….Nemica della LORO libertà di tiranneggiarci nei corteggiamenti, di stronzeggiare su di noi nell'approccio, di permettersi qualunque ferimento intimo, qualunque irrisione al disio, qualunque umiliazione pubblica e privata, qualunque inflizione di dolore al corpo ed alla psiche in qualunque rapporto, dal più occasionale per via o in disco, al più lungo e sentimentale, E QUINDI amica delle NOSTRA libertà di vivere sopportabilmente, di sfuggire a tutto ciò appagando il naturale bisogno di bellezza e piacere dei sensi e delle idee semplicemente pagando il biglietto ad un'attrice disposta a recitare il sogno estetico dell'anima contemporanea.
Lasciamo pure perdere le favole liberali (da piccolo ci credevo anch'io, e argomentavo a favore della prostituzione proprio citando l'inviolabilità della sfera privata e sessuale da parte di pretese legislative dello stato o della morale) sulla libertà di scelta degli individui (anche se sarebbe bello veder definito per coerenza qualsiasi rapporto di lavoro come "schiavitù" nella quale "una parte vuole e l'altra no, ma deve accettare per bisogno", quando proprio su quel bisogno si fonda tutta la retorica del "lavoro" e del suo "dovere" e della sua "dignità"), perché ben vediamo tutti l'infondatezza di certe premesse ottocentesche di fronte agli effetti del potere finanziario mondialista e l'incoerenza di un certo filosofare sulla libertà in un mondo contemporaneo in cui pensiero unico e mercato unico formano una tirannide in cui il femminismo (almeno quello “mainstream”) ha perso ogni credibilità quale forza individualista, libertaria ed emancipatrice, ed in cui la teoria dei "diritti umani" ha, epistemologicamente parlando, una mera funzione esornativa, quando non giustificativa di guerre, invasioni, colpi di stato, soprusi internazionali, bombardamenti e violazione di sovranità.
Veniamo al dunque: se è vero che in genere la donna "non vuole" (o, meglio, vuole meno spesso, con meno insistenza e meno precipitosamente, meno indistintamente, meno prescindendo da "tutto il resto"), ciò dipende semplicemente dalle diversità (meglio, dalla dualità) dei ruoli che la Natura ha dato in sorte ai due sessi. Se noi abbiamo il faticoso ed ingrato onere di propagare la vita (e quindi, mossi a disiare la bellezza con la rapidità del fulmine e l'intensità del tuono non appena essa si rende sensibile nelle lunghe chiome, nel claro viso, nell'angelico seno, nelle lunghe membra modellate come da un divino artefice, nella pelle liscia ed indorata come sabbia baciata dal sole, nel ventre piatto e levigato e nell'altre grazie che, per riprendere Dante, "è bello tacere", siamo spinti a mirarla, seguirla e cercare di ottenerla nella vastità multiforme delle creature femminine), esse hanno l'assai più comodo e grato compito di selezionare la vita, (e quindi, mosse dall'opposto-complementare istinto a sentirsi in ogni tempo e luogo belle e disiabili, per poter attirare tutti - anche quando non hanno intenzione di conoscere uomo alcuno, poiché non è la mente ma l'istinto a decidere qui - mettere tutti alla prova e selezionare fra tutti chi eccelle nelle doti volute perché qualificanti la specie, possono stare comodamente sedute sul piedistallo della bellezza ad attirare e selezionare, quando non, come detto, ad irridere e deridente).
Ben pochi argomenti degni di nota hanno i sostenitori del "gender" per contraddirmi qua: se ciò fosse debole costruzione sociale e non salda radice di natura, in natura non esisterebbe la selezione sessuale (la quale non può prescindere da una parte che disia di più e dall'altra che è disiata a prescindere).
Da questa disparità di desideri discende non solo il loro minore (o comunque diverso) bisogno naturale di ebbrezza dei sensi, ma pure la loro (assai) maggiore possibilità di scelta e di forza contrattuale in qualunque rapporto: avendo un disio che non si accende al primo istante, non risente della necessità immediata e stringente dell'appagamento sensuale, e non si distingue mai dall'indagine sulla presenza o meno nella controparte di quelle doti di sentimento o intelletto volute soggettivamente per un rapporto (né, sovente, da quelle sociali oggettivamente necessarie alla "bella vita", propria e dell'eventuale prole), sono sempre loro "a scegliere" (come peraltro non perdono occasione di vantarsi dietro i paraventi del vittimismo e del politically correct), a "decidere" (di fatto unilateralmente, data la costanza del desiderio altrui e la variabilità del proprio) "se", "dove", "come e quando", e "con chi" (strano che se si aggiunge anche "perché" e questo “perché” è economico, la propaganda femminista possa parlare di "non scelta") e, potenzialmente, a permettersi di infliggere (e di ottenere) di tutto su (e da) chi, ad ogni abbozzo di tentativo, angustiato dal desiderio, si trova necessariamente sottoposto alla tensione di un esame di cui peraltro non conosce i criteri (affidati al capriccio momentaneo o alle strategia premeditata di una controparte che può già rilassarsi e divertirsi), ed è comunque costretto dalla struttura dell'amor naturale a "fare qualcosa" nella speranza, se non di "conquista", almeno di essere notato e non disprezzato.
Negligere questa verità di fatto naturale in nome di una mitologica uguaglianza, la quale, nella realtà, si traduce (soprattutto in Occidente) nel doppio gioco femminile di tenersi assieme sempiterni privilegi e moderni diritti, ovvero di sfruttare senza limiti remore nè regole la descritta naturale preminenza nel "mondo come volontà" proprio mentre si pretendono "pari opportunità" in tutto quanto, nel "mondo come rappresentazione", i migliori e i più saggi fra gli uomini avevano edificato per dare anche all'uomo le stesse possibilità di scelta e la stessa forza contrattuale in quanto davvero conta innanzi alla natura, alla discende, ed alle felicità individuale, è un monumento alla sempiterna perfidia femminile unita alla stupidità maschile contemporanea.
I fondatori delle nostre antiche civiltà (indoeuropee), tanto pacati nell'osservazione della natura quanto attivi nella costruzione della cultura (intesa qui Spenglerianamente come "Kultur"), avevano ideato mirabili strutture, nell'arte come nella religione, nella politica come nella storia, nel pensiero come nella società, non già per opprimere (chè non è l'obiettivo dei savi), bensì per non essere oppressi.
Basti osservare le società matriarcali presenti in natura (dall'estremo delle api, presso le quali i fuchi sono uccisi nell'accoppiamento se vincono e lasciati morire di fame se perdono, a quello degli elefanti, ove i maschi vivono comunque apolidi e in sempiterna frustrazione d'ogni disio) e immaginarsi cosa potessero essere quelle storiche (basti pensare a quella sottospecie di stato di natura che era l'età scolare, sia quando da fanciulli ogni nostro bene e male discendeva dal capriccio di giornata delle maestre e del loro femmineo sentire e valutare eravamo prigionieri, da una gabbia morale guardando le grandiose azioni degli eroi omerici a ben altre morali ispirate, sia quando da adolescenti vedevamo fiorire la bellezza sulle coetanee prima che potessimo conquistare socialmente qualche mezzo per compensarla e restavamo perciò - quando non completamente negletti dal sesso opposto, in quanto "troppo piccoli" per competere con cantanti ed altri “idoli delle masse” o anche solo con i maggiorenni che potevano offrire passaggi e concerti, e quindi da usare soltanto qual fossimo freddi specchi su cui provare l'avvenenza - semplici pezzi di legno innanzi a cui permettersi di tutto, piccoli uomini episodici da attrarre e respingere per scherzo sadico, da sollevare nell'illusione e gettare nella delusione con il massimo dell'irrisione, del dolore e dell'umiliazione possibili, non già per studiata malvagità, ma per semplice conseguenza di una disparità di potere di cui è universalmente umano approfittare) per comprendere quanto sia necessario compensare con la posizione sociale, lo studio, il lavoro, il denaro, la cultura, il potere, e quant'altro possa conseguire da merito (o fortuna) individuale tutto quanto in desiderabilità e potere è dato alle donne per natura dalle disparità di numeri e desideri nell'amore sessuale cui abbiamo accennato e da quelle psicologiche correlate alla predisposizione all'esser madre di cui già parlava il Rousseau.
Con l'arrivo delle crisi economiche finanziario-globaliste (che antimeritocraticamente stroncano le possibilità di ascesa sociale praticamente di tutta la classe media, a prescindere totalmente dalle doti di studio, di impegno e d’intelletto dei singoli) e il dilagare delle "quote rosa" (più o meno dirette o indirette, più o meno costituzionalmente legali), la libera prostituzione resta una delle ultime (nonché sempre più costose, ma comunque meno del matrimonio anche in termini di rischio) possibilità per l'uomo di sfuggire ad tipo di rapporto che, tanto in natura quanto in società risulta, dietro le apparenza pseudo-sentimentali di un sedicente "romanticismo" femmineo e quelle pseudo-egalitarie del sedicente "mondo libero" occidentale, disumanamente crudele e psicologicamente (e non solo) impari.
Che si tratti di offrire, sotto varie forme e modi, appariscenti doni votivi, oggetti costosi, vacanze da sogno (ciò in cui voi identificate "l'indipay"), di prospettare l'accesso ad un dorato mondo altrimenti precluso (lo spettacolo, la televisione, ovvero una carriera privilegiata all'università o in un'azienda e tutto quanto, pur non costituendo un "diritto naturale", viene tanto implicitamente quanto inspiegabilmente considerato tale da chi chiama questo "do ut des" "molestia sessuale" o addirittura "abuso"), ovvero facili ed immediati contanti (nel culto di venere prostituta propriamente detto che le femministe vorrebbero criminalizzare), l'uomo, davanti alla bella donna, deve sempre poter offrire qualcosa verso cui ella sia mossa da bisogno e brama di intensità e natura pari a quanto da lui provato per le di lei grazie. E ciò non certo per "costringerla" ad un rapporto non voluto o ad un ricatto odiato, ma, al contrario, per renderle gradito l'accettare una proposta (a cui c'è tutta la libertà di dire di no, o, meglio, quello stesso grado di libertà che ogni persona consenziente in grado di scegliere fra decisioni aventi pro e contro: come il ragazzo che impara a conoscere fin da subito quanto sono dolorose e avvilenti le forche caudine del corteggiamento e, in seguito, quanto sia amaro sottostare alle tirannia erotico-sentimentali di chi dovrebbe essere una "dolce metà", ma anche quanto sia improbabile incontrare una bella fanciulla o quanto sarà difficile, raro e costoso trovare e poter conquistare un'altra fidanzata, come l'uomo che valuta quanto sia faticoso accettare lavori noiosi solo per denaro, ma anche quanto è sconveniente guadagnare poco, non certo come l'illuso sessantottino perennemente convinto che sesso libero significhi immotivato e che, in generale, esista un concetto di libertà parente del caso e del capriccio, addirittura della freudiana “libido”, anziché figlio, come risulta nell'ordo rerum, della necessità e della ragione, la quale significa ultimativamente "misura", "rapporto", "valutazione", “calcolo”), per farle "amare" l'ipotesi di poter condividere segmenti di vita con chi può realizzare alcuni desideri (dallo shopping più banale e compulsivo alla più raffinata vita intellettuale o alla più aristocraticamente meditata delle vite agiate degna, per dirla col Vate, di una principessa rinascimentale "fra cani, cavalli e belli arredi"), fino al punto di essere ella stessa a farsi avanti e ad insistere per potersi "offrire" in tale "scambio" economico-amoroso (sublime è per me vedere le ragazze degli FKK contente di darmela e addirittura in lotta feroce fra loro per essere scelte per prime).
Il resto, per parafrasare Nietzsche, è stoltezza, o, meglio, disposizione a mettersi alla mercé della stronza di turno, del capriccio momentaneo di chi può trattarci da punching-ball sessuali, quando non a passare il resto della propria vita a "fare all'amore col telescopio" (tanto per citare anche Leopardi) aspettando che per "mostro e miracolo" qualche vaga stella dell'orsa risponda alle nostre confidenze sentimentali.
P.S.
Per cosa hai segnalato questo ennesimo articolo di propaganda nazifemminista? Per ricordarci come le proibizioniste siano abili a falsificare i dati quando si parla di prostituzione (solo con una sistematica opera di falsificazione si può affermare che il modello tedesco sia stato fallimentare)? Per sottolineare come sia facile per uno stato che "vieta" qualcosa dire che la cosa vietata sia "sparita" (certo che se qualcosa è reato, è ovvio risulti più nascosto alle cifre ufficiali)? Per continuare la litania donbenziana del "sono tutte schiave" (cosa che in pochi ormai possono affermare se anche per caso si sono imbattuti in qualche prostituta reale). O per rammentarci che la risoluzione del parlamento europeo sia stata basata proprio su questa ideologia (che ha escluso a priori dal "report scientifico" le ricercatrici non orientate aprioristicamente in tal senso, vedi la dott.ssa Danna dell'Università di Trento)?
O forse per segnalarci che anche tu stai dalla loro parte, dall'alto delle tue ovvie doti di "conquistatore che non ha bisogno di pagare"? Si chiama "cupidigia di vanagloria" ed è già stata condannata da Dante.
"La prostituzione è una bugia. L'uomo che vuole il sesso cosa cerca? Una donna che lo faccia come se stesse svolgendo un'attività lavorativa? Una lavoratrice guarda l'orologio, non vede l'ora che finisca la giornata."
"Sui forum dei puttanieri dicono "Quella è venuta quattro volte!" Ma che ingenui! Ma come possono mai crederci?"
Riprendendo l'articolo, il free è quando a voler scopare sono in due, il pay quando uno dei due preferirebbe di no (quanti matrimoni…), e l'indy quando uno dei due si eccita solo con lo shopping!
stronzate da femminsti repressi e segaioli,vadano in iran che è meglio,cavour alberto sordi ed altri grandi erano tutti fieri puttanieri,e poi a troie c è andato pure casanova
Dove la prostituzione e’ legalizzata la gente scopa tanto lo stesso e pure free, dove e’ vietata sono solo un branco di bigotti per non parlare dei coglioni arabi...
Ucci, ucci, sento odor di trollucci!
Zaimon, ma che? Sei un sadomasochista?
Guarda che hai sbagliato forum, si é vero, ogni tanto tra noi si battibecca e si sbrocca, ma il minimo comun denominatore é lo stesso: la FICA (sia essa gratuita, regalata, prestata o a noleggio).
Fondamentalmente qui siamo tutti dei puttanieri, ma se un puttaniere si evolve con lo spirito e la filosofia giusta, ossia con una mente aperta (tra noi che paghiamo e le meretrici che si vendono) non ci vedo nulla di male. Ci vedo solo un rispettoso rapporto di lavoro.
Anzi, ho il sospetto che qui ci sia qualche femminista in incognito, posso sbagliare. Detto questo non mi pare il forum più adatto per questi argomenti anti puttanieri, i tuoi mi paiono i discorsi del diabetico messo a guardia della pasticceria, li disprezzi perché non li puoi mangiare.
In Italia ci sono troppi tabù, troppa arretratezza mentale, troppe femministe e una marea di lesbiche, te lo dico che si riproducono solo gli stranieri. Non venite a fare sti discorsi su un forum goliardico di puttanieri. Se una fa sesso a pagamento, per fare soldi, nessuno la costringe, magari in rari casi le piace pure, chi sei tu per tirare fuori un articolo discriminatorio al contrario?
Certo sono sposato con prole, ma ci sono stati periodi in cui andavo a troie perché era il modo più semplice per scopare, pensa te ci sono sfigati che pagano i maestri di seduzione per scopare, non è meglio pagare direttamente una Troia?
La libertà consiste anche nel rifiutare di dover per forza sedurre o corteggiare una donna, anche perché poi se non si innamora mi incazzo, tutta fatica sprecata per una scopata senza sentimento? Eh no meglio andare a troie quindi, finché non trovi la donna giusta da sposare...
@zaimon said: Un uomo conquista le donne non paga per fare sesso. Chi paga é perché non viene considetato dalle donne. Uno sfigato insomma.
Benissimo!
Allora mettiamola in questo modo: visto che sei capitato maldestramente proprio in un contesto pieno zeppo di "sfigati" come li chiami tu, potresti cortesemente spiegare a tutti loro, e a parole tue, come bisogna conquistare una donna? 🤔
Sennò scusa, che scopo avrebbe far parte di una Community??
...ah! E ti avverto subito che con il sottoscritto non attaccano risposte del tipo: "... perché se tu hai bisogno di pagare una donna" oppure "... perché se sei brutto-grasso-e-pelato" ed altre risposte del piffero... perché andresti clamorosamente fuori strada e magari più in la ti spiego pure il perché...
@zaimon said: @Trombamico non esiste un manuale per conquistare una donna, dato che ognuna è diversa.
Le donne sono tutte diverse, proprio come gli uomini, pertanto nella diversità ognuno è libero di fare quello che vuole, ergo se fare la prostituta e andare a prostitute é una libera scelta, non ci vedo nulla di male. Tant'è che in certi paesi la prostituzione é pure regolamentata da leggi (Germania, Austria, etc).
Indirettamente lo sai pure tu, che sostieni la diversità, senza farci troppe filosofie sotto. Filosofie bigotte e mentalità arretrata sono più pericolosi di una malattia venerea.
@zaimon said: @Trombamico non esiste un manuale per conquistare una donna, dato che ognuna è diversa.
Risposta troppo banale, di comodo...
Rifirmulo la domanda: cosa dovrebbe fare (ripeto, a parole tue) uno "sfigato tipo" quando si trova di fronte ad una donna affinché possa raggiungere l'obbiettivo di non pagarla?! 🤔
@Trombamico le donne detestano gli sfigati, è più forte di loro. Persino chi ha vinto da ragazzo la coppa giocando a calcetto è meglio per loro di chi si adagia nella mediocrità più assoluta.
Porto la mia umile esperienza.
Quando giocavo a calcio (serie c2 all'epoca 2003) i calciatori erano cercati da molte donne, le tifose erano le piu rischiose causa conoscenze in comune con tifosi e dirigenti. Spesso poi riportavano tutti i vizi e le virtù alla società e se la domenica contro il Rende si perdeva ad esempio erano cazzi amari.Le cosiddette vip cercavano i vip e la c2 ti proponeva solo le ragazzine acqua e sapone e ne erano poche per tante. Per dei ragazzi di 21 anni stare in appartamento con 4 lontano da casa la situazione non era la più agevole, sia per il fatto appunto di essere in 4 sia per essere in culonia. Per molti di noi eragazzi molto più facile rincasare stanchi morti il mercoledì pomeriggio farsi due birre aprire stomaco e mente ingrifarsi e andare con prostitute in appartamento. Sgangiavi il 50 non sapeva niente nessuno e scaricavi tutto. In discoteca la domenica sera rischiavi solo di sputtabarti. Poi è vero che qualche storia usciva ma quasi sempre tendeva a normalizzarsi in modo da essere "fidanzato" e non avere grane. Spero di esser stato abbastanza chiaro.
La morale è che se c'è una cosa che non sia classista quella è la prostituzione. Ad ognuno secondo le.proprie possibilità.
Per inciso io passavo il mio tempo con il gamecube e la Dreher ma questo è un altro paio di maniche.
I calciatori sono più invisi all'alcol che alle donne in larga parte. Per ogni Borriello c'erano 7 Vidal
@FlautoMagico said: @Trombamico le donne detestano gli sfigati, è più forte di loro. Persino chi ha vinto da ragazzo la coppa giocando a calcetto è meglio per loro di chi si adagia nella mediocrità più assoluta.
@FlautoMagico ogni persona, sfigata o non sfigata, ha pieno diritto di poter esprimere la propria "mediocrità" come meglio crede. Quello che cambia il più delle volte è soltanto l'involucro esterno, ma a conti fatti, sempre di "mediocrità" si tratta.
Nota di colore: dato che sarebbe una pretesa estremamente folle desiderare un suicidio di massa di tutti gli "sfigati" d'Italia (e limitiamoci soltanto all'Italia che è più appropriato) e pertanto questo sito per primo ne risentirebbe un duro contraccolpo, sarebbe un ottima iniziativa da parte di tutti i maschi Alfa qui presenti se darebbero buone dritte al resto della plebe iscritta...
Cosa? Quattro cesse bigotte italiane giudicano gli italiani se sono sfigati o meno? Le porto a lezione di stile da mia moglie moldava ste quattro capre incapaci di indossare i tacchi a spillo.
Cosa? Quattro cesse bigotte italiane giudicano gli italiani se sono sfigati o meno? Le porto a lezione di stile da mia moglie moldava ste quattro capre incapaci di indossare i tacchi a spillo.
"sarebbe un ottima iniziativa da parte di tutti i maschi Alfa qui presenti se darebbero buone dritte al resto della plebe iscritta"
Si scrive se dessero, le donne adorano chi si esprime correttamente perché si distingue da chi a scuola ci andava per sbaglio. Un piccolo consiglio per farvi fare bella figura con le donne…
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zaimon
09/04/2018 | 17:34 51-100
Newbie
Ciao vi segnalo questo articolo. Io sono d'accordo. http://www.ilcorsaro.info/altrove-2/la-prostituzione-e-la-nemica-della-liberazione-sessuale-intervista-a-kajsa-ekis-ekman.html
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVBeyazid_II
13/04/2018 | 16:38
Newbie
@zaimon
….Nemica della LORO libertà di tiranneggiarci nei corteggiamenti, di stronzeggiare su di noi nell'approccio, di permettersi qualunque ferimento intimo, qualunque irrisione al disio, qualunque umiliazione pubblica e privata, qualunque inflizione di dolore al corpo ed alla psiche in qualunque rapporto, dal più occasionale per via o in disco, al più lungo e sentimentale, E QUINDI amica delle NOSTRA libertà di vivere sopportabilmente, di sfuggire a tutto ciò appagando il naturale bisogno di bellezza e piacere dei sensi e delle idee semplicemente pagando il biglietto ad un'attrice disposta a recitare il sogno estetico dell'anima contemporanea.
Lasciamo pure perdere le favole liberali (da piccolo ci credevo anch'io, e argomentavo a favore della prostituzione proprio citando l'inviolabilità della sfera privata e sessuale da parte di pretese legislative dello stato o della morale) sulla libertà di scelta degli individui (anche se sarebbe bello veder definito per coerenza qualsiasi rapporto di lavoro come "schiavitù" nella quale "una parte vuole e l'altra no, ma deve accettare per bisogno", quando proprio su quel bisogno si fonda tutta la retorica del "lavoro" e del suo "dovere" e della sua "dignità"), perché ben vediamo tutti l'infondatezza di certe premesse ottocentesche di fronte agli effetti del potere finanziario mondialista e l'incoerenza di un certo filosofare sulla libertà in un mondo contemporaneo in cui pensiero unico e mercato unico formano una tirannide in cui il femminismo (almeno quello “mainstream”) ha perso ogni credibilità quale forza individualista, libertaria ed emancipatrice, ed in cui la teoria dei "diritti umani" ha, epistemologicamente parlando, una mera funzione esornativa, quando non giustificativa di guerre, invasioni, colpi di stato, soprusi internazionali, bombardamenti e violazione di sovranità.
Veniamo al dunque: se è vero che in genere la donna "non vuole" (o, meglio, vuole meno spesso, con meno insistenza e meno precipitosamente, meno indistintamente, meno prescindendo da "tutto il resto"), ciò dipende semplicemente dalle diversità (meglio, dalla dualità) dei ruoli che la Natura ha dato in sorte ai due sessi. Se noi abbiamo il faticoso ed ingrato onere di propagare la vita (e quindi, mossi a disiare la bellezza con la rapidità del fulmine e l'intensità del tuono non appena essa si rende sensibile nelle lunghe chiome, nel claro viso, nell'angelico seno, nelle lunghe membra modellate come da un divino artefice, nella pelle liscia ed indorata come sabbia baciata dal sole, nel ventre piatto e levigato e nell'altre grazie che, per riprendere Dante, "è bello tacere", siamo spinti a mirarla, seguirla e cercare di ottenerla nella vastità multiforme delle creature femminine), esse hanno l'assai più comodo e grato compito di selezionare la vita, (e quindi, mosse dall'opposto-complementare istinto a sentirsi in ogni tempo e luogo belle e disiabili, per poter attirare tutti - anche quando non hanno intenzione di conoscere uomo alcuno, poiché non è la mente ma l'istinto a decidere qui - mettere tutti alla prova e selezionare fra tutti chi eccelle nelle doti volute perché qualificanti la specie, possono stare comodamente sedute sul piedistallo della bellezza ad attirare e selezionare, quando non, come detto, ad irridere e deridente).
Ben pochi argomenti degni di nota hanno i sostenitori del "gender" per contraddirmi qua: se ciò fosse debole costruzione sociale e non salda radice di natura, in natura non esisterebbe la selezione sessuale (la quale non può prescindere da una parte che disia di più e dall'altra che è disiata a prescindere).
Da questa disparità di desideri discende non solo il loro minore (o comunque diverso) bisogno naturale di ebbrezza dei sensi, ma pure la loro (assai) maggiore possibilità di scelta e di forza contrattuale in qualunque rapporto: avendo un disio che non si accende al primo istante, non risente della necessità immediata e stringente dell'appagamento sensuale, e non si distingue mai dall'indagine sulla presenza o meno nella controparte di quelle doti di sentimento o intelletto volute soggettivamente per un rapporto (né, sovente, da quelle sociali oggettivamente necessarie alla "bella vita", propria e dell'eventuale prole), sono sempre loro "a scegliere" (come peraltro non perdono occasione di vantarsi dietro i paraventi del vittimismo e del politically correct), a "decidere" (di fatto unilateralmente, data la costanza del desiderio altrui e la variabilità del proprio) "se", "dove", "come e quando", e "con chi" (strano che se si aggiunge anche "perché" e questo “perché” è economico, la propaganda femminista possa parlare di "non scelta") e, potenzialmente, a permettersi di infliggere (e di ottenere) di tutto su (e da) chi, ad ogni abbozzo di tentativo, angustiato dal desiderio, si trova necessariamente sottoposto alla tensione di un esame di cui peraltro non conosce i criteri (affidati al capriccio momentaneo o alle strategia premeditata di una controparte che può già rilassarsi e divertirsi), ed è comunque costretto dalla struttura dell'amor naturale a "fare qualcosa" nella speranza, se non di "conquista", almeno di essere notato e non disprezzato.
Negligere questa verità di fatto naturale in nome di una mitologica uguaglianza, la quale, nella realtà, si traduce (soprattutto in Occidente) nel doppio gioco femminile di tenersi assieme sempiterni privilegi e moderni diritti, ovvero di sfruttare senza limiti remore nè regole la descritta naturale preminenza nel "mondo come volontà" proprio mentre si pretendono "pari opportunità" in tutto quanto, nel "mondo come rappresentazione", i migliori e i più saggi fra gli uomini avevano edificato per dare anche all'uomo le stesse possibilità di scelta e la stessa forza contrattuale in quanto davvero conta innanzi alla natura, alla discende, ed alle felicità individuale, è un monumento alla sempiterna perfidia femminile unita alla stupidità maschile contemporanea.
I fondatori delle nostre antiche civiltà (indoeuropee), tanto pacati nell'osservazione della natura quanto attivi nella costruzione della cultura (intesa qui Spenglerianamente come "Kultur"), avevano ideato mirabili strutture, nell'arte come nella religione, nella politica come nella storia, nel pensiero come nella società, non già per opprimere (chè non è l'obiettivo dei savi), bensì per non essere oppressi.
Basti osservare le società matriarcali presenti in natura (dall'estremo delle api, presso le quali i fuchi sono uccisi nell'accoppiamento se vincono e lasciati morire di fame se perdono, a quello degli elefanti, ove i maschi vivono comunque apolidi e in sempiterna frustrazione d'ogni disio) e immaginarsi cosa potessero essere quelle storiche (basti pensare a quella sottospecie di stato di natura che era l'età scolare, sia quando da fanciulli ogni nostro bene e male discendeva dal capriccio di giornata delle maestre e del loro femmineo sentire e valutare eravamo prigionieri, da una gabbia morale guardando le grandiose azioni degli eroi omerici a ben altre morali ispirate, sia quando da adolescenti vedevamo fiorire la bellezza sulle coetanee prima che potessimo conquistare socialmente qualche mezzo per compensarla e restavamo perciò - quando non completamente negletti dal sesso opposto, in quanto "troppo piccoli" per competere con cantanti ed altri “idoli delle masse” o anche solo con i maggiorenni che potevano offrire passaggi e concerti, e quindi da usare soltanto qual fossimo freddi specchi su cui provare l'avvenenza - semplici pezzi di legno innanzi a cui permettersi di tutto, piccoli uomini episodici da attrarre e respingere per scherzo sadico, da sollevare nell'illusione e gettare nella delusione con il massimo dell'irrisione, del dolore e dell'umiliazione possibili, non già per studiata malvagità, ma per semplice conseguenza di una disparità di potere di cui è universalmente umano approfittare) per comprendere quanto sia necessario compensare con la posizione sociale, lo studio, il lavoro, il denaro, la cultura, il potere, e quant'altro possa conseguire da merito (o fortuna) individuale tutto quanto in desiderabilità e potere è dato alle donne per natura dalle disparità di numeri e desideri nell'amore sessuale cui abbiamo accennato e da quelle psicologiche correlate alla predisposizione all'esser madre di cui già parlava il Rousseau.
Con l'arrivo delle crisi economiche finanziario-globaliste (che antimeritocraticamente stroncano le possibilità di ascesa sociale praticamente di tutta la classe media, a prescindere totalmente dalle doti di studio, di impegno e d’intelletto dei singoli) e il dilagare delle "quote rosa" (più o meno dirette o indirette, più o meno costituzionalmente legali), la libera prostituzione resta una delle ultime (nonché sempre più costose, ma comunque meno del matrimonio anche in termini di rischio) possibilità per l'uomo di sfuggire ad tipo di rapporto che, tanto in natura quanto in società risulta, dietro le apparenza pseudo-sentimentali di un sedicente "romanticismo" femmineo e quelle pseudo-egalitarie del sedicente "mondo libero" occidentale, disumanamente crudele e psicologicamente (e non solo) impari.
Che si tratti di offrire, sotto varie forme e modi, appariscenti doni votivi, oggetti costosi, vacanze da sogno (ciò in cui voi identificate "l'indipay"), di prospettare l'accesso ad un dorato mondo altrimenti precluso (lo spettacolo, la televisione, ovvero una carriera privilegiata all'università o in un'azienda e tutto quanto, pur non costituendo un "diritto naturale", viene tanto implicitamente quanto inspiegabilmente considerato tale da chi chiama questo "do ut des" "molestia sessuale" o addirittura "abuso"), ovvero facili ed immediati contanti (nel culto di venere prostituta propriamente detto che le femministe vorrebbero criminalizzare), l'uomo, davanti alla bella donna, deve sempre poter offrire qualcosa verso cui ella sia mossa da bisogno e brama di intensità e natura pari a quanto da lui provato per le di lei grazie. E ciò non certo per "costringerla" ad un rapporto non voluto o ad un ricatto odiato, ma, al contrario, per renderle gradito l'accettare una proposta (a cui c'è tutta la libertà di dire di no, o, meglio, quello stesso grado di libertà che ogni persona consenziente in grado di scegliere fra decisioni aventi pro e contro: come il ragazzo che impara a conoscere fin da subito quanto sono dolorose e avvilenti le forche caudine del corteggiamento e, in seguito, quanto sia amaro sottostare alle tirannia erotico-sentimentali di chi dovrebbe essere una "dolce metà", ma anche quanto sia improbabile incontrare una bella fanciulla o quanto sarà difficile, raro e costoso trovare e poter conquistare un'altra fidanzata, come l'uomo che valuta quanto sia faticoso accettare lavori noiosi solo per denaro, ma anche quanto è sconveniente guadagnare poco, non certo come l'illuso sessantottino perennemente convinto che sesso libero significhi immotivato e che, in generale, esista un concetto di libertà parente del caso e del capriccio, addirittura della freudiana “libido”, anziché figlio, come risulta nell'ordo rerum, della necessità e della ragione, la quale significa ultimativamente "misura", "rapporto", "valutazione", “calcolo”), per farle "amare" l'ipotesi di poter condividere segmenti di vita con chi può realizzare alcuni desideri (dallo shopping più banale e compulsivo alla più raffinata vita intellettuale o alla più aristocraticamente meditata delle vite agiate degna, per dirla col Vate, di una principessa rinascimentale "fra cani, cavalli e belli arredi"), fino al punto di essere ella stessa a farsi avanti e ad insistere per potersi "offrire" in tale "scambio" economico-amoroso (sublime è per me vedere le ragazze degli FKK contente di darmela e addirittura in lotta feroce fra loro per essere scelte per prime).
Il resto, per parafrasare Nietzsche, è stoltezza, o, meglio, disposizione a mettersi alla mercé della stronza di turno, del capriccio momentaneo di chi può trattarci da punching-ball sessuali, quando non a passare il resto della propria vita a "fare all'amore col telescopio" (tanto per citare anche Leopardi) aspettando che per "mostro e miracolo" qualche vaga stella dell'orsa risponda alle nostre confidenze sentimentali.
P.S.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEPer cosa hai segnalato questo ennesimo articolo di propaganda nazifemminista? Per ricordarci come le proibizioniste siano abili a falsificare i dati quando si parla di prostituzione (solo con una sistematica opera di falsificazione si può affermare che il modello tedesco sia stato fallimentare)? Per sottolineare come sia facile per uno stato che "vieta" qualcosa dire che la cosa vietata sia "sparita" (certo che se qualcosa è reato, è ovvio risulti più nascosto alle cifre ufficiali)? Per continuare la litania donbenziana del "sono tutte schiave" (cosa che in pochi ormai possono affermare se anche per caso si sono imbattuti in qualche prostituta reale). O per rammentarci che la risoluzione del parlamento europeo sia stata basata proprio su questa ideologia (che ha escluso a priori dal "report scientifico" le ricercatrici non orientate aprioristicamente in tal senso, vedi la dott.ssa Danna dell'Università di Trento)?
O forse per segnalarci che anche tu stai dalla loro parte, dall'alto delle tue ovvie doti di "conquistatore che non ha bisogno di pagare"? Si chiama "cupidigia di vanagloria" ed è già stata condannata da Dante.
zaimon
13/04/2018 | 21:56 51-100
Newbie
Ecco il primo boccalone
INCONTRA DONNE VICINO A TEFlautoMagico
13/04/2018 | 21:59
Roma | 36-50
Gold
"La prostituzione è una bugia. L'uomo che vuole il sesso cosa cerca? Una donna che lo faccia come se stesse svolgendo un'attività lavorativa? Una lavoratrice guarda l'orologio, non vede l'ora che finisca la giornata."
"Sui forum dei puttanieri dicono "Quella è venuta quattro volte!" Ma che ingenui! Ma come possono mai crederci?"
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
Prime_Mover
13/04/2018 | 22:22
Newbie
Don't feed the trolls...
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVFlautoMagico
14/04/2018 | 02:37
Roma | 36-50
Gold
Sì effettivamente la discussione va monitorata, anche perché doveva andare sotto il pay non il free.
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
Trombamico
14/04/2018 | 09:49
Wrocław
Gold
La discussione stessa è una trollata pazzesca!
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVFlautoMagico
14/04/2018 | 12:11
Roma | 36-50
Gold
Riprendendo l'articolo, il free è quando a voler scopare sono in due, il pay quando uno dei due preferirebbe di no (quanti matrimoni…), e l'indy quando uno dei due si eccita solo con lo shopping!
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
ir_pelato
14/04/2018 | 18:22
provincia di pisa | 36-50
Gold
stronzate da femminsti repressi e segaioli,vadano in iran che è meglio,cavour alberto sordi ed altri grandi erano tutti fieri puttanieri,e poi a troie c è andato pure casanova
Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw
Gaudente
07/05/2018 | 20:11
Newbie
solo una tribucofora poteva scrivere un simile ammasso di stronzate
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàBabbo
07/05/2018 | 22:58
Newbie
Dove la prostituzione e’ legalizzata la gente scopa tanto lo stesso e pure free, dove e’ vietata sono solo un branco di bigotti per non parlare dei coglioni arabi...
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVzaimon
25/05/2018 | 22:37 51-100
Newbie
Un uomo conquista le donne non paga per fare sesso. Chi paga é perché non viene considetato dalle donne. Uno sfigato insomma.
zaimon
25/05/2018 | 22:38 51-100
Newbie
@ir_pelato sicuro? Sordi non credo avesse bisogno di andare a puttane
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVwhip69
25/05/2018 | 23:45
Brescia | 51-100
Silver
Ucci, ucci, sento odor di trollucci!
Zaimon, ma che? Sei un sadomasochista?
Guarda che hai sbagliato forum, si é vero, ogni tanto tra noi si battibecca e si sbrocca, ma il minimo comun denominatore é lo stesso: la FICA (sia essa gratuita, regalata, prestata o a noleggio).
Fondamentalmente qui siamo tutti dei puttanieri, ma se un puttaniere si evolve con lo spirito e la filosofia giusta, ossia con una mente aperta (tra noi che paghiamo e le meretrici che si vendono) non ci vedo nulla di male. Ci vedo solo un rispettoso rapporto di lavoro.
Anzi, ho il sospetto che qui ci sia qualche femminista in incognito, posso sbagliare. Detto questo non mi pare il forum più adatto per questi argomenti anti puttanieri, i tuoi mi paiono i discorsi del diabetico messo a guardia della pasticceria, li disprezzi perché non li puoi mangiare.
In Italia ci sono troppi tabù, troppa arretratezza mentale, troppe femministe e una marea di lesbiche, te lo dico che si riproducono solo gli stranieri. Non venite a fare sti discorsi su un forum goliardico di puttanieri. Se una fa sesso a pagamento, per fare soldi, nessuno la costringe, magari in rari casi le piace pure, chi sei tu per tirare fuori un articolo discriminatorio al contrario?
INCONTRA DONNE VOGLIOSEBabbo
25/05/2018 | 23:50
Newbie
@zaimon
Certo sono sposato con prole, ma ci sono stati periodi in cui andavo a troie perché era il modo più semplice per scopare, pensa te ci sono sfigati che pagano i maestri di seduzione per scopare, non è meglio pagare direttamente una Troia?
INCONTRA DONNE VICINO A TELa libertà consiste anche nel rifiutare di dover per forza sedurre o corteggiare una donna, anche perché poi se non si innamora mi incazzo, tutta fatica sprecata per una scopata senza sentimento? Eh no meglio andare a troie quindi, finché non trovi la donna giusta da sposare...
Trombamico
26/05/2018 | 00:29
Wrocław
Gold
Benissimo!
Allora mettiamola in questo modo: visto che sei capitato maldestramente proprio in un contesto pieno zeppo di "sfigati" come li chiami tu, potresti cortesemente spiegare a tutti loro, e a parole tue, come bisogna conquistare una donna? 🤔
Sennò scusa, che scopo avrebbe far parte di una Community??
Comincia pure caro, siamo tutt'orecchie...
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàTrombamico
26/05/2018 | 00:38
Wrocław
Gold
...ah! E ti avverto subito che con il sottoscritto non attaccano risposte del tipo: "... perché se tu hai bisogno di pagare una donna" oppure "... perché se sei brutto-grasso-e-pelato" ed altre risposte del piffero... perché andresti clamorosamente fuori strada e magari più in la ti spiego pure il perché...
Ora però inizia, è il tuo momento!
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVPrime_Mover
26/05/2018 | 09:03
Newbie
Don't feed the trolls (e 2)
zaimon
26/05/2018 | 09:45 51-100
Newbie
@Trombamico non esiste un manuale per conquistare una donna, dato che ognuna è diversa.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVdrcatenaccio
26/05/2018 | 10:12
Bassifondi della città dei sogni
Silver
@zaimon
Alberto Sordi era solito andare a prostitute.
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/questi-siamo-noi-ultimo-ciak-regista-giulio-questi-alberto-sordi-90309.htm
Grandi seduttori antichi (Casanoca) e moderni (scrittori, calciatori, attori) sono anche grandi consumatori di prestazioni sessuali a pagamento.
E' la solita storia. Il mondo il più delle volte è diverso da quello che ci siamo disegnati nel cervello.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEwhip69
26/05/2018 | 10:17
Brescia | 51-100
Silver
Le donne sono tutte diverse, proprio come gli uomini, pertanto nella diversità ognuno è libero di fare quello che vuole, ergo se fare la prostituta e andare a prostitute é una libera scelta, non ci vedo nulla di male. Tant'è che in certi paesi la prostituzione é pure regolamentata da leggi (Germania, Austria, etc).
INCONTRA DONNE VICINO A TEIndirettamente lo sai pure tu, che sostieni la diversità, senza farci troppe filosofie sotto. Filosofie bigotte e mentalità arretrata sono più pericolosi di una malattia venerea.
Trombamico
26/05/2018 | 10:37
Wrocław
Gold
Risposta troppo banale, di comodo...
Rifirmulo la domanda: cosa dovrebbe fare (ripeto, a parole tue) uno "sfigato tipo" quando si trova di fronte ad una donna affinché possa raggiungere l'obbiettivo di non pagarla?! 🤔
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàTrombamico
26/05/2018 | 10:40
Wrocław
Gold
Like strameritato! 👍
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVTrombamico
26/05/2018 | 10:47
Wrocław
Gold
@Prime_Mover
Quando un troll crede di potersi divertire alle spalle altrui a volte è ancor più divertente metterli con le spalle al muro...
FlautoMagico
26/05/2018 | 11:55
Roma | 36-50
Gold
@Trombamico le donne detestano gli sfigati, è più forte di loro. Persino chi ha vinto da ragazzo la coppa giocando a calcetto è meglio per loro di chi si adagia nella mediocrità più assoluta.
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
IlBaronetto
26/05/2018 | 12:28
Newbie
Porto la mia umile esperienza.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEQuando giocavo a calcio (serie c2 all'epoca 2003) i calciatori erano cercati da molte donne, le tifose erano le piu rischiose causa conoscenze in comune con tifosi e dirigenti. Spesso poi riportavano tutti i vizi e le virtù alla società e se la domenica contro il Rende si perdeva ad esempio erano cazzi amari.Le cosiddette vip cercavano i vip e la c2 ti proponeva solo le ragazzine acqua e sapone e ne erano poche per tante. Per dei ragazzi di 21 anni stare in appartamento con 4 lontano da casa la situazione non era la più agevole, sia per il fatto appunto di essere in 4 sia per essere in culonia. Per molti di noi eragazzi molto più facile rincasare stanchi morti il mercoledì pomeriggio farsi due birre aprire stomaco e mente ingrifarsi e andare con prostitute in appartamento. Sgangiavi il 50 non sapeva niente nessuno e scaricavi tutto. In discoteca la domenica sera rischiavi solo di sputtabarti. Poi è vero che qualche storia usciva ma quasi sempre tendeva a normalizzarsi in modo da essere "fidanzato" e non avere grane. Spero di esser stato abbastanza chiaro.
La morale è che se c'è una cosa che non sia classista quella è la prostituzione. Ad ognuno secondo le.proprie possibilità.
IlBaronetto
26/05/2018 | 12:39
Newbie
Per inciso io passavo il mio tempo con il gamecube e la Dreher ma questo è un altro paio di maniche.
INCONTRA DONNE VICINO A TEI calciatori sono più invisi all'alcol che alle donne in larga parte. Per ogni Borriello c'erano 7 Vidal
Trombamico
26/05/2018 | 12:57
Wrocław
Gold
@FlautoMagico ogni persona, sfigata o non sfigata, ha pieno diritto di poter esprimere la propria "mediocrità" come meglio crede. Quello che cambia il più delle volte è soltanto l'involucro esterno, ma a conti fatti, sempre di "mediocrità" si tratta.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàTrombamico
26/05/2018 | 13:15
Wrocław
Gold
Nota di colore: dato che sarebbe una pretesa estremamente folle desiderare un suicidio di massa di tutti gli "sfigati" d'Italia (e limitiamoci soltanto all'Italia che è più appropriato) e pertanto questo sito per primo ne risentirebbe un duro contraccolpo, sarebbe un ottima iniziativa da parte di tutti i maschi Alfa qui presenti se darebbero buone dritte al resto della plebe iscritta...
Un piccolo contributo x un mondo migliore!
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVBabbo
26/05/2018 | 13:37
Newbie
@FlautoMagico
Cosa? Quattro cesse bigotte italiane giudicano gli italiani se sono sfigati o meno? Le porto a lezione di stile da mia moglie moldava ste quattro capre incapaci di indossare i tacchi a spillo.
Trombamico
26/05/2018 | 13:57
Wrocław
Gold
Ogni popolo ha le donne che si merita!
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVBabbo
26/05/2018 | 17:35
Newbie
@Trombamico
INCONTRA DONNE VOGLIOSENo, noi non ci meritiamo le italiane, bensì le estiche
Prime_Mover
26/05/2018 | 19:01
Newbie
@Trombamico ...
INCONTRA DONNE VICINO A TEE anche tu hai ragione ... Ahahahahahah
zaimon
29/05/2018 | 00:31 51-100
Newbie
@FlautoMagico a pagare siamo buoni tutti, a conquistare una donna facendola sentire una principessa no.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàFlautoMagico
29/05/2018 | 01:47
Roma | 36-50
Gold
"sarebbe un ottima iniziativa da parte di tutti i maschi Alfa qui presenti se darebbero buone dritte al resto della plebe iscritta"
Si scrive se dessero, le donne adorano chi si esprime correttamente perché si distingue da chi a scuola ci andava per sbaglio. Un piccolo consiglio per farvi fare bella figura con le donne…
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.