Favoletta araba di Fine Anno sul viaggio e i viaggiatori

A proposito ma le cosakke si dipilano la patatina?

La sciabola di Stenka non serve solo per sgozzare il nemico, ma anche per depilare le amiche

Un viaggiatore,arrivando a una cittá,incontró un vecchio seduto alla porta della muraglia e gli chiese:”Come sono le gnocche di questa cittá?”Il vecchio gli chiese a sua volta “E tu,viaggiatore,da dove vieni?”

Il viaggiatore rispose: “Dall'Italia”

Il vecchio gli disse:”Qua è sicuramente meglio”

ahahahahaa

@FlautoMagico. Purtroppo non posso vedere il video perchè qui in Cina i video "porcelloni o pseudo-porcelloni" sono oscurati. Qui, come ben saprai, c'è una strettissima osservazione della "Morale" (uahahahahahahaha....). @oasiall. Le tartare non si depilano, sopratutto perchè non è che sulla patata abbiano una "foresta", però, debbo dirlo, a differenza delle americane si lavano incessantemente. E questo non guasta di certo. @luporosso. Arrivare a "sgozzare" le tartare (parlo di free) è dura come il ferro, però quando ci riesci, credimi, sei in paradiso. In tutto e per tutto. @Fabio87. Ah, la Saggezza dei vecchi! Da sottolineare poi la loro fulmineità nel capire le situazioni, sopratutto di "certe" situazioni.

@FlautoMagico. Purtroppo non posso vedere il video perchè qui in Cina i video "porcelloni o pseudo-porcelloni" sono oscurati. Qui, come ben saprai, c'è una strettissima osservazione della "Morale" (uahahahahahahaha....). @oasiall. Le tartare non si depilano, sopratutto perchè non è che sulla patata abbiano una "foresta", però, debbo dirlo, a differenza delle americane si lavano incessantemente. E questo non guasta di certo. @luporosso. Arrivare a "sgozzare" le tartare (parlo di free) è dura come il ferro, però quando ci riesci, credimi, sei in paradiso. In tutto e per tutto. @Fabio87. Ah, la Saggezza dei vecchi! Da sottolineare poi la loro fulmineità nel capire le situazioni, sopratutto di "certe" situazioni.

@ STENKA io ho maturato l'idea che in quei paesi dove tengono tanto alla morale in realtà sono quelli messi peggio di tutti gli altri

All'alba il vecchio seduto alla porta della muraglia fu svegliato da un bussare forsennato. Non vedendo nessuno si avvicinò alla porta proprio mentre una voce urlava: "Fatemi uscire!!!"

Il vecchio rispose: "E tu, viaggiatore, dove vuoi andare?"

"In qualunque altro posto, perché qui le assatanate mi strappano anche le mutande!" continuò FlautoMagico.

L'altro rispose: "Figlio mio, e tu pensi che in un'altra città sarebbe diverso?"

FlautoMagico gli disse: ”No, ma almeno non ho mio padre che mi fa la guardia davanti alla porta!"

@Fabio87 io non ho mai vissuto in Italia, ma a quanto vedo ste "melanzane" fanno proprio schifo! Grazie per la tua simpatica contribuzione e fatti teletrasportare dal satellite di Flauto, ché come ho scritto piú su, i profughi del Melanzanistan qui hanno il primo pompino gratis

@STENKA sono sicuro che qualche "sgozzatina" tu niente niente te la fai, Sr.Razin ;-)

@FlautoMagico, te l'ho detto, sei il coautore morale e materiale

=D>

@luporosso dopo il colpo di scena sulla parentela di FlautoMagico e il vecchio, ormai qui abbiamo una soap opera...

@FlautoMagico infatti proprio per quello ti ho detto che ormai sei coautore della storia, e adesso ne vedremo delle belle

@luporosso ma il vecchio fuori dalla muraglia niente niente è ricercato dalla polizia? Solo un dubbio... :-?

luporosso qual è il significato della favoletta :-D

Ciao @Dariosan Beh, ci sono in realtá due storie: l’originale, ossia i primi due viaggiatori che arrivano a chiedere al vecchio, e quella con le aggiunte dei vari GT La ispirazione per l’originale fu doppia, un antico racconto Sufí e una storia vera. Mio fratello si é divorziato qualche anno fa, essendosi sposato molto giovane. Volle fare un GT per prima volta in vita sua.Mi chiese consiglio e fra i vari posti scelse la Thailandia (sono 10 anni che non ci vado ma la frequentai per 15 anni una o due volte l’anno) Partirono lui e un suo amico nel 2007: 3 giorni a Bangkok, 10 giorni a Pattaya poi di nuovo a Bangkok un paio di giorni ,e a casa Tornarono entusiasti, dicendo meraviglie della gente, del cibo thai ,delle ragazze, insomma stettero alla grande.Un loro amico, al sentire tutte ‘ste lodi alla Thai, decise di andarci Mio fratello gli diede tutte le dritte fresche fresche di due settimane, dove alloggiare, dove mangiare, figuratevi che gli diede anche una scheda telefonica thai con dei numeri di ragazze e tutto. Questo partí per 10 giorni con l’idea di andare diretto a Pattaya e darci dentro. Tornó maledicendo tutti i tailandesi fino alla settima generazione. Secondo lui una sera lo hanno preso a schiaffi e buttato fuori a calci da un bar perché si é messo a discutere con un thai, un’altra sera gli hanno rubato il portafogli in discoteca e, dulcis in fundo, un’altra sera si é portato una “ragazz@” in camera dopo averl@ portat@ a cena e poi a bere in giro durante tre ore Quando é arrivato a “toccarl@” proprio “lí”, gli ha trovato il “pezzo” ed é rimasto “scioccato”(testuali parole). A quel punto ovviamente il ladyboy gli ha chiesto comunque i soldi giacché aveva perso tutta la serata con lui. Normale, mica lavora per la Croce Rossa.

Il tipo (meno male) pagó e il ladyboy si allontanó sculettando allegramente. Quando ‘sto imbecille tornó a riferire a mio fratello l’esito del viaggio io ero presente e con le lacrime agli occhi dalle risate mentre questo sbraitava.

Mio fratello, che é il piú mite e pacato che conosco, mai una parola fuori posto, (son sicuro che alle puttane gli dá del Lei) lo guarda storto e gli fa: “Ma almeno un pompino te lo potevi far fare, cretino!” Come dargli torto?

Allora, sono i tailandesi cattivi o l’amico di mio fratello imbecille integrale?

Se milioni di persone vanno e non gli succede nulla, e a te in poco piú di una settimana ti succede di tutto, furbo furbo non lo sei.Vamos, digo yo.

L’idea della storia sarebbe che i due viaggiatori sono stati negli stessi posti ma hanno avuto esperienze diametralmente opposte Secondo me ogni viaggiatore si porta dietro la sua maniera di essere e le cose che gli succedono non sono dovute tanto al luogo ma alla sua maniera di comportarsi con gli altri Quello che sa stare al mondo si diverte indisturbato dappertutto e quello che non ci sa stare é sempre lí a piagnucolare e non impara una cippa

Questo sarebbe il senso che volevo dare alla storiella origine del thread.

Poi , a partire dal felice intervento dell’ esimio coautor Dr. @FlautoMagico, il senso della seconda versione della storia non lo conosce ancora nessuno, ma lo stiamo scoprendo tutti assieme grazie anche ai preziosi interventi di @bagascia ,@Zest, @STENKA e @Fabio87 e tutti coloro che volessero contribuire

Ti invito pertanto a sintonizzarti ogni tanto sul satellite di GT e vedere come va la “soap opera”

@FlautoMagico : no, il vecchio di questa storia non é ricercato dalla polizia, oltretutto se tu stesso hai introdotto il colpo di scena della vostra parentela, non mi permetterei mai e poi mai Una cosa é scherzare,ma sempre con rispetto

Peró sai,hai ragione, ci sono vecchi che invece di essere ricercati, la polizia la vanno a cercare loro... Per poi lamentarsi quando la trovano eheheh

Posso peró dire che ho sentito che il vecchio trovará un certo manoscritto in breve... Stay tuned

“Il vecchio, stanco di aspettare suo figlio @FlautoMagico che dopo tre giorni e tre notti (anche grazie alla cassetta degli attrezzi)non era ancora emerso dalla casa da cui provenivano assordanti urla di piacere, decise di passeggiare nei dintorni della muraglia e trovare un angolo tranquillo per fare una pisciatina.Una quercia centenaria gli offrí la sua ombra e, mentre pisciava, una forte corrente d’aria fetida gli arricció il naso. Sembrava provenire da un mucchio di pietre poco lontano Avvicinatosi, frugó fra le pietre con il suo bastone animato con il pomo d’argento, regalo del suo amico @oasiall. Erano i poveri resti di un animale, sembrava un lupo. Stava per allontanarsi, pèró gli parve di vedere qualcosa spuntare dalla bocca del cadavere. Era una pergamena, e al tirarla fuori avvertí con orrore che all’animale era stata tagliata la lingua. Il vecchio cominció a leggere, e sentí un brivido al vedere che l’inchiostro era sangue:

“PAROLA DI LUPO”

Paiono tutti fessi qua stasera

so’ io er solo gajardo che ce sta

‘Sti quattro bujaccari

so’ tutti dei somari

ma mó ce sto qua io pe je ‘nsegná

Io so’ arrivato da tre settimane

me movo mejo che chi é nato qua

Chi dice ste parole

si becca poi le “sòle”

Succede da Pattaya a Formentera

So’ ggiá milioni quelli che han scopato

poi so’ tornati a casa da mammá

Lesti ritorneranno

l’amici porteranno

e scoperanno come dei Pasciá

Ma quelli che si cercano i problemi

trovano sempre chi glieli dará

si prendono i ceffoni

o volan dai balconi

e mai nessuno li rimpiangerá

Ne abbiamo visti tanti a prima sera

Facendo i furbi che piú furbi nun se pó

poi quando la mattina

se svejano in guardina

passan dar sogno alla vita vera

Turista che piagnucoli stasera

Ma damme retta vattene de qqua

Lo scettro del piú scaltro

glielo daranno a un’altro

te bbasti uscí con la capoccia intera

Chi é causa del suo mal pianga se stesso

al Bardo questo verso ruberó

c’é poco da ridire

é sceso l’imbrunire

hai visto mai che qua nessuno é fesso?

Noi lupi non vogliamo museruola,

manco ‘a morte tacere ci fará

Peggio che ‘sta tagliola

‘cce sta ‘na cosa sola:

essere pecore senza Libertá”

Il sugo della storia originale postata (e poi spiegata) da Luporosso può essere sintetizzata con l'aforisma oraziano "caelum, non animum mutant qui trans mare currunt".

@flavius_germanicus assolutamente, ma allora aggiungerei anche "Et mihi res, non me rebus, subjungere conor" dello stesso autore.

Tradotto per chi non sa latino come te dovrebbe essere: "Cercheró di soggiogare le circostanze,non di esserne soggiogato" Grazie per l'apportazione, "repetita iuvant"

E no, così mi tocca aggiungere "omnis aetas Gnoccam quaeret"

Mala tempora currunt, sed peiora parantur

Parce nobis (scratch, scratch)

@oasiall, @FlautoMagico. Cit. "omnis aetas Gnocca quaeret". Mehercule! Rorate coeli et exultet terra, si autem semper habet Gnoccam!

Ammazza @STENKA Radinovich, un cosacco che parla latino! eheheh sempre un piacere leggerti. Ti quoto al 100% Per te e per tutti quelli che ogni tanto passano di qui:

Ab imo pectore dico vobis: sine amicitiae vita esse nullam!Sed sine gnoccae vita non esset!

@FlautoMagico, dai sto aspettando un capitolo nuovo della storiella(anche corto) della tua prolifica e goliardica penna. O é che sei ancora in convalescenza dopo la battaglia di Dublino ? Non mi stupirebbe

@luporosso a parte un braccio anchilosato tutto bene... appena arriva l'ispirazione colpisco!

@FlautoMagico ok amico, allora aspetto fiducioso. Ma scusa, sto braccio dove l'avevi messo? :p A proposito, in aeroporto a Dublino un viaggiatore frettoloso ha dimenticato un paio di cose, son mica tue?

Bei gemelli,peró, complimenti!

@luporosso zitto che la tipa voleva lasciarmi un toy da portare a casa, sai le facce al controllo bagagli...

:-))

:-))

:-))

@luporosso comunque la tipa si porta appresso la supercazzola (vedi lista sex toys) quando verrà a roma...

Scena vissuta in prima persona: anno 98/99 circa, aeroporto di Tokio, 7 di mattina, controllo bagagli. La ragazza giapponese che é con me mette la borsa nello scanner. Ma il poliziotto ferma lo scanner e chiede "Are wa nan desu ka? " ossia Che cos'é quello?" La mia amica, senza perdere un apice della serenitá del suo visino da bambolina, risponde "Baibu" che vuol dire Dildo in giapponese,ma non é una parola conosciutissima,ovviamente. Il poliziotto le dice allora "wakarimasen" ossia "non ho capito,non so", fa avanzare il nastro dello scanner,apre la borsa e tira fuori un dildo di latex nero di dimensioni notevoli. Nota due bottoni sulla base, ne schiaccia uno e la cappella del dildo si mette a girare,(modello che va per la maggiore in Giappone)

Tutti i passeggeri che sono dietro di noi o stanno seri o dicono "so desu ka " ovvero "ah, ho capito" o "ah é cosí!" oppure "sugoi", "kakkoi" "ossia imponente grande". Ambiente di normalitá assoluta. Il poliziotto,imperturbabile,spegne il dildo ,lo rimette nella borsa che chiude e porge alla mia amica con le parole "omataseshimashite" ossia scusi per averla fatta aspettare e lei replica,di nulla

Gente civilizzata

Mentre ci allontaniamo,la vecchietta che é dietro di me mi sussurra:"Gan batté".Io che non so parlare bene il giapponese,so solo un pochino, chiedo alla mia amica:"Masayo, quella vecchietta mi ha detto gan batté, cosa vuol dire?" Quando smette di ridere, risponde "Gan batté vuol dire dacci dentro,fai del tuo meglio"...

Non so a Roma come sará, comunque quando arriva, "Gan batté" @FlautoMagico

@luporosso e qui parte il magone per la mia amatissima Rio, in fuga dal giappone... l'orsacchiotto che aveva lo chiamava baibusan, guarda un pò. :-?

Conobbi una Rio, ma non biblicamente.É senz'altro uno dei piú bei nomi della lingua giapponese.Sai che si puó tradurre come" il centro del fiore di gelsomino"? Rio,Masayo...sta venendo il magone anche a me...lacrime nella pioggia...meglio averle perse che non averle avute...

Canto notturno di un GT errante dell'Asia

Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,

Silenziosa luna?

Sorgi la sera, e vai,

Contemplando i deserti; indi ti posi.

Ancor non sei tu paga

Di riandare i sempiterni calli?

Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga

Di mirar queste valli?

Somiglia alla tua vita

La vita del pastore.

Sorge in sul primo albore

Move la greggia oltre pel campo, e vede

Greggi, fontane ed erbe;

Poi stanco si riposa in su la sera:

Altro mai non ispera.

Dimmi, o luna: a che vale

Al pastor la sua vita,

La vostra vita a voi? dimmi: ove tende

Questo vagar mio breve,

Il tuo corso immortale?

Vecchierel bianco, infermo,

Mezzo vestito e scalzo,

Con gravissimo fascio in su le spalle,

Per montagna e per valle,

Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,

Al vento, alla tempesta, e quando avvampa

L'ora, e quando poi gela,

Corre via, corre, anela,

Varca torrenti e stagni,

Cade, risorge, e più e più s'affretta,

Senza posa o ristoro,

Lacero, sanguinoso; infin ch'arriva

Colà dove la via

E dove il tanto affaticar fu volto:

Abisso orrido, immenso,

Ov'ei precipitando, il tutto obblia.

Vergine luna, tale

E' la vita mortale.

Nasce l'uomo a fatica,

Ed è rischio di morte il nascimento.

Prova pena e tormento

Per prima cosa; e in sul principio stesso

La madre e il genitore

Il prende a consolar dell'esser nato.

Poi che crescendo viene,

L'uno e l'altro il sostiene, e via pur sempre

Con atti e con parole

Studiasi fargli core,

E consolarlo dell'umano stato:

Altro ufficio più grato

Non si fa da parenti alla lor prole.

Ma perchè dare al sole,

Perchè reggere in vita

Chi poi di quella consolar convenga?

Se la vita è sventura,

Perchè da noi si dura?

Intatta luna, tale

E' lo stato mortale.

Ma tu mortal non sei,

E forse del mio dir poco ti cale.

Pur tu, solinga, eterna peregrina,

Che sì pensosa sei, tu forse intendi,

Questo viver terreno,

Il patir nostro, il sospirar, che sia;

Che sia questo morir, questo supremo

Scolorar del sembiante,

E perir dalla terra, e venir meno

Ad ogni usata, amante compagnia.

E tu certo comprendi

Il perchè delle cose, e vedi il frutto

Del mattin, della sera,

Del tacito, infinito andar del tempo.

Tu sai, tu certo, a qual suo dolce amore

Rida la primavera,

A chi giovi l'ardore, e che procacci

Il verno co' suoi ghiacci.

Mille cose sai tu, mille discopri,

Che son celate al semplice pastore.

Spesso quand'io ti miro

Star così muta in sul deserto piano,

Che, in suo giro lontano, al ciel confina;

Ovver con la mia greggia

Seguirmi @epicuro a mano a mano;

E quando miro in cielo arder le stelle;

Dico fra me pensando:

A che tante facelle?

Che fa l'aria infinita, e quel profondo

Infinito Seren? che vuol dir questa

Solitudine immensa? ed io che sono?

Così meco ragiono: e della stanza

Smisurata e superba,

E dell'innumerabile famiglia;

Poi di tanto adoprar, di tanti moti

D'ogni celeste, ogni terrena cosa,

Girando senza posa,

Per tornar sempre là donde son mosse;

Uso alcuno, alcun frutto

Indovinar non so. Ma tu per certo,

Giovinetta immortal, conosci il tutto.

Questo io conosco e sento,

Che degli eterni giri,

Che dell'esser mio frale,

Qualche bene o contento

Avrà fors'altri; a me la vita è male.

O greggia mia che posi, oh te beata,

Che la miseria tua, credo, non sai!

Quanta invidia ti porto!

Non sol perchè d'affanno

Quasi libera vai;

Ch'ogni stento, ogni danno,

Ogni estremo timor subito scordi;

Ma più perchè giammai tedio non provi.

Quando tu siedi all'ombra, sovra l'erbe,

Tu se' queta e contenta;

E gran parte dell'anno

Senza noia consumi in quello stato.

Ed io pur seggo sovra l'erbe, all'ombra,

E un fastidio m'ingombra

La mente, ed uno spron quasi mi punge

Sì che, sedendo, più che mai son lunge

Da trovar pace o loco.

E pur nulla non bramo,

E non ho fino a qui cagion di pianto.

Quel che tu goda o quanto,

Non so già dir; ma fortunata sei.

Ed io godo ancor poco,

O greggia mia, nè di ciò sol mi lagno.

Se tu parlar sapessi, io chiederei:

Dimmi: perchè giacendo

A bell'agio, ozioso,

S'appaga ogni animale;

Me, s'io giaccio in riposo, il tedio assale?

Forse s'avess'io l'ale

Da volar su le nubi,

E noverar le stelle ad una ad una,

O come @luporosso errar di giogo in giogo,

Più felice sarei, dolce mia greggia,

Più felice sarei, candida luna.

O forse erra dal vero,

Mirando all'altrui sorte, il mio pensiero:

Forse in qual forma, in quale

Stato che sia, dentro covile o cuna,

E' funesto a chi nasce il dì natale.

Se siete arrivati fino qui ve lo siete ciucciato tutto...

@flautomagico ma ke kazzo hai scritto hahhahahahahshshhshshshshshsshhs

:-))

:-))

:-))

:-))

@oasiall ho partorito! :0&

@FlautoMagico

Paladino di fate

creatore d’ironie

che spesso e volentieri faccio mie

Son belle le parole che tu scrivi

E in un mondo di morti semoventi

T’annovero fra i pochi che son vivi

vota @flautomagico movimento 5 stelle ehm no movimento pro-porcelle!