altro discorso...
Verissimo.
E se queste sono "solo" le cause materiali. Ad esse si aggiungono, non meno rilevantemente, quelle "spirituali":
a) la cultura "ufficiale" (o, come dicono gli anglofili, "mainstream"), dalla quale tutto quanto è più o meno ragionevolmente sentito come maschile viene presentato come brutto, sporco, rozzo, cattivo, primitivo, violento, banale, mentre quanto è più o meno fondatamente visto femminile come a presciondere bello, puro, raffinato, buono, evoluto, pacifico, complesso (anche quando la realtà dell'arte, dei sentimenti, della vita e della storia mostrerebbe piuttosto il contrario);
b) lo stile pubblicitario (se vi ricordate certe pubblicità della Breil che nessuna presidenta della camera si è mai sognata di voler censurare come offesa di genere) e "hollywoodiano" (basta accendere a caso su una qualunque commedia o serie TV), il quale invariabilmente presenta il maschio o come bruto e violento da punire in ogni modo, a partire dai calci nelle palle, o come un freddo specchio su cui provare l'avvenenza, un pezzo di legno innanzi a cui permettersi di tutto (qualsiasi provocazione più o meno sessuata, qualsiasi inflizione di tensione emotiva, irrisione al disio, umiliazione sessuale, riduzione al nulla davanti a sè o agli altri, dolore nel corpo e nella psiche, inappagamento fisico e mentale se reiterato fino all'ossessione e all'impossibilità di sorridere alla vita e al sesso, disagio da sessuale ad esistenziale con conseguenze variabili dall'anoressia sessuale al suicidio), un vuoto pupazzo insomma da sollevare nell'illusione solo per farlo cadere nella delusione con il massimo possibile di sofferenza fisica e mentale e di umiliazione pubblica e privata;
c) la stupidità cavalleresca e la demagogia femminista, le quali abituano le giovin ragazze al "diritto" a permettersi di tutto innanzi all'uomo (qualsiasi ferimento intimo, qualsiasi provocazione più o meno sessuata, qualsiasi irrisione al disio, qualsiasi umiliazione pubblica e privata, qualsiasi inflizione di dolore al corpo e alla psiche, senso di nullità davanti alla bellezza non compensabile, inappagamento fisico e mentale, disagio da sessuale ad esistenziale), o meglio, al ragazzo, proprio in quella delicata fase adolescenziale (o post adolescenziale) in cui (a causa dell'età) non possiede ancora nè ricchezze nè poteri con cui bilanciare la bellezza che già fiorisce sulle coetanee e (a causa del tempo non ancora maturo per la costruzione di un'immagine di sè valutata dal mondo) non ha ancora la possibilità di mostrare eccellenza in doti conferenti primato o prestigio sociale (magari anche solo nel microcosmo di società scolare o amicare in cui vive);
d) un concetto di "parità" che comprende tanto il prendere a schiaffi (simbolicamente, in copertina di certi libri come ""La fine del maschio e l'ascesa delle donne" uscito l'otto marzo di un lustro fa,, e quindi realmente nel mondo degli affetti, dell'economia e degli interessi vitali in genere) gli uomini quanto il far finire la loro vita come "genere" (spacciando tale ritorno al matriarcato preistorico come "progresso storico") e che comunque, tende sempre più ad impedire (con "quote rosa", iniziative e ministeri "ad hoc", convenzioni internazionali, scelte aziendali e quant'altro) agli uomini di bilanciare il privilegio naturale femminile con lo studio, il lavoro, la posizione di sociale di potere, prestigio, preminenzae quant'altro possa discendere da merito (o fortune) individuali (anzi, secondo l'andazzo del metoo questo umano ed equo tentativo di compensare quanto in desiderabilità e potere è dato alle donne per natura dalle disparità di numeri e desideri nell'amore sessuale - oltrechè a quelle psicologiche correlata alla predisposizione all'esser madri - sarebbe la radice della "molestia") ;
e) le prefigurazioni "culturali" e (pseudo)scientifiche (in Svezia perdono tempo anche su questo!) di un mondo senza uomini bello e possibile e certe esaltazioni a senso unico del femminile oscillanti fra il trionfalismo e l'eterno vittimismo, con tutto ciò che ne consegue in termini tanto di distruzione dell'autostima e della psiche dei giovani maschi ancora privi per forza di cose di ruolo sociale e sessuale, quanto di riduzione de facto di ogni uguaglianza effettiva davanti alla legge, di ogni possibilità sociale di dissenso e di ogni residuo principio di presunzione di innocenza, oggettività del diritto e proporzionalità della pena, tendono a costituire con altri mezzi ed altri paraventi un totalitarismo femminista non dissimile da quanto viene comunemente identificato nel nazismo.
Se dovessi iniziare ora il mio percorso scolastico, con la cultura gender alle elementari, la propaganda femminista dalle medie, la stronzaggine femminile nelle superiori, e la caccia alle streghe sul lavoro, forse farei peggio dell'ex-ministra Fedeli! Altro che escort, avrei bisogno delle assistenti sociali!
I più giovani di me hanno tutto la mia comprensione in questa ginecocrazia plebea che è l'occidente, in questa cloaca di femminismo che è la società americanizzata! E non saper conquistare una ragazza, anzi, non riuscire neanche a sorridere quando per caso vediamo una di loro avvicinarsi, è forse solo il danno minore che il femminismo ha prodotto sull'autostima del nostro genere.
Per fortuna che il pay c'è ancora, se Dio vuole. Sante escort orate pro nobis!
@Beyazid_II
commento molto interessante..come del resto sempre i tuoi, purtroppo rari, contributi che giustamente evidenziano l'aspetto culturale e le αἰτίαι polibianamente intese delle cose...
io su alcune cose sarei più nuancé ma non posso darti torto nella tua denuncia dell'iper-femminismo e dell'androfobia (ormai, temo, in certi casi sono giunti a questo, specialmente in certi milieux nordeuropei)
la cavalleria (punto c) però la manterrei...sarò un po' retro, ma la donna in certi casi va trattata con la massima cavalleria e non si deve lesinarle galanteria e rispetto. ..però, va anche scopata alla prima occasione, sia chiaro
@billy-the-kid said:
Un cugino oltre i 60 di mio padre ha una strafiga sui 25 circa
Biondona sui 1.80, fisico e viso da copertina, si muove da infarto, fa la modella
Per chi la conosce bene è una supermelanzana stronzissima, se la tira a mille
Una vera iena mi dicono, ma con lui sembra una cagnetta obbediente al guinzaglio
Il cugino di mio padre è alto 1.90, è dinamico, si tiene in forma, esce di sera, viaggia molto
Non è nato ricco, ma si è fatto il culo da giovane lavorando e studiando, ha fatto master
Ora tra noi ventenni non vedo questa volontà di farsi il culo per il futuro
Si vorrebbe tutto subito, strafiga compresa, ma non funziona così
Sembrano i discorsi di mio padre (ed io non ho più vent'anni).
Veri (forse) 30 anni fa!
Ma come ha detto Bob, non siamo più nel 1988, e non solo perchè nel cinema filofemminista (e politically correct) di oggi non sono più possibili le risate grasse e gaudenti che si facevano con Jerri Calà durante i "vacanze di Natale" di quegli anni, a base di gnocca, ("cosa ci trovano le donne in un pupazzo come te? - non sono bello, piaccio"), sesso ("mia moglie è una santa - santa Permaflex, la santa protettrice del materasso") e amore per le auto veloci ("dille qualcosa di spinto - Ferrari Turbo").
Se i ventenni di oggi non vogliono più farsi il culo per il futuro hanno perfettamente ragione. Il futuro è stato loro rubato (o è stato lasciato rubare) dalla generazione precedente.
Supponiamo che un ventenne si faccia il culo nello studio (perchè la cultura serve sempre).
Ma poi?
Dovrebbe farsi il culo in una società di consulenza tipo "Acc.....", lavorando 25 ore al giorno pure di sabato? Bene, ma per cosa? Per farsi licenziare quando all'azienda è più conveniente assumere una altro neolaureato (magari meno studioso, più ingenuo, più manovrabile)?
Dovrebbe accettare di lavorare in un call center o come cameriere, o come fattorino? Bene, ma con quale risultato? Quello di vedere i suoi coetanei stranieri sfruttare lo stesso periodo per fare esperienze molto più qualificanti e guadagnare un vantaggio competitivo incolmabile (quando si parla di competizione globale si deve intendere proprio questo!) ?
Dovrebbe andare all'estero? Forse sì, ma se i figli migliori se ne devono andare all'esterno per un lavoro pagato e rispettato, significa che i padri non solo si sono scopati a pay o a indipay o a free puttane estiche o italiche più o meno dichiarate, ma hanno proprio mandato a puttane la nazione.
Ah, certo, i giovani sono choosy...E da chi viene la critica ai giovani di oggi? Da chi non ha avuto bisogno di cercare lavoro neanche per un minuto (perchè aveva garantito il posto all'università da cui ancora oggi pontifica). Dalle generazioni sessantottine e post-sessantottine che si lamentavano per principio (me le ricordo ancora quando "occupavano la scuola" come immancabile evento sociale dell'anno), che facevano i contestatori ed i rivoluzionari di professione quando l'Italia funzionava, c'era il boom economico, il lavoro era tutelato e lo studio garantiva un buon impiego!
Ben rappresentati da quella mummia bianconera di Mughini che si crede un intellettuale perchè "ha fatto il 68" ed invece è solo un poveraccio che per difendere quelle due lire guadagnate scrivendo e dicendo banalità sui media di Berlusconi è passato da slogan come "vietato vietare" o "immaginazione al potere" al politicamente corretto del "vietato contraddire i mercati" e "potere allo spread". Aveva proprio ragione Schopenhauer quando diceva che i seguaci di Hegel sono dei "mangiam....".
Ed ora che, anche grazie alla loro accondiscendenza verso "l'inevitabile corso della storia" (traducendo dall'hegeliano al debenoistiano: "la dittatura del turbocapitalismo") l'Italia da sesta potenza mondiale è passata ben dietro la Corea, siamo in crisi quasi ininterrottamente da un quarto di secolo (con gli ultimi 10 anni disastrosi nonostante le "cure europee"), la ricchezza è stata traslata nel far east, il lavoro non c'è se non per pochissimi privilegiati o fortunati ed un secolo di conquiste sindacali è stato azzerato dai dogmi neoliberisti che hanno fatto breccia a sinistra ancora più che a destra, i padri danno la colpa ai figli delle conseguenze?
E' la generazione dei "padri" che ha creato il debito e consumato tutte le risorse. Quella dei figli sta solo cercando di sopravvivere.
"Ai miei tempi eravamo più...." è un discorso da laudator temporis acti. Si è sempre detto così, ma con una differenza.
A quei tempi gli "uomini maturi" di oggi si lamentavano (da giovani) continuamente di una società nella quale, comunque, conseguire una buona laurea significava ottenere un buon lavoro, accusandola di "essere troppo conformista", di "non essere amica dei giovani", "non rispondere alle istanza politiche" ed altre amenità del genere. Almeno, i motivi per cui i giovani di oggi si lamentano sono molto più oggettivi e tangibili!
A quei tempi, aggiungo io, non si poteva licenziare nessuno e si andava in pensione presto, ecco perchè oggi non ci sono nè lavoro né soldi!
Con questo non voglio dire che fra i giovani d'oggi non ci siano sfaccendati, ignoranti e piagnoni. Ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno. Quando però anche ottenere un ecomio ufficiale al termine degli studi liceali significa non esclude l'essere fatti sentire "sfigati" dalla (presunta) fighetta di turno, anche laurearsi in corso, con il massimo dei voti e la media del 29 virgola (in ingegneria le lodi non alzano la media) non esime dall'accusa di "non essere capaci di sacrificarsi", anche fare la tesi all'estero non impedisce di essere trattati come l'ultima fantozziana merdaccia da una qualunque multinazionale (le multinazionali in Italia se la tirano più delle fighe in fatto di presunta "selezione"), quando anche l'essere disposti a trasferirsi quasi-ovunque nel mondo non cancella la qualifica di "bamboccioni", allora non sono sbagliati i giovani come generazione, è sbagliata l'Italia.
Quelli un po' più vecchi di me che criticano i più giovani dall'alto delle loro (presunte) "fortune" personali dovrebbero pensare a cosa sarebbe la loro vita se dovessero reiniziare ora, con le regole e la situazione economica. sociale e storica di adesso. Non riescono a capire che anche chi nascesse più bravo e volitivo di loro non avrebbe più, in linea generale, le stesse possibilità. Questo credo, è il punto che né le generazioni "cavalleresche" di Berlusconi, né quelle "ruspanti" e politically correct di Renzi riescono più a cogliere. E che solo i coetanei degli sventurati giovani italiani hanno colto (andate a vedere la distribuzione del voto per fasce di età e sesso per credere).
Buon lavoro, Professor Conte: ne hai da fare per ricostruire quando quei "maturi" e "responsabili" dei nostri padri hanno lasciato distruggere!
P.S.
Per quanto strettamente attinente al topic, è pur vero molto di quanto scrivono i senatori del forum (che non è troppo distante da quanto si diceva quest'estate a proposito di come le giovani e belle donne non siano simmetricamente attratte dalla bellezza maschile e dalla gioventù, ma da ben altre doti che solo il tempo e l'esperienza possono sviluppare e solo particolari occasioni di colloquio non banale rivelare alla donna).
Non potevo, però, lasciar passare sotto silenzio l'ingrata irrisione a chi è un po' più giovane (e parecchio più sfortunato) di me.
Perchè quanto ha scritto qualcuno sull'innaturalità del dover aspettare l'età della pensione per poter corteggiare con successo è assolutamente vero!
Fortunate in tutto le generazioni degli attuali 40/50/60. Hanno fatto appena in tempo a salire sul trenino del benessere e delle tutele del dopoguerra. E chi è rimasto giù dal treno si limita a lamentarsi sui forum. Ringrazino che i giovani sono "bamboccioni". Se fossero uomini, altro che "governo del cambiamento": scenderebbero in piazza con l'AK47 ed instaurerebbero una dittatura del "proletariato giovanile" (magari rinnegando il comunismo pseudoscientifico di Marx ed ispirandosi invece al Platone fautore della "messa in comune" delle donne).
E te lo dice uno che era sempre stato conservatore e di destra. Ma davanti a certe vaccate:
tipo schierarsi con il femminismo per apparire più "cool", più evoluti agli occhi delle donne di oggi, fregandosene se ai propri simili vengono sequestrati diritti, ricchezze e occasioni, e contando di non dover mai pagare il fio, protetti come si è dalla propria situazione socio-economica, (al netto del fatto che tale gabbia protettiva sia oggi illusoria: anche Strauss-Kahn, Weinstein e compagnia erano filofemministi sicuri di essere intoccabili);
tipo aver permesso al femminismo di far danni per poi incolpare i giovani stessi delle conseguenze ("i giovani non hanno autostima e personalità" - e sfido, li lasciate allevare da maestre misantrope e femministe e tenere a balia dai media antimaschili...come fanno ad avere idea di cosa sarebbe un uomo? come fanno anche solo a voler essere uomini, dato che tutto quanto di male esiste è identificato con "lui"?).
Non potevo tacere. Ultima provocazione (molto attuale) sul perché i giovani fanno bene ad essere nichilisti, a comportarsi da cicale, a non imprare a corteggiare e a limitarsi a dissipare le ricchezze paterne. A che serve sacrificare una vita intera se quanto di materiale e ideale si costruisce in essa, pensando alla propria sicurezza, al proprio benessere, al proprio prestigio, alla propria discendenza, può venire spazzato via in ogni momento con la sola parola di una donna o la sentenza di un tribunale emessa anche prima e anche senza riscontri oggettivi e testimonianze terze della presunta violenza e sempre senza che altro dalla soggettiva sensibilità della donna definisca per giunta a posteriori cosa sia "molestia"?
@beautifulgirlsliker said: @Beyazid_II
commento molto interessante..come del resto sempre i tuoi, purtroppo rari, contributi che giustamente evidenziano l'aspetto culturale e le αἰτίαι polibianamente intese delle cose...
io su alcune cose sarei più nuancé ma non posso darti torto nella tua denuncia dell'iper-femminismo e dell'androfobia (ormai, temo, in certi casi sono giunti a questo, specialmente in certi milieux nordeuropei)
la cavalleria (punto c) però la manterrei...sarò un po' retro, ma la donna in certi casi va trattata con la massima cavalleria e non si deve lesinarle galanteria e rispetto. ..però, va anche scopata alla prima occasione, sia chiaro
Anch'io mi permetto di essere retrò, ma solo con le escort. D'altronde, un conquistatore più autorevole di me disse: si devono trattare le principesse da puttane e le puttane da principesse.
@Itaconeti said:
si continuano a intrecciare due temi diversi
uno è un tema di massa e cioè che le 20enni in generale hanno comunemente relazioni non solo con coetanei ma anche con 30-40enni
essendo questo un fatto comune lo si nota facilmente in giro
l'altro - quello del topic - è un tema di nicchia e cioè che le strafighe come modelle e simili spesso oltrepassano questa soglia di differenza d'età per stare con 50-60enni di un certo tipo
essendo questo un fatto di nicchia lo si può notare solo frequentando certi ambienti o se per caso - come nel topic - si conosce qualcuno come la modella ex compagna di scuola
che la soglia massima di differenza d'età per le 20enni sia con i 30-40enni è sancito dalla cultura piccolo-borghese che ha messo questi limiti in ottica di famiglia e figli
gli ambienti bohemienne - con cui spesso le modelle entrano in contatto - hanno uno stile di vita diverso da quello piccolo-borghese e fanno saltare i suoi limiti
per cui la coppia oltre i limiti non solo se ne frega del giudizio piccolo-borghese ma anzi si diverte a provocarlo e scandalizzarlo
Questo è il post più equilibrato e analitico mai scritto sul tema.
@Itaconeti said:
bisogna distinguere la realtà dei fatti dai giudizi di valore che ciascuno può dare ma che non cambiano la realtà
perciò dopo tanti giudizi di valore anche opposti farò un discorso realistico sulla nicchia di relazioni con grande differenza d'età
concordo che se parliamo di free puro di solito una 20enne punta al massimo a un 30-40enne
ma se parliamo di relazioni semifree/indipay - mix di feeling e interesse - questi limiti di età saltano
anche perchè ci sono molte più 20enni alla ricerca di un uomo facoltoso negli 'anta' che uomini facoltosi negli anta alla ricerca di una 20enne da sponsorizzare
sul più grande sito internazionale in lingua inglese di dating di questo tipo ci sono 4 sugar baby iscritte per ogni sugar daddy
il rapporto di 4 a 1 - più o meno riscontrabile anche extra web - in questo contesto cambia a favore dell'uomo i 'rapporti di forza' con la 20enne
lo standard normale è che ogni 20enne ha X volte uomini di ogni età pronti a sbavarle dietro
invece ogni 20enne sugar baby che cerca uno sugar daddy ha altre 3 concorrenti
e se vuole uno sugar daddy di qualità - fisico ben tenuto e personalità interessante e stile di vita attivo - le concorrenti diventano molte di più
di conseguenza solo le più belle - spesso modelline o modeltype - ce la fanno e comunque sanno di poter essere facilmente sostituite
in questo contesto competitivo sfavorevole anche la melanzana non si comporta più da melanzana ma da geisha se vuole raggiungere e mantenere il suo obiettivo
Buono a sapersi. Delle escort, ultimamente, mi sto infatti annoiando (non credevo avrebbe mai potuto succedere!). Quando mi sarò definitivamente sistemato dal lato lavorativo-economico, terrò certamente conto di queste utili indicazioni per un eventuale "salto di campo". Per curare l'indipay, vedo, serve una certa porzione di risorse nervose e mentali che ora, ahimè, devo riservare completamente all'inconquistabile Anvur.
@Itaconeti said:
recentemente il figlio 20enne di uno che conosco pochi giorni dopo aver perso il lavoro - e quindi lo stipendio che stando con i suoi gli permetteva un certo stile di vita - è stato mollato dalla fidanzata studentessa che si è messa poco dopo con un altro
Mi perdonerà il mai abbastanza compianto Lucio Battisti, ma l'assist è troppo ghiotto:
forse ti confondi con qualcun altro perchè sono d'accordo con te
è un mix di stile di vita più elevato e di feeling mentale
senza uno dei due fattori è difficile che la cosa parta e continui
ma se c'è qualcuno che seduce di solito è lei che seduce lui come sempre a parte eccezioni alla casanova
Ma infatti non facevo assolutamente riferimento a te, solo trovo comici certi soggetti che affermano di sedurre solo grazie al carisma ragazze delle quali potrebbero essere tranquillamente nonni.
@dell said:
Mi fa un po' ridere che ci sia ancora chi crede che alle ventenni interessi che uno sia palestrato. A me pare che con le ventenni abbiano più difficoltà i coetanei che i più grandi. Poi è chiaro che se si sale oltre a un certo limitedi età (spesso soggettivo per le gnocche) si deve salire anche in potere d'acquisto e fascino.
A parità di capacità economiche, secondo te la ventenne si metterebbe con il coetaneo, quello fra i 30 e i 40, oppure con uno dell'età del nonno?
@billy-the-kid said:
Un cugino oltre i 60 di mio padre ha una strafiga sui 25 circa
Biondona sui 1.80, fisico e viso da copertina, si muove da infarto, fa la modella
Per chi la conosce bene è una supermelanzana stronzissima, se la tira a mille
Una vera iena mi dicono, ma con lui sembra una cagnetta obbediente al guinzaglio
Il cugino di mio padre è alto 1.90, è dinamico, si tiene in forma, esce di sera, viaggia molto
Non è nato ricco, ma si è fatto il culo da giovane lavorando e studiando, ha fatto master
Ora tra noi ventenni non vedo questa volontà di farsi il culo per il futuro
Si vorrebbe tutto subito, strafiga compresa, ma non funziona così
Si certo, l'ha conquistata solo grazie all'aspetto fisico, alla bella faccia e al carisma, e i soldi non c'entrano nulla nell'equazione, ma per favore.
Che ci siano molti giovani che non vogliono fare niente è vero, ma comunque l'Italia stessa non offre le stesse possibilità che offriva 30 o 40 anni fa, la situazione è peggiorata molto.
@Beyazid_II concordo al 100% in ogni singola parola di ogni tuo post, non nascondo una certa invidia nei tuoi confronti sia per la tua intelligenza sia per la tua dialettica.
questa foto l'ho fatta da lontano per ovvi motivi come vedete dai gazebini è un cazzo de club per merdoni che io bazzico ogni tanto in quanto il gestore del ristorante (no spiaggia) è un mio amico.
Avevo fatto un Pippone ma non mi convinceva il modo in cui lho scritto. taglio corto.
Se parliamo de modelle conta i sordi e basta. Quelli che se so fatti da soli oggi parlano 3 lingue e stanno a fa i one stand night con modelle fuori dall'italia.
Qui vige ancora la regola del Rolex sopra al polsino. capito barboni?
A meno che...
vabbe se cercate nel forum ci sono guide miracolose.😉
Adesso scrivo cose che c'entrano e non c'entrano. Portate pazienza.
Ecco le mie ultime esperienze in fatto di donne:
35enne professionista parecchio "ambita" dai maschi suoi pari. Non stragnocca ma estremamente carina. L'ho lasciata due volte e due volte é tornata.
25 enne ucraina ballerina di lapdance. Tanto ma tanto gnocca. Se la incontrerò, lo deciderò io e non sarà per portarla a cena o a locali. Sarà di pomeriggio, per fare una passeggiata e prendere un gelato.
Prostituta 32enne al FKK Marina - Slovenia. Mi ha dato il numero di telefono senza che glielo chiedessi, poi ci siamo visti alcune volte (troppo poche, purtroppo) in maniera completamente free.
La donna che attualmente sto frequentando: 40enne bionda, alta e con il fisico tuttora da modella. Una di quelle che fanno girare gli uomini (e anche le donne) quando passa.
Parlo quattro lingue ed ho viaggiato sia per lavoro che per fare esperienze, ho guadagnato un paio di Euro ma non sono ricco e senza dubbio sono molto meno attraente di Cristiano Ronaldo.
Posso offrire una cena (anche più di una) o fare un regalo o portarle in vacanza ma mi fermo a questo.
Quindi?
Qual'é il comune denominatore di queste donne?
Qual'é la ragione per cui scelgono me tra tanti più belli, più prestanti, più ricchi, con più tempo a disposizione?
E' che non mi atteggio a qualcuno che non sono (nella fattispecie: lo sborone sciupafemmine), che le tratto da persone normali senza essere accondiscendente (= zerbino) per paura di perderle , che le ascolto , che - per quanto possibile - dedico loro del tempo di qualità, che ho argomenti che evidentemente interessano.
Ci sono anche altre cose che c'entrano coi sentimenti e col farle sentire importanti per me, ma non mi va di raccontarle qui.
Ecco spiegato, a mio parere e fatte le opportune proporzioni, perché una giovane e bella ragazza può stare con uno dell'età di suo padre o anche oltre.
Seguite la mia discussione su milano per vedere come usare il denaro nel caso delle modelle. I ricchi sono bravissimi a tirare la mazzetta di cash dalla tasca sinistra, strusciarvela sotto le narici per farvela annusare ben bene e poi rimetterla nella tasca destra. E magari sono pure soldi presi in prestito dalla banca in primary rate.
Dopodiché la fatidica domanda: "tesoro, vieni a vedere la vista da casa mia?"
@FlautoMagico said:
Seguite la mia discussione su milano per vedere come usare il denaro nel caso delle modelle. I ricchi sono bravissimi a tirare la mazzetta di cash dalla tasca sinistra, strusciarvela sotto le narici per farvela annusare ben bene e poi rimetterla nella tasca destra. E magari sono pure soldi presi in prestito dalla banca in primary rate.
Dopodiché la fatidica domanda: "tesoro, vieni a vedere la vista da casa mia?"
Tutto free naturalmente…
Ma quale vista ? Quella foto scattata da uno sgabuzzino con una vista orripilante su una parete di un altro condominio ?
Mai visto niente di piu brutto in vita mia, c'è da spararsi a vivere in un posto cosi brutto. Sicuramente tutte le fighe scapperebbero via spaventate quando vedono dove vivi.
Io si ho la vista su tutta la citta dal mio ventesimo piano.
gli effetti culturali che ben descrivi hanno però delle basi materiali
l'economia di mercato o capitalismo dir si voglia ha due grandi problemi come hanno spiegato adam smith e ricardo ancor prima di marx
i due grandi problemi sono la caduta tendenziale del saggio di profitto - a causa della concorrenza - e l'eccesso di produzione con la necessità di stimolare i consumi
tra le risposte a questi problemi vi è quella decisiva della creazione di nuovi mercati sia in estensione geografica che in spazi della vita
da qui le recenti risposte dell'estensione geografica nell'ex terzo mondo e della copertura di segmenti culturali ex alternativi che siano la musica indie o il femminismo
l'estensione del capitalismo nell'ex terzo mondo ha cambiato i rapporti di forza nella catena internazionale del valore a favore dei paesi emergenti
per cui è finito l'alto potere d'acquisto garantito dei ceti medi occidentali basato sull'estrema povertà nell'ex terzo mondo
per limitare le conseguenze negative di questa riallocazione al ribasso del ceto medio in occidente gli stati si sono indebitati gonfiando la macchina pubblica di spese e dipendenti
così per esempio l'università italiana si è riempita fino al 2008 di docenti moltiplicando sedi e cattedre
e sforna un'offerta di laureati molto più alta della reale domanda di lavoro soprattutto nei dipartimenti umanistici e di scienze sociali
come risultato di questo squilibrio a favore di chi assume si sono abbassati sia lo stipendio che la stabilità di lavoro dei neo laureati
molti dei quali sono costretti a fare lavori per i quali è stato uno spreco l'investimento di soldi e di tempo per fare l'università
il risultato è che i figli del ceto medio non hanno più il reddito e lo status dei padri ma non perchè c'è stato un cattivik che lo ha deciso
perchè senza l'apertura di nuovi mercati nell'ex terzo mondo il sistema sarebbe collassato portando a un terzo mondo planetario
questa perdita di reddito e di status dei giovani attuali ovviamente si ripercuote nel rapporto con la gnocca che cerca nell'uomo la 'virilità'
nel nostro tempo storico la 'virilità' del potere è prima di tutto potere d'acquisto per cui un certo tipo di uomo negli 'anta' può essere percepito più 'virile' del coetaneo
l'altro aspetto della necessaria apertura di nuovi mercati per non collassare è quello degli spazi di vita con la copertura di segmenti ex alternativi al 'sistema'
in ambito gnocca questo ha trasformato il femminismo da rivolta alternativa di streghe in merce dell'industria culturale mainstream
femminismo come merce da passare attraverso cinema e spettacolo e pubblicità con anche un marketing del femminismo per promuoverne il consumo
con la signora negli 'anta' che una volta se la metteva via e ora viene trasformata in milf e gilf a cui vendere abiti e palestra e cosmetici per atteggiarsi sexy come la ventenne
tutto questo non è ritorno del matriarcato ma dissoluzione sia di patriarcato che di matriarcato nell'astratto individuo consumatore
proprio perchè ci sono queste basi materiali del cambiamento in corso è illusorio pensare che si possa tornare indietro nel tempo
è impossibile tornare indietro al ceto medio garantito e familista della vecchia catena internazionale del valore basata su un grande ex terzo mondo poverissimo che non c'è più
l'illusione di riportare indietro il calendario - in particolare in ambito gnocca - produce solo risentimento e impotenza
per tutti - al di là dell'età e della condizione socioeconomica - si tratta di elaborare una strategia personale della gnocca dentro le condizioni attuali
era un commento complesso perchè rivolto ai complessi commenti di @Beyazid_II
semplificando in sintesi
l'attuale declassamento economico e di status dei giovani occidentali del ceto medio ha un'origine oggettiva nella crescita dei paesi dell'ex terzo mondo diventati paesi emergenti
l'attuale femminismo che indebolisce la vecchia posizione patriarcale del maschio non è matriarcato ma merce venduta dall'industria culturale
in questo contesto l'aspirazione del ritorno al passato patriarcale-familista del vecchio ceto medio garantito è un'illusione perdente che fa danni a chi ci prova
quel che conta con la gnocca nel nostro tempo è la 'virilità' del potere d'acquisto e dello status individuale che poi ciascuno si può giocare free o indipay o pay a seconda di età e personalità
Discorsi complicati ma interessanti...come intermezzo leggero metto una foto...della mia ex compagna di scuola di 25 anni 1.81 h che fa la modella... con il fidanzato di 58 anni
gli effetti culturali che ben descrivi hanno però delle basi materiali
l'economia di mercato o capitalismo dir si voglia ha due grandi problemi come hanno spiegato adam smith e ricardo ancor prima di marx
i due grandi problemi sono la caduta tendenziale del saggio di profitto - a causa della concorrenza - e l'eccesso di produzione con la necessità di stimolare i consumi
tra le risposte a questi problemi vi è quella decisiva della creazione di nuovi mercati sia in estensione geografica che in spazi della vita
da qui le recenti risposte dell'estensione geografica nell'ex terzo mondo e della copertura di segmenti culturali ex alternativi che siano la musica indie o il femminismo
l'estensione del capitalismo nell'ex terzo mondo ha cambiato i rapporti di forza nella catena internazionale del valore a favore dei paesi emergenti
per cui è finito l'alto potere d'acquisto garantito dei ceti medi occidentali basato sull'estrema povertà nell'ex terzo mondo
per limitare le conseguenze negative di questa riallocazione al ribasso del ceto medio in occidente gli stati si sono indebitati gonfiando la macchina pubblica di spese e dipendenti
così per esempio l'università italiana si è riempita fino al 2008 di docenti moltiplicando sedi e cattedre
e sforna un'offerta di laureati molto più alta della reale domanda di lavoro soprattutto nei dipartimenti umanistici e di scienze sociali
come risultato di questo squilibrio a favore di chi assume si sono abbassati sia lo stipendio che la stabilità di lavoro dei neo laureati
molti dei quali sono costretti a fare lavori per i quali è stato uno spreco l'investimento di soldi e di tempo per fare l'università
il risultato è che i figli del ceto medio non hanno più il reddito e lo status dei padri ma non perchè c'è stato un cattivik che lo ha deciso
perchè senza l'apertura di nuovi mercati nell'ex terzo mondo il sistema sarebbe collassato portando a un terzo mondo planetario
questa perdita di reddito e di status dei giovani attuali ovviamente si ripercuote nel rapporto con la gnocca che cerca nell'uomo la 'virilità'
nel nostro tempo storico la 'virilità' del potere è prima di tutto potere d'acquisto per cui un certo tipo di uomo negli 'anta' può essere percepito più 'virile' del coetaneo
l'altro aspetto della necessaria apertura di nuovi mercati per non collassare è quello degli spazi di vita con la copertura di segmenti ex alternativi al 'sistema'
in ambito gnocca questo ha trasformato il femminismo da rivolta alternativa di streghe in merce dell'industria culturale mainstream
femminismo come merce da passare attraverso cinema e spettacolo e pubblicità con anche un marketing del femminismo per promuoverne il consumo
con la signora negli 'anta' che una volta se la metteva via e ora viene trasformata in milf e gilf a cui vendere abiti e palestra e cosmetici per atteggiarsi sexy come la ventenne
tutto questo non è ritorno del matriarcato ma dissoluzione sia di patriarcato che di matriarcato nell'astratto individuo consumatore
proprio perchè ci sono queste basi materiali del cambiamento in corso è illusorio pensare che si possa tornare indietro nel tempo
è impossibile tornare indietro al ceto medio garantito e familista della vecchia catena internazionale del valore basata su un grande ex terzo mondo poverissimo che non c'è più
l'illusione di riportare indietro il calendario - in particolare in ambito gnocca - produce solo risentimento e impotenza
per tutti - al di là dell'età e della condizione socioeconomica - si tratta di elaborare una strategia personale della gnocca dentro le condizioni attuali
Va bene, ne avevamo già parlato, magari l'origine materiale è quella che tu racconti, ma non puoi arrivarmi a far credere che per "creare segmenti di mercato alternativi" sia davvero necessario, da parte del sistema, sostenere il "femminismo 2.0" con tanto di distruzione dello stato di diritto, abolizione delle grid girls, colpevolizzazione del desideri maschile fino all'abolizione della sfilata in costume a Miss America ed esperimenti sociali per un mondo "senza maschi e senza sesso"!
Il Mughini che sfottevo prima direbbe "ma dai...ma dai..."
Se le cose si spiegassero sic et simpliciter con l'evoluzione del capitalismo, perchè non si potrebbe invece puntare ad un "maschilismo 2.0", con riduzione del potere di scelta e di condizionamento delle donne e pressione sociale, per indurle a concedersi anche agli "uomini beta"? Anche in quel caso la milf sarebbe portata ad acquistare mille prodotti per sembrare ventenne (molto più che se si affermasse davvero l'assurdo della donna uguale all'uomo portata a desiderare carriere e oneri maschili come vorrebbe l'ondata metoo)!
Secondo me, matriarcato o no, questo nazifemminismo, per usare un'immagine cara ad un autore che sicuramente apprezzerai come Mayrink, è un golem che è scappato di mano al rabbino che lo ha costruito. Prova ne è che nessuno, neppure un direttore del FMI (vedi il povero Strauss-Kahn), è al sicuro.
Sono le donne che, grazie a privilegi naturali assolutamente slegati da qualunque costruzione storica e sociale (disparità di desideri, predisposizione all'esser madri), riescono a declinare a loro favore le sfumature di quanto inevitabilmente resta arbitrario anche all'interno della ferrea logica del sistema da te ben spiegata.
A noi spetta reagire.
Invece gli uomini occidentali, per apparire fighi, cool, alla moda, "non retrivi", appoggiano acriticamente le tendenze cui ho accennato (salvo poi rimanerne a turno vittime, vedi il mondo dello spettacolo "democratico" da Weinstein ad Allen).
E' vero che non si può ritornare indietro e che l'italietta degli anni sessanta non potrà più tornare (non è certo di essa che ho nostalgia), ma è anche vero che il tempo della storia non è semplicemente lineare. Non ci sono solo due direzioni (avanti-indietro) come credono i progressisti (che difettano di immaginazione e vedono anche nella storia una classica e banale scopata vaniglia). Il tempo storico è sferico (come Heiddeger aveva tentato maldestramente di spiegare commentando Nietzsche), nel senso che si può decidere in ogni momento quale direzione prendere (a patto, ovviamente, di avere la forza e soprattutto la volontà per farlo: propri a decidere questo "destino" servono le identità e le forze storiche in cui gli uomini si raggruppano). L'immagine della sfera ti fa capire "plasticamente" anche perchè (con sommo scorno degli hegeliani di destra e di sinistra) alcuni aspetti del passato possano rivelarsi meta e modello per il futuro (ma questa espressione non è mia).
Non so se era qui che facevo l'esempio dell'impero asburgico: la sua idea di entità sovranazionale garante di diversi popoli era considerata "superata" ad inizio novecento ed invece, oggi, appare (almeno a me e a Franco Cardini) molto più moderna degli otto-novecenteschi stati-nazione.
Questo solo per dire che "la vita è come una scatola di cioccolatini" (vabbè Forrest Gump è una caduta di tono, ma avevo solo quello da ascoltare durante l'ultimo cinema alla radio che mi tiene compagnia nei miei interminabili viaggi settimanali di andata-ritorno dalle montagne) vale non solo per la vita dei singoli, ma anche per quella delle nazioni.
Non sappiamo mai a priopri quello che ci capiterà.
Machiavelli, osservatore acuto e spregiudicato ma in fondo anche troppo idealista come tutti gli uomini del '500, era convinto che "historia est magistra vitae". Quello che invece si può apprendere leggendo la storia senza pregiudizi e senza idealità, è proprio il contrario (aveva ragione il Guicciardini!), ovvero che non solo cambiano gli eventi, ma cambiano anche le leggi secondo cui gli eventi si succedono. In altre parole, per dirla fra colleghi, quello storico è un "processo non stazionario". Ne consegue che prevedere il futuro con le leggi vere oggi sia illusorio (così come è anacronistico analizzare il passato con lo spirito dei tempi attuali: il medioevo analizzato dai marxisti fa veramente ridere).
30 anni fa non ci saremmo immaginati che nel 2018 ci sarebbe stata una politica italiana capovolta con la sinistra attaccata ad argomenti dell'ultradestra liberista e portabandiera della Nato e una destra sostenitrice di istanze da sinistra nazionale di inizio secolo ed alleata della Russia.
15 anni fa sarebbe stato impensabile non dare ragione al Francis Fukuyama della "fine della storia", ed invece oggi il "verde pascolo" liberal-progressista in cui tutti sarebbero stati felici perchè non sarebbe più successo nulla è svanito come un sogni di fanciullo. Il "gendarme internazionale" che pareva unico attore mondiale deve non solo affrontare nuovi rivali, ma pure guardarsi le spalle (o le viscere: vedi Trump).
Non sta scritto da nessuna parte che il finale debba essere quello scritto da te, da me, dai guru di repubblica o dalle femministe.
D'altronde, non mi sembra che in Russia o in Cina, paesi dove il PIL viaggia più veloce che da noi, si siano aperte le porte come in occidente alla versione demagogica e contronatura del femminismo (anzi, lì la tradizione, sia pure minuscola, è un elemento dello sviluppo)....
@Poker said:
Discorsi complicati ma interessanti...come intermezzo leggero metto una foto...della mia ex compagna di scuola di 25 anni 1.81 h che fa la modella... con il fidanzato di 58 anni
Complimenti alla tua ex compagna di scuola
Davvero bellissima e stilosa
1.81 in tutto o solo di gambe? ahahahah
Lui si vede che è una testa molto lucida ahahah
Ok sono invidioso grrrrrrrrrrrrrrrr
@FlautoMagico said: @jerry73 è una mansarda con terrazzo, mi costa 2K al mese e li vale tutti credimi. Poi se a te piace pensare allo sgabuzzino dove vivi affari tuoi…
Io vivo uno sgabuzzino ??? Tu ci vivi semmai,, vivi in un buco orripilante da spararsi , io vivo al ventesimo piano con vista su tutta la citta, ho piscina, palestra, sauna, bagno turco,jacuzzi e minigolf nel condominio.
Quando ho visto le foto fatte dal buco dove vivi ho quasi vomitato, c'è da spararsi a vivere in un buco come quello.
.
mahhh di che vi preoccupate??le modelline vviziati lasciatile a chi si vuol credere ancora un giovane che piace,le altre lasciatele ai negri perchè c hanno l orologio biologico e sopratutto il peso della riproduzione della specie,noi possiamo fregarcene e godercela alla grandissima
@IlBaronetto guarda che sono dei padri che hanno portato le figlie a mare, e quella che sta seduta sulla sedia sdraio della quali si vedono solo le gambe e di sfuggita la faccia con gli occhiali, è la moglie di uno dei due e madre di una delle 2.
Probabilmente ci sarà stata anche la madre dell'altra.
Forse vi fate un po' troppi film, visto che i 2 della foto di certo non mi sembrano i classici sugar daddies, ma più i classici ospiti di una casa di riposo.
@Poker il fascino della pelata, degli occhiali, della pancia, delle scarpe da profugo e dei pantaloni che sono andati fuori moda nel 1980 è effettivamente imbattibile.
Ma probabilmente ciò che veramente lo rende unico e insuperabile è il pacco di biscotti.
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Itaconeti
05/06/2018 | 13:11
Avalon
Gold
se è per questo ho una lunga lista di casi in cui la moglie o fidanzata ha mollato il partner coetaneo appena ha avuto seri problemi economici o di salute
e tutti sono caduti dal pero nel senso che prima erano straconvinti dei sentimenti 'forever' di lei
è più probabile che non molli l'osso quella che sta con uno benestante che si ammala piuttosto che quella che sta con uno sano che entra in crisi economica per esempio perdendo il lavoro
fidelio
Babbo
05/06/2018 | 18:29
Newbie
Ah beh, finire i soldi è peggio di un infarto.
“Finito i soldi, finito l’amore”
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàItaconeti
06/06/2018 | 13:44
Avalon
Gold
recentemente il figlio 20enne di uno che conosco pochi giorni dopo aver perso il lavoro - e quindi lo stipendio che stando con i suoi gli permetteva un certo stile di vita - è stato mollato dalla fidanzata studentessa che si è messa poco dopo con un altro
fidelio
Beyazid_II
06/06/2018 | 17:51
Newbie
Verissimo.
E se queste sono "solo" le cause materiali. Ad esse si aggiungono, non meno rilevantemente, quelle "spirituali":
a) la cultura "ufficiale" (o, come dicono gli anglofili, "mainstream"), dalla quale tutto quanto è più o meno ragionevolmente sentito come maschile viene presentato come brutto, sporco, rozzo, cattivo, primitivo, violento, banale, mentre quanto è più o meno fondatamente visto femminile come a presciondere bello, puro, raffinato, buono, evoluto, pacifico, complesso (anche quando la realtà dell'arte, dei sentimenti, della vita e della storia mostrerebbe piuttosto il contrario);
b) lo stile pubblicitario (se vi ricordate certe pubblicità della Breil che nessuna presidenta della camera si è mai sognata di voler censurare come offesa di genere) e "hollywoodiano" (basta accendere a caso su una qualunque commedia o serie TV), il quale invariabilmente presenta il maschio o come bruto e violento da punire in ogni modo, a partire dai calci nelle palle, o come un freddo specchio su cui provare l'avvenenza, un pezzo di legno innanzi a cui permettersi di tutto (qualsiasi provocazione più o meno sessuata, qualsiasi inflizione di tensione emotiva, irrisione al disio, umiliazione sessuale, riduzione al nulla davanti a sè o agli altri, dolore nel corpo e nella psiche, inappagamento fisico e mentale se reiterato fino all'ossessione e all'impossibilità di sorridere alla vita e al sesso, disagio da sessuale ad esistenziale con conseguenze variabili dall'anoressia sessuale al suicidio), un vuoto pupazzo insomma da sollevare nell'illusione solo per farlo cadere nella delusione con il massimo possibile di sofferenza fisica e mentale e di umiliazione pubblica e privata;
c) la stupidità cavalleresca e la demagogia femminista, le quali abituano le giovin ragazze al "diritto" a permettersi di tutto innanzi all'uomo (qualsiasi ferimento intimo, qualsiasi provocazione più o meno sessuata, qualsiasi irrisione al disio, qualsiasi umiliazione pubblica e privata, qualsiasi inflizione di dolore al corpo e alla psiche, senso di nullità davanti alla bellezza non compensabile, inappagamento fisico e mentale, disagio da sessuale ad esistenziale), o meglio, al ragazzo, proprio in quella delicata fase adolescenziale (o post adolescenziale) in cui (a causa dell'età) non possiede ancora nè ricchezze nè poteri con cui bilanciare la bellezza che già fiorisce sulle coetanee e (a causa del tempo non ancora maturo per la costruzione di un'immagine di sè valutata dal mondo) non ha ancora la possibilità di mostrare eccellenza in doti conferenti primato o prestigio sociale (magari anche solo nel microcosmo di società scolare o amicare in cui vive);
d) un concetto di "parità" che comprende tanto il prendere a schiaffi (simbolicamente, in copertina di certi libri come ""La fine del maschio e l'ascesa delle donne" uscito l'otto marzo di un lustro fa,, e quindi realmente nel mondo degli affetti, dell'economia e degli interessi vitali in genere) gli uomini quanto il far finire la loro vita come "genere" (spacciando tale ritorno al matriarcato preistorico come "progresso storico") e che comunque, tende sempre più ad impedire (con "quote rosa", iniziative e ministeri "ad hoc", convenzioni internazionali, scelte aziendali e quant'altro) agli uomini di bilanciare il privilegio naturale femminile con lo studio, il lavoro, la posizione di sociale di potere, prestigio, preminenzae quant'altro possa discendere da merito (o fortune) individuali (anzi, secondo l'andazzo del metoo questo umano ed equo tentativo di compensare quanto in desiderabilità e potere è dato alle donne per natura dalle disparità di numeri e desideri nell'amore sessuale - oltrechè a quelle psicologiche correlata alla predisposizione all'esser madri - sarebbe la radice della "molestia") ;
e) le prefigurazioni "culturali" e (pseudo)scientifiche (in Svezia perdono tempo anche su questo!) di un mondo senza uomini bello e possibile e certe esaltazioni a senso unico del femminile oscillanti fra il trionfalismo e l'eterno vittimismo, con tutto ciò che ne consegue in termini tanto di distruzione dell'autostima e della psiche dei giovani maschi ancora privi per forza di cose di ruolo sociale e sessuale, quanto di riduzione de facto di ogni uguaglianza effettiva davanti alla legge, di ogni possibilità sociale di dissenso e di ogni residuo principio di presunzione di innocenza, oggettività del diritto e proporzionalità della pena, tendono a costituire con altri mezzi ed altri paraventi un totalitarismo femminista non dissimile da quanto viene comunemente identificato nel nazismo.
Se dovessi iniziare ora il mio percorso scolastico, con la cultura gender alle elementari, la propaganda femminista dalle medie, la stronzaggine femminile nelle superiori, e la caccia alle streghe sul lavoro, forse farei peggio dell'ex-ministra Fedeli! Altro che escort, avrei bisogno delle assistenti sociali!
I più giovani di me hanno tutto la mia comprensione in questa ginecocrazia plebea che è l'occidente, in questa cloaca di femminismo che è la società americanizzata! E non saper conquistare una ragazza, anzi, non riuscire neanche a sorridere quando per caso vediamo una di loro avvicinarsi, è forse solo il danno minore che il femminismo ha prodotto sull'autostima del nostro genere.
Per fortuna che il pay c'è ancora, se Dio vuole. Sante escort orate pro nobis!
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàIlBaronetto
06/06/2018 | 18:22
Newbie
Bravo bravo bravo.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEForse uno dei post più belli che circolano in rete.
Sottoscrivo tutto.
beautifulgirlsliker
06/06/2018 | 18:41
Newbie
@Beyazid_II
commento molto interessante..come del resto sempre i tuoi, purtroppo rari, contributi che giustamente evidenziano l'aspetto culturale e le αἰτίαι polibianamente intese delle cose...
io su alcune cose sarei più nuancé ma non posso darti torto nella tua denuncia dell'iper-femminismo e dell'androfobia (ormai, temo, in certi casi sono giunti a questo, specialmente in certi milieux nordeuropei)
la cavalleria (punto c) però la manterrei...sarò un po' retro, ma la donna in certi casi va trattata con la massima cavalleria e non si deve lesinarle galanteria e rispetto. ..però, va anche scopata alla prima occasione, sia chiaro
Beyazid_II
06/06/2018 | 19:23
Newbie
Sembrano i discorsi di mio padre (ed io non ho più vent'anni).
Veri (forse) 30 anni fa!
Ma come ha detto Bob, non siamo più nel 1988, e non solo perchè nel cinema filofemminista (e politically correct) di oggi non sono più possibili le risate grasse e gaudenti che si facevano con Jerri Calà durante i "vacanze di Natale" di quegli anni, a base di gnocca, ("cosa ci trovano le donne in un pupazzo come te? - non sono bello, piaccio"), sesso ("mia moglie è una santa - santa Permaflex, la santa protettrice del materasso") e amore per le auto veloci ("dille qualcosa di spinto - Ferrari Turbo").
Se i ventenni di oggi non vogliono più farsi il culo per il futuro hanno perfettamente ragione. Il futuro è stato loro rubato (o è stato lasciato rubare) dalla generazione precedente.
Supponiamo che un ventenne si faccia il culo nello studio (perchè la cultura serve sempre).
Ma poi?
Dovrebbe farsi il culo in una società di consulenza tipo "Acc.....", lavorando 25 ore al giorno pure di sabato? Bene, ma per cosa? Per farsi licenziare quando all'azienda è più conveniente assumere una altro neolaureato (magari meno studioso, più ingenuo, più manovrabile)?
Dovrebbe accettare di lavorare in un call center o come cameriere, o come fattorino? Bene, ma con quale risultato? Quello di vedere i suoi coetanei stranieri sfruttare lo stesso periodo per fare esperienze molto più qualificanti e guadagnare un vantaggio competitivo incolmabile (quando si parla di competizione globale si deve intendere proprio questo!) ?
Dovrebbe andare all'estero? Forse sì, ma se i figli migliori se ne devono andare all'esterno per un lavoro pagato e rispettato, significa che i padri non solo si sono scopati a pay o a indipay o a free puttane estiche o italiche più o meno dichiarate, ma hanno proprio mandato a puttane la nazione.
Ah, certo, i giovani sono choosy...E da chi viene la critica ai giovani di oggi? Da chi non ha avuto bisogno di cercare lavoro neanche per un minuto (perchè aveva garantito il posto all'università da cui ancora oggi pontifica). Dalle generazioni sessantottine e post-sessantottine che si lamentavano per principio (me le ricordo ancora quando "occupavano la scuola" come immancabile evento sociale dell'anno), che facevano i contestatori ed i rivoluzionari di professione quando l'Italia funzionava, c'era il boom economico, il lavoro era tutelato e lo studio garantiva un buon impiego!
Ben rappresentati da quella mummia bianconera di Mughini che si crede un intellettuale perchè "ha fatto il 68" ed invece è solo un poveraccio che per difendere quelle due lire guadagnate scrivendo e dicendo banalità sui media di Berlusconi è passato da slogan come "vietato vietare" o "immaginazione al potere" al politicamente corretto del "vietato contraddire i mercati" e "potere allo spread". Aveva proprio ragione Schopenhauer quando diceva che i seguaci di Hegel sono dei "mangiam....".
Ed ora che, anche grazie alla loro accondiscendenza verso "l'inevitabile corso della storia" (traducendo dall'hegeliano al debenoistiano: "la dittatura del turbocapitalismo") l'Italia da sesta potenza mondiale è passata ben dietro la Corea, siamo in crisi quasi ininterrottamente da un quarto di secolo (con gli ultimi 10 anni disastrosi nonostante le "cure europee"), la ricchezza è stata traslata nel far east, il lavoro non c'è se non per pochissimi privilegiati o fortunati ed un secolo di conquiste sindacali è stato azzerato dai dogmi neoliberisti che hanno fatto breccia a sinistra ancora più che a destra, i padri danno la colpa ai figli delle conseguenze?
E' la generazione dei "padri" che ha creato il debito e consumato tutte le risorse. Quella dei figli sta solo cercando di sopravvivere.
"Ai miei tempi eravamo più...." è un discorso da laudator temporis acti. Si è sempre detto così, ma con una differenza.
A quei tempi gli "uomini maturi" di oggi si lamentavano (da giovani) continuamente di una società nella quale, comunque, conseguire una buona laurea significava ottenere un buon lavoro, accusandola di "essere troppo conformista", di "non essere amica dei giovani", "non rispondere alle istanza politiche" ed altre amenità del genere. Almeno, i motivi per cui i giovani di oggi si lamentano sono molto più oggettivi e tangibili!
A quei tempi, aggiungo io, non si poteva licenziare nessuno e si andava in pensione presto, ecco perchè oggi non ci sono nè lavoro né soldi!
Con questo non voglio dire che fra i giovani d'oggi non ci siano sfaccendati, ignoranti e piagnoni. Ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno. Quando però anche ottenere un ecomio ufficiale al termine degli studi liceali significa non esclude l'essere fatti sentire "sfigati" dalla (presunta) fighetta di turno, anche laurearsi in corso, con il massimo dei voti e la media del 29 virgola (in ingegneria le lodi non alzano la media) non esime dall'accusa di "non essere capaci di sacrificarsi", anche fare la tesi all'estero non impedisce di essere trattati come l'ultima fantozziana merdaccia da una qualunque multinazionale (le multinazionali in Italia se la tirano più delle fighe in fatto di presunta "selezione"), quando anche l'essere disposti a trasferirsi quasi-ovunque nel mondo non cancella la qualifica di "bamboccioni", allora non sono sbagliati i giovani come generazione, è sbagliata l'Italia.
Quelli un po' più vecchi di me che criticano i più giovani dall'alto delle loro (presunte) "fortune" personali dovrebbero pensare a cosa sarebbe la loro vita se dovessero reiniziare ora, con le regole e la situazione economica. sociale e storica di adesso. Non riescono a capire che anche chi nascesse più bravo e volitivo di loro non avrebbe più, in linea generale, le stesse possibilità. Questo credo, è il punto che né le generazioni "cavalleresche" di Berlusconi, né quelle "ruspanti" e politically correct di Renzi riescono più a cogliere. E che solo i coetanei degli sventurati giovani italiani hanno colto (andate a vedere la distribuzione del voto per fasce di età e sesso per credere).
Buon lavoro, Professor Conte: ne hai da fare per ricostruire quando quei "maturi" e "responsabili" dei nostri padri hanno lasciato distruggere!
P.S.
Per quanto strettamente attinente al topic, è pur vero molto di quanto scrivono i senatori del forum (che non è troppo distante da quanto si diceva quest'estate a proposito di come le giovani e belle donne non siano simmetricamente attratte dalla bellezza maschile e dalla gioventù, ma da ben altre doti che solo il tempo e l'esperienza possono sviluppare e solo particolari occasioni di colloquio non banale rivelare alla donna).
Non potevo, però, lasciar passare sotto silenzio l'ingrata irrisione a chi è un po' più giovane (e parecchio più sfortunato) di me.
Perchè quanto ha scritto qualcuno sull'innaturalità del dover aspettare l'età della pensione per poter corteggiare con successo è assolutamente vero!
Fortunate in tutto le generazioni degli attuali 40/50/60. Hanno fatto appena in tempo a salire sul trenino del benessere e delle tutele del dopoguerra. E chi è rimasto giù dal treno si limita a lamentarsi sui forum. Ringrazino che i giovani sono "bamboccioni". Se fossero uomini, altro che "governo del cambiamento": scenderebbero in piazza con l'AK47 ed instaurerebbero una dittatura del "proletariato giovanile" (magari rinnegando il comunismo pseudoscientifico di Marx ed ispirandosi invece al Platone fautore della "messa in comune" delle donne).
E te lo dice uno che era sempre stato conservatore e di destra. Ma davanti a certe vaccate:
Non potevo tacere. Ultima provocazione (molto attuale) sul perché i giovani fanno bene ad essere nichilisti, a comportarsi da cicale, a non imprare a corteggiare e a limitarsi a dissipare le ricchezze paterne. A che serve sacrificare una vita intera se quanto di materiale e ideale si costruisce in essa, pensando alla propria sicurezza, al proprio benessere, al proprio prestigio, alla propria discendenza, può venire spazzato via in ogni momento con la sola parola di una donna o la sentenza di un tribunale emessa anche prima e anche senza riscontri oggettivi e testimonianze terze della presunta violenza e sempre senza che altro dalla soggettiva sensibilità della donna definisca per giunta a posteriori cosa sia "molestia"?
INCONTRA DONNE VOGLIOSEBeyazid_II
06/06/2018 | 19:27
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Anch'io mi permetto di essere retrò, ma solo con le escort. D'altronde, un conquistatore più autorevole di me disse: si devono trattare le principesse da puttane e le puttane da principesse.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàBeyazid_II
06/06/2018 | 19:35
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Questo è il post più equilibrato e analitico mai scritto sul tema.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEBeyazid_II
06/06/2018 | 19:39
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Buono a sapersi. Delle escort, ultimamente, mi sto infatti annoiando (non credevo avrebbe mai potuto succedere!). Quando mi sarò definitivamente sistemato dal lato lavorativo-economico, terrò certamente conto di queste utili indicazioni per un eventuale "salto di campo". Per curare l'indipay, vedo, serve una certa porzione di risorse nervose e mentali che ora, ahimè, devo riservare completamente all'inconquistabile Anvur.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàBeyazid_II
06/06/2018 | 19:41
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Mi perdonerà il mai abbastanza compianto Lucio Battisti, ma l'assist è troppo ghiotto:
"CapirLe tu non puoi
Tu chiamale, se vuoi
PUTT...oni"
INCONTRA DONNE VOGLIOSEbobreport
07/06/2018 | 06:56
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Ma infatti non facevo assolutamente riferimento a te, solo trovo comici certi soggetti che affermano di sedurre solo grazie al carisma ragazze delle quali potrebbero essere tranquillamente nonni.
https://imgur.com/a/KeoeTVe
bobreport
07/06/2018 | 06:56
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Esattamente, concordo al 100%.
https://imgur.com/a/KeoeTVe
bobreport
07/06/2018 | 06:58
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A parità di capacità economiche, secondo te la ventenne si metterebbe con il coetaneo, quello fra i 30 e i 40, oppure con uno dell'età del nonno?
https://imgur.com/a/KeoeTVe
bobreport
07/06/2018 | 07:02
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Devi aspettare che escano le scritte sotto, se cerchi "Come caricare correttamente una foto" dovrebbe uscirti una guida
https://imgur.com/a/KeoeTVe
bobreport
07/06/2018 | 07:05
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Si certo, l'ha conquistata solo grazie all'aspetto fisico, alla bella faccia e al carisma, e i soldi non c'entrano nulla nell'equazione, ma per favore.
Che ci siano molti giovani che non vogliono fare niente è vero, ma comunque l'Italia stessa non offre le stesse possibilità che offriva 30 o 40 anni fa, la situazione è peggiorata molto.
https://imgur.com/a/KeoeTVe
bobreport
07/06/2018 | 07:10
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@Beyazid_II concordo al 100% in ogni singola parola di ogni tuo post, non nascondo una certa invidia nei tuoi confronti sia per la tua intelligenza sia per la tua dialettica.
È sempre un piacere leggere i tuoi interventi.
https://imgur.com/a/KeoeTVe
IlBaronetto
07/06/2018 | 08:41
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questa foto l'ho fatta da lontano per ovvi motivi come vedete dai gazebini è un cazzo de club per merdoni che io bazzico ogni tanto in quanto il gestore del ristorante (no spiaggia) è un mio amico.
Avevo fatto un Pippone ma non mi convinceva il modo in cui lho scritto. taglio corto.
Se parliamo de modelle conta i sordi e basta. Quelli che se so fatti da soli oggi parlano 3 lingue e stanno a fa i one stand night con modelle fuori dall'italia.
Qui vige ancora la regola del Rolex sopra al polsino. capito barboni?
A meno che...
vabbe se cercate nel forum ci sono guide miracolose.😉
BelButeleto
07/06/2018 | 09:32
Silver
Adesso scrivo cose che c'entrano e non c'entrano. Portate pazienza.
Ecco le mie ultime esperienze in fatto di donne:
35enne professionista parecchio "ambita" dai maschi suoi pari. Non stragnocca ma estremamente carina. L'ho lasciata due volte e due volte é tornata.
25 enne ucraina ballerina di lapdance. Tanto ma tanto gnocca. Se la incontrerò, lo deciderò io e non sarà per portarla a cena o a locali. Sarà di pomeriggio, per fare una passeggiata e prendere un gelato.
Prostituta 32enne al FKK Marina - Slovenia. Mi ha dato il numero di telefono senza che glielo chiedessi, poi ci siamo visti alcune volte (troppo poche, purtroppo) in maniera completamente free.
La donna che attualmente sto frequentando: 40enne bionda, alta e con il fisico tuttora da modella. Una di quelle che fanno girare gli uomini (e anche le donne) quando passa.
Parlo quattro lingue ed ho viaggiato sia per lavoro che per fare esperienze, ho guadagnato un paio di Euro ma non sono ricco e senza dubbio sono molto meno attraente di Cristiano Ronaldo.
Posso offrire una cena (anche più di una) o fare un regalo o portarle in vacanza ma mi fermo a questo.
Quindi?
Qual'é il comune denominatore di queste donne?
Qual'é la ragione per cui scelgono me tra tanti più belli, più prestanti, più ricchi, con più tempo a disposizione?
E' che non mi atteggio a qualcuno che non sono (nella fattispecie: lo sborone sciupafemmine), che le tratto da persone normali senza essere accondiscendente (= zerbino) per paura di perderle , che le ascolto , che - per quanto possibile - dedico loro del tempo di qualità, che ho argomenti che evidentemente interessano.
Ci sono anche altre cose che c'entrano coi sentimenti e col farle sentire importanti per me, ma non mi va di raccontarle qui.
Ecco spiegato, a mio parere e fatte le opportune proporzioni, perché una giovane e bella ragazza può stare con uno dell'età di suo padre o anche oltre.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEFlautoMagico
07/06/2018 | 12:32
Roma | 36-50
Gold
Seguite la mia discussione su milano per vedere come usare il denaro nel caso delle modelle. I ricchi sono bravissimi a tirare la mazzetta di cash dalla tasca sinistra, strusciarvela sotto le narici per farvela annusare ben bene e poi rimetterla nella tasca destra. E magari sono pure soldi presi in prestito dalla banca in primary rate.
Dopodiché la fatidica domanda: "tesoro, vieni a vedere la vista da casa mia?"
Tutto free naturalmente…
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
jerry73
07/06/2018 | 12:47
Newbie
Ma quale vista ? Quella foto scattata da uno sgabuzzino con una vista orripilante su una parete di un altro condominio ?
INCONTRA DONNE VOGLIOSEMai visto niente di piu brutto in vita mia, c'è da spararsi a vivere in un posto cosi brutto. Sicuramente tutte le fighe scapperebbero via spaventate quando vedono dove vivi.
Io si ho la vista su tutta la citta dal mio ventesimo piano.
FlautoMagico
07/06/2018 | 13:28
Roma | 36-50
Gold
@jerry73 è una mansarda con terrazzo, mi costa 2K al mese e li vale tutti credimi. Poi se a te piace pensare allo sgabuzzino dove vivi affari tuoi…
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
Itaconeti
07/06/2018 | 13:46
Avalon
Gold
@Bayazid_II
gli effetti culturali che ben descrivi hanno però delle basi materiali
l'economia di mercato o capitalismo dir si voglia ha due grandi problemi come hanno spiegato adam smith e ricardo ancor prima di marx
i due grandi problemi sono la caduta tendenziale del saggio di profitto - a causa della concorrenza - e l'eccesso di produzione con la necessità di stimolare i consumi
tra le risposte a questi problemi vi è quella decisiva della creazione di nuovi mercati sia in estensione geografica che in spazi della vita
da qui le recenti risposte dell'estensione geografica nell'ex terzo mondo e della copertura di segmenti culturali ex alternativi che siano la musica indie o il femminismo
l'estensione del capitalismo nell'ex terzo mondo ha cambiato i rapporti di forza nella catena internazionale del valore a favore dei paesi emergenti
per cui è finito l'alto potere d'acquisto garantito dei ceti medi occidentali basato sull'estrema povertà nell'ex terzo mondo
per limitare le conseguenze negative di questa riallocazione al ribasso del ceto medio in occidente gli stati si sono indebitati gonfiando la macchina pubblica di spese e dipendenti
così per esempio l'università italiana si è riempita fino al 2008 di docenti moltiplicando sedi e cattedre
e sforna un'offerta di laureati molto più alta della reale domanda di lavoro soprattutto nei dipartimenti umanistici e di scienze sociali
come risultato di questo squilibrio a favore di chi assume si sono abbassati sia lo stipendio che la stabilità di lavoro dei neo laureati
molti dei quali sono costretti a fare lavori per i quali è stato uno spreco l'investimento di soldi e di tempo per fare l'università
il risultato è che i figli del ceto medio non hanno più il reddito e lo status dei padri ma non perchè c'è stato un cattivik che lo ha deciso
perchè senza l'apertura di nuovi mercati nell'ex terzo mondo il sistema sarebbe collassato portando a un terzo mondo planetario
questa perdita di reddito e di status dei giovani attuali ovviamente si ripercuote nel rapporto con la gnocca che cerca nell'uomo la 'virilità'
nel nostro tempo storico la 'virilità' del potere è prima di tutto potere d'acquisto per cui un certo tipo di uomo negli 'anta' può essere percepito più 'virile' del coetaneo
l'altro aspetto della necessaria apertura di nuovi mercati per non collassare è quello degli spazi di vita con la copertura di segmenti ex alternativi al 'sistema'
in ambito gnocca questo ha trasformato il femminismo da rivolta alternativa di streghe in merce dell'industria culturale mainstream
femminismo come merce da passare attraverso cinema e spettacolo e pubblicità con anche un marketing del femminismo per promuoverne il consumo
con la signora negli 'anta' che una volta se la metteva via e ora viene trasformata in milf e gilf a cui vendere abiti e palestra e cosmetici per atteggiarsi sexy come la ventenne
tutto questo non è ritorno del matriarcato ma dissoluzione sia di patriarcato che di matriarcato nell'astratto individuo consumatore
proprio perchè ci sono queste basi materiali del cambiamento in corso è illusorio pensare che si possa tornare indietro nel tempo
è impossibile tornare indietro al ceto medio garantito e familista della vecchia catena internazionale del valore basata su un grande ex terzo mondo poverissimo che non c'è più
l'illusione di riportare indietro il calendario - in particolare in ambito gnocca - produce solo risentimento e impotenza
per tutti - al di là dell'età e della condizione socioeconomica - si tratta di elaborare una strategia personale della gnocca dentro le condizioni attuali
fidelio
FlautoMagico
07/06/2018 | 14:05
Roma | 36-50
Gold
@Itaconeti ottima analisi ancora complimenti.
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
BelButeleto
07/06/2018 | 14:22
Silver
@Itaconeti : esticazzi !! ammetto senza vergogna di aver capito la metà di ciò che hai scritto
INCONTRA DONNE VOGLIOSEItaconeti
07/06/2018 | 14:59
Avalon
Gold
@BelButeleto
era un commento complesso perchè rivolto ai complessi commenti di @Beyazid_II
semplificando in sintesi
l'attuale declassamento economico e di status dei giovani occidentali del ceto medio ha un'origine oggettiva nella crescita dei paesi dell'ex terzo mondo diventati paesi emergenti
l'attuale femminismo che indebolisce la vecchia posizione patriarcale del maschio non è matriarcato ma merce venduta dall'industria culturale
in questo contesto l'aspirazione del ritorno al passato patriarcale-familista del vecchio ceto medio garantito è un'illusione perdente che fa danni a chi ci prova
quel che conta con la gnocca nel nostro tempo è la 'virilità' del potere d'acquisto e dello status individuale che poi ciascuno si può giocare free o indipay o pay a seconda di età e personalità
fidelio
Poker
07/06/2018 | 17:02
Silver
Discorsi complicati ma interessanti...come intermezzo leggero metto una foto...della mia ex compagna di scuola di 25 anni 1.81 h che fa la modella... con il fidanzato di 58 anni
INCONTRA DONNE VOGLIOSEBeyazid_II
07/06/2018 | 17:34
Newbie
Va bene, ne avevamo già parlato, magari l'origine materiale è quella che tu racconti, ma non puoi arrivarmi a far credere che per "creare segmenti di mercato alternativi" sia davvero necessario, da parte del sistema, sostenere il "femminismo 2.0" con tanto di distruzione dello stato di diritto, abolizione delle grid girls, colpevolizzazione del desideri maschile fino all'abolizione della sfilata in costume a Miss America ed esperimenti sociali per un mondo "senza maschi e senza sesso"!
Il Mughini che sfottevo prima direbbe "ma dai...ma dai..."
Se le cose si spiegassero sic et simpliciter con l'evoluzione del capitalismo, perchè non si potrebbe invece puntare ad un "maschilismo 2.0", con riduzione del potere di scelta e di condizionamento delle donne e pressione sociale, per indurle a concedersi anche agli "uomini beta"? Anche in quel caso la milf sarebbe portata ad acquistare mille prodotti per sembrare ventenne (molto più che se si affermasse davvero l'assurdo della donna uguale all'uomo portata a desiderare carriere e oneri maschili come vorrebbe l'ondata metoo)!
Secondo me, matriarcato o no, questo nazifemminismo, per usare un'immagine cara ad un autore che sicuramente apprezzerai come Mayrink, è un golem che è scappato di mano al rabbino che lo ha costruito. Prova ne è che nessuno, neppure un direttore del FMI (vedi il povero Strauss-Kahn), è al sicuro.
Sono le donne che, grazie a privilegi naturali assolutamente slegati da qualunque costruzione storica e sociale (disparità di desideri, predisposizione all'esser madri), riescono a declinare a loro favore le sfumature di quanto inevitabilmente resta arbitrario anche all'interno della ferrea logica del sistema da te ben spiegata.
A noi spetta reagire.
Invece gli uomini occidentali, per apparire fighi, cool, alla moda, "non retrivi", appoggiano acriticamente le tendenze cui ho accennato (salvo poi rimanerne a turno vittime, vedi il mondo dello spettacolo "democratico" da Weinstein ad Allen).
E' vero che non si può ritornare indietro e che l'italietta degli anni sessanta non potrà più tornare (non è certo di essa che ho nostalgia), ma è anche vero che il tempo della storia non è semplicemente lineare. Non ci sono solo due direzioni (avanti-indietro) come credono i progressisti (che difettano di immaginazione e vedono anche nella storia una classica e banale scopata vaniglia). Il tempo storico è sferico (come Heiddeger aveva tentato maldestramente di spiegare commentando Nietzsche), nel senso che si può decidere in ogni momento quale direzione prendere (a patto, ovviamente, di avere la forza e soprattutto la volontà per farlo: propri a decidere questo "destino" servono le identità e le forze storiche in cui gli uomini si raggruppano). L'immagine della sfera ti fa capire "plasticamente" anche perchè (con sommo scorno degli hegeliani di destra e di sinistra) alcuni aspetti del passato possano rivelarsi meta e modello per il futuro (ma questa espressione non è mia).
Non so se era qui che facevo l'esempio dell'impero asburgico: la sua idea di entità sovranazionale garante di diversi popoli era considerata "superata" ad inizio novecento ed invece, oggi, appare (almeno a me e a Franco Cardini) molto più moderna degli otto-novecenteschi stati-nazione.
Questo solo per dire che "la vita è come una scatola di cioccolatini" (vabbè Forrest Gump è una caduta di tono, ma avevo solo quello da ascoltare durante l'ultimo cinema alla radio che mi tiene compagnia nei miei interminabili viaggi settimanali di andata-ritorno dalle montagne) vale non solo per la vita dei singoli, ma anche per quella delle nazioni.
Non sappiamo mai a priopri quello che ci capiterà.
Machiavelli, osservatore acuto e spregiudicato ma in fondo anche troppo idealista come tutti gli uomini del '500, era convinto che "historia est magistra vitae". Quello che invece si può apprendere leggendo la storia senza pregiudizi e senza idealità, è proprio il contrario (aveva ragione il Guicciardini!), ovvero che non solo cambiano gli eventi, ma cambiano anche le leggi secondo cui gli eventi si succedono. In altre parole, per dirla fra colleghi, quello storico è un "processo non stazionario". Ne consegue che prevedere il futuro con le leggi vere oggi sia illusorio (così come è anacronistico analizzare il passato con lo spirito dei tempi attuali: il medioevo analizzato dai marxisti fa veramente ridere).
30 anni fa non ci saremmo immaginati che nel 2018 ci sarebbe stata una politica italiana capovolta con la sinistra attaccata ad argomenti dell'ultradestra liberista e portabandiera della Nato e una destra sostenitrice di istanze da sinistra nazionale di inizio secolo ed alleata della Russia.
15 anni fa sarebbe stato impensabile non dare ragione al Francis Fukuyama della "fine della storia", ed invece oggi il "verde pascolo" liberal-progressista in cui tutti sarebbero stati felici perchè non sarebbe più successo nulla è svanito come un sogni di fanciullo. Il "gendarme internazionale" che pareva unico attore mondiale deve non solo affrontare nuovi rivali, ma pure guardarsi le spalle (o le viscere: vedi Trump).
Non sta scritto da nessuna parte che il finale debba essere quello scritto da te, da me, dai guru di repubblica o dalle femministe.
D'altronde, non mi sembra che in Russia o in Cina, paesi dove il PIL viaggia più veloce che da noi, si siano aperte le porte come in occidente alla versione demagogica e contronatura del femminismo (anzi, lì la tradizione, sia pure minuscola, è un elemento dello sviluppo)....
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàbilly-the-kid
07/06/2018 | 17:47
Newbie
Complimenti alla tua ex compagna di scuola
INCONTRA DONNE VOGLIOSEDavvero bellissima e stilosa
1.81 in tutto o solo di gambe? ahahahah
Lui si vede che è una testa molto lucida ahahah
Ok sono invidioso grrrrrrrrrrrrrrrr
FlautoMagico
07/06/2018 | 18:07
Roma | 36-50
Gold
Ahahaah il pacco di biscotti è un must!
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
jerry73
07/06/2018 | 20:21
Newbie
Io vivo uno sgabuzzino ??? Tu ci vivi semmai,, vivi in un buco orripilante da spararsi , io vivo al ventesimo piano con vista su tutta la citta, ho piscina, palestra, sauna, bagno turco,jacuzzi e minigolf nel condominio.
Quando ho visto le foto fatte dal buco dove vivi ho quasi vomitato, c'è da spararsi a vivere in un buco come quello.
INCONTRA DONNE VOGLIOSE.
FlautoMagico
07/06/2018 | 22:23
Roma | 36-50
Gold
Ahaahah il minigolf è geniale!
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
ir_pelato
07/06/2018 | 23:26
provincia di pisa | 36-50
Gold
mahhh di che vi preoccupate??le modelline vviziati lasciatile a chi si vuol credere ancora un giovane che piace,le altre lasciatele ai negri perchè c hanno l orologio biologico e sopratutto il peso della riproduzione della specie,noi possiamo fregarcene e godercela alla grandissima
Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw
bobreport
08/06/2018 | 11:28
Newbie
@IlBaronetto guarda che sono dei padri che hanno portato le figlie a mare, e quella che sta seduta sulla sedia sdraio della quali si vedono solo le gambe e di sfuggita la faccia con gli occhiali, è la moglie di uno dei due e madre di una delle 2.
Probabilmente ci sarà stata anche la madre dell'altra.
Forse vi fate un po' troppi film, visto che i 2 della foto di certo non mi sembrano i classici sugar daddies, ma più i classici ospiti di una casa di riposo.
https://imgur.com/a/KeoeTVe
bobreport
08/06/2018 | 11:35
Newbie
@Poker il fascino della pelata, degli occhiali, della pancia, delle scarpe da profugo e dei pantaloni che sono andati fuori moda nel 1980 è effettivamente imbattibile.
Ma probabilmente ciò che veramente lo rende unico e insuperabile è il pacco di biscotti.
https://imgur.com/a/KeoeTVe