Ieri al tg hanno fatto vedere Chuwit ( quello del brutto parco privato in Asoke, per capirci) che s'e' preso una mezza bottigliata in testa....momento lol perche' non s'e' fatto niente
Cit: consiglio in tutti i casi di evitare di parlare direttamente del Re e della famiglia reale in questo sito...
Per il Re c'e' sempre il massimo rispetto e non mi sembra che qualcuno fin'ora ne abbia parlato male, anzi.... non farti paranoie per nulla, che non ti vengono a prendere a te ne agli amministratori , visto che il server nemmeno e' registrato in Thai ;-)
@Zest magari non tutti sanno di come funzionano certe cose, il mio era solo un consiglio... non sono uno che mi faccio paranoie stai pure tranquillo che so badare a me stesso
i consigli sono sempre accetti, sopratutto quando si parla di argomenti che riguardano il Re e la famiglia monarca thailandese, ma stai sicuro che se ci fosse solo una persona a parlarne male qui dentro sarei il primo a farglielo notare , neanche io ci scherzo su queste cose.
Sono arivato il 3 ,sinceramente non mi sono accorto di niente, oggi giornata bellissima: il compleanno del Re,da non credere se non vi siete mai trovati in questo giono in citta', stasera ho fatto la crociera con cena sul fiume con la fidanzata,una cosa emozionante tutti con la candela in mano in piedi a sentire l'inno ed una altra canzone.
Io alloggio al Nasa vegas a Sukhuvit,non e' proprio centrale fa molto carino,figafriendly e adesso con la promozione 3 giorni
Anche questa volta ha dichiarato, tra qualche delirio, che saranno pacifici e che non è sua intenzione occupare il palazzo.. se non vincerà (e mi chiedo come?) non ci saranno più manifestazioni e si consegnerà alla polizia... staremo a vedere anche questa volta.
Speriamo si riesca a mettere la parola fine veramente a questa situazione con un altro fallimento dei manifestanti, che non ci siano scontri e che si risolva tutto in fretta.
Da quello che ho letto su questo Suthep le sue dichiarazioni sono molto forti, incitare ad occupare i palazzi per far cadere un governo che, piaccia o non piaccia, corrotto o non corrotto, è pur sempre un governo democraticamente eletto, mi sembra sia una follia e soprattutto l'impressione è che stia in tutti i modi cercando la risposta armata e il bagno di sangue.
Lunedi chi è in Thai e in particolare a Bangkok faccia davvero attenzione perchè potrebbe essere il giorno della svolta in positivo ma anche l'inizio di qualcosa di davvero pericoloso.
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
Ma sì @Zest nessuno dice di non andare in Los però è anche giusto sapere cosa sta succedendo per non ritrovarsi in mezzo ad una marcia per un colpo di stato caricati dalla polizia.....
E per andarci servono ste benedette vacanze @#%$/?!!@#!! Ahahah mannaggia mi hai fatto venir voglia di farmi un giretto in Los :D
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
il primo ministo ha deciso per lo scioglimento del parlamento e si andra' a nuove elezioni in febbraio, la data provvisoriamente scelta e' il 2 febbraio 2014... la stiuazione e' tranquilla, non ci sono ne scontri ne altre situazioni pericolose a bkk
@sexybangkok grazie Nick, avevo letto che era stato sciolto il parlamento e la situazione dovrebbe rimanere tranquilla. Meglio così x tutti noi e anche per voi che a Bangkok ci vivete...
ma qsto suthep chi cazzo l è??il capo dell partito dell opposizione(che se non erro si chiama partito democratico *-:) )poi una mia curiosita da chiedere ai resident nel parlamento thai ci sono partiti ultranazionalisti o comunisti?? :-?
Qui in Francia (dove creano allarmismi per niente)stanno mostrando le immagini dei poliziotti che distribuiscono le cartine con le 4 vie da evitare, dicono che BKK è ancora più calma del solito, e che solo a Kaosan sono calati i turisti quindi si lamentano i commercianti (tra l'altro una figa mondiale, dice che realizza 25 euro al giorno invece dei 70 soliti).
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Giovedi 19 e Venerdi 20 interessate anche le zone di Asoke e Silom mentre per Domenica 22 il piano non è ancora definito.
Per chi dovesse arrivare in questi giorni meglio tenersi informati sul percorso, perchè anche se può essere tutto "pacifico" ci potrebbero essere problemi negli spostamenti in città.
Io atterro il 24 e sto pensando di saltare la mia unica serata a bangkok andando direttamente a phuket. Aspetto fino all'ultimo per capire come evolve la situazione perchè mi spiacerebbe non passare a salutare @seybangkok e farmi un bel Nuru!
le marce di giovedi e venerdi si sono svolte abbastanza tranquillamente con ovviamente ripercussioni sul traffico. Il numero di manifestanti è difficile da decifrare e varia a seconda delle testate giornalistiche cmq erano tra i 10 e i 20mila. Tante persone non si sono unite al corteo ma solo simpatizzato al loro passaggio.
Oggi (sabato 21) la situazione è nella normalità, mentre domani si attende la manifestazione più grande con vari palchi posizionati in punti strategici della città con l'intento di paralizzare completamente la capitale dalle 13 alle 19, se non oltre.
Vi allego una mappa del piano logistico della manifestazione, per i vari GT che eventualmente si devono spostare in città:
Visto la BBC questa mattina e le cose sembrano mettersi male :-(
In sostanza il partito d'opposizione, che è minoranza nel paese ma appoggiato dall'elite economica e aristocratica, vuole boicottare le elezioni indette per febbraio perchè allo stato attuale le perderebbero di sicuro..
Oggi stanno impedendo la registrazione dei candidati.
@obroni Suthep sta facendo di tutto per provocare la reazione delle camicie rosse,a quel punto interverrà l'esercito per riportare l'ordine e ci sarà il tanto atteso colpo di stato.
Sicuramente mr thaksin non ci starà a farsi eliminare così facilmente,se per disgrazia nel frattempo dovesse morire il re,sarebbe certamente guerra civile.
Some protesters are now arguing that Thailand should abandon the principle of one person one vote, because the governing party's popularity in rural areas virtually guarantees it victory, the BBC's Jonathan Head in Bangkok reports.
Il dibattito politico si è intensificato ed indurito nelle ultime settimane, soprattutto a Bangkok (distretti di Dusit, Pom Prab, Phra Nakorn, Rachadamnoen Avenue e Democracy Monument, Silom, Asok, Rama VI). Manifestazioni di diverse migliaia di persone hanno paralizzato la Capitale. Dopo gli scontri che il 30 novembre hanno provocato 4 morti e un centinaio di feriti le proteste sono ritornate ad essere pacifiche. A seguito dell’occupazione pacifica di alcuni uffici governativi il Governo si e’ dimesso e ha indetto nuove elezioni per il prossimo 2 febbraio.
Per quanto si tratti di uno scontro ideologico e politico interno, che non ha quindi alcuna connotazione xenofoba, la situazione e’ comunque tesa e rischia di coinvolgere anche gli stranieri. Rimane sempre valida dunque la raccomandazione di tenersi aggiornati sull’evoluzione dei cortei attraverso i mass media locali ed internazionali, il proprio albergatore o l’agente di viaggio. In questo quadro, si ribadisce la necessità di mantenersi lontani da ogni tipo di assembramento e di evitare itinerari non turistici.
Per chi vuole sapere perche' sta succedendo quel che sta succedendo:
Tra le tante manifestazioni di popolo che spuntano di tanto in tanto dagli schermi dei telegiornali e delle news di tutto il mondo, quelle di Bangkok appaiono tra le più enigmatiche della Primavera dell’Asia, che a queste latitudini cade in autunno. Dopo le grandi folle di domenica scorsa, ieri è partito un altro attacco contro il governo thailandese di Yingluck Shinawatra, sorella del tycoon esule Thaksin, deus ex machina – in quanto in parte autore in parte vittima – di questa ennesima crisi. Un nucleo duro di oppositori del clan familiare che vince tutte le elezioni da 12 anni a questa parte, ha circondato lo stadio dove erano previste le operazioni di registrazione dei partiti che parteciperanno alle prossime votazioni del 2 febbraio, fissate da Yingluck dopo aver sciolto le Camere a seguito delle rivolte che le impediscono tutt’ora di lavorare negli uffici del governo.
Nonostante il boicottaggio, 34 partiti hanno potuto prenotare ufficialmente il posto dei loro candidati in lista grazie al trasferimento dei registri nei locali messi a disposizione dalla polizia, ma da qui al voto – comunque a rischio di saltare o di concludersi con un annullamento – saranno ancora molte le micce da disinnescare per dichiarare la crisi finita. Fino a quando l’attuale governo potrà pompare acqua per tenere freddi gli animi di nemici e supporter è difficile prevederlo, così come resta il mistero delle forti motivazioni di resistenza del “popolo per le riforme” guidato dall’ex leader Democratico
Suthep Thaugsuban. Talvolta la folla si è ridotta a poche centinaia di manifestanti attorno al palazzo del governo e al Democracy monument di Bangkok, ma a ogni appello del leader decine di migliaia di uomini, donne e ragazzini sono arrivati da ogni parte della metropoli e delle province a soffiare nei fischietti per le strade del centro.
Se durante le proteste ci sono state relativamente poche violenze, nemmeno lontanamente paragonabili a quelle delle primavere mediorientali, nessuno puo’ garantire che sarà sempre così, mentre il mondo tiene sempre più attentamente gli occhi puntati sulle strade stracolme di folle in corteo della capitale. E’ in questo clima di timori e apprensioni che uno degli auspici più popolari per l’arrivo del nuovo anno è il classico “Lunga vita al re”.
Mai come in questo periodo storico e politico, si è così tanto sperato infatti nell’unica autorità in grado di fermare nuove violenze, l’86enne e riverito monarca Bhumibol Adulyadej. La situazione è, per riassumerla con una frase, in uno stallo pericoloso. Tanto che molti si chiedono da tempo se sia il caso di recarsi in vacanza in Thailandia, e quanto pericolo c’è di restare coinvolti in incidenti o blocchi di città e aeroporti come avvenne nel novembre del 2008 con la celebre “Operazione Hiroshima”, quando il nuovo scalo Internazionale di Bangkok venne occupato per giorni dai manifestanti del Pad – o Alleanza popolare per la democrazia – antenati dell’attuale Comitato del popolo per le riforme sceso in piazza con a capo Suthep Thaugsuban, e ancora oggi zoccolo duro delle presenze nell’area assediata del palazzo di governo.
Anche se altre volte nel passato il Regno – dopo ogni trambusto seguito da una riduzione più o meno drastica degli arrivi – si è poi ripreso quasi miracolosamente, stavolta la crisi sembra giungere in una fase già delicata per l’economia e il baht ha toccato il minimo storico degli ultimi anni, mentre gli investimenti stranieri e nazionali hanno subito un serio stallo. C’è qualcosa al cuore di questa ultima crisi che sembra portare i conflitti antichi di questo Paese verso il classico collo dell’imbuto, dopo decenni di uno status quo cadenzato da colpi di Stato e colpi di mano politici, in un sistema che ha avuto come denominatore unico soprattutto la monarchia, che pur senza nessun ruolo formale ancora influenza l’attuale sistema di potere. Un sistema che tenta, per l’ennesima volta, di allontanare in nome del sovrano una minaccia all’unità del popolo thai, in questo caso la famiglia Shinawatra come in passato furono altri premier e golpisti divenuti impopolari.
Ma gli Shinawatra sembrano i più resistenti e coriacei, sia a detta di coloro che li amano che per i loro denigratori. Con le iniziative del passato, la famiglia di origine cinese originaria del Nord
ha incontrato l’opposizione di una vasta fascia di opinione pubblica, specialmente della capitale e del Sud, che non solo li ritiene degli speculatori capaci di comprare e vendere di tutto, compresi i voti delle elezioni e gli share nelle compagnie di servizi nazionali se necessario (celebre il motivo del primo colpo di Stato anti-Thaksin, dopo che il tycoon vendette a Singapore la più grande azienda di telefonia thai, resa miliardaria durante il suo governo), ma li accusa anche di usare le leggi a loro piacimento, come l’ultima, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la proposta di amnistia per tutti i corrotti, così da salvare il numero uno, Thaksin stesso.
Gli ammiratori – molti anche stranieri come i principali media inglesi e americani – sottolineano il ruolo svolto da Thaksin nello “sdoganare” una grande massa di cittadini da sempre considerati di serie B. Con le sue politiche populiste, ha stretto la mano a contadini e disoccupati trasformandoli con un semplice gesto e un aiuto immediato in soldi e assistenza sanitaria in un deposito di voti ancora in attivo da più di due lustri. Nessun esponente politico della classe dominante – tranne il re coi suoi progetti di agricoltura semi-biologica – si era mai occupato davvero delle regioni più povere, soprattutto dell’Isan dal quale proveniva – e proviene – gran parte della manodopera a basso costo di Bangkok e delle altre città centro-meridionali.
Ora il problema è che molti di questi “phrai”, o gente del popolo, sono così legati alle memoria di tale amico dei poveri che potrebbero essere pronti a scendere a loro volta in sua difesa nelle piazze o nei Palazzi come quello governativo, attualmente circondato dagli avversari di sua sorella. Poco importa loro delle ambigue amnistie libera-corrotti del governo di Yingluck, e della contraddizione con la contemporanea proposta di estinguere anche i reati di politici e militari che ordinarono ed eseguirono il massacro di molte camicie rosse filo-thaksin nel 2010.
I “phrai” restano gente semplice, spesso educata al livello elementare, affezionata all’idea di contare finalmente qualcosa in una società a sfondo feudale, dove i dipendenti “appartengono” per tradizione ai loro datori di lavoro. Allo stesso tempo se i “phrai” da una parte si stanno liberando dalla gabbia di una tradizione che li vedeva umili e sottomessi, dall’altra ritengono ora di “appartenere”, quantomeno sentimentalmente, ai governi thaksiniani espressione del loro voto. Cio’ che manca – a detta della gente che scende in piazza in questi giorni – è un livello di istruzione e preparazione politica o economica che gli permetta di mantenere il controllo su cio’ che il loro leader, la sua famiglia e i loro partner fanno e dispongono per la Thailandia nel suo insieme.
La paralisi di Bangkok, come possono sperimentare i turisti e i visitatori, non significa la paralisi di tutto il regno, ma si potrebbe immaginare figurativamente il Paese come un equilibrista in perenne bilico tra la democrazia e il baratro della dittatura.
Entrambi gli schieramenti credono nei principi del libero mercato e della libera società, ma uno pone sopra ogni cosa l’autorità di un governo eletto dal popolo anche se con false promesse e metodi da azienda privata (perché i contratti vanno a imprenditori vicini al clan dominante), l’altro l’autorità del re, anche se con false attribuzioni di poteri (perché a sostenere la monarchia è una vasta e influente corte in competizione col clan Shinawatra praticamente su ogni business).
Gli uni hanno la polizia – un organismo forte e ramificato, difficile da gestire a livello nazionale, ma finora in grado di proteggere quantomeno l’incolumità di Yingluck e dei suoi ministri – gli altri l’esercito reale, ben determinato a impedire l’anarchia, ovvero una situazione fuori controllo in grado di mettere, una volta per tutte, a serio repentaglio l’incolumità di masse di cittadini e degli stessi ospiti stranieri che a milioni affollano strade cittadine e luoghi di villeggiatura del regno tropicale ricco di infrastrutture.
Chi vincerà in questo stallo è difficile dirlo. I Democratici, che sono il propellente e il nucleo delle rivolte, non si presenteranno al voto per la quasi certezza di una nuova vittoria degli Shinawatra. Infatti prima di andare alle urne chiedono le riforme del sistema attraverso un Comitato di Popolo – in realtà un organismo di nomina da parte dell’èlite thai – in modo da trovare le norme tecniche per escludere definitivamente la famiglia dal futuro politico del Paese. Un modo per togliere al voto popolare il peso che gli spetta in ogni altra democrazia e assegnare lo scettro morale del comando non solo al re, ma anche alla sua Corte e agli uomini di fiducia dei Consiglieri di palazzo.
Yingluck dal canto suo – consigliata di certo dal fratello esule – intende riformare l’intero sistema politico con il contributo di tutte le parti in causa, ma solo dopo il voto che eventualmente le darà nuovo consenso – a dispetto di tutto sarà lei la capolista – dopo la tempesta di questo ultimo mese e mezzo. Chiedendo al contrario le riforme subito, l’opposizione invita la gente a non votare perché il risultato sarebbe condizionato dalle stesse circostanze di prima, il potere dei soldi e delle influenze degli Shinawatra.
Le intenzioni degli uni e degli altri in questi primi passi verso la inevitabile transizione, sono quelle di occupare le posizioni di potere che permettono di controllare la seconda economia della regione e le relazioni con alleati potenti come gli Stati Uniti, con un occhio di riguardo alla confinante Cina social-capitalista. Ma in questo impasse, stretta di gola o imbuto che dir si voglia, rischia stavolta di vedere la propria economia in acque talmente cattive da compromettere ulteriormente l’ordine pubblico già in una fase delicata.
I meccanismi che governano lo Stato stanno diventando sempre più dipendenti dai manovratori segreti che muovono da una parte esercito e polizia, dall’altro il popolo dentro e fuori dalle piazze, soffiando sul fuoco e spegnendolo secondo calcoli precisi ma dai risultati non sempre prevedibili. Anche chi studia a tavolino le possibili mosse e contromosse da prendere in caso di – non improbabile – scontro frontale, vivono nell’incertezza del domani, con l’unico paracadute contro il caos affidato a una parola del venerato monarca di salute cagionevole. “La Thailandia è stata tranquilla per un lungo periodo perché siamo uniti e abbiamo lavorato insieme – ha detto nel suo ultimo discorso letto con un filo di voce e numerose pause – Ogni thai deve essere consapevole di questo e svolgere il suo ruolo per il bene del paese, che è la stabilità e la sicurezza”.
Poche parole, perché tutti sanno che la stabilità –per quanto necessaria – è ormai una illusione e nessuno sembra in grado di mantenerla. Soprattutto quando il re attuale non ci sarà più e dopo di lui mancherà la garanzia del rispetto tradizionalmente manifestato verso la monarchia, vista la impopolarità del Principe designato alla Corona. Sarà allora difficile immaginare le conseguenze di un vacuum senza aver prima ricucito la divisione ormai verticale tra le due società che si combattono tra le strade e le urne.
per correttezza dobbiamo sempre mettere il link quando si prendono info dal web, giusto per non incappare in copyright da parte di chi scrive gli articoli :-)
lo so che tu sei corretto e citi sempre i link , ma non mi va che incorri in qualche guaio soprattutto da parte dell'autore dell'articolo , cosi' almeno sei piu' al sicuro ;-) abbiamo citato la fonte :-)
Stai per entrare in una sezione vietata ai minori di anni 18 che può contenere immagini di carattere erotico, che tratta argomenti e usa un linguaggio adatto a un pubblico adulto. Se non sei maggiorenne esci immediatamente cliccando ESCI. Se non ritieni il nudo di adulti offensivo alla tua persona e se dichiari di essere maggiorenne secondo la legge dello stato in cui vivi e se, entrando nel sito, accetti le condizioni di utilizzo ed esoneri i responsabili del sito da ogni forma di responsabilità, allora puoi entrare in Gnoccatravels!
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Jeff
04/12/2013 | 08:19
Silver
Ieri al tg hanno fatto vedere Chuwit ( quello del brutto parco privato in Asoke, per capirci) che s'e' preso una mezza bottigliata in testa....momento lol perche' non s'e' fatto niente
INCONTRA DONNE VOGLIOSEViaggiatore3004
04/12/2013 | 09:19
Gold
@sexybangkok
Cit: consiglio in tutti i casi di evitare di parlare direttamente del Re e della famiglia reale in questo sito...
Per il Re c'e' sempre il massimo rispetto e non mi sembra che qualcuno fin'ora ne abbia parlato male, anzi.... non farti paranoie per nulla, che non ti vengono a prendere a te ne agli amministratori , visto che il server nemmeno e' registrato in Thai ;-)
sexybangkok
04/12/2013 | 09:24
Bangkok
Moderatore
@Zest magari non tutti sanno di come funzionano certe cose, il mio era solo un consiglio... non sono uno che mi faccio paranoie stai pure tranquillo che so badare a me stesso
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Viaggiatore3004
04/12/2013 | 09:27
Gold
@sexybangkok
i consigli sono sempre accetti, sopratutto quando si parla di argomenti che riguardano il Re e la famiglia monarca thailandese, ma stai sicuro che se ci fosse solo una persona a parlarne male qui dentro sarei il primo a farglielo notare , neanche io ci scherzo su queste cose.
sexybangkok
04/12/2013 | 09:30
Bangkok
Moderatore
questo comunque, purtroppo, il conto totale delle vittime: 4 morti e qualche centinaio di feriti, fonte:
http://bangkok.coconuts.co/2013/12/04/count-4-dead-hundreds-injured-saturday
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dump
04/12/2013 | 16:13 36-50
Silver
e intanto il nostro Enrico Letta organizza una spedizione italiana a marzo in Thai:
http://www.nationmultimedia.com/business/Italian-delegation-to-visit-Thailand-30221367.html
che si possonano aprire nuovi business? io mi sto già informando con la mia azienda se per caso parteciapiamo
:-D
Hathaway
05/12/2013 | 18:01
Bangkok | 36-50
Newbie
Nel frattempo il Bath sfonda quota 44 :-D Se la situazione degenera però...quanto a un cazzo.....
Non le pago per il sesso, le pago per andarsene
mrfrank
05/12/2013 | 19:06
Newbie
Tutto tranquillo a Bangkok !
Sono arivato il 3 ,sinceramente non mi sono accorto di niente, oggi giornata bellissima: il compleanno del Re,da non credere se non vi siete mai trovati in questo giono in citta', stasera ho fatto la crociera con cena sul fiume con la fidanzata,una cosa emozionante tutti con la candela in mano in piedi a sentire l'inno ed una altra canzone.
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per 1500 bath.
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06/12/2013 | 21:26 36-50
Silver
X lunedi 9 previsto il "D-Day", Suthep ha invitato il maggior numero di manifestanti possibili
all'ultima marcia di protesta per eliminare il governo.
http://www.nationmultimedia.com/breakingnews/Suthep-sets-new-D-Day-on-Monday-30221561.html
Anche questa volta ha dichiarato, tra qualche delirio, che saranno pacifici e che non è sua intenzione occupare il palazzo.. se non vincerà (e mi chiedo come?) non ci saranno più manifestazioni e si consegnerà alla polizia... staremo a vedere anche questa volta.
Speriamo si riesca a mettere la parola fine veramente a questa situazione con un altro fallimento dei manifestanti, che non ci siano scontri e che si risolva tutto in fretta.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEwolfarang
08/12/2013 | 16:16
Silver
Da quello che ho letto su questo Suthep le sue dichiarazioni sono molto forti, incitare ad occupare i palazzi per far cadere un governo che, piaccia o non piaccia, corrotto o non corrotto, è pur sempre un governo democraticamente eletto, mi sembra sia una follia e soprattutto l'impressione è che stia in tutti i modi cercando la risposta armata e il bagno di sangue.
Lunedi chi è in Thai e in particolare a Bangkok faccia davvero attenzione perchè potrebbe essere il giorno della svolta in positivo ma anche l'inizio di qualcosa di davvero pericoloso.
<< Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. >>
Viaggiatore3004
08/12/2013 | 18:29
Gold
ma non vi preoccupate di nulla...andate in Los , e divertitevi come avete sempre fatto
piuttosto recensite le vostre vacanze , non le paranoie di 4 indigeni che si mettono a manifestare....
wolfarang
08/12/2013 | 20:57
Silver
Ma sì @Zest nessuno dice di non andare in Los però è anche giusto sapere cosa sta succedendo per non ritrovarsi in mezzo ad una marcia per un colpo di stato caricati dalla polizia.....
E per andarci servono ste benedette vacanze @#%$/?!!@#!! Ahahah mannaggia mi hai fatto venir voglia di farmi un giretto in Los :D
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sexybangkok
11/12/2013 | 15:20
Bangkok
Moderatore
giusto per aggiornare...
il primo ministo ha deciso per lo scioglimento del parlamento e si andra' a nuove elezioni in febbraio, la data provvisoriamente scelta e' il 2 febbraio 2014... la stiuazione e' tranquilla, non ci sono ne scontri ne altre situazioni pericolose a bkk
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Hathaway
11/12/2013 | 15:24
Bangkok | 36-50
Newbie
@sexybangkok grazie Nick, avevo letto che era stato sciolto il parlamento e la situazione dovrebbe rimanere tranquilla. Meglio così x tutti noi e anche per voi che a Bangkok ci vivete...
Non le pago per il sesso, le pago per andarsene
nemesi
13/12/2013 | 00:41
Newbie
Ed intanto il buon Suthep riunisce i generali , notizia di ieri sera.
Convocata la riunione per sabato prossimo ,per illustrare il piano di riforme?
Io direi per capire con chi intendono schierarsi.
Mm mm. La vedo buia
:-?
INCONTRA DONNE VOGLIOSEobroni
14/12/2013 | 11:28
Silver
Calo 20% nel business turistico per via della situazione politica:
http://englishnews.thaipbs.or.th/tourists-drop-20-now/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=tourists-drop-20-now
Become Meat Inspector
ir_pelato
14/12/2013 | 13:00
provincia di pisa | 36-50
Gold
ma qsto suthep chi cazzo l è??il capo dell partito dell opposizione(che se non erro si chiama partito democratico *-:) )poi una mia curiosita da chiedere ai resident nel parlamento thai ci sono partiti ultranazionalisti o comunisti?? :-?
Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw
mrfrank
14/12/2013 | 14:38
Newbie
Qua a Chiang mai tutto tranquillo !
Solo l'altro giorno c'erano un po' di miltari in giro,
turisti tanti,molti giovani,tante belle ragazze in giro da sole.
Grazie alla guida di @zest ci stiamo divertendo girando un sacco di bei posti.
Viaggiatore4676
15/12/2013 | 21:48
Gold
Qui in Francia (dove creano allarmismi per niente)stanno mostrando le immagini dei poliziotti che distribuiscono le cartine con le 4 vie da evitare, dicono che BKK è ancora più calma del solito, e che solo a Kaosan sono calati i turisti quindi si lamentano i commercianti (tra l'altro una figa mondiale, dice che realizza 25 euro al giorno invece dei 70 soliti).
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Segno zodiacale: porco
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dump
17/12/2013 | 18:37 36-50
Silver
Stanno organizzando altre marce per questo fine settimana, qui le news:
http://www.bangkokpost.com/breakingnews/385319/suthep-calls-new-rally-to-oust-yingluck-shinawatra-on-sunday
http://www.nationmultimedia.com/politics/Another-mass-demonstration-set-for-this-Sunday-Sut-30222384.html
Giovedi 19 e Venerdi 20 interessate anche le zone di Asoke e Silom mentre per Domenica 22 il piano non è ancora definito.
Per chi dovesse arrivare in questi giorni meglio tenersi informati sul percorso, perchè anche se può essere tutto "pacifico" ci potrebbero essere problemi negli spostamenti in città.
Io atterro il 24 e sto pensando di saltare la mia unica serata a bangkok andando direttamente a phuket. Aspetto fino all'ultimo per capire come evolve la situazione perchè mi spiacerebbe non passare a salutare @seybangkok e farmi un bel Nuru!
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàdump
21/12/2013 | 11:27 36-50
Silver
Aggiornamento su bangkok:
le marce di giovedi e venerdi si sono svolte abbastanza tranquillamente con ovviamente ripercussioni sul traffico. Il numero di manifestanti è difficile da decifrare e varia a seconda delle testate giornalistiche cmq erano tra i 10 e i 20mila. Tante persone non si sono unite al corteo ma solo simpatizzato al loro passaggio.
Oggi (sabato 21) la situazione è nella normalità, mentre domani si attende la manifestazione più grande con vari palchi posizionati in punti strategici della città con l'intento di paralizzare completamente la capitale dalle 13 alle 19, se non oltre.
Vi allego una mappa del piano logistico della manifestazione, per i vari GT che eventualmente si devono spostare in città:
INCONTRA DONNE VOGLIOSEHathaway
21/12/2013 | 15:32
Bangkok | 36-50
Newbie
Grazie tante @dump che ci tieni aggiornati con puntualità :-)
Non le pago per il sesso, le pago per andarsene
sexybangkok
22/12/2013 | 09:22
Bangkok
Moderatore
la situazione e' tranquilla ma ci sono una serie di cortei e sit in in giro di cui uno ad asoke (foto non scattate da me)
questa la situazione poco fa
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obroni
23/12/2013 | 09:22
Silver
Visto la BBC questa mattina e le cose sembrano mettersi male :-(
In sostanza il partito d'opposizione, che è minoranza nel paese ma appoggiato dall'elite economica e aristocratica, vuole boicottare le elezioni indette per febbraio perchè allo stato attuale le perderebbero di sicuro..
Oggi stanno impedendo la registrazione dei candidati.
Sembra si stia avvicinando la resa dei conti
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nemesi
23/12/2013 | 10:39
Newbie
@obroni Suthep sta facendo di tutto per provocare la reazione delle camicie rosse,a quel punto interverrà l'esercito per riportare l'ordine e ci sarà il tanto atteso colpo di stato.
Sicuramente mr thaksin non ci starà a farsi eliminare così facilmente,se per disgrazia nel frattempo dovesse morire il re,sarebbe certamente guerra civile.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEobroni
23/12/2013 | 11:44
Silver
@nemesi si, siamo quasi al caos istituzionale:
Some protesters are now arguing that Thailand should abandon the principle of one person one vote, because the governing party's popularity in rural areas virtually guarantees it victory, the BBC's Jonathan Head in Bangkok reports.
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Viaggiatore3004
23/12/2013 | 15:43
Gold
Queste sono le immagini riprese Domenica 22 Dicembre 2013, le foto le ho prese da https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10152058884399454.1073741826.200787149453&type=1, se qualcuno puo' dare un aggiornamento a cosa sta succedendo ad oggi sarebbe buona cosa :-)
obroni
23/12/2013 | 19:01
Silver
Nuovo avviso ministero degli esteri:
http://www.viaggiaresicuri.it/index.php?id=322&tx_ttnews[tt_news]=12914
Diffuso il 23.12.2013.
Sicurezza
Il dibattito politico si è intensificato ed indurito nelle ultime settimane, soprattutto a Bangkok (distretti di Dusit, Pom Prab, Phra Nakorn, Rachadamnoen Avenue e Democracy Monument, Silom, Asok, Rama VI). Manifestazioni di diverse migliaia di persone hanno paralizzato la Capitale. Dopo gli scontri che il 30 novembre hanno provocato 4 morti e un centinaio di feriti le proteste sono ritornate ad essere pacifiche. A seguito dell’occupazione pacifica di alcuni uffici governativi il Governo si e’ dimesso e ha indetto nuove elezioni per il prossimo 2 febbraio.
Per quanto si tratti di uno scontro ideologico e politico interno, che non ha quindi alcuna connotazione xenofoba, la situazione e’ comunque tesa e rischia di coinvolgere anche gli stranieri. Rimane sempre valida dunque la raccomandazione di tenersi aggiornati sull’evoluzione dei cortei attraverso i mass media locali ed internazionali, il proprio albergatore o l’agente di viaggio. In questo quadro, si ribadisce la necessità di mantenersi lontani da ogni tipo di assembramento e di evitare itinerari non turistici.
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obroni
26/12/2013 | 12:08
Silver
Riprendono gli scontri. 32 feriti:
http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/13_dicembre_26/thailandia-riprendono-scontri-32-feriti-276dc168-6e0c-11e3-979f-e91d59e9ab1b.shtml#1
Become Meat Inspector
obroni
26/12/2013 | 13:04
Silver
Un poliziotto morto:
http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-25517281
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mrfrank
26/12/2013 | 15:32
Newbie
Oggi hanno cominciato a menarsi !
INCONTRA DONNE VOGLIOSEblockman
27/12/2013 | 06:07
Newbie
Per chi vuole sapere perche' sta succedendo quel che sta succedendo:
Tra le tante manifestazioni di popolo che spuntano di tanto in tanto dagli schermi dei telegiornali e delle news di tutto il mondo, quelle di Bangkok appaiono tra le più enigmatiche della Primavera dell’Asia, che a queste latitudini cade in autunno. Dopo le grandi folle di domenica scorsa, ieri è partito un altro attacco contro il governo thailandese di Yingluck Shinawatra, sorella del tycoon esule Thaksin, deus ex machina – in quanto in parte autore in parte vittima – di questa ennesima crisi. Un nucleo duro di oppositori del clan familiare che vince tutte le elezioni da 12 anni a questa parte, ha circondato lo stadio dove erano previste le operazioni di registrazione dei partiti che parteciperanno alle prossime votazioni del 2 febbraio, fissate da Yingluck dopo aver sciolto le Camere a seguito delle rivolte che le impediscono tutt’ora di lavorare negli uffici del governo.
Nonostante il boicottaggio, 34 partiti hanno potuto prenotare ufficialmente il posto dei loro candidati in lista grazie al trasferimento dei registri nei locali messi a disposizione dalla polizia, ma da qui al voto – comunque a rischio di saltare o di concludersi con un annullamento – saranno ancora molte le micce da disinnescare per dichiarare la crisi finita. Fino a quando l’attuale governo potrà pompare acqua per tenere freddi gli animi di nemici e supporter è difficile prevederlo, così come resta il mistero delle forti motivazioni di resistenza del “popolo per le riforme” guidato dall’ex leader Democratico
Suthep Thaugsuban. Talvolta la folla si è ridotta a poche centinaia di manifestanti attorno al palazzo del governo e al Democracy monument di Bangkok, ma a ogni appello del leader decine di migliaia di uomini, donne e ragazzini sono arrivati da ogni parte della metropoli e delle province a soffiare nei fischietti per le strade del centro.
Se durante le proteste ci sono state relativamente poche violenze, nemmeno lontanamente paragonabili a quelle delle primavere mediorientali, nessuno puo’ garantire che sarà sempre così, mentre il mondo tiene sempre più attentamente gli occhi puntati sulle strade stracolme di folle in corteo della capitale. E’ in questo clima di timori e apprensioni che uno degli auspici più popolari per l’arrivo del nuovo anno è il classico “Lunga vita al re”.
Mai come in questo periodo storico e politico, si è così tanto sperato infatti nell’unica autorità in grado di fermare nuove violenze, l’86enne e riverito monarca Bhumibol Adulyadej. La situazione è, per riassumerla con una frase, in uno stallo pericoloso. Tanto che molti si chiedono da tempo se sia il caso di recarsi in vacanza in Thailandia, e quanto pericolo c’è di restare coinvolti in incidenti o blocchi di città e aeroporti come avvenne nel novembre del 2008 con la celebre “Operazione Hiroshima”, quando il nuovo scalo Internazionale di Bangkok venne occupato per giorni dai manifestanti del Pad – o Alleanza popolare per la democrazia – antenati dell’attuale Comitato del popolo per le riforme sceso in piazza con a capo Suthep Thaugsuban, e ancora oggi zoccolo duro delle presenze nell’area assediata del palazzo di governo.
Anche se altre volte nel passato il Regno – dopo ogni trambusto seguito da una riduzione più o meno drastica degli arrivi – si è poi ripreso quasi miracolosamente, stavolta la crisi sembra giungere in una fase già delicata per l’economia e il baht ha toccato il minimo storico degli ultimi anni, mentre gli investimenti stranieri e nazionali hanno subito un serio stallo. C’è qualcosa al cuore di questa ultima crisi che sembra portare i conflitti antichi di questo Paese verso il classico collo dell’imbuto, dopo decenni di uno status quo cadenzato da colpi di Stato e colpi di mano politici, in un sistema che ha avuto come denominatore unico soprattutto la monarchia, che pur senza nessun ruolo formale ancora influenza l’attuale sistema di potere. Un sistema che tenta, per l’ennesima volta, di allontanare in nome del sovrano una minaccia all’unità del popolo thai, in questo caso la famiglia Shinawatra come in passato furono altri premier e golpisti divenuti impopolari.
Ma gli Shinawatra sembrano i più resistenti e coriacei, sia a detta di coloro che li amano che per i loro denigratori. Con le iniziative del passato, la famiglia di origine cinese originaria del Nord
ha incontrato l’opposizione di una vasta fascia di opinione pubblica, specialmente della capitale e del Sud, che non solo li ritiene degli speculatori capaci di comprare e vendere di tutto, compresi i voti delle elezioni e gli share nelle compagnie di servizi nazionali se necessario (celebre il motivo del primo colpo di Stato anti-Thaksin, dopo che il tycoon vendette a Singapore la più grande azienda di telefonia thai, resa miliardaria durante il suo governo), ma li accusa anche di usare le leggi a loro piacimento, come l’ultima, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la proposta di amnistia per tutti i corrotti, così da salvare il numero uno, Thaksin stesso.
Gli ammiratori – molti anche stranieri come i principali media inglesi e americani – sottolineano il ruolo svolto da Thaksin nello “sdoganare” una grande massa di cittadini da sempre considerati di serie B. Con le sue politiche populiste, ha stretto la mano a contadini e disoccupati trasformandoli con un semplice gesto e un aiuto immediato in soldi e assistenza sanitaria in un deposito di voti ancora in attivo da più di due lustri. Nessun esponente politico della classe dominante – tranne il re coi suoi progetti di agricoltura semi-biologica – si era mai occupato davvero delle regioni più povere, soprattutto dell’Isan dal quale proveniva – e proviene – gran parte della manodopera a basso costo di Bangkok e delle altre città centro-meridionali.
Ora il problema è che molti di questi “phrai”, o gente del popolo, sono così legati alle memoria di tale amico dei poveri che potrebbero essere pronti a scendere a loro volta in sua difesa nelle piazze o nei Palazzi come quello governativo, attualmente circondato dagli avversari di sua sorella. Poco importa loro delle ambigue amnistie libera-corrotti del governo di Yingluck, e della contraddizione con la contemporanea proposta di estinguere anche i reati di politici e militari che ordinarono ed eseguirono il massacro di molte camicie rosse filo-thaksin nel 2010.
I “phrai” restano gente semplice, spesso educata al livello elementare, affezionata all’idea di contare finalmente qualcosa in una società a sfondo feudale, dove i dipendenti “appartengono” per tradizione ai loro datori di lavoro. Allo stesso tempo se i “phrai” da una parte si stanno liberando dalla gabbia di una tradizione che li vedeva umili e sottomessi, dall’altra ritengono ora di “appartenere”, quantomeno sentimentalmente, ai governi thaksiniani espressione del loro voto. Cio’ che manca – a detta della gente che scende in piazza in questi giorni – è un livello di istruzione e preparazione politica o economica che gli permetta di mantenere il controllo su cio’ che il loro leader, la sua famiglia e i loro partner fanno e dispongono per la Thailandia nel suo insieme.
La paralisi di Bangkok, come possono sperimentare i turisti e i visitatori, non significa la paralisi di tutto il regno, ma si potrebbe immaginare figurativamente il Paese come un equilibrista in perenne bilico tra la democrazia e il baratro della dittatura.
Entrambi gli schieramenti credono nei principi del libero mercato e della libera società, ma uno pone sopra ogni cosa l’autorità di un governo eletto dal popolo anche se con false promesse e metodi da azienda privata (perché i contratti vanno a imprenditori vicini al clan dominante), l’altro l’autorità del re, anche se con false attribuzioni di poteri (perché a sostenere la monarchia è una vasta e influente corte in competizione col clan Shinawatra praticamente su ogni business).
Gli uni hanno la polizia – un organismo forte e ramificato, difficile da gestire a livello nazionale, ma finora in grado di proteggere quantomeno l’incolumità di Yingluck e dei suoi ministri – gli altri l’esercito reale, ben determinato a impedire l’anarchia, ovvero una situazione fuori controllo in grado di mettere, una volta per tutte, a serio repentaglio l’incolumità di masse di cittadini e degli stessi ospiti stranieri che a milioni affollano strade cittadine e luoghi di villeggiatura del regno tropicale ricco di infrastrutture.
Chi vincerà in questo stallo è difficile dirlo. I Democratici, che sono il propellente e il nucleo delle rivolte, non si presenteranno al voto per la quasi certezza di una nuova vittoria degli Shinawatra. Infatti prima di andare alle urne chiedono le riforme del sistema attraverso un Comitato di Popolo – in realtà un organismo di nomina da parte dell’èlite thai – in modo da trovare le norme tecniche per escludere definitivamente la famiglia dal futuro politico del Paese. Un modo per togliere al voto popolare il peso che gli spetta in ogni altra democrazia e assegnare lo scettro morale del comando non solo al re, ma anche alla sua Corte e agli uomini di fiducia dei Consiglieri di palazzo.
Yingluck dal canto suo – consigliata di certo dal fratello esule – intende riformare l’intero sistema politico con il contributo di tutte le parti in causa, ma solo dopo il voto che eventualmente le darà nuovo consenso – a dispetto di tutto sarà lei la capolista – dopo la tempesta di questo ultimo mese e mezzo. Chiedendo al contrario le riforme subito, l’opposizione invita la gente a non votare perché il risultato sarebbe condizionato dalle stesse circostanze di prima, il potere dei soldi e delle influenze degli Shinawatra.
Le intenzioni degli uni e degli altri in questi primi passi verso la inevitabile transizione, sono quelle di occupare le posizioni di potere che permettono di controllare la seconda economia della regione e le relazioni con alleati potenti come gli Stati Uniti, con un occhio di riguardo alla confinante Cina social-capitalista. Ma in questo impasse, stretta di gola o imbuto che dir si voglia, rischia stavolta di vedere la propria economia in acque talmente cattive da compromettere ulteriormente l’ordine pubblico già in una fase delicata.
I meccanismi che governano lo Stato stanno diventando sempre più dipendenti dai manovratori segreti che muovono da una parte esercito e polizia, dall’altro il popolo dentro e fuori dalle piazze, soffiando sul fuoco e spegnendolo secondo calcoli precisi ma dai risultati non sempre prevedibili. Anche chi studia a tavolino le possibili mosse e contromosse da prendere in caso di – non improbabile – scontro frontale, vivono nell’incertezza del domani, con l’unico paracadute contro il caos affidato a una parola del venerato monarca di salute cagionevole. “La Thailandia è stata tranquilla per un lungo periodo perché siamo uniti e abbiamo lavorato insieme – ha detto nel suo ultimo discorso letto con un filo di voce e numerose pause – Ogni thai deve essere consapevole di questo e svolgere il suo ruolo per il bene del paese, che è la stabilità e la sicurezza”.
Poche parole, perché tutti sanno che la stabilità –per quanto necessaria – è ormai una illusione e nessuno sembra in grado di mantenerla. Soprattutto quando il re attuale non ci sarà più e dopo di lui mancherà la garanzia del rispetto tradizionalmente manifestato verso la monarchia, vista la impopolarità del Principe designato alla Corona. Sarà allora difficile immaginare le conseguenze di un vacuum senza aver prima ricucito la divisione ormai verticale tra le due società che si combattono tra le strade e le urne.
-- you were born an original, don't die a copy
Viaggiatore3004
27/12/2013 | 07:40
Gold
@blockman
per correttezza dobbiamo sempre mettere il link quando si prendono info dal web, giusto per non incappare in copyright da parte di chi scrive gli articoli :-)
http://bultrini.blogautore.repubblica.it/
blockman
27/12/2013 | 08:28
Newbie
@Zest Hai ragionissima, in genere metto sempre le fonti, oggi son proprio rincoglionito si vede :)
-- you were born an original, don't die a copy
Viaggiatore3004
27/12/2013 | 08:59
Gold
@blockman
lo so che tu sei corretto e citi sempre i link , ma non mi va che incorri in qualche guaio soprattutto da parte dell'autore dell'articolo , cosi' almeno sei piu' al sicuro ;-) abbiamo citato la fonte :-)