Appena tornato da un weekend ad Amsterdam con un mio amico di origine brasiliane abituato al “patatame” di Rio.
Premetto l’anno scorso siamo stati 3 giorni nella mitica Praga che ci rimarrà sempre nel cuore.
Nonostante i commenti non proprio favorevoli decidiamo comunque di prenotare per Amsterdam 3 giorni da sabato a lunedì, visti i prezzi più accessibili decidiamo di andare ad Eindhoven per poi trasferirci ad Amsterdam.
GIORNO 1 (SABATO)
Arrivati ad Eindhoven ci addentriamo subito nel clima nordico con nebbia e freddo, decidiamo di prendere il bus che ci porta direttamente in stazione ad Amsterdam, tra tempo perso e costo del biglietto abbiamo capito subito che la cazzata di atterrare ad Eindhoven è stata fata. Primo consiglio volo che arrivi direttamente ad Amsterdam, partiti da Bergamo alle 10 di mattina ed arrivati in hotel alle 15. Una volta arrivati all’Hotel, situato nella piazza Dam capiamo subito di non arrivare ubriachi e affrontare 4 rampe di scale che sembrano la scalata dell’Everest. Con un certo languorino ci dirigiamo subito alla ricerca del quartiere a luci rosse, molto facile da trovare visto il fiume di gente che sale e scende dalle varie vie del distretto. Vetrina dopo vetrina ci accorgiamo di quanto sono fighe le ragazze delle vetrine, alcune sembrano delle bambole quasi surreali. Dopo un accurato giro di perlustrazione nelle vie principali e in tutte le viuzze laterali notiamo che vista l’ora (le 5 il pomeriggio) è ancora troppo presto per provare il prodotto quindi iniziamo il giro dei pub e toccare con mano lo stato della gnocca free. In ogni pub lo scenario è il solito: inglesi al bancone con boccali di birra e zero donne ne fighe ne cesse. Visto che era sabato eravamo fiduciosi che durante la sera i pub fossero pieni di gnocca free e divertimento. FALSO. Per trovare questo, come confermato da un amico olandese, bisogna spostarsi con taxi o mezzi dal centro.
Nonostante il cattivo rapporto con il fumo entriamo in un bel coffe shop ma come in tutta Amsterdam l’odore della maria è al limite dell’insopportabile, quindi ci dedichiamo alla cosa per la quale siamo venuti ad Amsterdam: la figa pay. Scesa la notte il quartiere a luci rossi si popola ancor di più e le vetrine si riempiono. Decidiamo di andare subito dalle più strafighe della via principale. Entro in una vetrina da una ragazza rumena tutta tatuata e rifatta e mi dice il menu della cena 50€ per una pompa e ogni cosa che volevo in più aggiungeva come minimo 20€ di extra. Dopo numerosi preventivi capiamo che nella via principale le strafighe danno tutto lo stesso trattamento allo stesso prezzo. Arrivati dietro ad una chiesa notiamo altre vetrine dove la qualità si abbassa notevolmente e chiedendo il prezzo ci sparano un bel 40€ bocca figa.
Decido di addentrami con una sudafricana, non miss mondo per capirci ma nemmeno un cesso colossale, anzi… due belle tette, scura di pelle e molto molto simpatica. Addirittura contrattiamo il prezzo a 30€ saliamo in camera e dopo una bella pompa scoperta, mi incappuccia e mi dice che posso scoparla come voglio. Dopo due colpi capisco la qualità dell’investimento, si muoveva sinuosa come un serpente. Dopo la venuta mi intrattengo altri 10 minuti in carezze e baci vari parlando del più e del meno.
La lascio con la promessa di rivederci domani
OTTIMA TROMBATA A 30 €.
Stessa sorte ad un mio amico con una colombiana tettona.
Abbiamo trovato la nostra zona del quartiere belle trombate a poco prezzo.
Dopo altri mille km su e giù, in qua e in là dalle vetrine scorgiamo nel quartiere asiatico un centro massaggi thai che offre happy ending o massaggio +sex, purtroppo era in fase di chiusura e rimandiamo l’appuntamento al giorno dopo. Non trovando pub all’altezza e stanchi andiamo a letto.
GIORNO 2 (DOMENICA)
Dopo una giornata all’insegna dello shopping natalizio e della visita di altre zone di Amsterdam decidiamo che è giunta l’ora della prima trombata giornaliera. Andiamo nella zona delle strafighe una bella rumena mora mi colpisce decido di invertire 50€. Come qualità della ragazza n on c’è nulla da dire, sembra disegnata da uno scultore, ma, dopo avermi buttato sul letto togliendosi solo le mutandine mi infila il cappuccio ed inizia a pompare. Vista l’esperienza del giorno prima inizio a buttare mani ovunque, subito fermato elencandomi la lista dei prezzi degli extra. Si unge e si infila il tutto in figa, a cadenza di 1 minuto mi chiede se sono venuto sembrando sempre più fredda. Finito il tutto mi dice di essere rapido ad andare fuori dalle palle.
PESSIMA TROMBATA (se si può chiamare così) se lo buttavo in un pezzo di ghiaccio era meno freddo della ragazza
Sorte quasi analoga per il mio amico che almeno è riuscito a scambiare due parole con la ragazza.
Giunta la notte decidiamo di provare il massaggio thai con un bel happy ending.
Entriamo e le ragazze hanno subito una fretta tremenda, proviamo a contrattare il prezzo visto che siamo in due ma 65 denari a testa dobbiamo lasciarli li. Saliamo in camera e la ragazza rimane in intimo, dopo un massaggio distruttivo mi dice ora happy ending, prende un quintale di olio di infila i guanti e inizia a farmi una sega alla velocità della luce senza nessuna espressione indicandomi una lista infinita di extra per arrivare ad una cifra di 150 sacchi. Prese armi e bagagli andiamo via più veloci della luce.
I PEGGIORI 65€ MAI SPESI.
Andiamo a letto sempre più delusi da questa città.
GIORNO 3(LUNEDI’)
Partenza da Amsterdam alle 9 di mattina, decidiamo di prendere il treno, dopo un biglietto ad un costo enorme arriviamo a Bergamo alle 15.
In definitiva il bilancio è il seguente. Ad Amsterdam andate solo se vi piace l’erba, le fighe fredde i waffle e i pub pieni di inglesi. Città orami brucita dai turisti e tanto cara. Se andate per la figa pay, portatre tanto grano se volete divertirvi
Praga non è minimamente comparabile con Amsterdam.
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MicheleG_86
19/12/2016 | 22:32
Trento | 26-35
Newbie
Appena tornato da un weekend ad Amsterdam con un mio amico di origine brasiliane abituato al “patatame” di Rio.
Premetto l’anno scorso siamo stati 3 giorni nella mitica Praga che ci rimarrà sempre nel cuore.
Nonostante i commenti non proprio favorevoli decidiamo comunque di prenotare per Amsterdam 3 giorni da sabato a lunedì, visti i prezzi più accessibili decidiamo di andare ad Eindhoven per poi trasferirci ad Amsterdam.
GIORNO 1 (SABATO)
Arrivati ad Eindhoven ci addentriamo subito nel clima nordico con nebbia e freddo, decidiamo di prendere il bus che ci porta direttamente in stazione ad Amsterdam, tra tempo perso e costo del biglietto abbiamo capito subito che la cazzata di atterrare ad Eindhoven è stata fata. Primo consiglio volo che arrivi direttamente ad Amsterdam, partiti da Bergamo alle 10 di mattina ed arrivati in hotel alle 15. Una volta arrivati all’Hotel, situato nella piazza Dam capiamo subito di non arrivare ubriachi e affrontare 4 rampe di scale che sembrano la scalata dell’Everest. Con un certo languorino ci dirigiamo subito alla ricerca del quartiere a luci rosse, molto facile da trovare visto il fiume di gente che sale e scende dalle varie vie del distretto. Vetrina dopo vetrina ci accorgiamo di quanto sono fighe le ragazze delle vetrine, alcune sembrano delle bambole quasi surreali. Dopo un accurato giro di perlustrazione nelle vie principali e in tutte le viuzze laterali notiamo che vista l’ora (le 5 il pomeriggio) è ancora troppo presto per provare il prodotto quindi iniziamo il giro dei pub e toccare con mano lo stato della gnocca free. In ogni pub lo scenario è il solito: inglesi al bancone con boccali di birra e zero donne ne fighe ne cesse. Visto che era sabato eravamo fiduciosi che durante la sera i pub fossero pieni di gnocca free e divertimento. FALSO. Per trovare questo, come confermato da un amico olandese, bisogna spostarsi con taxi o mezzi dal centro.
Nonostante il cattivo rapporto con il fumo entriamo in un bel coffe shop ma come in tutta Amsterdam l’odore della maria è al limite dell’insopportabile, quindi ci dedichiamo alla cosa per la quale siamo venuti ad Amsterdam: la figa pay. Scesa la notte il quartiere a luci rossi si popola ancor di più e le vetrine si riempiono. Decidiamo di andare subito dalle più strafighe della via principale. Entro in una vetrina da una ragazza rumena tutta tatuata e rifatta e mi dice il menu della cena 50€ per una pompa e ogni cosa che volevo in più aggiungeva come minimo 20€ di extra. Dopo numerosi preventivi capiamo che nella via principale le strafighe danno tutto lo stesso trattamento allo stesso prezzo. Arrivati dietro ad una chiesa notiamo altre vetrine dove la qualità si abbassa notevolmente e chiedendo il prezzo ci sparano un bel 40€ bocca figa.
Decido di addentrami con una sudafricana, non miss mondo per capirci ma nemmeno un cesso colossale, anzi… due belle tette, scura di pelle e molto molto simpatica. Addirittura contrattiamo il prezzo a 30€ saliamo in camera e dopo una bella pompa scoperta, mi incappuccia e mi dice che posso scoparla come voglio. Dopo due colpi capisco la qualità dell’investimento, si muoveva sinuosa come un serpente. Dopo la venuta mi intrattengo altri 10 minuti in carezze e baci vari parlando del più e del meno.
La lascio con la promessa di rivederci domani
OTTIMA TROMBATA A 30 €.
Stessa sorte ad un mio amico con una colombiana tettona.
Abbiamo trovato la nostra zona del quartiere belle trombate a poco prezzo.
Dopo altri mille km su e giù, in qua e in là dalle vetrine scorgiamo nel quartiere asiatico un centro massaggi thai che offre happy ending o massaggio +sex, purtroppo era in fase di chiusura e rimandiamo l’appuntamento al giorno dopo. Non trovando pub all’altezza e stanchi andiamo a letto.
GIORNO 2 (DOMENICA)
Dopo una giornata all’insegna dello shopping natalizio e della visita di altre zone di Amsterdam decidiamo che è giunta l’ora della prima trombata giornaliera. Andiamo nella zona delle strafighe una bella rumena mora mi colpisce decido di invertire 50€. Come qualità della ragazza n on c’è nulla da dire, sembra disegnata da uno scultore, ma, dopo avermi buttato sul letto togliendosi solo le mutandine mi infila il cappuccio ed inizia a pompare. Vista l’esperienza del giorno prima inizio a buttare mani ovunque, subito fermato elencandomi la lista dei prezzi degli extra. Si unge e si infila il tutto in figa, a cadenza di 1 minuto mi chiede se sono venuto sembrando sempre più fredda. Finito il tutto mi dice di essere rapido ad andare fuori dalle palle.
PESSIMA TROMBATA (se si può chiamare così) se lo buttavo in un pezzo di ghiaccio era meno freddo della ragazza
Sorte quasi analoga per il mio amico che almeno è riuscito a scambiare due parole con la ragazza.
Giunta la notte decidiamo di provare il massaggio thai con un bel happy ending.
Entriamo e le ragazze hanno subito una fretta tremenda, proviamo a contrattare il prezzo visto che siamo in due ma 65 denari a testa dobbiamo lasciarli li. Saliamo in camera e la ragazza rimane in intimo, dopo un massaggio distruttivo mi dice ora happy ending, prende un quintale di olio di infila i guanti e inizia a farmi una sega alla velocità della luce senza nessuna espressione indicandomi una lista infinita di extra per arrivare ad una cifra di 150 sacchi. Prese armi e bagagli andiamo via più veloci della luce.
I PEGGIORI 65€ MAI SPESI.
Andiamo a letto sempre più delusi da questa città.
GIORNO 3(LUNEDI’)
Partenza da Amsterdam alle 9 di mattina, decidiamo di prendere il treno, dopo un biglietto ad un costo enorme arriviamo a Bergamo alle 15.
In definitiva il bilancio è il seguente. Ad Amsterdam andate solo se vi piace l’erba, le fighe fredde i waffle e i pub pieni di inglesi. Città orami brucita dai turisti e tanto cara. Se andate per la figa pay, portatre tanto grano se volete divertirvi
Praga non è minimamente comparabile con Amsterdam.
Spero di non essermi dilungato troppo.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEGnoccatravels
20/12/2016 | 10:22
Admin
grazie per la recensione @MicheleG_86
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